Drammaturgia musicale 2 (Michele Girardi) La ‘trilogia popolare’ di Giuseppe Verdi: Rigoletto, Il trovatore, La traviata Nella prospettiva del bicentenario della nascita (2013), è doveroso avviare una riflessione sulle tre opere che più di ogni altra hanno contribuito a formare l’immagine standard di Giuseppe Verdi, compositore ‘popolare’. Nel corso si discuteranno soprattutto le prospettive emerse in tempi più recenti, ma sarà opportuno che i potenziali frequentanti inizino a familiarizzare con la costruzione del personaggio – da Volere e potere di Michele Lessona (1869) a Giuseppe Verdi. Vita aneddotica, con note ed aggiunte di Folchetto (1881) di Arthur Pougin –, con la letteratura verdiana d’antan – dai volumi di Gatti a quelli di Abbiati, Mila ecc. – e con il mito del «compositore con l’elmetto» (per dirla con Rossini). La bibliografia verrà fissata al termine del corso: per un primo orientamento sulla biografia che prenda le distanze dalla retorica si legga: 3 F. W ALKER, L’uomo Verdi [1962], Milano, Mursia, 1964, 2005 . Per un’introduzione esaustiva alla trilogia e allo stile della maturità si ricorra a: J. BUDDEN, Le opere di Verdi [1973-1981], Torino, edt/Musica, 1985-1988 (i, pp. 519-588, ii, pp. 3-182), Per un approccio drammaturgico innovativo a: G. DE VAN, Verdi. Un teatro in musica [1992], Firenze, La Nuova Italia, 1994. Per l’inquadramento generale si tenga presente: F. DELLA SETA, Italia e Francia nell’Ottocento, Torino, edt, 1993 (Storia della musica, a cura della Società a italiana di musicologia, 2 ed., vol. 9).