Comunicato stampa
Milano, 13 ottobre 2011
Tossina botulinica
10 COSE DA SAPERE
1. La tossina botulinica è un farmaco e come tale deve essere rispettato. Occorre
cautela nella scelta del medico che lo somministra ed è necessario chiedere garanzie
sull’origine del prodotto, che deve essere autorizzato dalle autorità sanitarie
competenti in Italia (Agenzia Italiana del Farmaco). Come qualsiasi farmaco, il botulino
ha alcune controindicazioni, avvertenze e precauzioni di impiego, la maggior parte delle
quali è riportata in letteratura come rara e facilmente gestibile e della cui eventualità lo
specialista è tenuto ad informare il paziente. E’ comunque importante affidarsi a mani
esperte poiché a volte l’effetto collaterale non è attribuibile al farmaco in sé bensì alla
tecnica o alla scarsa esperienza del medico.
2. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha concesso l’autorizzazione all’uso estetico
della tossina botulinica - e di questo ogni paziente deve essere ben consapevole - solo
ai medici e non ad altre categorie professionali.
3. Attenzione ai falsi provenienti da paesi come la Cina, dove oltre a farmaci ‘etici’
contraffati si producono ‘falsi’ di botox e di filler, facilmente reperibili su Internet. In Italia
l’AIFA ha autorizzato solo 3 tossine. E’ fondamentale per la salute di chi se la fa
somministrare pretendere di essere informati sulla tracciabilità del prodotto, chiedendo
al medico il talloncino con il codice a barre che identifica il prodotto utilizzato. Altrettanto
importante non utilizzare mai botulino impiegato per altri usi clinici ma non per l’estetica.
4. Il ‘botulino’ è uno dei trattamenti con il margine di sicurezza più ampio in
medicina estetica: i risultati (e di conseguenza anche gli eventuali effetti indesiderati)
sono transitori. Non ha mai provocato complicanze gravi, neanche dopo anni di
trattamento sulla stessa persona.
5. La ptosi palpebrale, considerato uno dei più gravi effetti indesiderati, ha un’incidenza
molto ridotta (pari allo 0,02%, secondo i dati scientifici diffusi nel corso della Tavola
rotonda sulla tossina botulinica organizzata dall’Accademia Dermatologica Romana Roma, 23 settembre 2011) e regredisce completamente in circa 15-20 giorni. Può
verificarsi se incidentalmente viene bloccata l’attività del muscolo elevatore della palpebra
superiore, strettamente intrecciato con l'orbicolare. Le complicazioni minori sono quelle
legate all’iniezione in sè: qualche piccola ecchimosi, lieve dolore all'iniezione, leggero
mal di testa possibile per qualche ora dopo l'inoculazione.
6. Evitarne la somministrazione in gravidanza: in gravidanza e in allattamento è bene
sospendere tutti i farmaci non strettamente necessari e quasi tutti i trattamenti di
medicina estetica.
7. Il ‘botulino’ non è un trattamento permanente. L’effetto di distensione delle rughe,
dura mediamente dai 4 ai 6 mesi. E’ necessario, quindi, ripetere periodicamente le
iniezioni qualora si desideri mantenere i risultati.
8. Prima dell’introduzione della tossina botulinica nei trattamenti di medicina
estetica, l’unica pratica possibile per correggere gli inestetismi della fronte era ricorrere al
lifting chirurgico, un intervento molto più complesso e invasivo, che richiede lunghi
tempi di recupero e può esporre a rischi e complicanze di tipo chirurgico e post-chirurgico.
10. L’Italia è l’unico paese al mondo dove è messa in discussione la sicurezza della
tossina botulinica. Questo accade in uno scenario in cui la sicurezza della tossina
botulinica è ampliamente documentata da studi clinici approfonditi e da una pratica
clinica consolidata da molti anni in diverse branche della medicina (dalla neurologia, alla
oftalmologia, alla pediatrica sino alla medicina estetica). E’ quindi necessario contribuire a
una corretta informazione del paziente e della classe medica, supportando l’impiego
appropriato del farmaco con argomentazioni oggettive e verificabili in letteratura.
Comunicato stampa
Milano, 13 ottobre 2011
Tossina botulinica
I PREGIUDIZI DA SFATARE
1) Non si ferma sottocute, ma risale lungo il sistema neuromuscolare fino al cervello
(ricerca del CNR di Pisa). A contribuire a questo mito è uno studio effettuato dal Dott.
Caleo, che ha condotto un’indagine sulla migrazione del botulino su topi di laboratorio.
Ciò che è stato rinvenuto nel muscolo cerebrale del ratto sono però frammenti di SNAP
25, una proteina non attiva e che nulla ha a che vedere con la parte attiva della
tossina, ovvero quella in grado di indurre il mio-rilassamento della zona trattata.
Inoltre le condizioni in cui è stato condotto lo studio erano molto lontane dalla realtà per i
seguenti motivi:
- utilizzo di dosaggi molto più elevati di quelli utilizzati in medicina e in estetica
(mediamente 2.500 volte superiore);
- ratti e umani sono molto diversi dal punto di vista fisiologico e quindi non direttamente
comparabili: è addirittura documentato che l’azione della tossina è specie-specifica;
- nello studio del Dott. Caleo la tossina botulinica è stata iniettata nel ratto alla base
del muscolo olfattivo del baffo le cui fibre nervose sono in diretto collegamento con
il cervello. Nell’uomo invece la trasmissione dell’impulso olfattivo al cervello avviene in
modo diverso ed è tale da impedire la migrazione della tossina al cervello.
Infine, in un recentissimo articolo pubblicato in letteratura scientifica (Biochemical
Journal sett. 2011) relativo agli studi degli effetti analgesici della tossina sul dolore
cronico della schiena, è stato segnalato un caso di iniezione non intenzionale di
tossina direttamente nello spazio intratecale (dove scorre il fluido attorno al midollo
spinale, in comunicazione con il fluido cerebro-spinale) in dose stimata tra 250-500
Unità di tossina di tipo B.
Si è rilevata l’insorgenza di alcuni effetti sistemici (anomale sensazioni dolorose)
ma nessun effetto neurologico.
2) Dopo essere trattata con la tossina le rughe peggiorano perché la pelle non fa
‘ginnastica’. Al contrario, grazie al rilassamento prolungato, le rughe risultano meno
visibili. Si attenua infatti quella che viene chiamata la “memoria della ruga” poiché chi si
sottopone al trattamento perde progressivamente l’abitudine a corrugare eccessivamente i
muscoli che causano le rughe e danno spesso un aspetto imbronciato al viso. Non viene
in alcun modo alterata l’elasticità e tonicità della pelle che mantiene la sua normale
funzionalità.
3) Il botox può indurre cefalea, paralisi facciale locale, debolezza muscolare,
disfagia, sindrome simil-influenzale, reazioni allergiche. astenia e debolezza
muscolare… Come qualsiasi farmaco, anche quelli i più comuni (ecco ad esempio le
controindicazioni dell’Aspirina: ipersensibilità al principio attivo- ulcera gastroduodenale diatesi emorragica - insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi- anamnesi di asma
indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile - ultimo trimestre di
gravidanza e allattamento….), il ‘botulino’ ha alcune controindicazioni, riportate in
letteratura come rare e facilmente gestibili e delle quali lo specialista è tenuto ad
informare il paziente.
4) La tossina botulinica è una sostanza tossica e pericolosa. Tutte le sostanze
possono essere tossiche e pericolose a dosaggi eccessivi. Lo dimostra il seguente caso
emblematico: un medico americano ha ordinato per corrispondenza e somministrato a se
stesso e a tre amici una fiala di tossina per uso di laboratorio contenente 100 mcg di
sostanza, sufficiente a trattare 5 - 10.000 pazienti alla dose massima.
Tutti i pazienti sono sopravvissuti (Chertow et al, JAMA, 2006).
Per contro, il Registry of Toxic Effects of Chemical Substances riporta un caso mortale con
l’uso di 0,64g/Kg di paracetamolo, ovvero solo 30 volte la dose usata nella pratica clinica.
5) Il botulino rende il viso poco naturale. Gli eccessi cui assistiamo frequentemente,
come i riempimenti del viso “a cuscino” (pillow face), mirati a distendere le rughe e ad
arrotondare i tratti del volto allo scopo di ringiovanirlo - sempre etichettati come ‘facce da
botulino’ - sono in realtà attribuibili all’uso esagerato dei filler (purtroppo spesso non
riassorbibili) e a una ‘volumizzazione’ eccessiva della zona trattata. Così come gli occhi
eccessivamente fissi e “sbarrati” sono spesso riconducibili a lifting chirurgici mal riusciti.
Ma la colpa è sempre attribuita al ‘botulino’…..
La tossina botulinica in sé non altera la fisionomia del volto perché può provocare solo
una distensione delle rughe a riposo mentre il viso rimane del tutto naturale. Il botulino
NON gonfia, ma DISTENDE la ruga rilassando il muscolo che contribuisce a
provocarla.
6) Un gruppo di attrici americane, Kate Winslet in testa, hanno dato vita a una ‘Lega anti
chirurgia estetica’ e non propriamente - come estremizzato dai media - a una ‘lega
antibotulino’. Sono soprattutto lifting e interventi estetici di altro genere a rendere poco
espressivo il viso di chi ha bisogno di mostrarlo intenso e mobile. L’uso corretto del
botox non comporta la paralisi dei muscoli, bensì la sua distensione, con la
conseguente riduzione delle rughe a riposo. Se riduce la capacità espressiva del
viso il trattamento non è ben fatto.
Dott.Enrico Massidda
Medico Estetico
www.studiomedicomassidda.it