ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Classico e Musicale “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.05772 Liceo Artistico “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane “S. Caterina da Siena” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 ________________________________________________________________________________ Anno scolastico 2014-2015 PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE Docente: VALENTINI LUCIANO Disciplina/e: SCIENZE UMANE Classe: 4 Sezione associata: A Monte ore previsto dalla normativa (ore settimanali x 33): 165 PROFILO INIZIALE DELLA CLASSE (Indicare i livelli di partenza osservati nella fase iniziale dell’anno: prerequisiti, conoscenze, com didattiche, etc.) La classe è composta da 21 studenti, di cui soltanto uno di genere maschile. Gli alunni possiedono competenze: comprensione ed interpretazione aperta ed articolata della complessità dei processi di formazio capacità di comprensione della storia della pedagogia, delle molteplici educazioni e delle istituzio interesse per le dinamiche mentali e per il comportamento umano; motivazione per la ricerca in ambito psicologico. capacità di comprensione della realtà psicologica, sociologica ed antropologica. Gli studenti presentano un diffuso interesse per gli argomenti delle scienze umane. Infatti spesso p raggiungendo talvolta una buona autonomia di giudizio nonostante una diffusa vivacità comportam impegno non sempre è adeguato e la partecipazione alle proposte didattiche è piuttosto discontin FINALITA’/OBIETTIVI della/e disciplina/e All’interno delle scienze sociali od umane (o, meglio, scienze socio-umane), la storia della pedagog della pratica formativa della nostra società. Tale storia si è via via arricchita di prospettive nu avuto nei confronti della storia del pensiero filosofico. Il sapere pedagogico ha una natura pluridisciplinare, poiché si è istituito uno stretto rapporto fra educativo. Infatti il soggetto dell’educazione è un’unità e, pur nella distinzione delle compone psicologico, sociologico, antropologico; è, comunque, una persona, nella propria unicità psicologica La sociologia è la scienza che studia le strutture sociali, le norme ed i processi che uniscono (e associazioni, gruppi ed istituzioni (l’azione sociale). Il campo di interesse della sociologia spazia studio di processi sociali globali. Pertanto è evidente a tutti l’importanza formativa dello studio d La psicologia (scienza della psiche o della mente) è la disciplina che studia il comportamento l’emotività, il linguaggio, ecc…). Tale studio riguarda le dinamiche interne dell’individuo, i rappor umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte. Attua vanno da strettamente sperimentali (di laboratorio e sul campo) a etnograficamente orienta psicoterapia individuale) a metodi con una maggiore attenzione all’aspetto sociale e di gruppo (psi hanno causato un proliferare di discipline psicologiche e di matrici culturali che tendono a sostene e per l’azione didattica è lo studio della psicologia dell’età evolutiva. L’antropologia culturale (cioè lo studio delle culture e delle società umane) è uno dei campi dell disciplina che ha promosso e sviluppato la cultura come oggetto di studio scientifico; essa è anche di umani. Gli antropologi sostengono che ogni persona ha la capacità di classificare le proprie esperienze, astrazioni ad altri. Poiché la cultura viene appresa, le persone che vivono in luoghi differenti avra attraverso la cultura le persone possono adattarsi al proprio contesto ambientale in modi nonavranno spesso culture differenti, anzi, addirittura elementi comuni che tra le culture hanno qua Antropologia culturale: acquisizione delle nozioni fondamentali relative al significato che la cultura riveste per l’uomo; comprensione delle diversità culturali e delle ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con Pedagogia: comprensione dello stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educat comprensione del sapere pedagogico come sapere specifico dell’educazione a partire dai grandi movimen comprensione delle ragioni del rafforzarsi del diritto all’educazione anche da parte dei ceti popolar consolidarsi della scolarizzazione come aspetto specifico della modernità. Psicologia: conoscenza dei principali metodi di indagine della psicologia insieme alle relative procedure di acquisizion conoscenza delle principali teorie sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale lungo l’intero arco della vita gruppi, comunità sociale); conoscenza dei processi mentali (cognitivi, dinamici, sociali), della personalità e delle sue dinamiche. Sociologia: conoscenza del contesto storico-culturale nel quale nasce la sociologia: la rivoluzione industriale e quella conoscenza dell’organizzazione sociale, dell’ordine sociale e del cambiamento; conoscenza delle diverse teorie sociologiche e dei diversi modi di intendere individuo e società ad esse s RISULTATI DI APPRENDIMENTO PERSEGUITI dalle indicazioni nazionali per i licei, DI 7/10/2010 (selezionare quelli rilevanti per la propria disciplina) 1. Area metodologica a. Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. b. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. c. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa a. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. b. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. c. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa a. Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: a.1 dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli piu avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; a.2 saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; a.3 curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. b. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalita e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. c. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. d. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 4. Area storico umanistica a. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. b. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. c. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomoambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. d. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero piu significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. e. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. f. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. g. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. h. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica a. Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. b. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. c. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. METODI E STRUMENTI (Indicare metodologie e strumenti che si intendono adottare; attività curricolari ed extracurricolari; eventuali visite guidate, partecipazione a concorsi, etc. ) Alla lezione frontale di tipo partecipativo, che valorizzi la motivazione, si alterneranno frequenti momenti di discussione e di dialogo cognitivo e formativo, in cui sarà stimolata l’attiva partecipazione degli studenti, che proporranno le loro esperienze e le loro opinioni. Si sottolinea l’importanza di far acquisire un patrimonio di conoscenze disciplinari, con le seguenti attività: attività realizzate per mezzo dei modelli esperienziale, motivazionale ed euristico, “mastery learning” (insegnamento per la padronanza), ricerca-azione, lavoro di gruppo, individualizzazione dell’insegnamento, lezione guidata, individuazione di parole-chiave. E’ altresì importante far acquisire competenze per padroneggiare compiti complessi, con le seguenti attività: individuazione di “nuclei di contenuti” come centri di interesse e di attenzione; costruzione di mappe concettuali; trattazione sintetica di argomenti; stimolo del ragionamento logico e dell’espressività. E’ importante anche dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni problematiche, con le seguenti attività: uso del metodo del “problem solving” (risolvere problemi) e del “learning by doing” (apprendere attraverso il fare); relazione interattiva positiva con tenuta dell’attenzione; uso del pensiero convergente. Si sottolinea infine l’importanza di dare spazio alla dimensione autonoma e creativa, con le seguenti attività: uso del “brainstorming” e del “role playing” (giochi di ruolo); stimolo del pensiero divergente. SCANSIONE DEI CONTENUTI Sociologia: lo scenario della realtà sociale; la sociologia tra società industriale e postindustriale. Dagli individui all’organizzazione sociale: il controllo dell’azione sociale, la socializzazione e i mass media, il mondo globale, la società multiculturale, l’ordine sociale e il cambiamento. Antropologia culturale: costruire il Sé; l’antropologia e le concezioni della persona; cultura e personalità. Trasmissione e riproduzione culturale: socializzazione, trasmissione, identità, il discorso della tradizione. L’organizzazione delle relazioni sociali: la parentela, il genere e l’economia. Psicologia: la storia della psicologia; psicologia generale: processi cognitivi, dinamici, sociali; intelligenza e apprendimento; la percezione, l’attenzione, la memoria, il linguaggio, la motivazione, le emozioni. La psicologia sociale: interdipendenza, cooperazione, aggressività, leadership, pregiudizi e stereotipi, atteggiamenti, conformità e appartenenza al gruppo. L’indagine psicologica del ciclo di vita. La personalità e le sue dinamiche: caratteristiche della personalità fra realizzazione e sofferenza; lo sviluppo dell’approccio psicoterapeutico e la clinica psicologica. Pedagogia: l’educazione nel secolo dei “lumi”: le teorie educative di Locke, Rousseau e Kant; l’Illuminismo francese, italiano, tedesco e l’educazione. L’ideale formativo di romanticismo e idealismo: Froebel e la scoperta dell’infanzia; Herbart e l’epistemologia pedagogica; Pestalozzi e l’”Helvetia pedagogica”. Il problema educativo nel Risorgimento italiano: la scuola nei principali Stati italiani. Educatori e teorizzatori della tradizione illuministica: Rosmini, Lambruschini, Aporti, Don Bosco. Il positivismo e l’educazione; la pedagogia italiana nell’età del positivismo: Ardigò, Gabelli. La letteratura per l’infanzia. VERIFICHE (Indicare il numero e la tipologia delle verifiche che si prevede di svolgere durante l’anno) Almeno 2 (due) prove orali a quadrimestre. Una prova orale può essere sostituita da test, con possibilità di recupero mediante altra prova. I risultati delle prove sono corretti e discussi in classe. Non più di una verifica scritta al giorno. Nei limiti del possibile, si eviterà il sovraccarico di verifiche orali. CRITERI DI VALUTAZIONE (Indicare i parametri in base ai quali si intende valutare il profitto e, ove necessario, gli obiettivi minimi da raggiungere) CRITERI GUIDA che si utilizzeranno nel processo valutativo: a) tipologia di verifica: Verifiche informali in itinere (sondaggi a livello individuale e/o generale): la valutazione vuol essere formativa; interventi personali dei singoli studenti; libere discussioni in classe. Verifiche formalizzate (interrogazioni e prove scritte) come elementi di pari rilevanza ai fini della certificazione finale dei livelli di preparazione disciplinare: le verifiche sono strutturate in relazione alle prove scritte ed orali previste. Esposizione orale e scritta. Quesiti a risposta singola e a scelta multipla. Quesiti multidisciplinari. Trattazione sintetica dei contenuti disciplinari studiati. Per quanto riguarda la valutazione, si procede a una valutazione iniziale (livelli di partenza) in cui sono vagliati i prerequisiti degli studenti, anche al fine di progettare una corretta programmazione degli obiettivi; quindi una serie di verifiche/valutazioni in itinere, in cui sono registrati i progressi dei discenti nel loro processo di apprendimento; infine la valutazione sommativa finale, da cui scaturisce il giudizio globale di fine anno. E’ necessario stimolare il senso di responsabilità e la consapevolezza dei discenti, chiedendo loro di partecipare ad alcune fasi della valutazione, poiché l’autovalutazione può proporsi come un momento particolarmente qualificante della relazione didattica, proprio perché in questo momento si gioca una mossa importante per lo stabilirsi di un rapporto positivo di reciproca fiducia fra docente e discente. Ferma restando la distinzione dei ruoli e il carattere asimmetrico della relazione didattica, infatti, anche nella valutazione esiste uno spazio per la negoziazione, che non deve scadere però in una forma grottesca di mercanteggiamento. Infatti educativamente importante è la riflessione meta- cognitiva: in essa i ragazzi possono rendersi conto, sotto la guida del docente, del proprio percorso cognitivo (che cosa hanno imparato, come lo hanno imparato) e passare eventualmente a considerare l’opportunità di cambiare strategie, qualora quelle finora seguite non risultino efficaci. A tal proposito è sovente possibile porre il problema della differenza tra le aspettative e la realtà di un concreto rendimento e delle difficoltà incontrate. Importante per lo stabilirsi di un rapporto di fiducia con gli studenti è la chiarezza della valutazione e la certezza dei criteri: ogni voto o giudizio viene sempre immediatamente comunicato allo studente interessato, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre la possibilità di monitorare la situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e dei livelli di partenza, vengono dichiarati prima dell’inizio della prova. Ovviamente tutta questa strategia partecipativa sempre tende non ad un ingiusto appiattimento dei giudizi ma ad una concreta ed oggettiva valorizzazione del merito, fondata sulla competenza professionale di giudizio del docente in quanto esperto dell’educazione. b) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche orali: ogni voto o giudizio viene sempre immediatamente comunicato allo studente interessato, che nel corso dell’intero anno scolastico ha sempre la possibilità di monitorare la situazione del proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e dei livelli di partenza, vengono dichiarati prima dell’inizio della prova. c) tempistica della comunicazione dei risultati delle prove scritte-test, ecc…: non oltre le due settimane. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE Valutazione sommativa finale, nella quale verrà valorizzata la tendenza al miglioramento delle strategie d’apprendimento, dei risultati conseguiti, della capacità di elaborazione critica delle conoscenze e delle competenze, della maturità complessiva della personalità. Siena, 10/11/2014 Il Docente Prof. Luciano Valentini