Spett.le Comune di Campomorone Alla cortese attenzione del SINDACO e del vice-SINDACO MOZIONE Sulla chiusura dei cantieri, condizionata a misure di trasparenza e partecipazione del Comune di Campomorone Premesso che sono ripresi i lavori di scavo nel cantiere di Cravasco che era fermo dal 23 luglio 2015 per ritrovamento di amianto in roccia da sbanco in percentuale superiore ai limiti previsti dal protocollo di vigilanza.http://www.alessandrianews.it/alessandria/controlli-amianto-cociv-ricorre-tar-lazio-121629.html Considerato che Cociv ha impugnato l'atto di aggiornamento del Put (Piano di utilizzo delle terre da scavo), che recepiva le prescrizione di Arpa Piemonte e Liguria sulla metodologia da adottare per il campionamento da amianto facendo ricorso al Tar del Lazio per bloccare il "metodo Arpa".Visto che L’amministrazione comunale ha emanato il Procedimento Protocollo n.12047 del 24 settembre 2015 ai sensi dell’art.7 della L.241/1990 e dell’art.50 D.Lgs.267/2000, proprio perchè le terre abbancate in cava Castellaro non erano ritenute pericolose se analizzate da Cociv e invece sono risultate rifiuto pericoloso se analizzate con il “metodo Arpal”, che prevede la macinazione delle rocce prima dell’analisi, in modo da omogeneizzare l’ amianto che , come è noto in letteratura, tende ad agglomerarsi, ragion per cui il metodo in uso da parte di Cociv è da considerarsi soggetto a errori di misura che rischiano di dichiarare come non pericoloso un campione che invece lo è. Preso atto che In data 25 novembre 2015 l’amministrazione non solo non era sta informata della prossima riapertura del cantiere, ma non era neppure “stata messa al corrente delle risultanze degli studi competentemente svolti e delle decisioni assunte al fine poter essere messa in condizione di operare le conseguenti valutazioni di merito finalizzate alla tutela della pubblica incolumità”, come lei stessa scrive nella missiva agli enti del 25 novembre 2015.Nella vostra missiva di fatto si permette l’apertura dei cantieri, pur intimando la consegna dei documenti nel ‘più breve tempo possibile’, mentre nel rispetto della salute dei cittadini sarebbe a nostro avviso più opportuno invertire le condizioni, cioè intimare la chiusura dei cantieri fino a quando non vengono recepiti i documenti (decisioni e risultanze degli studi). In data 30 novembre (oggi) alcuni mezzi pesanti sono stati visti a Cravasco, dove molti big bag sono potenzialmente in attesa di essere trasportati in luoghi e secondo modalità non note alla cittadinanza. CHIEDIAMO che Questo consiglio comunale ratifichi oggi non solo quanto già scritto in calce dal Vice Sindaco Pecollo, ma inoltre assuma il PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DEI LAVORI IMMEDIATA fino a quando – al solo scopo di tutelare la salute dei cittadini - non vengano realizzate tre condizioni: 1) la scrittura di un protocollo di scambio informazioni con tutti i dati relativi alle analisi quotidiane di qualità dell'aria, dell'acqua e delle rocce tra COCIV, ARPAL ed ASL col Comune di Campomorone in modo che il sindaco possa effettivamente esercitare la sua competenza di massima autorità sanitaria del territorio. 2) che il Comune di Campomorone di concerto con la Città Metropolitana e col supporto tecnico di ARPAL, ASL ed INAIL implementi il protocollo delle Regioni Piemonte e Liguria con le indicazioni tecniche sulle modalità operative di trattamento delle rocce amiantifere al fine di evitare qualsiasi incremento del livello di inquinamento da amianto oltre il fondo naturale, partendo dal piano che COCIV dovrà redarre. A tal fine il Comune si dovrà dotare di una commissione tecnica coordinata dal responsabile dell'ufficio tecnico comunale costituita almeno da un geologo, un chimico, un ingegnere chimico o meccanico, un medico epidemiologo esperti in analisi sull'amianto e su impianti di trattamento materie prime e di depolverazione amianto. Non si devono prevedere né compensi professionali per i membri, né rimborsi spese per attività svolte nei comuni di Campomorone e Genova 3) che vengano esplicitati per iscritto le tecniche, le destinazioni e soprattutto i costi di sbancamento dello smarino, contaminato e non contaminato, per ogni sito di scavo, in modo tale che i cittadini siano informati su quali mezzi di trasporto dovranno intervenire, e come, per trattare il materiale di scavo, specie se contaminato. Campomorone, 30 novembre 2015 Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Campomorone