Psilomelano.Ossidi.prov. Monte Cavallaria. (To) scheda n 11

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Museo del Liceo scientifico A. Avogadro
MINERALI
a cura del Gruppo Mineralogico Basso Canavese
11
Scheda anagrafica n°:
15
Reperto:
Nome:
Psilomelano
Dal greco psilos = liscio e melas = nero
Etimologia:
(Haidinger, 1827)
(Ba, H2O) Mn5O10
Variabile
Composizione chimica:
Da 4,4 a 4,7
Peso specifico:
5 (fragile)
Durezza:
Nera, bruna
Striscia:
Monoclino
Sistema di cristallizzazione:
I tre assi cristallografici sono tutti
Di differente lunghezza.
Due giacciono su di un piano e
sono tra loro per pendicolar i; il
terzo asse forma sempre un angolo
diverso da 90° col piano dei primi
due.
In questo sistema il massimo grado di
simmetria è rappresentato dalla
presenza di un asse binario, un
piano e un centrodi simmetria
mentre il minimo si ha in cristalli
con solo un asse di simmetria
binario.
Classe:Ossidi Gli ossidi sono dei composti dell' ossigeno con elementi metallici e non metallici.
Vengono divisi in anidri (per esempio il quarzo, la cassiterite) e in idrati (l'opale, la goethite, ecc.).
Gli spinelli (cioè il gruppo spinello-magnetite), che in certi vecchi libri formano un gruppo
indipendente, fanno parte degli ossidi.
I diversi minerali di questo gruppo sono spesso isomorfi.
Con i nuovi sistemi di classificazione, si colloca tra gli ossidi anche la wolframite.
La formazione e l'aspetto degli ossidi sono molto diversi.
Alcuni di essi hanno notevole interesse industriale e possono presentarsi splendidamente
cristallizzati in gruppi assai vistosi.
Alcuni ossidi sono scuri, altri perfettamente chiari
Trasparenza: Opaca
Submetallica, flebile
Lucentezza:
Non si sfalda
Sfaldatura:
Irregolare, concoide
Frattura:
Aggregati criptocristallini, terrosi, compatti,
Morfologia:
stalattitici, dendritici, mai in cristalli.
Semiduro, pesante, criptocristallino,
Proprietà
spesso untuoso al tatto; opaco con lucentezza submetallica; polvere nera o bruna. lnfusibile e
chimiche e
solubile in acido cloridrico con emissione di cloro.
fisiche :
La natura dello psilomelano non è ben certa: in parte è probabilmente amorfo e adsorbente di
metalli alcalini e alcalino-terrosi (calcio, potassio, bario) in proporzione non rigidamente
stechiometrica.
Pulire con acqua viene sciolto dall'ac. cloridrico con produzione di cloro gassoso (velenoso)
Trattamenti:
evitare di pulire grandi quantità di questo minerale a meno di non essere in un locale ben
ventilato
Si scioglie anche nell'ac. ossalico che può essere usato per allontanare questo minerale da certi
campioni
Hausmannite, pirolusite
Minerali simili:
Raggi X, densità, striscia
Differenze:
Secondaria. Tipicamente sedimentario.
Genesi:
Si forma nella zona di ossidazione dei giacimenti a ossidi e silicati di manganese.
Tipiche di molti calcari le dendriti di psilomelano sui piani di stratificazione o di frattura.
Calcite, baritina, siderite, limonite, pirolusite.
Paragenesi:
Lo psilomelano si trova comunemente associato a pirolusite in moltissimi giacimenti
Località:
manganesiferi.
Rinvenuto originariamente nel 1827 dallo Haidinger nel famoso giacimento sassone di Schneeberg,
è noto anche a Egelsburg in Turingia e a Siegen in Vestfalia, sempre in Germania; inoltre, a
Zacatecas nel Messico, Nagpur in India, Romanèche in Francia, Sverdlovsk in URSS.
Nella Georgia russa, a Tschiatura, si trova forse il più esteso giacimento manganesifero del mondo,
con psilomelano come minerale principale.
Belle dendriti riferibili principalmente allo psilomelano, in eleganti e delicati arabeschi, si trovano
comunemente nelle fessure del porfido quarzifero di Cuasso al Monte, nel Varesotto, e di una roccia
aplitica di Marciana e Portoferraio, nell'Isola d'Elba.
In forme dendritiche è stato trovato sulle pareti di fessure di rocce eruttive a Isolella (Borgosesia)
Sempre Psilomelano dendritico è presente all'lsola d'Elba a Marciana su Eurite bianca.
In forma terrosa soffice (chiamata Wad) si trova nella miniera di Ferro di Passo, al Monte
Argentario (Grosseto).
In Sardegna è raro. Ritrovato presso Siliqua, a Portoscuso (Gonnesa), nell'Isola di S.Pietro (tra
Capu Beccu e Capo Rosso), presso Asuni (Laconi) e, in minime quantità, nella area metamorfica di
contatto dell'Oriddese.
Presente anche nei dintorni di Padria (tra Bosa e Montresta) e presso Pozzomaggiore, Ploaghe e
Chiaramonti (Sassari).
Il campione esistente n°15 nel Museo del Liceo scientifico A. Avogadro, è stato trovato, nella
cava di quarzite di Cavallaria sopra Ivrea, in provincia di Torino
Utilizzazioni: Importante minerale di manganese, quando è in masse consistenti.
Nello psilomelano, il cui nome derivato dal greco si riferisce all'aspetto (unito) e al colore (nero), il
Descrizione :
manganese è presente sia allo stato bivalente che tetravalente.
Definito come specie solo abbastanza di recente, questo minerale è noto da molto tempo, anche se
sotto tale nome vennero spesso classificati molti ossidi e idrossidi complessi di manganese,
contenenti anche bario e vari altri elementi per questo, ogni campione andrebbe accurata mente
riclassificato.
Di aspetto quanto mai variabile, da compatto, botrioidale, stalattitico fino a zonato, può essere
spesso anche polverulento, terroso o incoerente.
Assai caratteristiche e molto decorative sono le frequenti dendriti formate da questo minerale, che si
osservano nelle fessure di rocce diversissime.( il caso del nostro campione su quarzo)
Spesso tali forme simulano così bene strutture vegetali, da essere scambiate dai profani per felci e
alghe fossili, specialmente quando si osservano nelle rocce sedimentarie.
Lo psilomelano è un tipico minerale secondario, che si forma soprattutto da alterazione e
dilavamento di carbonati e silicati di manganese; può così formare ampi depositi residuali, di
notevole interesse minerario, particolarmente in rocce calcareo-dolomitiche.
E' abbondante in forme concrezionate criptocristalline in sedimenti marini, lacustri e argillosi. In
alcuni di questi depositi, si forma anche per l'attività metabolica di particolari batteri.
Con il termine Si intende una miscela di ossidi e idrossidi manganesiferi e di altri metalli, tra cui principalmente
inglese di wad: cobalto, rame, zinco e ferro.
Del tutto simile allo psilomelano nell'aspetto, nelle caratteristiche e nella giacitura, e quindi
facilmente confuso con esso, il wad è abbondante in alcuni giacimenti americani degli Stati Uniti e
della Bolivia.
In Italia, in cospicue masse polverulente e con discreto tenore di cobalto e rame, è presente nel
giacimento ferrifero di Capo Calamita, nell'isola d'Elba
Era conosciuto I naturalisti dell'epoca, per esempio Teofrasto (372-287 a.C.) e Plinio il Vecchio (23-79 a.C.) ne
parlano come di una« magnetite non magnetica » che serve a decolorare il vetro.
già
nell'Antichità. Solo alla fine del XVIII secolo vi si trovò del manganese.
Lo psilomelano è spesso accompagnato da due minerali molto affini, la pirolusite (ossido di
manganese) e la manganite, frequentemente in miscuglio terroso con l'aggiunta di ferro (wad). Lo
psilomelano e più spesso ancora il wad bruno-nero, formano dei disegni arborescenti sulle pareti di
diverse rocce (dendriti) o delle concrezioni.
I giacimenti di psilomelano e di altri minerali di manganese più importanti dal punto di vista
economico sono contenuti in rocce sedimentarie in Ucraina e in India.
La maggior parte del mangenese prodotto (quasi il 95%) è utilizzata per migliorare le qualità del
ferro. Nelle acciaierie si utilizza il ferro-manganese. Il manganese mescolato all'acciaio ne
aumenta l'elasticità e la coesione e lo rende più resistente agli urti.
Il manganese è pure utilizzato nell'industria chimica per produrre disinfettanti, coloranti,
accumulatori e fiammiferi.
Lo psilomelano (idrato di manganese con bario) come gli altri ossidi analoghi, contiene più del 60%
di questo metallo
Provenienza:
Gruppo Mineralogico Basso Canavese
03/12/01--31/01/2007
Data
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