Titolo Scopo del lavoro Illustrare l'incidenza da noi riscontrata di differenti ceppi batterici in pazienti con prostatiti croniche batteriche e la riduzione della sintomatologia associata,dopo terapia antibiotica mirata,valutata mediante i questionari NIH ed IPSS Sezione di Urologia e Andrologia, Dipartimento dell’Emergenze e Trapianti d’Organi (DETO), Università di Bari “Aldo Moro”. Piazza G. Cesare, 11 70124, Bari. Italia. Materiali e metodi Analisi retrospettiva dei pazienti con sospetta prostatite cronica batterica, sottoposti,dal gennaio 2011 al febbraio 2012 a questionario di autovalutazione dei sintomi prostatitici NIH, nonchè a questionario autosomministrato di valutazione dei disturbi minzionali IPSS.I test colturali adottati erano il two glass test(urinocoltura di campione urinario pre e postmassaggio prostatico).Veniva eseguita coltura per germi comuni,nonchè esame batterioscopico per Clamidia Trachomatis e Neisseria Gonorreae. Veniva anche eseguita coltura a parte per Gardnerella Vaginalis.L’antibiotico di scelta è stato il chinolonico,salvo casi in cui vi era resistenza all’antibiogramma.In quel caso la scelta era in base ai parametri di diffusibilità prostatica noti dalla letteratura. Risultati Nello studio sono stati sottoposti al two glass test 45 pazienti,tra 21 e 73 anni,età media 43,39con positività nel secreto post massaggio prostatico.Nei 39 pazienti,il risultato del mitto post massaggio prostatico ha evidenziato:16 pazienti positivi all'Enterococcus faecalis (41%);7 allo Streptococcus agalactiae(17%);6 all' Escherichia Coli(15%);3 allo Staphylococcus Aureus(7%);i restanti pz positivi ad altri batteri complessivamente per un 33%.Il punteggio medio dei tests NIH ed IPSS somministrati prima del trattamento antibiotico è stato,rispettivamente:13,64 (CI 8,7-18,58)e 18,23(CI 14,5-21,96);Il punteggio medio degli stessi dopo terapia antibiotica è stato 10 per il questionario NIH(CI 5,5-14,5 e differenza statisticamente significativa)e 9,23 per l’IPSS(CI 4,03-14,43 e differenza statisticamente non significativa). Discussione L’E.Faecalis è il patogeno più frequente nella nostra casistica,seguito da S.Agalactiae e E.Coli.Il riscontro di un 33% di casi in cui il batterio è isolato in un caso solo suggerirebbe che i batteri più frequenti sono quelli che maggiormente vengono in contatto con il basso tratto urinario.Ciò spiega la differente incidenza dei vari batteri rispetto alla letteratura, non avendo riscontrato infezioni attese da Ureaplasma ureayticum,Clamydia trachomatis,Trichomonas vaginalis,Neisseria gonorrea.Nell’area geografica in cui è stato condotto lo studio questi patogeni potrebbero essere meno rappresentati e responsabili di prostatite potrebbero essere soprattutto batteri di origine fecale.La riduzione sintomatologica dimostra che il patogeno individuato era il responsabile della prostatite. Conclusioni La prostatite è un importante problema di salute per uomini compresi in una ampia fascia di età,causa di disturbi urinari, sessuali oltre che di un decremento nella qualità di vita dei pazienti.I batteri maggiormente riscontrati sembrano quelli che entrano in contatto con il basso tratto urinario.La terapia antibiotica riduce i sintomi correlati alla patologia.