SCHEDA IDENTIFICAZIONE AILANTO Nome Comune: Ailanto

 SCHEDA IDENTIFICAZIONE AILANTO Nome Comune: Ailanto Nome scientifico: Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Classificazione: Dicotyledones Famiglia: Simarubacee Genere: Ailanthus Specie: A. altissima Identificazione: Piante forestali. Descrizione: Chiamato volgarmente albero del cielo, albero dei paradiso, albero del sole, ailanto della Cina, l'Ailanto è un albero originario delle zone temperate della Cina. Introdotto in Europa nel '700 come pianta da giardino, è sfuggito un po' ovunque, dall'Inghilterra all'Europa mediterranea. Si inselvatichisce facilmente e forma popolamenti densi che soppiantano la vegetazione indigena. Cresce ovunque anche fra le macerie e sui muri abbandonati. L'albero del paradiso è un albero di medie dimensioni che raggiunge altezze di 17–27 m ed un diametro, all'altezza del petto, di 1 m. La corteccia è liscia, grigio chiaro, spesso diviene ruvida, con screpolature marrone chiaro con l'avanzare dell'età dell'albero. Gli steli sono diritti, lisci poiché ricoperti superficialmente da peluria, e rossicci o castani nella colorazione. La corteccia ha lenticelle come anche cicatrici a forma di cuore delle foglie (cioè un segno lasciato sul ramo quando una foglia cade) con molti fasci di cicatrici (ovvero piccoli segni dove le venature delle foglie prima erano unite all'albero) intorno ai bordi. Le gemme hanno una fine pubescenza, forma a cupola e sono parzialmente nascoste dal picciolo, sebbene siano completamente visibili nella stagione latente nelle cavità delle cicatrici delle foglie. I rami hanno un colore che va dal grigio chiaro allo scuro, sono lisci, lucenti e hanno lenticelle in rilievo che diventano fessure con la crescita dell'albero. Le estremità dei rami diventano pendenti. La qualità del legno è in genere molto modesta, sia per robustezza che per durata. Tutte le parti della pianta, ma soprattutto le foglie, hanno un odore molto marcato, che alcuni considerano sgradevole, acre e nauseante. Invasione da parte di A. altissima lungo le rive del fiume Garonna. Le foglie sono composte, hanno una composizione pennata sono larghe, spaiate od ordinate e sono disposte alternatamente sullo stelo. Esse variano per dimensione dai 30 ai 90 cm in lunghezza e contengono 10-­‐41 foglioline organizzate in coppie, con le foglie più larghe poste sui giovani germogli vigorosi. Il rachide è di colore verde-­‐rossiccio chiaro con la base rigonfia. Le foglioline sono ovate-­‐lanceolate con margini lisci, abbastanza asimmetriche e talvolta non direttamente opposte l'una all'altra. Ogni fogliolina è lunga dai 5 ai 18 cm e larga dai 2.5 ai 5 cm. Hanno l'estremità affusolata mentre le basi hanno da due a quattro denti, ognuno contenente una o più ghiandole sulla punta. I lati superiori delle foglioline sono di colore verde scuro con venature verde chiaro, mentre i lati inferiori sono verde biancastro. I piccioli sono lunghi dai 5 ai 12 mm. Le basi lobate e le ghiandole la distinguono dalla specie simile del sommacco. I fiori sono piccoli e si presentano in grandi infiorescenze che raggiungono la lunghezza massima di 50 cm fino all'ultimo nuovo germoglio. I fiori solitari variano in colore dal verde giallognolo al rossiccio, ognuno con cinque petali e sepali. I sepali sono a forma di tazza, lobati e uniti mentre i petali sono valvari (si toccano ai bordi senza sovrapporsi), bianchi e pelosi verso l'interno. Fusto/tronco: Può raggiungere i 20 metri di altezza. Ha una chioma ampia e irregolare, rada, inizialmente poco ramificata. La corteccia è quasi liscia grigiastra. Foglie/gemme: Decidue, alterne, imparipennate, lunghe fino a 90 cm, con 6-­‐15 paia di segmenti lanceolati acuminati con picciolo più un segmento terminale; presentano alla base glandole oleifere che emanano uno sgradevole odore. Fiori: I fiori sono pannocchie verdastre con fiori di colore bianco-­‐giallo lunghi 5-­‐7 mm, bisessuali e unisessuali, questi ultimi tendenti a ripartirsi su piante distinte (specie poligamo-­‐
dioica); hanno un gradevole profumo. Frutti: I frutti sono samare lanceolate, bruno rossastre, persistenti in inverno sulla pianta. Usi: Nel XIX secolo, a seguito delle disastrose epidemie del baco da seta, venne diffuso nel tentativo di ricavare la seta da un altro baco (Philosamia cynthia) che si nutre delle sue foglie. I risultati furono purtroppo deludenti a causa della scarsa adattabilità dell'insetto all'ambiente europeo. Albero rustico di grande adattabilità a diversi tipi di terreno, ha un apparato radicale invadente che serve a fissare terreni corrosi dalle acque. Il legno di Ailanto è tenero e viene usato nell'industria cartaria; mentre l'uso come pianta ornamentale è molto limitato per l'odore sgradevole delle foglie. Fonti principali: wikipedia, agraria.org, IMMAGINI Fonte Wikipedia 1 Disegno botanico delle foglie, fiori e samara da Illustrated flora of the northern states and Canada di Britton e Addison Brown, 1913 DOPPIO AILANTO N. 14 AILANTO N. 14 FOGLIE AILANTO N. 14 AILANTO N. 84 FIORI AILANTO N. 84 FOGLIA AILANTO AILANTO N. 85-­‐88 AILANTO N.86 ANCORA AILANTO N. 86 Fonte Wikipedia 2 ESEMPLARI DI AILANTO IN VESTE ESTIVA Fonte Wikipedia 3 INFIORESCENZA DI AILANTO Fonte meditflora.com 1 FRUTTI DI AILANTO Fonte agraria.org 1 FOGLIE DI AILANTO Fonte agraria.org 2 AILANTO -­‐ AILANTHUS ALTISSIMA