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Esecuzione riflesso rosso in epoca
neonatale
AFMI
UO Pediatria
IO.PED.04
Rev. 1: 22/06/2012
Pag.: 1 di 3
IO.PED.04
Istruzione Operativa
per l’esecuzione del riflesso rosso in epoca neonatale
REFERENTI DEL DOCUMENTO
Dott. Rino Agostiniani
-
Indice delle revisioni
Codice Documento
Revisione N°
Data nuova emissione
Doc. sostituiti
IO.PED.04
1
22/06/2012
Protocolli e linee guida interne UU.OO.
Firme
Redatto
F.to
Referente del documento
Firma
Verificato
F.to
RAQ UO PEDIATRIA
Firma
Approvato
F.to
Direttore UO PEDIATRIA
Firma
AFMI
UO Pediatria
Esecuzione riflesso rosso in epoca
neonatale
IO.PED.04
Rev. 1: 22/06/2012
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Modalità di comportamento
Esecuzione del Riflesso Rosso su tutti i neonati, il mattino dopo la nascita, con dilatazione pupillare
(1 goccia di Visumidriatic 0,5% in ciascun occhio 15 minuti prima della visita).
Il medico di turno al Nido, ogni mattina valuta preliminarmente i neonati che devono eseguire
l’esame (i nati del giorno precedente) e prescrive la somministrazione delle gocce oculari.
Condizioni per l’esecuzione dell’esame:
• stanza buia;
• bambino con gli occhi ben aperti (preferibilmente in maniera volontaria);
• oftalmoscopio posto vicino all’occhio dell’esaminatore ed a circa 30-40 cm di distanza dagli
occhi del bambino.
Il risultato dell’esame deve essere registrato in cartella come negativo o normale quando i riflessi dai
due occhi sono equivalenti come colore, intensità e luminosità e non sono presenti opacità o macchie
bianche (leucocoria) nell’area di uno o entrambi i riflessi rossi.
Un risultato positivo o anormale del riflesso rosso (diversità nel colore, intensità o luminosità del
riflesso, o presenza di opacità o macchie bianche) deve condurre, in maniera tempestiva, ad una
valutazione da parte dello specialista oculista.
I bambini appartenenti a categorie ad alto rischio (parenti di pazienti con retinoblastoma, cataratta
congenita, displasia retinica congenita ed altre patologie congenita della retina o del cristallino)
devono essere comunque sottoposti al Riflesso Rosso dopo dilatazione pupillare con valutazione da
parte dello specialista oculista.
I bambini con una storia di leucocoria (un riflesso pupillare bianco) in uno o entrambi gli occhi notata
dai genitori o altri osservatori od in occasione di qualunque esame fisico, e quelli con assenza del
Riflesso Rosso devono essere valutati dallo specialista oculista.
Riferimento bibliografico:
American Academy of Pediatrics Policy Statement Red Reflex Examination in Infants Pediatrics,
Vol. 109 No. 5, May 2002
Il test del Riflesso Rosso è usato come tecnica di screening per le anomalie del segmento posteriore
dell’occhio e delle opacità lungo l’asse visivo, come la cataratta o le opacità corneali.
Per una corretta tecnica di esecuzione dell’esame l’oftalmoscopio deve essere tenuto vicino
all’occhio dell’esaminatore, ad una distanza di 30–40 cm dall’occhio del bambino, con il fascio
luminoso focalizzato sulla pupilla.
In caso di normalità, il Riflesso Rosso dei due occhi deve risultare simmetrico. Un Riflesso Rosso
attenuato da un lato, la presenza di macchie scure, la mancanza del Riflesso Rosso o la presenza di un
riflesso bianco (riflessione retinica) sono tutte indicazioni per inviare il bambino all’oculista.
E’ stata espressa recentemente preoccupazione per il fatto che la diagnosi di gravi patologie oculari,
come il retinoblastoma e la cataratta congenita, nelle quali un trattamento tempestivo è essenziale per
la futura salute dell’occchio e dell’individuo, spesso non viene fatta in maniera sufficientemente
precoce per ridurre al minimo le potenziali conseguenze di tali patologie.
Questa preoccupazione ha condotto a considerazioni legislative in alcuni stati (California, New York,
Massachussets, South Carolina, Florida, New Jersey), per rendere obbligatoria l’esecuzione precoce
del Riflesso Rosso, con dilatazione pupillare, in tutti i neonati o piccoli lattanti.
Nonostante nei lattanti le pupille possano essere facilmente dilatate con diversi agenti farmacologici,
sono state sporadicamente riportate complicanze significative relative all’uso di tutti gli agenti
dilatatori disponibili in commercio, compresi i simpaticomimetici come la fenilefrina e gli
anticolinergici come la tropicamide.
Queste complicanze comprendono ipertensione, tachicardia, orticaria, aritmie cardiache e dermatiti
da contatto.
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Esecuzione riflesso rosso in epoca
neonatale
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Rev. 1: 22/06/2012
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Tuttavia, la dilatazione pupillare è stata routinariamente utilizzata per molti anni in quasi tutti i nuovi
pazienti visitati nella maggior parte degli ambulatori oculistici pediatrici, senza l’osservazione di
complicanze, per cui questa procedura appare molto sicura quando eseguita in ambulatorio su
bambini di più di due settimane di età.
Ugualmente, le pupille dei nati pretermine vengono spesso dilatate nei Reparti di Terapia Intensiva
Neonatale senza complicanze rilevanti, così che la dilatazione pupillare appare un atto relativamente
sicuro anche nei bambini molto piccoli.
Lo scopo di queste raccomandazioni è di suggerire una linea guida, basata sulle conoscenze ed
esperienze correnti per l’esame degli occhi dei neonati, per ridurre al minimo il rischio di ritardi nella
diagnosi di gravi patologie potenzialmente pericolose per la funzione visiva o per la vita stessa.
Raccomandazioni
1) tutti i neonati (lattanti) dovrebbero essere sottoposti ad una valutazione del Riflesso Rosso nei
primi 2 mesi di vita da parte di un pediatra o di un altro medico delle cure primarie, addestrato
nell’esecuzione della tecnica. L’esame deve essere eseguito in una stanza buia, in un bambino
con gli occhi ben aperti, preferibilmente in maniera volontaria, usando un oftalmoscopio
diretto posto vicino all’occhio dell’esaminatore ed a circa un braccio di distanza dagli occhi
del bambino.
2) Il risultato dell’esame deve essere registrato come negativo o normale quando i riflessi dai
due occhi sono equivalenti come colore, intensità e luminosità e non ci sono opacità o
macchie bianche (leucocoria) nell’area di uno o entrambi i riflessi rossi.
3) Un risultato positivo o anormale del riflesso rosso (diversità nel colore, intensità o luminosità
del riflesso, o presenza di opacità o macchie bianche) dovrebbe condurre, in maniera
tempestiva, ad una delle seguenti due azioni:
a) l’esecuzione del Riflesso Rosso dopo dilatazione pupillare con <1% tropicamide o <
1% tropicamide / 2.5% phenylephrine mixture o 0.25% cyclopentolate / 2.5%
phenylephrine (gocce oculari o spray), somministrate in ciascun occhio circa 15
minuti prima dell’esame.
b) valutazione da parte di un oculista con esperienza nell’esame e trattamento degli occhi
dei neonati, comprensiva di un esame del fondo oculare, utilizzando l’oftalmoscopia
indiretta dopo dilatazione pupillare.
4) I bambini appartenenti a categorie ad alto rischio, compresi i parenti di pazienti con
retinoblastoma, cataratta congenita, displasia retinica congenita ed altre patologie congenita
della retina o del cristallino dovrebbe essere comunque sottoposti al Riflesso Rosso dopo
dilatazione pupillare o valutati da un oculista esperto, come descritto precedentemente.
5) i bambini con una storia di leucocoria (un riflesso pupillare bianco) in uno o entrambi gli
occhi notata dai genitori o altri osservatori od in occasione di qualunque esame fisico, e quelli
con assenza del Riflesso Rosso dovrebbero essere valutati da un oculista esperto, come
descritto precedentemente
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