RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1

annuncio pubblicitario
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
XYLOCAINA 20 mg/ml soluzione iniettabile.
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 ml di Xylocaina in flacone multidose contiene:
Principio attivo: lidocaina cloridrato 20 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Anestesie per infiltrazione loco-regionale negli adulti e negli adolescenti di età uguale
e superiore ai 12 anni.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
La dose massima raccomandata è di 10 ml. Questa dose deve essere
opportunamente ridotta negli adolescenti e nei pazienti in cattive condizioni.Negli
adolescenti con un peso corporeo elevato una riduzione graduale della dose è
spesso necessaria e deve essere basata sul peso corporeo ideale. La dose totale
non deve superare i 5 mg/kg di lidocaina del peso corporeo ideale.
Testi di riferimento dovrebbero essere consultati sia riguardo gli aspetti che
influiscono sulle tecniche specifiche di blocco sia riguardo le esigenze individuali del
paziente. La dose da somministrare deve essere calcolata basandosi sull’esperienza
del medico e sulla conoscenza dello stato clinico del paziente. E’ necessario usare le
dosi più basse che possano consentire di ottenere una adeguata anestesia (vedere
punto 4.4). Possono tuttavia manifestarsi variazioni individuali relativamente ai tempi
di inizio attività e durata.
Il volume del farmaco utilizzato influenza l’estensione e la velocità dell’anestesia.
Per prevenire una iniezione intravascolare, va effettuata una aspirazione prima e
durante la somministrazione della dose principale, che deve essere iniettata lentamente
o in dosi crescenti. Durante la procedura controllare accuratamente le funzioni vitali del
paziente e mantenere il contatto verbale.
Un’iniezione intravascolare accidentale può essere riconosciuta da un aumento
temporaneo della frequenza cardiaca; un’iniezione intratecale accidentale si riconosce
da segni di blocco spinale. Al primo segno di tossicità, interrompere immediatamente la
somministrazione.
Popolazione pediatrica
1/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
1
Nei pazienti pediatrici da 1 a 12 anni di età è raccomandata una soluzione meno
concentrata.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri anestetici locali di tipo amidico, ad altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli
eccipienti. Ipersensibilità al metile paraidrossibenzoato (metil parabene) o al suo
metabolita l’acido para amino benzoico (PABA). Le soluzioni di lidocaina contenenti
parabeni non devono essere somministrate ai pazienti allergici agli esteri degli
anestetici locali o al loro metabolita (PABA).
Poiché la soluzione di anestetico locale disponibile nel flacone multidose contiene
conservanti antimicrobici (metile paraidrossibenzoato) non deve essere
somministrata per via intra o retro oculare, intracisternale, epidurale, intratecale o
altre vie di somministrazione che danno accesso al liquido cerebrospinale. Inoltre,
per lo stesso motivo, non deve essere superata la dose massima raccomandata
(vedere punto 4.2).
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Le tecniche di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree
adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. E' necessario avere la
disponibilità immediata dell'equipaggiamento e dei farmaci necessari al monitoraggio
e alla rianimazione di emergenza.
Nei pazienti sottoposti a blocco maggiore o che ricevono dosi elevate di farmaco
deve essere inserito, prima della somministrazione dell’anestetico locale, un catetere
endovenoso. Il medico deve avere effettuato un training completo e adeguato sul tipo
di tecnica da utilizzare e deve essere esperto nella diagnosi e trattamento di effetti
indesiderati, tossicità sistemica o altre complicanze (vedere punto 4.8 e 4.9).
La sicurezza d'impiego della lidocaina dipende da un opportuno dosaggio, da una
corretta tecnica di utilizzazione e dall'adozione di misure precauzionali. Il prodotto
deve essere pertanto usato al dosaggio minimo efficace, che deve essere
determinato tenendo conto dell'età, dello stato fisico e del peso dei pazienti come
negli anziani e negli ammalati in forma acuta.
Usare con la massima cautela nei pazienti con affezioni cardiovascolari e
specialmente in caso di shock o di turbe della conduzione atrioventricolare.
La soluzione deve essere iniettata lentamente e con frequenti aspirazioni; l'iniezione
di dosi ripetute di lidocaina può determinare significativi aumenti del suo tasso
plasmatico dovuto all'accumulo della sostanza o dei suoi metaboliti. La sonnolenza
rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico che si può verificare anche in
caso di assorbimento troppo rapido o di accidentale iniezione intravenosa.
Le metodiche di anestesia loco-regionale devono essere eseguite con prudenza
quando il tessuto o la regione scelta per l'iniezione presentano segni di infezione o di
infiammazione. Particolari cautele devono essere necessariamente adottate a
seconda delle regioni interessate.
Occorre usare cautela in soggetti trattati con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici.
Sebbene l’anestesia regionale sia frequentemente un’ottima tecnica anestetica,
alcuni pazienti richiedono un’attenzione particolare al fine di ridurre il rischio di
pericolosi effetti collaterali:
o pazienti anziani o in condizioni generali precarie,
2/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
2
o pazienti con blocco cardiaco parziale o completo in quanto gli anestetici locali
possono deprimere la conduzione cardiaca,
o pazienti con patologie epatiche in stadio avanzato o gravi alterazioni della
funzionalità renale,
o pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone)
devono essere sottoposti a stretta sorveglianza e va considerata l’opportunità
del monitoraggio ECG in quanto gli effetti a livello cardiaco possono essere
additivi (vedere punto 4.5),
o pazienti con porfiria acuta. Xylocaina soluzione iniettabile è probabilmente
porfirinogenica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta
esclusivamente nei casi in cui è marcatamente o urgentemente indicata.
Appropriate precauzioni devono essere adottate per l’uso di Xylocaina in tutti i
pazienti con porfiria.
Alcune tecniche di anestesia locale possono essere associate a reazioni avverse
severe, indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato, quali:
o Iniezioni intraarteriose accidentali possono provocare gravi sintomi anche a
basse dosi;
o L’infusione intra-articolare continua non è un’indicazione approvata per
Xylocaina. Tuttavia sono stati registrati esclusivamente in Nord America, casi
post-marketing di condrolisi in pazienti che hanno ricevuto infusione intraarticolare continua post-operatoria di anestetici locali. La maggioranza dei casi
di condrolisi riportati hanno coinvolto l’articolazione della spalla. Non è stato
stabilito un nesso di causalità.
A causa della presenza di metile paraidrossibenzoato la soluzione di anestetico
locale disponibile nel flacone multidose può causare reazioni allergiche (anche
ritardate) e, eccezionalmente, brocospasmo.
4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Lidocaina deve essere usata con cautela nei pazienti in trattamento con altri
anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo
amidico, ad esempio certi antiaritmici come mexiletina e tocainide in quanto gli effetti
tossici sistemici sono additivi. Si consiglia cautela nei pazienti trattati con antiaritmici
di classe III (ad es. amiodarone) nonostante l’assenza di studi specifici di interazione
con tale classe di farmaci (vedere punto 4.4).
I farmaci che riducono la clearance di lidocaina (per esempio cimetidina o
betabloccanti), possono causare concentrazioni plasmatiche potenzialmente tossiche
quando lidocaina viene somministrata a dosi elevate ripetute per un lungo periodo di
tempo.
Occorre usare assoluta cautela nei soggetti in trattamento con farmaci IMAO o
antidepressivi triciclici (vedere punto 4.4).
4.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza
In gravidanza l’anestesia, soprattutto paracervicale, può essere seguita da
bradicardia e da acidosi fetale. Altri possibili rischi sono rappresentati da pre o post
maternità, insufficienza utero-placentare e da alterazioni comportamentali del
neonato. In ogni caso in gravidanza il prodotto deve essere usato solo in caso di
necessità e sotto diretto controllo del medico.
3/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
3
Allattamento
Lidocaina può essere escreta nel latte materno.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Gli anestetici locali, oltre all’effetto anestetico diretto, possono avere un effetto molto
lieve sulla funzione mentale e sulla coordinazione, anche in assenza di evidente
tossicità del sistema nervoso centrale e possono temporaneamente influire in modo
negativo sulla locomozione e sul grado di vigilanza.
4.8 Effetti indesiderati
Generali
Il profilo delle reazioni avverse di Xylocaina è sovrapponibile a quello degli altri
anestetici locali di tipo amidico. Le reazioni avverse da farmaco sono difficilmente
distinguibili dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco di conduzione nervosa (quali
diminuzione della pressione arteriosa, bradicardia) e da eventi provocati direttamente
dalla iniezione (ad es. trauma della fibra nervosa) o indirettamente.
Gli effetti collaterali da lidocaina sono rappresentati da reazioni di ipersensibilità o da
elevato tasso plasmatico per eccessivo dosaggio, rapido assorbimento o iniezione
intravasale accidentale. Le reazioni da ipersensibilità comprendono: edemi, orticaria,
prurito e reazioni anafilattiche che devono essere trattate con mezzi convenzionali.
Le reazioni da alto tasso plasmatico coinvolgono soprattutto il SNC e l'apparato
cardiovascolare. L'interessamento del SNC può manifestarsi sotto forma di
eccitazione o di depressione con vertigini, turbe della visione, ansietà, tremori seguiti
da modificazioni dello stato di coscienza, convulsioni ed arresto respiratorio. I segni
eccitatori che precedono la fase depressiva possono essere brevi o completamente
assenti e la sonnolenza può essere la prima manifestazione. L'interessamento
cardiovascolare è caratterizzato da bradicardia, ipotensione, depressione
miocardica, fino all'arresto cardiaco.
Tabella delle reazioni avverse da farmaco
Comuni
(>1/100 < 1/10)
Disturbi vascolari: ipotensione, ipertensione
Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito
Disturbi del sistema nervoso: parestesie, vertigini
Disturbi cardiaci: bradicardia
Non comuni
(>1/1.000 < 1/100)
Disturbi del sistema nervoso: segni e sintomi di tossicità
SNC (convulsioni, parestesia nella regione circumorale,
insensibilità della lingua, iperacusia, disturbi visivi, tremore,
tinnito, disartria, depressione SNC)
Rari
(<1/1.000)
Disturbi cardiaci: arresto cardiaco, aritmie cardiache
Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche,
reazioni/shock anafilattico
Disturbi respiratori: depressione respiratoria
Disturbi del sistema nervoso: neuropatia, lesione nervosa
periferica, aracnoidite
Disturbi oculari: diplopia
4/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
4
Tossicità sistemica acuta
Le reazioni sistemiche tossiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso
centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV). Queste reazioni sono causate da
un’alta concentrazione ematica di anestetico locale che può essere provocata da
un’iniezione intravascolare accidentale, da sovradosaggio o da un assorbimento
eccezionalmente rapido da un’area molto vascolarizzata (vedere punto 4.9). Le
reazioni del SNC sono simili per tutti gli anestetici locali di tipo amidico, mentre le
reazioni cardiache sono maggiormente dipendenti dal farmaco, sia in termini
quantitativi, sia in termini qualitativi. I segni di tossicità del sistema nervoso centrale
generalmente precedono gli effetti tossici cardiovascolari, tranne nei casi in cui il
paziente sia stato sottoposto ad anestesia generale o sia stato profondamente
sedato con farmaci quali benzodiazepine o barbiturici.
La tossicità a carico del sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente, con
sintomi e segni di gravità crescente. I primi sintomi sono parestesia nella regione
circumorale, insensibilità della lingua, sensazione di testa vuota, iperacusia e tinnito
e disturbi visivi. Disartria, contrazioni e tremori muscolari sono manifestazioni più
gravi e precedono l’instaurarsi di convulsioni generalizzate. Questi segni non devono
essere confusi con comportamenti eretistici. Possono seguire incoscienza e crisi
convulsive che possono durare da alcuni secondi a parecchi minuti. Dopo le
convulsioni, a causa dell’aumentata attività muscolare, di una interferenza con la
normale respirazione e della mancata pervietà delle vie aeree, si manifestano
rapidamente ipossia e ipercapnia. Nei casi gravi si può manifestare apnea. Acidosi
iperkalemica, l’ipocalcemia e l’ipossia aumentano ed estendono gli effetti tossici degli
anestetici locali.
Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali è conseguente alla ridistribuzione
dell’anestetico locale dal sistema nervoso centrale e al metabolismo ed escrezione. Il
recupero può essere rapido se non sono state somministrate grandi quantità di
farmaco.
Nei casi gravi si possono manifestare effetti tossici a carico del sistema
cardiovascolare che sono generalmente preceduti da segni di tossicità del sistema
nervoso centrale.
Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale o profondamente sedati, i sintomi
prodromici del sistema nervoso centrale possono essere assenti. Come risultato di
elevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali, si possono generare
ipotensione, bradicardia, aritmie e anche arresto cardiaco. L’arresto cardiaco, in rari
casi, è avvenuto senza la comparsa di effetti prodromici del sistema nervoso
centrale.
Trattamento della tossicità acuta
La somministrazione dell’anestetico locale deve essere sospesa immediatamente se
compaiono segni di tossicità sistemica acuta ed i sintomi del sistema nervoso
centrale (convulsioni, depressione del sistema nervoso centrale) devono essere
prontamente trattati con appropriati supporti della ventilazione/respirazione e con la
somministrazione di anticonvulsivanti.
Se dovesse manifestarsi un arresto circolatorio, deve essere effettuata
immediatamente la rianimazione cardiopolmonare. E’ di vitale importanza garantire
5/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
5
una ottimale ossigenazione, la ventilazione, supportare la circolazione e trattare
l’acidosi.
In caso di depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia), deve essere preso
in considerazione un trattamento con fluidi endovenosi, vasocostrittori, cronotropi e o
agenti inotropi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo
l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio
continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è
richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema
nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
4.8 Sovradosaggio
L’iniezione intravascolare accidentale di anestetici locali può causare reazioni
tossiche sistemiche immediate (a partire da qualche secondo ad alcuni minuti). In
caso di sovradosaggio, la tossicità sistemica si manifesta più tardi (15-60 minuti dopo
l’iniezione) e ciò è dovuto ad un rallentato aumento delle concentrazioni ematiche di
anestetico locale (vedere punto 4.8 Effetti indesiderati).
Gli effetti collaterali gravi dovuti a sovradosaggio (vedere punto 4.8 Effetti
indesiderati) possono essere rapidamente trattati con la respirazione artificiale, il
massaggio cardiaco, i barbiturici o il cloruro di succinilcolina per via endovenosa.
5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: Anestetici locali – amidi
Codice ATC: N01BB02 –
La Xylocaina (lidocaina) è un anestetico locale di tipo amidico a rapida insorgenza di
azione e media durata. La soluzione al 2%, per somministrazione epidurale, ha una
durata d’azione di 1,5-2 ore e fino a 5 ore con blocchi nervosi periferici. La soluzione
all’1% ha un effetto inferiore sulle fibre nervose motorie ed una durata d’azione più
breve.
L’inizio dell’attività e la durata dell’effetto anestetico locale di lidocaina dipendono
dalla dose e dal sito di somministrazione.
Come altri anestetici locali, lidocaina blocca in modo reversibile la conduzione
nervosa e previene l’ingresso di ioni sodio attraverso la membrana cellulare della
fibra nervosa. Il canale del sodio della membrana della fibra nervosa è considerato il
recettore su cui agiscono gli anestetici locali.
Gli anestetici locali possono possedere effetti simili su altre membrane eccitabili quali
cervello e miocardio. Se quantità eccessive di farmaco dovessero raggiungere la
circolazione sistemica, si potrebbero manifestare sintomi e segni di tossicità
principalmente a carico del sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
La tossicità del sistema nervoso centrale (vedere punto 4.8) si manifesta a
concentrazioni plasmatiche inferiori e generalmente precede gli effetti
cardiovascolari. Gli effetti diretti degli anestetici locali sul miocardio includono
conduzione lenta, inotropismo negativo fino all’arresto cadiaco.
6/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
6
Effetti cardiovascolari indiretti (ipotensione, bradicardia) si possono manifestare dopo
somministrazione per via epidurale e sono correlati all’estensione del blocco
simpatico concomitante.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Lidocaina ha un pKa di 7,9 e un coefficiente di ripartizione olio/acqua di 2,9.
Lidocaina si lega per il 65% alle proteine plasmatiche e principalmente alla alfa-1glicoproteina acida. La concentrazione plasmatica di lidocaina dipende dalla dose,
dalla via di somministrazione e dalla vascolarizzazione nel sito di iniezione.
Lidocaina mostra un assorbimento dallo spazio epidurale completo e bifasico, con
emivita delle due fasi dell’ordine di 9,3 e 82 minuti. Il lento assorbimento è il fattore
limitante nella eliminazione della lidocaina; questo spiega perchè l’emivita apparente
terminale dopo somministrazione epidurale è più lunga di quella dopo
somministrazione endovenosa. L’assorbimento di lidocaina dallo spazio
subaracnoideo è monofasico con una emivita di assorbimento di 71 minuti.
Lidocaina presenta una clearance plasmatica totale di 0.95 litri/minuto, un volume di
distribuzione allo steady state di 91 litri, una emivita terminale di 1,6 ore e un
rapporto di estrazione epatica stimato di 0,65. La clearance di lidocaina avviene
tramite processi metabolici quasi esclusivamente a livello epatico e dipende dal
flusso ematico del fegato e dall’attività degli enzimi metabolizzanti.
L’emivita terminale nel neonato (3,2 ore) è circa il doppio rispetto all’adulto mentre la
clearance è simile (10,2 ml/min kg).
Lidocaina attraversa rapidamente la placenta e l’equilibrio fra la frazione legata con
quella libera viene prontamente raggiunto. Il grado del legame con le proteine
plasmatiche nel feto è minore di quello osservabile nella madre; questo determina
una concentrazione plasmatica totale inferiore nel feto.
Lidocaina viene escreta nel latte materno, ma la bassa biodisponibilità orale
determina un assorbimento in quantità talmente bassa da non comportare rischi per
il neonato dopo somministrazione di dosi terapeutiche alla madre.
I principali metaboliti sono la monoetilglicin xilidide (MEGX), la glicinxilidide (GX), la
2,6-dimetilanilina e la 4-idrossi-2,6-dimetilanilina. Si ritiene che la N-dealchilazione a
MEGX sia mediata dal CYP1A2 e dal CYP3A4. Il metabolita 2,6-dimetilanilina viene
convertito dal CYP2A6 in 4-idrossi-2,6-dimetilanilina, il principale metabolita urinario
nell’uomo. Solo il 3% di lidocaina viene escreto immodificato. Circa il 70% viene
escreto nelle urine sotto forma di 4-idrossi-2,6-dimetilanilina.
MEGX e GX sono simili dal punto di vista farmacologico e tossicologico alla lidocaina
ma meno potenti. MEGX possiede attività convulsivante in ratti. GX induce effetti
tossici al sistema nervoso centrale.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Negli studi nell’animale, i segni e sintomi di tossicità osservati dopo alte dosi di
lidocaina sono il risultato dell’effetto sul sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
Negli studi di tossicità riproduttiva non sono stati osservati effetti avversi correlati al
farmaco. Lidocaina non ha mostrato potenziale mutageno nei test di mutagenesi in
vitro e in vivo. In considerazione dell’area e della durata di utilizzo terapeutico del
farmaco, non sono stati condotti studi di cancerogenesi con lidocaina.
I test di genotossicità con lidocaina non hanno mostrato evidenze di potenziale
mutagenicità. Il metabolita di lidocaina, 2,6-dimetilanilina, ha mostrato una debole
evidenza di attività in alcuni test di genotossicità ed un potenziale carcinogenetico
7/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
7
negli studi preclinici di tossicologia, effettuati per valutare l’esposizione cronica a
lidocaina. La valutazione del rischio, effettuata calcolando l’esposizione massima
umana derivante da un uso intermittente del prodotto e l’esposizione utilizzata negli
studi preclincici, indica un ampio margine di safety per l’uso clinico di lidocaina.
6.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Flaconi:
sodio cloruro (agente di tonicità)
metile paraidrossibenzoato (conservante)
acqua per preparazioni iniettabili.
Xylocaina 20 mg/ml soluzione iniettabile è una soluzione acquosa, isotonica, sterile. I
flaconi multidose contengono un conservante (vedere punto 4.3 Controindicazioni).
6.2 Incompatibilità
La solubilità di lidocaina a pH superiore a 6,5 è limitata. Ciò va tenuto in
considerazione quando vengono aggiunte soluzioni alcaline, quali carbonati, che
possono far precipitare la soluzione.
La soluzione non va conservata a contatto con metalli, per esempio cannule e
siringhe con parti metalliche. Ioni metallici possono liberarsene, il che può causare
gonfiore nella sede di iniezione.
6.3 Periodo di validità
3 anni, a confezionamento integro.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare al di sopra di 25°C. Non congelare.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Flacone in vetro neutro da 50 ml.
6.6 Precauzione particolari per lo smaltimento e la manipolazione e
L’utilizzo di flaconi multidose comporta un rischio maggiore di contaminazione
microbica rispetto alle fiale monodose. E’ quindi preferibile, quando possibile,
l’utilizzo di fiale monodose. I flaconi multidose contengono un conservante (vedere
punto 4.3 Controindicazioni).
Se viene utilizzato un flacone multidose, devono essere seguite apposite procedure
volte a prevenire la contaminazione. Tali procedure comprendono:
- uso di materiale sterile monouso per l’iniezione di anestetico locale;
- uso di siringa ed ago sterili ogni volta che si preleva da un flacone;
- escludere l’introduzione, nel flacone multidose, di materiale o fluidi
contaminati.
La risterilizzazione di Xylocaina non è raccomandata.
7.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
AstraZeneca S.p.A. – Palazzo Volta - Via F. Sforza - Basiglio (MI).
8/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
8
8.
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
1 flacone da 50 ml - AIC 004535011.
9.
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELLA
AUTORIZZAZIONE
1 flacone 50 ml – 20.07.91/giugno 2005.
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
9/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
9
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
XYLOCAINA 5% unguento
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 g di unguento contiene: Principio attivo: lidocaina base 50 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Unguento di colore da bianco a bianco-grigio.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Anestetico della cute e delle mucose accessibili del cavo orale.
Per il trattamento sintomatico del dolore in caso di lesioni minori della pelle
(abrasioni, piccole ustioni, etc.).
Prurito localizzato (anorettale, etc.).
Xylocaina 5% unguento è indicato negli adulti, negli adolescenti (di età uguale e
superiore ai 12 anni) e nei pazienti pediatrici (0-11 anni di età).
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Xylocaina 5% unguento viene rapidamente assorbito dopo applicazione sulle
mucose e sulla cute lesa, ma non in seguito ad applicazione sulla cute intatta.
L’azione si manifesta dopo 3-5 minuti.
Come per qualsiasi anestetico locale, l’efficacia e la sicurezza d'impiego della
lidocaina dipendono da un dosaggio adeguato, da una corretta tecnica di impiego,
dall'adozione di misure precauzionali e dalla disponibilità immediata di misure di
emergenza.
Il dosaggio deve essere valutato sulla base della esperienza del clinico e dello stato
fisico del paziente.
10/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
10
L’unguento deve essere applicato, direttamente o mediante un tampone di garza
sterile con cui si copre la parte da trattare, in uno strato sottile adeguato al controllo
della sintomatologia.
Negli adulti sani non devono essere applicati più di 20 g di unguento nelle 24 ore.
Xylocaina 5% unguento deve essere usato con cautela nei pazienti con mucose
traumatizzate.
Nei pazienti anziani o debilitati, negli adolescenti di età superiore a 12 anni e di peso
inferiore a 25 kg, nei soggetti gravemente malati o con infezioni, nei pazienti con
patologie epatiche gravi o con insufficienza cardiaca il dosaggio deve essere
adeguato all’età, al peso ed alle condizioni fisiche.
Non sono disponibili dati sulla concentrazione plasmatica dei bambini. Per motivi di
sicurezza, ipotizzando una biodisponibilità del 100% di una applicazione nelle
mucose o nella cute lesa, nei bambini di età inferiore ai 12 anni ogni singola dose
non deve essere superiore a 5 mg/kg. Nel corso delle 24 ore non devono essere
somministrate più di 3 dosi.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri anestetici locali di tipo amidico, ad altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego
La sicurezza d'impiego dei prodotti contenenti lidocaina dipende dal dosaggio, da
una corretta tecnica d’impiego e dall'adozione di misure precauzionali. Il prodotto
deve essere usato alla minima dose efficace, riducendo opportunamente il dosaggio
in rapporto all'età ed allo stato fisico nei bambini, negli anziani e negli ammalati in
forma acuta.
L’eccessivo dosaggio della lidocaina o un intervallo ristretto tra l’applicazione delle
dosi può causare elevati livelli plasmatici e la manifestazione di gravi effetti
collaterali.
I pazienti devono pertanto essere avvertiti di attenersi strettamente ai dosaggi
raccomandati.
La gestione delle reazioni avverse gravi può richiedere l’utilizzo dell’equipaggiamento
per la rianimazione, di ossigeno e di altri farmaci per la rianimazione (vedere punto
4.9 Sovradosaggio).
Nei pazienti debilitati o gravemente malati, nei soggetti con infezioni, nei pazienti con
patologie epatiche gravi o con insufficienza cardiaca e negli adolescenti di età
superiore a 12 anni e di peso inferiore a 25 kg, il dosaggio deve essere adeguato al
peso, alle condizioni fisiche e all’età.
L’assorbimento dopo applicazione sulla cute lesa e sulle mucose è elevato,
specialmente nell’albero bronchiale.
Xylocaina 5% unguento deve essere usato con cautela nei pazienti con mucose
traumatizzate o altri gravi traumatismi, sepsi, lesioni cutanee estese.
I pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone)
devono essere sottoposti a stretta sorveglianza e va considerata l’opportunità del
monitoraggio ECG in quanto gli effetti a livello cardiaco possono essere additivi.
11/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
11
Nel caso di utilizzo in aree boccali o della gola, i pazienti devono essere avvertiti che
l’applicazione di un anestetico locale può interferire con la deglutizione e quindi
aumentare il pericolo di aspirazione. L’intorpidimento della lingua o della mucosa
boccale può aumentare il rischio di traumi da morsicamento.
L’impiego, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico, può dare origine a
fenomeni di sensibilizzazione. Non deve essere sottovalutata la possibilità di una
sensibilizzazione specifica nei confronti della Xylocaina.
A causa della presenza di glicole propilenico questo medicinale può causare
irritazione cutanea.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Utilizzando elevati dosaggi di lidocaina deve essere considerato il rischio di un
aumento della tossicità sistemica nei pazienti trattati con altri anestetici locali o con
agenti a loro strutturalmente correlati, es. farmaci antiaritmici quali mexiletina e
tocainide.
Si consiglia cautela nei pazienti trattati con antiaritmici di classe III (ad es.
amiodarone) (vedere anche punto 4.4).
I farmaci che riducono la clearance della lidocaina (quali la cimetidina o i betabloccanti) possono determinare concentrazioni plasmatiche potenzialmente tossiche
se la lidocaina viene somministrata a dosi elevate e ripetute per un periodo di tempo
prolungato.
4.6 Gravidanza e allattamento
Nelle donne in gravidanza e nell’infanzia utilizzare solo in caso di effettiva necessità
e sotto diretto controllo del medico.
Come tutti gli anestetici locali, la lidocaina passa nel latte materno.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Gli anestetici locali, a seconda della dose somministrata, possono avere un effetto
molto lieve sulla funzione mentale e sulla coordinazione, anche in assenza di
evidente tossicità del sistema nervoso centrale e possono temporaneamente influire
in modo negativo sulla locomozione e sul grado di vigilanza.
4.8 Effetti indesiderati
Reazioni allergiche
In seguito alla somministrazione di anestetici locali di tipo amidico sono raramente
(<0,1%) riportate reazioni allergiche (e nei casi più gravi shock anafilattico). Si
manifestano principalmente fenomeni di sensibilizzazione da contatto e raramente
effetti sistemici.
La comparsa dei fenomeni di sensibilizzazione richiede l’interruzione del trattamento
onde evitare effetti sistemici rari ma possibili con eccitazione, nausea, vomito,
ipotensione, depressione respiratoria, disordini muscolari, collasso cardiocircolatorio.
Irritazione cutanea
12/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
12
Prodotti ad uso topico contenenti glicole propilenico possono dare origine a
irritazione cutanea.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo
l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio
continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è
richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema
nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
4.9 Sovradosaggio
A causa del raggiungimento di elevati livelli sistemici, dovuti a rapido assorbimento o
a sovradosaggio, la lidocaina può causare effetti tossici acuti. Alle dosi raccomandate
di Xylocaina 5% unguento non sono stati segnalati effetti tossici. Tuttavia nei casi di
eventuale tossicità sistemica questa si manifesta analogamente a quanto osservato
con altre vie di somministrazione.
La tossicità degli anestetici locali si manifesta con sintomi di eccitazione del sistema
nervoso e, nei casi più gravi, con depressione del sistema nervoso centrale e
cardiovascolare. I sintomi neurologici gravi (convulsioni, depressione del SNC)
devono essere trattati sintomaticamente con respirazione artificiale e mediante la
somministrazione di anticonvulsivanti.
5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica: Anestetico per uso topico, codice ATC D04AB01.
La lidocaina viene assorbita dopo applicazione di Xylocaina 5% unguento sulle
membrane della mucosa e sulla cute lesa. La lidocaina è inattiva se applicata sulla
cute intatta. L’assorbimento è più rapido dopo somministrazione intratracheale.
L’azione si manifesta dopo 0,5-5 minuti dall’applicazione sulle membrane della
mucosa (vedere punto 4.2).
La lidocaina, analogamente ad altri anestetici locali, impedendo l’entrata di ioni sodio
attraverso le membrane dei nervi, causa un blocco reversibile della propagazione
dell’impulso lungo le fibre nervose stesse.
Gli anestetici locali di tipo amidico agiscono infatti attraverso i canali del sodio delle
membrane dei nervi ma possono avere effetti analoghi anche sulle membrane
eccitabili del cervello e del miocardio. Quantità eccessive di farmaco a livello
sistemico possono provocare sintomi e segni di tossicità principalmente a carico del
sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
La tossicità del sistema nervoso centrale si manifesta a concentrazioni plasmatiche
inferiori e generalmente precede gli effetti cardiovascolari. Gli effetti diretti degli
anestetici locali sul miocardio includono conduzione lenta, inotropismo negativo fino
all’arresto cardiaco.
13/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
13
Lidocaina unguento riduce in modo significativo il dolore da iniezione nella mucosa
gengivale rispetto al placebo. Lidocaina unguento applicata sul tubo endotracheale
prima dell’intubazione riduce il mal di gola postoperatorio.
Studi controllati hanno dimostrato la sua efficacia come analgesico postoperatorio in
odontoiatria, otolaringologia e dopo la circoncisione.
La lidocaina, a concentrazioni superiori allo 0,5-2% a seconda della specie, oltre
all’effetto anestetico locale, possiede proprietà antibatteriche e antivirali.
La lidocaina a concentrazioni dell’1–4% induce una inibizione concentrazionedipendente della crescita di una varietà di patogeni comunemente presenti nelle
ferite infette quali Enterococcus faecalis, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa
e Staphylococcus aureus. I microrganismi Gram-negativi risultano essere i più
sensibili. La lidocaina a concentrazioni del 2-4% inibisce la crescita di ceppi di S.
aureus resistenti alla meticillina e di enterococchi resistenti alla vancomicina.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione topica sulle membrane della mucosa, l’assorbimento della
lidocaina è da porre in relazione alla concentrazione utilizzata ed alla dose
somministrata, al sito di applicazione ed alla durata della esposizione.
In generale l’assorbimento degli anestetici locali dopo applicazione topica è più
rapido dopo somministrazione intratracheale e bronchiale. La lidocaina è anche ben
assorbita nel tratto gastrointestinale, tuttavia piccole quantità di farmaco intatto sono
rilevabili nel torrente circolatorio a causa della biotrasformazione nel fegato.
Dopo inserimento di un tubo endotracheale lubrificato con un dosaggio medio di 1,26
g di Xylocaina 5% unguento (range 0,49-2,45) in pazienti di età da 18 a 80 anni, il
picco medio di concentrazione plasmatica venosa di lidocaina è stato di 0,45
microgrammi/ml (range 0,2-0,9) e si è manifestato, di norma, entro 15 minuti. Un
aumento di 1 g del dosaggio di Xilocaina 5% unguento ha determinato un aumento
medio della concentrazione plasmatica di 0,22 microgrammi/ml.
Il legame della lidocaina con le proteine plasmatiche dipende dalla concentrazione
del farmaco, la frazione legata diminuisce all’aumentare della concentrazione.
A concentrazioni pari a 1-4 microgrammi/ml di base libera, il 60-80% della lidocaina è
legato alle proteine. Tale legame dipende anche dalla concentrazione plasmatica
dell’alfa-1-glicoproteina acida.
La lidocaina attraversa le barriere emato-encefalica e placentare, presumibilmente
per diffusione passiva.
La lidocaina è rapidamente metabolizzata nel fegato; i metaboliti ed il farmaco
immodificato hanno una escrezione renale. La biotrasformazione avviene mediante
N-dealchilazione ossidativa, idrossilazione dell’anello, rottura del legame amidico e
coniugazione.
La N-dealchilazione, la maggior via metabolica, porta a metaboliti quali la
monoetilglicinxylidide e la glicinxylidide che presentano attività farmacologica e
tossicologica analoga a quella della lidocaina stessa, pur essendo meno potenti.
Circa il 90% della lidocaina somministrata viene escreta sotto forma di metaboliti e
meno del 10% come immodificata. Il principale metabolita urinario è un coniugato
della 4-idrossi-2,6-dimetilanilina.
14/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
14
L’emivita di eliminazione della lidocaina, dopo bolo intravenoso, è generalmente di
1,5-2 ore. A causa della sua elevata metabolizzazione epatica, qualsiasi alterazione
della funzionalità del fegato può interferire con la cinetica della lidocaina.
L’emivita può essere prolungata di due volte o più nei pazienti con disfunzione
epatica. Le disfunzioni renali non interferiscono con la cinetica della lidocaina ma
possono favorire l’accumulo di metaboliti.
L’acidosi o l’uso di stimolanti o depressanti del SNC interferiscono con i livelli di
lidocaina nel SNC e inducono evidenti effetti sistemici.
Gli effetti collaterali diventano rilevabili per livelli plasmatici di lidocaina superiori a 6
microgrammi/ml di base libera.
5.3
Dati preclinici di sicurezza
Negli studi nell’animale, la tossicità osservata dopo alte dosi di lidocaina è il risultato
dell’effetto sul sistema nervoso centrale e cardiovascolare. Negli studi di tossicità
riproduttiva non sono stati osservati effetti avversi correlati al farmaco. Lidocaina non
ha mostrato potenziale mutageno nei test di mutagenesi in vitro e in vivo. In
considerazione dell’area e della durata di utilizzo terapeutico del farmaco, non sono
stati condotti studi di cancerogenicità con lidocaina.
I test di genotossicità con lidocaina non hanno mostrato evidenze di potenziale
mutagenicità. Il metabolita di lidocaina, 2,6-dimetilanilina, ha mostrato una debole
evidenza di attività in alcuni test di genotossicità ed un potenziale carcinogenetico
negli studi preclinici di tossicologia, effettuati per valutare l’esposizione cronica a
lidocaina. La valutazione del rischio, effettuata calcolando l’esposizione massima
umana derivante da un uso intermittente del prodotto e l’esposizione utilizzata negli
studi preclinici, indica un ampio margine di safety per l’uso clinico di lidocaina.
6
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Macrogol 1500, Macrogol 3350, glicole propilenico, acqua depurata.
6.2 Incompatibilità
Non pertinente.
6.3 Periodo di validità
5 anni.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Conservare al di sotto di 25°C. Non congelare.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Tubo in alluminio con tappo in polipropilene.
Confezione: tubo da 35 g.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Svitare il tappo e forare con la sua parte appuntita la membrana protettiva che copre
l’imboccatura del tubo.
15/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
15
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
AstraZeneca S.p.A. – Palazzo Volta – Via F. Sforza – Basiglio (MI)
8. NUMERO DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
A.I.C: 004535201
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
15.01.77/giugno 2005.
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
XYLOCAINA 20 mg/ml soluzione iniettabile.
2.
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
1 ml di Xylocaina in fiala monouso contiene:
Principio attivo: lidocaina cloridrato 20 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.
3.
FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile.
4.
INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Anestesie per infiltrazione loco-regionale negli adulti e negli adolescenti di età uguale
e superiore ai 12 anni.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
La dose massima raccomandata è di 10 ml. Questa dose deve essere
opportunamente ridotta negli adolescenti e nei pazienti in cattive condizioni.Negli
adolescenti con un peso corporeo elevato una riduzione graduale della dose è
spesso necessaria e deve essere basata sul peso corporeo ideale. La dose totale
non deve superare i 5 mg/kg di lidocaina del peso corporeo ideale.
Testi di riferimento dovrebbero essere consultati sia riguardo gli aspetti che
influiscono sulle tecniche specifiche di blocco sia riguardo le esigenze individuali del
16/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
16
paziente. La dose da somministrare deve essere calcolata basandosi sull’esperienza
del medico e sulla conoscenza dello stato clinico del paziente. E’ necessario usare le
dosi più basse che possano consentire di ottenere una adeguata anestesia (vedere
punto 4.4). Possono tuttavia manifestarsi variazioni individuali relativamente ai tempi
di inizio attività e durata.
In generale, l’anestesia chirurgica richiede l’uso di concentrazioni e dosaggi più
elevati. E’ indicato l’uso di concentrazioni più basse quando è richiesto un blocco di
minore intensità. Il volume del farmaco utilizzato influenza l’estensione e la velocità
dell’anestesia.
Per prevenire una iniezione intravascolare, va effettuata una aspirazione prima e
durante la somministrazione della dose principale, che deve essere iniettata lentamente
o in dosi crescenti. Durante la procedura controllare accuratamente le funzioni vitali del
paziente e mantenere il contatto verbale.
Un’iniezione intravascolare accidentale può essere riconosciuta da un aumento
temporaneo della frequenza cardiaca; un’iniezione intratecale accidentale si riconosce
da segni di blocco spinale. Al primo segno di tossicità, interrompere immediatamente la
somministrazione.
Quando si effettuano blocchi prolungati, ad esempio attraverso somministrazioni
ripetute, deve essere considerato il rischio di raggiungere concentrazioni plasmatiche
tossiche o di indurre danno neuronale a livello locale.
Attenzione: le fiale non contenendo eccipienti parasettici vanno utilizzate per una
sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate.
Popolazione pediatrica
Nei pazienti pediatrici da 1 a 12 anni di età è raccomandata una soluzione meno
concentrata.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri anestetici locali di tipo amidico, ad altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego
Le tecniche di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree
adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. E' necessario avere la
disponibilità immediata dell'equipaggiamento e dei farmaci necessari al monitoraggio
e alla rianimazione di emergenza.
Nei pazienti sottoposti a blocco maggiore o che ricevono dosi elevate di farmaco
deve essere inserito, prima della somministrazione dell’anestetico locale, un catetere
endovenoso. Il medico deve avere effettuato un training completo e adeguato sul tipo
di tecnica da utilizzare e deve essere esperto nella diagnosi e trattamento di effetti
indesiderati, tossicità sistemica o altre complicanze (vedere punto 4.8 e 4.9).
La sicurezza d'impiego della lidocaina dipende da un opportuno dosaggio, da una
corretta tecnica di utilizzazione e dall'adozione di misure precauzionali. Il prodotto
deve essere pertanto usato al dosaggio minimo efficace, che deve essere
determinato tenendo conto dell'età, dello stato fisico e del peso dei pazienti come
negli anziani e negli ammalati in forma acuta.
17/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
17
Usare con la massima cautela nei pazienti con affezioni cardiovascolari e
specialmente in caso di shock o di turbe della conduzione atrioventricolare.
La soluzione deve essere iniettata lentamente e con frequenti aspirazioni; l'iniezione
di dosi ripetute di lidocaina può determinare significativi aumenti del suo tasso
plasmatico dovuto all'accumulo della sostanza o dei suoi metaboliti. La sonnolenza
rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico che si può verificare anche in
caso di assorbimento troppo rapido o di accidentale iniezione intravenosa.
Le metodiche di anestesia loco-regionale devono essere eseguite con prudenza
quando il tessuto o la regione scelta per l'iniezione presentano segni di infezione o di
infiammazione. Particolari cautele devono essere necessariamente adottate a
seconda delle regioni interessate.
L'anestesia epidurale o caudale deve essere eseguita con estrema attenzione nei
portatori di malattie neurologiche, di deformità spinali, di stati settici o di ipertensione.
Occorre usare cautela in soggetti trattati con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici.
Sebbene l’anestesia regionale sia frequentemente un’ottima tecnica anestetica,
alcuni pazienti richiedono un’attenzione particolare al fine di ridurre il rischio di
pericolosi effetti collaterali:
o pazienti anziani o in condizioni generali precarie,
o pazienti con blocco cardiaco parziale o completo in quanto gli anestetici locali
possono deprimere la conduzione cardiaca,
o pazienti con patologie epatiche in stadio avanzato o gravi alterazioni della
funzionalità renale,
o pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone)
devono essere sottoposti a stretta sorveglianza e va considerata l’opportunità
del monitoraggio ECG in quanto gli effetti a livello cardiaco possono essere
additivi (vedere punto 4.5),
o pazienti con porfiria acuta. Xylocaina soluzione iniettabile è probabilmente
porfirinogenica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta
esclusivamente nei casi in cui è marcatamente o urgentemente indicata.
Appropriate precauzioni devono essere adottate per l’uso di Xylocaina in tutti i
pazienti con porfiria.
Alcune tecniche di anestesia locale possono essere associate a reazioni avverse
severe, indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato, quali:
o blocco nervoso centrale che può provocare depressione cardiovascolare
specialmente in presenza di ipovolemia. L’anestesia epidurale deve essere
utilizzata con cautela in pazienti con ridotta funzionalità cardiovascolare;
o iniezioni retrobulbari: possono, in casi molto rari, raggiungere lo spazio
subaracnoideo cerebrale provocando cecità temporanea, collasso
cardiovascolare, apnea, convulsioni, ecc.. Tali reazioni devono essere
diagnosticate e trattate immediatamente;
o iniezioni retro e peribulbari di anestetici locali comportano un basso rischio di
disfunzione muscolare persistente a livello oculare. Cause primarie includono
traumi e/o effetti tossici locali a carico di muscoli e/o nervi. La gravità di tali
reazioni a carico dei tessuti è correlata alla entità del trauma, alla
concentrazione di anestetico locale e alla durata di esposizione tissutale
all’anestetico locale. Come per tutti gli anestetici locali, è quindi necessario
usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere
l’effetto ricercato. I vasocostrittori possono aggravare le reazioni a carico dei
tessuti e devono essere utilizzati solamente se indicati;
18/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
18
o iniezioni intraarteriose accidentali nella regione cranica e cervicale possono
provocare gravi sintomi anche a basse dosi;
o il blocco paracervicale può talvolta provocare bradicardia/tachicardia fetale. E’
quindi necessario un attento monitoraggio della frequenza cardiaca fetale.
o L’infusione intra-articolare continua non è un’indicazione approvata per
Xylocaina. Tuttavia sono stati registrati esclusivamente in Nord America, casi
post-marketing di condrolisi in pazienti che hanno ricevuto infusione intraarticolare continua post-operatoria di anestetici locali. La maggioranza dei casi
di condrolisi riportati hanno coinvolto l’articolazione della spalla. Non è stato
stabilito un nesso di causalità.
4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Lidocaina deve essere usata con cautela nei pazienti in trattamento con altri
anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo
amidico, ad esempio certi antiaritmici come mexiletina e tocainide in quanto gli effetti
tossici sistemici sono additivi. Si consiglia cautela nei pazienti trattati con antiaritmici
di classe III (ad es. amiodarone) nonostante l’assenza di studi specifici di interazione
con tale classe di farmaci (vedere punto 4.4).
I farmaci che riducono la clearance di lidocaina (per esempio cimetidina o
betabloccanti), possono causare concentrazioni plasmatiche potenzialmente tossiche
quando lidocaina viene somministrata a dosi elevate ripetute per un lungo periodo di
tempo.
Occorre usare assoluta cautela nei soggetti in trattamento con farmaci IMAO o
antidepressivi triciclici (vedere punto 4.4).
4.6 Gravidanza e allattamento
Gravidanza
In gravidanza l’anestesia, soprattutto paracervicale, può essere seguita da
bradicardia e da acidosi fetale. Altri possibili rischi sono rappresentati da pre o post
maternità, insufficienza utero-placentare e da alterazioni comportamentali del
neonato. In ogni caso in gravidanza il prodotto deve essere usato solo in caso di
necessità e sotto diretto controllo del medico.
Allattamento
Lidocaina può essere escreta nel latte materno.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Gli anestetici locali, oltre all’effetto anestetico diretto, possono avere un effetto molto
lieve sulla funzione mentale e sulla coordinazione, anche in assenza di evidente
tossicità del sistema nervoso centrale e possono temporaneamente influire in modo
negativo sulla locomozione e sul grado di vigilanza.
4.8 Effetti indesiderati
Generali
Il profilo delle reazioni avverse di Xylocaina è sovrapponibile a quello degli altri
anestetici locali di tipo amidico. Le reazioni avverse da farmaco sono difficilmente
distinguibili dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco di conduzione nervosa (quali
diminuzione della pressione arteriosa, bradicardia) e da eventi provocati direttamente
19/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
19
dalla iniezione (ad es. trauma della fibranervosa) o indirettamente (ad es. ascesso
epidurale).
Gli effetti collaterali da lidocaina sono rappresentati da reazioni di ipersensibilità o da
elevato tasso plasmatico per eccessivo dosaggio, rapido assorbimento o iniezione
intravasale accidentale. Le reazioni da ipersensibilità comprendono: edemi, orticaria,
prurito e reazioni anafilattiche che devono essere trattate con mezzi convenzionali.
Le reazioni da alto tasso plasmatico coinvolgono soprattutto il SNC e l'apparato
cardiovascolare. L'interessamento del SNC può manifestarsi sotto forma di
eccitazione o di depressione con vertigini, turbe della visione, ansietà, tremori seguiti
da modificazioni dello stato di coscienza, convulsioni ed arresto respiratorio. I segni
eccitatori che precedono la fase depressiva possono essere brevi o completamente
assenti e la sonnolenza può essere la prima manifestazione. L'interessamento
cardiovascolare è caratterizzato da bradicardia, ipotensione, depressione
miocardica, fino all'arresto cardiaco.
Tabella delle reazioni avverse da farmaco
Comuni
(>1/100 < 1/10)
Disturbi vascolari: ipotensione, ipertensione
Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito
Disturbi del sistema nervoso: parestesie, vertigini
Disturbi cardiaci: bradicardia
Non comuni
(>1/1.000 < 1/100)
Disturbi del sistema nervoso: segni e sintomi di tossicità
SNC (convulsioni, parestesia nella regione circumorale,
insensibilità della lingua, iperacusia, disturbi visivi, tremore,
tinnito, disartria, depressione SNC)
Rari
(<1/1.000)
Disturbi cardiaci: arresto cardiaco, aritmie cardiache
Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche,
reazioni/shock anafilattico
Disturbi respiratori: depressione respiratoria
Disturbi del sistema nervoso: neuropatia, lesione nervosa
periferica, aracnoidite
Disturbi oculari: diplopia
Tossicità sistemica acuta
Le reazioni sistemiche tossiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso
centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV). Queste reazioni sono causate da
un’alta concentrazione ematica di anestetico locale che può essere provocata da
un’iniezione intravascolare accidentale, da sovradosaggio o da un assorbimento
eccezionalmente rapido da un’area molto vascolarizzata (vedere punto 4.9). Le
reazioni del SNC sono simili per tutti gli anestetici locali di tipo amidico, mentre le
reazioni cardiache sono maggiormente dipendenti dal farmaco, sia in termini
quantitativi, sia in termini qualitativi. I segni di tossicità del sistema nervoso centrale
generalmente precedono gli effetti tossici cardiovascolari, tranne nei casi in cui il
paziente sia stato sottoposto ad anestesia generale o sia stato profondamente
sedato con farmaci quali benzodiazepine o barbiturici.
20/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
20
La tossicità a carico del sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente, con
sintomi e segni di gravità crescente. I primi sintomi sono parestesia nella regione
circumorale, insensibilità della lingua, sensazione di testa vuota, iperacusia e tinnito
e disturbi visivi. Disartria, contrazioni e tremori muscolari sono manifestazioni più
gravi e precedono l’instaurarsi di convulsioni generalizzate. Questi segni non devono
essere confusi con comportamenti eretistici. Possono seguire incoscienza e crisi
convulsive che possono durare da alcuni secondi a parecchi minuti. Dopo le
convulsioni, a causa dell’aumentata attività muscolare, di una interferenza con la
normale respirazione e della mancata pervietà delle vie aeree, si manifestano
rapidamente ipossia e ipercapnia. Nei casi gravi si può manifestare apnea. Acidosi
iperkalemica, l’ipocalcemia e l’ipossia aumentano ed estendono gli effetti tossici degli
anestetici locali.
Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali è conseguente alla ridistribuzione
dell’anestetico locale dal sistema nervoso centrale e al metabolismo ed escrezione. Il
recupero può essere rapido se non sono state somministrate grandi quantità di
farmaco.
Nei casi gravi si possono manifestare effetti tossici a carico del sistema
cardiovascolare che sono generalmente preceduti da segni di tossicità del sistema
nervoso centrale.
Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale o profondamente sedati, i sintomi
prodromici del sistema nervoso centrale possono essere assenti. Come risultato di
elevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali, si possono generare
ipotensione, bradicardia, aritmie e anche arresto cardiaco. L’arresto cardiaco, in rari
casi, è avvenuto senza la comparsa di effetti prodromici del sistema nervoso
centrale.
Trattamento della tossicità acuta
La somministrazione dell’anestetico locale deve essere sospesa immediatamente se
compaiono segni di tossicità sistemica acuta ed i sintomi del sistema nervoso
centrale (convulsioni, depressione del sistema nervoso centrale) devono essere
prontamente trattati con appropriati supporti della ventilazione/respirazione e con la
somministrazione di anticonvulsivanti.
Se dovesse manifestarsi un arresto circolatorio, deve essere effettuata
immediatamente la rianimazione cardiopolmonare. E’ di vitale importanza garantire
una ottimale ossigenazione, la ventilazione, supportare la circolazione e trattare
l’acidosi.
In caso di depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia), deve essere preso
in considerazione un trattamento con fluidi endovenosi, vasocostrittori, cronotropi e o
agenti inotropi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo
l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio
continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è
richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema
nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
4.9
Sovradosaggio
21/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
21
L’iniezione intravascolare accidentale di anestetici locali può causare reazioni
tossiche sistemiche immediate (a partire da qualche secondo ad alcuni minuti). In
caso di sovradosaggio, la tossicità sistemica si manifesta più tardi (15-60 minuti dopo
l’iniezione) e ciò è dovuto ad un rallentato aumento delle concentrazioni ematiche di
anestetico locale (vedere punto 4.8 Effetti indesiderati).
Gli effetti collaterali gravi dovuti a sovradosaggio (vedere punto 4.8 Effetti
indesiderati) possono essere rapidamente trattati con la respirazione artificiale, il
massaggio cardiaco, i barbiturici o il cloruro di succinilcolina per via endovenosa.
5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria Farmacoterapeutica:Anestetici locali – amidi
Codice ATC: N01BB02 .
La Xylocaina (lidocaina) è un anestetico locale di tipo amidico a rapida insorgenza di
azione e media durata. La soluzione al 2%, per somministrazione epidurale, ha una
durata d’azione di 1,5-2 ore e fino a 5 ore con blocchi nervosi periferici. La soluzione
all’1% ha un effetto inferiore sulle fibre nervose motorie ed una durata d’azione più
breve.
L’inizio dell’attività e la durata dell’effetto anestetico locale di lidocaina dipendono
dalla dose e dal sito di somministrazione.
Come altri anestetici locali, lidocaina blocca in modo reversibile la conduzione
nervosa e previene l’ingresso di ioni sodio attraverso la membrana cellulare della
fibra nervosa. Il canale del sodio della membrana della fibra nervosa è considerato il
recettore su cui agiscono gli anestetici locali.
Gli anestetici locali possono possedere effetti simili su altre membrane eccitabili quali
cervello e miocardio. Se quantità eccessive di farmaco dovessero raggiungere la
circolazione sistemica, si potrebbero manifestare sintomi e segni di tossicità
principalmente a carico del sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
La tossicità del sistema nervoso centrale (vedere punto 4.8) si manifesta a
concentrazioni plasmatiche inferiori e generalmente precede gli effetti
cardiovascolari. Gli effetti diretti degli anestetici locali sul miocardio includono
conduzione lenta, inotropismo negativo fino all’arresto cadiaco.
Effetti cardiovascolari indiretti (ipotensione, bradicardia) si possono manifestare dopo
somministrazione per via epidurale e sono correlati all’estensione del blocco
simpatico concomitante.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Lidocaina ha un pKa di 7,9 e un coefficiente di ripartizione olio/acqua di 2,9.
Lidocaina si lega per il 65% alle proteine plasmatiche e principalmente alla alfa-1glicoproteina acida. La concentrazione plasmatica di lidocaina dipende dalla dose,
dalla via di somministrazione e dalla vascolarizzazione nel sito di iniezione.
Lidocaina mostra un assorbimento dallo spazio epidurale completo e bifasico, con
emivita delle due fasi dell’ordine di 9,3 e 82 minuti. Il lento assorbimento è il fattore
limitante nella eliminazione della lidocaina; questo spiega perchè l’emivita apparente
terminale dopo somministrazione epidurale è più lunga di quella dopo
somministrazione endovenosa. L’assorbimento di lidocaina dallo spazio
subaracnoideo è monofasico con una emivita di assorbimento di 71 minuti.
22/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
22
Lidocaina presenta una clearance plasmatica totale di 0.95 litri/minuto, un volume di
distribuzione allo steady state di 91 litri, una emivita terminale di 1,6 ore e un
rapporto di estrazione epatica stimato di 0,65. La clearance di lidocaina avviene
tramite processi metabolici quasi esclusivamente a livello epatico e dipende dal
flusso ematico del fegato e dall’attività degli enzimi metabolizzanti.
L’emivita terminale nel neonato (3,2 ore) è circa il doppio rispetto all’adulto mentre la
clearance è simile (10,2 ml/min kg).
Lidocaina attraversa rapidamente la placenta e l’equilibrio fra la frazione legata con
quella libera viene prontamente raggiunto. Il grado del legame con le proteine
plasmatiche nel feto è minore di quello osservabile nella madre; questo determina
una concentrazione plasmatica totale inferiore nel feto.
Lidocaina viene escreta nel latte materno, ma la bassa biodisponibilità orale
determina un assorbimento in quantità talmente bassa da non comportare rischi per
il neonato dopo somministrazione di dosi terapeutiche alla madre.
I principali metaboliti sono la monoetilglicin xilidide (MEGX), la glicinxilidide (GX), la
2,6-dimetilanilina e la 4-idrossi-2,6-dimetilanilina. Si ritiene che la N-dealchilazione a
MEGX sia mediata dal CYP1A2 e dal CYP3A4. Il metabolita 2,6-dimetilanilina viene
convertito dal CYP2A6 in 4-idrossi-2,6-dimetilanilina, il principale metabolita urinario
nell’uomo. Solo il 3% di lidocaina viene escreto immodificato. Circa il 70% viene
escreto nelle urine sotto forma di 4-idrossi-2,6-dimetilanilina.
MEGX e GX sono simili dal punto di vista farmacologico e tossicologico alla lidocaina
ma meno potenti. MEGX possiede attività convulsivante in ratti. GX induce effetti
tossici al sistema nervoso centrale.
5.4 Dati preclinici di sicurezza
Negli studi nell’animale, i segni e sintomi di tossicità osservati dopo alte dosi di
lidocaina sono il risultato dell’effetto sul sistema nervoso centrale e cardiovascolare.
Negli studi di tossicità riproduttiva non sono stati osservati effetti avversi correlati al
farmaco. Lidocaina non ha mostrato potenziale mutageno nei test di mutagenesi in
vitro e in vivo. In considerazione dell’area e della durata di utilizzo terapeutico del
farmaco, non sono stati condotti studi di cancerogenesi con lidocaina.
I test di genotossicità con lidocaina non hanno mostrato evidenze di potenziale
mutagenicità. Il metabolita di lidocaina, 2,6-dimetilanilina, ha mostrato una debole
evidenza di attività in alcuni test di genotossicità ed un potenziale carcinogenetico
negli studi preclinici di tossicologia, effettuati per valutare l’esposizione cronica a
lidocaina. La valutazione del rischio, effettuata calcolando l’esposizione massima
umana derivante da un uso intermittente del prodotto e l’esposizione utilizzata negli
studi preclincici, indica un ampio margine di safety per l’uso clinico di lidocaina.
6.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Fiale:
sodio cloruro (agente di tonicità)
acqua per preparazioni iniettabili
Xylocaina 20 mg/ml soluzione iniettabile è una soluzione acquosa, isotonica, sterile.
Le fiale sono prive di conservanti e sono monouso.
23/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
23
6.2 Incompatibilità
La solubilità di lidocaina a pH superiore a 6,5 è limitata. Ciò va tenuto in
considerazione quando vengono aggiunte soluzioni alcaline, quali carbonati, che
possono far precipitare la soluzione.
La soluzione non va conservata a contatto con metalli, per esempio cannule e
siringhe con parti metalliche. Ioni metallici possono liberarsene, il che può causare
gonfiore nella sede di iniezione.
6.3 Periodo di validità
3 anni, a confezionamento integro.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare al di sopra di 25°C. Non congelare.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Fiala in vetro neutro da 10 ml.
6.7 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
La soluzione delle fiale non contiene conservanti e va utilizzata immediatamente
dopo l’apertura del contenitore. Eventuale farmaco residuo deve essere eliminato.
La risterilizzazione di Xylocaina non è raccomandata.
7.
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
AstraZeneca S.p.A. – Palazzo Volta - Via F. Sforza - Basiglio (MI).
8.
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
5 fiale da 10 ml - AIC 004535199.
9.
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELLA
AUTORIZZAZIONE
5 fiale da 10 ml – 21.05.03/giugno 2005
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
24/9
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
24
Scarica