VERONA time veronateatro [Mensile Anno 4 - Num.27] Poste Italiane Spa Sped.in abb.post. DL353/03 (conv.in L.27/2//04 n.46) art.1 com.1, DCB VR SPETTACOLI | A R T E | C U LT U R A | T E M P O L I B E R O Intervista _Marco Pasetto _Alex Mastini Libri _Dino Coltro _Anarchismo a Verona Tradizioni _Santa Lucia Sport _Hockey su ghiaccio a Verona Spettacoli _Solo danza e non solo _Teatro: grandi attori e registi Concerti _Jazz e sinfonie sotto la Stella Viaggi & Itinerari _Speciale mercatini di Natale _Friburgo: fiera degli artisti 2,00 € Hermitage addio ogni mese in tutte le edicole di città e provincia dicembre 2006 . gennaio 2007 DICEMBRE 2006 - GENNAIO 2007 ANNO 4 - NUMERO 27 AUT.TRIB.VR N.1561-17/10/03 Editore A s so c ia z io n e C u ltu ral e San M a rco – Ve ro na Æ In copertina: Natale in Piazza Bra Foto di Alessandro Nardi Sommario P A X T I BI a sso c ia zio ne ap ar titic a non a sc o p o d i l uc ro pe r l a p ro m o z ion e de ll’ at tivi tà e c ul tur a tea tra le via Abruzzo, 15/d - Verona tel 0458103900 - fax 0457553757 [email protected] www.veronateatro.com [email protected] Direttore Responsabile Andrea Castelletti Hanno collaborato a questo numero Laura Murari, Dannia Pavan, Beatrice Zuin, Paolo Panizza, Michela Dell’Omarino, Raffaello Canteri, Giovanna Zofrea, Lukas Franceschini, Gianni Villani, Luciano Lorini, Ugo Brusaporco, Mattia Cagalli, Pucci Davoli, Mauro Bonato, Federico Martinelli, Alessandra Rossi, Tatiana Cazzadori, Gianni Petterlni, Mauro Dal Fior, Cinza Capuzzo, Giorgio Maria Cambiè, Bruno Prosdocimi, Roberto Marzocchi, Daniela Bruna Adami, Alessandro Voci, Lorenza Costantino, Beppe Montresor, Chiara Zocca, Emanuele Zanini, Maddalena Taddei, Giorgia Pradolin, Igor Visentini, Martina Bronzati, Sabrina Pedrett, Rosangela Lupinacci Segreteria Laura Murari Coordinamento Redazione Emanuele Bonora Progetto grafico Fausto Pastorino, Andrea Castelletti Impaginazione PAST (Vr) Stampa Gescom s.p.a. Finito di stampare il: 24 novembre 2006 La redazione non è responsabile di eventuali variazioni nella programmazione delle manifestazioni che siano avvenute dopo la chiusura editoriale del numero. Quanto espresso dai singoli autori degli articoli non rispecchia necessariamente l’opinione dell’editore. Gli autori che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero se ne assumono implicitamente la responsabilità. Articoli ed immagini pubblicate non sono oggetto di retribuzione alcuna. Gli autori svolgono il loro lavoro in volontariato, mossi esclusivamente dalla propria passione per la cultura. Riproduzioni, integrali o parziali, dei testi pubblicati sono vietate se non espressamente autorizzate dall’editore. ogni mese in tutte le edicole di città e provincia il personaggio Marco Pasetto _ p.4 primo piano Hermitage _ p.6 criticoscopio Dino Coltro, la terra è l’uomo _ p.7 storie Veronesi Hermitage _ p.8 teatro Palchetto: il Grande Teatro _ p.10 Teatro Stabile: 7 Piani _ p.12 L’Altro teatro _ p.13 Sirmione scaligera _ p.13 Gambula, incipit vita nuova _ p.13 Teatro in Osteria _ p.15 Corsi di critica e scrittura teatrale _ p.16 Teatro Ragazzi _ p.17 Area Critica _ p.18 cinema Cinelibri _ p.20 I Martedì del festival _ p.21 Natale al Mazziano _ p.21 I film da vedere _ p.22 E i film che non vedrete mai _ p.23 lirica & classica La voce umana e La sonnambula al Filarmonico _ p.23 Cori Racciosi _ p.25 Inverno di concerti _ p.26 La Passione del Salieri _ p.27 Wiener Sangerknaben _ p.27 Renata Zampis Daga _ p.28 rock jazz folk pop Storia del rock _ p.29 DJ Alex Mastini _ p.30 Fabio Fiocco _ p.31 Versinjazz: jazz e poesia _ p.32 Legnago, Natale Jazz _ p.32 Un Natale con la Big Band e gli Jash _ p.33 danza Festa con Sisina Augusta _ p.36 Balletto al Filarmonico e Salieri _ p.36 Solo danza al Nuovo _ p.37 libri & poesia Le favole di Meneghelli _ p.38 Poesia visiva _ p.38 Pedilarco on the road _ p.39 Anarchia a Verona _ p.41 Immagini dell’elegia _ p.42 antiquria Eventi d’arte alla Gran Guardia _ p.43 Antiquari a Peschiera _ p.43 itinerari & viaggi La fiera dello show a Friburgo _ p.45 Palio dell’Olio _ p.47 Modena, figurine in mostra _ p.47 Mercatini di Natale - p.48 museum Il museo dei santini _ p.51 Il museo africano _ p.53 sport e tempo libero Hockey su ghiaccio _ p.44 Il vino di Annalisa _ p.46 moda & modi Artefucina _ p.50 art’è Franco Santi _ p.52 40x40 in via Sottoriva _ p.53 Guida alle mostre e gallerie _ p.54 agenda spettacoli ed eventi _ p.56 COMUNICATO AI LETTORI Relativamente alla iniziativa formativa denominata “Master in Giornalismo”, si comunica che la rivista Veronatime è estranea all’organizzazione della medesima, avendo svolto solamente una funzione di sponsor tecnico a sostegno delle attività di comunicazione e promozione dell’iniziativa. L’organizzazione è stata a totale cura del Centro Unesco di Verona, che ne ha seguito le attività di reclutamento dei docenti, appellativi, organizzazione d’aula e quant’altro per la buona riuscita del corso, attribuendovi con autorevolezza la denominazione di “master”. Si specifica altresì che il direttore responsabile della rivista Veronatime - condirettore del corso - ha esercitato un ruolo consulenziale nei confronti del Centro Unesco, curando la stesura del programma formativo e contribuito all’individuazione di alcuni dei nominativi di giornalisti-docenti, rimanendo esterno alla gestione dei contatti ed accordi con i singoli, essendo questa attività demandata al Centro Unesco, ente organizzatore del corso. Tanto si deve per opportuna conoscenza, al fine di evitare equivoci e fraintendimenti in merito alla natura ed organizzazione del progetto formativo, che la nostra rivista ha esternamente sostenuto. VERONA time tel. 3405926978 • [email protected] Il sorriso del pentagramma Marco Pasetto Strumentista, compositore, direttore d’orchestra, insegnante, divulgatore. Un personaggio seminale per la musica veronese. Sempre nel segno di un sereno divertimento È impossibile non nutrire grande stima nei confronti di musicisti come Marco Pasetto. Al di là delle sue doti tecniche di clarinettista e direttore d’orchestra, quello che ce lo rende ancora più prezioso è l’attitudine profondamente comunicativa con cui fa musica, a tutto tondo. L’enorme passione che lo anima e che, ci spiega, gli hanno trasmesso i genitori più o meno quando ha cominciato a camminare, non è qualcosa che si tiene per sé o che comunque ama tirar fuori soltanto nelle grandi occasioni, quando magari si esibisce nelle belle sale da concerto con la Big Band Ritmo-Sinfonica Città di Verona, la Storyville Jazz Band o la raffinatissima Wood Orchestra (di cui parliamo in queste pagine a proposito del nuovo bellissimo lavoro intitolato “L’attesa”). E’ anche difficile capire dove tiri fuori tutte le energie, Marco, per fare musica in tante maniere, e quasi sempre con eccellenti esiti. Aiuta, probabilmente, la serenità con cui sembra affrontare i mille impegni, in una felice combinazione di serietà e voglia di divertirsi e divertire; si tratti, appunto, di un’importante esibizione pubblica, o di trasmettere l’amore per la musica a chiunque sia interessato ad ascoltarlo. La musica come elemento vitale, come piacere che sicuramente ci rende l’esistenza più ricca e felice. “Come succede in altri paesi – ci dice – bisognerebbe abituarsi alla musica sin da quando siamo bambini, alle scuole materne, con la memoria pronta a recepire elementi ritmici e melodici; e poi continuare a tenercela accanto fino personaggio 4 alle superiori, come una compagna fondamentale per vivere meglio, come per l’educazione fisica e artistica. Io insegno alle scuole medie, e mi rendo conto quando dalle elementari arrivano ragazzi totalmente a digiuno di qualsiasi minima forma di nozione musicale, e può diventare difficile trasmettere la passione, perché è già tardi…”. Lui, 43 anni, veronese, è stato fortunato. Papà cantava in casa le romanze, e a tre anni lo portava in Arena. Allora Marco voleva suonare la tromba come Ninì Rosso, che spopolava anche in televisione con il suo “Silenzio”. Poi ci sono state altre persone decisive, nel guidare definitivamente la sua vita sulle righe del pentagramma. “Mi piace ricordare Roberto Cerpelloni, il mio primo Maestro alla scuola della Banda Civica Città di Verona, quando ancora era alloggiata al Macello. Poi Alfio Gerbi, con cui mi sono diplomato in clarinetto al Conservatorio di Milano. E Mario Pezzotta, grande trombonista e concertatore, direttore della Città di Verona da metà anni ’70 a metà anni ’80. Da musicisti cresciuti in quella formazione, praticamente, sono nate tutte le big band veronesi. Lo swing, la musica d’insieme, Pezzotta, che aveva lavorato per Maestri come Trovaioli e Kramer, è stata una figura fondamentale per la musica a Verona”. Come lo è oggi Marco, anche se lui non è tipo da sottolinearlo. Agli inizi ha fatto un po’ di tutto, dalla musica leggera con i Damp alla fusion con il gruppo Iride. Nel frattempo, ancora decenne, era entrato nella Banda Ritmo-Sinfonica Città di Verona, quella di cui adesso è direttore dal 1995. “Per me importantissima, poi, è stata la nascita della Storyville Jazz Band, fondata da Gianni Romano nel 1986. Lì ho potuto suonare e confrontarmi umanamente con decine di grandi jazzisti italiani, che erano ospiti dell’ensemble nei mensili concerti che per tanti anni abbiamo tenuto al Posto, altro punto di riferimento insostituito per la musica nella nostra città”. Proprio in questi giorni è uscito un cd registrato dal vivo al Posto, nel 2000, con il pianista Dado Moroni, con l’aggiunta di sei brani incisi invece quest’anno. “Abbiamo tanto materiale registrato in quegli anni, esperienze indimenticabili come quella con Henghel Gualdi, grandissimo musicisti in tutti i sensi, con Tony Scott, Franco Cerri, moltissimi altri. Nel ventesimo anniversario della Storyville, vogliamo dedicare questo disco a Luciano Zorzella, scomparso recentemente. Era il batterista ma soprattutto l’anima della Jazz Band, quello che pensava all’organizzazione dei concerti, ai contatti con i musicisti ospiti. Nel libretto di copertina ci sono ancora il suo nome e il suo recapito telefonico, insieme ai miei, per gli eventuali contatti”. Della Wood Orchestra, altro splendido ensemble di cui Marco è, con il chitarrista Enrico Breanza, principale compositore oltreché fondatore e componente, parliamo a parte. Ma nel ricchissimo carnet delle collaborazioni di Pasetto, un ruolo particolare va anche a quella con il cantautore Marco Ongaro. “Archivio Postumia”, un album registrato nel ’90 ma dato alle stampe solo l’anno scorso, aveva Pasetto come clarinettista e sassofonista per degli arrangiamenti jazz che Ongaro, a tutt’oggi, considera come la veste più riuscita nella sua discografia. “Adesso con Marco – dice Pasetto – stiamo lavorando ad un progetto ad ampio respiro, intitolato Anni ruggenti, che coinvolge la Storyville Jazz Band e la coreografa Martine Susana. Uno spettacolo che sarà pronto per il 2007, su testi suoi relativi appunti agli anni ’20 americani, quelli dei gangster e del jazz da ballare”. Tra concerti con i vari gruppi, lezioni e conferenze, libri di didattica, Marco ha trovato tempo ed enusiasmo anche per altri due cd; uno di “Ave Marie”, con il pianista Giannantonio Mutto e la soprano Patrizia Diodato. Un altro di tanghi argentini fine ‘800 con il bandeonista Ariel Sosa, il chitarrista Carlo Ceriani e il contrabbassista Beppe Gasparini. n 5 di Beppe Montresor personaggio Come si è arrivati alla bocciatura del museo di San Pietroburgo Hermitage, un’altra occasione perduta Verona non è riuscita a fare squadra offrendo garanzie finanziarie e strutture all’altezza Eleonora Ziganshina* di primopiano D a una parte l’Hermitage, il famosissimo museo di San Pietroburgo, con la sua incredibile collezione di oltre 2.800000 capolavori della cultura e dell’arte di tutto il mondo, raccolti in un arco di oltre duecentocinquant’anni, che vanno dall’età della pietra al XXI secolo. Dall’altra Verona, una splendida città con un grande passato storico, culturale ed architettonico, la mia città amata, dove ho scelto di vivere grazie alla sua bellezza ed alla sua strategica posizione geografica che permette anche una splendida vista delle Alpi e del lago di Garda. Hermitage e Verona, due parole che per molto tempo non saranno unite in un binomio artistico e culturale dato che Verona, non avrà nè l’onore nè il piacere di diventare la sede italiana dell’Hermitage e non potrà associarsi a città quali Londra, Amsterdam, Las-Vegas e Kasan che si sono gia’ collegate con l’Hermitage. A San Pietroburgo, già dallo scorso giugno, si sapeva della inadeguata proposta fatta da parte dei rappresentanti di Verona al Direttore del museo, Michail Piatrovsky, che ha fatto perdere alla città Scaligera l’opportunità di un collegamento con l’Hermitage. È stata una scelta che è molto dispiaciuta, persino allo stesso Piatrovsky che considerava Verona una città meravigliosa e degna di un museo di fama mondiale. È difficile condividere il pensiero del sindaco Zanotto quando dice: “E’ stato l’Hermitage, e non Verona, a perdere un’importante opportunità”. In quanto è stata proprio Verona che non è riuscita a presentarsi in maniera adeguata producendo una proposta valida e competitiva. Non ci si riferisce soltanto alla perdita della sede italiana per la filiale del museo russo o del necessario budget, ma al fatto che “lo scopo principale di Hermitage Italia era legato alla ricerca e al lavoro scientifico”. Motivo per cui l’aspettativa era una partecipazione costante anche delle reti culturali e universitarie, ma anche del settore pubblicitario, che poteva farne tesoro. Quella vincente, naturalmente, è stata una squadra completa ed unita, come quella di Ferrara, dove l’invito è stato accolto non solo dal Comune, dalla Regione, dalla sede Regionale della Confindustria, ma anche dall’Istituto dei Beni Culturali, dalle Fondazioni e dagli Enti privati, che hanno offerto all’Hermitage oltre al Castello Estense anche altri due edifici di notevole importanza. Purtroppo Verona non ha saputo fare questo tipo di scelte, e soprattutto non ha voluto coinvolgere la Regione facendo dire a Giancarlo Galan: “Verona disponeva di finanziamenti e strutture adeguate, ma evidentemente non si è fatta squadra”. Nonostante quest’ultimo evento c’è però un aspetto che mi rende ottimista: il crescente interesse verso la cultura russa e l’arte del mio paese da parte degli abitanti di Verona e dell’Italia in generale. A volte, infatti, nonostante la mancanza di comunicazione, l’assenza di personale o la lentezza nell’agire del Comune, si riescono a realizzare eventi particolarmente significativi, come ad esempio il “Foro di Dialogo Italo/ Russo” dedicato agli incontri con alcuni degli scrittori russi più all’avanguardia realizzato in diversi luoghi storici della città, con mostre e spettacoli che hanno anche visto danzatori e musicisti russi di fama mondiale al Teatro Filarmonico e al Teatro Nuovo. La mia speranza è che Verona non perda le sue prossime occasioni di ospitare la cultura del mio Paese. n 6 * Consulente PR nei rapporti italorussi Un’opera imponente e raffinata dello scrittore Dino Coltro D Il grande museo della cultura contadina ino Coltro ha consegnato alle stampe in questi giorni il grande libro della sua vita e del nostro recentissimo e secolare passato: “La terra e l’uomo – Cultura materiale del mondo agricolo veneto” (Cierre Edizioni – Euro 58). Un’opera maestosa, imponente, raffinata, geniale. “In questo libro – dice l’autore nell’introduzione – scritto alla fine di un lungo periodo di ricerca, ho cercato di rappresentare il mondo agricolo veneto, seguendo fatti e movimenti talvolta difficili da capire e più ancora da spiegare. Perché l’abbia fatto, con una ricerca durata vent’anni, non lo so dire. So solo che lo dovevo fare”. Dino Coltro ha pubblicato decine e decine di opere, che ruotano intorno allo stesso tema, rivisitato da angolature diverse con l’intento primario – mi pare – di restituire dignità e valore al popolo dal quale veniamo, alla sofferenza e alla bellezza e alla sapienza del vivere dei nostri padri, dal primo fortunatissimo racconto “I léori del socialismo” alle ultime tenere storie al femminile raccolte ne “La nostra polenta quotidiana”. Ha scritto romanzi, racconti, saggi, opere teatrali. Molti ne hanno seguito l’esempio, altri ancora hanno sondato lo stesso tema in modo autonomo, con più o meno fortuna e più o meno profondità. La letteratura “contadina” occupa un posto giustamente notevole oggi nel panorama della letteratura tout court. Ma quest’ultimo libro di Coltro – quasi seicento pagine in grande formato, oltre settecento fotografie – è qualcosa di più dei suoi libri precedenti e dei libri dei diversi autori sull’argomento: è il libro dei libri, il grande museo della memoria, il grande affresco del mondo sommerso dallo zunami della contemporaneità. L’opera delle opere, appunto. Frutto di una ricerca durata vent’anni e oltre, e in cui è sedimentata la ricerca di tutta una vita. Non è un manuale dei mestieri e delle arti del contadino. Non è un saggio sociologico. Non è un romanzo o una raccolta delle proiezioni fantastiche di una civiltà. Non è un dizionario della lingua dialettale veneta. Non è una raccolta filosofica delle espressioni sapienziali legate alla terra e alle stagioni. Non è una raccolta di liriche. Non è un libro di architettura o di arte o di storia. E’ tutto questo. Contiene le definizioni del dire e del rappresentare l’uomo nel suo millenario rapporto con la terra madre e matrigna. E’ tutto questo, romanzo, saggio storico, sociologico, filosofico, architettonico, linguistico, poesia commovente e dissacrante, favola dell’immaginario e della vita. E’ una grande opera d’arte che ci restituisce il mondo che abbiamo perduto. E’ un libro da leggere con piacere e commozione. Un manuale da consultare ogni tanto. Un libro, infine, da osservare. La cultura materiale del mondo agricolo, infatti, non è solo dettadescritta, riproposta attraverso la riflessione personale dell’autore e attraverso una sterminata riproduzione di fonti orali registrate nell’arco di oltre vent’anni. E’ anche rappresentata. Con immagini che vanno dalle pitture e dai disegni e dai graffiti di migliaia di anni fa, fino a raccolte ottocentesche inedite e straordinarie, per concludersi con le rappresentazioni fotografiche di fine Ottocento e del Novecento. Quindi è anche un libro da guardare, impreziosito dalla veste grafica straordinariamente elegante delle edizioni Cierre. Imprescindibile per ogni futura ricerca sull’argomento. Sempre a novembre, atteso debutto il 21 di “IL PADRE” di August Strindberg, con Umberto Orsini e con la regia di Massimo Castri, sicuramente uno dei nomi più interessanti e significativi del panorama registico nazionale. Umberto Orsini e Massimo Castri si incontrano in questa occasione per la prima volta sulla scena. Dopo diversi allestimenti dell’altro grande autore scandinavo Ibsen (tra cui i recenti Spettri e John Gabriel Borkmann), Castri si accosta a Strindebrg, un connubio quasi “fatale”. La vicenda è semplice e complessa ad un tempo: un capitano di cavalleria, colto e dedito a moderni studi scientifici, è in disaccordo con la moglie Laura sull’educazione da impartire alla figlia. Vorrebbe farne un’insegnante, lavoro che si addice ad una donna, mentre la moglie vorrebbe assecondarne le ambizioni artistiche, ridicolizzate dal padre. Basta che la volitiva Laura instilli nel marito il semplice dubbio che potrebbe anche non essere il padre naturale della propria figlia, per far crollare il suo mondo razionale, che si basa sull’idea stessa di paternità quale fondamento del potere sulla famiglia e nella società. Da tale crudele insinuazione, che si propone subdolamente di instillare il dubbio sulla sanità mentale del protagonista, si sviluppa il dramma che condurrà il padre ad un’autentica, lucida follia, che prelude alla sua morte. In una lettera al suo traduttore francese, Strindberg definì questo dramma “scritto con l’accetta, non con la penna”. Con quest’opera, infatti, Strindberg si era prefisso di elaborare una drammaturgia ispirata ai principi del naturalismo francese. Ma egli era, per sua stessa natura, molto oltre il naturalismo, destinato ad essere in seguito considerato un autentico maestro sia dai creatori del Teatro dell’Assurdo sia dagli Espressionisti. Chi invece non esitò a salutare in “Il padre” un capolavoro, fu Friedrich Nietzsche che scrisse a Strindberg di aver letto due volte il testo “con profonda commozione e con eccezionale sorpresa” e lo giudicò “un capolavoro di dura psicologia”. Un grande testo, indubbiamente, ricco di emozionanti e affascinanti sfumature psicologiche, in cui Umberto Orsini, a detta di tutta la critica, ha saputo esprimere il meglio delle sue indiscusse capacità. n 7 di Raffaello Canteri criticoscopio Dall’Ottocento ai giorni nostri la tradizione del regalo Voglia di una Santa Lucia d’altri tempi Giorgio Maria Cambié di storie veronesi I n questi ultimi anni a Verona, Santa Lucia significa solo la Bra piena di banchetti che vendono cianfrusaglie varie made in China, odore di zucchero filato e di bomboloni per l’aria ed un mucchio di gente che gira per le file di banchetti con bambini che piangono perché vogliono un regalo. Altri beati del giocattolo che hanno ricevuto. Non è stato sempre così. In particolare nelle campagne aveva luogo una vera e propria piccola rappresentazione teatrale, una recita cui prendevano parte tutti i familiari. Nella forma più semplice, alla vigilia il bambino con l’aiuto della mamma metteva sul tavolo un piatto con della polenta per il “castaldo” che accompagna Santa Lucia ed un po’ di fieno ed un secchio d’ acqua fuori della porta per l’asinello col quale arrivava. La mattina seguente il piccolo correva in cucina a vedere cosa era successo, e la polenta ed il fieno erano spariti e sul tavolo vi erano i poveri doni che Santa Lucia aveva portato. Esistevano anche forme più elaborate, testimoniate nel primo Ottocento dalla relazione Conati al governo napoleonico: “Per confermare negli animi dei giovanetti questa credenza… si suole destare per le contrade grandi strepiti con campanacci, corni e zuffoloni e a tale frastuono le madri danno a credere ai pargoletti essere questo l’indizio dell’arrivo della Santa aspettata”. Dopo qualche istante si udiva battere alla porta ed entrava la Santa, tutta coperta da un manto bianco che le scendeva fino ai piedi e, senza parlare come si conviene ad uno spirito che viene dall’ aldilà, poneva i doni per i bimbi sul tavolo e poi 8 ripartiva. Fuori dalla porta erano rimasti l’asinello su cui montava e il “castaldo” che l’accompagnava. Oggi questa usanza è pressoché scomparsa, fatta resuscitare in qualche paese da volonterosi delle pro loco che cercano di non lasciare estinguere le antiche tradizioni. Per Santa Lucia abbiamo dei proverbi: Santa Luçia, el dì più curto che ghe sia. Era vero ai tempi del calendario giuliano, nel 1300, oggi non più. Difatti c’è un proverbio più “moNell’epoca di derno”: Santa Luçia, ‘na ponta de ùcia. I Napoleone contadini, per i quali la era attesa meteorologia era vitale, avevano notato che dal suono di il giorno 13 dicembre il giorno durava solo campanacci quanto una “punta d’ e zuffoloni ago”. Non siamo i soli a festeggiare Santa Lucia. Vicino a noi la Santa si festeggia nel Bresciano ed in Istria, ma sentite cosa succede in Svezia: “Nelle ore più buie del mattino del 13 dicembre (verso le 2 o le 4 di mattina) una giovane, vestita tutta di bianco con un cinto rosso ed una corona di mortella dalle rosse bacche, con un diadema di candele accese, esce dall’oscurità portando un vassoio di dolci e del caffè caldo a svegliare la famiglia”, per aprire quella che è la festa della luce. Spesso è accompagnata da altre damigelle in bianco come lei, che cantano una canzoncina sulle note della…napoletanissima Santa Lucia, che tutti conosciamo. n Tu sai di essere magic Oggi sei una persona affascinante. Mostra a tutti la tua vera essenza. Guarda chi ti sta intorno e trasmettigli la gioia di vivere che è in te. Trasforma tutti con il tuo sguardo magico. Ora anche gli altri lo sanno Via Dora Baltea, 26 B • (VR) Tel. 045 956557 La tua identità prende forma Alla rassegna del Nuovo un Pirandello innovativo e la regia perfetta de Il Padre. Dicembre e Gennaio ricchi di appuntamenti Grandi regie, grandi attori per un Grande Teatro di Giovanna Zofrea Let’s Go dal 12 al 17 dic Smemorando dal 9 al 14 gen 7 Piani da 30 gen al 4 feb La tempesta teatro nuovo, verona palchetto P remetto di non amare particolarmente la drammaturgia pirandelliana e, in particolare, di aver visto tante edizioni dei “SEI PERSONAGGI”, da provare una certa riluttanza ad affrontarne l’ennesimo allestimento. Mi intrigava, tuttavia, vedere come un uomo di teatro, Carlo Cecchi - attore e regista da sempre coerentemente innovativo per scelta e per formazione – avesse affrontato un testo, tanto “classico” e frequentato da diventare persino stucchevole, facendone un lavoro che la critica sosteneva essere senza precedenti nella lunga storia delle messe in scena di “Sei personaggi in cerca d’autore”. E Cecchi ancora una volta ha dimostrato il suo straordinario talento, il suo personale magnetismo, la sua inconfondibile griffe teatrale, dando vita a un lavoro che, pur nel rispetto del testo pirandelliano, apre le finestre alla gradevole sferzata di un vento finalmente nuovo e felicemente “moderno”. Delle sue due grandi matrici formative, il “Living Theatre” e la scuola di Eduardo, Carlo Cecchi ci è sembrato aver priviegiato nel tempo la seconda - sempre meno Living e più Eduardo, insomma – disegnando il suo personaggio, quello del regista, con una dinamica vocale e gestuale di sconvolgente immediatezza, inserendo battute che, improvvisamente, ti riportano alla realtà, quella di oggi, non quella, datata e stanca, del Novecento pirandelliano, trattenendo il pub10 blico sulle corde sottili di un metateatro affasciPirandello, nante perché nuovo e diverso, in cui gli angoStrindberg, sci osi d i l emmi del l e Buzzati, due tragiche famiglie si dibattono con sconcerShakespeare tante distacco, in una e Dante, sorta di irrealtà sublimata da una latente vena Manzoni, di ironia. Un pizzico ben Carducci, dosato di accento napoaccentua il vuoto D’Annunzio…. letano incolmabile che separa il suo personaggio da il fascino quello dei suoi “strani” sempre vivo e interlocutori, tra cui un bravissimo Paolo Grazioattuale si, nei panni del Padre di autori e u n a g i o va n i s s i m a Antonia Truppo, autenindelebili tica rivelazione nel ruolo della figliastra, disegnata con una vena autoironica che sfiora, a tratti, la caricatura. Il vero e il falso, il reale e l’irreale, l’eterno equivoco pirandelliano tra ragione e follia si imbevono qui di un piacevole e quasi sorridente disincanto, che spoglia la drammaticità del racconto, riportandolo in un contesto più vicino semmai al teatro dell’assurdo, ioneschiano, quasi, nella fragilità palpabile dell’incomprensione, dell’incolmabile improprietà dei diversi linguaggi. Uno spettacolo, insomma, in cui ogni elemento gioca il suo ruolo alla grande, com’è del vero teatro, dalle luci, indovinatissime e suggestive, di Paolo Manti, alla scenografia, ostentatamente essenziale, ma assolutamente perfetta in ogni particolare, di Titina Maselli, che firma anche gli splendidi costumi, ognuno dei quali è un piccolo gioiello di buon gusto cromatico e di elegante ironia. Secondo classico in cartellone, “IL PADRE” di Strindberg, con Umberto Orsini, per la regia di Massimo Castri: una regia che potremmo senz’altro definire “perfetta” sotto ogni aspetto, dalla raffinatezza delle luci al suggestivo magnetismo delle scelte musicali, dalla scarna e pur intrigante scenografia alla lettura consapevole e puntuale del testo. Insomma, un allestimento in cui la regia c’è e se ne sente in ogni momento l’equilibrante presenza. Quanto ai protagonisti, la straordinaria voce e l’ineffabile tecnica interpretativa di Umberto Orsini hanno ammaliato il pubblico, come sempre, pur senza coinvolgerlo troppo emotivamente. Accanto a lui, la brava Manuela Mandracchia ha dato vita a una Laura quasi inconsapevole della sua atroce crudeltà, come se fosse un gioco tutto femminile, giostrato con “innocente perfidia”. Bravissima Gianna Giacchetti, nel ruolo della balia, che ha saputo creare un personaggio al limite tra il reale e il fiabesco, riportando sulla scena quel clima di nordica magia che qui un po’ manca e che rappresenta, a mio avviso, il fascino sempre vivo e attuale della drammaturgia di Strindberg. Un cambiamento imprevisto nel cartellone di novembre: “Le due zittelle” con Anna Marchesini non andrà in scena. La simpatica attrice ha dovuto rinunciare all’intera tournée per ragioni di salute. Un autentico colpo di fortuna ha permesso do avere, al suo posto, da martedì 12 a domenica 17 dicembre, Gianrico Tedeschi con il suo splendido e applauditissimo “SMEMORANDO. LA BALLATA DEL TEMPO RIROVATO”. Non serve davvero presentare al pubblico uno dei più grandi attori italiani: Gianrico Tedeschi è un vecchio leone della scena ma, a differenza di altri colleghi della sua generazione, non è stato mai tentato da ambizioni mattatoriali. È infatti il nostro interprete più misurato e più attento ai mezzi toni: l’eleganza raffinata e colta, venata sempre da una sottile autoironia, la straordinaria consapevolezza di uomo di teatro sensibile ne fanno un attore moderno e assolutamente mitteleuropeo, che non ha paragoni sul palcoscenico italiano. E “Smemorando: la ballata del tempo ritrovato”, in scena al Teatro Nuovo dal 12 al 17 dicembre, ne è un’ulteriore conferma. Eppure c’era il rischio di fare uno spettacolo *autocelebrativo” visto che Smemorando vuole essere ed è un bilancio di vita e di arte attraverso scene di testi teatrali, un viaggio nel teatro del ‘900, una riflessione sulla Memoria come identità, come Storia, ricorrendo a testi ironici, umoristici, ma anche monologhi, frammenti di commedie, aneddoti del mondo del teatro, gags, canzoni. Si alternano così Dante e Manzoni, Giusti e Carducci, D’Annunzio e Guareschi, compagno di prigionia di Tedeschi in Germania. Il teatro è rappresentato da alcuni dei grandi personaggi che l’attore ha interpretato nel corso della sua carriera: dal Pantalone di Goldoni al Reduce di Ruzante, (che ricordiamo al Teatro Romano in un’indimenticabile estate del 1991) dal Timone d’Atene di Shakespeare al protagonista del Canto del cigno di Cechov. Ma non mancano gli aneddoti e soprattutto le canzoni d’epoca, interpretate con finezza dalla figlia Sveva, attrice e cantante di sicuro avvenire, che già anni fa aveva affiancato il celebre padre in una straordinaria edizione di “Medico per forza” di Molière. Due spettacoli a gennaio: dal 9 al 14 andrà in scena “SETTE PIANI”, tratto da un racconto di Dino Buzzati in occasione del centenario della sua nascita. La regia è del veronese Paolo Valerio che definisce questo lavoro “un omaggio alla comicità involontaria di un uomo che, incapace di normali relazioni umane, viene travolto dall’amore e che non riesce o non vuole trovare una via di fuga al suo segnato destino”. Ne sono protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman. A cavallo tra gennaio e febbraio andrà in scena lo spettacolo forse più atteso del Grande Teatro e dell’intera stagione teatrale italiana: “LA TEMPESTA” di Shakespeare rivisitata da Tato Russo. Questa edizione, per l’originalità, la magnificenza scenografica e l’elevatezza dell’interpretazione poetico-filosofica del testo, ha rappresentato, 15 anni fa, quando andò in scena per la prima volta, un successo tanto travolgente e meritato che il regista napoletano ha deciso, sollecitato da più parti, a riprenderla oggi, dopo 15 anni. Ma rimandiamo una presentazione più attenta di questo autentico capolavoro al prossimo numero. n Imprevisto, ma graditissimo, a dicembre, arriva Gianrico Tedeschi 11 palchetto Il Grande Teatro rende omaggio all’opera di Buzzati I 7 piani di Paolo Valerio di Sabrina Pedrett Let’s Go dal 9 al 13 gen alle ore 20.45 dom 14 gen alle ore 16.00 teatro nuovo, verona 23 gen alle ore 20.30 teatro salieri legnago teatro “Q uando entri nel mondo del teatro entri fatalmente nel mondo delle favole, della fantasia”, questo era solito dire Dino Buzzati. Sicuramente conosciuto più come romanziere e giornalista, che come drammaturgo, Buzzati amava profondamente il teatro, non solo, lo considerava “la massima prova letteraria”. Il Teatro Stabile di Verona, diretto da Paolo Valerio, ha pensato di celebrare il Centenario della nascita del grande autore bellunese, che cade quest’anno, portandone in scena un racconto, 7 piani, appunto, nel libero adattamento scritto da Michele Ainzara e coprodotto dalla stessa 12 Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona e dal Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Il lavoro è stato inserito nel calendario del Grande Teatro del Teatro Nuovo di Verona, un programma di alta qualità che porta a Verona grandi nomi del teatro su scala nazionale. Ma è stato già rappresentato, in Prima nazionale, al Teatro comunale di Belluno, l’11 e il 12 novembre di quest’anno, come accade ad altri spettacoli del cartellone, che si muovono su un circuito che abbraccia varie città o località nel Veneto. Affianco ad attori quali Ugo Pagliai e Paola Gassman, in 7 piani recitano, dunque, anche attori della Compagnia di Valerio, quali Michela Ottolini, Roberto Vandelli, Roberto Petruzzelli, Raffaele Spina e Paolo Bufalino e la regia è dello stesso Paolo Valerio. La trama è presto detta: un avvocato, Giuseppe Corte, completamente “votato” al lavoro e, nel tempo libero, alla mamma, vive una vita completamente organizzata, tenendo sotto controllo ogni cosa, forte, soprattutto, della sua vasta e approfondita conoscenza di leggi e codici, per la quale è praticamente impossibile coglierlo in fallo sia dentro sia fuori il tribunale... Sennonché un fatto del tutto nuovo e imprevisto viene a scardinare la sua vita ordinata e ben organizzata: è una donna, o meglio, l’amore di Elisabetta. Questo sentimento lo convincerà a camLo spettacolo biare, avviando inserito nel in lui una trasformazione che calendario del l o porterà ad Grande Teatro essere un uomo gentile e disponibile, un uomo nuovo. Prima di immergersi totalmente in questa nuova vita, gli rimane, però, un’ultima faccenda da risolvere: recarsi in una clinica specializzata per farsi levare un brufoletto vicino all’occhio. Rispetto al racconto di Buzzati, dove non è neppure presente la figura di Elisabetta e dove prevale il conflitto tra la volontà del “malato” e qualcosa di misterioso e trascendente che alla fine la sovrasta, in un crescendo piuttosto angoscioso ed amaro, il testo teatrale firmato da Michele Ainzara mette in risalto gli aspetti comici del mondo buzzatiano. n di Federico Martinelli Fuori dai confini di Verona, una rassegna di compagnie veronesi S irmione è in provincia di Verona. Potrebbe sembrare strana questa affermazione ma è proprio così almeno, per quanto riguarda il teatro. Sono passati tre anni da quando la cittadina lacustre ha inaugurato la rassegna teatrale che occupa la sede della sala del Palazzo dei Congressi. Vi parliamo di questa interessante proposta perché praticamente composta da compagnie veronesi, il che ci rende onore e testimonia l’effettiva qualità delle proposte delle nostre compagnie “amatoriali”. Il direttore artistico Daniele Sterza ci racconta, parlandoci dell’ideazione della rassegna di quest’anno, che “Molte sono le tipologie di spettatori che hanno occupato in questi tre anni la sala del Palazzo dei Congressi di Sirmione. Dall’esperto estimatore delle dinamiche del palcoscenico, al semplice avventore interessato a passare una piacevole serata. Dal giovane che cerca qualcosa di diverso alla classica serata in discoteca, alla persona matura che non crede che la televisione sia l’unico intrattenimento possibile dei nostri tempi”. La rassegna vede la presenza di alcune tra le più conosciute compa- Sirmione scaligera gnie del veronese che presenteranno un calendario che và dalla commedia americana di Ray Cooney “Se devi dire una bugia dilla grossa”, alla tragedia shakesperiana “Romeo e Giulietta”, le cui origini sono raccontate ne “La notte di Shakespeare”; dal veneto Goldoni “La Putta Onorata” ai partenopei De Filippo “Filumena maturano” e Scarpetta “Miseria e Nobiltà”. Una rassegna di tutto rispetto che offre una vasta panoramica sui grandi classici del teatro italiano e internazionale…una rassegna che spalanca le braccia ad un ampio pubblico, per tutte le esigenze. Il teatro insomma. Sogno di una passione. n Da sinistra: la Compagnia Teatro Impiria in La notte di Shakespeare e la Compagnia Estravagario in Romeo e Giulietta Al via la terza edizione della rassegna al Camploy ieci incontri per dieci momenti di riflessione sulla prosa e sulla danza italiana. È ciò che propone quest’anno la rassegna “L’altro teatro”, ormai giunta alla sua terza edizione. Dal primo dicembre al 30 marzo dieci spettacoli si susseguiranno al Camploy in un excursus sull’innovazione del teatro italiano e sulle diverse tipologie della danza contemporanea. Uno scambio d’esperienze tra artisti e pubblico, per un felice connubio tra danza e teatro. “Lo spazio del Camploy ben si presta a scelte e programmazioni di ricerca fuori dai percorsi tradizionali seguiti da altri teatri”, spiega l’assessore allo Spettacolo Luciano Guerrini. “Le scelte artistiche proposte al pubblico – aggiunge il direttore artistico Gian Paolo Savorelli – spaziano in più direzioni nell’intento di presentare un “fermo immagine” della prosa e della coreografia italiana d’oggi”. Si apre il primo dicembre con la rappresentazione de “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello, regia e interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, per continuare con gli appuntamenti della prosa fino al 21 marzo, concludendo con “Le intellettuali” di Molière, riviste dalla regia di Arturo Cirillo. Gli appuntamenti con la danza inizieranno invece il 24 febbraio con il Balletto dell’Esperia che proporrà il trittico “Corpi d’anima2” e proseguiranno fino al 30 marzo, con la vivace conclusione della compagnia Lucido Sottile in “Speradiserabeltemposi…rosso”. 18 Novembre Filumena Marturano Nuova Compagnia Teatrale 02 Dicembre Cirano di Bergerac I Guitti 22 Dicembre Romeo e Giulietta Estravagario Teatro 13 Gennaio Miseria e Nobiltà Nuova Compagnia Teatrale 27 Gennaio Se devi dire una bugia dilla grossa Estravagario Teatro 10 Febbraio La Notte di Shakespeare Teatro Impiria 17 Febbraio La Putta onorata La Barcaccia 24 Febbraio Tre sull’ altalena Carlo Polloni palazzo dei congressi sirmione - ore 21 di Veramente Altro Teatro D Let’s Go Giorgia Pradolin Let’s Go La rassegna è organizzata dall’assessorato allo Spettacolo del Comune di Verona in collaborazione con Arteven, con l’Eti, con Arcus, con l’Amia e con il sostegno della Regione Veneto. Nelle serate di spettacolo vendita biglietti al teatro Camploy, tel. 045.8008184 - 045.8009549. Prevendita presso gli sportelli di Unicredit Banca, numero verde 800323285 e box office (via Pallone 12/a), tel. 899.199057. Informazioni al numero 045.8077201, sul sito www.comune.verona.it e scrivendo a [email protected] n L’uomo, la bestia e la virtù, 1° dic Una volta in Europa, 14 dic Processo a Dio, 16 gen Gli uccelli, 21 feb Corpi d’anima 2, 24 feb Mishelle di Sant’Oliva, 6 mar Duende e Venus, 17 ma Le intellettuali, 21 mar Four dogs night, 24 mar Speradiserabeltemposi...rosso, 30 mar teatro Camploy verona 13 teatro Tre spettacoli in un’unica coerente performance Antica e nuova Vita di Nevio Gambula una “sfinente” proposta che va alle origini della parola e del teatro I di Alessandra Rossi Let’s Go sabato 20 gennaio ore 21 teatro filippini, verona teatro ncipit vita nova è questo il prossimo impegno teatrale di Nevio Gambula. Una performance sfinente per durate e intensità, come egli stesso la definisce, sottolineandone il carattere di ricerca estrema che, ponendosi ai limiti del teatro, tende all’annullamento e, per questa via, alla rinascita. Non stupisce dunque che questo lavoro sia innanzitutto un percorso nel proprio vissuto teatrale: Gambula propone, uno di seguito all’altro, tre suoi spettacoli chiave della sua carriera, strettamente legati da una precisa cifra stilistica. Da La lingua recisa a Erodiade passando per Hamlet Ex Machina, Gambula porta in scena la decadenza sociale e culturale che ci circonda, affidandosi a un linguaggio sconnesso, perverso, privo di armonia. Una serata debordante, eccessiva in cui l’attore si mostrerà al di là di ogni finzione, recitando per se stesso una sorta di rito funebre classico, dopo il quale la Vita nova, la rinascita dell’arte e dell’umanità, potrà essere soltanto auspicata. È il peso della storia, la storia grande, che sembra muoversi sempre al di là di noi, e le nostre singole storie, che Nevio Gambula, impersonando una sorta di Cristo pagano, porterà sulle proprie spalle fino ad un metaforico Calvario. Si parte, non a caso, dalla Lingua recisa, uno spettacolo in cui Gambula traccia un legame fecondo tra Calibano – lo schiavo deforme che, privato della sua isola, esibisce la propria sconfitta e insieme la sua indomabile resistenza – e il mamuthone sardo, indomito e fiero sotto il peso dei suoi campanacci, simbolo di una lingua e di una cultura viscerale, terrestre, profondamente radicata nell’intimo dell’attore che proprio in Sardegna, a Nurallao, nel nuorese, è nato nel 1961. Nella Lingua recisa, dunque, la decadenza è vista con gli occhi di chi ha tentato di cambiare il mondo cercando il regno della libertà e, non riuscendoci, ha esaltato la forza allusiva e iniziatica della parola, ritornando alle origini stesse dell’umanità e, perché no, del teatro e ponendo la parola stessa in frizione dissonante con la storia. Una frizione che emerge con potenza anche in Hamlet Ex Machina, dove la decadenza è vista con gli occhi di un intellettuale moderno, un attore che interpreta Amleto, dibattuto tra l’impossibilità di modificare lo stato delle cose e la volontà di trasformarsi in macchina al servizio di chi governa. Il risultato è un racconto frastagliato, senza armonia, condotto con una recitazione magmatica, pietrosa, che incalza verso la catastrofe finale. Che, puntuale, giunge con Erodiade, dove il tema della decadenza deraglia nell’impossibilità della risoluzione. Erodiade è, infatti, l’allegoria stessa dell’arte, dibattuta tra la tensione a buttarsi tra le braccia del mondo e quella a restare isolata e sicura. Un trauma che sfocia nel delirio incompiuto e nell’annullamento definitivo, insomma nel Calvario, cima assoluta di sofferenza, oltre la quale la rinascita può essere soltanto il frutto di una “scandalosa” fede e di uno “scandaloso” amore. n 14 Sopra: Nevio Gambula in due momenti de La lingua recisa Ritorna la rassegna di opere che unisce il teatro alla tradizione veronese Il teatro entra in Osteria R itornerà nel 2007 la fortunata serie di incontri denominata “Teatro in Osteria” che nel 2006 ha portato le storie della nostra gente davanti ad un bicchiere di vino. Una rassegna di un teatro “speciale” portato in un luogo “speciale”. Il duplice scopo di questa iniziativa è stato quello da un lato di portare all’attenzione alle gesta, vicende ed epoche del nostro territorio e dall’altro dare la possibilità ai nostri artisti locali di replicare i loro lavori che raramente trovano spazio nelle rassegne teatrali tradizionali. Si vuole, inoltre, portare il teatro alle persone comune grazie all’atmosfera conviviale dell’osteria, come quella che ha ospitato la rassegna: “Al carro Armato”. “L’osto de Verona” di David Conati, “Paese Perduto” di Dino Coltro, “Il mondo dell’altro lato” di e con Andrea de Manicor e Lorenzo Bassotto, “Occhio di Falco, Gamba di Cicogna, storia della Resistenza a Verona” di e con Stefano Paiusco e “Lessinia, dall’altra parte del mondo” di Raffaello Canteri: ecco i cinque titoli del “Teatro di Osteria” 2006. Storie di contadini, di commercianti, di persone emarginate, di emigranti e di gente che ha vissuto la guerra e la resistenza a Verona, tutti racconti messi in scena con un sup- porto musicale dal vivo e allo scopo di valorizzare le tradizioAtmosfere, ni popolare della nostra città. ricordi e Un’iniziativa così non si poteva non replicare anche nel 2007, rimpianti della negli ultimi quattro mercoledì dei primi quattro mesi del nostra gente nuovo anno sempre all’osteria “Carro Armato”. Si comincia a gennaio con “Ciao Berto”, di e con Mauro dal Fiore, un racconto della vita del poeta Berto Barbarani, le storie degli inizi, dei successi degli amici e della Verona dei primi anni del ‘900, intrecciate con alcuni componimenti dell’autore e molte melodie della tradizione popolare veneta. A febbraio “In vino veritas” di autori vari con Isadi Alessandro bella Caserta e Jana Balkan ci porterà al centro di un Voci flusso di pensiero che accomuna da sempre poeti e scrittori attorno a questo nettare di-vino, con particolare riferimento alla letteratura antica (da Orazio a Virgilio…), a quella moderna (da Baudelaire a Alda Merini…), a quella dialettale contemporanea di area veronese (Silveria Gonzato, Berto Rossignolo, Enzo Coltro…). “Bertoldo sulla luna”, in scena a marzo, di Dino Coltro, con Gianni Franceschini, è uno spettacolo Let’s Go che parlerà al cuore bambino che c’è in ogni adulto Ogni ultimo e che racconterà le storie del mitico personaggio di mercoledi del mese Bertoldo al quale verranno affiancati alcuni protagoniGennaio Ciao Berto sti della tradizione folkoristica. Per chiudere ad aprile Febbraio “Paese Perduto” di Dino Coltro e Tiziano Gelmetti, In vino veritas ripresentato in quest’edizione perchè cancellato nella Marzo Paese Perduto prima causa malattia dell’attore, è una storia di noAprile stalgia e rimpianti dei valori del mondo contadino che Bertoldo sulla sembra distante, ma che invece fa parte della nostra luna storia recente. n Corsi di critica e scrittura organizzati da VERONAtime e dalle Politiche Giovanili Capire quel che si vede di Lorenza Costantino Info e prenotazioni Comune di Verona Ufficio Attività Giovani Corso Porta Borsari n.17 (1°piano) dalle 9.00 alle 13.00 Veronatime 0458103900 3405926978 info@veronatime. net concerto cui i corsisti assisteranno gratuitamente a quattro spettacoli della rassegna “Grande Teatro” e di altre rassegne, per comporre quindi le proprie recensioni, valutate poi a lezione dal docente. Il CORSO DI CRITICA TEATRALE – AVANGUARDIE è tenuto da Simone Azzoni, critico teatrale, collaboratore della rivista “Sipario” e assistente di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università di Verona. L’oggetto di lettura critica è lo spettacolo d’avanguardia, in senso compositivo e storico, come messaggio iconografico e come evento della visione. Il percorso formativo passa attraverso l’analisi dei principali maestri del teatro di ricerca, primo tra tutti Artaud. Il corso si struttura in 8 lezioni settimanali di 2 ore ciascuna. Il CORSO DI SCRITTURA TEATRALE è tenuto dal dott. David Conati, prolifico autore di testi teatrali, collaboratore della rivista “Scena” ed insegli appassionati di teagnante di laboratori teatrali in diversi istituti. tro, cinema e scrittura Scopo del corso è fornire gli creativa o giornalistica non le docenze elementi base per imparare a potranno certo sfuggire i costruire un copione teatraaffidate a quattro corsi organizzati le, individuando i punti chiave da Veronatime in collaboPasqualicchio, attorno cui ruota una vicenrazione con l’Assessorato da secondo la prospettiva dei alle Politiche Giovanili del Conati, suoi personaggi. Comune di Verona che si Azzoni e Il corso si struttura in 10 lezioni settimanali di terranno a partire dal mese 2 ore ciascuna. di gennaio. Brusaporco Il CORSO DI CRITICA CINEMATOGRAFICon l’anno nuovo, oltre al CA è tenuto dal dott. Ugo Busaporco. Ha corso di Critica Teatrale lo scopo di fornire gli strumenti di analisi e lettura – Base, arrivato con successo alla terza edizione, dell’opera cinematografica per saper giudicare in saranno attivati i corsi di Critica Teatrale – Avanguarmodo competente un film, senza tuttavia sacrificare die, di Scrittura Teatrale e di Critica Cinematografica. il proprio gusto e saperlo confrontare con gli altri. Ma andiamo a descriverli per ordine. Il CORSO DI CRITICA TEATRALE – BASE, è tenu- Questo percorso formativo vuole inoltre porsi in to dal Prof. Nicola Pasqualicchio, critico teatrale e controtendenza con la scarsità di buona critica cinedocente di storia del teatro e dello spettacolo all’Uni- matografica sulla stampa quotidiana, in un momento versità di Verona. È rivolto a giovani che si sentono in cui a dominare la scena è sicuramente il prodotto attratti dall’attività giornalistica di critica teatrale e televisivo. che vogliono imparare a giudicare con competenza Sono previste 10 lezioni di 2 ore ciascuna. uno spettacolo in tutti i suoi aspetti – qualità della I corsi si terranno all’Accademia di Belle Arti Cignaroli recitazione degli attori, scenografia e costumi, uso a partire da gennaio. L’iscrizione, da effettuarsi entro delle luci – e scrivere quindi una recensione esau- la fine di dicembre presso gli sportelli di Informagiovani, è di euro 50. riente ed equilibrata. Il corso, strutturato in 10 lezioni settimanali di 2 Agli studenti universitari di Scienze della Comunicaore ciascuna, prevede una parte introduttiva di teo- zione e di Lettere verranno riconosciuti 3 crediti forn ria della scrittura e una seconda parte pratica in mativi. A 16 di Dannia Pavan Il Teatro delle Meraviglie, rassegna teatrale per materne ed elementari Meraviglie che aiutano a crescere “I l Teatro delle Meraviglie” è una proposta per la scuola materna ed elementare che, in linea con la filosofia di Viva Opera Circus, apre la porta della partecipazione, del coinvolgimento, della condivisione, cercando di comunicare un’idea di teatro semplice, sereno, diretto al profondo dello spirito; un teatro leggero che come il vento porta pensieri, immagini, azioni, parole e sogni; un teatro senza confini predefiniti, con grande attenzione al mondo dell’infanzia e gioventù, ma che guarda anche ai temi che coinvolgono gli adulti, la società, la un vento di pensieri, immagini, azioni, parole e sogni memoria e il contemporaneo. Il prossimo appuntamento è per “Ci pensa la luna”, spettacolo di teatrodanza nel quale si affronta poeticamente il mistero della nascita nella duplice accezione di venire alla luce e di ricerca di sé. A seguire la “Favola di Orfeo” che racconta il mito ai più piccoli, con immediatezza e vivacità grazie ad un’accurata drammaturgia in cui la parola si staglia tra bagliori poetici e guizzi di evidente comicità, trasfondendosi in un universo musicale multietnico di respirare atmosfere ed echi di mondi lontani. Il successivo appuntamento “E sognò di essere un uomo” è dedicato alla scuola elementare con uno spettacolo che nasce dalla necessità di scrutare la diversità in tutte le angolazioni e sfaccettature e dal desiderio di incontrare storie vere e fondamentali per la nostra crescita come i miti classici - con la storia del labirinto e del minotauro - e miti contemporanei come quello del grande calciatore brasiliano Garrincha, ma anche storie quotidiane. Ingresso unico 4,00€ - insegnanti gratuito. n Nella foto: un momento de “La favola di Orfeo” Rassegna teatrale per bambini e famiglie nei vari teatri della Bassa Una festa di teatro “I l Teatro è di Festa!”, rassegna domenicale di teatro per famiglie, torna per il quarto anno consecutivo nei teatri del basso veronese (il Salieri, il Comunale di Nogara, il Teatro di Asparetto e il Sociale di Villa Bartolomea) evidenziando sempre più il valore e l’efficacia della forza sinergica dei diversi enti coinvolti, uniti dall’idea di un Teatro Diffuso sul Territorio come fondamentale opportunità di confronto culturale, di socializzazione e di svago per l’intero nucleo familiare. Il progetto è promosso dalla Fondazione Salieri e coordinato da Viva Opera CIrcus. Gli appuntamenti - partiti in novembre e che si concluderanno ad aprile 2007 - coinvolgono grandi e piccini con proposte artistiche selezionate tra la miglior produzione italiana di Teatro Ragazzi. In cartellone una vasta varietà di spettacoli, dal un Teatro diffuso sul territorio, opportunità di confronto culturale 7 dicembre Ci pensa la luna villa bartolomea, teatro sociale 11 dicembre La favola di Orfeo villa bartolomea, teatro sociale 07 gennaio E sognò di essere un uomo legnago, teatro sa lieri 17 gennaio Pippo Pettirosso legnago, teatro sa lieri 30 gennaio Il giro del mondo in 80 giorni villa bartolomea, teatro sociale inizio spettacoli ore 10 Info: Viva Opera Circus 0457134704 info@vivaoperacircus di Andrea Tumaini Let’s Go repertorio favolistico classico a rielaborazioni di opere della tradizione letteraria, passando da testi inediti. E differenti sono pure i linguaggi artistici (dal teatro di figura, con pupazzi e burattini, a quello d’attore e al teatro danza) che grazie a delle messe in scena alquanto accattivanti, risulteranno di sicuro coinvolgimento e divertimento per tutti i gusti. Prezzo dei biglietti: ridotti: € 3; interi: € 5. Inizio spettacoli ore 16. A conclusione della rassegna, una nuova edizione di “Gioco dell’Arte, Arte del Gioco”, l’evento festoso finale che, attraverso la proposta di una kermesse di giochi, musica, animazioni e spettacolazioni, trasformerà l’Area Perfosfati di Cerea in un magico e giocoso n spazio artistico. 17 Nella foto: Anna Bresaola de I Gotturni in Mary Poppins Let’s Go domenica 3 dic Un treno di perché teatro comunale, nogara domenica 10 dic Sette note in fuga teatro salieri, legnago domenica 17 dic Giovannino senza paura teatro sociale, villabartolomea domenica 14 gen Mary Poppins e Mago Merlino teatro di asparetto, cerea domenica 21 gen Pippo Pettirosso teatro sociale, villabartolomea domenica 28 gen Il giro del mondo in 80 giorni teatro salieri, legnago Info: Viva Opera Circus: tel. 045 7134704 Teatro Salieri: tel. 0442 25477 ragazzi Scheda La principessa della Czarda di Leon Stein e Bela Jenbach Compagnia Veronese di Operette regia di Ulrika Calvori Moro di Pucci Davoli Sono tanti i motivi per i quali la gente va a teatro, e sono soltanto due, invece, gli stati d’animo provati da quella stessa gente a spettacolo terminato: o delusi, o soddisfatti. Per non parlare di quella tipologia di persone perennemente con la puzza sotto al naso dalla quale, chiedendo semplicemente “ti è piaciuto?”quasi sempre si ottiene, con finto distacco, la medesima risposta: “che cosa, caro?” Ecco, questa tiritera iniziale soltanto per dire che qualche sera or sono, uscendo all’aria aperta alla conclusione de “La principessa della Czarda”, la famosa operetta Let’s Go adattata per l’occasione ven 26 gen dalla regista e cantante ore 21 teatro s. massimo Ulrika Calvori Moro, quasi verona quasi … bè, non ci sarebbe dispiaciuto, se fosse Scheda Scioping di David Conati La Trappola regia di Piergiorgio Piccoli di Una Principessa tutta da gustare stato possibile, tornare indietro per sentirla e vederla ancora una volta. Soddisfatti? Di più: eravamo allegri, di buon umore, sorridenti. Merito, senz’altro, di una messa in scena frizzante e gioiosa che ci ha fatto pienamente gustare le musiche, e le magiche atmosfere, create da un musicista di talento che risponde, o meglio “rispondeva”, al nome di Emmerich Kalman. In palcoscenico la Compagnia Veronese di Operette, coadiuvata dal gruppo musicale “Belle Epoque”. La trama? Intrighi, amori e amorazzi vissuti all’interno di un mondo, per l’esattezza quello dell’Impero Austriaco, alle soglie del suo lento decadimento, ed ovviamente, a dispetto delle convenzioni sociali dell’epoca, alla fine sarà l’amore a trionfare. Questo per quanto concernente la trama. Ma sulla scena, invece, a trionfare è stato il buon gusto, buon gusto che comprendeva l’eleganza della scenografia, la grazia delle coreografie, la ricchezza e la varietà dei costumi, e la scelta dei protagonisti, a cominciare dalla spumeggiante Emanuela Corrà, dal brioso Fabrizio Piccinato, e dalla simpaticissima Leda Bendazzoli. Il merito di questo azzeccato “ensemble” va senz’altro all’amore per il teatro di Ulrika, della quale ci piace sottolineare l’incontenibile entusiasmo. Come quando, durante il primo atto, dirige la piccola orchestra canticchiando e con un tamburello in mano. Come una ragazzina. n È tempo di Scioping Federico Martinelli C osa succede quando, il primo giorno di apertura in un negozio con saldi in corso, si accalcano decine di donne che da ore sono in coda strepitanti in attesa dell’apertura? E se nel frattempo il proprietario del negozio di abbigliamento “Da Novello tutto è bello”, si trova scritto sulla sua macchia nuova, a caratteri cubitali “Puttaniero”. Tutto questo ci è raccontato nello spassosissimo testo di David Conati “Scioping ! Tuti mati par i saldi”, che vede protagoniste undici donne, che per dimenticarsi momentaneamente dei mariti, per recuperare il buonumore e superare le crisi si lanciano a capofitto nel bellissimo mondo dello shopping anzi dello “scioping”. Ci viene così raccontata l’estasi Let’s Go febbrile data dalla visione 2 dic ore 21.00 del cartello 50% di sconto Teatro S.Massimo sui capi…firmati. verona Novello, proprietario del area critica 18 negozio i cui motti-consigli, rivolti alle commesse sono “meti sora la cesta la roba più strassa che la va via prima” o “miscia la roba dei cinesi con quella di marca…tanto la gente non la capisse nulla”, si trova coinvolto in un vortice di situazioni tragicomiche, accentuate dalle paranoie della moglie e dalle richieste paradossali delle clienti. La compagnia, diretta da Piergiorgio Piccoli e Gigliola Zoroni affronta il testo con ritmo e vivacità ed in linea col carattere dei personaggi restituisce una veritiera messa in scena. Le scenografie azzeccatissime, sono di Carloalberto Piccoli e le musiche, sintoniche, di Giannantonio Mutto. n Scheda Assassinio nella cattedrale Un “Oratorio profano” di grande suggestione di Thomas Eliot Compagnia Incontro luce regia di Giulia Brogi di Giovanna Zofrea I n una serata d’inizio novembre fredda e ventosa, una di quelle serate in cui non si ha tanta voglia di uscire dall’accogliente habitat domestico, mi sono trovata, quasi per caso, nella campagna di Peschiera, in una chiesa moderna, piuttosto brutta come lo sono quasi tutte le chiese di oggi. Bene, nonostante il freddo pungente, la chiesa ben presto si riempiva di un pubblico attento e motivato, come raramente capita di vederne, per assistere a “L’assassinio nella cattedrale” di Eliot, uno spettacolo proposto dalla giovane compagnia “Incontroluce” diretta da Giulia Brogi. E non appena le prime note della “Messa da requiem” di Verdi echeggiavano nel silenzio, la suggestione del teatro s’imponeva con una forza quasi magnetica. Una riduzione dell’opera, quella realizzata da Fiorenza Brogi, davvero intelligente: meno di un’ora e mezzo di spettacolo, in cui la forza del dramma di Eliot rimane tuttavia intatta e quasi esaltata dalla raffinata sintesi. Tre gli elementi della narrazione teatrale: il coro delle donne, ognuna delle quali porta in scena la propria identità umana e attorale, pur in una concertazione assolutamente armonica, che ci ha fatto pensare a un “oratorio profano”, idea questa suggerita anche dalla carismatica importanza del supporto musicale, i tentatori e i cavalieri, giustamente unificati nella distribuzione dei ruoli perché, sotto molti aspetti, elementi della stessa natura, proiettati entrambi nel rango di carnefici (dello spirito, i primi, del corpo i secondi) e infine Beckett, solo con il suo dramma etico ed esistenziale. Nessun orpello scenografico, i costumi ridotti a brevi cenni essenziali di pura caratterizzazione, uno spettacolo assolutamente scarno nelle forme, che lascia ogni spazio alla parola e alla musica: un’operazione non semplice, curata da una sapiente regia nei minimi particolari, capace di produrre una suggestione straordinaria che trattiene il pubblico a fiato sospeso, in un silenzio e in una concentrazione in cui si percepisce il filtro di forti emozioni. Bravi e motivati gli attori: due giovani, in particolare, Matteo Castioni e Elena Coatti, che avevamo avuto modo di notare in altre rappresentazioni del gruppo “Incontroluce”, ci sono parsi particolarmente dotati di talento e personalità teatrale. A supporto della compagnia veronese, due attori fiorentini, Rosario Avallone, un Beckett drammaticamente chiuso nelle sue tragiche contraddizioni, affascinato dal potere fino a farne uno strumento di eroismo e di morte, e Silvana Talarico, splendida “prima donna” del coro femminile. Un discorso a parte meritano le musiche, parte integrante e imprescindibile, come si è detto, di questo “oratorio profano”: un collage di brani, tratti tutti dal “Requiem” di Verdi, curato con straordinaria sensibilità da Giulia Brogi, che funge non solo da collante delle diverse azioni sceniche, esaltandone lo spessore emotivo, ma che riesce a imporsi come perfetto diapason nell’armonia complessiva delle varie voci recitanti. n Via Duomo 7/a 37121 Verona Tel. 045 8004505 L’Osteria degli artisti Chiuso la Domenica 19 area critica area critica Scheda Excalibur di Solimano Pontarollo Tabula Rasa regia di Solimano Pontarolloo di Sabrina Pedrett Ballando tra il bene e il male S ul palco spoglio, nero, spicca, come unico elemento scenografico proprio lei, Excalibur, la spada nella roccia, roccia che qui è una sorta di basamento di forma geometrica, o simbolica, in armonia con la scena “minimale”. D’altra parte è Excalibur che fa muovere tutti i personaggi e l’intera vicenda ed è dalla Spada che ha origine il mito di Re Artù. La compagnia Tabula Rasa ha intrecciato varie fonti, per la rappresentazione della leggenda di Excalibur, da quelle anglosassoni, a ricerche universitarie, a testi per ragazzi e non ha esitato a trarre spunti o ispirazione anche dall’animazione della Disney. Nella vicenda c’è lo scontro tra Merlino (Stefano Spiller) e Ginevra (Sara Callisto), per il possesso Let’s Go della spada, sottratta da sab 2 dic Merlino stesso per affidarore 21 la ad Artù. E ci sono le tre dom 3 prove che Artù (Stefano ore 16.30 teatro camploy, Tognotti), con la presunta verona sorella Ginevra (Sara dal Bianco), dovranno affron- tare per arrivare a “vincere” Excalibur, contesa tra i vari pretendenti, Re Uriens (Roberto Macchi), Re Nentres (Diego Gianesini) e Lady Breuse (Alice Moresco) e chi non è più in grado di guidare il regno, ormai dominato dal caos: l’Arcivescovo (Leonardo Franceschetti). Solo l’apprendista mago, nonché “aiuto” di Merlino, Anacleto (Diego Gianesini) e Lady Ector (Patrizia Guerzoni) daranno manforte ad Artù e Ginevra alle prese con le prove da affrontare, che, d’altro canto rappresentano il percorso di crescita e di conoscenza di sé che i due ragazzi devono attraversare, prima che, nello specifico Artù, possa diventare re. Tra la coppia adulta Merlino-Morgana, dove la posta in gioco è la conquista del potere e le vicissitudini della coppia di giovani Artù-Ginevra, la cui spavalderia o ingenuità può diventare facile appiglio, per piegarli a sé o plagiarli (si veda, in particolare, il “duetto” Morgana-Ginevra) ora da parte delle forze del bene, ora da quelle del male, a commento della vicenda, in scena, viene e va anche il Coro, composto da tutti gli attori e l’intera rappresentazione è punteggiata da alcune “danze” simboliche o figure disegnate dal linguaggio dei corpi, per marcare ancor di più alcuni passaggi importanti della storia. La musica, infine, riempie lo spazio vuoto - del palcoscenico, mentre le uniche note colorate sono quelle dei costumi. La regia e l’adattamento sono di Solimano OVERLOOKING KUBRICK RECITARE DAVANTI ALLA MACCHINA DA PRESA a cura di Vito Zagarrio (Dino Audino Editore, 19 €) di Michael Caine (traduzione di Laura D’Agostino, Dino Audino Editore, 12,50 €) Nato per un uso universitario, Vito Zagarrio insegna al DAMS di Roma Tre, questo volume che esce a pochi anni dalla morte di Stanley Kubrick (1928-1999), ha il merito di non legarsi a nessun anniversario o occasione celebrativa, per puntare direttamente al nocciolo della questioner interpretativa di un maestro esaltante e conturbante qual è, appunto, il newyorchese Kubrick. Un autore che assume fin dal suo esordire tre tratti fondamentali: l’essere nato nel Bronx e l’amare contemporaneamente il cinema di Max Ophüls e Ingmar Bergman. Vito Zagarrio ordina gli interventi di autori come Pierre Sorlin, Mario Bernardi, Paolo Berretto ed altri, in cinque grandi capitoli: “La storia”, “La messa in scena”, “Lo sguardo”, “Il montaggio”, “La psiche”, a cui aggiunge una interessante appendice di Christian Uva che sintetizza vita, opere e scritti sull’autore. IL risultato è un libro che si legge d’un fiato prima di metterlo in bella evidenza in libreria pronti ad usarlo ogni volta che qualcuno prova a parlare di quell’ “oggetto” difficile da sondare che corrisponde al nome di Stanley Kubrick. Recitare in teatro e recitare al cinema, questo è il problema, se sia più facile per un attore calcare le scene dal vivo o assecondare le esigenze di un set? Dopo due premi Oscar, il grande Michael Caine prova a spiegare le regole del più leggendario dei giochi: recitare. L’editore Dino Audino ha avuto il coraggio di credere in questa lezione e lo ha fatto pubblicando questo testo, in originale “Acting in Film” edito per la prima volta nel 1990 da Applause Theatre Book. L’inizio del testo è folgorante: “Le audizioni per un film iniziano il giorno stesso in cui si nasce. Se si finisce sullo schermo è perché fin dalla culla si è fatto qualcosa di giusto in questa direzione – e molto tempo prima di averlo mai fatto nell’ufficio di un produttore”. Il volume si presenta molto spartano, ma la lettura è di quelle che ti portano a dimenticare il tempo e a fantasticare sullo strano mondo del cinema dei divi, quello di chi è convinto che: “Per essere una star del cinema, bisogna saper inventare se stessi”. di movie 20 Ugo Brusaporco I Martedì del Festival, tra le pellicole di ieri e di oggi Cult settimanale O gni settimana, è possibile avventurarsi nei labirinti delle produzioni cinematografiche, di ieri e di oggi. Questo avviene da sei anni, ogni martedì. È partita infatti, anche quest’anno l’iniziativa i Martedì del Festival, rassegna cinematografica organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e dal Verona Film Festival. In collaborazione con il Cinema Kappadue. Non si tratta di semplici proiezioni ma anche, la salvaguardia di un tesoro che si chiama cinema, un tentativo di riportare nella casa natale i film, il grande schermo. Questo percorso avviene attraverso varie sezioni, come Viaggio in Italia in cui si riscopriranno una fucina di talenti nostrani tra il 1948 e il 1977. Tra essi, Sergio Leone, Mario Soldati e Lattuada. Una particolare attenzione verrà data al personaggio di Casanova, attraverso le opere di Comencini, Steno e Fellini. Va inoltre segnalato il recupero delle pellicole come “Ninotchka”, “Fra le tue braccia” e “Scrivimi fermo posta” di Lubitsch, il maestro tedesco. Il fiore all’occhiello di tutta la rassegna è lo spazio dedicato ai Docu-fiction, un genere in continua espansione, perché le informazioni ufficiali sono spesso insufficienti. La gente ha bisogno di sapere in modo più acuto e approfondito. Infine, le categorie dei Corti d’autore e dei Belli e invisibili, che raggruppano tutte quelle pellicole la cui scarsa distribuzione ne hanno leso la visibilità. Le proiezioni avverranno al cinema Kappadue al prezzo di 5 euro a film, 3,50 per studenti, soci Fnac Amici del Verona Film Festival e over 60. Tutte le ulteriori informazioni compreso l’intero calendario delle rappresentazioni è scaricabile dal sito della manifestazione. n Sopra: scena dal film “La guerra di Mario” e, sotto, “Vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano” di Comencini Let’s Go 5 dicembre Il cavaliere misterioso, ore 18.00 Il Casanova di Federico Fellini, ore 21.00 12 dicembre Incontri d’amore ore 16.00/18.00/21.00 19 dicembre La guerra di Mario ore 16.00/18.00/21.00 9 gennaio A bittersweet life ore 15.30/18.00/21.00 16 gennaio Le Avventure di Giacomo Casanova, ore 18.00 Vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano, ore 21.00 23 gennaio Io ho paura ore 16.00/18.00/21.00 30 gennaio La vedova allegra ore 16.00/21.00 Info: 045 8005348 www. schermidamore. it/martedi L’inverno al cinema tra il vecchio e il nuovo Centro Culturale Mazziano D a quasi 24 anni il Centro Mazziano, nato per volere di Don Nicola Mazza, organizza attività di studio e ricerca sui temi della cultura e dello spettacolo. Cicli cinematografici, vengono proposti in prima o seconda visione, con i titoli che compongono il cinema d’autore. Anche in questi mesi freddi l’attività del centro non si ferma anzi, continua a pieno ritmo, con una serie di titoli di ieri e di oggi per riempire le giornate degli amanti cinefili e non solo. Anche per coloro che vogliono avvicinarsi al magico mondo della celluloide trovano qui, il meglio della produzione mondiale. Dicembre comincia con la vicenda dei “Blues Brothers scandinavi”, col film “Leningrad Cowboys Go America” Pellicola finlandese del 1989 che narra le vicende dei Leningrad Cowboys, una band musicale che parte alla volta degli Stati uniti alla ricerca del sogno americano, attraverso un viaggio coast to coast. Trovando invece la marginalità. Insomma l’originalità ma anche i grandi capolavori come “I sette samurai” di Kurosawa in programma il 6 dicembre. Trovano spazio inoltre i film usciti da poco nelle grandi sale come “Nuovomondo”, il lavoro di Emanuele Crialese che attraverso le vicende di una famiglia siciliana emigrata negli Stati Uniti all’inizio del 900’ dovrebbe rappresentare il cinema italiano ai prossimi Oscar. Inoltre l’ultimo film di Woody Allen “Scoop, con la sua nuova attrice “feticcio” Scarlet Johansson e “L’amico di Famiglia”, il bel film di Paolo Sorrentino. Il 23 dicembre avrà luogo una maratona filmica a partire dalle ore 16 con vecchie pellicole d’autore. Vecchio e nuovo si intrecciano quindi per dare agli spettatori un amplia scelta in cui districarsi senza però mai perdersi. t. n 21 Sopra: una scena di “Nuovomondo” e, a fianco: una scena da “I sette samurai” Mattia Cagalli di Info www. centromazziano.it tel 045918485 lun, mar, gio, ven dalle 9.00 alle 12.30 movie a cura di I film Mattia Cagalli da vedere Giù per il tubo Dopo il matrimonio Titolo originale: Flushed away Nazione: Gran Bretagna, U.S.A. Anno: 2006 Genere:Animazione Durata: 96’ Regia: David Bowers, Sam Fell Cast:(voci) Kate Winslet, Hugh Jackman, Ian McKellen, Andy Serkis, Bill Nighy, Shane Richie, Susan Duerden, Jean Reno, Douglas Weston Titolo originale: Efter brylluppet Nazione: Danimarca, Svezia Anno: 2006 Genere: Drammatico Durata: 120’ Regia: Susanne Bier Cast: Mads Mikkelsen, Sidse Babett Knudsen, Rolf Lassgård, Stine Fischer Christensen, Mona Malm, Christian Tafdrup, Niels Anders Thorn, Rita Angela, Erni Arneson Chi pensava che solamente la razza umana fosse suddivisa in classi sociali, beh si sbagliava di grosso. Anche gli animali e i topi nel caso di questa pellicola sono “catalogati” in base allo status di vita. La Dreamworks e la Aardman Features, (quella di Wallace&Gromit) si sono unite per portare una ventata di novità nel mondo dei cartoni animati 3D. Operazione riuscita. Il film racconta le vicende del topo aristocratico Roddy, costretto a difendere la casa dei suoi padroni umani dall’intrusione del ratto di fogna Sid. A causa di una trappola poco riuscita le loro vite si scambieranno e il piccolo Lord peloso conoscerà il nuovo mondo delle condutture. Colpi di genio ed grandi idee registiche, conferiscono al prodotto quelle caratteristiche che lo rendono un piccolo gioiello. La ricostruzione della Londra a misura di topo e una sceneggiatura intelligente e in grado di far pensare sono inoltre la classica ciliegina sulla torta. Insomma un film da non perdere. Lo stile del manifesto dogma (camera a spalla, riprese con luce naturale e suono diretto) torna almeno in parte in questo film danese. Gli scandinavi li sanno fare i film e anche questo nuovo lavoro ne è la prova. Jacob, vive in india dove si occupa di volontariato, torna in patria per riscuotere una donazione ma una volta a casa il passato si ripresenta inesorabile. Un intreccio un po’ banale fatto dei classici amori ritrovati, incomprensioni e segreti mai svelati sono in realtà il contorno della pellicola. Ciò che conta, che viene messo in risalto sono le reazioni alle vicende. Catturate dalla regista con primi piani e primissimi particolari delle espressioni. Nulla è casuale ma a volte cade eccessivamente nel melodrammatico, però le buone intenzioni e le idee ci sono e si vedono. Il film riesce anche a sfuggire ad un finale banale che lascia quindi la soddisfazione allo spettatore. Da vedere. Un’ottima annata - A good year In viaggio con Evie - Driving lessons Titolo originale: A good year Nazione:U.S.A. Anno: 2006 Genere: Drammatico Durata: 120’ Regia: Ridley Scott Cast: Russell Crowe, Mitchell Mullen, Marion Cotillard, Albert Finney, Tom Hollander, Didier Bourdon, Valeria Bruni Tedeschi, Giannina Facio Titolo originale: Driving lessons Nazione: Gran Bretagna Anno: 2006 Genere: Commedia, Drammatico Durata: Regia: Jeremy Brock Cast: Rupert Grint, Laura Linney, Julie Walters, Michelle Duncan, Tamsin Egerton, Nicholas Farrell Dopo l’oscenità de “Le crociate” e un episodio nel film “All the invisibile children”, torna Ridley Scott e lo fa con una commedia. Russell Crowe dopo “Il gladiatore” torna al servizio del regista americano che conferma con questa pellicola, di essere un regista, nonostante tutto molto eclettico. Il film procede in maniera alquanto prevedibile e sviluppa la vicenda dell’uomo, indurito dal difficile mondo degli affari, che compie un viaggio dentro se stesso. Trovando ovviamente, con l’aiuto di una donna il buono che è in lui. Insomma la solita storiella ma qui c’è un grande punto a favore della pellicola: la sceneggiatura. dialoghi frizzanti, con battute da ricordare. Certo, è pur sempre una commedia ma ha la capacità di far passare allo spettatore due ore tranquillamente, anzi coinvolgendolo con ogni emozione: il riso, il pianto e la riflessione, perché è questo cui punta il film, farci domandare per cosa vale la pena lottare. Ci riesce in pieno. movie 22 Il cambiamento, la maturazione, insomma la crescita di un ragazzo, un sognatore in un contesto di chiusura mentale e bigottismo. È tutto questo “In viaggio con Evie”, film d’esordio del regista inglese Jeremy Brock. Il giovane Ben Marshall vive con una madre fanatica religiosa che lo opprime, il ragazzo passa il proprio tempo consegnando giornali ma un giorno decide di trovarsi un lavoretto più redditizio. Comincia così a frequentare un’attrice in pensione. Il loro rapporto inizialmente fatto di scontri e incomprensioni, si tramuta in una profondo affetto. Causando nella madre del giovane irrefrenabile gelosia. Sarà invece proprio l’amicizia con l’anziana signora a “svegliare” Ben e a spingerlo alla ribellione e all’indipendenza fino ad intraprendere un viaggio a Edimburgo. Film abbastanza classico ma con nomi importanti del cinema anglosassone che purtroppo non riescono a dare nulla in più. di Paolo Panizza …E I FILM CHE NON VEDRETE MAI! Cinema Renna Cinema Slitta Cinema Cometa COMUNISTI SU SATURNO IL DIAVOLO SVESTE DOLCE & GABBANA GUARDA CHE LA BANDIERA E’ STORTA Altro che Domopack, questa sì che è una pellicola! Dopo la satira di Fascisti su Marte non si è fatta attendere la risposta del regista Silvio Frattini con i suoi Comunisti su Saturno. Il film comincia subito dopo il varo della Finanziaria con la sequenza del decollo, dove alcune migliaia di operai emiliani vestiti da rampa soffiano in orbita il missile Luxuria-1 dalla prevedibile forma. Il missile vorrebbe trovare soprattutto un buco nero, ma l’abile comandante Gaetano Bertinotto riesce a raggiungere Saturno, vero obbiettivo della missione. La missione consiste nel togliere i troppo vezzosi anelli a Saturno e riequilibrare così le ricchezze del sistema solare: non si capisce perché Saturno debba avere degli anelli e Venere neanche un orecchino. I comunisti sbarcano tutti insieme con il piede sinistro per non creare disuguaglianze. Viene issata la bandiera rossa con la faccia a martello di Prodi. S’improvvisa un festival dell’Unità Spaziale dove palloncini con la forma dei baffi di D’Alema, rigorosamente gonfiati con gas ucraino, vengono librati nel cielo plumbeo. Il giubilo si spegne quando la truppa si accorge di aver lasciato a casa le biciclette. Come si può colonizzare Saturno a piedi? Neanche il tempo di riflettere ed ecco l’amara sorpresa. Un esercito di alieni circonda i comunisti. Si tenta un contatto pacifista e si spiega il concetto d’integrazione sociale. I Saturnini, che aldilà del diminutivo nel nome sono grossi, cattivi e di origine armena, rispondo che a loro dell’integrazione importa un fico secco, che coi comunisti hanno dei conti in sospeso e che adesso la loro massima aspirazione è comprarsi una barca di 15 metri alla facciaccia loro. I comunisti cominciano disciplinatamente a sudare. Il comandante Bertinotto chiede pietà per l’equipaggio e la possibilità di ritornare dalle famiglie. I Saturnini si consultano, accordano il rientro, ma prima pretendono una Coop orbitante per vendere meteoriti biologici e yogurt al succo di Alien. Il Luxuria-1 rientra sulla terra e per una gioiosa coincidenza centra il cratere del Vesuvio, al grido romanesco di “Ercolano! Ercolano!” La morale? Anche se togliete gli anelli a Saturno, Venere non avrà mai un paio di orecchini. Il film è una commedia noir dove assistiamo all’ennesima apparizione di Satana. Per un errore, Il Demonio appare in una suite dell’Hotel Bergamotti di Sassuolo. Con molta sorpresa, Satana riconosce nei malcapitati inquilini i due noti stilisti Dolce & Gabbana. Cosa ci facessero in quella suite, lo capisce anche il pubblico di Buona Domenica. Satana, per pura cattiveria e per un po’ di prurigine, li obbliga a proseguire nelle loro affettuose manifestazioni. Dolce & Gabbana cercano di prendere tempo e spiegano a Satana che certe cose si fanno solo in due. Il Diavolo riflette un momento e poi li spoglia in un battibaleno sussurrando: “Chi l’ha detto?”. Fin qui la commedia si snoda più o meno divertente, ma poi arriva il “noir”. Infatti il Diavolo si snoda invece un gigantesco affare che ha le dimensioni di un frigorifero cilindrico. Dolce piange, non si sa se per la paura o per la gioia. Gabbana si mette immediatamente seduto. Satana si sente poco apprezzato. La tensione, almeno quella, è palpabile. La colonna sonora corrobora l’adrenalina con un rifacimento in chiave Con tutta la pace che c’è nel mondo, un bel film di guerra è quello che ci vuole. La storia è quella di un colonnello dei Marines che soffre di disturbi psichici. Non sopporta il disordine, l’indisciplina, la minima variazione ai suoi programmi. Come tutti i marines, insomma. L’azione si svolge durante la Seconda Guerra mondiale, in Giappone, sull’isola di Hiro-Tokiro. L’isola è larga seicento metri e c’è una collinetta alta trenta. Bisogna conquistarla. Non si sa perché, ma bisogna. I giapponesi, che sono alleati dei tedeschi e degli italiani, stanno riflettendo se non era il caso di trovarsi degli alleati più vicini. Sbarcano i marines, alla Spielberg. Per la verità Spielberg sbarca a Montecarlo o in Sardegna, ma si fa per dire. Il colonnello Smith, splendidamente interpretato da Lando Buzzanca, che ha rubato il ruolo in extremis ad Harrison Ford, sbarca per primo e urla “Voglio una di quelle colline!”. Ce n’è una sola e la truppa si guarda silenziosa. I giapponesi, che ordinatamente stavano espletando i loro bisogni, si allarmano e voltandosi l’un l’atro, s’infradiciano. Da allora saranno detti musi gialli. C’è sempre un perché. Inizia la battaglia. Mille uomini per parte combattono valorosamente in un fazzoletto di terra e sperano che Dio non starnutisca.. Corpo a corpo, faccia a faccia. I giapponesi hanno uno strano odore. Gli americani sparano, soprattutto cazzate. Sì, dicono perfino le parolacce anche se con le gomme da masticare si capisce poco. Piove su Hiro-Tokiro. Un mare di fango. Il colonnello, che è malato, costruisce un castello sulla riva. Passa la notte, buio pesto. La sfortuna dei musi gialli è che si vedono anche allo scuro. Muoiono tutti. E’ l’alba. La collina è presa. Si issa la bandiera. Ma è storta. Il colonnello dà in escandescenze, è furioso. I marines sopravvissuti cercano subito di raddrizzarla – è il momento della famosa foto di Rosenthal -, ma è troppo tardi. Il colonnello ha una crisi, la peggiore. Smith muore franando sul suo castello di fango, non ha retto alla vista della sua bandiera storta. L’ultima inquadratura è però per un kamikaze che all’ultimo decide di non schiantarsi su quella collina e vola invece in Iran dove terrà dei corsi di perfezionamento. E’ un film emblematico, molto più stupido di quello che sembra. Come la guerra. E’ un film monito, sui pericoli della pazzia di chi ci governa. Quindi, anche a Natale, attenti a quell’innocuo Pandoro… Potrebbe averlo confezionato il fratello del colonnello Smith. E così vi ho anche anticipato il seguito del film, ovvero: “Pandoro now, gli elicotteri non sparano zucchero a velo”. punk di un’ironica “Tu scendi dalle stelle”. La luce si spegne. Il punk è assordante. Urla. Grida. Anche in sala, preso dalla storia, qualcuno allunga le mani, qualcun altro non molto dotato violenta un pop-corn. Ritorna l’immagine sullo schermo. Satana fuma una sigaretta disteso nella vasca con idromassaggio. Dolce & Gabbana sono invece sull’armadio, abbracciati, annichiliti. La porta della suite si frantuma ed entra Valentino in guepierre (e null’altro) con un’ascia in mano urlando “Bastardi! Ho sentito tutto, ho capito tutto! E io? Volete dire che sono troppo magro?”. Il Diavolo esce dal bagno e sorridendo a Valentino dice: “Ci siete proprio tutti, eh?”. La gente in sala è impallidita. Io pure. Un colpo di scena magistrale. Quel Valentino è… Valentino Rossi. E un audace primo piano ci spiega una volta per tutte il mistero del suo 46… Esatto: è una misura. Per la precisione, un diametro. Che dire? Un film di Natale atipico. I tempi cambiano! Per i bambini però, forse è ancora meglio il nuovo Disney: “Alladin e la Sirenetta… lo fanno in fretta”. 23 scherno panoramico Il capolavoro musicale di Poulenc debutta alla Prima del Filarmonico Quell’ultima telefonata che inaugura la stagione di Lukas Franceschini lirica L a stagione lirica 2006-07 al Teatro Filarmonico inizierà il prossimo 9 dicembre con la rappresentazione dell’opera La Voix Humaine di Francio Poulenc, un autentico capolavoro del teatro musicale del ‘900. Denominata dallo stesso compositore Tragédie lyrique, questo monodramma - c’è un solo personaggio in scena - è appunto un tragedia basata sul rapporto tra musica e parola, dove l’autore prosegue e approfondisce l’analisi della psicologia femminile. L’opera è una delirante e straziante ultima telefonata tra una donna (senza nome) e il suo amato, che l’ha appena abbandonata, nel vano nambula” di Vincenzo Bellini. Opera senza tentativo di sentire ancora vicino La commovente dubbio tra le più riuscite del genio catal’uomo, ma nel finale è lei stes“Voix Humain” nese. Definita un idillio di garbo manzosa che interrompe la telefonata, niano, che assieme al melos soave ripara capendo che ormai tutto è perduil 9 dicembre, anche in acrobatismo vocale, di stampo to. Testo appassionante di Jean Cocteau che produce in incredia gennaio “La patetico, che segue le romantiche evoluzioni dell’opera. Il successo incontrastato bile summa di valutazioni critisonnambula” che le arride dal quel 6 marzo 1831 al che e rizomi di rimandi incrociati del ricordo e di un futuro scuro. di Bellini Carcano di Milano è dovuto certamente alla squisita musicalità, eterea, limpida, Creatrice del ruolo fu la cantante ma soprattutto agli interpreti vocali che Denise Duval, già prima interpresono chiamati ad una difficilissima prova. I primi furono te dei Dialoghi di Poulenc, all’Opéra-Comique di Parigi il 6 febbraio 1959. A Verona avremo la presenza di Giuditta Pasta e Giovanni Battista Rubini, che portarono Gwyneth Jones celebre artista inglese che negli ultimi l’opera nei massimi teatri e nelle più ampie benevolenanni ha inserito nel proprio repertorio il dramma da ze del pubblico. A Verona nel ruolo intitolo avremo una Cocteau,che sarà concertata da Stefan Anton Reck con belcantista di fama come Eva Mei affiancata dall’Elvino i Complessi dell’Arena di Verona in un’esecuzione in di Antonino Siragusa e dal raggiante Conte di Michele forma di concerto. Pertusi. Il direttore francese Patrick Fournillier sul poA gennaio debutterà il nuovo allestimento, curato nel- dio. Un appuntamento importante e sfizioso considerata le scene costumi e regia da Hugo de Ana, de “La son- l’esigua messa in scena dell’opera. n 24 Secondo appuntamento del Festival Atlantide con Canti Rocciosi Le voci e i suoni delle montagne di Le Dolomiti raccontate dagli spartiti di grande musica contemporanea P roseguono al Teatro Nuovo di Verona gli appuntamenti con il Festival Atlantide, organizzato dalla Fondazione Atlantide e dall’Orchestra Accademia I Filarmonici di Verona. Venerdì 22 dicembre alle ore 21 sarà la volta di Canti Rocciosi, uno spettacolo che ha per protagonista la montagna, alla quale si ispirano le composizioni per orchestra d’archi e coro alpino del compositore e violoncellista Giovanni Sollima, oltre a fiabe e leggende musicate da Philip Glass. La montagna è sempre stata ispiratrice di composizioni musicali e continua ad esserlo, come testimonia questo lavoro di Sollima, commissionato nel 2001 dall’Apt del Trentino per la manifestazione I Suoni delle Dolomiti e protagonista nel 2002 delle celebrazioni per l’Anno Internazionale Della Montagna. La sua prima esecuzione è avvenuta nell’agosto del 2001 ai 2.871 metri di quota del Col Turond sulle Dolomiti di Fassa, dove un pubblico di quattromila appassionati di musica e montagna ha potuto godere l’evento in una splendida cornice naturale. Canti Rocciosi è un omaggio musicale alla montagna su testi che lo stesso Sollima ha liberamente tratto da uno scritto di Dino Buzzati, da una terzina del Purgatorio di Dante, da frammenti di Addio alle armi di Hemingway, dal canto popolare Monte Canino e da proverbi e filastrocche in ladino della trentina Val di Fiemme e in siciliano antico delle Madonie, le montagne di quella Sicilia in cui il compositore è nato e vive. Ne escono sei brani stilisticamente variegati anche dal punto di vista musicale. Il coro di voci maschili, assieme alle suggestioni del canto alpino, offre l’originalità di esecuzioni in cui utilizza anche forme insolite come il clapping ed il rap. L’orchestra si distingue a sua volta per originalità, quando trasforma i suoi archi in strumenti a percussione. Il tutto per assecondare le dinamiche sonore, i cambiamenti ritmici e gli effetti armonici che rendono questi brani gradevoli e coinvolgenti. La voce recitante che si affiancherà all’ensemble sarà quella di Paolo Valerio n Let’s Go ven 22 dicembre ore 21 Teatro Nuovo, Verona www.teatrostabile verona.it tel. 045 8006100 informazioni@ teatrodiverona.it Corso S. Anastasia, 23 VERONA Tel. e Fax 045 8001644 25 Paolo Corsi vox Numerosi i concerti di sinfonica e cameristica in città Calde note riscalderanno l’inverno Giorgia Pradolin di Let’s Go SALA MAFFEIANA dom 3 dic ore 11 dom 17 dic ore 11 dom 14 gen ore 11 I Filarmonici dom 28 gen ore 11 Dimitri Sitkowetsky TEATRO NUOVO lun 4 dic ore 20.30 Orchestra da Camera di Mantova Lun 18 dic ore 21 i Filarmonici con Till Fellner ven 22 dic ore 21 Canti roccciosi lun 15 gen ore 20.30 Orchestra di Padova e Del Veneto ven 19 gen ore 21 Bairav Ensemble lun 22 gen ore 20.30 Federico Gianello TEATRO FILARMONICO ven 19 gen, ore 20.30 dom 21 gen, ore 17 Emanuele Segre Concerto per chitarra e orchestra P roseguono le rassegne dei vari concerti nelle sale teatrali scaligere. Al Teatro Nuovo continuano gli appuntamenti della stagione 2006/2007 degli “Amici della Musica”, l’affermata Orchestra da Camera di Mantova si esibirà il 4 dicembre con i “Concerti N°18 K 456” e “N°27 K 595” di Mozart, (entrambi in si bemolle maggiore) e con la “Sinfonia N°80 Hob. VIII, 311 in re minore” di Haydn. Questa rassegna aprirà il nuovo anno lunedì 15 gennaio, con “Divertimento per archi” di Bartok, al “Concerto N° 1 per pianoforte, tromba ed archi” di Shostakovic e alla “Serenata op. 22” di Dvorak. Il tutto eseguito dall’Orchestra di Padova e Del Veneto assieme al pianista Alessandro Cesaro. Lunedì 22 gennaio sarà possibile assistere al recital del pianista veronese Federico Gianello con la raccolta “Deuxième Année de Pèlerinage” di Liszt. Al Teatro Nuovo continua anche la stagione “Festival Atlantide”, ed il 22 dicembre sarà la montagna ad ispirare numerose composizioni, come “Canti Rocciosi” per orchestra e coro del violoncellista Giovanni Sollima, oltre a melodie su fiabe e leggende valorizzate dalla musica di Philip Glass.” Il 19 gennaio sarà la volta dei Balcani e più precisamente dei solisti del Bairav Ensemble, che rivisiteranno l’enorme repertorio degli zingari rumeni. Nella sala Maffeiana del Filarmonico invece, l’ottava stagione de “I Concerti della domenica” sono arrivati al loro 4° appuntamento: si esibiranno il 3 dicembre I solisti dell’Accademia I Filarmonici, con le musiche di A.Corelli ed F.Geminiani. Medesimi protagonisti nell’appuntamento del 17, stavolta con le musiche di Vivaldi. Lunedì 18 dicembre, ma alle 21, si potranno ascoltare le musiche di Beethoven dirette da Corrado Rovaris, con Till Fellner al pianoforte. Il 14 gennaio tornano I solisti dell’Accademia I Filarmonici, ed aprono il nuovo anno con le musiche di un classico ma sempre piacevole Vivaldi. Il 28 gennaio si esibirà inve- CIRCOLO UNICREDIT gio 7 dic ore 17.30 La tavola Armonica sab 16 dic ore 17.30 Quartetto Madrugada concerto 26 ce Dimitri Sitkowetsky (direttore e solista) con musiche di Strauss, Bach/Respighi/Tartini/Kreisler, Rachmaninov e Bartok. A dicembre riprendono anche gli appuntamenti della stagione concertistica autunnale del Circolo Dipendenti Unicredit, dal titolo: “Kammermusik, dal salotto, alla cantina al tango.” giovedì 7 alle 17.30, si esibirà il gruppo vocale La tavola Armonica, con “Bacco adoro e amo (e ‘liquor suo bramo)” un programma dedicato al vino ed ai piaceri della tavola, con brani dal Rinascimento al Novecento ed interventi narrativi dell’attrice Elettra Verderese. Questa rassegna chiuderà il 16 dicembre con il Quartetto Madrugada in un programma dedicato al tango argentino e tango nuevo. n Musica serale per la chiesa di San Tomaso R iparte la nona stagione artistica dei “Concerti della Domenica” nella chiesa di San Tomaso Cantuariense,. La rassegna, fondata e diretta da Elisabetta Adami, è arrivata al suo secondo appuntamento di concerti (ogni terza domenica del mese) alle 21. Il 15 dicembre sarà possibile ascoltare “Concerto di Natale”, il 21 gennaio “Recital del chitarrista Maurizio Fulvio”, il 18 febbraio “Giovani talenti giapponesi del pianoforte” di cui: Akiko Shimamura, Kazumi Konishi, Junko Tomosada al pianoforte, Eugjen Gargjola al violino e Silvia Dal Paos al violoncello. La partitura di Salieri nella revisione di Biggi Parodi La Passione di Gesu Cristo L’ itinerante europeo della presentazione del catalogo tematico delle Opere di Salieri, curato dalla professoressa Elena Bigi Parodi, nella sua tappa legnaghese ha avuto l’interessante appendice dell’esecuzione dell’oratorio “La passione di Gesù Cristo” (con replica il giorno seguente alla Fenice) datata 1777 su libretto niente meno che di Metastasio. Il dramma non racconta la passione di Cristo, bensì la situazione incerta in cui si trovano Pietro, Maddalena, Giovanni e Giuseppe (i quattro solisti) popola morte e prima della resurrezione di Gesù. Il libretto è splendido non solo per l’autorevolezza dello scritto ma soprattutto per l’introspezione che fa nella coscienza dei personaggi, forgiando addirittura un cammino spirituale, soprattutto in Pietro, raggiungendo la certezza dell’amore per Dio. La partitura presenta uno dei più ragguardevoli esempi di oratorio, con un impiego della strumentazione di alto livello e dando al coro una rilevanza specifica nel contesto non solo della drammaturgia ma di i intervento su recitativi ed arie. L’esecuzione, che ricordiamo si basava sulla revisione critica della Biggi Parodi, era affidata ai Complessi del Teatro La Fenice di Venezia sotto l’autorevole bacchetta di Ottavio Dantone, uno specialista della musica sei-settecentesca, che anche in questa occasione ha confermato la sua eccelsa musicalità e preparazione. Piuttosto lacunoso il quartetto dei solisti, ad eccezione del basso Sergio Foresti, eccellente musicista e autorevole interprete. Gli altri erano carenti dal punto di vista vocale, voci troppo deboli per uno spartito così impegnativo, che hanno destato più perplessità. Ottima la prestazione del coro. Seppur non di eccelsa esecuzione vocale, l’importanza dell’esecuzione per, speriamo, una più frequente diffusione della strepitosa musica di Antonio Salieri. n di Lukas Franceschini Saranno ospiti del concerto natalizio della Fondazione Cariverona Wiener Sängerknaben, mito millenario I documenti che attestano la presenza di un coro di bambini alla corte imperiale di Vienna risalgono al 1498. Ma l’attuale impostazione della compagine risale al 1921, costumi da marinaretti compresi. Nel 1926 il coro iniziò ad esibirsi al di fuori della Cappella. L’impatto fu sorprendente: in un anno, i Wiener Sängerknaben si esibirono a Berlino (sotto la direzione di Erich Kleiber), a Praga e a Zurigo. Seguirono Atene e Riga (1928), poi Spagna, Francia, Danimarca, Norvegia e Svezia (1929), Stati Uniti (1932), Australia (1934) e Sud America (1936). Oggi, sono circa 100 i coristi della formazione, di età compresa tra i 10 e i 14 anni, divisi in quattro cori arriva a Verona uno dei più celebri cori di voci bianche itineranti. I quattro cori tengono circa 300 concerti ed esibizioni ogni anno, davanti a un pubblico di quasi mezzo milione di persone. Ogni gruppo trascorre da 9 a 11 settimane dell’anno scolastico in tour, toccando praticamente tutti i paesi europei, e sono spesso invitati in Asia, Australia e nelle Americhe. Il concerto veronese, diretto da Kerem Sezen, si terrà in Cattedrale il 15 dicembre alle 21. È sostenuto dalla Fondazione Cariverona, ed è la terza tappa di una tournée che tocca varie città del Veneto. Il programma, molto lungo e articolato, comprende brani di autori vari da Purcell a Mozart, da Bartok a Handel, e una scelta di canti popolari di ispirazione natalizia da tutto il mondo. Il concerto è a inviti che si potranno ritirare il 13 dicembre nella sede della Fondazione Cariverona (Via Forti 3°) dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 17. di Chiara Zocca Let’s Go ven 15 dic ore 21 Wiener Sängerknaben duomo di verona n 27 concerto La prematura scomparsa della docente di pianoforte del Conservatorio Renata Zampis musica d’altri tempi Chiara Zocca C i ha lasciato Renata Zampis, pianista e docente di Pianoforte Principale per molti anni al Conservatorio “E.F. Dall’Abaco”. Una presenza di grande dirittura morale e dedita all’insegnamento con passione e abnegazione. Ce ne parla il marito Walter Daga, violinista, già spalla nell’orchestra areniana e docente lui pure al “Dall’Abaco”, ora impegnato a tempo pieno con i Solisti Veneti. “Incontrai Renata al Conservatorio di Bolzano, dove insegnavo. Lei era friulana di origine, ma da molti anni viveva nella città altoatesina, dove aveva studiato pianoforte con Emilio Riboli, organo con Luigi Ferdinando Tagliavini e composizione con Renato Dionisi. Più tardi si avvicinò al clavicembalo studiando con Emilia Fadini, perché amava molto il Barocco: diceva che era una musica che esprimeva allegria e per la quale si doveva avere una grande libertà nell’interpretazione. Iniziò a studiare forse a tre o quattro anni, e giovanissima si trovò a dover mantenere la famiglia dando lezioni di musica. Aveva un’intelligenza poliedrica e ogni cosa che la interessava veniva da lei studiata e approfondita, dalla musica alla cucina, dall’antiquariato al disegno. La sua grande passione era l’insegnamento a cui si dedicava davvero con amore”. Il maestro Daga sorride, e gli chiedo quali fossero gli autori che la moglie prediligeva suonare. “Bach e gli autori del Settecento, senza dubbio, ma io Il marito Walter trovo che fosse meravigliosa nell’interpretare Chopin: Hanna Daga ne ricorda Lachertowa, con cui studiò il rigore, la tenacia all’Accademia di Musica di Varsavia voleva prepararla per il e il grande amore Concorso Chopin perché riteneva che avesse la giusta sensibiper l’arte di Let’s Go 5 dic ore 20.30 teatro martinelli, sandrà concerto lità per affrontarlo; il progetto poi non andò in porto e Renata studiò in seguito con Karl Heinz Kosnick, e con Paul Badura Skoda con cui approfondì Mozart e Schubert.” Che tipo di insegnante era? “Severa. Pretendeva molto da se stessa e dagli altri, senza distinzione. Amava lo studio e l’approfondimento e vi si dedicava con rigore. Amava l’arte e la cultura; insisteva affinché gli allievi continuassero anche gli studi non musicali, perché fossero curiosi e non superficiali. Non credo che abbia mai detto a un allievo qualcosa di diverso da ciò che pensava, nemmeno per incoraggiarlo. Naturalmente questo non era accettato da molti di loro. Ma lei era fatta così: perfezionista e integerrima. Anche la malattia l’ha affrontata in modo battagliero e cercando di vivere ogni istante, ben sapendo quale fosse la prognosi. Dedicava la massima attenzione a tutto, così come aveva sempre fatto”. Gli allievi della professoressa Zampis ricorderanno la loro insegnante in un concerto pubblico che si terrà il 5 dicembre al Teatro Martinelli di Sandrà. n 28 A sinistra: Renata Zampis bambina dopo aver accompagnato un piccolo collega cornista. In alto: Renata Zampis “Rock on”, la storia del rock in 11 incontri promossi da La prugna elettrica rock Viaggio nella musica R ock on, ovvero la storia del rock and roll in undici tappe. È l’ambizioso progetto ideato dal circolo Arci “La prugna elettrica”, in collaborazione con De Kamer Cafè. Gli incontri in programma, rivolti a tutti, sia ai curiosi e agli appassionati che agli esperti, intendono ricostruire l’epopea del rock, partendo dalla rivoluzione musicale introdotta da Elvis, fino ad arrivare ai successi planetari ottenuti dai Coldplay. Dopo l’appuntamento iniziale con le origini e il rock & roll, martedì 5 dicembre la rassegna entra nel vivo attraverso una serata dedicata ai mostri sacri della musica leggera inglese: i Beatles e i Rolling Stones, con il loro eterno e mitico dualismo. Si parlerà anche di tutto il beat inglese e della sua grande influenza sui decenni successivi. Questo, tuttavia, è solo l’inizio del viaggio. Il percorso musicale in programma riprenderà vita con l’anno nuovo: il 9 gennaio sarà la volta del garage beat americano e del fenomeno legato alla psichedelia. Il 23 gennaio si darà invece spazio all’energia dell’hard rock e dell’heavy metal. Le serate proseguiranno il 6 febbraio, quando si prenderà in esame il folk inglese e il rock progressivo. “Freak out”, Zappa e Gong, sono la proposta del 20 febbraio, mentre il 6 marzo si analizzerà l’evoluzione del pop. Due setti mane più tardi sarà la volta del glam e delle sue variopinte trasformazioni. Il 3 aprile protagonista sarà il punk. Il 17 aprile toccherà invece alla nascita e al poliedrico sviluppo della new wave. Ultimo appuntamento infine l’8 maggio, con gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Info: www.laprugnaelettrica.it. n Let’s Go Mar 21 novembre Dalle Origini al Rock & Roll Mar 5 dicembre I Beatles, gli Stones e il beat inglese Mar 9 gennaio Il garage beat americano e la psichedelia Mar 23 gennaio Dall’hard rock all’heavy metal Mar 6 febbraio Il folk inglese e il rock progressivo Mar 20 febbraio Freakout: Zappa, Gong e varie eccentricità Mar 6 marzo La fantastica evoluzione del pop Mar 20 marzo Il glam Mar 3 aprile Punk Mar 17 aprile Le mille facce della New Wave Mar 8 maggio Gli anni 80 per chi se li è persi e i 90 per chi non li ha seguiti de kamer cafè, via dietro listone 13, verona, ore 21 29 rock Alex Mastini da dieci anni fa ballare i giovani della notte I DJ vogliono più spazio Ugo Brusaporco “S ono un D.J. perché amo la musica e con questa riesco ad esprimere le mie emozioni”, scrive nel suo sito Alex Mastini, dj e “altro” compositore di musica per discoteca che non fa solo ballare. Negli ultimi tempi ha presentato la sua musica a Londra, Firenze e in Slovacchia dove è stato accolto trionfalmente dai giovani del posto. A 28 anni gli inizi gli sembrano già lontani: “Ho iniziato in III media con le festine parrocchiali. A 16 anni mettevo dischi la domenica pomeriggio a Cadidavid e avevo un mio programma su Radio Universal. Il salto grosso l’ho fatto nel 2000, purtroppo è stato un salto a metà: lo staff della Pergola di Milano mi aveva selezionato per la Red Bull Music Academy. Dovevo andare a New York, far ballare con la mia musica. Purtroppo con l’11 settembre 2001, quel sogno si è dissolto. Da quel momento sono entrato sempre per la Red Bull nel progetto home groove. Questo consiste nel portare ogni dj in altre città per dargli esperienza, con questo sono andato a suonare in tutto il centro e nord Italia”. Perché trovi importante questo progetto? “Perché all’estero ti fanno suonare anche se non sei nessuno, ti ascoltano e se sei bravo non c’è problema. In La nostra città Italia invece conta solo essere conosciuti. Basta guardarsi non dà spazio alla intorno i nomi che si leggono nei programmi delle discotemusica. Bisogna che. Hanno 50 anni, all’estero andarsene c’è il futuro”. E invece? “Adesso io risulto nel loro sito come produttore: quello che fa realmente i dischi. Questo dallo scorso anno ed è bello ed impegnativo mettere i dischi che sono la tua musica, è un lavoro a tempo pieno su cui sto investendo me stesso e quello che ho e mi offre enormi soddisfazioni, anche perché faccio quello che mi piace”. di note 30 Come fai la tua musica? “Con il computer e con l’ausilio di volta in volta di un musicista o di una voce che lavorano sulle basi che io preparo. Se posso definire la mia musica direi che trae origini dal passato ed è rivolta costantemente al futuro”. Il tuo rapporto con Verona? “Verona è un limite, prima e ora. Quelli che gravitano intorno alla musica mi chiedono di andar via da qui perché questa città non da spazio alla musica, è palpabile. Poi c’è l’influenz a geografica, Verona non è Milano o Roma. Penso che a Bologna ho suonato davanti a 120 mila persone, che ho riempito ed accontentato il Tenax di Firenze, uno dei locali che tendenza in Italia. Così arrivi al momento che ragioni e pensi che andar via è la cosa migliore, qui non c’è futuro, qui forse non c’è neppure il presente”. Come ti senti quando descrivono il mondo in cui vivi, quello delle discoteche, come uno dei più pericolosi per i giovani? “Mi hanno chiamato, su questo tema, a tenere una relazione, qui, all’Università di Verona. Ho spiegato che la droga non c’è solo in discoteca. C’è al bar sotto casa, al circolo sportivo, in palestra, in piazza, nella scuola, in gita, in vacanza. Certo è facile affiancare ad una musica una droga, così in discoteca coca e ecstasy, con il concerto rock spinelli ed eroina. Forse perché non sanno divertirsi in altro modo o non possono, forse perché non gli basta ballare o ascoltare la musica. Forse perché non c’è cultura musicale. Ti insegnano musica alle medie e te la fanno odiare”. n L’ultimo cd del cantautore veronese Fabio Fiocco La musica per vivere tutti… Feriti e contenti “Opposti che si fondono, in parole e musica, oscillando sopra un’altalena di umori che trasmette emozioni” I n sottofondo il silenzio e un paio di tacchi femminili che picchiettano, quasi sottovoce, sull’asfalto: passi di donna, o forse è il Sogno stesso che cammina, il Sogno su misura, o forse, ancora, sono semplicemente i passi della Musica che sta per arrivare… Così si apre il nuovo cd – un EP, ad essere precisi - del cantautore veronese Fabio Fiocco, con un suono che è al tempo stesso invadente - il rumore dei tacchi -, ma anche delicato - il picchiettio dei passi è per così dire “in sordina” -, con un suono che più che tutto lascia immaginare, o magari evoca qualcosa. All’insegna di opposti che si fondono amabilmente è anche l’immagine di copertina del cd: un primo piano di labbra schiuse, come pronte per un bacio e al tempo stesso simbolo di una ferita, richiamata dall’incavo stesso che proprio le labbra, sanguigne e semiaperte, circondano… E, ancora, sono due labbra socchiuse, che parrebbero sussurrare parole tanto dolci, quanto amare… E così si può dire per il titolo, del cd, che suona come un gioco di parole congiunte in una bella contraddizione ed è Feriti e contenti. A questo punto pare persino ovvio, i testi delle musiche, che sono dello stesso Fabio Fiocco, parlano di amori che fanno sognare, ma al tempo stesso sanguinare (Sogno su misura), di un’ora d’aria di un amore proibito che dura però un attimo e che non arriva mai fino a domani (Daria), di cosa piange e di chi chiama pioggia una stupenda giornata (Senza gli altri)… D’altra parte - è proprio Fiocco a confessarcelo - questo EP rispecchia molto come il nostro cantautore ha vissuto quest’ultimo anno: un’altalena di umori, un continuo su e giù tra l’euforia e l’avvilimento. Tutto questo, immagini e di Sabrina parole, che abbiamo provato a spiegare è quanto la Pedrett musica di Fabio Fiocco e della sua band, con le sue note ora dolci, ora arrabbiate, con le sue orchestrazioni ora percorse da una venatura di nostalgia, ora che sembrano pronte ad esplodere, impazienti ed insofferenti, riesce a trasmettere: sentimenti contrastanti, emozioni che palpitano. Insomma Fabio Fiocco fa con la sua musica ciò che la I suoi testi musica dovrebbe, o potrebbe, di parlano di per sé fare: emozionare, e lo fa con la sua voce calda e con aramori difficili rangiamenti perfetti, con frasi in ed emozioni parole e musica nient’affatto banali e al tempo stesso semplici, non ricercate, perché è così che si arriva dritti al cuore. Insofferente a qualsiasi classificazione stretta, la musica di quest’ultimo cd di Fabio Fiocco oscilla tra bossa nova e pop, tra folk e rock, in un genere che alla fine è unico, ma non anonimo: semplicemente originale, puramente emotivo. Tenetelo d’occhio: ww.fabiofiocco.it n Let’s Go ven 8 dic il Blocco di San Giovanni Lupatoto sab 16 dic Oca minore, località Monterico, ven 12 gen Hosteria agli angeli, Castelrotto 31 note Stefano Benni a “Musicisti e poeti del jazz” organizzata dal Circolo Unicredit Incontro tra versi e musica Due serate di Emanuele Zanini tra melodie di Billie Holiday e le pagine di I Let’s Go Gio 14 dic - ore 21 Benninjazz Gio 21 dic - ore 21 Versinjazz circolo dipendenti unicredit, via rosa 7, verona Jack Kerouac l jazz d’autore torna a brillare, grazie al “Circolo” Unicredit Verona, che con una nuova iniziativa musicale propone due speciali appuntamenti, giovedì 14 e 21 dicembre alle 21, nella sede sociale di Verona in via Rosa 7, a ingresso libero. I due incontri, intitolati “Musicisti e poeti del jazz”, vogliono essere un’insolita “offerta” per la stessa piazza di Verona dove, nonostante le molteplici esibizioni che ogni settimana riempiono l’agenda dei locali della città, solo in pochi rie- scono ad offrire qualcosa di davvero originale e alternativo. Il primo appuntamento, denominato “BenninJazz” e in programma giovedì 14, sarà condotto dal grande narratore bolognese Stefano Benni, che ha dedicato alcuni suoi racconti a Thelonious Monk e a Billie Holiday, di cui si ascolteranno le musiche e le canzoni eseguite dal vivo dal gruppo di “Leishmània” che annovera musicisti del calibro di Luca Donini e David Cremoni. Nel secondo incontro di giovedì 21, intitolato “VersinJazz”, si riprenderanno alcuni brani del repertorio di poesie-jazz di Mauro Dal Fior, pubblicate nel suo ultimo libro, e di altri poeti come Jack Kerouac, Gregory Corso, Langston Hughes, Paolo Conte. Il tutto verrà eseguito sullo sfondo predominante del gruppo “Tu Whit, Tu Whoo Trio”, in cui suonano Stefano Benini ed Enrico Terragnoli, che daranno spazio ai migliori standard del be bop. In entrambe le serate, inoltre, vi sarà la partecipazione di Mauro Dal Fior come voce recitante, noto “artista” della poesia a Verona, e di Sbibu, batterista dei Farabrutto, che rappresenta l’icona del percussionismo storico italiano. n Nella foto: Stefano Benni Il maestro Donini sul palco del Salieri Santo Stefano in jazz Andrea Castelletti di Let’s Go 26 dic ore 20.30 teatro salieri legnago Info. 0442 25 477 www.teatrosalieri.it jazzin’ S erata di grande jazz al Teatro Salieri di Legnago. Il 26 dicembre, alle 20.30, a Legnago si esibirà la Future Orchestra Jazz Big Band diretta da Luca Donini. La serata rientra nel programma dei Concerti delle Feste, il tradizionale appuntamento, che comprende anche i valzer del concerto di San Silvestro con l’ Accademia Secolo XXI. I biglietti avranno il prezzo unico di 10 euro. Oltre che al botteghino del Teatro, i biglietti si possono acquistare anche via telefono con carta di credito nelle agenzie Unicredit ( numero verde 800 323 285), nei punti vendita Uniticket, nel Circuito Box Office (045 801 1154), on-line nel sito del Teatro. Luca Doni, veronese doc, diplomato con il massimo dei voti in Sassofono, Clarinetto e Musica Jazz, è considerato dalla critica un artista di prestigio in Italia e all’estero. Ma sopratutto un musicista dalla forte originalità e dalla multiforme peculiarità artistica. Dal 1989 dirige la “Future Orchestra Jazz Big Band”, oltre ad esserne l’arrangiatore e compositore dei brani eseguiti durante i concerti. Ha partecipato più volte al Festival del Cinema di Venezia e al Vigonza Jazz Festival. È stato segnalato tra i migliori 32 talenti nel referendum “Top Jazz 2001” indetto dalla rivista Musica jazz. L’organico strumentale della Big Band è composto, invece, da un nucleo stabile di musicisti quasi tutti professionisti (provenienti da più province) a cui se ne aggiungono altri in relazione del tipo di attività da svolgere. I componenti hanno tutti compiuto studi musicali di scuola tradizionale classica, approfondendo poi la loro formazione con corsi ed esperienze di tipo jazzistico, molti di essi hanno maturato anni di esperienza didattica sia nel settore dell’insegnamento di Tecnica Strumentale che nel settore dell’Educazione Musicale. n Compie 60 anni la Big Band “Città di Verona” Il respiro swing della città D ovrebbe essere la più ‘antica’ big band veronese in attività, superando di qualche lunghezza, tre o quattro anni, persino la benemerita Original Perdido Jazz Band appassionatamente ancora guidata dal fondatore Giannantonio ‘Sabù’ Bresciani. La Big Band Ritmo-Sinfonica Città di Verona, dal 1995 guidata dal direttore d’orchestra Marco Pasetto, celebrerà i suoi primi sessant’anni con uno spettacolo in programma al Teatro Camploy venerdì 22 dicembre, cui parteciperanno anche The Incredible Jashgawronsky Brothers, ben noti attori fantasisti mimi musicisti che rispondono ai nomi di Diego Carli, Paolo Rozzi e Nicola Berti. Il concerto sarà un po’ una sintesi della lunga storia della “Città di Verona”, nel senso che ripercorrerà anche nel repertorio la sua evoluzione stilistica. Dalle iniziali marce che ne caratterizzavano i concerti agli esordi si passerà alla successiva contaminazione con il jazz. Lo swing e le ‘fantasie’, il bebop, il mainstream, fino al jazz-rock, alle recenti collaborazioni con il compositore Roberto Magris (sulle quali probabilmente verrà realizzato un lavoro specifico in chiave discografica). Un excursus, insomma, emblematico dell’ampio respiro che oggi identifica l’anima della Big Band. Basti pensare che l’ensemble diretto dal Maestro Pasetto dispone di vari repertori e proposte. “E’ anche un modo – ci spiegava Pasetto – per continuare a dare nuovi stimoli ad un organico così numeroso ed impegnativo, che non avrebbe senso far lavorare senza la gratificazione di un buon numero di uscite in pubblico. Riusciaconcerto-spettacolo mo a fare circa una ventina di concerti all’anno. Abbiamo che ripercorre il repertorio sulle musiche e le canzoni di Burt Bacharach l’evoluzione artistica e il tributo a Marilyn Monroe della band, (rispettivamente con le voci di Silvia Testoni e Morgana saranno ospiti Montermini), quello spiritual/ gli Jashgawronsky gospel (con la brava cantante americana Cheryl Porter), Brothers quello classicamente jazz e quello sulle composizioni di Magris”. di Beppe Fondata da un gruppo di amici nel 1946, la “Città di Montresor Verona” ha avuto vari direttori fino al 1975, anno in cui il Maestro Mario Pezzotta imprime alla Banda una svolta stilistica di marca afroamericana, con il jazz che entra a far parte del repertorio. Svolta ulteriormente accentuata con il successivo direttore Renzo Nardini, che da tempo collaborava strettamente con Pezzotta, e quindi con il Maestro Marco Pasetto, attualmente alla guida della Big Band.. Gli ‘incredibili’ Jashgawronsky, per questo specifico Let’s Go spettacolo sui 60 anni della “Città di Verona”, interagivenerdì 22 ranno con vari estratti dai loro recital, sempre sospesi dicembre ore 21,15 tra cabaret, musica, e surreale poetica. Ingressi ad teatro camploy verona inviti, si potranno ritirare all’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Verona nella settimana precedente allo Info URP: spettacolo. n 045/8077500 33 jazzin’ veronatime, il mensile di verona e provincia Un evento unico: dal teatrodanza all’espressione attiva di Andrea Castelletti Con Festa! S isina Augusta prosegue la personale ricerca multidisciplinare di arte performativa e, dopo le rappresentazioni al Festival della Letteratura di Mantova ed al Teatro Libero di Milano, porta nel nostro territorio le sue più recenti produzioni. Al Teatro dell’Angelo il programma di giornata prevede: alle 18 “Cercando i Sei Personaggi”, alle 19.30 videoproiezioni del regista Alberto Rizzi ed alle 21 “Tango Metropolitano”. “Cercando i Sei Personaggi” vede otto attori/ danzatori in un immaginaria gabbia/meccanismo condannati all’iterazione dei gesti, alla distorsione dei sentimenti nel dibattersi alla ricerca di un’identità che non hanno, attraverso i ruoli pirandelliani specchiati, raddoppiati e stravolti. “Tango Metropolitano” ha luogo in un desertificato ed androide paesaggio post-atomico dove il protaLet’s Go gonista (il magnifico Lorenzo Pagani) viene risab 16 dic dalle 18 chiamato, dalle tracce del passato, all’istinto + Dj.set dalle 22.30 di rievocare l’Umano cercandolo attraverso il dom 17 dalle 18 teatro dell’angelo, linguaggio della danza. Le potenti coreogravallese fie sono intercalate da parti recitate tratte da “Scene di un Matrimonio” di Bergman. Le note Info 3381049713 del tango evocano la nostalgia di ciò che era www. e si mescolano e contrappongono alla durezza sisinaaugusta. dei ritmi elettronici. Nelle performances si avcom organizzazione@si verte nettamente la personale poetica di Sisisinaaugusta.com na, connotata da una specifica gestualità fisi- Compagnia Sisina Augusta al Teatro dell’Angelo ca che prorompe dalla profonda e viscerale ricerca interiore. Gli spettatori delle sue creazioni e i molti allievi dei suoi corsi si ritrovano infatti - attraverso i movimenti, le parole, le emozioni, i corpi - in un mondo/dimensione costituito di energia e poesia, di estroversa fatica e sorprendente introspezione. Chi sarà presente il sabato sera potrà amplificare direttamente queste sensazioni assieme ai performers quando il ClubMaster Alex Mastini scaturirà dalle suggestioni degli eventi in un electro-Dj.set che non potrà che aumentare il vortice emon zionale. Al Salieri Mara Galeazzi e i primi ballerini del Royal Ballet di Londra La danza “Reale” Let’s Go CENERENTOLA Sab 30 dicembre ore 20.30 mar 2 gen ore 20.30 mer 3 gen ore 20.30 gio 4 gen ore 20.30 dom 4 gen ore 15.30 Teatro Filarmonico, Verona Via dei Mutilati www.arena.it e-mail [email protected] OMAGGIO AL ROYAL BALLET gio 25 gen ore 20.30 Teatro Salieri, Legnago www.teatrosalieri.it tel. 0442 25 477 e-mail [email protected] danza C apodanno con la danza, che torna al Filarmonico con una nuova produzione della Fondazione Arena, “Cenerentola”, nella coreografia di Maria Grazia Garofoli. Del balletto musicato da Prokofiev non c’è quasi bisogno di raccontare nulla, tanto è nota la fiaba di Perrault dal quale è tratto. “Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il principe, la nascita e il fiorire del senti- mento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia”, scriveva in una nota nel 1945 il compositore, alla “prima” al Bolshoi. La protagonista è la ballerina russa Eugenia Obraztsova, che si alternerà con Petra Conti, giovane talento italiano uscito dall’Accademia di danza di Roma. Il principe è Eric Nezha, primo ballerino della Scala, oppure il crotonese Alessandro Riga, proveniente dalla scuola del Teatro dell’Opera di Roma e primo ballerino al Teatro Massimo di Palermo. Il 25 gennaio terzo appuntamento con la danza al Salieri di Legnago: è un “Omaggio al Royal Ballet” con Mara Galeazzi e i primi ballerini e solisti della compagnia londinese che ha sede alla Royal Opera House. Il programma prevede estratti e passi a due (da Giselle alla Sylphide, al Lago dei cigni, al Concerto di Sostakovich, a Elite Syncopation) dei grandi coreografi che hanno scritto la storia del Royal Ballet. Mara Galeazzi, bresciana, è “principal” del Royal Ballet, premiata nel 2003 come Migliore danzatrice dell’anno dal “Critics’ circle national dance award” e quest’anno come Migliore danzatrice italiana all’estero dalla rivista “Danza & Danza”. n 36 di Daniela Bruna Adami Nella foto: Maria Grazia Garofoli, direttrice del ballo della Fondazione Arena Parte al Nuovo la rassegna “Solo danza” Al ballo con Cenerentola P rende il via questo mese la rassegna “Solo danza” del Teatro Nuovo, che prevede tre appuntamenti di diversissimo genere, classico ottocentesco, balli tradizionali moderni, flamenco. Lunedì 11, torna il Balletto di Mosca “La classique”, compagnia fondata nel 1990 da Elik Melikov. Fedeli al loro nome, ripropongono i grandi classici della tradizione ballettistica russa, questa volta “Cenerentola”, il balletto narrativo in tre atti di Prokofiev, ispirato alla fiaba di Perrault. Vicenda molto amata in Russia per la valenza metaforica, il motivo dell’oppressione ingiusta cui segue un riscatto glorioso e il recupero della sovranità, era infatti perfettamente consona alle speranze della popolazione sovietica. La versione del Balletto di Mosca, firmata da Viktor Litvinov, sviluppa in ciascuno dei tre atti un diverso stato d’animo della protagonista (tristezza, speranza, gioia) e inserendo inediti tratti grotteschi. Scenografia e costumi sono di Maria Zavitskaya; meravigliosa la trasformazione per magia di Cenerentola in una creatura principesca, pronta per l’apoteosi del gran ballo. Il 26 gennaio è la volta di Raffaele Paganini, nel collaudato “Da tango a Tre sirtaki: omaggio a Zorba”, coreograappuntamenti fie di Luigi Martelletta, musiche di Astor Piazzolla e musiche originali di con Balletto di Marco Schiavoni con la Compagnia I Solisti italiani. La Mosca, Paganini storia è quella di un uomo che, alle e il flamenco di soglie del matrimonio, viene assalito dai dubbi e dai timori e fugge dalla Marquez sua terra, la Grecia, per iniziare un viaggio alla ricerca di se stesso. Un viaggio che sarà ricco di sorprese e di nuove conodi Daniela Bruna scenze e sentimenti, fino alla nostalgia di casa. Il Adami sirtaki rappresenta l’atto culminante ed emozionante di questa presa di coscienza, partita con il fascino dei tanghi, arricchiti di particolari ed esclusive cadenze ritmiche, per approdare appunto al sirtaki, con la sua forza e vitalità musicale, attraverso balli tradizionali vivaci e nuove espressioni coreografiche, ritmi di Let’s Go diversa provenienza: il tutto in un mix di musiche, Lunedì 11 dicembre 2006 ore 21 colori, atmosfere, suggestioni BALLETTO DI MOSCA Il 27 marzo la rassegna si conclude con la compagnia “Cenerentola” di Antonio Marquez che festeggia il suo “X anniversario” che è anche il titolo dello spettacolo. Marquez Venerdì 26 gennaio 2007 ore 21 fonda infatti nel 1995 la sua compagnia con l’intento RAFFAELE PAGANINI di recuperare e approfondire le autentiche radici del “Da tango a sirBaile Español. La serata prevede tre brani, “Bolero”, taki” “Danzas de la vida breve” e “Despues de Carmen”. Il Martedì 27 marzo primo è di forte impatto emotivo, nel crescendo mu2007 ore 21 sicale che dà spazio a vari quadri nei quali di stabili ANTONIO MARQUEZ sce un incontro-scontro tra il solista e diversi gruppi. “X Anniversario” “Vida breve” narra una drammatica storia d’amore tra Teatro Nuovo, una gitana e un ingrato signorino: Marquez creò queVerona sto balletto nel 2001 per il Teatro Real di Madrid, dove Piazza Viviani 10, ottenne grande successo. Il terzo pezzo racconta dei tel. 045.8006100 www.teatrostabile trionfi del torero, che a tutto ciò che desiderava, fama verona.it e successo, ma soffre per la morte dell’amata Car- 37 danza di Giorgio Maria Cambié book La veronese Mariesa Meneghelli pubblica “Le favole di Francesco” Un libro per difendere il valore della fiaba A cena con l’artista Dopo i due appuntamenti di novembre con Conati e Paiusco, gli incontri tra arte culinaria e buonumore proseguono al ristorante San Marco di Caprino, con l’organizzazione di BaldoFestival . Mercoledì 6 dicembre, “Poesievendoleria”: Andrea Ciresola intratterrà gli ospiti componendo in diretta poesie a richiesta, che un attore poi declamerà. Mercoledì 13 una serata davvero magica con il Mago Daniel, che stupirà i commensali con magie da salotto e monologhi comici. Le cene avranno inizio alle ore 20.30 e saranno a numero chiuso. Info e prenotazioni: 045.7242005. F ra videogames, playstations e tartarughe ninja ai bambini di oggi resta poco da creare con la fantasia. Gli esperti dicono che questa mancanza influirà negativamente sul loro sviluppo cerebrale. Non siamo esperti e non sappiamo se questo corrisponda al vero, ma dobbiamo riconoscere che in passato i bimbi erano aiutati nelle loro creazioni fantastiche dalla fiaba. Era un vero e proprio strumento educativo tradizionale in cui agivano personaggi che impersonavano il bene ed il male. La verità e l’ inganno introducendo il bambino alle realtà che avrebbe trovato nella vita. Di norma vincevano il bene o l’eroe buono, dando al piccolo fiducia nell’avvenire. Quante e quali fossero da noi le fiabe tradizionali lo possiamo conoscere dalla raccolta ottocentesca di Ettore Scipione Righi recentemente pubblicata. Vi sono raccontini locali, ma anche narrazioni che vengono addirittura dalla Bib- bia. Di tutto questo patrimonio non è rimasto nulla. Contro la perdita della fiaba , e di quello che essa era per i piccoli, la scrittrice veronese Mariesa Meneghelli pubblica ora un agile volume “Le favole di Francesco”, (editore MEF Firenze). Vi narra una serie di fiabe in cui gli elementi tradizionali sono trasposti in epoca attuale, ma con personaggi della tradizione: le streghe, i filtri, gli gnomi, eccetera. Ne risulta un gustoso complesso che ci auguriamo possa essere fruito da qualche bambino per sviluppare con senso critico la sua mente anziché rimbambolarsi col ciarpame televisivo. n Alla galleria Incornicarte, poesia totale e jazz da vedere Camera con jazz Dannia Pavan di Let’s Go Camera con Jazz dal 2 dic al 13 gen Inaugurazione sab 2 dic ore 18.30 Galleria in Jazz concerto 16 dicembre ore 21 galleria incorniciarte s. massimo, verona via brigata regina, 27/a Info 0456900212 sia poesia S e la poesia può salvare, unita al jazz offre un momento di grazia. Che sublimato in “Camera con Jazz” si offre in una mostra tutta da vedere e da ascoltare. L’iniziativa si compone di due percorsi artistici estremamente diversi ma entrambi significativamente densi: la “poesia totale” di Mauro Dal Fior e la pittura e l’arte di Amaranta De Francisci. Da una parte l’esperienza di una poesia “altra” che si può tradurre nel suono e nel rumore di una poesia sonora e dall’altra una poesia visuale che si fonde e si sposa con l’oggetto, la tela, l’installazione, il gesto. Soggetto del poetare, nell’una e nell’altra direzione artistica di esplorazione e comunicazione, il jazz, per immergersi in un percorso “totale” che dal suono si abbandona al segno e vi rim- incontro visivo tra la poesia e la pittura, dal suono al segno, dal gesto dipinto a quello suonato balza per ritornare nuovamente un segno sonoro arricchitosi di nuovi significati che coinvolge tutta la persona nelle direzioni delle diverse sollecitazioni sensoriali offerte dalla mostra. Una mostra che è esperienza degli occhi e del cuore, del suono e del sentire interiore, del gesto dipinto e di quello suonato, suoni che diventano colori e colori che diventano suoni… Durante il periodo della esposizione, Anna Ballini della galleria Incorniciarte propone un evento che vuol essere un ulteriore spunto di approfondimento e di piacere artistico: gallEria IN jazz, una serata musicale con Paolo Ballini, Bobo Facchinetti, Luca Pisani e Andrea Sorgini (sabato 16 dicembre alle 21, galleria Incorniciarte) grazie alla cui performance musicale le sonorità del jazz che permeano le opere di Camera con Jazz diventano happening totale, per una serata “a regola d’arte”. n 38 Immagini tratte da www.studioamaranto.com Fra limoni e arance le poesie del veronese Luigi Pedilarco Il poeta on the road Un banchetto a Santa Toscana vende i suoi libri “E ntra in silenzio nel mio silenzio. Al tuo cuore invocherò un grido muto”, così scrive Luigi Pedilarco, poeta di strada, che si può trovare col suo cappello di paglia al banchetto di opere, decorato con arance e limoni, in piazzetta santa Toscana, in piazza dei Signori a Vicenza oppure nel caffè Art Gallery dello scultore Giancarlo Maria Chiaralunzi nel portico del Ciak. Vende i suoi libri che fa stampare a sue spese e si mantiene così. Nato a Caltagirone (Catania) nel 1945, vive a Verona; selezionato dalla rivista Anterem nel 1994 con la poesia “Io vivo fra versi asciutti”, ha pubblicato: “Un giorno o l’altro avrò anch’io un cappotto” (Bonaccorso 1997), “Amo la rivoluzione più di mia madre” (Libroitaliano 2001), “Aspettiamo che venga la notte (Scuola san Zeno 2004); i ciclostilati come “Sotto il cielo nessuno appare”, antologia scritta con Paolo Miele, i fogli fotocopiati, con in copertina i suoi disegni, ha tenuto letture nei centri culturali, è stato presente al Festival della letteratura di Mantova, al Bosco dei Poeti di Dolcè e al Festival della Letteratura di Villafranca. Ha in preparazione una raccolta di 108 inediti intitolata “Quando andavo in bicicletta”. Il giornale di strada “Capolinea” pubblica in questi mesi la sua prosa poetica. Un padre contadino, una madre il cui pensiero è caro, una moglie scomparsa recentemente per malattia il cui ricordo ancora lo emoziona, una figlia universitaria: le sue pagine sono tutte prese dal racconto esistenziale. “Mi tengo tutti i vizi e vado nel mondo come uno straniero” oppure l’irridente “Non mancherò al funerale della zia nonostante l’ascesso. Sarò sobrio e in prima fila. Tutti quelli che vogliono partecipare si consiglia una stretta conoscenza con il direttore di banca per un eventuale mutuo trentennale”. È bella la lingua italiana di Pedilarco, sonora e asciutta, ermetica. con l’ardimento dell’artista gioca e spiazza, trascina nel piacere della lettura. “È un linguaggio spontaneo, che viene dall’infanzia e ha conosciuto la bella scuola della strada”, afferma Pedilarco. Se è vero che “La poesia è l’arte di nascondere il mare in un magazzino di memoria”, Pedilarco nei suoi versi parla della sua vita con grande e ironica lucidità. Partito giovanissimo dalla Sicilia dove faceva il ragazzo dal barbiere, ha vissuto a Milano e in altre città come muratore, spesso col fratello gemello, è arrivato a Verona negli anni della contestazione e dei movimenti extraparlamentari e subito si è sentito vicino ai deboli. Chi ha poi lasciato la politica ha trovato un posto come impiegato, lui un banchetto in piazza santa Toscana. “Mi piaccio – confessa con simpatia disarmante Luigi Pedilarco – le mie ultime poesie completano il mio percorso dalla Sicilia a Verona, dalla giovinezza fino a questa età ballerina. Scrivere rende soddisfatti, si esce un tantino dal problema economico, si supera la crisi della casa. Col mio banchetto in stupenda posizione dirigo la città”. n di Rosangela Lupinacci A Verona in Via del Carretto, 21 (angolo Via Roveggia) Tel. 045 820 17 53 39 sia poesia Quattro passi tra le righe a cura di Pucci Davoli L’ancora incagliata di Fiorello Volpe Nota autobiografica dell’autore H o 43 anni, veronese. Sono una persona qualunque, appassionata alla lettura e allo scrivere. Ho partecipato a qualche laboratorio di scrittura creativa, che consiglio a chi sente le “dita in fermento”. Sono attorniato da una famiglia splendida. “ Scrittori Veronesi” A vete delle novelle, storie, racconti scritti da voi? Questo è il momento di tirarli fuori dal cassetto ed inviarli a noi (redazione@veronatime. net). Gli elaborati ritenuti più interessanti, accompagnati da indirizzo, recapito telefonico ed una piccola nota autobiografica dell’autore, saranno pubblicati in queste pagine. E’ essenziale che il racconto non superi le 2500 o 5000 battute (spazi compresi) nel caso, rispettivamente, di pubblicazione in una o, al massimo, due pagine del nostro giornale. il racconto 40 E ster entra in casa e chiude fuori la sua giornata, si avvicina al computer, schiaccia il pulsante “ON”, seleziona “AUDIO”, “AUDIO-STORY”, inizia una musica d’orchestra d’altri tempi, si distende sulla sua nuova poltrona e socchiude gli occhi… “In questo mondo in velocità, costruito attorno alla frenesia del tempo che fugge, non riusciamo più a restare presenti, partecipi e costruttori del nostro vivere, perché in questo turbinio perdiamo i pezzi e fatichiamo il doppio a ritrovare amore, amicizia e tranquillità. Ma se ci guardiamo dentro, vediamo penzolare dalla nostra anima l’ancora che ci tiene attraccati a questo mondo…la nostra ancora di salvezza la poesia, incagliata, incrostata e sepolta dal cinismo. Come riuscire a riconoscerla, a tirarla fuori perché possa aiutarti in questo compito? Io ti dico caro ascoltatore che non è da tutti e soprattutto non è facile ma si può trovarla anche nella quotidianità. Mentre ti rechi alla tua occupazione o comunque ti infili in quel serpente di auto dove sembra che tutte sfilino su un binario, resti con gli occhi fissi sulla targa dell’auto che ti precede senza riuscire a vedere oltre? Non scorgi il sole che filtra dalle nuvole abbagliando i tetti della tua città, specchiandosi nel fiume, che cheto s’infila sotto i ponti? Se continui tutto il giorno a pensare quello che vogliono che pensi, a fare quello che vogliono che fai, non riesci mai a tirar fuori dal tuo cuore una frase che sia tua, da dentro, su quello che senti? O non disegni su un foglio il sole che hai visto al mattino? Quel sole ti porterà a quell’estate sulla sabbia, ad una sera illuminata dalle stelle, ad un bacio e ti sarai riappropriato di un tempo che non ricordavi e solo il fatto di ricordarlo ora ti obbliga a fermare il concitare del presente per soddisfare un ricordo fatto di poesia. Se domani mattina nella solita scia con le solite auto non vedrai l’auto che hai davanti, ma arriccerai il naso guardando il sole che riflette nell’acqua, ti sentirai portare in questo tempo, riappropriandoti di tutto quello che ti gira intorno…e tutto questo è poesia, è vita. Bisogna solo riconoscerla. Bisogna solo farla sedere accanto. Ora il mio tempo è scaduto, vi auguro di passare un buon fine anno e per favore non fatevi ossessionare dal conto alla rovescia della televisione, cosa cambia se sbagliate di dieci secondi o di un minuto, sarà il vostro conto alla rovescia, solo il vostro. Guardatevi attorno non fatevi schiacciare. Buon duemilatrenta!” Ester si alza dalla sua poltrona, si avvicina al computer, preme il tasto “OFF” e la musica si tronca immediatamente. Si gira va verso una grande vetrata e guarda fuori. Non vede il sole, è nascosto dai grattacieli. Non vede neanche le stelle la notte. Ricorda che quello che gli raccontavano da piccina sul passato, non lo prendeva mai sul serio, anche i suoi nipotini non crederebbero mai ad un sole che scotta sulla pelle, ad una spiaggia di sabbia vera, ad un cielo stellato da guardare col naso all’insù. Allora tutto ce lo si era fatto sfuggire tra le mani, piano piano, senza rendersene conto, come sfugge tutti i giorni una vita dove non siamo noi a creare la strada. n Storia degli anarchici veronesi Anarchismo di provincia fra l’Unità e il Fascismo D urante alcune manifestazioni anticlericali dell’ottobre 1891 viene mutilata la statua del pittore Paolo Caliari detto il Veronese che era posta in piazza santa Anastasia: con un colpo viene mozzato il naso. Vengono arrestati alcuni anarchici poi rilasciati dopo due mesi di carcere preventivo. Da questo episodio prende il nome il libro “Il naso rotto di Paolo Veronese. Anarchismo e conflittualità sociale a Verona (1867-1928)” edito dalla BFS, Biblioteca Franco Serantini (1951-1972), archivio storico e centro di documentazione di storia sociale e contemporanea pisano intitolato all’anarchico morto in carcere dopo un interrogatorio di polizia. Le vicende degli anarchici dell’area veronese – circa alcune centinaia nel periodo preso in considerazione – simbolicamente iniziate con la mutilazione della statua e poi soffocate dalla repressione dei Tribunali speciali fascisti propongono i valori e le relazioni fra persone ispirate da un medesimo ideale di cambiamento sociale e politico. Nel primo dopoguerra la provincia di Verona conosce conflitti sociali rilevanti caratterizzati dalla presenza di una Camera del Lavoro molto attiva, dallo sviluppo delle lotte operaie e contadine e delle organizzazioni sindacali e dal ruolo ricoperto dai sindacalisti rivoluzionari e dagli anarchici, ricostruiti in modo minuzioso dando ampio spazio alla biografia dei partecipanti, anche di quelli oscuri e dimenticati. Lo sforzo di ridefinire una storia del movimento anarchico accomuna studiosi che indagano la realtà del proprio comune e della propria provincia in una rete di rapporti personali con una produzione storica ormai cospicua partita sei anni fa dal progetto del Dizionario biografico degli anarchici italiani. Le fonti sono bibliografiche, archivistiche e giornali dell’epoca; il testo comprende tre appendici: le organizzazioni dei lavoratori della provincia di Verona (1900-1922); la statistica degli scioperi nella provincia di Verona (1901-1922); le biografie di anarchici militanti. Il volume è una documentata e puntigliosa ricostruzione di una storia poco conosciuta, forse inconsueta per il panorama culturale veronese, che analizza le trasformazioni economiche e sociali, le iniziative politiche e sindacali, le vicissitudini e i processi, le proposte culturali, le vicende umane in un quarantennio. L’opera è di Andrea Dilemmi (Bergamo 1972), che vive e lavora a Verona. Laureato in Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, ha vinto con la sua tesi di laurea rivisitata nel volume la borsa di studio Città di Verona 2006 per argomento locale. Nel 2004 ha ottenuto la borsa di studio “Pier Carlo Masini” con una ricerca biografica sull’anarchico veronese Giovanni Domaschi. Una dettagliata e originale ricostruzione Andrea Dilemmi, Il Pisa, 2006. n naso rotto di di Rosangela Lupinacci Paolo Veronese, Bfs, 41 book L’atmosfera cosmopolita descritta da Marie Kerschbaumer Le immagini dell’elegia Rosangela Lupinacci di L a lettura di “Immagini semprepiù” di Marie Therese Kerschbaumer ci introduce in un’atmosfera mitteleuropea e cosmopolita della poesia contemporanea. L’autrice di liriche, narrativa, saggi e radiodrammi è nata a Garches in Francia nel 1936 da padre ispanico-cubano e madre austriaca. Fra il 1936 e il 1939 visse a San Josè di Costarica e poi fece ritorno in Europa e all’inizio della seconda guerra mondiale in seguito alla tragica scomparsa di entrambi i genitori fu affidata al nonno materno e crebbe in Tirolo. Agli inizi degli anni ’70 si è laureata in filologia, vive oggi a Vienna da oltre trent’anni e ha tradotto numerose opere dal rumeno, dallo spagnolo e dall’italiano. Ha soggiornato in molte città come Praga, Bucarest, Parigi, Londra, Vienna, Firenze e Verona e altre del Sudamerica. “Io sono stanca dell’essere in cammino, vorrei poter restare da qualche parte nella terra di nessuno forse”, confessa la poetessa in “Attraverso le frontiere”. Il libro raccoglie diciotto liriche dal 1964 al 1987 e la prosa “Orfeo”: l’autrice ha infatti esordito con prose di forme e ritmi nuovi e il testo vuole evidenziare questo aspetto biografico e artistico. Come suggerisce nella prefazione il poeta Gerardo Kofler nella sua opera “troviamo subito il moderno e il classico: la trasgressione della prosa alla poesia dall’una e la proposta esistenziale dei miti dall’altra parte. Due parti in tensione creativa e in dialogo letterario”. Il collegamento classico inevitabile, non solo con i Salmi e i versetti della Bibbia, non dimentica la lezione moderna formalista degli strutturalisti russi, del Circolo di Praga e lo strutturalismo di Roman Jakobson. “Per me leggere ha qualcosa del fluire dell’acqua, leggere come destino”, una liberazione dalla schiavitù dell’ignoranza attraverso le potenzialità del linguaggio secondo un’esperienza consolidata della letteratura austriaca contemporanea. La lingua è ricerca di raffinata essenzialità, gioco e sperimentazione verbale, Un uomo che coltiva il giardino… Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè giocano in silenzio a scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina… Una donna ed un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. Chi accarezza un animale addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. Queste persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo. Jorge Luis Borges sia poesia senso dell’abbandono all’elegia e alla malinconia del distico, ricerca della sonorità, del silenzio e degli spazi vuoti, della ripetizione magistrale e voluta per un effetto di grandiosità. La traduzione è ad opera della germanista Riccarda Novello, che sottolinea come si possa cogliere un qualche messaggio al di là della raffinatezza stilistica e dell’accuratezza delle metafore nella riflessione dolente sull’umanità che sfugge la banalità del male attraverso la virtuosità del linguaggio. Marie-Therese Kerschbaumer, “Immagini semprepiù”, cura e traduzione di Riccarda Novello, Anterem, Verona, 2006.n di margherita tedeschi beccherle stradone s.fermo, 12 - verona tel 045 800 6 800 42 Foto sopra: Paul Klee, Ad Marginem L’antiquariato di qualità in mostra e in asta e’Venti d’Arte soffiano in Bra S di Laila Caroli di i tiene dal 5 al 10 dicembre presso la sala Bouvette del Palazzo della Gran Guardia la mostramercato dedicata all’antiquariato di qualità “e’Venti d’Arte”. Presenti importanti collezionisti da tutta Italia: in esposizione dipinti a olio realizzati tra ‘800 e ‘900 (tra le firme spiccano quelle di Riccardo Pellegrini, Caprile, Fanelli e Marinella). Mobili e oggettistica del ‘700 e ‘800; capolavori ancora più datati, come la statua di S.Antonio da Padova in legno, risalente al ‘400 toscano. In mostra anche tappeti, argenti e gioielli d’epoca. Di particolare pregio la coppa ottocentesca in argento William IV: un omaggio a Lord Ebrington dagli abitanti della contea del Devon, che donarono un penny ciascuno per celebrare il suo impegno e la sua integrità politica. Una sezione è dedicata all’oriente: mobili, terrecotte di epoca Tang Maddalena Taddei (VII-X sec.), porcellane e dipinti su carta di riso. L’attenta selezione comprende pezzi unici, rari e garantiti, difficilmente reperibili altrove, cui accedere ad ingresso gratuito. Segnalazione particolare merita l’asta benefica organizzata il 7 dicembre alle 21, attraverso cui entrare in possesso di preziosi cimeli. Parte del ricavato viene devoluto all’Associazione Veneta per la Lotta Contro la Fibrosi Cistica, sede di Verona. La conduzione è affidata all’enfatico accento francesizzato del Principe Bijan, famoso per la dialettica scarna e perentoria che lo contraddistingue a Telemarket. L’obiettivo della beneficenza conseguito con l’organizzazione dell’asta ben si sposa con gli ideali che hanno spinto il Centro UNESCO Verona a patrocinare l’evento. n Let’s Go dal 5 al 10 dicembre mar-gio 15-22 ven-dom 10-22 gran guardia, verona Info: 340 7106477 [email protected] www.studioforneris.it Arilica Antiqua, la settima edizione di antiquariato a Peschiera Le tracce del tempo I l sottotetto della caserma di artiglieria di Porta Verona si prepara ad ospitare, dal 6 al 10 dicembre, la settima edizione di «Arilica antiqua, tracce del tempo: mostra mercato dell’antiquariato» organizzata dall’associazione culturale Artidea e patrocinata da Regione, Provincia, Comune di Peschiera e dall’Ordine degli architetti di Verona. La rassegna è stata presentata dall’assessore provinciale alla cultura popolare e identità veneta Matteo Bragantini, che ha così motivato il patrocinio: «L’iniziativa ha un profondo legame con il territorio e le sue tradizioni. Basti pensare che molti degli oggetti oggi considerati d’antiquariato si trovavano nelle case dei nostri nonni; facevano parte della quotidianità, pezzi unici perché realizzati artigianalmente». Stefania Verità e Paola Simeone di Artidea hanno illustrato le peculiarità di questa edizione di Arilica antiqua. «La mo- stra principale presenta una ventina di espositori provenienti da tutto il territorio nazionale. Un numero volutamente piccolo, per consentire al pubblico di avere un contatto vero e diretto con il mondo dell’antiquariato. Questo é il nostro obiettivo», ha detto Verità, «e l’esposizione stessa è stata pensata in modo da accompagnare il visitatore in una sorta di percorso attraverso il mondo antico e la sua arte». Due gli eventi collaterali che completano la rassegna: «Il giardino si veste d’antico», dedicato agli arredi antichi per esterni con l’allestimento di un giardino del ’700; «I maestri del ’900», sezione di arte moderna. «Vi troveranno spazio opere pittoriche, grafiche e sculture di maestri del calibro di Arman, Fontana, Rotella, De Chirico, Vedova, Marini, Schifano, Turcato. Un’occasione», ha concluso Paola Simeone, «per conoscere anche l’arte e la cultura contemporanea e per vedere quanto questa possa felicemente convivere con l’arte antica». Arilica antiqua viene inaugurata mercoledì; la mostra resterà quindi aperta sino al 10 dicembre, con orario dalle 10 alle ore 20. n L’ingresso é libero. 43 Let’s Go dal 6 al 10 dic merc e giov ore 15.30-20 ven sab dom ore 10-20 peschiera porta verona antiquaria Un modo diverso per vivere lo sport d’inverno di Alessandro Voci Hockey una realtà in crescita In aumento il numero delle squadre unite dalla stessa passione L a realtà degli sport invernali di Verona non è solo sci e alpinismo. Da anni, infatti, sono attive sul territorio diverse associazioni, scuole o squadre che tengono alto il nome della nostra città nel campo dell’hockey sul ghiaccio, uno sport sempre più importante, ma che pochi veronesi conoscono. Nel 1985 a Bosco Chiesanuova nasce la società Falchi Hockey Bosco, che da subito ottiene grandi risultati sia nelle categorie inferiori (Under 8, 10, 14, 16, 18) che nella categoria superiore, con vittorie su squadre più rinomate (Asiago, Cortina, Feltre, Milano, Torino...), con singoli atleti chiamati nella Nazionale italiana e buoni piazzamenti nei rispettivi campionati. La squadra è rimasta per alcuni anni in serie B e dal 1989 è in C. Dopo essersi fermati la stagione passata per problemi organizzativi, i Falchi si pre- parano con determinazione ai blocchi di partenza di questa nuova sfida. Dopo due sole stagioni si torna a far visita alla serie C: gli ultimi risultati in questo raggruppamento sono un’eliminazione in semifinale di play-off grazie all’Ice Rink Lecco (stagione 2002/03) e un titolo perso solo per differenza reti con il Como HC (stagione 2003/04). L’ambizione è quella di dare l’assalto a quel primo posto sfuggito nelle ultime occasioni: l’intenzione minima è invece quella di divertirsi, dando battaglia sul campo ai vecchi-nuovi avversari. Nel 1995, invece, nasce un’altra squadra dal nome curioso, ma dalle grandi ambizioni e risultati: i Sorci Verdi. Quasi per scherzo un gruppo di ragazzi con la passione comune per l’hockey, in quel periodo appena nato in Italia, si unisce per praticare questo sport. Da allora il gruppo di giovani è cresciuto gareggiando nei diversi tornei che man mano si sono presentati, fino ad arrivare alla partecipazione del primo campionato Nazionale. Ora i Sorci Verdi Verona sono attivi nella Serie B, nel campionato Primavera e Ragazzi e anche quest’anno tenteranno l’assalto al campionato maggiore in un girone Veneto-Friulano forse tra i più difficili nella serie. E per finire citiamo alcune scuole attive nell’insegnamento di questa disciplina sportiva e che da tempo tentano di favorire la diffusione dell’hockey nel veronese. Fondata nel marzo del 2004 l’associazione “Verona Skates” ha come finalità lo sviluppo e la pratica di attività sportive e culturali, con particolare riferimento al pattinaggio e all’hockey, sia su rotelle, che su ghiaccio e per questo organizza corsi ed allenamenti frequenti (sito: www.veronaskates.it). L’associazione “Pattinatori VR”, nata nel 2003, offre, inoltre, corsi per pattinaggio su roller e su ghiaccio per bambini e adulti nei mesi invernali allo stadio Bentegodi e alle palestre limitrofe (sito www.pattinan torivr.it). IL GRANDE NEGOZIO DELL’ARTE E DELLE IDEE Via Leoni, 6 • Verona • Tel. 045 8030580 sporting 44 A Friburgo in gennaio la fiera dello spettacolo, punto di riferimento per artisti ed operatori Expo di spettacoli gli stand e gli spettacoli sono aperti anche al pubblico curioso e divertito I n più di una occasione, mentre assisto ad uno spettacolo di teatro visuale - ossia senza l’uso della parola - di artisti che sono anche acrobati, mimi, musicisti, giocolieri, dal pubblico uno dei commenti maggiormente diffusi che sento bisbigliare è “Che bravi: sono STRANIERI!”. Me lo sono sentita chiedere anche al termine di mie performances comico-musicali… e come sempre, curiosa, ho chiesto il comemai di questa convinzione. Sempre per due motivi. Il primo è ovvio. Il secondo è la convinzione che per essere così bravi almeno bisogna aver ‘imparato’ le tecniche all’estero. Quel che mi amareggia un po’ del “Che BRAVI: sono stranieri” sta a dire come se noi italiani non lo fossimo! Siamo stati i primi, qualche secolo fa con la Commedia dell’Arte, a percorre tutta l’Europa esportando fisicità! Però è vero, nella maggior parte dei paesi europei, dalla Spagna alla Norvegia, pullulano scuole dei più svariati generi teatrali, la giocoleria spesso viene insegnata ai bambini direttamente nelle scuole, c’è un mercato libero, aperto, professionalmente riconosciuto… per non parlare dei Festival: enormi kermesse di spettacoli che muovono migliaia di spettatori con una diffusione impressionante sul territorio… Fantascienza?! No, andare per credere. Ma uno degli aspetti più interessanti e un po’ nascosti al pubblico, è che sono diffuse anche le Fiere degli Artisti. Da quelle più piccole in Svizzera a quelle enormi in Spagna. Veri e propri mercati, dove nei propri stands artisti e agenzie del settore presentano i propri artisti con adeguato materiale di presentazione cartaceo e video, gadgets… e spazi teatrali dove i gruppi si esibiscono in Short-Performances (usualmente di 30 min.), davanti ad un folto pubblico composto perlopiù da operatori del settore che hanno così la possibilità di vedere in due giorni, dal vivo, senza spostamenti cosa offre il mercato. Un vero e proprio mercato dell’intrattenimento, con incontri, dibattiti ed un circuito teatrale nazionale. La prossima è in Germania (ma ve ne sono anche in Francia, Spagna, Olanda, Inghilterra, Canada…), dove dal 10 al 12 Gennaio 2007 si terrà la 19. Internazionale Kulturboerse Freiburg, alla quale ho partecipato diverse volte, sia come artista che come operatrice culturale. Durante la manifestazione è possibile visitare lo spazio fieristico curiosando tra gli stand ed assistere ad un centinaio di ShortPerformances, raggruppati per tipologia: artisti da palcoscenico (comici, cabarettisti, mimi, comedians, ecc.); settore musica e settore artisti di strada. Vi sarà anche un galà serale. C’è tanto mondo al di fuori delle nostre mura. n Laboratorio di Sartoria Teatrale di Beatrice Zuin Let’s Go dal 10 al 12 gen friburgo, germania info: www. kulturboerse.de Confezioni e noleggio costumi per carnevale, teatro, danza e storici dal 1000 al 1400 Castel d’Ario (MN) • Via Marconi, 67/A • 348 8701667 349 0989783 • e-mail: [email protected] 45 viaggi Annalisa Morandini è l’oste dello storico locale di via Cigno Cuore e sincerità da Carroarmato di Ugo Brusaporc perbacco I ncontrare Anna“Il vino non è lisa Morandini, solo emozione, donna del vino tra le più note delma interpreta l’omonima assoil carattere ciazione, è facile per due motivi: il dell’uomo che primo è che pratil’ha fatto” camente vive nel suo locale, il Carroarmato, nome omaggio al genio leonardesco ed ironico grido di un sincero pacifismo, con entrata in Via Cigno. Il secondo è che Annalisa è di disarmante disponibilità, per cui ci siamo trovati al solito tavolo del suo locale, all’ora dell’aperitivo, per parlare di lei, del Carroarmato e del vino. E da qui cominciamo: Che cos’è il vino? Può sembrare una domanda sciocca, ma la risposta è di quelle che fa riflettere: “È il prodotto della natura dove la mano, l’interpretazione, dell’uomo è più determinante, perchè ritovi nel bicchiere esattamente il carattere dell’uomo che lo ha fatto. Non è importante che sia un bianco, un rosso o uno spumante, la mano dell’uomo è sempre evidente”. Noi insistiamo la stessa domanda. Lei questa volta si fa seria, prima di rispondere: “Direi che in questo caso vedo due posizioni: la prima è quella del vino che produce un’emozione intensa e soggettiva, la seconda che produce passività. Attraverso il vino si sviluppa la grande socializzazione, aiutata dall’alcol e, non meno importante, dalle senzazioni che sono fin troppo evocative, attraverso i profumi, il sapore, e come conseguenza hanno il ricordo del piacere o della negatività della vita”. Cosa ne pensa, le chiediamo di chi, sempre di più, compra al supermercato cartoni di tavernello o simili? “Non ho niente contro quei prodotti di cui si capisce la finalità. Meglio un Tavernello di chi spaccia per grande un vino e lo fa pagare troppo. Nel nostro mondo ci sono anche i banditi. Il Tavernello invece ci sta, il prezzo è la componente più importante per questo vino”. Il 4 giuno del 1988 il Carroarmato veniva inaugurato, diciotto anni dopo come potrebbe raccontarlo? “Posso dire che è un luogo che ha una sua particolarità: quando entri esci subito dal tempo, puoi chiederti tranquillamente in che anno sei e scopri che ti trovi nel tempo dell’umano, non della storia. Qui protagonista è la gente, la curiosità negli occhi, la voglia dei veronesi di farlo vedere. I miei clienti entrano per stare 5 minuti, il più delle volte restano un’ora e senza problemi anche 5 ore. Sullo stesso tavolo si ritrovano persone diverse che prima del caffè si scambiano i biglietti da visita “. Potendo tornare indietro? “Ricomincerei con il Carroarmato. Sono nata qui dentro. Può darsi che un giorno il mio lavoro finisca qui dentro, ma ormai ha cambiato la mia vita. Per me è stato magico, non avrei mai potuto conoscere il mondo com’è successo qui dentro”. Annalisa chi è? “Una persona che continua a scoprire, a imparare. Credo di essere una donna curiosa, mi piace guardare la gente, in tutta la sua varietà”. Tra poco sarà Natale, se dovesse consigliare qualche vino da bere in compagnia? “Come bianco il Chardonay di Vallaron 2003, per il rosso senza dubbio il Valpolicella Superiore Corte Sant’Alda 2003. Come spumante consiglierei il Montenisa Brut. E come passito starei su un classico, il Moscato d’Asti, rivisitato da Elio Perrone”. n 46 Sopra: il campo di allenamento Cangrande e il Club Arcieri Scaligeri Al via a Sant’Ambrogio la quarta edizione della kermesse enogastronomica La dispensa della Valpolicella A nche quest’anno la Valpolicella farà da cornice alla kermesse enogastronomica “La dispensa dei sapori della Valpolicella e del Veronese”, organizzata dal Consorzio Pro Loco Valpolicella in collaborazione con il Comune di Sant’Ambrogio e con i Consorzi Tutela Olio Veneto Dop e Tutela Vino Valpolicella Dop. Dall’8 al 10 dicembre Sant’Ambrogio allieterà il pubblico con stand e banchi ricchi di delizie. Il protagonista indiscusso della manifestazione sarà il vino, prodotto a cui la Valpolicella deve la sua fama a livello mondiale. In particolare, si potranno assaggiare gli squisiti vini rossi tipici di questa terra (Valpolicella, Amarone e Recioto). Non mancheranno, per tutti i golosi, leccornìe come il Formaggio Monte Veronese Dop, il miele, il riso vialone nano, i salumi tipici veronesi e il raffinato tartufo nero della Lessinia. Inoltre si festeggerà il decimo anniversario del Palio dell’Olio, il concorso che premia il miglior olio extravergine d’oliva Veneto Valpolicella Dop, considerato dagli esperti uno tra i più pregiati presenti sul mercato. Ma non finisce qui. I palati più esigenti potranno assistere alla preparazione di invitanti pietanze da parte di chef professionisti. n di Martina Bronzati Let’s Go ven 8 sab 9 dom10 Quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella Tel. 045 7701920 www.valpolicellaweb.it Modena, inaugurazione per il nuovo al Museo della figurina Emozioni e ricordi che non si scollano l’artista veronese Bruno Prosdocimi tra i testimonial P er un fine settimana davvero diverso suggeriamo una città che offre sempre più opportunità di svago eccezionalmente interessanti e di alta qualità: Modena. A metà dicembre verrà aperto il nuovo Museo della figurina: 500.000 figurine che entusiasmeranno i più giovani e faranno rinascere emozioni e ricordi ai meno giovani. Dall’Ottocento ai giorni nostri la storia viene rivissuta attraverso le figurine che tutti noi in un momento della nostra vita, abbiamo amato e collezionato. Testimone d’eccezione il vignettista veronese Bruno Prosdocimi che entrerà nell’album La mia figurina pensato e progettato per questa occasione. Così ci racconta i suoi ricordi l’artista: “Il Feroce Saladino era la figurina introvabile, che, molti anni dopo, ho trovato sul fondo di una scatoletta di cartone, sotto tanti mozziconi di matite colorate. Questa figurina, montata in una cornice dorata, l’ho regalata per Natale a Giuseppe Panini, e forse é proprio quella che é esposta in questo tanto atteso museo. Le caricature di tutti i personaggi del mio tempo, dai cantanti come Mina, Celentano, Battisti e Morandi, i calciatori come Rivera, Mazzola, Facchetti e Riva, e mille altri, si trasformavano in figurine. In questo periodo così importante della mia professione, ho disegnato i quattro fratelli Giuseppe, Umberto, Franco e Benito in una sola figurina dal titolo “Fratelli Panini”, nella raccolta “Calciatori 1969-70”: questa senz’altro é il mio Feroce Saladino”. Da venerdì 15 a domenica 17 dicembre un tre giorni all’insegna di spettacoli, proiezioni, concerti, laboratori, giochi. Info: 059-2033090 oppure www.museodellafigurina.it. n 47 di Michela Dell’Omarino Let’s Go Ven 15, sab 16, dom 17 museo della figurina, modena itinerari I mercatini di Natale, antiche tradizioni che si rinnovano Natale nelle città T Maddalena Taddei di Let’s Go Trento Tel. 0461983880 fino al 24 dicembre Siror nelle quattro domeniche di dicembre Bolzano Tel. 0471307000 fino al 23 dicembre Bressanone fino al 6 gennaio Vipiteno fino al 7 gennaio Brunico fino al 6 gennaio Merano tel 0473235223 [email protected] fino al 31 gennaio Rovereto 0464452142 fno al 24 dicembre Arco Mercatino asburgico fino al 24 dicembre (solo venerdì, sabato e domenica) Levico Terme Parco secolare degli Asburgo fino al 5 gennaio Caldonazzo 6-7-8 dicembre e il 13 e 14 dicembre Cortina fino al 31 dicembre Innsbruck fino al 28 dicembre www.donnerhof.at itinerari 48 ra montagne e nevicate in Trentino Alto Adige ogni anno viene allestito il mercatino di Natale :le vie delle città vengono avvolte da una magia, che porta con sé profumi d’altri tempi. Ogni centro piccolo o grande che sia, presenta il suo mercatino: il clima è ovattato e magico per alcuni giorni, la frenesia della vita quotidiana rallenta, lasciando spazio all’ euforia e alle aspettative. E’ allestito in centro con delle casette di legno, simili a piccoli chalet ordinati ed addobbati, cosicché lo spazio tracciato, diventi un percorso piacevole per i numerosi visitatori. Ogni casetta è una piccola bottega, dove trovare prodotti caratteristici, come le classiche calde pantofole di “lana cotta”, o i pregevoli loden, prodotti di cartoleria ricercata quali svariate varietà di penne stilografiche, porta fortuna locali, candele decorate e molto altro ancora. Intervallate alle casette, troviamo bancarelle con prodotti alimentari, dolci caratteristici da forno e non, pasticceria natalizia, dolci tipici quali zelten , strudel di mele, biscotti fatti in casa, pani di tutti i tipi e ingredienti, frutta caramellata… Ci sono poi i caratteristici chioschi, che tengono aperti fino a tarda notte, dove si può sorseggiare del caldo caratteristico vin brulè in tazze di ceramica, diventate oggetto di collezione, piuttosto ricercate grazie al fatto che vengono prodotte in numero limitato ed ogni anno sono diverse . I mercatini di Natale apriranno ai primi di dicembre e in alcune città si protrarranno fino a gennaio; numerose le feste di Capodanno organizzate in collaborazione con i mercatini. A Trento si esporranno prodotti di artigianato locale, idee regalo e giochi per bambini. Ci saranno feste con appuntamenti, mostre, spettacoli e visite guidate ai monumenti. A Siror, ai piedi delle Pale di San Martino nelle quattro domeniche di dicembre ci sarà un mercato d’artigianato, addobbi per l’albero, statuine in legno per il presepe realizzati dagli artisti del Primiero. A Bolzano la piazza centrale e il centro storico ospiteranno il grande mercato con bancarelle ricche d’addobbi, idee regalo, giocattoli, dolci e prodotti tipici. Bressanone verrà animata dal mercatino con numerosi stand che proporranno le usanze e gli oggetti più tipici tirolesi, con l’immancabile collezione di pre- sepi. A Vipiteno il mercatino si snoderà sotto l’alta torre medievale e saranno presenti intrattenimenti per ogni età. A Brunico il mercatino sarà ricco non solo di idee e dolci, ma anche di novità coinvolgenti. A Merano un grande palinsesto ricco di appuntamenti. A Rovereto mercatino in una suggestiva atmosfera con esposizione di presepi tipici nel centro. Ad Arco si svolgerà un caratteristico mercatino asburgico, Levico Terme allestirà il mercatino nel parco secolare degli Asburgo, con altre grandi opportunità come il giro in carrozza o la “cena con Sissi”, proposta da molti ristoratori. Caldonazzo, ospiterà il mercatino all’interno del castello, Cortina e Innsbruck proporranno vivaci bancarelle con prodotti tipici, mandorle tostate, caldarroste che renderanno l’aria densa di profumi, giri in carrozza, teatrino di marionette, calendario d’avvento vivente. n Profumi, luci, dolci, atmosfere e canti natalizi Cinquemila immaginette sacre dal Settecento ad oggi Santini da tutto il mondo I l suo santino preferito ha per vasta tipologia, dal semplice disegno tema il Sacro Cuore di Gesù, al teatrino apribile. La raccolta comrosso con la croce o la fiamma. prende santini dal 1700 al 1900, dal Il suo progetto è invece la creamanufatto artigianale eseguito da zione di una mostra permanenreligiose, ai santini artistici del ‘700 te di queste immaginette sacre e dell’800, incisi o ricamati, fino alla di cui ha collezionato da più di produzione del XX sec. in cromolitovent’anni circa cinquemila pezzi, grafia o stampa. “Il periodo più bello Il collezionista incorniciati o catalogati in appoè stato l’800, con pezzi incisi o ornati Stefano siti raccoglitori. Stefano Fasoli, di merletti di carta, con disegni origi46 anni, pittore, nativo di Somnali: fino al 1930 è stato un oggetto Fasoli sogna macampagna, possiede accanto di culto con una esecuzione buona, una mostra al suo studio una struttura già poi l’estetica è andata scadendo per usufruibile su prenotazione per gli una questione di costi e si è arrivati permanente appassionati e gli studiosi. Ma è alla stampa in serie, spesso con risulalla ricerca di uno spazio adeguatati purtroppo brutti - sostiene Fasoli to nel veronese per esporre una – Per la mia raccolta cerco sempre selezione dei pezzi ordinata per pezzi diversi, mai doppi, altrimenti li età e tipo. “I collezionisti sono scambio, più antichi del 1950”. gelosi, ma sono cose così belle I santini sono realizzati dai più fada vedere… Parlano di una tramosi ed importanti editori francedizione popolare legata alla fede si, italiani, tedeschi, spagnoli e area da non poter essere considerapaesi dell’est; dal punto di vista icote esclusive - commenta Stefano nografico sono rappresentate tutte Fasoli – Già una decina di anni le tipologie: Madonna, Santi, Sante, fa avevo cominciato ad esporre Bambino Gesù, Sacra Famiglia, Coi miei santini, poi ho ripreso in munione, Luttini, Sacro Cuore, Ecce luglio a Lugagnano e in agosto Homo, Cristo, Santini per i soldati. I a Sommacampagna durante le fondi comprendono circa cinquanta sagre paesane con successo”. Le oleografie a tema sacro, dal XIX al XX fonti da cui trae sempre nuovi sec. non catalogate e una serie di sespezzi da collezione sono le donasanta crocefissi, dal XIX al XX sec. in zioni spontanee, gli scambi con diversi materiali (bronzo, ottone, mauna decina di collezionisti in Itadreperla, legno, piombo, bachelite). lia, le acquisizioni nei mercatini di cose vecchie L’associazione Biblarchi, sorta quest’anno, promuove come quelli di san Zeno, Povegliano, Villafranca. Solo e valorizza il museo e l’archivio storico di Stefano Fain alcune città come Milano o Modena ci sono negozi soli. Per chi vuole saperne di più si può consultare il specializzati nella vendita. Non esistono cataloghi, se sito www.museodelsantino.it, www.archiviofasoli.eu, non quelli delle mostre per un oggetto che ha una o telefonare per una visita al n.349-2880618. n 49 di Rosangela Lupinacci museum Il Museo dei Comboniani: piccolo scrigno di tesori preziosi Africa tutta da scoprire di Cinzia Capuzzo Let’s Go Ma - Museo Africano, CCA Missionari Comboniani, vicolo pozzo 1, 37129 verona mar-sab 9/12.30 14.30/17.30 dom 14.00/18.00 tel. 045 8092199 [email protected] www.museoafricano.org I l Ma (acronimo di Museo Africano) di Verona è un piccolo scrigno che contiene tesori preziosi, provenienti dal continente africano, raccolti negli anni dai Padri Missionari Comboniani. Il museo, rinnovato nella veste e nell’allestimento, racconta con nitidezza la vita in Africa, dalla nascita dell’uomo alla sua morte, attraverso l’esposizione di oggetti del quotidiano che sorprendono per la bellezza della fattura e la ricchezza della simbologia. Si tratta di manufatti, sculture, strumenti musicali e di lavoro, particolari architettonici, oggetti legati a rituali religiosi, indumenti, gioielli che, raccolti all’interno di vetrine, narrano le tappe della vita e i suoi “riti di passaggio”. E’ difficile a volte capire quando questi oggetti perdono la loro semplice valenza d’uso per acquisire il valore di oggetto d’arte come è inteso da noi occiden- tali. Basta fermarsi ad osservare lo splendido trono ligneo con inserti di rame, incisioni e alto rilievi posto al centro della sala o le maschere a farfalla o l’architrave con decori raffiguranti le teste degli antenati e il pitone (simbolo di vita eterna) o la statua rappresentante la coppia di sposi del dagon, solo per citare alcuni esempi, per rimanere affascinati da questo mondo che con le sue forme, colori e materiali esprime un’impressionante carica vitale. Anche la sezione dedicata alle mostre temporanee è ben allestita, ricca di contenuti didattici, foto e interessanti pannelli illustrativi. Attualmente ospita la mostra intitolata “L’arte dell’Africa nera”, aperta sino al 6 maggio, che raccoglie oggetti d’arte prodotti nelle cinque aree del continente poste a sud del Sahara. n Giovani artisti a confronto al Pad La sfida di “Quaranta per Quaranta. Circa” Cinzia Capuzzo di Let’s Go sino al 31 dicembre PAD via sottoriva, 52 15.30-20.30 chiuso il lunedì Info: 045-8032001 www.payanddisplay.it art’è A l solo pensiero di “costringere” degli artisti ad esprimersi in uno spazio di quaranta per quaranta centimetri viene la pelle d’oca. Eppure così è stato e la sfida proposta da Sebastiano Zanetti e Francesco Bonazzi, giovani curatori della mostra, è stata accettata da più di quaranta già affermati giovani artisti. E l’avventura è iniziata nel migliore dei modi con un’inaugurazione affollatissima, alla quale hanno partecipato addetti del settore, curiosi, amatori e amici. Entrando nel piccolo e candido spazio del Pad si viene subito colpiti da questa parete ritmata da cubi di quaranta per quaranta centimetri che, come già hanno sottolineato nei testi critici del catalogo, potrebbero ricordare i loculi del cimitero o gli avveniristici alberghi giapponesi. Gli inquilini di questo albergo però non si sono fatti intimorire dallo spazio claustrofobo. Ciascun artista è riuscito a superare a modo proprio la barriera dettata dai centimetri adoperando ognuno il linguaggio a lui più consono. C’è chi ha utilizzato la video arte, chi la scultura, chi ha creato una installazione con i materiali più diversi, chi ha ragionato sullo spazio del box e chi ne è addirittura uscito… E’ proprio questo il fattore che affascina maggiormente l’essere riusciti a mettere a confronto personalità artistiche così diverse, in un luogo che è anch’esso l’emblema della modernità, realizzando a Verona, finalmente, un’esposizione dedicata all’arte contemporanea e ai suoi giovani interpreti. n 50 Sopra: Simona Palmieri, PENELOPE SERIES; In alto: Silke De Vivo, FLORIBUNDA a cura di Cinzia Capuzzo e Federico Martinelli PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA Piazza Bra Tel. 199.199.111 www.andreamantegna2006.it [email protected] sino al 14 gennaio MANTENGA E LE ARTI A VERONA 1450-1500 bili in nessun altro modo. Ambrosi, Danesin e Sodoma stanno portando avanti da tre anni un’indagine che si occupa dell’immigrazione africana in Italia, soffermandosi sugli aspetti della vita quotidiana delle comunità africane che si sono stabilite nel territorio veronese e frequentano la Chiesa Pentecostale. La mostra, curata da Gigliola Foschi, è costituita da 90 immagini di vario formato. GALLERIA D’ARTE MODERNA “PALAZZO FORTI” Via A. Forti, 1 - 37121 Verona Tel. 045.8001903 mar - ven 9.00-19.00 sab e dom 10.30-19.00 [email protected] www.comune.verona Oltre 200 pezzi tra dipinti, disegni, incisioni, medaglie, cassoni dipinti e sculture; tra questi la meravigliosa Pala di S. Zeno, del 1456-59, con la predella della Crocifissione prestata dal Museo del Louvre e la Pala Trivulzio, del 1479, nuclei centrali di questa eccezionale mostra. Inoltre sono esposte e riunite le opere pittoriche dei maggiori artisti attivi nella città scaligera nella seconda metà del Quattrocento (Francesco Benaglio, Francesco Bonsignori, Liberale da Verona, Francesco dai Libri, Domenico Morone), accanto a quelle di miniatura, disegno, codici e incunaboli. Un’ampia sezione è dedicata alla cultura antiquaria e all’architettura ispirata a modelli classici. CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA SCAVI SCALIGERI Cortile del Tribunale Tel. 045.8012512 www.comune.verona.it/scaviscaligeri sino al 7 gennaio RITRATTI IN NERO, scatti di Marco Ambrosi, Matteo Danesin, Aldo Sodoma L’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona presenta un progetto fotografico realizzato da ZOO_COM, marchio nato dalla collaborazione di tre fotografi: Marco Ambrosi, Matteo Danesin e Aldo Sodoma. I tre fotografi, pubblicitari di professione, mossi dal desiderio di rendere la fotografia uno strumento di ricerca e relazione sociale, hanno iniziato nel 2003 un progetto comune che considera la fotografia una <<possibilità di narrazione>>: una narrazione durante la quale si rendono dicibili e visibili situazioni che non sarebbero racconta- L’INFINITO DENTRO LO SGUARDO Collezione Permanente La collezione permanente presenta le opere di artisti ormai consolidati nella storia che dialogano con le realtà culturali in atto: da Francesco Hayez a Cindy Sherman, da Guido Trentini a Vanessa Beecroft, da Felice Casorati a Giulio Paolini. Le quattro sezioni in cui si articola la rassegna – spazio, oggetto, volto e corpo propongono un itinerario, un modo attuale e problematico di riflettere sull’arte degli ultimi due secoli, sulle continuità e discontinuità che costituiscono il terreno scosceso ed emozionante su cui si è mossa. La “figura” centrale sottesa al percorso espositivo è la consapevolezza dell’uomo contemporaneo di accettare la sfida della sua epoca: di muoversi cioè in quello spazio e in quel tempo infiniti che si nascondono dietro lo sguardo con cui il mondo e i suoi misteri si presentano all’esperienza dell’amore e del tormento, della vita e della morte, dell’ansia e della speranza. sino al 7 gennaio DIO È BELLO. La scommessa nell’arte di Carlo Cattelani Mostra in occasione del IV Convegno ecclesiale dedicato al tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, ospitato a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006. La rassegna, inserita nell’itinerario denominato “L’arte nel segno della Risurrezione”, intende presentare e far conoscere Carlo Cattelani. Questo grande collezionista e mercante d’arte, scomparso da poco (1999), ha raccolto un consistente nucleo d’opere che rappresenta in maniera esemplare la cultura artistica degli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso. Il suo impegno per Cristo e per la Chiesa ha contribuito ad un rinnovamento dell’iconografia della fede, tracciando un itinerario di relazioni e testimonianze unico al mondo. La mostra presenta un corpus di opere d’artisti con i quali a suo tempo Cattelani ebbe rapporti, come, Mark Rothko, Barnett Newman, Sol Lewitt, Josef Albers, Edgar Reymann, Morris Louis, Frank Stella, Yves Klein, Christo, Andy Warhol, Lucio Fontana, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Pinot Galizio. Particolare evidenza è data alle opere di artisti suoi amici, quali Gino De Dominicis, Hermann Nitsch, Jiri Kolar, Ben Patterson. E’ inoltre sottolineato il suo eccezionale talento di GALLERIE & MOSTRE committente di opere religiose, ad artisti come Wolf Vostell, Serge III, Philip Corner, Fiorella Rizzo, Nam June Paik, Jan Knap, Leonardo Santoli, Gianmarco Montesano, Luigi Ontani e di altri ancora. MUSEO MINISCALCHI ERIZZO Via San Mammaso 2 Tel. 045.8032484 mar -dom, 9.00-18.00 [email protected] www.museo-miniscalchi.it sino al 7 gennaio SPLENDORI DEL RISORTO. Arte e fede nella Chiesa del Triveneto Codici miniati, dipinti, sculture lignee e in marmo, calici, ostensori e altre preziose opere di oreficeria narrano le radici cristiane di queste terre e testimoniano nei secoli l’attenzione ai temi evangelici del Cristo risorto nelle diverse espressioni artistiche. Saranno esposte opere eseguite dai maestri dell’arte veneta tra cui: Marcantonio Bassetti, Paris Bordon, Domenico Brusaorzi, Cavazzola, Jacopo da Bassano, Paolo Farinati, Antonio Giarola, Hans Klocker, Giambattista Tiepolo, Giandomenico Tiepolo, Tintoretto, Alvise Vivarini. La Mostra è promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Regione del Veneto e organizzata dalla Diocesi di Verona e dalle due Soprintendenze per il patrimonio storico artistico ed etnologico del Veneto. SPIRALE ARTECONTEMPORANEA Via garibaldi 18/a Tel. 045-597753 [email protected] www.spiraleartecontemporanea.it mar-dom 10/12.30 – 15.30/19.30 sino al 30 dicembre VENEZIANEWYORK Aldo Damioli 51 art’è GALLERIE & MOSTRE Nato nel 1952, l’artista, che vive e lavora a Milano, dopo anni di mostre e riconoscimenti in Italia e all’estero, espone nella città scaligera con un’importante personale. La mostra presenta nove tele di grandi dimensioni dove il non luogo virtuale VeneziaNewYork è rappresentato fondendo Venezia (per quel che riguarda lo stile dei vedutisti ) e New York delle immagini architettoniche semplici e lineari che tutti conosciamo. Lo spettatore riconosce un oggetto e al contempo lo sente inconsueto, lo ritrova nella propria esperienza ma lo vede e lo percepisce in maniera differente. Ogni brano topografico che l’artista sceglie per le sue opere viene tradotto con fedeltà e al contempo tradito, sia attraverso l’alterazione dei colori (si guardino il cielo, le nuvole, le acque verdi) sia attraverso una rigorosa eliminazione dell’accidentale. Il mondo di Damioli è una totale ricreazione che fondendo attrazione per il passato (negli aspetti più propriamente formali) e legame con il presente (negli aspetti tematici), arriva ad inventare sorprendenti spazi mentali e materiali grazie al suo personale connubio tra realismo e astrazione. STUDIO LA CITTÀ Via dietro filippini 2 tel. 045-597594 lun-sab 10.00/12.30 – 15.30/19.30 www.studiolacitta.it sino al 20 gennaio TIMOTHY TOMPKINS “Still life”: natura morta. Ma più letteralmente vita immota, silenziosa: rappresentazione di un oggetto discreto, umile, che si fa “forma fluens”, presenza animata, luogo di sensibilità visiva. L’aveva insegnato il Manierismo, il movimento pittorico più alto di questo genere con le sue trasgressioni ingegnose, i suoi artifici. Ebbene gli “Still life” dell’americano Tompkins (Long Beach, California, 1967) vibrano anch’essi d’aria, luce, di liquidità come se l’immagine si stesse formando o disfacendo. L’artista si pone di fronte al mondo oggettuale come di fronte a qualcosa di austero, di ordinario e di banale e lo fotografa, lavorandolo poi al computer nel tentativo di liberare queste “cose comuni” che finiscono per estendersi al di là del loro confine fisico e ad aprirsi a dimensioni concettuali più complesse. art’è 52 SPAZIOARTE PISANELLO Ingresso dal giardino della Chiesa S. Fermo, lato stradone San Fermo Mar-dom 16.00/19.30 dal 1 al 17 dicembre GIOVANNI FACCIOLI dal 22 dicembre al 7 gennaio COLLETTIVA DI NATALE FUORINORMA. OUTSIDER ART – ETNIE LA GIARINA ARTE CONTEMPORANEA Vicolo Cavalletto 4a Tel 045-592502 [email protected] mar-sab 10.00/12.30 16.00/19.30 sino al 16 dicembre SIAMO IN TESTA. Copricapi africani e asiatici Via Interrato dell’Acqua Morta 82 Tel. 045.8032316 [email protected] www.lagiarina.it mart-sab 15.30-19.30 mattino: lunedì e festivi su appuntamento sino al 30 gennaio VASCO BENDINI. IL RESPIRO DELLA MATERIA Si tratta di un’ampia personale con opere dagli anni cinquanta ai nostri giorni, di un importante protagonista e anticipatore dell’informale italiano. Vasco Bendini, nato a Bologna nel 1922, allievo di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi, crea negli anni ’50 la serie “Segni segreti”, seguita, alla fine del 1956 dalla serie di dipinti “Gesto e materia” che proseguirà fino agli anni settanta. Autore di raffinata cultura, solitario e schivo per carattere, ma eclettico e audace sperimentatore quando si tratta di affrontare l’opera, Bendini non volle mai riconoscersi in una scuola o corrente, tanto che negli anni sessanta la sua ricerca si spostò sull’arte oggettuale e comportamentale, precorrendo l’arte povera. Ma la pittura, sua più autentica vocazione finirà per vincere. Questo ritorno darà vita a nuovi cicli di lavori che, sempre di più, lo dichiareranno figura unica nel contesto della pittura italiana del dopoguerra. Unicità che si definisce forse proprio in quell’equilibrio “fragile, instabile, slittante” che Arcangeli aveva letto già nei suoi primi lavori, unito a quell’”accentuazione dello spirituale” che eleva la materia a poesia. In collaborazione con la galleria Khenghavars di Parigi è esposta una collezione di copricapi tradizionali Asiatici e Africani. Sono ornamenti che spesso, oltre ad un semplice abbellimento del corpo, costituivano un importante elemento decorativo che aveva particolare significato in occasioni quali feste, riti, momenti religiosi; di grande effetto scenografico, o di poetica fattura, assumevano anche una decisa funzione apotropaica. La mostra si inserisce in una manifestazione a cura dell’ Associazione Provinciale Antiquari Veronesi, dal titolo L’OGGETTO STRAORDINARIO. In tale manifestazione, dal 18 al 26 novembre, gli antiquari veronesi esporranno le loro collezioni al pubblico in una cornice di particolare rilievo. BOX ART GALLERY Via dei Mutilati 7/a Tel. 045-8000176 mar-sab 10-12.30/15.30-19 [email protected] www.boxartgallery.com Mostra in preparazione GALLERIA MASSELLA Dietro Filippini 13 –Verona 17.00/19.30 tel 045.8034916 [email protected] www.galleriamassella.com” via lun-sab GALLERIE & MOSTRE dal 3 dicembre al 7 febbraio COPIE D’ARTISTA. OPERE DA OPERE DI MARCO MICHELI Galleria Massella e Anffas Trentino Onlus presentano undici acquarelli di Marco Micheli a dimostrazione che dalla copia di Opere d’Arte possono uscire creazioni altrettanto originali e uniche. Marco Micheli è un Artista trentino specializzato nell’uso dell’acquerello e del disegno con matite colorate acquerellabili. SELEZIONE ARTE www.selezionearte.com GIOVANI ARTISTI UNDERGROUND ART Continua presso il De Kamer di Via Dietro Liston la rassegna Giovanni Artisti Underground Art (sempre il venerdì alle ore 21.00) con le opere di Nicola Bettale (01 Dicembre), Paolo Tagliaferro (22 Dicembre), Francesca De Pieri (12 Gennaio). GALLERIA DELLO SCUDO Via dello scudo di Francia 2 Tel. 045-590144 www.galleriadelloscudo.com dal 9 dicembre al 28 febbraio TOTI SCIALOJA. Opere 1983-1997 Toti Scialoja, nato nel 1914 e scomparso nel 1998, è stato uno dei protagonisti della lunga esperienza astratta in Italia che, sin dall’inizio degli anni ‘50, rispetto all’enfasi della scuola di New York, si è mantenuta fedele allo spirito della tradizione classica, riservandole un ruolo di assoluta centralità. Ne sono testimonianza lo stretto rapporto e il dibattito vivace e costruttivo instaurato con Afro, Birolli, Melotti, Vedova, nonché la dialettica, dietro le apparenti affinità spirituali, con gli amici americani de Kooning e Motherwell. Conclusa definitivamente negli anni Sessanta la stagione delle “impronte”, in una fase immediatamente successiva l’artista si apre a composizioni scandite da partiture rettangolari e inserti definiti da contorni netti, facendo propri gli impulsi astratto-geometrici peculiari dell’epoca. Inizia poi il graduale recupero di un pittoricismo che erompe prepotentemente nelle opere dei primi anni Ottanta, connotate da una singolare libertà e supportate da un più articolato impegno in ambito letterario e poetico. Si ritiene quindi di estremo interesse una mostra centrata sulla ricerca astratta di Scialoja tra il 1983 e il 1997, ovvero sugli ultimi due decenni del suo percorso artistico scanditi da importanti appuntamenti espositivi e dalla maturazione di una cifra stilistica fondata su nuovi ritmi compositivi. Con una selezione di trenta opere, la rassegna è realizzata in collaborazione con la Fondazione Toti Scialoja, nell’ambito di un progetto avviato nel 1999 con l’esposizione dedicata al periodo compreso tra il 1953 e il 1966. BYBLOS ART GALLERY C.so Cavour, 25/27 - 37121 Verona Tel. 045-8030985 Mar -Sab 10.00/13.00 - 14.30/19.30 [email protected] www.byblosartgallery.it sino al 23 dicembre GAETANO PESCE A seguito del grande successo di pubblico la direzione della galleria ha deciso di prolungare ulteriormente la mostra dedicata alle opere di Getano Pesce. Gaetano Pesce, architetto e designer di fama internazionale, attraverso una sorta di ritorno alle origini, ha studiato Architettura e Industrial Design a Venezia, espone per la prima volta a Verona una trentina di opere che delineano il suo percorso artistico a partire dal 1969 per approdare al 2006. Sono esposti alcuni dei modelli e dei disegni dei più significativi progetti ideati da Gaetano Pesce, tra cui la Maison des Enfants e la Rubber House, i Feltri, le lampade, i vasi e i modelli delle sedie e delle poltrone che hanno contribuito a rinnovare la storia del design italiano. Tutta la produzione di Gaetano Pesce si ispira ad un presupposto fondamentale che, come un dovere morale kantiano, lo spinge ad esprimere e ad interpretare - attraverso la sua creatività - il suo tempo, materia primaria e componente fondamentale della sua arte. “La ricerca, cioè, il nuovo è una condizione dell’essere inevitabile; ... se non c’è il nuovo, non c’è vita; se non c’è il nuovo, non c’è futuro, il quale si trasforma in presente.” Dato che l’innovazione si compie solo ascoltando il presente egli utilizza le più varie sperimentazioni dei nuovi materiali in un dialogo con i linguaggi dell’epoca attuale, quali la pubblicità, il marketing, la tecnologia per esprimere la verità storica del nostro tempo e stimolare la nascita di un potenziale e di energie nuove. Pesce formula l’idea, che continua a seguire ancora oggi, di serie industriale diversificata, in cui ogni oggetto è simile, ma diverso dagli altri; ogni oggetto non è una copia ma un originale. GALLERIA GIORGIO GHELFI l’anitimateria, dalla razionalità all’irrazionalità le opere di Brescianini si aprono a tutti gli elementi che uniscono l’uomo al divino. Le opere sembrano la ricerca del quarto elemento universale che riconduce al Big Bang. In galleria anche un amplio e dettagliato catalogo delle Edizioni d’arte Ghelfi. Al termine della mostra ne seguiranno altre, di altrettanto prestigio e valenza culturale. Per maggiori informazioni contattate la Galleria. MUSEO ARCHEOLOGICO DEL TEATRO ROMANO Regaste Redentore, 2 Tel 045.8000.360 lun 13.30-19.00; dal martedì alla domenica dalle 8.30 fino alle 19.00 ANTICHI VASI DI BRONZO Nel museo Archeologico sono raccolti più di duecento vasi o frammenti di vasi dell’epoca etrusca e romana. La maggior parte provengono dalla collezione di Jacopo Fuselli, Jacopo Verità e Carlo Alessandri. La mostra è caratterizzata da una vasta selezione di vasi del periodo dal V al I secolo a.C. prodotti in Etruria. GALLERIA PICMA Via Catullo 10 tel. 045.59.73.87 La Grande Mela tel. 045.60.90.017 Le Porte Franche te. 030.770.49.04 Le Piramidi 0444.26.7.66 Le Galleria Pima espongono la collezione permanente che presenta una vasta quantità di opere e grafiche di Rotella, Talani, De Chirico, Sassu, Borghese, Faccincani ,Fiume e dei maggiori artisti del Novecento. Piazza Erbe 31 Tel. 045.59.59.95 www.ghelfigalery.com sino al 7 dicembre ANGELO BRESCIANINI La Galleria offre al pubblico un’ampia mostra dedicata ad Angelo Brescianini e cui opere in movimento, in un’unica e caotica esplosione di elementi tendono a rappresentare un ciclo vitale tendente all’infinito. Dalle origini all’infinito, dal passato al futuro, dalla materia al53 art’è Il mondo di Gisella Bianco, giovane e “brillante” orafa veronese Artefucina dove l’oro prende vita di Alessandra Ross A rtefucina, è questo il nome del laboratorio di Gisella Bianco, una giovane orafa veronese che vanta una formazione artistica e artigianale di tutto rispetto, ottenuta in lunghi anni di formazione e pratica affianco a personalità del calibro di Arnaldo Pomodoro. Ma tutto questo è ancora, e solo, fredda cronaca: scoprire il mondo di Gisella, entrare nel suo laboratorio, parlare con lei del suo lavoro e delle sue opere, significa avvicinare una persona luminosa come il metallo che lavora, significa essere avvolti da una passione profonda, antica (e oggi così rara) per un’arte fatta di idee e di creatività (e Gisella ne ha da vendere…), ma anche di stretta – e a volte faticosa – manualità. Sono mani, occhi e pensieri che creano e infondono nel metallo – materia viva e talvolta “capricciosa”, ci assicura – quei valori aggiunti che fanno di ogni creazione di Artefucina un vero e proprio Gioiello: un oggetto prezioso non tanto e non solo per i materiali che lo compongono, ma perché unico e irripetibile. Gisella combina con mirabile raffinatezza l’oro (o l’argento) con pietre dure, conchiglie, resina trasparente, madreperle… Tutto per lei diventa occasione e possibilità creativa e, dal disegno al lavoro finito, ogni processo viene svolto totalmente a mano seguendo le antiche tecniche dell’oreficeria. Di passaggio in passaggio – dalla fusione del metallo alla laminazione, dal traforo alla limatura, dalla saldatura alla modellazione a cesello o a cera… –, la materia cresce, muta, si anima del lavoro, dell’attenzione, dello studio, delle sensazioni e delle emozioni che concorrono alla creazione. Così Let’s Go Artefucina come poi si animerà delle emozioni e del vissuto di lungadige chi lo indosserà. È proprio per questo che Gisella ama panvinio 21 progettare ogni singolo pezzo in stretta relazione con lun-ven 15-18 moda&modi 54 il cliente, riuscendo con profonda Un gioiello sensibilità a dar corpo non solo realizzato a mano alle sue esigenè un vero gioiello ze, ma anche alle sue idee e alle sue a prescindere emozioni. Sono dal materiale con opere, le sue, che nascono vive e cui è realizzato… crescono accanto a chi ha ancora la voglia di scoprire il vero significato della parola gioiello: materia plasmata di umanità, unica e mai riproducibile. È con questa consapevolezza che vi invitiamo a visitare il laboratorio di Gisella Bianco per ogni occasione importante, da un battesimo a un matrimonio, da un anniversario a una laurea. Scoprirete senz’altro un luogo di arte e di umanità, che sembrerà catapultarvi oltre la frenesia e il consumismo imperanti, alla ricerca di un oggetto che si fa portatore dei valori e dei profondi significati di ciò che è davvero Umano. Per regalare, o regalarci, un gioiello unico e prezioso che sappia brillare di vita anche quando il sole tramonta… n DICEMBREGENNAIO DICEMBRE 2006 Venerdì 1 Teatro IL MAESTRO MAGRO di Gian Antonio Stella Compagnia delle Acque Teatro Peroni, S.Martino B. A., ore 21 ROMEO E GIULIETTA da W. Shakespeare Leart Teatro, Teatro Astra, S. Giovanni L., ore 21 L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’ di L. Pirandello Diablogues Teatro Camploy, Verona, ore 20.45 MANDRAGOLA di N. Macchiavelli Ippogriffo Teatro Filippini, Verona, ore 21 Cinema UPSALA – IL GHIACCIO CHE VIVE di Tullio Bernabei, Alessandro Beltrame DURANGO – IL POPOLO DEL CANYON di Tullio Bernabei Sala Polifunzionale, Valgatara, ore 21 Ingresso gratuito LENINGRAD COWBOYS GO AMERICA di Aki Kaurismaki Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.20 Rock & Blues SOUNDS OF HUMOUR di Massimo Altomare Teatro Martinelli, Sandrà, ore 21.15 VANILLA SKY Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 TEA SPOON QUARTET Blues Acustico La Fontana, Avesa, ore 21 Poesia VERONAPOESIA Appuntamenti e incontri vari Società Letteraria, Verona, dalle ore 16 “L’Altrove”, poesia straniera Palazzo delle Poste, Verona, ore 16 Aldo Gianolo “Teste Quadre” Circolo Malacarne, Verona, ore 18.30 Sapori LESSINIA A TAVOLA Cante e musiche popolari venete di Otello Perazzoli Ristorante Veneranda, Bosco C. N., ore 20 Sabato 2 Teatro MOIER…? di Adriano Mazzucco Modus Vivendi Teatro Parrocchiale, Bussolengo, ore 21 PAR I SALDI di David Conati La Trappola Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 CIRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand I Guitti Palazzo dei Congressi, Sirmione, ore 21 LETTERE DAL SAHARA di Vittorio De Seta Centro Mazziano, Verona, ore 20 e 22.30 Cinema GL’INNAMORATI di Carlo Goldoni Il Nodo Teatro Teatro Parrocchiale, Fumane, ore 21 I GIORNI DELL’ABBANDONO Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 L’ULTIMO DEGLI AMANTI FOCOSI di Neil Simon Piccolo Teatro del Garda Teatro Comunale, Vobarno, ore 21 BOB BROZMAN National Guitar La Fontana, Avesa, ore 21 INTERVISTA A ENRICO IV di Luigi Pirandello Ingranaggio Teatro di Rizza, Rizza di Verona, ore 21 ENERGIA PURA Diretto da Mauro Bruschi Lybra Guitar Orchestra Teatro Comunale, Nogara, ore 21 UN ISPETTORE IN CASA BERLING di J. B. Pristley La Betulla Teatro S. Tere sa, Verona, ore 21.15 MODENA CITY RAMBLERS Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 LA CANTATRICE CALVA di Eugène Ionesco Tabula Rasa Teatro Camploy, Verona, ore 21 LA PUTTA ONORATA di Carlo Goldoni La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Ex., ore 21.15 ME PRESTITO TO SCIOPING – TUTI MATI Sabato 2 Dicembre 2006, ore 21.00 Lybra guitar Orchestra ENERGIA PURA Giovedì 7 Dicembre 2006, ore 21.00 Maurizio Battista NEWS Sabato 16 Dicembre 2006, ore 21.00 Estravagario SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA Venerdì 22 Dicembre 2006, ore 21.00 Corale Femminile “Isabella Gonzaga” CONCERTO DOLCI MELODIE DEL NATALE Sabato 13 Gennaio 2007, ore 21.00 Viva Opera Circus GANDHI il cammino della libertà Venerdì 26 Gennaio 2007, ore 21.00 La Barcaccia LA BOTTEGA DEL CAFFÈ perAGENDA informazioni: www.magicoteatro.it • [email protected] 56 Jazz Sinfonica Rock MARCO ONGARO Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 Poesia ART & JAZZ con Mauro Dal Fior, Amaranta De Francisci Galleria Incorniciarte, S. Massimo, ore 18.30 VERONAPOESIA Il suono della parola. Crèteuil Società Letteraria, Verona, ore 21 Sapori LESSINIA A TAVOLA Filò e cante su “Mussi e Cavai” di Giancarlo, Ezio, Otello Ristorante Jegher, Roverè, ore 20.30 LESSINIA A TAVOLA Cante e musiche popolari venete di Otello Perazzoli Ristorante Ljetzan, Giazza, ore 20 Domenica 3 Teatro EXCALIBUR Adattamento e regia di Solimano Pontarollo Tabula Rasa Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 JUNGLE FEVER Teatroprova Teatro Centrale, S. Bonifacio, ore 17 IL MALATO IMMAGINARIO di Molière Gli Insoliti Noti Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 LA PUTTA ONORATA di Carlo Goldoni La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Extra, ore 17.30 UN TRENO DI PERCHE’ di Ferruccio Filippazzi Accademia Perduta Teatro Comunale, Nogara, ore 21 L’OSELO DEL MARESCIALO Piovene Teatro 94 Teatro Stimate, Verona, ore 17.30 VARIE…TA’ DI NATALE Associazione Liberart Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 Teatro per ragazzi I 3 PORCELLINI con D.Conti e A. Piroli Accademia Perduta Teatro Caliari, Bure, ore 15.30 IN VIAGGIO CON BABBO NATALE Euphonia Auditorium Comunale, Villafranca, ore 16.30 VARIE…TA’ DI NATALE Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 PA PA PA GHENOO ovvero il Flauto Magico Teatro Stabile delle Marche Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 UN TRENO DI PERCHE’ Accademia Perduta Teatro Comunale, Nogara, ore 16 Cinema ANT BULLY – UNA VITA ORE 17.30 . Sede Sociale - Via Rosa, 7 - VERONA ingresso libero “dim… mi dove vai e ti dirò chi sei”! DICEMBREGENNAIO Castelnuovo d/G loc. Sandrà - via S. Martino 4 tel 045-7595467 / 7599049 [email protected] www.dimteatrocomunale.it TEATRI in RASSEGNA ore 21.15 25 dicembre Maila & Nando in VANIUSKA MOJ con Spettacolo comico-musicale acrobatico, per un sorridente Natale 13 gennaio Flavio Origlio in SIAMO UNA MASSA DI IGNORANTI L’eroe catartico nel suo nuovo spettacolo di comicità e musica 27 gennaio Giornata della memoria LA CITTA’ DI BRECHT Monologhi di Nevio Gambula e canzoni di Raffaella Benetti MUSICA ORIGINALE 1 dicembre ore 21.15 Massimo Altomare in SOUNDS OF HUMOUR Una carrellata jazz di canzoni umoristiche e ironiche dagli anni ’30 agli anni ’60 22 dicembre Mauro Ottolini e la sua Band in OTTO SHOW Omaggio a Garinei, autore di indimenticabili trasmissioni e spettacoli DOMeniche al DIM 3 dicembre ore 17.30 Associazione Liberart in VARIE…TA’ Per ragazzi e famiglie, un divertissement natalizio. DI NATALE 10 dicembre Fondazione Aida in LUPUS IN FABULA Teatro d’attore e di figura per ragazzi e famiglie. 6/7 gennaio L’E’ TUTO PALCO a cura dell’Informagiovani Concorso rock dedicato ai giovani. 14 gennaio Teatro dell’Angelo in IL POMO DORARO Per ragazzi e famiglie, teatro di prosa e di figura con pupazzi. 21 gennaio Art&Show in C’ERA UNA VOLTA… Musical per famiglie. 28 gennaio Beatrice Zuin in IO, GIULIETTA produzione DIMensioneteatro Monologo per famiglie, di teatro di figura. 31 dicembre CAPODANNO AL DiM AGENDA DIAMO UN CALCIO ALLA BANALITA'... E DIVERTIAMOCI! 57 DICEMBREGENNAIO DA FORMICA Teatro di Rizza, Rizza di Verona, ore 15 e 18.30 LETTERE DAL SAHARA di Vittorio De Seta Centro Mazziano, Verona, ore 17.50, 20 e 22.10 I GIORNI DELL’ABBANDONO Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 Classica I SOLISTI DELL’ACCADEMIA I FILARMONICI Musiche A. Corelli, F. Geminiani Sala Maffeiana Teatro Filarmonico, Verona, ore 11 OMAGGIO A MOZART Musiche di Mozart, Weber Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 21 Jazz DAN KINZELMAN TRIO Concerto + Buffet Square, Verona, ore 19 Poesia VORIA CANTAR… BERTO!! Buon Compleanno Berto Barbarani Recital poesie di Berto Barbarani con Mauro dal Fior, Alfredo Nicoletti, Claudio Moro La Fontana, Avesa, dalle ore 20 VERONAPOESIA Suoni del desiderio. Società Letteraria, Verona, dalle ore 10 alle ore 22 Lunedì 4 Cinema VALIANT Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 14.30, 17 Classica ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA musiche di Mozart, Haydn Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Concerti CLAUDIO BAGLIONI Tutto qui Tour 2006 - 2007 Palazzetto dello Sport, Verona, ore 21 Martedì 5 Teatro QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE di Mike Newell con Giampiero Ingrassia Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Teatro per ragazzi LA FABBRICA DEI SOGNI di Paolo Valerio Teatro Stabile di Verona Fondazione Atlantide -GAT Teatro Alcione, Verona, ore 11 Burattini BASTIANO E BASTIANA Il teatro tradizionale dei burattini veronesi interpreta Mozart Teatro Mondo Piccino con i “Musici Scaligeri” Teatro SS. Trinità, Verona, ore 16 Cinema QUATTRO VOLTI DI CASANOVA Il Cavaliere Misterioso di Riccardo Freda, ore 18 Il Casanova di Federico Fellini, ore 21 Cinema K2, Verona Concerti CLAUDIO BAGLIONI Tutto qui Tour 2006 - 2007 Palazzetto dello Sport, Verona, ore 21 Mercoledì 6 Teatro QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE di Mike Newell con Giampiero Ingrassia Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Teatro per ragazzi Classica NEWS con Maurizio Battista Accompagnato dalla Matinée Band (Rai 2) Teatro Comunale, Nogara, ore 21 CI PENSA LA LUNA Teatrimperfetti Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 10 Cinema LA TAVOLA ARMONICA Circolo Unicredit, Verona, ore 17.30 Ingresso gratuito I SETTE SAMURAI di Akira Kurosawa Centro Mazziano, Verona, ore 21 Jazz Rock & Jazz SERATA JAZZ con Beppe Zorzella, Rudi Speri Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 THE GANG Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 FRANCO MORONE chitarrista fingerpicking La Fontana, Avesa, ore 21 Incontri LA CASA DI CARTA di Bianca Tarozzi Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 Incontri RACCONTI GIALLI AMBIENTATI A VERONA Bar Dolce Vita Villafranca Via Messedaglia ore 21 Giovedì 7 Teatro QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE di Mike Newell con Giampiero Ingrassia Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Venerdì 8 Jazz Teatro per ragazzi JAZZSET ORCHESTRA La Fontana, Avesa, ore 21 CI PENSA LA LUNA Teatrimperfetti Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 10 Corale RASSEGNA CORALE MARIANA Chiesa Parrocchiale, Caselle di Sommacampagna, ore 20.45 Ingresso Gratuito IL RACCONTO DEL LUPO Viva Opera Circus Teatro Comunale, Nogara, ore 10 Feste MERCATO DI NATALE Natale ad Arcole Arcole, dalla mattina Sabato 9 Teatro NATALE A CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo Filodrammatica Partenopea Teatro Camploy, Verona, ore 21 POLLI D’ALLEVAMENTO di Giorgio Gaber con Giulio Casale Teatro di Asparetto, Asparetto, ore 21 E PER QUESTO RESISTO di Paolo Manfrini da “L’istruttoria” di Peter Weiss Compagnia di Lizzana Teatro S. Teresa, Verona, ore 21.15 Lorenzo Costa Teatro Ferrini, Cologna Veneta, ore 21 IL PIACERE DELL’ONESTA’ di Luigi Pirandello La Ringhiera Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 21 Teatro per ragazzi ASPETTANDO SANTA LUCIA Auditorium Comunale, Villafranca, ore 16.30 Cinema NUOVOMONDO di Emanuele Crialese Centro Mazziano, Verona, ore 20.20 e 22.30 OLIVER TWIST Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 Lirica ENDURANCE di Dario Spadon Prometeo Teatro Filippini, Verona, ore 21 LA VOCE UMANA di Poulenc Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 IL POVERO PIERO di Achille Campanile Compagnia Teatrale dell’Attorchio Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 LA VOIX HUMAINE di Francis Poulenc Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 UNA STANZA AL BUIO di Giuseppe Manfridi con Debora Caprioglio, LEIBNIZ chitarrista fingerpicking La Fontana, Avesa, ore 21 Classica Jazz Piazzale Madonna della Salute, Porto di Legnago (VR) 7 2 0 0 6 Rassegna Teatrale '06-'07 Commedia Brillante Sabato 16 Dicembre 2006 2 0 0 7 "Omeni done, santi madone, diaolo insieme" compagnia Piccolo Teatro di Oppeano AGENDA 58 Sabato 13 Gennaio 2007 "Pigiama per sei" compagnia La Trappola Sabato 17 Febbraio 2007 "Arlecchin Tartuffo" compagnia Theama Inizio spettacoli ore 21 biglietto intero 7 euro - ridotto 5 euro per info e prenotazioni: tel 333 1565853 e-mail:[email protected] Nella prossima uscita di Verona Time le altre date! DICEMBREGENNAIO Feste MERCATO DI NATALE Natale ad Arcole Arcole, dalla mattina Incontri RACCONTI GIALLI AMBIENTATI A VERONA Arsenale di Verona, ore 17.30 Domenica 10 Teatro NATALE A CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo Filodrammatica Partenopea Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 SUSSURRI E SPARI (RUMORS) di Neal Simon La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Extra, ore 17.30 Teatro per ragazzi PIERINO E IL LUPO da Prokofiev e Dario Fo Fondazione AIDA Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 16 LO SCHIACCIANOCI Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 SETTE NOTE IN FUGA Fondazione Sipario Toscana Teatro Salieri, Legnago, ore 16 LUPUS IN FABULA Fondazione AIDA Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 Cinema NUOVOMONDO di Emanuele Crialese Centro Mazziano, Verona, ore 18, 20.10 e 22.15 OLIVER TWIST Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 Sinfonica OMAGGIO A BURT BACHARACH Bigband Ritmo Sinfonica Citta’ di Verona Voce Silvia Testoni Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 Jazz BENGI CONFIDENZIALE Leader dei Ridillo Square, Verona, ore 19 Corale RASSEGNA CORALE MARIANA Duomo, ore 20.45 Cologna Veneta, Ingresso Gratuito Feste MERCATO DI NATALE Natale ad Arcole Arcole, dalla mattina Lunedì 11 Teatro ADDIO MIA BELLA EPOQUE di Carlo Terron La Barcaccia Teatro Astra, S. Giovanni L., ore 21 QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE di Alessandro Manzoni Arcobaleno Teatro Teatro Alcione, Verona, ore 10 Cinema OLIVER TWIST Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 14.30, 17.30 Danza CENERENTOLA di Prokofiev Balletto di Mosca Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Martedì 12 Teatro LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 ADDIO MIA BELLA EPOQUE di Carlo Terron La Barcaccia Teatro Astra, S. Giovanni L., ore 21 Teatro per ragazzi QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE di Alessandro Manzoni Arcobaleno Teatro Teatro Alcione, Verona, ore 10 Cinema INCONTRI D’AMORE di Arnaud e Jean-Marie Larrieu Cinema K2, Verona, ore 16 / 18 / 21 Classica LA VOIX HUMAINE di Francis Poulenc Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Mercoledì 13 Teatro LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Cinema LO SPIRITO DELL’ALVEARE di Victor Erice Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.20 Poesia VORIA CANTAR… BERTO!! Recital di poesie di Berto Barbarani con Mauro dal Fior Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Incontri NOI BAMBINI DI STRADA di Chiara Michelon Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 Giovedì 14 Teatro MONICI Musiche di Salieri, Mozart, Schubert Teatro Salieri, Legnago, ore 20.30 LA VOIX HUMAINE di Francis Poulenc Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Jazz LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 ORIGINAL PERDIDO JAZZ BAND Jazz delle origini La Fontana, Avesa, ore 21 UNA VOLTA IN EUROPA dal racconto di J. Berger Teatri Uniti - Napoli Teatro Camploy, Verona, ore 20.45 Venerdì 15 Teatro Incontri LE DUE ZITTELLE i protagonisti del Grande Teatro Foyer del Teatro Nuovo, Verona, ore 17 Ingresso gratuito Jazz BENINJAZZ su testi jazz di Stefano Benni con Leishmania e Mauro dal Fior Circolo Cassa di Risparmio, Verona, ore 21 Classica ACCADEMIA I FILAR- LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Cinema LA MONTAGNA INVENTATA di Enrico Camanni Sala Polifunzionale, Valgatara, ore 21 Ingresso gratuito VITA DA BOHEME di Aki Kaurismaki Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.15 Classica e Sinfonica ASPETTANDO IL NATALE Bigband Ritmo Sinfonica Citta’ di Verona Teatro Nuovo, Caprino, ore 21 RECITAL DEL CHITARRISTA MAURIZIO DA FULVIO Chiesa San Tomaso, Verona, ore 21 Rock IRON MAIDEN TRIBUTE Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Flamenco LEONOR MORO La Fontana, Avesa, ore 21 Incontri RACCONTI GIALLI AMBIENTATI A VERONA Arsenale di Verona ore 17.30 PER SEMPRE SI’ Gran Galà degli Anniversari Teatro Martinelli Sandrà - ore 20.30 Sabato 16 Teatro NODO ALLA GOLA da Alfred Hitchcock Compagnia Giorgio Totola Teatro Camploy, Verona, ore 21 LA SOCA DEI ME VECI di Damiano Parolini Dicembre / Gennaio ore 16.30 3 dicembre Gli Insoliti Noti IL MALATO IMMAGINARIO di Molière 14 gennaio La Moscheta IL PENULTIMO SCALINO di Samy Fayad 21 gennaio Sale & Pepe I PETTEGOLEZZI DELLE DONNE di Carlo Goldoni 28 gennaio La Rumarola L’ANATRA ALL’ARANCIA di Sauvajon e Home Ingresso 8 € (fino a 12 anni ingresso gratuito) concerti fuori rassegna (ingresso gratuito) 10 dicembre BIG BAND RITMO SINFONICA “CITTA’ DI VERONA” 17 dicembre CARO WOLFGANG Musiche di W.A.Mozart 59 AGENDA DICEMBREGENNAIO La Resela Teatro Parrocchiale, Bussolengo, ore 21 OMENI DONE, SANTI MADONE, DIAOLO INSIEME Piccolo Teatro di Oppeano Teatro Mignon, Porto di Legnago, ore 21 SUONI Spettacolo Musicale di Aldo Parolini Le Maree Teatro Comunale, Vobarno, ore 21 LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 SUSSURRI E SPARI (RUMORS) di Neal Simon La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Extra, ore 21.15 FEMO FILO’ di Natalino Baraldo Teatro Insieme Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA Estravagario Teatro Comunale, Nogara, ore 21 Teatro per ragazzi Corale ASPETTANDO NATALE con Gruppi Montegaleto e Coro Alpino S. Maurizio Teatro di Rizza, Rizza di Verona, ore 21 LA FRECCIA AZZURRA Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 21 CANTI DI NATALE Coro La Fonte sez. maschile Chiesa Parrocchiale, S. Briccio, ore 20.30 Cinema LITTLE MISS SUNSHINE di Jonathan Dayton Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.20 ELIZABETHTOWN Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 Rock & Pop DEBORAH KOOPERMAN Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 APRES LA CLASSE Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 SUSSURRI E SPARI (RUMORS) di Neal Simon La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Extra, ore 17.30 CANTI DI NATALE Coro S. Antonio abate e Corale S. Cecilia Chiesa Parrocchiale, Chievo, ore 21 DON CHECO di Natalino Baraldo El Tanbarelo Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 17.30 Flamenco LEONOR MORO La Fontana, Avesa, ore 21 LESSINIA A TAVOLA Filò e cante su “Galine e Paini” di Giancarlo, Ezio, Otello Ristorante Jegher, Roverè, ore 20.30 SOLISTI DELLA RADIO BAVARESE Bach e Vivaldi Teatro Capitan Bovo, Isola della Scala ore 18 LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi con Anna Marchesini Teatro Nuovo, Verona, ore 16 BRANI MUSICALI E LETTURE SACRE Gruppo Corale S.Martino Chiesa Parrocchiale, Marcellise, ore 20.30 Sapori Classica MADRUGADA Tango Argentino e Nuevo Circolo Unicredit, Verona, ore 17.30 Ingresso gratuito NODO ALLA GOLA da Alfred Hitchcock Compagnia Giorgio Totola Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 TURISMO E SAPORI San Bonifacio, giornata Domenica 17 Teatro Teatro per ragazzi LA FRECCIA AZZURRA Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 GIOVANNINO SENZA PAURA Teatro dei Vaganti Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 16 Cinema BAMBI 2 – BAMBI IL GRANDE PRINCIPE DELLA FORESTA Teatro di Rizza, Rizza di Verona, ore 15 e 18.30 Concerto Benefico Istituto Don Bosco, Verona, ore 17 LITTLE MISS SUNSHINE di Jonathan Dayton Centro Mazziano, Verona, ore 18, 20 e 22 CORO SCALIGERO DELL’ALPE Santa Giuliana, Verona, ore 9 ELIZABETHTOWN Virtus Cinema, Sommacampagna, ore 21 Classica I SOLISTI DELL’ACCADEMIA I FILARMONICI Musiche A. Vivaldi Sala Maffeiana Teatro Filarmonico, Verona, ore 11 CARO WOLFGANG Programma interamente dedicato a W. A. Mozart Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 Ingresso gratuito Jazz PELUQUERIA HERNANDEZ Concerto + Buffet Square, Verona, ore 19 Corale CANTI DI NATALE Cori La Sorgente S. Briccio Chiesa Parrocchiale, Forette, ore 20.30 Cinema NATALE CON I CORI VERONESI vedi www.agcverona.it Chiese città di Verona, vari orari al mattino Sapori TURISMO E SAPORI San Bonifacio, giornata Mercoledì 20 Teatro CANZONI E RAGIONAMENTI Musiche di Enzo Jannacci con Cochi e Renato Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Cinema Lunedì 18 Classica RASHOMON di Akira Kurosawa Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.10 TILL FELLNER Musiche L. V. Beethoven Teatro Filarmonico, Verona, ore 21 Jazz & Pop Martedì 19 Teatro CANZONI E RAGIONAMENTI Musiche di Enzo Jannacci con Cochi e Renato Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Teatro per ragazzi LA GUERRA DI MARIO di Antonio Capuano Cinema K2, Verona, ore 16 / 18 / 21 LE MYSTERE DU FANTOME di V. Boutonnet Palkettostage Teatro Alcione, Verona, ore 9.15 BEPPE GAMBETTA Chitarrista Italo Americano Teatro di Asparetto, Asparetto, ore 21 NATALE IN JAZZ Canzoni natalizie in Jazz con Andrea Tarozzi, Marco Pasetto Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Corale VERONATALE AGC Città di Verona Teatro Martinelli, Sandrà, ore 20.30 CORALE S. CECILIA 8 Rassegna Teatrale IL GUSTO DEL TEATRO COMPAGNIE AMATORIALI E PROFESSIONALI PROVENIENTI DA TUTTO IL VENETO DICEMBRE SABATO 2 ore 21 COMPAGNIA LA TRAPPOLA “SCHIOPING – TUTI MATI PAR I SALDI” di David Conati SABATO 9 ore 21 COMPAGNIA TEATRALE DELL’ATTORCHIO “IL POVERO PIERO” di Achille Campanile SABATO 16 ore 21 COMPAGNIA TEATR0 INSIEME “FEMO FILO” di Natalino Baraldo DOMENICA 17 ore 17.30 COMPAGNIA EL TANBARELO “DON CHECO” di Natalino Baraldo GENNAIO SABATO 13 ore 21 COMPAGNIA PIOVENE TEATRO 94 “L’EREDITA’ DELLA PORA SUNTA” di Loredana Cont SABATO 20 ore 21 COMPAGNIA I RAGAZZI DI CARBONARA “FASSO TUTO MI” di Tonino Micheluzzi SABATO 27 ore 21 COMPAGNIA VERONESE OPERETTE “BELLE EPOQUE” “LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA” di Eeemerich Kàlmàn TEATRO RAGAZZI Fondazione Aida domenica 10 dicembre ore 16 PIERINO E IL LUPO mercoledì 27 dicembre ore 16 STORIE DI GNOMI CORAGGIOSI Biglietti: intero 8 €; ridotto 6 €. Abbonamento 22 commedie: intero 135 €; ridotto 100 €. CINEMA TEATRO SAN MASSIMO • Via Brigata Aosta, 6 • 37139 – VERONA Telefono 0458902596 • [email protected] • www: sanmassimo.it/teatro Incontri ALCESTI. VARIAZIONI SUL MITO a cura di Maria Pia Pattoni Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 RACCONTI GIALLI AMBIENTATI A VERONA Scalo Cafè Villafranca ore 18 Via Risorgimento 2 Giovedì 21 Teatro CANZONI E RAGIONAMENTI Musiche di Enzo Jannacci con Cochi e Renato Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Corale VERONATALE AGC Città di Verona Chiesa S. Bernardino, Verona, ore 21 alla scoperta di antiche leggende Castello di Bevilacqua, Bevilacqua, ore 12.30 Teatro SUSSURRI E SPARI (RUMORS) di Neal Simon La Barcaccia Teatro Nuovo, S. Michele Extra, ore 21.15 Martedì 26 Teatro per ragazzi Cinema MARATONA NATALIZIA Centro Mazziano, Verona, dalle ore 16 Gospel DONALD WOODS & HIS PEOPLE Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 Sinfonica CONCERTO DI NATALE Bigband Ritmo Sinfonica Citta’ di Verona Centro Toniolo, Verona, ore 21 Concerti Gospel THE FIRE + MELLOW TOY Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Poesia CONCERTO DI NATALE INIS FAIL, Musica Irlandese La Fontana, Avesa, ore 21 BELIEVE Animala Gospel Singers Teatro Capitan Bovo, Isola della Scala - ore 21 VERSINJAZZ Poesie dal libro di Mauro dal Fior con Mauro dal Fior, Stefano Benini, Sbibu, Enrico Terragnoli Circolo Cassa di Risparmio, Verona, ore 21 Venerdì 22 Teatro ROMEO E GIULIETTA di W. Shakespeare Estravagario Teatro Palazzo dei Congressi, Sirmione, ore 21 Cinema LA FIAMMIFERAIA di Aki Kaurismaki Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.20 DOLCI MELODIE DEL NATALE Corale Femminile “Isabella Gonzaga” Chiesa Parrocchiale, Nogara, ore 21 Classica & Sinfonica I CANTI ROCCIOSI grandi compositori contemporanei Teatro Nuovo, Verona, ore 21 CONCERTO DI NATALE Bigband Ritmo Sinfonica Citta’ di Verona con Jashgawronsky Brothers Teatro Camploy, Verona, ore 21 Rock & Jazz OTTO SHOW Omaggio a Garinei e Giovannini con Mauro Ottolini e la sua Band Teatro Martinelli, Sandrà, ore 21.15 AFTERHOURS Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 EASY SOUND La Fontana, Avesa, ore 21 Sabato 23 NEVE da “La regina delle nevi” di Handersen Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 Jazz I CONCERTI DELLE FESTE Future Orchestra Jazz Big Band Teatro Salieri, Legnago, ore 20.30 Corale RASSEGNA CORALE corale S. Cecilia Cellore d’Illasi, 17.30 VERONATALE AGC Città di Verona Chiesa Parrocchiale, Sanguinetto, ore 21 Jazz Corale Sinfonica tradizionale concerto della Banda Comunale di Castelnuovo D/G Teatro Martinelli Sandrà - ore 20.30 Feste SERATA NATALIZIA Coro La Parete Cinema Teatro Alba, ore 21 RASSEGNA NATALIZIA Schola Cantorum La Sorgente Castel D’Azzano, ore 20.30 Domenica 24 Concerti NODE, OUTCRY… Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 SANTO STEFANO Serata in piazza con brulè e musica Natalizia S. Rocco di Piegara, Serata Mercoledì 27 Teatro per ragazzi STORIE DI GNOMI CORAGGIOSI Fondazione AIDA Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 16 Giovedì 28 Jazz Corale CORO SCALIGERO DELL’ALPE Sede CAI, S. Toscana, Verona, ore 22 NATALE CON I CORI VERONESI vedi www.agcverona.it Chiese città di Verona, vari orari al mattino SERATA JAZZ con Susanna Vallanova, Davide Recchia, Stefano Benini Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Concerti VISIONE DIVINE Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Feste Venerdì 29 Concerti NATALE A GREZZANA Natale a Grezzana Grezzana, dalla mattina ASTRA Dream Theater Tribute Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Lunedì 25 Teatro VANIUSKA MOJ Nando&Maila Teatro Martinelli, Sandrà, ore 21.15 Sabato 30 TeatrO per ragazzi IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Teatro Tango Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 10 Concerti AFRO RADUNO Reggae night Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Corale Corale VERONATALE AGC Città di Verona Auditorium Gran Guardia, Verona, ore 21 Sapori CENERENTOLA di Prokofiev Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 NATALE CON I CORI VERONESI vedi www.agcverona.it Chiese città di Verona, vari orari al mattino Danza PRANZO DI NATALE con il folletto natalizio Peter 61 AGENDA DICEMBREGENNAIO Incontri PER SEMPRE SI’ Gran Galà degli Anniversari Teatro Martinelli Sandrà - ore 20.30 Domenica 31 Classica I CONCERTI DELLE FESTE Accademia Secolo XXI Teatro Salieri, Legnago, ore 20.30 Jazz CENONE SAN SILVESTRO E… MUSICA con Gilberto Lamacchi, Giovanni Ferro Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Danza CENERENTOLA di Prokofiev Teatro Filarmonico, Verona, ore 15.30 Feste CAPODANNO 2007 Festa Giovani “Capodanno 2007” S. Rocco di Piegara, serata CAPODANNO 2007 Etno, Afro, Funky Night Gate 52, Loc. Ferlina Bussolengo, ore 21 Sapori GRAN CAPODANNO MEDIEVALE Cenone con musici, giocolieri, ballerine, giullare Lorenciotto, spettacolare magia di fuoco Castello di Bevilacqua, Bevilacqua, ore 20.30 CAPODANNO AL DIM Diamo un calcio alla banalita’ Teatro Martinelli Sandrà - ore 20.30 GENNAIO 2007 Martedì 2 Danza CENERENTOLA di Prokofiev Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Mercoledì 3 Danza CENERENTOLA di Prokofiev Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Giovedì 4 Danza CENERENTOLA di Prokofiev Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Sabato 6 Teatro TU LA CONOSCI GIULIA? di David Conati Teatro Armathan Teatro Camploy, Verona, ore 21 Cinema BELLA SEMPRE di Manoel De Oliveira Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22 Jazz BLUE NOTE JAZZ QUARTET Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 Corale RASSEGNA PER L’EPIFANIA Schola Cantorum La Sorgente Chiesa Parrocchiale, Vigasio, ore 20.30 CONCERTO CORALE Corale S. Cecilia Cadidavid, ore 16 Rock Teatro per ragazzi IL LUPO VEGETARIANO E CAPPUCCETTO ROSSO con Laura Fintina Gli Alcuni Teatro Silvano Caliari, Bure, ore 15.30 NEVE da “La regina delle nevi” di Handersen Fondazione AIDA Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 16 STORIE DI GNOMI CORAGGIOSI Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 Rock L’E’ TUTO PALCO Concorso rock ded ai giovani Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 Cinema L’E’ TUTO PALCO Concorso rock ded ai giovani Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 BELLA SEMPRE di Manoel De Oliveira Centro Mazziano, Verona, ore 18.30, 20 e 22 Domenica 7 Teatro Martedì 9 Teatro TU LA CONOSCI GIULIA? di David Conati Teatro Armathan Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 7 PIANI di Dino Buzzati con Pagliai e Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Cinema A BITTERSWEET LIFE di Kim Jae-woon Cinema K2, Verona, ore 16 / 18 / 21 Mercoledì 10 Teatro 7 PIANI di Dino Buzzati con Pagliai, Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Cinema ESTRANEI ALLA MASSA di Vincenzo Marra Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.20 Blues & Jazz ERIC BIBB Bluesman / folksinger americano Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 SERATA JAZZ con Virginia Viola, Simone Cardini Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Incontri L’ORCHESTRA DELLE ROSE di Attilio Giuseppe Boano Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 Giovedì 11 Teatro 7 PIANI di Dino Buzzati con Pagliai, Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Incontri 7 PIANI i protagonisti del Grande Teatro Foyer del Teatro Nuovo, Verona, ore 17 Ingresso gratuito Venerdì 12 Teatro 7 PIANI di Dino Buzzati con Ugo Pagliai e Paola Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 da D. Buzzati Teatro Stabile di Verona Fondazione Atlantide - GAT Teatro Nuovo, Verona, ore 10 Cinema ABIMES di Gilbert Dassonville LA CATTEDRALE di Pietro Dal Pra, Lorenzo Nadali Sala Polifunzionale, Valgatara, ore 21 Ingresso gratuito LE COEUR PHANTOME di Philippe Garrel Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.30 Lirica AMLETO di W. Shakespeare Ippogriffo Teatro Filippini, Verona, ore 21 LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA Estravagario Teatro Teatro Capitan Bovo, Isola della Scala ore 21 WHISKY TRAIL La Fontana, Avesa, ore 21 Teatro per ragazzi Celtica Sabato 13 Teatro SIAMO UNA MASSA DI IGNORANTI. PARLIAMONE LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA Flavio Oreglio Teatro Martinelli, Sandrà, ore 21.15 63 AGENDA DICEMBREGENNAIO IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni Lavanteatro Teatro Camploy, Verona, ore 21 TONIN BELLAGRAZIA di Carlo Goldoni Giorgio Totola Teatro Parrocchiale, Bussolengo, ore 21 MISERIA E NOBILTA’ di Eduardo Scarpetta Nuova Compagnia Teatrale Palazzo dei Congressi, Sirmione, ore 21 L’ISOLA DEGLI SCHIAVI di Pierre Marivaux Il Gran Carro delle Meraviglie Teatro di Asparetto, Asparetto, ore 21 L’AFFARE KUBINSKI di Fodor Lakatos Compagnia di Castelrotto Teatro Parrocchiale, Fumane, ore 21 7 PIANI di Dino Buzzati con Ugo Pagliai e Paola Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 LA BUONA MADRE di Carlo Goldoni GTV Niù Teatro Parrocchiale, Villa Bartolomea, ore 21 L’EREDITA’ DELLA PORA SUNTA di Loredana Cont Piovene Teatro 94 Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 GEORGE DANDIN OVVERO IL MARITO INGANNATO di Molière La Pocostabile Teatro Pedemonte, Verona, ore 20.45 MRS ROSE di Martin Sherman con Ariella Reggio Teatro Ferrini, Cologna Veneta, ore 21 GANDHI il cammino della libertà di Vincenzo Todesco Viva Opera Circus Teatro Comunale, Nogara, ore 21 PIGIAMA PER SEI La Trappola Teatro Mignon, Porto di Legnago, ore 21 Cinema SCOOP di Woody Allen Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.30 Pop CANZONI NELLA NOTTE Musiche e testi di Brecht, Weill, Eisler, Dessau Teatro Filippini, Verona, ore 21 Domenica 14 Teatro IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni Lavanteatro Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 7 PIANI di Dino Buzzati con Ugo Pagliai e Paola Gassman Teatro Nuovo, Verona, ore 16 IL PENULTIMO SCALINO di Samy Fayad La Moscheta Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 Teatro per ragazzi IL POMO DORARO Teatro dell’Angelo Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 IN VIAGGIO CON MARY POPPINS E MAGO MERLINO I Gotturni Teatro Aperto, Asparetto di Cerea, ore 16 PIERINO E IL LUPO da Prokofiev e Dario Fo Fondazione AIDA Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 UN TRENO DI PERCHE’ Accademia Perduta Teatro Comunale, Nogara, ore 16 PULCINELLA ALL’ALTRO MONDO Burattini di Linda Di Giacomo Teatro S.Martino Povegliano - ore 16 Cinema SCOOP di Woody Allen Centro Mazziano, Verona, ore 18, 20 e 22 Classica & Lirica I SOLISTI DELL’ACCADEMIA I FILARMONICI Musiche A. Vivaldi Sala Maffeiana Teatro Filarmonico, Verona, ore 11 LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini Teatro Filarmonico, Verona, ore 15.30 ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO musiche di Bartok, Shostakovic, Dvorak Teatro Nuovo, Verona, ore 21 BARRACUDA 2007 con Daniele Luttazzi Teatro Nuovo, Verona, ore 21 06/07 STAGIONE DI PROSA ATTOTERZO &dintorni guerre Teatro Filippini vicolo Dietro Campanile Filippini 1 - Verona tel. 045 592709 Incontri Cinema QUATTRO VOLTI DI CASANOVA Le avventura di Giacomo Casanova di Steno, ore 18 Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano di Luigi Comencini, ore 21 Cinema K2, Verona Flamenco LA VILLE EST TRANQUILLE di Robert Guediguian Sala Civica Centro Attività Sociali, Legnago, ore 21 Ingresso gratuito Martedì 16 Teatro di Jean-Luc Godard Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.10 LAGRIMAS NEGRAS Diego “El Cigala” Teatro Salieri, Legnago, ore 20.30 Cinema Lunedì 15 Classica PROCESSO A DIO di Stefano Massini con Ottavia Piccolo Teatro Camploy, Verona, ore 20.45 Lirica LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 BARRACUDA 2007 con Daniele Luttazzi Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Cinema BARRACUDA 2007 con Daniele Luttazzi Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Teatro per ragazzi PIPPO PETTIROSSO CTA (Gorizia) Teatro Salieri, Legnago, ore 10 LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Venerdì 19 Teatro PICCOLA CITTA’ di Thornton Wilder Gruppo Teatro Einaudi/ Galilei - Teatro Astra, S. Giovanni L., ore 21 PIPPO PETTIROSSO CTA (Gorizia) Teatro Salieri, Legnago, ore 10 QUESTA E’ LA MIA VITA Giovedì 18 Teatro Lirica Mercoledì 17 Teatro Teatro per ragazzi DIARIO DI BORDO di Annamaria Targher Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 CIN CI LÀ Al Tabarin operetta di Lombardo e Ranzato Teatro Capitan Bovo, Isola della Scala ore 21 Cinema SERATA JACQUES BREL a cura di Enrico De Angelis Centro Mazziano, Verona, ore 21 Classica JULIAN KOVATCHEV Musiche di Rendine, Villa-Lobos, Strauss Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Musiche Popolari LA MUSICA DEL VENTO Musiche popolari della regione balcanica Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Sabato 20 Teatro GEORGES DANDIN, OVVERO IL MARITO INGANNATO di Molière La Pocostabile Teatro Camploy, Verona, ore 21 LA PALLA AL PIEDE di Georges Feydeau Il Nodo Teatro Comunale, Vobarno, ore 21 VERGINE MADRE Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla “Divina Commedia” con Lucilla Giagnoni Teatro Peroni, S. Martino B. A., ore 21 INCIPIT VITA NOVA teatro rassegna FILIPPINI teatrostabileragazzi FAMIGLIE a nuovi stagione’06•’07 TEATRO sog ni sabato 09/12 h21 Compagnia Prometeo> ENDURANCE domenica 3 dicembre ore 16.30 Teatro Stabile delle Marche/Compagnia Teatro Linguaggi PA PA PA GHENOOO ovvero il Flauto Magico sabato 13/01 h21 Raffaella Benetti e Giannantonio Mutto> CANZONI NELLA NOTTE domenica 10 dicembre ore 16.30 Teatro Instabile> lo SCHIACCIANOCI sabato 20/01 h20.30 Nevio Gambula> INCIPIT VITA NOVA (La disfatta dell’attore) sabato 16 dicembre ore 21.00 INGRESSO LIBERO Fondazione Aida> la FRECCIA AZZURRA sabato 27/01 h17 Incontro> ANDREA CIRESOLA Ingresso libero sabato 27/01 h21 Meshughe Klezmer Band> CONCERTO domenica 17 dicembre ore 16.30 Fondazione Aida> la FRECCIA AZZURRA martedì 26 dicembre ore 16.30 Fondazione Aida> NEVE domenica 7 gennaio ore 16.30 Fondazione Aida> STORIE di GNOMI CORAGGIOSI domenica 14 gennaio ore 16.30 Fondazione Aida> PIERINO e il LUPO Fondazione Aida tel. 045 8001471 • 045 595284 [email protected] • www.fondazioneaida.it BIGLIETTI intero: euro 8 ridotto: euro 6 (anziani, studenti, FNAC, ARCI Passepartout, ARCI Malacarne, Galassia, Famila, Iperfamila, A&O e CRAL convenzionati) ridotto Amici della Fondazione: euro 5 Gruppi di studenti delle scuole 64 superiori (minimo 10 persone): euro 5, con accompagnatore gratuito. AGENDA (È necessaria la prenotazione presso Ufficio Scuola tel. 045 800147 045 595284 • e-mail: [email protected].) domenica 21 gennaio ore 16.30 Assemblea Teatro> FRULLALLERO domenica 28 gennaio ore 16.30 Le Nuvole> MONDO ROTONDO Per informazioni e prenotazioni: Fondazione AIDA tel. 045.8001471 fax 045.8009850 e-mail: [email protected] • www.fondazioneaida.it DICEMBREGENNAIO (LA DISFATTA DELL’ATTORE) di Nevio Gambula Intervento pittorico di Maurizio Zanolli Teatro Filippini, Verona, ore 20.30 FASSO TUTO MI di Tonino Micheluzzi I Ragazzi di Carbonara Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni Lavanteatro Teatro S.Martino Povegliano - ore 21 Cinema L’AMICO DI FAMIGLIA di Paolo Sorrentino Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.30 Lirica LA SONNAMBULA di Vincenzo Bellini Teatro Filarmonico, Verona, ore 20.30 Tango LA STORIA DEL TANGO Musiche dal classico al “Nuevo Tango” Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 21 Sapori LESSINIA A TAVOLA Filò e cante su tema “Ochi e Anare” di Giancarlo, Ezio, Otello Ristorante Jegher, Roverè, ore 20.30 Legnago, ore 21 Ingresso gratuito Domenica 21 Teatro L’AMICO DI FAMIGLIA di Paolo Sorrentino Centro Mazziano, Verona, ore 18, 20 e 22 GEORGES DANDIN, OVVERO IL MARITO INGANNATO di Molière La Pocostabile Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 I PETTEGOLEZZI DELLE DONNE di Carlo Goldoni Sale & Pepe Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni Trixtragos Teatro Parrocchiale, Pescantina, ore 16 Teatro per ragazzi C’ERA UNA VOLTA… Musical per famiglie. Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 FRULLALLERO Assemblea Teatro Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 Classica JULIAN KOVATCHEV Musiche di Rendine, Villa-Lobos, Strauss Teatro Filarmonico, Verona, ore 17 CONCERTO DI NATALE Chiesa San Tomaso, Verona, ore 21 Lunedì 22 Classica FEDERICO GIANELLO musiche di Liszt Teatro Nuovo, Verona, ore 21 Martedì 23 Teatro 7 PIANI di Dino Buzzati con Ugo Pagliai Teatro Salieri, Legnago, ore 20.45 IO HO PAURA di Damiano Damiani Cinema K2, Verona, ore 16 / 18 / 21 I LUNEDI’ AL SOLE di Fernando Leon de Aranoa Sala Civica del Centro per Attività Sociali, Mercoledì 24 Cinema Cinema Jazz VERSINJAZZ Poesie e musiche dedicate al Jazz con Mauro Dal Fior, Stefano Benini, Enrico Terragnoli Caffè Via Roma 33, Verona, ore 21.30 Incontri L’ATTORE SOLISTA NEL TEATRO ITALIANO di Nicola Pasqualicchio Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 Giovedì 25 Danza OMAGGIO AL ROYAL BALLET Principal & Soloists del Royal Ballet di Londra Teatro Salieri, Legnago, ore 20.30 Venerdì 26 Teatro LA BOTTEGA DEL CAFFE’ di Carlo Goldoni La Barcaccia Teatro Comunale, Nogara, ore 21 Cinema PIPPO PETTIROSSO CTA Gorizia Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 16 Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22.10 DUE O TRE COSE CHE SO DI LEI di Jean-Luc Godard MANI DI LIBERTA’ di David Conati Gruppo Popolare Contrade Teatro Astra, S. Giovanni L., ore 21 ERCOLE IN POLESINE Natalino Balasso Teatro Capitan Bovo, Isola della Scala ore 21 Sirmione, ore 21 Cinema L’ABISSO di Alessandro Anderloni film sulla Spluga della Preta Sala Polifunzionale, Valgatara, ore 21 Ingresso gratuito LA PASSEGGERA di Andrzej Munk a seguire NOTTE E NEBBIA di Alain Resnais Centro Mazziano, Verona, ore 21 CIRANO DE BERGERAC di Edmund Rostand Teatri Possibili Teatro di Asparetto, Asparetto, ore 21 ALLELUIA BRAVA GENTE di Garinei e Giovannini Piccolo Teatro del Garda Teatro Parrocchiale, Fumane, ore 21 LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA di Eemerich Kalman Compagnia Veronese Operette “Belle Epoque” Teatro Parrocchiale, S. Massimo, ore 21 Danza DA TANGO A SIRTAKI con Raffaele Paganini Teatro Nuovo, Verona, ore 21 LA SOCA DEI ME VECI di Damiano Parolini La Resela Teatro Pedemonte, Verona, ore 20.45 Sabato 27 Teatro ROSENCRANTZ E GUILTERSTERN da Tom Stoppard Mamadanzateatro Teatro Camploy, Verona, ore 21 ACCIDENTI, VOSTRO FRATELLO! di Luigi Zanon La Burla Teatro S.Martino Povegliano - ore 21 RICORDETE DE LIGARTE LE SCARPE di Il Covo Il Covo Teatro Parrocchiale, Bussolengo, ore 21 SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA di Ray Cooney Estravagario Teatro Palazzo dei Congressi, LE GALLINE: PRIMA… E DOPO di Autori Vari con Katia Beni, Sonia Grassi, Erina M. Lo Presti Teatro Comunale, Cologna Veneta, ore 21 Folk & Jazz MESHUGHE KLEZMER BAND Teatro Filippini, Verona, ore 21 MAX MANFREDI Cantautore/musicista Circolo Club Il Giardino, Lugagnano, ore 21 Incontri YAD VASHEM Lettura Teatralizzata sull’Olocausto Il Nodo Biblioteca Teatro Comunale, Vobarno, ore 21 ANDREA CIRESOLA Teatro Filippini, Verona, ore 21 Ingresso libero Letture PRESTO VI SCRIVERO’ PIU’ A LUNGO Renato Perina legge Etty Hillesum con Renato Perina e Vittoria Scrinzi Teatro Peroni, S. Martino B. A., ore 21 Danza THE BIG DREAM Butterfly Dance Company Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 21 Domenica 28 Teatro ROSENCRANTZ E GUILTERSTERN da Tom Stoppard Mamadanzateatro Teatro Camploy, Verona, ore 16.30 BOLEROS Y TANGOS ! 16 gennaio 2007 ore 20.30 LAGRIMAS NEGRAS DIEGO “EL CIGALA” Prima volta in Italia della star spagnola, il gitano Diego vincitore di due Latin Grammy Awards, ottocentomila copie vendute, qui con la grande canzone romantica ispano-americana. Tel. 0442 25 477 www.teatrosalieri.it Soci Fondatori Vendita anche presso le Agenzie Numero Verde 800 323 285 (info filiali abilitate) Soci di Partecipazione CREDIVENETO HOTEL - RISTORANTE CREDITO COOPERATIVO Comuni di Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi S. Anna, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Gazzo V.se, Minerbe, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea 65 AGENDA DICEMBREGENNAIO L’ANATRA ALL’ARANCIA di Sauvajon, Home La Rumarola Teatro Canossa, Verona, ore 16.30 LA SOCA DEI ME VECI di Damiano Parolini La Resela Teatro Pedemonte, Verona, ore 16 IO, GIULIETTA di e con Beatrice Zuin Teatro Martinelli, Sandrà, ore 17.30 TEATRI E CINEMA DI VERONA TEATRO CAMPLOY Via Cantarane, 32 tel. 045/8008184 Teatro per ragazzi LE BIRICCHINATE DI PINOCCHIO Ensemble Vicenza Teatro Comunale, Sommacampagna, ore 16.30 MONDO ROTONDO Le Nuvole Teatro Filippini, Verona, ore 16.30 IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Teatro Cargo Teatro Salieri, Legnago, ore 16 tel. 045/8006100 TEATRO ALCIONE Via Verdi, 20 tel. 045/8400848 Classica DIMITRI SITKOWETSKY Musiche Respighi, Bach, Bartok Sala Maffeiana Teatro Filarmonico, Verona, ore 11 Cinema OMICRON di Ugo Gregorotti Sala Civica del Centro per Attività Sociali, Legnago, ore 21 Ingresso gratuito Martedì 30 Teatro LA TEMPESTA di W. Shakespeare con Tato Russo Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Teatro per ragazzi IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Teatro Cargo Teatro Sociale, Villa Bartolomea, ore 10 TEATRO SS.TRINITÀ Via SS. Trinità, 4 tel. 045/8005823 TEATRO ASTRA Via Roma, 3/B – S. Giovanni L. tel. 045/9250825 TEATRO STABILE FILIPPINI V.lo Dietro Campanile Filippini, 6 tel. 045/592709 TEATRO PARROCCHIALE BUSSOLENGO P.zza Nuova, 3 - Bussolengo tel. 045/7150541 TEATRO SAN MASSIMO Via Brigata Aosta, 6 tel. 045/8902596 CENTRO MAZZIANO Via Madonna del Terraglio,10 tel 045/918485 www.centromazziano.it [email protected] TEATRO PARROCCHIALE FUMANE Via Crosarola, 17 – Fumane TEATRO CANOSSA Via Albertini, 4 tel. 045/525307 CINEMA K2 Via Rosmini,1/b tel 045/8005895 TEATRO SANTA TERESA Via Molinara, 23 tel. 045/508380 www.teatrosantateresa.org [email protected] TEATRO NUOVO S. MICHELE EX. Via Monti, 7/c tel. 045/974244 TEATRO FILARMONICO Via Roma, 1/G tel. 045/596826 TEATRO NUOVO P.zza Viviani, 10 AGENDA TEATRO DI RIZZA Loc. La Rizza di Verona tel. 328/1180414 www.musiteatro.it [email protected] TEATRI E CINEMA NELLA PROVINCIA DI VERONA TEATRO COMUNALE NOGARA Via G. Falcone e P. Borsellino - Nogara tel. 0442/88377.89086 TEATRO PERONI TEATRO CENTRALE 66 Mercoledì 31 Teatro LA TEMPESTA di W. Shakespeare con Tato Russo Teatro Nuovo, Verona, ore 20.45 Cinema LA VEDOVA ALLEGRA P.zza del Popolo, 24 – S. Martino B. A. tel. 045/990342 di Ernst Lubitsch ore 16 / 21 MANCIA COMPETENTE di Ernst Lubitsch ore 18 / 22.40 Cinema K2, Verona Teatro per ragazzi E SOGNO’ DI ESSE- Via Marconi, 9 – S. Bonifacio tel. 045/7613382 TEATRO SOCIALE Corso Fraccaroli, 60 - Villa Bartolomea tel. 0442/629298 TEATRO DI ASPARETTO P.zza A. Manzoni, 1 - Asparetto Di Cerea tel. 0442/30858 TEATRO FERRINI Via Papesso, 10 - Cologna Veneta tel. 0422/56243-85124 TEATRO SALIERI Via XX Settembre, 26 Legnago tel. 0442/25477 TEATRO SILVANO CALIARI P.zza della Chiesa, Bure TEATRO GIOVANNI PAOLO II P.zza San Rocco, 4 - Pedemonte info@teatrodipede monte.it RE UOMO Teatrimperfetti Teatro Salieri, Legnago, ore 10 Cinema SOGNI DI CUOIO di Cesar Meneghetti Centro Mazziano, Verona, ore 20.30 e 22 Poesia VORIA CANTAR… BERTO!! con Mauro dal Fior Osteria Carro Armato, Verona, ore 21.30 SALA CIVICA POLIFUNZIONALE Valgatara di Marano di Valpolicella www.comunemaranovalp.it info@comunemarano valp.it CIRCOLI, CAFFE’… PALAZZO DEI CONGRESSI Sirmione tel 348 4015182 www.congressisirmione.com OSTERIA AL CARROARMATO Vicolo Gatto, 2 www.carroarmato.it [email protected] Incontri TEATRO MIGNON P.zza Madonna della Salute - Porto di Legnago TEATRO S.MARTINO Povegliano www.teatrosanmartino.com VIRTUS CINEMA Sommacampagna tel 349/7795283, 338/2622057 www.virtuscinema.it [email protected] UNA STORIA DI VERONA FRA SETTE E OTTOCENTO la cronaca di Girolamo de’ Medici, Nobile Veronese a cura di Fabrizio Bertoli Biblioteca Frinzi, Verona, ore 17.30 LA FONTANA Via Francesco Piaola, 15 tel 045/8345979 www.lafontanadinemusic.com [email protected] CIRCOLO IL GIARDINO Via Cao del Prà, 82 tel 335/7800917 www.clubilgiardino.org [email protected] GATE 52 Via del Lavoro, 14 Loc. Ferlina, Bussolengo tel 340/8945549 www.gate52.it • A chi ha desiderio di intraprendere un’esperienza teatrale come attore/attrice, compagnia teatrale amatoriale di Verona offre una divertente opportunità con l’allestimento di un nuovo spettacolo brillante per il 2007. Riferimento: Paolo Tel: 347.7314273 DICEMBREGENNAIO 67 AGENDA Vendite Noleggi Riparazioni Accordature Servizio concerti VERONA, vicolo San Silvestro 5/A 045 8 034 538