MARIA GRAZIA GAROFOLI Maria Grazia Garofoli si forma presso l’Accademia Nazionale della Danza, fino al conseguimento del diploma e perfezionamento finale. Lavora presso i più importanti teatri italiani e stranieri, anche se considera La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona le sue dimore artistiche, dove esordisce riscuotendo i primi successi accanto alle prestigiose personalità del mondo dell’arte, interpretando balletti del repertorio Ottocentesco come Giselle, La Silfide, Coppelia, Paquita e La Bella addormentata e capolavori del Novecento tra cui Cenerentola, Chopiniana, Pas de Quatre, Romeo e Giulietta, Carmen, Fedra, Francesca da Rimini, Apollon Musagète, Il Mandarino meraviglioso, Concerto barocco e Morte a Venezia. È ospite nei più prestigiosi teatri d’Europa, degli Stati Uniti d’America, del Canada e dell’America Latina, sempre con partners di fama internazionale, fra i quali Cyril Atanassov, Rudolph Nureyev, Dan Moisev e Rudy Brians. Nel 1978, nominata prima ballerina étoile della Fenice, interpreta Giselle, edizione appositamente ricreata per lei dal coreografo Evgenij Poliakov. Nel 1982 viene insignita del premio della stampa “Tersicore d’argento”, entrando poi a far parte dell’Accademia Medicea di Firenze. Nel 1985 è prima ballerina étoile al Teatro Comunale di Bologna. In occasione delle celebrazioni dei novecento anni della più antica Università del mondo viene invitata dall’allora rettore dell’ateneo Alma Mater a creare degli spettacoli; a conclusione di un ciclo di lezioni tenute presso il laboratorio del dipartimento del D.A.M.S., il Ludus Danieli, Cerimoniali di Maggio e Leggenda del Golem vengono rappresentati dapprima nella locale cattedrale, Basilica di San Petronio e successivamente replicati a La Sorbonne e a L’Espace Cardin di Parigi ed al Teatro dell’Opera di Praga. Inizia la sua avventura con l’Arena di Verona nel 1999 dove riafferma il grande repertorio classico. Il Corpo di ballo dell’Arena di Verona oggi può alternare classici ottocenteschi e nuove creazioni firmate da lei o da illustri coreografi ospiti della Fondazione Arena - citandone alcuni La Tempesta di Fabrizio Monteverde, I Due Gentiluomini di Verona di Stefano Giannetti, Le Bourgeois di Ben van Cauwenberg sull’omonima canzone di Jacques Brel, Idylle di Sallie Wilson - ma anche balletti del Novecento come Le Spectre de la Rose di Mikhail Fokine, Čajkovskij Pas de Deux di George Balanchine, Jardin aux Lilas di Anthony Tudor, Francesca da Rimini di Evgenij Poliakov, In the middle somewhat elevated di William Forsythe e Voyage di Renato Zanella. Le sue produzioni coreografiche più significative nascono a Verona, la città dell’amore: Coppelia, Giselle, Il Lago dei cigni, La Bella addormentata, Don Quixote, Cenerentola, Il Sogno veneto di Shakespeare, La Vedova allegra, Nel Cuore del Novecento, Omaggio a Rota, numerosi Galà, messi in scena sul palcoscenico del Teatro Filarmonico e del Teatro Romano. Firma una coreografia per Roberto Bolle in occasione della riapertura del Teatro La Fenice di Venezia avvenuta con il Concerto di Capodanno del 2004 in diretta televisiva. Lavora con i più grandi danzatori di oggi tra cui, ricordandone solo alcuni, Malakhov, Carreño, Bolle, Murru, Yebra, Vogel, Abbagnato, Picone, Reilly, Murphy, Pankova, Pavlenko, Bussel, Ganio, Hodgkinson, Yanowsky, Vallo, Giuliani, Maccario, Esina, Shishov, Dronina, Saidakova, Kamara, Karapetyan, Krajewski. Crea la coreografia Dido and Æneas di Purcell in scena al Teatro Ristori di Verona.