Tubi e raccordi per impianti idrosanitari Catalogo Tecnico Aprile 2014 plastofer.it MADE IN ITALY CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI QUALITÀ AZIENDALE Il Sistema di Qualità è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008, per le seguenti attività: Progettazione, produzione e commercializzazione di tubi e raccordi in polietilene e polipropilene per impianti idrici ed idrosanitari. INTERAZIONE TRA I PROCESSI PRODUTTIVI PLASTOFER PPR - Documentazione tecnica Sistema Plastofer ADDUZIONE IDROSANITARIA IN PPR SISTEMA DI TUBAZIONE E RACCORDERIA IN PPR PER IMPIANTI DI TIPO IDROSANITARIO Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica INDICE Il sistema Plastofer Campi d’impiego Caratteristiche del Sistema Proprietà della materia prima Valori di resistenza Istruzioni per la saldatura a polifusione Istruzioni per la saldatura a manicotto elettrico Collaudo dell’impianto p. p. p. p. p. p. p. p. 1 1 2 3 4 5 6 6 Suggerimenti per l’installazione Sezioni di tubo consigliate Dilatazione termica Punti fissi e punti scorrevoli Variazione di lunghezza Compensatori di dilatazione Lunghezza del tratto di compensazione Posizionamento dei punti fissi e scorrevoli La Garanzia Plastofer e certificazione del Sistema Consigli per la movimentazione e lo stoccaggio dei tubi Avvertenze nell’uso del Sistema Esempi d’impianto p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. p. 7 9 10 10 11 12 13 14 15 16 16 17 Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 1 Il Sistema Plastofer Il sistema di tubi e raccordi della Plastofer e’ un programma progettato per la realizzazione di impianti di adduzione acqua calda e fredda all’interno dei fabbricati. La materia prima utilizzata e’ il Polipropilene Random tipo 3 (PP-R-80). L’impiego di questo sistema non presenta alcuna difficoltà di montaggio. E’ necessario utilizzare l’attrezzatura idonea e rispettare la giusta tecnologia di posa, mantenendo le tecniche convenzionali. Il sistema Plastofer offre numerosi vantaggi quali: ottima resistenza al calore nel tempo, elevata resistenza agli agenti chimici, bassa conduttività termica, anticalcare, anticolpo d’ariete, basso coefficiente di attrito con riduzione della perdita di carico, notevole leggerezza e facilita d’impiego. Campi d’impiego Il sistema Plastofer permette di rispondere a diverse esigenze di utilizzo: impianti idrosanitari per edifici di piccole, medie e grandi dimensioni, impianti su imbarcazioni, impianti di riscaldamento a radiatori, impianti di condizionamento etc., rispettando le norme nazionali e internazionali applicabili (UNI – DIN – ISO). Caratteristiche del Sistema Plastofer Potabilità Il Sistema Plastofer è in pieno accordo con le normative riguardanti l’uso per impianti di acqua potabile. Tale conformità è continuamente verificata mediante appositi test. Facilità di installazione Il Sistema Plastofer si adatta benissimo alle tipologie di istallazione più comuni e il suo basso peso specifico permette una notevole facilità di trasportato e installazione, in qualsiasi situazione architettonica. Insonorizzazione I tubi e raccordi della Plastofer permettono un ottimo isolamento acustico anche in situazioni di stress dovuti a eventuali colpi d’ariete. Saldabilità Il materiale usato dal Sistema Plastofer consente di giuntare tutti gli elementi del Sistema tramite saldatura per polifusione, o utilizzando il manicotto elettrico, in modo semplice e veloce. Revisione - Gennaio 2008 2 PPR - Documentazione tecnica Risparmio energetico I tubi della Plastofer consentono di ottenere il 15% circa di risparmio energetico a causa della loro ridotta dispersione termica. Resistenza alla abrasione e alla corrosione Il materiale costituente I tubi e I raccordi del Sistema Plastofer esibisce una grande stabilità in presenza di una vasta gamma di sostanze ed agenti chimici. Resistenza alle basse temperature L’incremento di volume del liquido trasportato in condizioni di bassa temperatura (ghiaccio) è ben tollerato, grazie alla notevole elasticità del materiale utilizzato dal Sistema. Direttive specifiche del sistema: Requisiti generali di qualità, dimensioni e saldatura UNI EN ISO 15874-2 Sistema di tubazioni di acqua calda e fredda (PP) - Tubi UNI EN ISO 15874-3 Sistema di tubazioni di acqua calda e fredda (PP) - Raccordi UNI EN ISO 15874-5 Sistema di tubazioni di acqua calda e fredda (PP) - Idoneità all’impiego del sistema DIN 8077 Dimensionamento spessore tubi in polipropilene. DIN 8078 Tubi in polipropilene tipo 3 qualità-requisiti.Prove DIN 16962 Raccordi per tubi in polipropilene. DVS 2207 Saldatura a tasca.Tempi e modalità DVS 2208 Macchine e attrezzi per la saldatura di materie plastiche per mezzo di elementi riscaldanti. Proprietà della materia prima Il polipropilene Random che viene usato per i tubi e i raccordi della Plastofer s. r. I. è un polimero cristallino e isotattíco ad alto peso molecolare. Date le caratteristiche e la notevole resistenza anche a temperature elevate, rappresenta il materiale ideale per realizzare tubazioni per impianti di distribuzione di fluidi. Il Polipropilene Random è un materiale assolutamente atossico e corrisponde alle raccomandazioni del Ministero della Sanità. Inoltre la materia prima utilizzata ha superato le prove di pressione e durata effettuate presso la SKZ, l’Istituto Tedesco preposto al collaudo di prodotti in materia plastica, e presso tutti i più importanti Istituti per il collaudo. Prorpietà’ Unità Prova Valori Densità a 23°C g/cm3 ISO 1183 0,900 MFI 190°C 5 Kg g / 10 min ISO 1133 0,55 MFI 230°C 2,16 Kg g / 10 min ISO 1133 0,30 MFI 230°C 5 Kg g / 10 min ISO 1133 1,28 Revisione - Gennaio 2008 3 PPR - Documentazione tecnica Caratteristiche meccaniche PROPRIETÀ UNITÀ PROVA PROVINO VALORI Tensione snervatura N/mm2 ISO R 527 ISO 3167,4 mm dick 0,38 Allungamento a snervatura % DIN 53 456 50 mm/min velocità di prova 3 DIN 53 455 15 Modulo E di trazione N/mmM ISO R 527 DIN 53 457/Z 80x10x4 mm 660 Modulo E a piega N/mmM DIN 53 457/B 80x10x4 mm 980 Tensione di piega N/mmM DIN 53 452 80x10x4 mm 23 Durezza sfera DIN 53 456 ISO 3167 50-41 Durezza share DIN 53 605 50x25x6 mm 65 Resilienza 23° KJ/m2 DIN 53 453 50x6x4 mm 33 Resilienza 0° KJ/m2 DIN 53 453 50x6x4 mm 10 Temp. di rammmoll. 0°C ISO 306 10x10x4 mm 125 Stabilità dimensionale 0°C DIN 53460 65 Stabilità al Calore A 0°C ISO 75 DIN 53 4561 49 Stabilità al Calore B 0°C ISO 75 DIN 53 4561 10x10x4 mm 80 Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 4 Valori di resistenza Le materie plastiche tendono ad incresparsi quando vengono sottoposte a tensione meccanica. Per stabilire la tensione consentita e per quantificare la durata dell’impianto per lunghi periodi, è necessario esaminare il comportamento a lungo termine del materiale sottoposto a tensione. Questo implica generalmente il calcolo della curva di regressione dei limiti di tensione di snervamento del materiale nel tempo. Nel diagramma sotto riportato è possibile osservare l’andamento delle prove effettuate su tubi di Polipropilene. La tabella riporta inoltre alcuni dati caratteristici particolarmente rilevanti per le applicazioni in campo idrosanitario. Curva di regressione per tubi in PPR tipo 3 50 40 30 20 10 0 20 0 30 0 40 Tensione in N/m 2 0 50 0 60 0 70 0 80 0 5 95 0 4 110 0 10 9 8 7 6 3 2 10 0 10 0 10 10 1 2 10 10 3 4 10 10 5 6 Tempo in ore Durata in anni 1 10 50 Valori di durata nel tempo a temperature e pressioni diverse Temperatura ( °C ) Durata in esercizio (anni) 20 50 25,7 1,5 < 40 50 18,3 1,5 < 67 50 10 1,5 • < 80 20 7,5 1,5 • < 90 10 8 1,25 Pressione Coefficiente di (bar) sicurezza • Punta massima raggiungibile per periodi limitati di tempo Istruzioni per la saldatura a polifusione La saldatura per polifusione consiste nel riscaldare contemporaneamente la parte maschio e la parte femmina, e quindi accoppiare le due parti, in modo da ottenere successivamente una perfetta giunzione a tenuta stagna. Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 5 Prima di eseguire la saldatura, attenersi alle indicazioni di seguito raffigurate e utilizzare l’attrezzatura idonea. Assicurarsi che le superfici delle parti da saldare siano prive di impurità e che il taglio del tubo sia perfettamente perpendicolare al tubo stesso (Fig. 1), dopodiché controllare che la temperatura del polifusore abbia raggiunto il valore prefissato. Infine il tubo e il raccordo, dopo essere stati riscaldati, andranno giuntati tra loro fino alla battuta delle matrici e mantenuti fermi senza operare alcuna rotazione ( Fig 4 ). E’ importante che venga rispettata la giusta profondità d’innesto, senza oltrepassare la battuta d’arresto presente nel raccordo. Figura 1 : taglio del tubo Figura 2 : marcatura 90ϒ Il taglio deve essere perpendicolare al tubo e deve essere operato con l’apposita forbice. Segnare sul tubo la profondità d’innesto. Figura 3 : riscaldamento Figura 4 : giunzione Riscaldare le due parti, assicurandosi che siano in perfetto allineamento e perpendicolari al polifusore. Unire le due parti, senza operare nessuna rotazione e senza oltrepassare la profondità d’innesto precedentemente marcata. Tempi di lavorazione Diametro esterno del tubo (mm) Profondità d’inserimento (mm) Tempo di riscaldamento (s) Tempo di lavorabilità (s) Tempo di raffreddamento (min) 20 14 5 4 2 25 15 7 4 2 32 16,5 8 4 2 40 18 12 6 4 50 20 18 6 4 63 24 24 8 6 Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 6 Istruzioni per la saldatura con manicotto elettrico Pulire e sgrassare la superficie delle parti da giuntare, allineare i tubi da unire e inserirli nel manicotto,accendere la macchina saldatrice e allacciare gli spinotti negli appositi fori sul manicotto. Una volta avviata la macchina tutto il processo di saldatura sarà automatico. Durante la saldatura non mettere in tensione i tubi e, a saldatura avvenuta, non raffreddare artificialmente la giunzione. Questo metodo di saldatura è semplice da utilizzare ed è adatto soprattutto per le riparazioni di parti dell’impianto in opera. Collaudo dell’impianto La prova di collaudo si riferisce a tipologie d’impianto tradizionali. Prima di iniziare la prova controllare che non ci siano rotture accidentali e assicurarsi dell’assenza di tensioni del tubo. Verifica dell’impianto 1 – RIEMPIMENTO DELL’IMPIANTO 15 bar per 24 ore Riempire la tubazione di acqua pulita a temperatura ambiente e assicurarsi che non ci siano sacche d’aria all’interno delle tubazioni. 2 – PROVA PRELIMINARE Caricare la pompa a 15 bar e mantenere la pressione per circa 1 ora. 3 – PROVA DEFINITIVA Caricare la pompa a 15 bar e mantenere la pressione nell’impianto per circa 24 ore. pompa Risultato della prova Dopo le operazioni di collaudo sopra riportate si deve verificare l’assoluta mancanza di perdite, anche sotto forma di umidità. L’impianto deve risultare a tenuta stagna. Avvertenze Dopo la prova svuotare completamente l’impianto, specialmente con temperature sotto lo 0°C. Se la temperatura dell’ambiente aumenta di 10 °C, durante la prova, la pressione prodotta dalla pompa può variare di circa 0.5 / 1 bar. Suggerimenti per l’installazione Il Sistema Plastofer consente agli operatori che lo utilizzano di risparmiare tempo in tutte le fasi di lavorazione, dalla progettazione alla fase di montaggio, dall’installazione al collaudo. Questo perché i tubi e i raccordi che costituiscono il Sistema Plastofer sono stati progettati per soddisfare il cliente in termini di qualità del prodotto, semplicità d’uso e flessibilità d’utilizzo. In questa pagina vi sono raffigurati alcuni consigli utili per l’installazione. Progettazione Utilizzare e attenersi dettagliatamente alle norme e tabelle di calcolo riportate nel catalogo. Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 7 Materiali Il Sistema Plastofer non condiziona la scelta di particolari accessori o materiali per l’installazione. Tubazioni Per evitare problemi di condensa posizionare le tubazioni di acqua calda sopra a quelle di acqua fredda. Evitare sacche d’aria nelle tubazioni. Bracciali I bracciali dei punti fissi e punti scorrevoli devono avvolgere completamente le tubazioni. Per evitare danni, suggeriamo di rivestirli completamente in gomma o PVC. Accoppiamenti con filetti conici in ghisa Raccomandiamo molta attenzione nel serraggio dei raccordi con inserto metallico. Evitare serraggi eccessivi soprattutto nell’accoppiamento con filettature coniche. Installazione mista a tubazione metallica Materiali isolanti MATERIALE ISOLANTE TUBO Punti scorrevoli ! Punti fissi GOMMA O PVC Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 8 Sezioni di tubo consigliate Portata l/s Velocità di flusso Media m/s Pressione bar Diametro tubo Plastofer DOCCE Soffione doccia DN 15 Doccetta laterale DN 15 Soffione doccia DN 20 Soffione doccia DN 25 0,15 0,06 0,18 0,31 1,14 0,47 1,71 - 1,0 1,0 1,0 1,0 20 20 20 20 VASCHE Batteria di miscelazione DN 15 Batteria di miscelazione DN 20 Batteria di miscelazione DN 25 0,15 0,4 1,0 1,41 1,57 2,36 1,0 1,0 1,0 20 25 32 WC Flussometro DN 15 Flussometro DN 20 Flussometro DN 25 Cassetta DN 15 0,7 1,0 1,0 0,13 1,65 2,36 2,36 1,25 1,2 1,2 0,4 0,5 32 32 32 20 ORINATOI Flussometro DN 15 Cassetta DN 15 0,3 0,13 1,84 1,25 1,2 0,5 20 20 BIDET Batteria di miscelazione DN 15 0,07 0,66 1,0 20 VUOTATOI CLINICI Batteria di miscelazione DN 15 Flussometro DN 20 0,12 1,0 1,13 2,36 1,0 1,2 20 20 VUOTATOIO Rubinetto curvo DN 15 Batteria di miscelazione DN 15 0,12 0,12 1,13 1,13 1,0 1,0 20 20 LAVELLI PER CUCINE Batteria di miscelazione DN 15 Batteria di miscelazione DN 20 0,07 0,02 0,66 0,66 0,5 1,0 20 20 LAVABI PER BAGNI Rubinetto di erogazione DN 15 Batteria di miscelazione DN 20 0,07 0,07 0,66 0,66 0,5 1,0 20 20 RUBINETTO D’EROGAZIONE A FLUSSO LIBERO DN 15 DN 20 DN 25 Batteria di miscelazione DN 15 Batteria di miscelazione DN 20 0,3 0,5 1,0 0,15 0,30 1,84 1,97 2,36 1,41 1,84 0,5 0,5 0,5 1,0 1,0 20 25 32 20 20 LAVASTOVIGLIE 0,15 1,41 1,0 20 LAVASTOVIGLIE 0,25 1,53 1,0 20 SCALDABAGNI A GAS ELETTRICI ISTANTANEI 6 KW 12 KW 18 KW 21 KW 24 KW 33 KW Scaldab. elett. a pressione DN 15 Scaldab. elett. a scarico libero DN 15 Scaldab. elett. per acqua boll. DN 15 0,07 0,1 0,15 0,17 0,2 0,3 0,15 0,15 0,66 0,94 1,41 1,61 1,89 1,84 1,41 1,41 1,41 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 0,5 0,5 20 20 20 20 20 20 20 20 20 UTENZA Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 9 Perdite di carico Il diagramma sotto raffigurato ci permette , in fase di progettazione, di rilevare il giusto dimensionamento dei tubi per la realizzazione di una rete di distribuzione d’acqua. Questo calcolo garantisce la portata necessaria anche nelle più critiche condizioni di esercizio. Figura 1 V= 10 0,3 0,2 Portata L/s 0,4 V= V= 0.5 0.4 0.3 x 63 5 10, x 50 0.2 8,4 x 40 6,7 x 32 0.1 5,4 x 25 4,2 x 20 V= 0.05 0.04 0.03 2,5 V= 1.0 /s) (m 3,0 V= 2.0 2,0 V = 1,8 V = 1,6 V = 1,4 V= 1,2 V= 1,0 V = 0,9 V = 0,8 V = ,7 0 V = ,6 0 V = ,5 0 V= 5.0 4.0 3.0 3,4 0,1 x 16 2,7 0.02 0.01 1 2 3 4 5 10 2 3 4 5 100 2 3 4 5 1000 Perdita di carico mm. ca./m. Coefficiente di sicurezza dei raccordi SIMBOLO FIGURA COEFFICIENTE DI RESISTENZA Manicotto 0,25 Gomito 90° 2,0 Gomito 45° 0,6 Raccordo a T 1,8 Raccordo a T ridotto 3,6 Raccordo a T filettato 0,8 Giunto filettato maschio 0,4 Giunto filettato maschio, ridotto 0,85 Gomito filettato maschio 2,2 Gomito filettato maschio, ridotto 3,5 L’acqua nel suo flusso incontra delle resistenze dovute ai bruschi cambiamenti di direzione. La tabella qui a fianco ci permette di conoscere il valore di resistenza per ogni tipo di raccordo impiegato. Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 10 Dilatazione termica I tubi in Polipropilene, come tutte le materie plastiche, tendono a dilatarsi sotto l’azione della temperatura. Questo fenomeno determina, nella fase di progettazione di impianti di medie/grandi dimensioni, una analisi dettagliata dei punti fissi e dei punti scorrevoli di un impianto, del loro posizionamento e di eventuali curve di dilatazione. Impianti sottotraccia o annegati nel cemento Per le tratte di tubazione sotto traccia o sotto pavimento è consigliabile il riempimento con malte appropriate. Questa soluzione permetterà alla tubazione di assorbire assialmente le dilatazioni, eviterà eventuali condense, e grazie anche all’utilizzo di materiali idonei all’isolamento termoacustico, permetterà all’impianto una maggiore silenziosità. Punti fissi e punti scorrevoli Per realizzare un ottimo impianto è necessario conoscere la disposizione dei punti fissi. Questi permettono di suddividere l’impianto in sezioni di dilatazione, impedendo movimenti incontrollati alle tubazioni. Punti fissi Tutti gli elementi che resistono alle flessioni dell’impianto, valvole e attacchi particolari, devono essere ancorati con punti fissi. Punti scorrevoli I punti scorrevoli, oltre ad allineare e sostenere l’impianto, permettono lo scorrimento assiale delle tubazioni. Nei casi di tratte di tubazioni molto lunghe è consigliabile utilizzare delle canaline di sostenimento. Esempio di punto fisso TUBO Esempio di punto scorrevole PIASTRA PIASTRA MANICOTTO STAFFA RACCORDO TUBO GOMMA O PVC STAFFA Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 11 Variazione di lunghezza La dilatazione lineare del tubo dovuta alla temperatura può essere calcolata con la seguente formula: Δl = d x L x Δt Δl = Variazione di lunghezza in mm d = Coefficiente di dilatazione lineare ( per il PPR = 0,15 ) L = Lunghezza del tubo in m Δt = Differenza temperatura in °C Variazione della lunghezza del tubo con il variare della temperatura Temperatura t in ϒC 6m 5m 4m 3m 80 2m 90 1m 100 m 10 7m 8m 9m 70 60 50 40 30 20 10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 Dilatazione L mm Nelle tubazioni a vista, per evitare antiestetiche ondulazioni del tubo, è bene eseguire uno staffaggio rispettando le distanze consigliate nel diagramma qui di sotto. Diagramma distanza degli appoggi in cm. 200 150 100 90 80 70 20 ϒC 40 ϒC 60 ϒC 80 ϒC 60 50 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 diametro del tubo in mm. Revisione - Gennaio 2008 12 PPR - Documentazione tecnica Compensatori di dilatazione Nelle figure di qui sotto sono rappresentati tre esempi di compensazione di dilatazione. Nell’installazione di tubazione a vista o in cavedio è buona regola osservare particolare attenzione nello staffaggio a muro. Le curve e le derivazioni devono essere ancorate con punti scorrevoli, sia nei tratti verticali che orizzontali, in modo da permettere alla tubazione di dilatarsi liberamente. L L FP FP LS LP LS FP L FP Esempio 1: dilatazione su un tratto di tubazione in corrispondenza di una curva. L FP L L L Esempio 2: dilatazione su un tratto di tubazione in corrispondenza di una deviazione in cavedio. L L LP LP Legenda : LP Δl = variazione di lunghezza LP = punto scorrevole L = lunghezza della tubazione FP = punto fisso LS = lunghezza del dilatatore a U FP LS FP Esempio 3: compensatore di dilatazione ad U. Attraversamento di una parete di una colonna portante Le figure qui di sotto raffigurano tre esempi di tubazione installata in colonna portante. Esempio 1 Esempio 2 Esempio 3 LS LS Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 13 Lunghezza del tratto di compensazione La determinazione della lunghezza del tratto di compensazione si può facilmente ottenere seguendo visivamente la linea tratteggiata riportata nello schema sotto rappresentato. Oppure, per una più precisa identificazione, si può utilizzare la formula visualizzata qui sotto. 7m 8m 9m 6m 5m 4m 3m 80 2m 90 1m differenza temperatura t in ϒC 100 m 10 70 LS = K. d . ΔL Legenda : LS = lunghezza tratto compensazione K = costante materiale (per PPR = 30) d = diametro del tubo ΔL= dilatazione lineare 60 50 40 30 20 10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 100 110 120 130 140 150 160 90 variazione in lunghezza L mm ES. : 260 250 tubazione in polipropilene Φº 40 lunghezza ML 6 Δt = 55 °C ΔL= 0,16 x 6 x 55 = 52.8 240 Ø7 5m m 63 mm 230 Ø 190 180 Ø 170 160 40 . 52.8 = 138 cm m m 32 Ø 150 140 138 larghezza minima del LS = 30 . 40 m m Ø 200 50 m m 210 Ø tratto di compensazione 220 130 mm 25 m 0m Ø2 m 6m Ø1 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 Revisione - Gennaio 2008 14 PPR - Documentazione tecnica Posizionamento dei punti fissi e scorrevoli E’ bene, per un corretto ancoraggio della tubazione, utilizzare delle staffe fermatubo che non danneggino la superficie del tubo. I punti fissi devono resistere ai movimenti dell’impianto e devono essere posizionati presso valvole di intercettazione e giunzioni, per mezzo di manicotti o raccordi. Is4 Is5 Is3 Is4 I5 Is2 I4 Is3 I4 I3 I3 Is1 I1 FP Is1 I2 I2 I1 FP Is2 Esempio 1: posizionamento del punto fisso al piano terra. I1 I2 Esempio 2: posizionamento del tubo fisso al primo piano. I3 I4 Esempio 3: tratto di tubazione orizzontale con posizionamento dei punti fissi a scelta. La dilatazione viene compensata con un compensatore a cappio e con una curva di dilatazione. Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 15 La garanzia Plastofer I prodotti Plastofer sono garantiti per 10 anni (a partire dalla data di produzione impressa sul tubo) per eventuali danni a cose e persone causati dall’impiego di tubi o raccordi che presentino accertati difetti di fabbricazione. Le condizioni che regolano la garanzia sono: I tubi e i raccordi devono essere installati rispettando le istruzioni riportate sul manuale tecnico. Le condizioni di esercizio ( pressione e temperature ) devono rientrare nei limiti tecnici del materiale. Le saldature devono essere realizzate da personale qualificato mediante un’attrezzatura idonea. Per rendere operante la garanzia, dopo aver compilato in tutte le sue parti il certificato qui sotto raffigurato, spedire la parte A alla Plastofer s.r.l. entro dieci giorni dal termine del collaudo. La parte B deve essere conservata unitamente alla ricevuta fiscale o documento analogo rilasciato dall’azienda installatrice, per essere esibita in caso di reclamo. Fac-simile del certificato di garanzia: Lato A da spedire Lato B da conservare Certificazioni del Sistema Plastofer Revisione - Gennaio 2008 16 PPR - Documentazione tecnica Consigli per la movimentazione e lo stoccaggio dei tubi Per il trasporto, i tubi della Plastofer non necessitano di particolari avvertenze. E’ comunque consigliabile che vengano posizionati, all’interno dell’autoveicolo da trasporto, in modo corretto e stabile. Per evitare il deterioramento causato dall’esposizione ai raggi solari (contenenti radiazione ultravioletta), coprire e proteggere i tubi e i raccordi al momento dello stoccaggio e dell’installazione. 3 OPIT 87/7708 NID Cϒ 06 RAB 01 02 NP 4,3 x 02 Ø 3 OPIT 87/7708 NID Cϒ 06 RAB 01 02 NP 4,3 x 02 Ø RPP ESSEIP = CT Figura 2 RPP ESSEIP = CT Figura 1 Avvertenze nell’uso del Sistema Non scaldare il tubo con fiamme. Per eseguire curvature utilizzare gli appositi raccordi o sorpassi. Per garantire la tenuta idraulica usare teflon o sigillanti liquidi, ed evitare l’uso di canapa in quantità eccessiva. E’ bene osservare particolare attenzione nell’installazione, nello stoccaggio e nella movimentazione dei tubi a basse temperature: il polipropilene, a temperature prossime a 0 °C, tende a diventare fragile. Figura 3 Figura 4 ! Qualsiasi informazione di carattere tecnico riportata in questo catalogo può subire delle modifiche in qualsiasi momento. La Plastofer non si assume nessuna responsabilità sulla validità dei dati. Revisione - Gennaio 2008 PPR - Documentazione tecnica 17 Esempi di tipologie d’impianto Esempio bagno tipo 1 SCALDABAGNO ED VASCA FR LD A CA DA LAVABO VASCHETTA DI SCARICO LAVATRICE WC BIDET Esempio bagno tipo 2 VASCHETTA DI SCARICO LAVABO WC DD A FR E CA L DA BIDET ALLO SCALDABAGNO O ALTRI UTILIZZI Revisione - Gennaio 2008 plastofer.it mmcroma.com All Plastofer products are fully recyclable MADE IN ITALY via Cairate, 18 - 00135 Roma (Italy) ph + 39 06 30998673 fax + 39 06 30995049 [email protected]