PEDIATRIA nel CUORE Parma, 16 feb 2013 Quando Sospettare una Cardiopatia nel Neonato e nel Lattante Claudio Cavalli U.O. di Neonatologia Azienda Ospedaliero- Universitaria Il riconoscimento precoce, la diagnosi tempestiva e la stabilizzazione del neonato critico con cardiopatia hanno portato ad una riduzione significativa della mortalità per CHD negli ultimi 20 anni. AF Rossi (New York), 1998 PEDIATRIA nel CUORE Parma, 16 feb 2013 la clinica di neonato & lattante con sospetta cardiopatia DIFFICOLTÀ DI ALIMENTAZIONE RANTOLI POLMONARI / EDEMA POLMONARE SCARSA VIVACITA’ TACHIPNEA (DISPNEA) SCARSO ACCRESCIMENTO PONDERALE CIANOSI DIMINUZIONE DELLA DIURESI POLSI FEMORALI DEBOLI O ASSENTI EPATOMEGALIA BASSA GITTATA CARDIACA / SHOCK SUDORAZIONE DISMORFISMI TACHICARDIA, RITMO DI GALLOPO SOFFIO CARDIACO la presentazione clinica delle CHD nel neonato è sorprendentemente “indipendente” dall’eterogeneità delle situazioni anatomiche. G Wernovsky (Philadelphia), 1998 PEDIATRIA nel CUORE Parma, 16 feb 2013 Presentazione Clinica del Neonato con Cardiopatia • Neonato in Distress Respiratorio • Neonato Cianotico • Neonato in Shock Sintomo “Secondario”: SOFFIO CARDIACO Clinica delle CHD nel Neonato soffio cardiaco Molti neonati presentano un soffio cardiaco nelle prime ore di vita Non tutti i neonati con soffio cardiaco nelle prime ore di vita hanno una CHD Benchè molte CHD si presentano con soffio cardiaco… Alcune CHD non hanno soffio cardiaco Presentazione Clinica del Neonato con Cardiopatia • Neonato in Distress Respiratorio • Neonato Cianotico • Neonato in Shock Neonato con distress respiratorio Tachipnea • FR > 50/min nel neonato a termine • FR > 60/min nel neonato pretermine Può essere un segno iniziale di scompenso cardiaco Dispnea Più facilmente secondaria a patologia respiratoria polipnea + cianosi frequentemente si associano a CHD frequenze respiratorie di 80-100/min sono infrequenti nel neonato con CHD la patologia respiratoria migliora con la somministrazione di ossigeno Presentazione Clinica del Neonato con Cardiopatia • Neonato in Distress Respiratorio • Neonato Cianotico • Neonato in Shock Neonato con cianosi Si evidenzia quando Hb ridotta > 3-5 g/dl: è un valore ASSOLUTO e non un rapporto Indica desaturazione arteriosa di O2 TRANNE in presenza di: poliglobulia metaemoglobinemia WARNING !!! basse sat.O2% senza causa respiratoria PROBABILE CARDIOPATIA CONGENITA Cause di cianosi Respiratoria Cardiaca Tetralogia di Fallot Patologia polmonare Dotto-dipendenti polmonare. Ostruzione vie aeree ESAMI: TGA Compressione estrinseca • Sat O2 transcutanea ai 4 arti Anomalia di Ebstein del polmone Atresia tricuspide con SP • emogasanalisi arteriosa RVAPT ostruito • (test all’iperossia ) Ipertensione polmonare • emocromo persistente • Rx torace • ECG Neurologica Si può arrivare a: Ematologica Disfunzione del SNC eco cerebrale, TAC / MRI encefalo, EEG Disfunzione respiratoria neuro-muscolare. poliglobulia metaemoglobinemia. Neonato con cianosi differenziale Cianosi distretto inferiore Cianosi distretto superiore CHD dotto-dipendenti sistemiche Ipertensione polmonare primitiva del neonato TGA semplice Neonato con cianosi Nelle prime ore di vita la comparsa di cianosi sotto pianto può essere normale, in relazione a shunt destro – sinistro attraverso il dotto arterioso e/o il forame ovale. Non confondere la cianosi con l’acrocianosi spesso presente nelle prime 24 – 48 ore di vita. Presentazione Clinica del Neonato con Cardiopatia • Neonato in Distress Respiratorio • Neonato Cianotico • Neonato in Shock Neonato con bassa gettata cardiaca/shock cardiogeno • Sat o2< 85% • Tachipnea con respiro superficiale • Colorito pallido / grigiastro • Ridotta perfusione (!!! capillary refill time !!!) • Estremita’ fredde • Ipotensione • Polsi periferici deboli o non palpabili • Soffio cardiaco +/- Neonato con bassa gittata cardiaca / shock cardiogeno Patologia malformativa CoA e dotto-dipendenti sistemiche Stenosi aortica critica Tronco arterioso RVAPT non ostruito TGA + DIV Patologia non malformativa Sepsi Asfissia Ipervolemia Anemia grave Ipoglicemia Ipocalcemia Miocardite Aritmia cardiaca Il tempo di esordio di una CHD neonatale è espressione di quanto la malformazione incida sui processi di adattamento cardiovascolare del neonato. BS Marino (Philadelphia), 1998 PEDIATRIA nel CUORE Parma, 16 feb 2013 Età all’esordio: 0-6 giorni (n= 537) TGA cuore sin. ipoplasico tetralogia di Fallot coartazione aortica 19% 14% 8% 7% Età all’esordio: 7-13 giorni (n= 195) coartazione aortica DIV cuore sin. ipoplasico TGA tetralogia di Fallot 16% 14% 8% 7% 7% Età all’esordio: 14-28 giorni (n= 177) DIV 16% coartazione aortica 12% tetralogia di Fallot 7% TGA 7% DC Fyler et al., 1994 Modif. da PEDIATRIA nel CUORE Parma, 16 feb 2013 Semeiotica cardiovascolare nel neonato POLSO ARTERIOSO • Ricerca e valutazione dei polsi periferici: neonato caldo, tranquillo, rilassato, possibilmente addormentato • Regola fondamentale: palpazione simultanea del polso brachiale e del polso femorale (di entrambi i lati) • Assenza o debolezza dei polsi femorali, in contrapposizione a polsi brachiali ampi significa, quasi invariabilmente CoA • La P.A. agli arti superiori > 10 mmHg rispetto a quella misurata agli arti inferiori conferma la CoA • Polsi brachiali ampi, con polsi femorali normali: ampio PDA, fistola AV (celebrale o epatica), tronco arterioso Semeiotica cardiovascolare nel neonato AUSCULTAZIONE RILEVANZA DI UN SOFFIO CARDIACO • Nelle ostruzioni valvolari e sottovalvolari il soffio è udibile fin dalle prime ore di vita • Nelle cardiopatie con shunt sx-dx (difetto interventricolare su tutte) il soffio è segno clinico più tardivo: nei DIV piccoli alla fine della 1° giornata od in 2° giornata nei DIV ampi in 3° o 4° giornata o anche successivamente !!! lo shunt rallenta la caduta delle resistenze polmonari !!! URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI La sopravvivenza del neonato dipende da 3 fattori: a) rapido riconoscimento della cardiopatia b) stabilizzazione delle condizioni cliniche c) celere invio del neonato in un centro cardiologico-cardiochirurgico di III° livello 2012 Screening for Critical Congenital Heart Defects Screening su neonati altrimenti sani, non invasivo, bedside, attraverso la misurazione della saturazione arteriosa tramite pulsossimetria TARGET: identificazione di malformazioni cardiovascolari ciritiche (CCHDs= cardiopatie che richiedono trattamento chirurgico nei primi mesi di vita) CCHDs HLHS TGA PAt + IVS TAt TOF Truncus Arteriosus TAPVD Sensibilità 98.5% Specificità 96% Positive Predictive Value 89% Negative Predictive Value 99.5% grazie per l’attenzione Tetralogia di Fallot Semeiotica cardiovascolare nel neonato • Nella CoA (talvolta anche se serrata) i polsi femorali, nei primi giorni di vita, rimangono palpabili fintanto che il dotto arterioso è pervio ed emodinamicamente significativo Nelle prime 2-3 settimane di vita rivalutazione frequente dei polsi femorali ! URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI Stabilizzazione delle condizioni cliniche • Due accessi venosi sicuri (vena ombelicale se possibile) • Linea arteriosa per monitoraggio della pressione (arteria ombelicale) • Correzione dell’ acidosi metabolica (mantenimento dell’equilibrio acido – base) • Stabilizzazione delle vie aeree b) Stabilizzazione delle condizioni cliniche • Monitoraggio della Sat.O2 arteriosa/TC Po2 • Somministrazione di O2 per ottenere, se possibile, Sat.O2 arteriosa tra 80 – 85% (75% se cuore sinistro ipoplasico) • Se importante distress respiratorio e/o grave cianosi intubazione con ventilazione meccanica (con neonato sedato e curarizzato per catecolamine, la produzione di il rischio di bradicardia ed asistolia secondaria a stimolo vagale, il consumo di O2) URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI b) Stabilizzazione delle condizioni cliniche • Infusione continua con prostaglandine (0,025 – 0,1 mcg/kg/min) Riapertura del DA Fattore determinante nelle dotto-dipendenti polmonari e sistemiche Utile nella TGA URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI b) Stabilizzazione delle condizioni cliniche • Infusione continua con prostaglandine (0,025 – 0,1 mcg/kg/min) nessuna risposta - diagnosi non corretta - dotto arterioso non responsivo - dotto arterioso assente peggioramento clinico - R V P A T ostruito - Cuore sx ipopl. con FO restrittivo - TGA con FO restrittivo URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI Lewis AB, Freed MD, Heymann MA et al. Circulation, 1981 URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI Potenziali effetti collaterali delle PGE • più frequenti nelle prime ore dell’infusione • più frequenti nei neonati di basso peso • necessità di monitoraggio continuo cardiorespiratorio • se ipotensione infusione a bolo di fisiologica 10 – 20 mL/kg URGENZE CARDIOLOGICHE NEONATALI b) Stabilizzazione delle condizioni cliniche • Neonati in shock cardiogeno Infusione continua di agenti inotropi positivi (migliorano la contrattilità e quindi la perfusione degli organi vitali e dei tessuti periferici) amine simpatico-mimetiche endogene: amine simpatico-mimetiche sintetiche: dopamina (inf.cont. 5-10 g/kg/min) dobutamina (inf.cont. 5-10 g/kg/min) epinefrina(inf.cont. 0.05-0.1 g/kg/min) isoproterenolo (inf.cont. 0.05-0.1 g/kg/min) Interpretation of the hyperoxia test Clinics in Perinatology: Cardiovascular disease in the neonate, 2001