UNIVERSITA` DEGLI STUDI DI ROMA

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA
TORVERGATA
UNIVERSITA’
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE
ED
OSTETRICHE
CORSO DI SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E
PEDIATRICHE
OGGETTO:LA TOSSICITA’ DEI FARMACI CHEMIOTERAPICI
STUDENTESSA BARBARA VACCARELLI
INDICE
INTRODUZIONE
pag. 5
1. Effetti tossici sul sistema ematologico
pag. 5
1.1 Neutropenia e febbre neutropenica
pag. 6
1.2 Piastrinopenia
pag. 6
1.3 Anemia
pag. 6
1.4 Microangiopatia trombotica
pag. 6
1.5 Coagulopatie
pag. 6
1.6 Leucemie secondarie
pag. 6
1.7 Immunosoppressione
pag. 7
2. Effetti tossici polmonari
pag. 7
3. Effetti tossici cardiaci
pag. 7
4. Effetti tossici epatici
pag. 8
5. Pancreatite
pag. 8
6. Effetti tossici renali e vescicali
pag. 8
7. Effetti tossici del sistema nervoso
pag. 9
8. Effetti tossici sui muscoli
pag. 9
2
9. Effetti tossici apparato digerente
pag. 10
9.1 Inappetenza
pag. 10
9.2 Secchezza delle fauci
pag. 10
9.3 Alterazioni gustative ed olfattive
pag. 10
9.4 Mucosite
pag. 10
9.5 Nausea e vomito
pag. 11
9.6 Diarrea
pag. 12
9.7 Stitichezza
pag. 12
9.8 Tiflite
pag. 13
10. Altri effetti tossici
pag. 13
10.1 Bruciore agli occhi
pag. 13
10.2 Disturbi dell’udito
pag. 13
10.3 Cute secca
pag. 13
10.4 Prurito
pag. 14
10.5 Alterazioni delle unghie
pag. 14
10.6 Edema
pag. 14
10.7 Stravaso di farmaci
pag. 14
10.8 Arrossamento e reazioni cutanee
pag. 15
10.9 Caduta dei capelli
pag. 15
10.10 Febbre
pag. 16
10.11 Debolezza
pag. 16
10.12 Infertilità
pag. 16
10.13 Ansia,depressione,paura
pag. 16
3
10.14 Disturbi del sonno
pag. 17
CONCLUSIONI
pag. 17
SITOGRAFIA
pag. 18
4
Introduzione
L’opinione generale tra la gente,è che la chemioterapia sia un “veleno”.
Ovviamente questo non corrisponde al vero,anche se bisogna ammettere che i farmaci
chemioterapici sono tra le medicine più tossiche,e potenzialmente letali,di cui si
disponga in terapia.
Il problema consiste nel fatto che i farmaci chemioterapici,generalmente non
distinguono le cellule neoplastiche da quelle normali,per questo motivo il loro effetto
terapeutico è spesso sovrapposto a quello tossico.
Gli oncologi,tentano di ridurre al minimo i problemi,sfruttando le differenze cinetiche
di crescita,tra i tessuti normali e quelli neoplastici,somministrando ad esempio alcuni
tipi di chemioterapia una volta al mese,in modo da permettere la rigenerazione dei
tessuti sani.
E’ doveroso ricordare che la somministrazione della chemioterapia deve essere
sempre stabilita,diretta e supervisionata da medici specializzati.
I farmaci chemioterapici,pur appartenendo ad una stessa classe terapeutica,possono
avere effetti tossici diversi a seconda dell’organo o sistema in cui vengono distribuiti e
metabolizzati,come ad esempio due “alcaloidi della vinca”,ossia la Vincristina che è
altamente tossica per il sistema nervoso,e minimamente tossica per il midollo
osseo,mentre la Vinorelbina ha effetti collaterali esattamente opposti. Altri fattori che
possono influenzare la tossicità del farmaco chemioterapico sono la modalità di
somministrazione (endovenosa bolo,endovenosa infusione continua),e le condizioni
metaboliche del paziente.
Infine bisogna tener conto del fatto che i farmaci chemioterapici vengono
somministrati in combinazioni multipli (polichemioterapia),per questo motivo la
tossicità osservata sarà il risultato dell’effetto additivo o sinergico dei singoli farmaci.
Effetti tossici sul sistema ematologico
La maggior parte dei farmaci chemioterapici induce mielosoppressione,cioè la
distruzione la distruzione delle cellule staminali e progenitrici contenute nel midollo
osseo.
La prima manifestazione della chemioterapia è la neutropenia (l’emivita dei neutrofili è
di 6-8 ore),mentre l’anemia è l’ultima (l’emivita dei globuli rossi è di 50-65 giorni).
5
Neutropenia e febbre neutropenica
La neutropenia determina un aumento del rischio di infezioni (numeri dei granulociti
neutrofili <1.000/mmc),in quanto quest’ultimi sono deputati a combattere eventuali
infezioni ke può contrarre l’orgasnismo.
Non sempre le misure preventive e d’isolamento (maschere guanti,copricapo ecc..)
sono efficaci,poiché circa l’80% delle infezioni nei pazienti neutropenici,deriva dalla
flora batterica endogena dei pazienti stessi,in particolare del tratto gastrointestinale.
Piastrinopenia
Il rischio di emorragia è presente con un dosaggio delle piastrine < 15.000,in questo
caso si effettuano trasfusioni piastriniche. In generale,la piastrinopenia viene trattata
con l’interleukina-11.
Anemia
L’anemia è presente con un dosaggio dell’emoglobina <8g/dl,situazione in cui si
effettua una emotrasfusione. Come profilassi si utilizza la somministrazione di
eritropoietina.
Microangiopatia trombotica
Include diverse manifestazioni cliniche come:
-anemia emolitica;
-microangiopatia;
-porpora trombotica trombocitopenia;
-sindrome
uremico
emolitica
(anemia
patica+trombocitopenia+insufficienza renale).
emolitica
microangio-
Coagulopatie
Situazione in cui vi è una riduzione di produzione epatica,di diverse proteine coinvolte
nella coagulazione,sia fattori pro coagulanti (protrombina fattori XI,X,IX,VIII,VII,V e
fibrinogeno),che anticoagulanti (antitrombina III,proteinaC,proteinaS).
Di conseguenza alcuni pazienti svilupperanno una coagulopatia di tipo trombotica
(trombosi venosa profonda,embolia polmonare),oppure emorragica (ad es. ictus
emorragico.)
Leucemie secondarie
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Parliamo principalmente di una leucemia mieloblastica acuta,che insorge
generalmente dopo 3-5 anni dall’inizio della chemioterapia,e di solito ha un decorso
aggressivo ed infausto.
Immunosoppressione
I pazienti che eseguono chemioterapia,possono diventare immunodepressi,sia per la
neutropenia,sia per la distruzione dei linfociti,situazione sovrapponibile a quella
dell’AIDS terminale.
Effetti tossici polmonari
La tossicità polmonare è prevalentmente causata dalla Bleomicina,ed in misura minore
da Busulfano,Ciclofosfamide,e Methotrexate.
Le manifestazioni cliniche polmonari più frequenti,sono:
-polmonite acuta con fibrosi (polmonite interstiziale,che evolve in fibrosi polmonare)
-polmonite da ipersensibilità;
-edema polmonare acuto;
-versamento pleurico.
I sintomi possono essere aspecifici,come tosse secca, difficoltà respiratoria,rantoli alle
basi,febbre,malessere.
Fondamentale è la diagnosi precoce,effettuata con la biopsia polmonare,poiché è
importante sospendere la terapia chemioterapica.
Effetti tossici cardiaci
I farmaci più frequentemente responsabili di tossicità cardiaca sono
Antracicline,mentre i più recenti Epirubicina e Idarubicina,sono meno cardiotossici.
le
Le manifestazioni cliniche più comuni sono:
-aritmie
asintomatiche
e
transitorie
(tachicardia
sopraventricolare,battiti prematuri atriali o ventricolari);
sinusale,tachicardia
-aritmie pericolose (tachicardia ventricolare);
-bradicardia sinusale;
-blocchi atrioventricolari;
7
-scompenso cardiaco congestizio;
-pericardite,miocardite acuta;
-cardiomiopatia;
-ischemia miocardica.
I pazienti che effettuano trattamenti chemioterapici,vengono costantemente
monitorizzati sotto il profilo cardiologico in quanto anche in questo caso fondamentale
è la diagnosi precoce.
Effetti tossici epatici
I farmaci che più frequentemente sono responsabili della tossicità epatica,sono il
Methotrexate,le Nitrosuree,ed il
5-fluorouracile.
Le sindromi più comuni sono:
-alterazione
degli
indici
della
transaminasi,bilirubina,fosfatasi alcalina);
funzionalità
epatica(aumento
delle
-steatosi epatica;
-cirrosi;
-colestasi;
-colangite sclerosante;
-sindrome veno-occlusiva;
-ittero;
-ascite.
Pancreatite
Farmaco principalmente responsabile è Asparaginasi.
Effetti tossici renali e vescicali
Alcuni farmaci possono danneggiare in maniera transitoria o permanente il rene,o
possono causare irritazione alla vescica.
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Le manifestazioni più frequenti sono:
-cistite emorragica secondaria;
-aumento dell’azotemia e della creatinina;
-insufficienza renale;
-variazione del colore delle urine (arancione,rossa,gialla);
-variazione dell’odore delle urine (intenso).
A scopo preventivo è consigliabile associare alla somministrazione del chemioterapico
(Cisplatino),una abbondante idratazione e la somministrazione di un diuretico.
Effetti tossici del sistema nervoso
Una delle manifestazioni più comuni è la:
-neuropatia periferica,che a sua volta si manifesta con
-formicolio,
-sensazione di bruciore;
-debolezza muscolare;
-senso di intorpidimento prevalentemente alle mani ed ai
piedi;
-perdita di equilibrio;
-andatura insicura;
-difficoltà nel raccogliere oggetti piccoli,o nell’abbottonarsi camice ed abiti;
-dolore alle mascelle;
-mal di pancia.
Effetti tossici sui muscoli
-debolezza muscolare;
-facile affaticamento;
-sensazione di bruciore.
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Effetti tossici apparato digerente
Inappetenza
La perdita dell’appetito può essere dovuta a cause differenti,come la difficoltà a
deglutire,vomito,alterazione del senso del gusto e dell’olfatto,una falsa sensazione di
pienezza,il dolore,la depressione.
L’inappetenza è spesso transitoria,e compare di solito nei giorni successivi al
trattamento chemioterapico.
La perdita cronica dell’appetito invece può essere legata alla fase avanzata della
malattia,piuttosto che alla chemioterapia.
Secchezza delle fauci
È la conseguenza di un’inadeguata salivazione.
Può essere provocata da alcuni farmaci chemioterapici,ma può essere anche
l’espressione di un semplice stato di disidratazione.
La secchezza delle fauci,detta xerostomia,si manifesta con bocca asciutta,saliva
spessa e filamentosa,che si attacca alle labbra,ed ai lati delle labbra,seccandosi.
Alterazioni gustative ed olfattive
Queste vengono più comunemente riferite dai pazienti come una minore capacità nel
discriminare i gusti,oppure come la sensazione di sapore metallico o di medicinale in
bocca,oppure come un’avversione per i cibi molto salati,o molto dolci,per
carne,caffè,cioccolata,pomodori,e cibi piccanti.
Le alterazioni della percezione dei sapori e degli odori,sono
molto frequenti.
effetti indesiderati non
Il gusto e l’olfatto tornano comunque completamente normali al termine del
trattamento chemioterapico,e spesso anche negli intervalli della terapia.
Mucosite
La Mucosite si manifesta,circa
chemioterapia,e comprende:
una
settimana,dieci
giorni,dopo
l’inizio
della
-glossite (infiammazione della lingua);
-stomatite (infiammazione della bocca);
-faringite;
-esofagite;
-enterite.
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In particolare la stomatite,si manifesta con arrossamento e/o gonfiore delle gengive,e
delle pareti interne della bocca,con piccoli tagli o ulcerazioni all’interno del cavo
orale,di colore rosso vivo,o biancastro.
Nei casi più seri,dove le ulcerazioni sono estese,e il dolore è così intenso,il paziente
non riesce ad alimentarsi,quindi si rende necessaria una alimentazione parenterale.
La mucosite è importante poiché la sua presenza favorisce lo sviluppo di
infezioni,poiché la normale flora batterica presente in bocca,che funge da protezione
dell’epitelio, viene distrutta,e le ulcerazioni costituiscono una porta di ingresso per i
microrganismi endogeni.
Le infezioni e sepsi più frequenti sono quelle provocate dalla candida,herpes simplex
tipo1,e vari batteri.
Il trattamento della mucosite orale,consiste nell’idratazione adeguata,lavaggi con soda
e clorexidina,analgesici orali,ed analgesici per via sistemica.
Nausea e vomito
La nausea ed il vomito,sono effetti collaterali abbastanza comuni,e molti farmaci
chemioterapici ne sono responsabili circa il 50-75% dei pazienti ne è affetto.
L’incidenza di
dosaggio,dalla
combinazione
psicologico del
tali sintomi,dipende da vari fattori,come il tipo di farmaco,dal
via di somministrazione,dalla durata della somministrazione,dalla
di due o più farmaci (polichemioterapia),dallo stato emotivo e
paziente.
A seconda del momento di insorgenza di tali sintomi,possiamo distinguere quattro
fasi:
-fase anticipatoria (avviene precedentemente al trattamento chemioterapico,ed è di
origine psicologica);
-fase acuta (insorge 1-2 ore dopo la chemioterapia,e di solito scompare entro le 24
ore);
-fase subacuta (insorge 10-20 ore dopo l’inizio della chemioterapia);
-fase ritardata (compare dopo 48-72 ore dopo l’inizio della chemioterapia,e scompare
dopo 1-3 giorni).
Alcuni tipi di farmaci,stimolano il vomito agendo direttamente su un centro
cerebrale,localizzato grosso modo in corrispondenza del quarto ventricolo, chiamato in
inglese “chemoreceptor trigger zone” (CZT).
Il neurotrasmettitore più importante nell’attivazione del CZT,è la serotonina,ma
concorrono nel processo anche la dopamina,l’istamina,l’acetilcolina,l’apomorfina,ed
altri.
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Un altro tipo di stimolazione,indiretta,avviene attraverso l’interessamento dei nervi
afferenti
del
tratto
gastrointestinale,in
cui
la
distruzione
delle
cellule
enterocromaffini,provoca il rilascio di grandi quantità di serotonina,che dalle mucose
intestinali va ad attivare in ultimo il CZT.
I
farmaci
antiemetici
utilizzati
per
i
sintomatologia,appartengono a cinque classi:
pazienti
con
questo
tipo
di
-antagonisti della serotonina (gli effetti collaterali più frequenti sono la costipazione e
la cefalea lieve);
-fenotiazine (gli effetti collaterali più frequenti sono sedazione,effetti anticolinergici,reazioni extrapiramidali);
-metoclopramide
(i
suoi
effetti
collaterali
più
riscontrati
sono
sedazione,diarrea,reazioni extrapiramidali);
-corticosteroidi;
-benzodiazepine (effetti collaterali più riscontrati sono sedazione,amnesia).
Diarrea
Si parla di diarrea quando siamo in presenza di tre o più scariche di feci liquide al
giorno,accompagnate o meno da dolore.
La diarrea può insorgere immediatamente dopo la somministrazione dei farmaci
chemioterapici,oppure a distanza di qualche giorno,e può persistere fino a tre
settimane dal termine della terapia,e qualora questi ne fossero la causa scatenante,la
comparsa,la gravità e la durata della diarrea indotta dipenderà dalla dose e dalla
modalità di somministrazione dei farmaci stessi.
I farmaci maggiormente responsabili di questo sintomo sono il Methotrexate,il
Fluorouracile,la Camptotecina.
Altre cause di diarrea,sono da ricondursi alle infezioni intestinali,all’ansia,all’utilizzo di
farmaci antiemetici,all’ingestione esagerata di vitamine,Sali minerali e zuccheri,ed
all’assunzione di antibiotici.
Stitichezza
Per stitichezza si intende l’emissione poco frequente e difficoltosa di feci di consistenza
dura,accompagnata da dolore e crampi.
Essa è per lo più attribuibile ad una mancanza od insufficiente quantità di liquidi nel
canale intestinale,o alla diminuzione dei movimenti dell’intestino.
Responsabili possono essere alcuni farmaci chemioterapici come la vincristina ed il
cisplatino,ed alcuni farmaci antiemetici (antiserotoninergici),che possono provocare
appunto una riduzione della motilità intestinale.
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Ma altri fattori,come una vita sedentaria,l’età avanzata,uno scarso apporto di fibre e di
liquidi,l’uso di alcuni farmaci antidolorifici,la localizzazione della neoplasia,e gli stress
emotivi,possono causare stipsi,che è per lo più di breve durata.
Tiflite
La tiflite è un’enterocolite necrotizzante che si verifica nei pazienti severamente
neutropenici.
In assenza dei neutrofili i batteri della normale flora intestinale riescono ad invadere la
mucosa e a distruggere le pareti intestinali.
L’intestino in questo caso,a livello del cieco e dell’ileo terminale,appare edematoso e
contiene zone di ulcerazione.
Le manifestazioni cliniche della tiflite,sono febbre,dolore addominale e positività del
segno di Blumberg.
Il quadro clinico può essere sovrapposto a quello dell’appendicite acuta.
Altri effetti tossici
Bruciore agli occhi
E’ per lo più un evento raro come conseguenza della somministrazione di farmaci
chemioterapici,ed associato o meno a lacrimazione eccessiva,e fotosensibilità,può
essere la manifestazione di una congiuntivite,la quale rappresenta tra gli effetti tossici
oculari,quella di maggior frequenza.
Disturbi dell’udito
La comparsa di acufeni (ronzii e fischi),ed ipoacusia (diminuzione della capacità
uditiva),possono essere legate alla somministrazione di alcuni farmaci come il
cisplatino ed il carboplatino.
L’ototossicità è dose-dipendente,ed è quindi più facilmente riscontrabile quando questi
farmaci vengono somministrati ad alte dosi.
Cute secca
Questa è la conseguenza di una diminuzione del contenuto d’acqua e liquidi nei vari
strati della pelle,che appare rugosa,raggrinzita,arrossata,e a volte dolorante.
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In alcuni casi possiamo avere delle piccole ulcerazioni sulle nocche delle mani e sui
gomiti.
Prurito
Il prurito può essere causato sia dai farmaci chemioterapici,ma anche dalla cute
disidratata,da particolari stati di infezioni ed allergie.
Il prurito a sua volta può essere causa di ulcere,ansia,ed infezioni.
Alterazioni delle unghie
Le alterazioni ungueali comprendono pigmentazione,fragilità,ritardo nella crescita,ma
la più comune è la pigmentazione,che compare prevalentemente con Antracicline e
Ciclofosfamide,e colpisce sembra con più frequenza i pazienti di colore piuttosto che i
pazienti bianchi.
La pigmentazione compare alla radice delle unghie,e ne segue l’accrescimento,e di
solito è associata ad iperpigmentazione delle dita.
Edema
L’edema consiste in un accumulo di liquidi nei tessuti,e le cause principali sono da
attribuire ad un aumento di sali e liquidi nei tessuti (dovuto ai farmaci,ad una
insufficienza epatica,cardiaca,renale),alla malnutrizione,alle neoplasie della pelvi,e
l’ostruzione dei vasi venosi o linfatici.
Se il ristagno di liquidi è nell’addome,possiamo parlare di “ascite”,se è localizzato nei
polmoni,siamo di fronte ad un “edema polmonare”,quest’ultimo accompagnato da
dispnea.
Stravaso di farmaci
Per stravaso intendiamo una fuoriuscita di farmaco al di fuori della vena,ed un suo
accumulo nei tessuti circostanti.
I sintomi possono essere “immediati”,come fastidio, bruciore ed eritema,o “ritardati”
come il dolore,il gonfiore,o l’ulcerazione e necrosi.
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Le conseguenze più gravi dello stravaso sono rappresentate da distruzione dei tessuti
interessati,lesioni muscolari,tendinee,nervose,con compromissione della funzionalità
dell’arto.
Ovviamente la gravità dello stravaso dipende anche dalla sede interessata,dal tipo di
farmaco infuso,dalla sua concentrazione e quantità travasata,e dal tempo intercorso
tra il momento dell’evento e l’inizio di un’opportuna terapia.
Arrossamento e reazioni cutanee
I farmaci chemioterapici raramente provocano reazioni cutanee,ma quando si
verificano possiamo osservare la comparsa di piccole macchie,che variano di
dimensione,dalla punta di uno spillo si può arrivare ad una macchia più grande,e si
localizzano prevalentemente sul torace e sulla schiena,e successivamente si possono
estendere sul resto del corpo.
Un’altra reazione osservabile è quella
iperpigmentazione,con strie o macchie scure.
caratterizzata
dalla
comparsa
di
La Bleomicina provoca la comparsa di striature lineari a livello del tronco;
il Busulfano può provocare un’iscurimento generalizzato della cute;
l’Adriamicina provoca a volte iperpigmentazione della lingua,e della mucosa ora;
il Methotrexate ed il Fluorouracile provocano una iperpigmentazione
abbronzatura,nelle zone esposte al sole,oltre ad una reazione di fotosensibilità;
tipo
il Fluorouracile può produrre una iperpigmentazione lungo il corso delle vene in cui
viene iniettato il farmaco (iperpigmentazione serpiginosa).
Raramente osserviamo manifestazioni orticarioidi,che se presenti fanno parte di una
reazione di ipersensibilità generalizzata.
Caduta dei capelli
Non tutti i farmaci provocano la perdita dei capelli,quelli
più comunemente
responsabili
sono:
Adriamicina,
Epirubicina,Ciclofosfamide,Vincristina,Taxolo,ed
Etoposide.
Solitamente l’alopecia si manifesta con la totale o parziale perdita dei
capelli,solitamente a ciocche,per lo più sotto la doccia,sul cuscino,o durante lo
spazzolamento.
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E’ importante sottolineare che l’alopecia è un fenomeno reversibile con la sospensione
del ciclo di chemioterapia, soprattutto perché rappresenta un notevole disagio
psicologico sia per donne che per uomini.
Con la ricrescita i capelli possono diventare più ricci e folti,raramente cambiano di
colore.
Febbre
Per febbre si intende una temperatura corporea superiore ai 38°,e può essere
associata a sensazione di calore,
stanchezza,apatia,cefalea,dolenzia diffusa,stato di confusione,sensazione di freddo con
brivido ed arrossamenti cutanei.
L’iperpiressia è un sintomo generalmente associato ad una infezione,poiché i pazienti
con neoplasie sottoposti a chemioterapia sono più facilmente esposti ad infezioni per
l’instaurasi della neutropenia.
Altre cause di febbre possono essere un processo infiammatorio,una reazione da
farmaci,oppure può esseri legata alla neoplasia stessa (febbre paraneoplastica).
Debolezza
La debolezza può insorgere dopo chemioterapia,radioterapia,in concomitanza di
anemia e depressione.
Il paziente che si sente debole,appare triste,di pessimo umore,svogliato e trasandato.
Infertilità
Solo alcuni farmaci chemioterapici possono dare infertilità, nelle donne alterando la
regolarità del ciclo,o abolendo l’ovulazione,instaurando di conseguenza un quadro
simile a quella della menopausa.
Nell’uomo invece alcuni farmaci possono provocare oligospermia (riduzione del
numero degli spermatozoi),o ridurre la capacità dello spermatozoo di fecondare
l’uovo.
Ansia,depressione,paura
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L’ansia e la paura sono sentimenti molto comuni in un/una pazienti con una diagnosi
di neoplasia,e sono comprensibili visto il tipo di malattia,di terapia,e soprattutto in
considerazione di tutti quegli effetti tossici che possono insorgere conseguentemente
alla somministrazione della terapia.
Ancora più comprensibile è
l’instaurarsi della depressione,che si manifesta come un disturbo dell’umore,sintomi di
inerzia,stati di solitudine,”hopeless” ossia l’insieme di pensieri e sentimenti negativi
circa il proprio futuro.
Disturbi del sonno
I pazienti affetti da neoplasia possono aver bisogno di un maggior numero di ore di
sonno rispetto alla norma.
Spesso accade però che i pazienti abbiano problemi di insonnia,ed i possibili motivi
sono imputabili al dolore,l’ansia,le preoccupazioni,la depressione,la sudorazione
notturna,e/o agli effetti collaterali della chemioterapia.
Conclusioni
Concludendo,sottolineiamo che non tutti i pazienti sottoposti a trattamento
chemioterapico,presentano effetti collaterali,e che questi possono essere diversi e
variare quindi sia tra individuo ed individuo,sia nello stesso individuo,tra un ciclo di
terapia ed un altro.
L’assenza di effetti collaterali,non implica la non validità della terapia
chemioterapica,non esiste una relazione tra efficacia del farmaco e presenza di suoi
effetti tossici.
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SITOGRAFIA
http://www.vitarubata.com
http://www.oncologia.ausl.ra.it
Psiconcologia a Firenze: Oncologia e psicologia,informazione scientifica
http://www.qlmed.org/oncol/Cap3.html
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