Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e dei Sistemi Caratterizzazione metrologica di materiali per sensori Pietro Giannone Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e dei Sistemi Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania E-Mail: [email protected] Introduzione L’attività descritta in seguito è rivolta alla caratterizzazione di nuovi materiali per la realizzazione di trasduttori •Molti materiali sono non lineari; essi possono mostrare, ad esempio, il fenomeno dell’isteresi. •Questa proprietà è particolarmente interessante per l’implementazione di dispositivi che utilizzano nuove strategie di misurazione. •E’ importante allora acquisire conoscenze sul comportamento di tali dispositivi per procedere all’ottimizzazione degli stessi in funzione del loro impiego e del punto di funzionamento. •Lo sviluppo di appropriati modelli e dei necessari sistemi di caratterizzazione è un passo fondamentale di tale processo. Materiali di interesse I materiali ferroelettrici, famiglia cui appartengono anche i piroelettrici (trasduzione termoelettrica) e piezoelettrici (trasduzione elettromeccanica), trovano applicazione in un numero elevato di sensori e trasduttori, usati per misurare forze, pressioni, flussi e movimenti, temperature e radiazione IR [1]. Il loro nome deriva dall’analogia che questi materiali presentano con i più noti ferromagnetici. Tale analogia risiede nel ciclo di isteresi che li caratterizza che nel caso dei più noti, lega le grandezze H-B mentre nel caso dei ferroelettrici lega le grandezze P-E. Caratterizzazione metrologica Il primo obbiettivo del processo di caratterizzazione è la determinazione della caratteristica che lega l’ingresso del sistema alla stima del segnale prodotto in uscita. Caratterizzazione metrologica Incertezza Il risultato della misurazione è soltanto una stima di un parametro e diventa rigorosa se e solo se accompagnata da una dichiarazione di incertezza di tale stima [2]. Motivazioni L’interesse riposto in questi materiali è legato alla possibilità di impiego in diversi settori applicativi, come, ad esempio, la realizzazione di memorie ad alta efficienza nel caso dei materiali ferroelettrici [3], oppure lo sviluppo di nuovi trasduttori, basati sul legame E-P (nel caso dei ferroelettrici) o sul legame dE (nel caso dei piezoelettrici) [4]. Lo studio è finalizzato all’ottimizzazione delle prestazioni dei dispositivi di misura, in particolare dei trasduttori, mediante la determinazione di un opportuno flusso di progettazione che tenga conto del comportamento reale degli stessi. Piroelettricità I materiali piroelettrici presentano una polarizzazione spontanea che cambia in funzione dei gradienti di temperatura applicati. Piezoelettricità I materiali piezoelettrici presentano una polarizzazione spontanea che cambia in funzione degli stress meccanici applicati al cristallo. Ferroelettricità I materiali ferroelettrici presentano una polarizzazione spontanea invertibile che permane in assenza di campo elettrico applicato. Ferroelettricità T>Tc T<Tc Questi materiali sopra la temperatura di Curie presentano una struttura centrosimmetrica che diventa asimmetrica sotto la temperatura di Curie. Ferroelettricità Ba2+ Ti3+ O2- Condizione necessaria ma non sufficiente affinché un materiale presenti caratteristiche ad isteresi è la mancanza di un centro di simmetria. Ferroelettricità Ogni dipolo elementare contribuisce alla polarizzazione totale del materiale, che può essere invertita applicando una campo elettrico. Ferroelettricità V(P) -Pr +Pr P FeRAM chip, Fujitsu MicroElectronics Europe Stato digitale 0 Nelle FRAM (Ferroelectric random access memory) viene sfruttata la proprietà di mantenere uno stato di polarizzazione in assenza di campo elettrico esterno. + Ps P0 +Pr P1 -Pr - Stato digitale 1 Piezoelettrici Piezoelettrici Strain gauges sono usati per rilevare la defromazione del piezoelettrico in configurazione di trave a sbalzo. Un’altro metodo per rilevare la deformazione si basa su sensori di tipo IR. Piezoelettrici Con un ponte capacitivo……. Image DAQ Card PCI-6036E Cam Waveform generator Plexiglas Piezoelectric bimorph Physik Instrument Amplifier Con sensori CCD…... Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici 50x 200x Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici E’ stata condotta ed è attualmente oggetto di attività la caratterizzazione dei materiali ferroelettrici (statica e dinamica). Tale caratterizzazione si basa sull’utilizzo di un semplice circuito [5,6] Cr Relazioni fra tensioni di ingresso e di In uscita del circuito di condizionamento con Polarizzazione (P) e Campo Elettrico (E). D=ε0 ⋅ E+P P >>ε0 ⋅ E Cfe + Q Cr ⋅Vout P ≈ D =σ = = A A Vin E= d Out Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici Sistema per la caratterizzazione di materiali ferroelettrici in film da 150 nm. Sistema per la caratterizzazione di materiali ferroelettrici dopo il processo di bonding. Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici Questa configurazione conserva le relazioni tra tensione, campo elettrico e polarizzazione ma non soffre della deriva della tensione di uscita [7]. Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici Lo strumento virtuale per la gestione e l’acquisizione dei segnali provenienti dal circuito di condizionamento è stato sviluppato in LabVIEW™. E = V in d P ≈ D = σ = C Q = A r ⋅ V out A Selezionando il valore di capacità di retroazione Cr, la distanza fra gli elettrodi della capacità ferroelettrica d e l’area A della stessa, è possibile ottenere la trasduzione tra la tensione e il campo elettrico (E) e la polarizzazione (P) [8]. Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici Caratterizzazione di dispositivi ferroelettrici f 100 Hz 500 Hz 1000 Hz 2500 Hz 5000 Hz 10 kHz 33.3 kV/cm Ec=18.2 kV/cm Pr=16.1 μC/cm2 Ec=16.7 kV/cm Pr=17 μC/cm2 Ec=15.5 kV/cm Pr=11 μC/cm2 Ec=14.7 kV/cm Pr=9 μC/cm2 Ec=12.5 kV/cm Pr=8 μC/cm2 Ec=13.3 kV/cm Pr=7.3 μC/cm2 50 kV/cm Ec=28 kV/cm Pr=42.5 μC/cm2 Ec=29.6 kV/cm Pr=41.7 μC/cm2 Ec=30 kV/cm Pr=38 μC/cm2 Ec=30.1 kV/cm Pr=34.6 μC/cm2 Ec=30.5 kV/cm Pr=32.4 μC/cm2 Ec=30.4 kV/cm Pr=28.5 nμC/cm2 66.6 kV/cm Ec=33 kV/cm Pr=58 μC/cm2 Ec=33.8 kV/cm Pr=57 μC/cm2 Ec=34.7 kV/cm Pr=55.8 μC/cm2 Ec=35.5 kV/cm Pr=54.5 μC/cm2 Ec=37 kV/cm Pr=53 μC/cm2 Ec=38.8 kV/cm Pr=51 μC/cm2 83.3 kV/cm Ec=34.2 kV/cm Pr=64 μC/cm2 Ec=33.9 kV/cm Pr=61 μC/cm2 Ec=38.8 kV/cm Pr=64 μC/cm2 Ec=37.3 kV/cm Pr=62.5 μC/cm2 Ec=39.2 kV/cm Pr=62 μC/cm2 Ec=41.7 kV/cm Pr=62.5 μC/cm2 99.9 kV/cm Ec=34.5 kV/cm Pr=67 μC/cm2 Ec=34.6 kV/cm Pr=63 μC/cm2 Ec=35.2 kV/cm Pr=66 μC/cm2 Ec=37.5 kV/cm Pr=67.5 μC/cm2 Ec=39.7 kV/cm Pr=68.3 μC/cm2 Ec=42.5 kV/cm Pr=67.8 μC/cm2 116.3 kV/cm Ec=35.7 kV/cm Pr=71 μC/cm2 Ec=36.9 kV/cm Pr=67 μC/cm2 Ec=37.5 kV/cm Pr=70 μC/cm2 Ec=38.6 kV/cm Pr=71 μC/cm2 Ec=40.8 kV/cm Pr=71 μC/cm2 Ec=45 kV/cm Pr=71 μC/cm2 133.3 kV/cm Ec=36 kV/cm Pr=71.5 μC/cm2 Ec=37 kV/cm Pr=69 μC/cm2 Ec=38 kV/cm Pr=72 μC/cm2 Ec=39 kV/cm Pr=73.5 μC/cm2 Ec=41 kV/cm Pr=73.5 μC/cm2 Ec=46 kV/cm Pr=74.5 μC/cm2 E Modello di Preisach The Preisach model is one of most widely used model, proposed by physicist Preisach in 1934. The classical Preisach model can be represented in the following mathematical form: f (t) = Γu(t) = ∫∫ μ(α, β )γαβu(t)dαdβ α ≥β Where u(t) is the input, f(t) is the output of the system and γαβ is the elementary hysteresis. The function μ(α,β) a distribution function, called Preisach function. This model can be numerically implemented by using the approximation introduced by Mayergoyz. The final expression for the numerical implementation is given by the following equations: ( ) ( ) N −1 f (t) = − f + ∑ fαk βk − fαk βk −1 + fu(t ) − fu(t )βN −1 + k =1 N−1 f (t) = − f + ∑ fαk βk − fαk βk −1 + fαNu(t) − fαN βN −1 + k =1 Ambienti di simulazioni The algorithm is implemented in Matlab® and C++ environment and the user interface is very simple to be used. Simulation For testing the developed model, a virtual instrument has been implemented in LabVIEW™ environment, the comparison between the real signal and its estimation is performed by using the DDE library that allow the exchange between Matlab® and LabVIEW™. Dispositivi ferroelettrici In generale i materiali ferroelettrici hanno una costante dielettrica che dipende fortemente dalla temperatura, dalla pressione e dal campo elettrico applicato. La costante dielettrica risulta massima in prossimità della temperatura di Curie, alla quale si verifica la transizione di fase. Dispositivi ferroelettrici La caratteristica del materiale può essere modificata da un campo elettrico costante applicato come bias. Dispositivi ferroelettrici Su questo principio si basano le capacità ferroelettriche regolabili [9]. Tali capacità ferroeletriche regolabili nella forma integrata vengono realizzate con strutture differenti quali quelle interdigitate. Dispositivi ferroelettrici La struttura interdigitata è la struttura più usata sia per applicazioni quali quelle citate in precedenza, ma anche per la caratterizzazione di materiali. Tale struttura risulta semplice da realizzare e molto ripetibile. Inoltre la particolarità della stessa sta nel fatto che alcune parti del materiale depositato sono direttamente accessibili dall’esterno e dunque a contatto con l’ambiente esterno [10]. Dispositivi ferroelettrici Il funzionamento di tale capacità è intuibile dalla sua sezione [11]. Si nota inoltre che nella regione a una polarizzazione netta è causata dalla tensione applicata mentre nella regione b questa non è presente. Dispositivi ferroelettrici Per queste geometrie di capacità esistono dei modelli matematici che permettono di stimare il valore della capacità della struttura in funzione dello strato intermedio [12]. In questo modo l’alterazione delle caratteristiche del materiale intermedio in funzione dei parametri di influenza causa una variazione di capacità che può essere legata direttamente al misurando. Bibliografia [1] Dragan Damjanovic, Paul Muralt, and Nava Setter, Ferroelectric Sensors, IEEE Sensors Journal, Vol. 1, No. 3, October 2001. [2] ISO- Guide to the expression of uncertinty in measurement, 1997. [3] Ali Sheikholeslami, P. Glenn Gulak, A Survey of Circuit Innovations in Ferroelectric Random-Access Memories, Proceedings of the IEEE Vol. 88, NO. 5, May 2000. [4] V.D. Kugel, B. Xu, Q.M. Zhang, L.E. Cross, Bimorph-based piezoelectric air acoustic transducer:model, Sensors and Actuators A 69 (1998) 234-242. [5] C. Reynaerts, A. De Vos, Polarisation against voltage hysteresis loop of surface-stabilised ferroelectric liquid crystals, J. Phys. D: Appl. Phys. 22 (1989) 1504-1509. [6] IEEE Standard Definitions of Primary Ferroelectric Terms ANSI/IEEE Std 180-1986. [7] B. Andò, P. Giannone, S. Graziani, A measurement system for dynamic characterization of ferroelectric thin film, Proceedings Eurosensors 2004 – XVIII Edition. [8] B. Andò, P. Giannone, S. Graziani, N. Pitrone, Characterization of Hysteresis in Ferroelectric Devices, Proceedings of the 21th IEEE IMTC/04. [9] H.D. Wu, Z. Zhang, F. Barnes, C.M. Jackson, A. Kain, HJ.D. Cuchiaro, Voltage tunable capacitors using high temperature superconductor and ferroelectrics, IEEE Trans. On Superconductivity Vol. 4 No. 3 (1994) 156-160. Bibliografia [10] J.H. Koh,Processing and properties of ferroelectric Ag(Ta,Nb)O3 thin film,Doctoral dissertation, Dept. of Microelectronics and Information Technology (IMIT) Royal Institute of Technology. [11] G. De Cicco, B. Morten,M. Prudenziati, Elastic Surface Wave Devices Based on Piezoelectric Thick-Films, IEEE Trans.on Ultrasonic, Ferroelectrics, and Frequency Control, Vol. 43, No. 1, (1996) 73-77. [12] S.Gevorgian, E.Carlsson, S . Rudner, L. - D. We r n I u n d, X.Wang, U. Helmersson, Modeling of thin-film HTS/ferroelectric interdigital capacitors, IEE Proc-Microw. Antennas Propag.. Vol. 143, No. 5. (1996) 397-401.