Zooplancton: i micro e macroinvertebrati

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Zooplancton: i micro e macroinvertebrati
Inviato da MisterG
venerdì 06 luglio 2007
Ultimo aggiornamento venerdì 06 luglio 2007
Premessa necessaria. Ricordo che nel plancton troviamo numerose le larve e uova di migliaia di specie fra pesci,
crostacei, coralli, molluschi; ma non trattiamo tutto questo ma bensì, le forme di vita proprie presenti nella colonna
planctonica e in modo particolare di acque dolci.
Plancton
Tutti i piccoli organismi che vengono facilmente trasportati dalle onde e correnti vengono generalmente chiamati con il
termine di origine greca “plancton” ossia vagabondi.
Gli organismi che vincono la forza delle correnti vengono detti Necton ,mentre quelli che hanno rapporti stretti con il
fondo vengono detti Bentonici
Tutti gli organismi planctonici vengono divisi in base alla dimensione in: picoplancton,nanoplancton,microplancton,
macroplancton.
In base alla localizzazione il plancton viene diviso: Linnoplancton( di lago), Ticoplancton (di stagno), Potamoplancton (
acque correnti), Aliplancton ( acque salate)
Ulteriore divisione anche in base al loro modo di ricavare energia: autotrofi,eterotrofi,mixotrofi.
oppure alla forma più primitiva “Procarioti” e alla forma più evoluta “Eucarioti”
Ma la divisione più importante è di base tassonomica, ossia: Fitoplancton, Batterioplancton, Zooplancton
FITOPLANCTON
Negli ecosistemi acquatici il fitoplancton ricopre un ruolo importante, infatti costituisce l’anello fondamentale della
catena alimentare nelle acque dolci e marine, garantisce il mantenimento di tutti gli animali superiori presenti. Costituito
da alghe unicellulari o coloniali appartenenti ai gruppi delle Diatomee, Dinoflagellati, Cloroficee, Cianoficee.
Le alghe sono organismi acquatici eucarioti autotrofi, cioè capaci di compiere la fotosintesi clorofilliana; dobbiamo
ricordare che l’ossigeno presente nell’atmosfera deriva anche dalla fotosintesi delle alghe.
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Se le alghe vivono attaccate al substrato formano il Fitobenthos.
Diatomee: Vivono libere nelle acque o riunite in colonie e i loro depositi sui fondali costituiscono, nel corso del tempo, la
cosiddetta “farina fossile”. Presenti anche negli acquari sotto forma di strato polveroso facilmente
rimovibile. Sono Procariote, con il corpo cellulare racchiuso tra due teche silicee.
Dinoflagellati: Sono unicellulari eucarioti, le cui cellule presentano un solco longitudinale e uno trasversale in ciascuno
dei quali si trova un flagello.
Cloroficee: possono essere unicellulari,con pigmenti simili alle piante superiori
Cianoficee: Comunemente note come alghe verdi-azzurre per il colore dei pigmenti, abbondante la crescita in ambienti
eutrofici.
BATTERIOPLANCTON
Micro organismi di dimensioni comprese fra i 0,2 e i 20 pm, perciò compresi nel Picoplancton.
I batteri eterotrofi costituiscono la base più numerosa, effettuano funzioni di fondamentale importanza,quali, la
rigenerazione dei nutrienti inorganici e la produzione secondaria di carbonio. Essi sono capaci di utilizzare la materia
organica disciolta prodotta da organismi di più grande dimensione presenti nell’ambiente acquatico utilizzando dei
esoenzimi. Vengono così rimessi in ciclo le forme inorganiche degli elementi che costituiscono la materia vivente.
I batteri sono i micronutrienti di altre forme di vita microscopiche che formano il Zooplancton
ZOOPLANCTON
Sono costituiti da forme sia micro che macro di numerose specie, lo zooplancton assume un ruolo importante nel
veicolare la sostanza organica prodotta dal fitoplancton e dai batteri verso i livelli animali superiori.
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I PROTISTI
Sono detti Protisti tutti gli organismi composti da una sola cellula che, in dipendenza della loro alimentazione di tipo
autotrofo o eterotrofo, possono appartenere al regno animale (protozoi) o al regno vegetale (protofiti).
Caratteristica comune ai protisti è la presenza del macronucleo, deputato alle funzioni trofiche, e al micronucleo deputato
alle funzioni riproduttive. Tutti i protisti sono eucarioti e tutti si sono evoluti da procarioti. Perciò si è creato apposta per loro
un regno che non è animale ne vegetale
protozoi
Al regno dei Protisti (come si diceva) appartengono i Protozoi, organismi unicellulari, si nutrono di batteri, perciò svolgono
un ruolo importante nella catena alimentare, trasformando l’alimento più adatto agli organismi zooplanctonici di
più grandi dimensioni.
I protozoi sono ampiamente diffusi in acque dolci e salate, vivono inoltre nel terreno umido o come parassiti di animali e
vegetali. I Protozoi planctonici si muovono per mezzo di ciglia,flagelli,menbrane ondulanti.
Appartengono ai protozoi le classi dei:Mastogofori, Sarcodini, Ciliofora, Opalinidi, Sporozoi.
Numerose le specie parassite e responsabili di malattie ittiche, mentre altre specie sono un ottimo alimento per
avannotti.
Mastogofori ( flagellati) : Mediamente più grandi dei batteri, questi organismi devono il loro nome alla presenza di uno o
più filamenti mobili a flagello, che con il loro movimento permettono agli organismi di spostarsi.Molte le specie parassite
fra cui: Spironucleus, Hexamita, Bodomonas, Cryptobia
Sarcodini ( amebe,eliozoi) : il nome deriva dalla capacità di cambiare la forma del corpo, si spostano in maniera strisciante
–fluttuante, presentano delle appendici dette pseudopodi con le quali ingloba i micro organismi di cui si nutre.
Fra le specie di amebe ritroviamo: Vahlkampfia, Mayorella, Arcella
Gli Eliozoi hanno aspetto a stella con presenza di pseudopodi rigidi e sottili , vivono nelle acque dolci e marine.
Ciliofora ( ciliati) : La superficie esterna dei ciliati è ricoperta da molte protuberanze a forma di ciglia, dalle quali deriva il
nome.Con l'aiuto delle ciglia questi esseri attirano a sé il cibo e si spostano.
Fra le specie di ciliati ritroviamo: Parameci , Stentori, Infusori, Vorticelle
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Opalinidi e Sporozoi: hanno in comune il fatto di essere parassiti,e nel caso dei Sporozoi di produrre come indica il
nome, delle spore. Essi si riproducono per scissione multipla, cioé dividendo la cellula in tante cellule più piccole. Dalla
scissione derivano le spore che vengono trasmesse ad un altro ospite
ROTIFERI
A questo gruppo appartengono animali microscopici, di varie dimensioni, forma e colore. Sono multicellulari,
caratteristica è la presenza di una o più corone ciliate rotanti, poste attorno all'apertura orale. Possono condurre vita
libera, coloniale o solitaria, parassitaria o bentonica. Comunissimi e abbondanti nelle acque dolci, molto meno presenti
nelle acque marine.
Sono divisi in tre classi: Bdelloidi, Seisonacei, Monogononti
La loro lunghezza è compresa tra i 100 µm e 0.5 mm. Hanno una organizzazione complessa pur essendo molto
piccoli,con un capo, un tronco e un piede. Quasi tutti i rotiferi traggono la fonte di nutrimento dalla filtrazione di
microalghe, batteri e detrito, non mancano forme predatorie e carnivore. Hanno un tempo di generazione di 3-6 giorni,e
si riproducono per partenogenesi,ossia, senza fecondazione delle uova. Il numero dei Rotiferi diventa esplosiva in
primavera ,perdura durante l’estate e solo in autunno compaiono i maschi, questi ultimi feconderanno uova
resistenti ai freddi invernali e che si schiudono durante la primavera successiva. Alcune specie conosciute sono: il
Brachionus calyciflorus, Brachionus angularis, Keratella cochlearis, Asplanchna priodonta, Filinia terminalis. Sono un
alimento per avannotti
I CROSTACEI PLANCTONICI
I crostacei planctonici a livello sistematico sono inclusi nella classe Branchiopoda e nella subclasse
Copepoda(maxillopoda), a loro volta divise in numerosi ordini e famiglie
Sono diffusi in acque dolci e salate. Si tratta per lo più di filtratori non specializzati ma non mancano le specie parassite e
predatrici.Essi occupano un posto chiave negli ecosistemi acquatici essendo consumatori di alghe e batteri ed essendo
loro stessi prede di pesci,insetti,anfibi e uccelli.
BRANCHIOPODI
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I Branchiopodi d’acqua dolce che interessano la massa d’acqua planctonica sono rappresentati quasi per
intero da Cladoceri; mentre più presenti nel bentos e poco nel plancton sono i Notostraci e Anostraci. Esiste un quarto
gruppo di Branchiopodi detto Concostraci di cui non trattiamo essendo esclusivamente costituito da animali bentonici.
Cladoceri
Anatomicamente presentano due valve che racchiudono gli organi interni,solo il capo e due paia di antenne sporgono
all’esterno, le antenne più lunghe vengono utilizzate per la locomozione, in posizione ventrale fuoriescono le
zampe chiamate fillopodi, che non vengono utilizzate per i movimenti ma per convogliare il cibo sospeso
nell’acqua
La riproduzione è partenogenica come i Rotiferi, la riproduzione per partenogenesi consente infatti una riproduttività
notevole, i maschi compaiono solo quando le condizioni ambientali e climatiche peggiorano.I maschi sono più piccoli e
fecondano uova racchiuse in un involucro protettivo che le rendono molto resistenti alle condizioni estreme, compreso
l’assenza d'acqua e temperature molto basse oppure elevate. Questa caratteristica delle uova rende possibile la
colonizzazione di nuovi ambienti dove sviluppare una nuova comunità. Sono animali molto prolifici; la femmina è in grado
di produrre decine di uova dopo solo una settimana dalla nascita e caso unico fra i Branchiopodi non presentano stadi
larvali. Come tutti i crostacei crescono per varie mute successive con un sviluppo massimo di qualche millimetro.
I Cladoceri sono divisi in numerose famiglie e generi in cui annoveriamo: Bosmina, Eusbosmina, Daphnia, Ceriodaphnia,
Chidorus, Bythotrephes, Simocephalus, Scapholeberis, Moina, Ilyocryptus, Macrotrix, Pleunoxus, Alonella,
Camptocercus, Alona, Diaphanosoma.
Notostraci
Si tratta di crostacei onnivori che a seconda delle risorse possono comportarsi da detritivori, filtratori o predatori. In
massima parte frequentatori bentonici.
Una caratteristica dei notostraci è la presenza di uno scudo che copre quasi tutto il corpo dell’animale e
terminante con spine di varie dimensioni. La riproduzione non è ancora chiara,forse ermafrodita o forse partenogenica.
Questo animale ricorda morfologicamente molte forme fossili.
In Italia si riconosce una sola famiglia (Triopidae) di cui fanno parte : Lepidurus apus,Triops granarius,Triops
cancriformis.
Anostraci
Gli anostraci sono animali filtratori e si alimentano con qualsiasi particella adeguata al loro apparato (batteri,funghi), non
mancano le specie predatrici. Vivono in qualsiasi tipo di zone umide comprese le acque salate continentali e costiere,più
facilmente si rilevano in zone bentoniche
Gli anostraci sono caratterizzati dal fatto di possedere un corpo allungato di forma cilindrica, privo di carapace. Sul capo
è presente un occhio dorsale e due occhi laterali posti in un peduncolo e due paia di antenne delle quali solo le seconde
sono diverse fra i sessi.
Sono animali a sessi separati e si riproducono per accoppiamento (con l'eccezione di certe popolazioni partenogeniche )
Le uova prodotte subiscono delle trasformazioni molto veloci fino ad uno stato di pausa, dato che le uova sono molto
resistenti a diversi fattori climatici e ambientali. La fase terminale è la trasformazione delle uova in cisti composte da
strutture chitinose e proteiche che permettono all’embrione di resistere alle condizioni meno favorevoli.Se le
condizioni ritornano favorevoli, compreso la ricomparsa dell’acqua dopo un periodo di siccità, l’embrione
ritorna a svilupparsi e schiudersi sotto forma di larva detta nauplius.Di seguito gli altri stadi di sviluppo con il formarsi
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delle appendici e segmenti di tutto il corpo.
Fra gli Anostraci ritroviamo la conosciuta Artemia, ma anche altri generi fra cui: Branchipus, Chirocephalus, Tanymastix
COPEPODI
I Copepodi, con circa 12.000 specie attualmente conosciute, costituiscono la classe di crostacei più ampiamente
rappresentata nel plancton e nelle comunità bentoniche delle acque marine e lacustri. Colonizzano sia le acque
superficiali che profonde, le acque ricche di vegetazione, come le grotte sotterranee; non mancano le specie
parassitarie.
Comprende 5 ordini a vita libera (Cyclopoida, Harpacticoida, Calanoida, Platycopioida, Gelyelloida) e 5 ordini di specie
parassitarie (Poecilostoma-toida, Siphonostomatoida, Monstrilloida, Misophrioida , Mormonilloida) .
Caratteristica comune ad altri organismi animali presenti nel plancton, anche alcune specie di Copepodi compiono
migrazioni nella massa d’acqua in senso verticale. Dalla superficie alle profondità e viceversa: in funzione alla
intensità della luce, alla disponibilità alimentare, al maggiore o minore rischio di predazione.
Le famiglie più rappresentative nel plancton d’acqua dolce sono i Diaptomidi ( ordine Calanoida) e i Ciclopodi
(ordine Cyclopoida)
I Copepodi hanno il corpo allungato, articolato in cefalotorace, torace e addome. Nella zona frontale hanno un solo
occhio e due paia di antenne. Le antenne più lunghe svolgono una funzione sensoriale e di locomozione, le antenne più
piccole svolgono una funzione respiratoria e predatoria. Si contano 5 paia di zampette nel torace e 5 segmenti
nell’addome terminante con l’ultimo segmento a forma bifida.
Diaptomidi
Sono fitofagi ma non mancano casi di predazione, maggiormente frequentatori di acque fredde e profonde,tanto è vero
che troviamo molte specie anche in laghetti alpini.Le femmine portano un sacchetto ovigero attaccato all’esterno
del corpo, questa caratteristica non è presente in tutte le specie
Ciclopodi
Sono fitofagi negli stadi giovanili per diventare predatori da adulti,frequentatori in massima parte di acque più calde e
poco profonde.Le femmine portano all’esterno due sacchi ovigeri
Le specie conosciute come alimento per pesci dagli allevatori sono: Acartia, Calanus, Cyclops, Euterpina,Tisbe .
Consultare la sezione Alimentazione .
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Mentre le specie parassitarie sono Ergasilus e Lernaea.
Si ringrazia il sito www.ittiofauna.org per la disponibilità del materiale fotografico.
articolo scritto da MisterG
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