Operatori in Spazi di Hilbert e Struttura Matematica della Meccanica Quantistica: un’Introduzione Valter Moretti Dipartimento di Matematica Facoltà di Scienze M.F.N Università di Trento 1 Prefazione. Una parte di questo libro è stata in realtà scritta, in forma preiminare, quando ero studente del corso di laurea in Fisica all’Università degli Studi di Genova. Il corso obbligatorio di Istituzioni di Fisica Teorica, al terzo anno, era il secondo scoglio insormontabile per molti studenti (il primo era il famigerato corso di Fisica II che includeva la termodinamica insieme all’elettrodinamica classica). La Meccanica Quantistica necessita un modo di pensare nuovo e difficile e lo sforzo era davvero notevole per noi volenterosi studenti: ci si muoveva per molti mesi in un contesto nebbioso ed insicuro, senza capire cosa fosse davvero importante nelle nozioni fisiche che cercavamo di imparare – con molta difficoltà – insieme ad un formalismo del tutto nuovo: quello della teoria spettrale degli operatori lineari su spazi di Hilbert. In realtà all’epoca non comprendevamo ancora che stavamo lavorando con tale teoria matematica, e per molti dei miei colleghi la cosa era, forse a ragione, del tutto irrilevante; i vettori bra di Dirac erano vettori bra di Dirac e basta e non gli elementi del duale dello spazio di Hilbert. La nozione di spazio di Hilbert e di spazio duale non aveva ancora diritto di cittadinanza nella classe degli strumenti matematici della quasi totalità dei miei colleghi, anche se sarebbe entrata a breve dal corso di Metodi Matematici della Fisica. La matematica, la formalizzazione matematica della fisica, era sempre stato il mio cavallo di battaglia per superare tutte le difficoltà insite nello studio della fisica, tanto che alla fine (ma dopo avere preso anche un dottorato in fisica teorica) sono istituzionalmente diventato un matematico. Armato delle mie nozioni di matematica, imparate in un percorso extracurriculare che coltivavo parallelamente agli studi di fisica da sempre, cercai di formalizzare anche le interessanti nozioni nelle quale mi stavo imbattendo, con questo nuovo ed interessantissimo corso di fisica. In parallelo portavo avanti una analogo progetto riguardante la formalizzazione matematica della teoria della Relatività Generale, non sapendo ancora che lo sforzo dedicato alla Meccanica Quantistica sarebbe stato incommensurabilmente superiore. La formulazione del teorema spettrale più o meno come è presentata nel capitolo 9 di questo libro è la stessa con la quale arrivai a sostenere l’esame del corso di Istituzioni di Fisica Teorica che fu, di conseguenza, un po’ un discorso tra sordi. Successivamente i miei interessi si spostarono verso la teoria quantisica dei campi, argomento di cui, dal punto di vista matematico, mi occupo ancora oggi nel contesto un po’ più generale della teoria quantistica dei campi su spaziotempo curvo. Tuttavia il mio interesse per la formulazione elementare della MQ non è andato scemando negli anni e, di tanto in tanto, ho continuato ad aggiungere qualche altro capitolo all’opera iniziata da studente. L’occasione di insegnare queste 2 cose in vari corsi per matematici e per fisici, nelle lauree specialistiche e nei dottorati, infliggendo ai miei poveri studenti i risultati dei miei sforzi di sintesi, si è rivelata fondamentale per per migliorare l’opera, trascrivendo il testo in LaTeX, ma anche corregendola in vari punti accogliendo le numerose osservazioni che mi sono giunte da varie persone. Vorrei a tal proposito ringraziare vari studenti e colleghi, che hanno contribuito a migliorare le diverse versioni preliminari di questo trattato: P. Armani, G. Bramanti, M. Dalla Brida, L. Di Persio, C. Fontanari, A. Franceschetti, A. Giacomini, V. Marini, G. Tessaro, A. Pugliese, G. Ziglio. Ringrazio in particolare R. Aramini e D. Cadamuro che mi hanno segnalato errori di vario genere. Sono grato ai miei amici e collaboratori R. Brunetti e N. Pinamonti per varie discussioni su molti degli argomenti trattati e per avermi segnalato importanti riferimenti bibliografici. Sarò grato a chiunque voglia scrivermi per segnalarmi le (sicuramente numerose) imprecisioni, mancanze e gli errori che quest’opera possiede ancora. A parte le evidenti limitazioni nel contenuto: non sono trattati gli aspetti matematici di importantissimi argomenti di fisica, primo fra tutti la teoria della diffusione quantistica. Inoltre – per ironia della sorte, dato che la mia attività di ricerca concerne le teorie relativistiche – tutta la trattazione si sviluppa ad un livello non realtivistico e la trattazione quantistica della simmetria di Poincaré rimane del tutto trascurata. D’altra parte alcuni argomenti chiave per la fisica, quali la nozione di simmetria (anche in relazione al problema della dinamica) oppure le proprietà delle funzioni di operatori autoaggiunti, sono affrontati con una certa profondità ed ampiezza. Ottobre 2009 Valter Moretti Dipartimento di Matematica Facoltà di Scienze MFN Università di Trento [email protected] 3 Indice 1 Introduzione 1.1 Scopi, struttura del libro e prerequisiti. . . 1.2 La MQ come teoria matematica. . . . . . 1.3 La MQ nel panorama della Fisica attuale. 1.4 Convenzioni generali. . . . . . . . . . . . . I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Elementi di teoria degli operatori su spazi di Hilbert 9 9 11 13 15 16 2 Alcune nozioni e teoremi generali nella teoria degli spazi normati e di Banach. 2.1 Spazi normati, di Banach e algebre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2 Operatori, spazi di operatori, norme di operatori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.3 I teoremi fondamentali negli spazi di Banach e le topologie deboli. . . . . . . . . 2.3.1 Il teorema di Hahn-Banach e le sue conseguenze elementari. . . . . . . . . 2.3.2 Il teorema di Banach-Steinhaus e topologie operatoriali. . . . . . . . . . . 2.3.3 Il teorema dell’applicazione aperta e dell’operatore inverso continuo dal Teorema di Baire. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.4 Proiettori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.5 Norme equivalenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 18 23 30 30 34 3 Spazi di Hilbert ed operatori limitati. 3.1 Nozioni elementari, teorema di Riesz e riflessività. . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.2 Basi hilbertiane. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.3 Nozione di aggiunto e applicazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.3.1 L’operazione di coniugazione hermitiana o aggiunzione. . . . . . . . . . . 3.3.2 ∗ -algebre e C ∗ -algebre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.3.3 Operatori normali, autoaggiunti, isometrici, unitari, operatori positivi. . . 3.4 Proiettori ortogonali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.5 Radici quadrate di operatori positivi e decomposizione polare di operatori limitati. 3.6 La trasformata di Fourier-Plancherel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 49 57 69 69 72 74 78 81 89 4 39 43 45 4 Proprietà elementari degli operatori compatti, di Hilbert-Schmidt e di classe traccia. 101 4.1 Generalità sugli operatori compatti in spazi normati, di Banach e Hilbert. . . . . 102 4.2 Operatori compatti in spazi di Hilbert. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 4.3 Operatori di Hilbert-Schmidt. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 4.4 Operatori di classe traccia (o nucleari). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 5 Operatori non limitati con domini densi in spazi di Hilbert. 5.1 Operatori non limitati con dominio non massimale. . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.1.1 Operatori non limitati con dominio non massimale in spazi normati e di Hilbert. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.1.2 La definizione generale di operatore aggiunto in spazi di Hilbert. . . . . . 5.2 Operatori hermitiani, simmetrici, autoaggiunti ed essenzialmente autoaggiunti. . 5.3 Alcune importanti applicazioni: operatore posizione e operatore impulso. . . . . . 5.3.1 L’operatore posizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.3.2 L’operatore impulso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.4 Criteri di esistenza ed unicità per le estensioni autoaggiunte. . . . . . . . . . . . . 5.4.1 La trasformata di Cayley e gli indici di difetto. . . . . . . . . . . . . . . . 5.4.2 Criteri di Von Neumann e di Nelson. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 135 II 164 Il formalismo della Meccanica Quantistica e la Teoria Spettrale 135 137 139 144 144 146 151 151 155 6 Brevi cenni di fenomenologia dei sistemi quantistici e di Meccanica Ondulatoria. 165 6.1 Generalità sui sistemi quantistici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 6.2 Alcune proprietà particellari delle onde elettromagnetiche. . . . . . . . . . . . . . 167 6.2.1 Effetto Fotoelettrico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 6.2.2 Effetto Compton. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 6.3 Cenni di Meccanica ondulatoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170 6.3.1 Onde di de Broglie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170 6.3.2 Funzione d’onda di Schrödinger e interpretazione probabilistica di Born. . 171 6.4 Principio di indeterminazione di Heisenberg. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173 6.5 Le grandezze compatibili ed incompatibili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 7 Il formalismo matematico di base della MQ: proposizioni, stati quantistici e osservabili. 177 7.1 Le idee che stanno alla base dell’interpretazione standard della fenomenologia quantistica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 7.2 Stati classici come misure di probabilità sulla σ-algebra delle proposizioni elementari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 7.2.1 Stati come misure. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 5 7.2.2 7.2.3 7.2.4 7.2.5 7.3 7.4 7.5 Proposizioni e insiemi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Interpretazione insiemistica dei connettivi logici. . . . . . . . . . . . . . . Proposizioni “infinite” e grandezze fisiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il reticolo distributivo, limitato, ortocomplementato e σ-completo delle proposizioni elementari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le proposizioni relative a sistemi quantistici come insiemi di proiettori ortogonali. 7.3.1 Reticoli di proiettori ortogonali su spazi di Hilbert. . . . . . . . . . . . . . Le proposizioni e gli stati relativi a sistemi quantistici. . . . . . . . . . . . . . . . 7.4.1 Proposizioni e stati di sistemi quantistici: il teorema di Gleason. . . . . . 7.4.2 Stati puri, stati misti, ampiezze di transizione. . . . . . . . . . . . . . . . 7.4.3 Stati successivi ai processi di misura e preparazione degli stati. . . . . . . 7.4.4 Regole di superselezione e settori coerenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le osservabili come Misure a Valori di Proiezione (PVM) su R. . . . . . . . . . . 7.5.1 La nozione di osservabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7.5.2 Operatori autoaggiunti associati ad osservabili: esempi elementari. . . . . 7.5.3 Misure di probabilità associate a coppie stato - osservabile. . . . . . . . . 7.5.4 Un accenno alle osservabili generalizzate in termini di “POVM”. . . . . . 181 182 183 185 188 189 197 198 205 211 213 215 215 218 222 225 8 Teoria Spettrale su spazi di Hilbert I: generalità ed operatori normali limitati.227 8.1 Spettro, risolvente, operatore risolvente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 8.1.1 Nozioni fondamentali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 8.1.2 Il raggio spettrale e la formula di Gelfand. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 8.1.3 Spettri di operatori autoaggiunti, unitari e normali in spazi di Hilbert. . . 235 8.2 ∗-omomorfismi continui di C ∗ -algebre di funzioni indotti da operatori limitati autoaggiunti in spazi di Hilbert. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 8.3 Misure a valori di proiezione e teorema spettrale per operatori limitati normali. . 247 8.3.1 Misure a valori di proiezione (PVM) dette anche misure spettrali. . . . . . 247 8.3.2 Proprietà degli operatori ottenuti integrando funzioni limitate rispetto a PVM. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 8.3.3 Teorema di decomposizione spettrale per operatori limitati normali. . . . 262 9 Teoria Spettrale su spazi di Hilbert II: operatori autoaggiunti non limitati ed applicazioni. 280 9.1 Teorema spettrale per operatori autoaggiunti non limitati. . . . . . . . . . . . . . 281 9.1.1 Integrazione di funzioni non limitate rispetto a misure spettrali. . . . . . 281 9.1.2 Teorema di decomposizione spettrale per operatori autoaggiunti non limitati.293 9.1.3 Un esempio a spettro puntuale: l’hamiltoniano dell’oscillatore armonico . 302 9.1.4 Un esempio a spettro continuo: gli operatori posizione ed impulso. . . . . 306 9.1.5 Teorema di rappresentazione spettrale per operatori autoaggiunti non limitati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 9.2 Gruppi unitari ad un parametro fortemente continui. . . . . . . . . . . . . . . . . 308 6 9.2.1 9.3 9.4 9.5 9.6 Gruppi unitari ad un parametro fortemente continui, teorema di von Neumann. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 9.2.2 Gruppi unitari ad un parametro generati da operatori autoaggiunti e Teorema di Stone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312 9.2.3 Condizioni per la commutatività di misure spettrali. . . . . . . . . . . . . 319 Prodotto tensoriale hilbertiano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323 9.3.1 Prodotto tensoriale di spazi di Hilbert. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323 9.3.2 Prodotto tensoriale di operatori (generalmente non limitati) e loro proprietà spettrali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 9.3.3 Un esempio: il momento angolare orbitale. . . . . . . . . . . . . . . . . . 331 Esponenziale di operatori non limitati: vettori analitici. . . . . . . . . . . . . . . 335 Teorema di decomposizione polare per operatori non limitati. . . . . . . . . . . . 339 9.5.1 Proprietà degli operatori A∗ A, radici quadrate di operatori autoaggiunti positivi non limitati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339 9.5.2 Teorema di decomposizione polare per operatori chiusi e densamente definiti.344 I teoremi di Kato-Rellich e di Kato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346 9.6.1 Il teorema di Kato-Rellich. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346 9.6.2 Un esempio: l’operatore −∆ + V ed il teorema di Kato. . . . . . . . . . . 348 10 La formulazione matematica della Meccanica Quantistica non relativistica. 355 10.1 Sistemi elementari non relativistici: particella a spin 0. . . . . . . . . . . . . . . . 359 10.1.1 le Relazioni di Commutazione Canonica (CCR) e non implementabilità con operatori limitati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361 10.1.2 Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg come teorema. . . . . . . . 363 10.2 Le relazioni di Weyl, il teorema di Stone-von Neumann ed il teorema di Mackey. 364 10.2.1 Famiglie irriducibili di operatori e lemma di Schur. . . . . . . . . . . . . . 364 10.2.2 Le relazioni di Weyl dalle CCR. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366 10.2.3 Il teorema di Stone-von Neumann ed il teorema di Mackey. . . . . . . . . 375 10.2.4 La ∗-algebra di Weyl. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377 10.2.5 Dimostrazione dei teoremi di Stone-von Neumann e di Mackey. . . . . . . 381 10.2.6 Commenti finali sul teorema di Stone-von Neumann: il gruppo di Heisenberg.387 10.3 Il principio di corrispondenza di Dirac. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 390 11 Introduzione alle Simmetrie Quantistiche. 11.1 Nozione e caratterizzazione di simmetrie quantistiche. . 11.1.1 Qualche esempio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.1.2 Simmetrie in presenza di regole di superselezione. 11.1.3 Simmetrie nel senso di Kadison. . . . . . . . . . 11.1.4 Simmetrie nel senso di Wigner. . . . . . . . . . . 11.1.5 Teoremi di Wigner, di Kadison. . . . . . . . . . . 11.1.6 Azione duale delle simmetrie sulle osservabili. . . 11.2 Introduzione ai gruppi di simmetria. . . . . . . . . . . . 7 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393 393 395 396 397 400 402 414 421 11.2.1 11.2.2 11.2.3 11.2.4 11.2.5 11.2.6 11.2.7 11.2.8 Rappresentazioni proiettive, unitarie proiettive, estensioni centrali. . . . . Gruppi di simmetria topologici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rappresentazioni unitarie proiettive fortemente continue. . . . . . . . . . Il caso notevole del gruppo topologico R. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Richiami sui gruppi ed algebre di Lie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gruppi di simmetria di Lie, teoremi di Bargmann, Gårding, Nelson, FS3 . Un esempio: il gruppo di simmetria SO(3) e lo spin . . . . . . . . . . . . Il gruppo di Galileo e la regola di Bargmann di superselezione della massa 421 430 433 436 443 453 464 468 12 Alcuni argomenti più avanzati di Meccanica Quantistica. 12.1 L’assioma di evoluzione temporale e le simmetrie dinamiche. . . . . . . . . . . . . 12.1.1 L’equazione di Schrödinger e gli stati stazionari. . . . . . . . . . . . . . . 12.1.2 L’azione del gruppo di Galileo in rappresentazione posizione. . . . . . . . 12.1.3 L’evolutore temporale in assenza di omogeneità temporale e la serie di Dyson. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.1.4 Inversione del tempo antiunitaria. Teorema di Pauli. . . . . . . . . . . . . 12.2 Relazione tra simmetrie dinamiche e costanti del moto. . . . . . . . . . . . . . . . 12.2.1 La rappresentazione di Heinsenberg e le costanti del moto. . . . . . . . . . 12.2.2 Un accenno al teorema di Ehrenfest ed ai problemi matematici ad esso connessi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.2.3 Costanti del moto associate a gruppi di Lie di simmetria ed il caso del gruppo di Galileo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.3 Sistemi composti: sistemi con struttura interna e sistemi a più particelle. . . . . 12.3.1 Stati entangled ed il cosiddetto “paradosso EPR”. . . . . . . . . . . . . . 12.3.2 Impossibilità di trasmettere informazione tramite le correlazioni EPR. . . 12.3.3 Sistemi di particelle identiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 479 480 486 493 A Relazioni d’ordine, topologia, gruppi. A.1 Relazioni d’ordine, insiemi parzialmente ordinati, lemma di Zorn. . . . . . . . . . A.2 Richiami di topologia generale elementare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A.3 Richiami di teoria dei gruppi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 528 528 529 532 B Elementi di geometria differenziale. B.1 Varietà differenziabili, varietà differenziabili prodotto, funzioni differenziabili. . B.2 Spazio tangente e cotangente. Campi vettoriali covarianti e controvarianti. . . . B.3 Differenziali, curve e vettori tangenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B.4 Pushforward e pullback. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 536 536 541 544 545 C Teoria della misura, integrale di funzioni a valori spazi di Banach. C.1 Richiami di teoria della misura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.2 Derivazione sotto il segno di integrale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.3 Integrale di funzioni a valori spazi di Banach. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 546 546 552 553 8 496 500 503 503 508 511 516 517 521 523