Prostatite

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Classificazione delle Prostatiti
DOMANDE
D: A che età puo insorgere una prostatite? R: Dalla pubertà in poi.
D: Può una ecografia trans rettale aiutare nella diagnosi delle prostatiti?
R: Talvolta può essere di aiuto. Ma non
è un esame indispensabile.
D: Il PSA serve può aiutare nella diagnosi di una prostatite?
R:Si può aiutare ma, talvolta non risulta
alterato.
D: Si hanno dei rischi sulla fertilità?
R: Una prostatite semplice non porta
alterazioni della fertilità stabili.
Prostatiti batteriche
Sono causate frequentemente da Gram negativi e solo in minima parte da Gram Positivi e caratterizzate da febbre elevata,
brividi, dolori alla parte inferiore della colonna vertebrale e
vari gradi di ostruzione vescicale.
Prostatiti non batteriche
Sono quelle più frequenti, spesso contratte attraverso il rapporto sessuale con partner infetto.
Dolore prostatico
Il paziente con dolore prostatico presenta gli stessi sintomi di
una prostatite, ma non presenta infezioni urinarie documentate, né anomalie nel secreto prostatico. E' frequente nei giovani e causa di notevoli disturbi che possono avere importanti
ripercussioni sulla fertilità.
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PREVENZIONE
ANATOMIA:
La prostata è un organo
genitale a forma di castagna
posizionato sotto la vescica e davanti al retto, attraverso il quale passa l’uretra, il condotto che porta
l’urina all’esterno.
SINTOMI:
I sintomi che il paziente avverte sono il bruciore
durante la minzione, la difficoltà ad urinare come
se ci fosse qualcosa che impedisce l’uscita dell’urina, la difficoltà ad eiaculare o l’eiaculazione precoce, il cambiamento di colore, odore quantità o
consistenza dello sperma, la febbricola o addirittura la febbre elevata.
INDAGINI:
Gli esami specifici che possono essere eseguiti in
caso si sospetti una prostatite sono VES, esame
delle urine, dosaggio del PSA totale, ecografia prostatica e spermiogramma. Questi esami devono
essere valutati anche da uno specialista e accompagnati da una esplorazione rettale.
TERAPIA:
Non vi è al momento una terapia basata sull’evidenza scientifica nonostante i numerosi lavori
sull’argomento. Attualmente si tende a somministrare antinfiammatori (steroidei o non) per ridurre
la sintomatologia, alfalitici per migliorare la minzione e decongestionanti la prostata. La terapia
antibiotica è utilizzata per lungo tempo a dosaggio
pieno se si sopetta che l’origine sia batterica.
Una corretta alimentazione ed un abbondante
apporto di liquidi aiutano a prevenire le prostatiti; inoltre i comportamenti sessuali a rischio
possono essere causa di prostatiti. Ostruzioni
dovute ad iperplasia della prostata o da altre
cause possono essere fattori determinanti l’insorgenza di prostatiti.
PROSTATITE E FERTILITÀ
La prostata produce il 80% di tutto l’eiaculato,
una sua compromissione chiaramente pregiudica
l’attività sessuale. Le prostatiti croniche sono le
malattie che più frequentemente alterano la
capacità riproduttiva. Le prostatiti croniche
determinano modificazioni biochimiche del
secreto prostatico come l'aumento del Ph, la
riduzione del tasso di zinco, magnesio, acido
citrico, fosfatasi acida, spermina e colesterolo, e
l'aumento della LDH. Lo spermiogramma è
l’esame che viene utilizzato, oltre al PSA, per
determinare il grado di compromissione della
prostata e del liquido seminale. Le modificazioni
dello spermiogramma che più frequentemente si
verificano sono: la riduzione del numero degli
spermatozooi (oligozoospermia); la ridotta
motilità di questi (astenospermia); l’agglutinazione degli spermatozoi; la morte di tutti
gli
spermatozoi
(necrozoospermia); ed infine
la teratozoospermia
(aumento delle forme immature
e di alterazioni morfologiche).
Sembra che alla base di tali alterazioni vi sia un meccanismo
autoimmunitario.
COSA FA MALE ALLA
PROSTATA?
Lo stress il fumo, le abitudini alimentari scorrette ma anche alcune abitudini di vita quali il
ciclismo, l’equitazione ed i lunghi viaggi in
macchina e moto possono influenzare od addirittura causare una prostatite.
PROSTATITE E TUMORE
DELLA PROSTATA
Attualmente non vi è alcuna evidenza che una
prostatite acuta o cronica possano indurre il
tumore della prostata, ma sono stati recentemente annunciati studi per valutare questo
rischio.
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