SECREZIONE SALIVARE Lezione 32 1 La saliva Succo digestivo prodotto dalle ghiandole salivari (parotidi, sottomascellari e sottolinguali). L’unità elementare per la produzione di saliva sono gli acini, agglomerati di cellule, che secernono acqua, elettroliti, sottolinguale muco e enzimi in dotti. Parotide (sierosa) sottomandibo lare (sierose e mucose) STRUTTURA DELLA GHIANDOLA ACCESSORIA Lezione 32 2 Secrezione di H2O e sali salivari Secrezione primaria: soluzione isotonica rispetto al plasma Modificazione dotto Modello di secrezione a due stadi: • la secrezione all’ estremità terminale è isotonica rispetto al plasma • i dotti secretori modificano la composizione della saliva • riassorbimento di Na+ e Cl– • forte escrezione di K+ e HCO3– • poco permeabili all’H2O; favoriscono l’ipotonicità della saliva saliva finale ipotonica alta [ K+] e [HCO3-] bassa [Na+] e [Cl-] Composizione ionica, pH, osmolarità variano con Lezione 32 variare del flusso salivare 3 Composizione e funzione della saliva Composizione della saliva: • soluzione ipotonica rispetto al plasma • soluti (60% organici; 40% Na+, K+, Ca2+, Cl–, HCO3–) • pH 6.4-7.0 • K+>>K+ plasmatico • Na+<Na+ plasmatico • Ca2+ 1mM Componenti organici della saliva: • la ptialina è una a-amilasi; scinde l’amido cotto in molecole più piccole (destrina, oligosaccaridi fino al maltosio). Ha azione lenta a pH neutro è inibita a pH bassi (stomaco) • la mucina contiene glicoproteine che conferiscono la viscosità tipica della saliva. Lubrifica il cibo. • proteine plasmatiche e anticorpi specifici del gruppo sanguigno. L’esame degli anticorpi salivari è utilizzato per il riconoscimento delle persone • lisozima, perossidasi, NGF, EGF Inumidisce e lubrifica la particelle di cibo Digerisce parzialmente i polisaccaridi (amilasi) Scioglie molecole che in soluzione attivano i chemocettori del cavo orale Proprietà antibatteriche Lezione 32 4 Controllo nervoso della secrezione salivare • i sistemi parasimpatico e simpatico stimolano la secrezione salivare • forte azione del parasimpatico • l’atropina (antagonista muscarinico) causa secchezza delle fauci • terminazioni nervose parasimpatiche sulle c. acinose e sui dotti • riflesso innato o incondizionato (periferico rec. tattilo-gustativi e olfattivi) Lezione 32 • riflesso condizionato (centrale) 5 SECREZIONE GASTRICA Lezione 32 6 La mucosa gastrica Muco, acido e pepsinogeno: secreti da cellule diverse. MUCOSE PARIETALI /OSSINTICHE (HCl, fattore intrinseco) PRINCIPALI (pepsinogeno) ENTEROENDOCRINA (gastrina) Cellule ECS: istamina e serotonina Cellule D: somatostatina Ruolo protettivo del muco • muco + HCO3– secreti dalle c. mucose del collo delle ghiandole gastriche • evitano danni alla mucosa, dovuti al basso pH del succo Lezione 32 gastrico 7 Secrezione di HCl La cellula ossintica (parietale) • produce HCl nel lume e NaHCO3– a livello sierosale • produce il fattore intrinseco (glicoproteina), lega la vitamina B12 e ne facilita l’assorbimento • sulla membrana luminale: - pompa H+/K+-ATPasi (bloccata da composti dell’omeprazolo) - canali del Cl– e del K+ Celula parietale a riposo stimolata se opportunamente stimolate aumentano la superficie interna di secrezione avviene l’incorporazione di vescicole contenenti la pompa Lezionedi 32 H+ contro gradiente 8 K+/H+-ATPasi per il trasporto Secrezione di HCl dalle cellule parietali: stimolazione neuro-ormonale ACh, istamina, gastrina, stimolano la secrezione di HCl somatostatina, atropina e PGE2 inibiscono la secrezione cAMP e Ca2+ inducono cambi morfologici delle cellule parietali che aumentano la loro attività secretoria Lezione 32 9 Secrezione di HCl dallo stomaco durante la fase cefalica e gastrica Gastrointestinale_3 L’inibizione di HCl sulla gastrina e della somatostatina su HCl limitano un’esagerata produzione di HCl. Lo stomaco secerne 2 litri di HCl al giorno. Nel lume dello stomaco la concentrazione può raggiungere i 150 mM. Lezione 32 10 Ogni fase prende il nome dalla sede in cui ha origine il riflesso. FASE CEFALICA: inizia quanto i recettori sono stimolati da vista, olfatto, gusto, masticazione, o in seguito a stati emotivi. Le fibre del vago attivano i neuroni dei plessi GI che influenzano attività secretoria e contrattile. FASE GASTRICA: 4 stimoli: distensione, acidità, aminoacidi, peptidi. Riflessi nervosi brevi e lunghi, rilascio di gastrina. FASE INTESTINALE: distensione, osmolarità, acidità, prodotti della digestione. Riflessi nervosi brevi e lunghi. L’elevata acidità nel duodeno inibisce la secrezione acida nello stomaco, in modo da non inibire l’attività enzimatica e dei sali biliari. Lezione 32 11 Meccanismi che contribuiscono alla formazione di gastriti e ulcere Cause: 1 – infiammazione da batteri Helicobacter pylori - si sviluppa in ambienti acidi - presente nel 40% di individui - la risposta immunitaria causa gastrite cronica superficiale che può causare ulcera gastrica 2 – diminuita efficacia della barriera della mucosa (blocco del rilascio di HCO3–) - elevati livelli di adrenalina (ulcera da stress) ulcere - uso prolungato di aspirina e anti-infiammatori gastriche non-steroidei 3 – ipersecrezione di HCl - ulcera duodenale Terapia: antiulcerosi - antagonisti istaminici H2 - omeprazolo (bloccanti della H+/K+-ATPasi) - antibiotici Lezione 32 12 Secrezione di pepsinogeno dalle cellule principali Ach H+ secretina gastrina CKK ACh, H+, secretina, gastrina e CCK stimolano la secrezione di pepsinogeno, precursore inattivo (zimogeni) dalla pepsina. La pepsina + attiva con pH basso; irreversibilmente inattivata nell’intestino tenue. Accelera la digestione proteica. Lezione 32 13