Costruire una competenza di base in psicopatologia dello sviluppo: la classificazione della psicopatologia 0 – 3 anni • maria teresa giarelli programma • inquadramento psicopatologico di un caso clinico • 1°biennio brainstorming sistemico su diagnosi e terapia (il didatta costruisce alla lavagna con l'aiuto degli allievi l'elenco delle parole conosciute dal gruppo relative al caso fino ai concetti cardine su cui riflettere in plenaria ) • 2°biennio idem su paziente e terapista • 2 gruppi di discussione in reflecting team programma • ciascuna parte può fare un commento finale • le connotazioni devono essere sempre positive • l'atto creativo non crea qualcosa dal nulla :scopre, distingue , rimescola,combina sintetizza L’assessment nella I Infanzia Principi dell’Infant Psychiatry • Maturazione del SNC determinata dal rapporto tra aspetti costituzionali interni e contesto ambientale estrinseco • Sviluppo rapido e connotato da periodi critici • Relazione genitori-bambino come agente favorente o ostacolante lo sviluppo L’assessment nella I Infanzia Principi dell’Infant Psychiatry • I dati sperimentali dimostrano che l’ambiente condiziona non solo l’architettura funzionale del SN ma l’espressione genica • Ambiente =poche neuronali sfavorevole connessioni L’assessment nella I Infanzia Principi dell’Infant Psychiatry • “I cervelli non evolvono secondo un piano prestabilito che pianifica tutte e ciascuna connessione sinaptica .Al contrario lo sviluppo del cervello è il prodotto congiunto della maturazione e dell’esperienza . Ma c’è un importante caveat: la maggior parte di questi eventi di modellamento hanno luogo entro un ristretto periodo di tempo, una finestra di opportunità che , ad es per la funzione linguistica , raggiunge il suo massimo a 8-48 mesi, precisamente il periodo in cui il linguaggio è normalmente acquisito”Bates 1995p.98 DIVERSE INTERPRETAZIONI DEL SINTOMO Funzione adattativa Indice maturativo SINTOMO Interazione sintomatica Espressione psicopatologica Valutazione del sintomo • • Frequenza, intensità, durata. • • Circostanze favorenti, aggravanti, precipitanti • • Situazione immediatamente precedente • • Attitudini dei genitori • • Impatto sul funzionamento globale • • Impatto sulla famiglia L’assessment nella prima Infanzia • Codifica metodologica che utilizza strumenti standardizzati e non • Mette in luce • i sintomi psicopatologici • i fattori di rischio e quelli di protezione (endogeni ed ambientali) • le capacità positive Scopi dell’assessment • • Sviluppare assieme ai genitori una comprensioncomprensione condivisa del motivo della consultazione. • • Definire se il bambino è in una condizione a rischio dal punto di vista psicopatologico. • • Identificare il livello di sviluppo. • • Potenziare una relazione genitoribambino facilitante lo sviluppo componenti dell'assessment Intervista familiare • 1. Stabilire una alleanza terapeutica • La costruzione dell’alleanza terapeutica è basata sul rispetto: • - della conoscenza che i genitori hanno del loro figlio; • - del ruolo centrale che essi hanno nello sviluppo del bambino; • - dell’interesse per il benessere del loro figlio; • - dei valori e della cultura della famiglia componenti dell'assessment Intervista familiare 2 Costruire una storia • - Esplorare il disturbo che preoccupa i genitori e il suo impatto sulla famiglia. • - Esplorare la vita di coppia, l’assetto familiare, i sistemi di supporto. • - Conoscere il funzionamento sociale, il lavoro,l’educazione, le malattie dei genitori. • - Costruire la storia dello sviluppo del bambino. • - Esplorare la presenza e la risposta ai lifeevents. componenti dell'assessment Intervista familiare 3 Esplorare rappresentazioni genitoriali: • - I genitori come bambini • - I genitori dei genitori • - I rapporti con i fratelli e con i pari dell’infanzia • - Percezioni, distorsioni, attitudine e aspettative verso il bambino componenti dell'assessment l'osservazione del bambino • Aspetto fisico • • Reazione al setting e all’estraneo • • Umore e affetti: modalità espressive, durata,variabilità, intensità • • Paure, fobie • • Capacità di regolazione sensoriale • • Comportamenti inusuali • • Livello di attenzione • • Modalità di espressione dell’aggressività • • Tolleranza alla frustrazione componenti dell'assessment l'osservazione del bambino • • • • Funzioni motorie • Funzioni linguistiche • Funzionamento cognitivo • Struttura, livello di complessità e contenuto del gioco • • • • • • • componenti dell'assessment Osservazione delle interazioni e relazioni Affetti espressi verso il bambino • Disponibilità e abilità ad agganciarlo • Sintonizzazione ai suoi segnali • Vigilanza e sua protezione • Regolazione delle sue risposte emotive • Imposizione di limiti • Quantità e varietà dei contatti fisici, visivi e degli scambi verbali • • • • • componenti dell'assessment Osservazione delle interazioni e relazioni Capacità di partecipare e iniziare il gioco • Livello di gioco • Piacere reciproco nel gioco • Facilitazione del gioco autonomo • Disponibilità ad interagire con l’operatore Il focus dell’assessment varia a seconda del fattore di maggiore rilevanza clinica. Tale fattore può essere individuato in uno dei 5 assi della Classificazione Diagnostica: 0-3 ASSE I ASSE III ASSE IV FOCUS DELL’ASSESSMENT •ASSE II ASSE V La Classificazione Diagnostica 0-3 (1994) • 1. Rappresenta il primo tentativo di categorizzazione sistematica nel campo della psicopatologia della prima infanzia • 2. Sistema diagnostico complementare e non sostitutivo agli approcci diagnostici esistenti (DSM IV e ICD 10) • 3. Consente nella sua formulazione pluriassiale una descrizione di Bambino \Sistema di relazioni\ Fattori di rischio e di protezione La Classificazione Diagnostica 0-3 (1994) • • • • • Asse I: Diagnosi primaria • Asse II: Disturbo della relazione • Asse III: Disturbi e condizioni fisiche • Asse IV: Agenti psicosociali di stress • Asse V: Livello di funzionamento emotivo I vantaggi della classificazione diagnostica 0-3 • • Un più solido ancoraggio della psicopatologia alla dimensione neuro-biologica, essenziale nella prima infanzia. • • Rilevanza di concetti connessi con i processi di integrazione sensoriale e di maturazione dei sistemi di regolazione: un disturbo emotivo o comportamentale può essere la conseguenza di un difetto a questo livello • • I vantaggi della classificazione diagnostica 0-3 • Introduzione di una semeiotica e di una terminologia adatta alla descrizione dei comportamenti osservabili nel bambino piccolo • • I vantaggi della classificazione diagnostica 0-3 • Integrazione dell’approccio categoriale (nosografico DSM) con quello dimensionale (L’approccio dimensionale è, per definizione, antinosologico in quanto isola, nel contesto dei diversi disturbi, delle dimensioni autonome, indipendenti le une dalle altre, ciascuna delle quali può essere presente in entità nosografiche diverse. Diviene più importante l’intensità che la presenza dei sintomi con una valutazione meno netta dei confini tra normalità e patologia e tra una caratteristica e l’altra. ES:una tra le dimensioni psicopatologiche che questo tipo di approccio mette in evidenza:il disturbo della regolazione . ) La Classificazione Diagnostica 0-3 R (2005) • 1 È consentita la comorbidità tra i disturbi • 2. Introduzione di nuove rating scale (ASSE II e ASSE V), check list (ASSE II e ASSE IV) e linee guida asse I Diagnosi primaria • • 100 Disturbo post-traumatico da stress • • 200 Disturbi dell’affettività • • 300 Disturbo dell’adattamento • • 400 Disturbi di regolazione dei processi sensoriali • • 500 Disturbo del sonno • • 600 Disturbo dell’alimentazione • • 700 Disturbi della relazione e della comunicazione • • 800. Altri disturbi (DSM-IV-TR o ICD-10) asse I Diagnosi primaria • 100..disturbo post-traumatico da stress • • • • • • • CRITERIO 1. Bambini che hanno sperimentato uno più episodi traumatici o stress intollerabile o persistente.rievocano l'evento CRITERIO 2. Il bambino sperimenta un intorpidimento della sensibilità o un’’interferenza con il processo dello sviluppo che si manifestano attraverso almeno una delle seguenti modalità: a) Aumentato ritiro sociale. b) Ristretta gamma di affetti. c) Importante diminuzione dell’interesse o della partecipazione ad attività significative, incluso il gioco, interazione sociale, e la routine quotidiana. d) Tentativi di evitare attività, luoghi, o persone che suscitano il ricordo del trauma, incluso evitamento di pensieri, sentimenti, e argomenti associati al trauma. asse I Diagnosi primaria • 100..disturbo post-traumatico da stress • CRITERIO 3. • Il bambino manifesta sintomi che testimoniano un aumento dei livelli di attenzione, in almeno due dei modi seguenti: • a) Difficoltà ad andare a letto, che si manifesta con tenace opposizione al momento di coricarsi, • b) Difficoltà di addormentamento, o ripetuti risvegli notturni non associati ad incubi. • c) Difficoltà di concentrazione. • d) Ipervigilanza. • d) Risposte startle esagerate. • e) Aumentata irritabilità, scoppi di rabbia o di estrema confusione, o attacchi di collera. asse I Diagnosi primaria • 100..disturbo post-traumatico da stress • CRITERIO 4 • sintomi di paura o aggressività non presenti prima • CRITERI 4 e 5. I sintomi del bambino interferiscono con il funzionamento della vita quotidiana . • CRITERIO 5. Persistono per almeno 1 mese. asse I Diagnosi primaria • • • • • • • • • • • • • 200 Disturbi dell’affettività 1. Reazione prolungata a dolore/perdita 2. Disturbi d’Ansia - Ansia di Separazione - Fobia Specifica - Fobia Sociale - Ansia Generalizzata - Disturbo d’Ansia NAS 3. Depressione Infantile - Depressione Maggiore - Disturbo Depressivo NAS 4. Disturbo misto della componente espressiva delle emozioni asse I Diagnosi primaria • 400 Disturbi di regolazione dei processi sensoriali • Che cos’è la REGOLAZIONE? • Una capacità COSTITUZIONALE del bambino di regolare i propri stati interni • Una strategia appresa di organizzazione dell’esperienza e della risposta comportamentale asse I Diagnosi primaria • Sistema di Regolazione Emotiva (Tronick, 1989) • • Le comunicazioni affettiva del BAMBINO modificano l’esperienza emotiva e il comportamento della MADRE • • La MADRE svolge una funzione trasformativa delle emozioni negative del BAMBINO Funzioni compromesse nei disturbi di REGOLAZIONE • • Attività: la capacità del bambino di coinvolgersi in comportamenti adattivi e finalizzati a degli obiettivi • • Arousal: la capacità del bambino di mantenersi vigile e modulare il passaggio tra i diversi stati, dal sonno alla completa vigilanza • • Attenzione: la capacità del bambino di focalizzare selettivamente l’attenzione verso uno stimolo, o un compito desiderato • • Affetti: la componente emotiva del comportamento. La capacità del bambino di integrare, modulare le reazioni emotive, imparare ad utilizzarle come organizzatori delle sue relazioni sociali. asse I Diagnosi primaria • 400 Disturbi di regolazione dei processi sensoriali CD 0-3 (1994) poi varia 2005 • 401. Tipo 1-Ipersensibile • 402. Tipo 2 – Iporeattivo • 403. Tipo 3 – Impulsivo • 404. Tipo 4 - Altro asse I Diagnosi primaria • 700 Disturbi della Comunicazione e della Relazione • 701-3Disturbi multisistemici dello sviluppo (DMSS) • • I DMSS si collocano a cavallo tra i DR e i DPS e pur essendo posti tra i Disturbi della Comunicazione e della Relazione, in realtà sono disturbi in continuità con i DR per quanto riguarda gli aspetti fisiopatogenetici (deficit dei processi di autoregolazione) • •I DR si differenziano dai DMSS per assenza del disturbo della relazione e della comunicazione • •Se precocemente trattati mostrano graduale miglioramento asse I Diagnosi primaria • 701-3 Disturbi multisistemici dello sviluppo • Criteri diagnostici (bambini<3 e ora 2 anni) • 1. Disturbo significativo, ma non assenza completa, della capacità di entrare in relazione con il caregiver primario. • 2. Disturbo significativo nella capacità di formare, mantenere, e/o sviluppare le capacità comunicative (comunicazione gestuale preverbale, comunicazione verbale e non verbale di tipo simbolico). • 3. Significativa disfunzione della capacità di processazione delle informazioni visive, uditive, tattili, propriocettive, e vestibolari, incluso iper-reattività ed iporeattività agli stimoli sensoriali. • 4. Significativa disfunzione nella pianificazione motoria. Pianificazione motoria Raggiungimento dello scopo tramite funzioni e strategie di organizzazione postura Cambiamenti di postura al fine di ……. locomozione Spostamento per …. Si arrampica per prendere un giocattolo che non è alla portata prensione gestualità Prassie buccolinguali Fa le farfaline Adattamento della mano Soffia la candelina Sa dare un bacino Asse II Classificazione del disturbo della relazione • Cosa si valuta? • • Il comportamento osservato • • Il modo con cui il genitore descrive la propria esperienza soggettiva con il bambino • • Intensità, frequenza, durata del disagio • • Presenza di agenti stressanti (Asse IV) • • Presenza di condizioni medico-fisiche compromesse nel b. (Asse III) • • Presenza di una diagnosi primaria (Asse I) non conseguente a un disturbo di relazione PIR-GAS Parent-Infant Relationship Global Assessment Scale (in appendice) • Descrive quantitativamente il pattern di relazione genitore-figlio entro un range di possibilità: • • 81-100 Relazione adattata • • 41-80 Tratti di relazione disturbata • • 0-40 Relazione disturbata Relazione ipercoinvolta • • • • • • • • • • • Interazione • Il genitore interferisce con gli obiettivi/desideri del bambino • Le sue richieste sono inappropriate al livello di sviluppo • Il bambino è dispersivo e poco organizzato • Può essere eccessivamente accondiscendente o provocatorio Tono Affettivo • Il genitore può attraversare periodi di ansia, depressione e collera (interazione poco coerente) • La gamma di espressioni affettive del bambino può essere ristretta Coinvolgimento psicologico • Il g. può percepire il b. come un suo pari o viverlo come un partner • Il g. non percepisce il b. come distinto da sé • Difficoltà alla separazione Relazione ipocoinvolta • Interazione • • Coinvolgimento sporadico o poco frequente • • Il g. è poco in sintonia col b. o può essere incapace a confortarlo e spesso ignora o interpreta male i suoi segnali • • Il g. e il b. appaiono spesso distaccati, scarso contatto oculare e fisico • • Il b. può apparire trascurato e/o con ritardo precoce nello sviluppo di abilità motorie e/o linguistiche • Tono Affettivo • • Sia l’affettività del bambino che quella del genitore appaiono spesso coartate, piatte, caratterizzate da isolamento e tristezza • Coinvolgimento psicologico • • Il genitore può essere poco consapevole di quelli che sono i bisogni reali di un bambino. Relazione ansioso/tesa • • • • • • • • • • Interazione • La sensibilità del g. ai segnali del b. è alta • Il genitore è iperprotettivo • Il temperamento del b. o le sue abilità non coincidono con le aspettative del g. • Il b. appare ansioso Tono Affettivo • Il genitore o il bambino presentano un umore ansioso • Sia il genitore che il bambino sono iper-reattivi nei confronti l’uno dell’altro (interazioni poco armoniche) Coinvolgimento psicologico • Il genitore ansioso interpreta male il comportamento e/o l’affettività del bambino e di conseguenza risponde in modo inappropriato. Relazione arrabbiata-ostile • • • • • • • • • • Interazione • Interazioni brusche e non reciproche • Il b. appare pauroso, inibito, impulsivo, aggressivo • Il b. mostra preferenza per comportamenti concreti rispetto a quelli che sviluppano la fantasia Tono Affettivo • L’interazione fra g. e b. assume un tono ostile • Mancanza di divertimento ed entusiasmo • L’affettività del b. appare ridotta Coinvolgimento psicologico • Il genitore può percepire la dipendenza del figlio come una richiesta eccessiva ed irritarsi per i bisogni espressi dal bambino Asse III - Altre diagnosi (relative a disturbi dello sviluppo, neurologici e alle condizioni fisiche) (DSM-IVTR/ ICD-9, 10) • La valutazione dello sviluppo funzionale Griffiths Mental Developmental Scales (1954) Bayley Scales of Infants Development (1969) Valutazione monofunzionale del linguaggio Mac Arthur • Forma 1 8--17 mesi – • Forma 2 18--30 mesi. • CONSENTE una valutazione della produzione e della comprensione lessicali e frasali, nonché della produzione di gesti • I dati normativi di riferimento consentono di calcolare e di derivare, anche nei bambini di età superiore a 30 mesi, un'età equivalente, oltre che la loro distribuzione in categorie di percentili. Ceck-List: • Child Behavior Check- List (1.5-5 aa) • 100 item che descrivono comportamenti per i quali il genitore deve indicare se si presentano sempre o spesso (punteggio 2), qualche volta (punteggio 1), raramente o mai (punteggio 0). • Gli item (comportamenti) descrivono aspetti del comp.che provocano maggiore preoccupazione in ambito familiare, sociale, sanitario • Gli item (comportamenti), disposti random all’interno della checklist, sono riuniti dallo specifico programma di scoring in raggruppamenti di sintomi (subscales/sottoscale) • Evidenziazione di 2 raggruppamenti sindromici: • - sindromi internalizzanti, sindromi esternalizzanti e sindromi miste. Ceck-List: • Parenting Stress Index (PSI) • Asse IV - Agenti psicosociali di stress (e loro impatto sul sintomo) Gravità dell’evento stressante Livello di sviluppo Capacità protettiva del genitore ASSE V Livello del funzionamento emotivo e sociale • Il livello di sviluppo del bambino costituisce un insieme di processi di base interconnessi che compaiono uno dopo l’altro • • Attenzione e regolazione (0-3ms) • • Impegno reciproco (3-6ms) • • Intenzionalità comunicatività reciproca (4-10ms) • • Gesti complessi e problem solving (10-18ms) • • Utilizzo di simboli per esprimere pensieri e sentimenti (18-30ms) • • Connessione logica dei simboli e pensiero astratto (3048ms) ASSE V Livello del funzionamento emotivo e sociale • Si considera il livello di sviluppo che un bambino ha raggiunto rispetto all’età su una scala che va da 1-6. ASSE V Livello del funzionamento emotivo e sociale • Per ciascuna delle capacità, il clinico può indicare se il bambino: • 1. Funziona ad un livello appropriato per l’età in presenza di qualsiasi condizione e manifestazione di tutta la gamma di stati affettivi. • 2. Funziona ad un livello appropriato per l’età, ma è vulnerabile allo stress e/o presenta una gamma limitata di affetti. • 3. Funziona in modo immaturo (possiede la capacità, ma non ad un livello appropriato all’età). • 4. Funziona in modo inconsistente o intermittente, a meno che non siano disponibili una speciale strutturazione o supporti di tipo sensoriale e motorio. • 5. La capacità è appena evidente, anche con il supporto dell’adulto. • 6. Non ha raggiunto questa capacità. Alessandro n.17\2\2002 scheda anamnestica informativa (9-12 mesi Caselli2002) • Età 3 anni • Familiarità materna per ritardo mentale , demenza senile, etilismo • Primogenito da seconda gravidanza • Gravidanza decorsa con minaccia aborto e parto prematuro, placenta previa, taglio cesareo non programmato 39° • Problema neonatale dilatazione bacinetto renale senza sintomi • Sorriso in epoca • • • • • • • • • • • Alessandro n.17\2\2002 osservazione a 3 anni (9-12 mesi Caselli2002) …….. Non saluta Richiede un oggetto stendendo il braccio Si gira chiamato per nome Imita e ripete sillabe prodotte dall’adulto a 1 anno poi si blocca a 2 anni? Produce chiaramente qualche parola Si diverte a sbattere gli oggetti Non mangia col cucchiaio Lancia la palla Cammina da solo ………. alessandro • Urla • È iperattivo • viene con diagnosi di DGS genogramma teresa I 1915-2004 teresa II francesco e francesco S tonino 1960-1980 pietro zia teresa carmelina 1925-1999 concetta ------- felice fabio patrizia francesco 1950 concetta teresa v ------------------------ 1956 mario(mau rizio)1967 natalina antonio teresa v2 epilessia antonella alessandro 2002 rosetta 1967 1999 massimo rosaria 2004 natalina 2002 mario il nome è quello dato dal padre all'anagrafe , mentre la madre lo chiamava maurizio ma con la madre c'è stata una saracinesca dal 1998 fino a natale 2007 nel 1998 fidanzamento-fuitina-(De Mauro tradizionale fuga prematrimoniale di giovani promessi sposi, in genere concordata con le famiglie, in virtù della quale, rendendosi indispensabile una rapidissima riparazione dell’onore femminile violato, è giustificato procedere a nozze senza ) nel 1999 convivenza e mancato matrimonio l’onere di costosi ricevimenti natalina • la cocca di papà, la cuoca , la tuttofare a casa sua fdo • la traditrice della famiglia fdo che ha lasciato per andare al nord • gravidanza a rischio nel 1999 e aborto spontaneo dopo il viaggio in Calabria per andare dal padre morente però il ginecologo le ha parlato di possibile malformazione del feto fdo mario a nicastro • alessandro la sua nascita 2002 coincide con il distacco dimario dalla fdo • antonella è sorella di rosetta e concetta • patrizia vive in un paese di 70000ab della calabria come il resto della famiglia , che però vede poco • francesco commerciante ,vive in una casa del nonno paterno,venduta a francesco s in una lite tra tonino e patrizia fdo mario a nicastro • fabio vive in un paese del cremonese vicino a quello di mario dal 1998 come lui ma si vedono poco perchè sono sempre stati in cattivi rapporti non ha mai visto alessandro mantiene buoni rapporti con fdo • tonino,pensionato ex muratore,ha costruito un condominio con un appartamento per tutti i figli ma uno è stato venduto al cugino e uno resta vuoto da affittare fdo mario a nicastro • francesco s., è prorietario della casa di francesco in calabria ma vive nello stesso paese di mario,vicino a dove abita felice, ma non ci sono rapporti con mario • francesco e. prozio materno nano acondroplasico(nanismo disarmonico da displasia ossea genetica ) fdo mario a nicastro • lina pensionata ex OSS, dopo la separazione non ha più parlato con tonino, che ha sposato per decisione dei suoi genitori da quando Mario ha fato la fuitina non ha più parlato con lui fino a Natale 2007 zia teresa ha aiutato patrizia per la casa fdo natalina a lamezia • teresa v sorella invalida di natalina analfabeta , piange , non lavora • concetta vive con teresa s e ha figli grandi • felice vive nello stesso paese di natalina ma si frequentano poco, specie perchè rosetta condivide con le sorelle il rancore per mario • teresa v 2 grave dislessica H (natalina lo ignora) fdo natalina a lamezia • pietro netturbino, etilista deceduto per varici esofagee e blocco renale a 2 gg dal matrimonio di natalina che poi non lo ha mai realizzato • rosaria muore nel 2004 per ictus in diabetica era "il legame della famiglia" non accettava la fuitina e litigava con carmelina per questo ,tanto da mantenere il conflitto con lei e non con mario; stava per trasferirsi al nord per aiutare la figlia fdo natalina a lamezia • teresa I era il punto di riferimento , poi demenza senile •diagnosi psichiatrica Asse I diagnosi primaria Disturbo della relazione e della comunicazione .700 .0-3 1. 2. Di fronte a una tale problematica Il clinico deve tenere in considerazione 2 possibilità, dopo un periodo di tempo sufficiente per provare a stimolare la relazione e la comunicazione in contesti diversi(clinico,genitori, pari,insegnanti, baby sitter ) : Usare la concettualizzazione del DGS, in cui il deficit relazionale è considerato primario e distintivo e permanente Usare la categoria del MSDD disturbo multisistemico di sviluppo, una concettualizzazione che non considera la difficoltà di relazione un deficit permanente e relativamente fisso , ma viene riconosciuta la sua apertura al cambiamento e alla crescita un’etichetta descrittiva che riflette la constatazione di tipologie multiple di ritardi o disfunzioni Adatta quando ci sono disturbi della comunicazione e di processamento sensoriale, ma con capacità effettive o potenziali di relazione stretta e intimità con gli altri(potenziale relazionale) Disturbo della relazione e della comunicazione 700 0-3 1. 2. 3. 4. 5. MSDD Disturbo della relazione emotiva e sociale coi genitori significativo ma non completo né costante Disturbo di comunicazione preverbale o verbale Disfunzione elaborazione informazioni uditive (percezione e comprensione ) Disfunzione elaborazione altre informazioni sensoriali(tattili,visuospaziali,propriocettive , vestibolari)con ipo-iper-reattività Disfunzione elaborazione legata alla pianificazione motoria(es: sequenze di movimenti) Disturbo della relazione e della comunicazione 700 0-3 • A. Per facilitare identificazione clinica e terapia si sono individuati 3 pattern Relazione e interazione Poco coinvolti, se non attraverso il sensomotorio, affettività monotonia ma con piacere talvolta o scatti d’ira talaltra, apprezza autostimolazione comunicazione e linguaggio iporeattivi alle stimolazioni uditive Non usano il linguaggio verbale Non usano il gioco simbolico difficoltà pianificazione motoria di gesti intenzionali semplici, tranne ricerca di sensazioni o cibo elaborazione input sensoriale piacere nell’autostimolazione e nei comportamenti ritmici,ricerca input sensoriali di movimento, tocco, pressione , sguardo iporeattivi alle stimolazioni vestibolari e propriocettive con ipotonia che necessita di iperstimolazione etero\auto es: devono fare molta attività fisica per capire dove sono perché non percepiscono il proprio corpo nello spazio ipereattivi ad alcune stimolazioni , tattili e acustiche difficoltà pianificazione motoria nel fare movimenti in sequenza , manipolare , costruzioni, puzzle adattamento drammatico ai cambiamenti familiari Disturbo della relazione e della comunicazione 700 0-3 • Per facilitare identificazione clinica e terapia si sono individuati 3 pattern B. Relazione e interazione alterna , si lascia coinvolgere affettività accessibile ma fugace, senza gioia e piacere intensi, apprezza attività ripetitive con oggetti comunicazione e linguaggio Non usano il linguaggio verbale e si bloccano a 2 anni Non usano il gioco simbolico usano gesti, vocalizzi o segnali affettivi per coinvolgere l’altro in attività meccaniche tipo afferrare un gioco e rilanciarlo elaborazione input sensoriale percepiscono il proprio corpo nello spazio meglio e non sbattono contro gli oggetti reattivi ad alcune stimolazioni , cercano l’input tattile e propriocettivo con salto,corsa migliore pianificazione motoria nel fare movimenti semplici tipo andare sullo scivolo o giocare a rotolare la palla adattamento problematico ai cambiamenti esterni ma sufficiente alle routine tipo mangiare o vestirsi Asse I diagnosi primaria Disturbo della relazione e della comunicazione .700 .0-3 • Per facilitare identificazione clinica e terapia si sono individuati 3 pattern C. Relazione e interazione non continuativa ,vuole avere il controllo della situazione ma si lascia coinvolgere e tollera interferenze affettività piacere autentico interpersonale nell’attività fisica e nei giochi ripetitivi ed anche evitamento comunicazione e linguaggio comunicazione per bisogno, tipo prendere la mano per aprire imparano alfabeto e filastrocche e frasi ripetitive , parlano per rabbia e opposizione usano il gioco simbolico in modo semplice in base alla loro esperienza es: far finta di salire sulla macchinina o mangiare biscotto giocattolo elaborazione input sensoriale iper-reattività iper-eccitabilità migliore pianificazione motoria adattamento difficile ai cambiamenti se non vengono preparati , sovraccaricati di stimoli diventano evitanti Asse II 0-3 disturbo della relazione • In questo caso misto 905 con iper(interferisce) e ipocoinvolgimento(non in sintonia ) del genitore fisico e psicologico , tensione e rabbia PIRGAS 40 disturbata dove genitore e figlio si stuzzicano con fastidio reciproco Asse III disturbi e condizioni fisiche • Problema dilatazione bacinetto renale ds • Arnold chiari 1malformazione(la sindrome provoca disturbi dell'equilibrio e cefalea ) • EEG e cariotipo nella norma • IPOACUSIA TRASMISSIVA Asse III disturbi e condizioni fisiche • valutazione funzionale • esame GRiffith sviluppo mentale • a 3 anni inadeguato all'età in modo globale e la scala Griffith non è somministrabile per l'iperattività Asse IV agenti psicosociali di stress FONTE DI STRESS “Perdita” della nonna paterna con cui sono interrotti i rapporti”c’è una saracinesca tra Maurizio e la nonna paterna ” perdita dopo malattia nel 2004 della nonna materna che doveva fornire supporto alla figlia trasferendosi al nord cattivi rapporti col fratello della madre unico familiare geograficamente vicino a causa di conflittualità con la cognata di Natalina sorella delle cognate di Maurizio STRESS DURATURO IMPATTO GENERALE sul b. di riduzione della capacità protettiva dell’ambiente genitoriale di fronte alle sue difficoltà Asse V livello di sviluppo del funzionamento emotivo raggiunto e con chi • Attenzione reciproca della diade di almeno 2 min a 2 anni e 15 min a 4 anni presente • Impegno reciproco osservabile da sguardi sorrisi e movimenti dai 3 mesi presente • Intenzionalità e reciprocità nell’interazione (dagli 8 mesi il b. guarda e il genitore prende l’oggetto e il b vocalizza e intanto tocca l’oggetto)in un continuo circolo comunicativo poco descritta Asse V livello di sviluppo del funzionamento emotivo e con chi • Comunicazione affettivo rappresentativa dai 18 mesi fa finta di dar da mangiare alle bambole o far scontrare auto e dai 30 mesi dichiara gli affetti “io arrabbiato””tu piaci ” manca • Elaborazione delle rappresentazioni dopo i 30 mesi nel gioco e nel linguaggio va oltre i bisogni primari, senza necessariamente nessi logici non evidente • Differenziazione delle rappresentazioni oltre i 36 mesi inserisce un nesso logico e distingue realtà e fantasia manca • Differenziazione delle rappresentazioni oltre i 42 mesi elabora gioco di finzione complesso con 3 o più nessi logici considerando causalità, spazio e tempo Elabora pensieri sul come , cosa , perché manca Asse v livello di funzionamento globale 1. Ha raggiunto i livelli attesi per l’età 2. Idem ma con cadute • Non per tutta la gamma di affetti quali rabbia , paura, ansia ecc • Non in certe condizioni di stress • Non con tutti gli adulti se non lo sostengono 3. Ha raggiunto tutti i livelli precedenti all’età 4. Ha raggiunto alcuni livelli precedenti (3)(con cadute) 5. Non padroneggia nessun livello Metodi e strumenti per la diagnosi differenziale attraverso la procedura diagnostica Colloquio con la famiglia Raccolta materiale spontaneo Osservazione del comportamento Es: Mc Arthur, ambiente sociale, attività giornaliere, storia del bambino Con la madre e con l’osservatore 1. 2. Motivazione Interazione 3. Attenzione Valutazione cognitiva Griffith da 0 anni Prove piagetiane dai 4 anni MS4-8 Leiter dai 2 anni WIPPSI dai 4 anni Brunet Lezine WISCR dai 6 anni Raven CPM e SPM dai 6 anni Valutazione neuropsicologica Gioco simbolico prassie Bender e schema corporeo Memoria Attenzione VMI e TPV percezione visiva e integrazione visuomotoriA Esami specialistici Esame neurologico Esame visivo Esame ORL Uditivo e foniatrico EEG RM tempo luogo tempo di movimenta zione Ambulatorio Medico Processo di osservazione 0-3 ambulator FKT Ambulatorio PM Ambulatorio logopedia Ambulator psicologo attività medico Anamnesi ENS 104,IC13 Es.Griffith Es.sensoriale,prelie vo, Neurofisio e radiologia Mc Arthur,TPL Griglia linguaggio spontaneo Logopedista Osservaz affettivorelazionale psicologo psicomotricista osservazione fisioterapista Totale tempo di lavorazione home video Genitori a domicilio Insegnanti Attività extrasc. 104 104 104 tempo luogo tempo di movimenta zione 3 mesi Ambulatorio Medico Processo di osservazione0-3 ambulato r FKT Ambulatorio PM Ambulatorio logopedia Ambulator psicologo attività medico Anamn ENS referto 104,IC13 Es.Griffith Es.sens,prelievo, Neurofis e radiolog McArth,TPL,camaioni Griglia ling spontaneo Logopedista psicologo psicomotricista fisioterapista Totale tempo di lavorazione 60’x2+ver30 +ins gen 60’ ’ 45’x3+verif30’+ Ins e gen 60’ 7ore15min Genitori a domicilio Insegnanti Attività extrasc. home video 104 104 104 tempo luogo tempo di movimenta zione 3 mesi Ambulatorio Medico Processo di osservazione0-3 ambulato r FKT Ambulatorio PM Ambulatorio logopedia Ambulator psicologo attività medico Anamn ENS referto 104,IC13 Es.Griffith Es.sens,prelievo, Neurofis e radiolog McArth,TPL,camaioni Griglia ling spontaneo Logopedista psicologo psicomotricista Osservaz se necessaria fisioterapista Totale tempo di lavorazione 60’x2+ver30 +ins gen 60’ 45’+verific 30’+ins e gen 60’ 45’x3+verif30’+ Ins e gen 60’ 9 ore30’ home video Genitori a domicilio Insegnanti Attività extrasc. 104 104 104 tempo luogo tempo di movimenta zione 3 mesi Ambulatorio Medico Processo di osservazione0-3 ambulato r FKT Ambulatorio PM Ambulatorio logopedia Ambulator psicologo attività medico Anamn ENS referto 104,IC13 Es.Griffith Es.sens,prelievo, Neurofis e radiolog McArth,TPL,camaioni Griglia ling spontaneo Logopedista psicologo psicomotricista Osservazione se necessaria fisioterapista Totale tempo di lavorazione 60’x2+ver30’ +ins gen 60’ 45’x3+verif30’ +ins e gen60’ 10 ore 20 min 45’x3+verif30’+ Ins e gen 60’ home video Genitori a domicilio Insegnanti Attività extrasc. 104 104 104 •lavoro sistemico al contrario della diagnosi toglie dal ruolo e dall'etichetta e riporta le definizioni nel tempo e nello spazio • nei casi gravi è importante il pregiudizio sistemico per non co-creare cronicità e mantenere una visione positiva di possibile cambiamento • ottimismo terapeutico quando un comportamento può essere visto come funzionale e organico , viene visto sempre come funzionale (encopresi di alessandro) tempo luogo tempo di movimenta zione 3 anni Ambulatorio Medico Processo di trattamento 0-3 ambulator FKT Ambulatorio PM Ambulatorio logopedia Ambulator psicologo attività medico controlli evolutivi riabiliatazione settimnanale individuale Logopedista psicologo terapia familiare riabiliatazione settimnanale individuale psicomotricista educatore domiciliare Attività extrasc. Totale tempo di lavorazione Genitori a domicilio Insegnanti 104 ap 104 ap 104 e ap 104 e ap programma • inquadramento psicopatologico di un caso clinico • 1°biennio brainstorming sistemico su diagnosi e terapia (il didatta costruisce alla lavagna con l'aiuto degli allievi l'elenco delle parole conosciute dal gruppo relative al caso fino ai concetti cardine su cui riflettere in plenaria ) • 2°biennio idem su paziente e terapista • 2 gruppi di discussione in reflecting team programma • ciascuna parte può fare un commento finale • le connotazioni devono essere sempre positive • l'atto creativo non crea qualcosa dal nulla :scopre, distingue , rimescola,combina sintetizza bibliografia • • • • Baron –Cohen S. et al(1992) can autism be detected at 18 months?the needle,the haystack and the CHAT BJof psychiatry,161,839-843 Bates .Conclusioni in Caselli M.C., Casadio P. (1995). Il Primo Vocabolario del Bambino. Guida all'uso del questionario MacArthur per la valutazione della comunicazione e del linguaggio nei primi anni di vita. Milano: Franco Angeli Luigi Boscolo, Gianfranco Cecchin, "Il problema della diagnosi dal punto di vista sistemico", Psicobiettivo, 3/1988 L.Camaioni, a cura di,Psicologia dello sviluppo del linguaggio,ed Il Mulino, 2001, Bologna bibliografia • • Maria Cristina Caselli , Olga Capirci Indici di rischio nel primo sviluppo del linguaggio. Ricerca, clinica, educazione Franco Angeli Milano Edizione: 2a 2002 Caselli M. Cristina; Mariani Enrica; Pieretti Manuela Logopedia in età evolutiva. Percorsi di valutazione ed esperienze riabilitative Anno2003 EditoreEdizioni del CerroCollanaStudi e ricerche • Caselli C, Casadio P, Questionario “Il BambinIl Primo Vocabolario del Bambino” - PVB, Milano, Franco Angeli Ed., (1995). • Classificazione diagnostica: 0-3. Classificazione diagnostica della salute mentale e dei disturbi di sviluppo nell'infanzia (cur. National center for clinical infant programs)Anno1997 EditoreMassonCollanaMedicina e psicoterapia D'Odorico L., Salerni N., Cassibba R., Jacob V., 1999. "Stability and change of maternal speech in italian infants from 7 to 21 months of age: a longitudinal study of its influence on early stages of language acquisition". First language, Vol.19, No. 57, 313-346. • bibliografia • A. Frigerio, Versione italiana curata da, ChilChild Behavior Check-List fforr ages 1 ½ --5(Istituto Scientifico “E.Medea” Ass. LA Nostra Famiglia, Bosisio Parini (LC) • Oller, D. K. (1995). Development of vocalizations in infancy. In H. Winitz (Ed.), Human communication and its disorders: a review, volume IV. Timonium, MD: York Press, Inc, 1-30. • RUTTER, M. & SCHOPLER, E. (1987). Autism and pervasive developmental disorders: concepts and diagnostic issues. Journal of Autism and Developmental Disorders, 17, 159-186. bibliografia • G.Sabbadini,Manuale di neuropsicologia dell’età evolutiva ,Zanichelli, Bologna,1995 N. Salerni, V. Calvo, L. D'Odorico (2001). "Influenze di ordine affettivo-relazionale e cognitivo nello sviluppo della competenza linguistica". In: Giornale Italiano di Psicologia, n. 3, pp. 463-483. EZ Tronick - American Psychologist, 1989 - eric.ed.gov ERIC logo. EJ393109 - Emotions and Emotional Communication in Infants. ERIC Home. • genogramma • miti familiari • doppio legame(non fare così o io ti punirò con il ritiro del mio amore ma non considerare questo come una punizione oppure nessuno può assumersi la leadership senza negarla ) • prescrizione terapeutica paradossale (incoraggiare il sintomo) • simmetria quando si scambiano lo stesso