Special – Note Storiche di Third Reich
Vi confesso che devo molto a questa simulazione strategica sulla seconda guerra
mondiale, non solo per il suo abile meccanismo di gestione di produzione, ma anche
e sopratutto per le sue note storiche che all’epoca mi “svezzarono” sui meccanismi
di produzione / qualità / organizzazione.
A distanza di ben trent’anni dall’uscita di questa simulazione (1977) , le note storiche
allegate sono rimaste un vero “must” per chi analizza la seconda guerra mondiale al di là
delle singole battaglie e episodi bellici vari.
Spero di fare cosa gradita nell’ rimpaginare il tutto e piazzarlo in questo sito …
NOTE STORICHE ………………………………………………………..…… pag 3
SITUAZIONE PRE-BELLICA …………………………………………..…… pag 4
LA GUERRA DELL’INDUSTRIA ………………………………………..….. pag 5
IL PERIODO DEL SUCCESSO TEDESCO …………………………….….... pag 6
L'ALTO COMANDO ……………………………………………………..…… pag 9
SPRECO DI ARMATE ………………………………………………………. pag 14
ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA’ DA COMBATTIMENTO ……….. pag 16
POTERE AEREO …………………………………………………………….. pag 18
IL FRONTE RUSSO .…………………………………………………………. pag 21
SUL CAMPO DI BATTAGLIA ……………………………………………… pag 25
L'ECONOMIA DELLA GUERRA …………………………………………... pag 31
NOTE STORICHE
E' stato scritto tanto sulla Seconda Guerra Mondiale che sembrerebbe superfluo
aggiungere altro. Le analisi del conflitto sono divenute in se stesse una specie di gioco con
le persone che difendono i loro punti di vista. Benche tutto sia stato detto e scritto, penso
valga la pena di ritornare da capo, e rivedere alcuni aspetti.
La sconfitta del Terzo Reich porta la testimonianza di un numero di fattori che, oltre ad
avere la loro importanza ancora oggi, parlano di conflitti tra nazioni industrializzate.
Benche questo articolo non possa essere ritenuto definitivo, esso presenta alcuni di questi
fattori, nella speranza che i lettori ne siano coinvolti tanto quanto lo scrittore, e che ciò
che qui si dirà, possa approfondire la conoscenza delle dinamiche della seconda guerra
mondiale; la simulazione che Terzo Reich ha cercato di carpire.
SITUAZIONE PRE-BELLICA
Nel considerare la genesi della guerra, si ricade sempre, sugli eventi di Monaco,
dell'Austria e della Renania. I1 trattato di Monaco è considerato 1'ultimo tentativo di
pacificazione e si ritiene sia avvenuto perche la Francia ed Inghilterra stavano tentando
disperatamente di trovare il tempo per armarsi contro la Germania.
In realtà, un caso precedente si era sviluppato nel 1938, periodicamente Hitler aveva fatto
un minaccioso fracasso e qualche mossa militare, e protestando simultaneamente per le
sue buone intenzioni. Hitler ebbe un gran guadagno dall'uso politico spregiudicato del
ricatto, ma ciò non è la storia completa. In primo luogo, se si fa un bilancio militare al
tempo di Monaco, questo non mostra una cosi grande preponderanza tedesca, come la
giustificazione di Monaco vorrebbe che credessimo.
I Francesi avevano nel 1938 praticamente le stesse divisioni che avrebbero avuto nel 1939
e cosi pure gli Inglesi. La loro superiorità navale era poi, ancora più accentuata in
quell'anno, questo perché gli incrociatori da battaglia tedeschi non erano ancora stati
aggiunti alla flotta, e le corrazzate da combattimento tedesche erano ancora ben lontane
dall'essere completate.
Per quanto riguarda le forze aeree, e vero che gli Alleati erano inferiori, ma neppure i
Tedeschi avevano raggiunto il livello di qualità del 1939. Ne i Tedeschi avevano più di tre
divisioni panzer, ed anche qui i Francesi avevano più carri di loro. Considerando che
molte di queste armi non erano ancora state sperimentate, il pensiero degli Alleati deve
essere esaminato più in dettaglio.
Il punto e che vi furono ragioni politiche per Monaco e per gli altri successi tedeschi. Il piu
importante di essi, e che le richieste tedesche in Europa erano in gran parte legittime. La
Renania, 1'Austria, il territorio dei Sudeti e il corridoio Polacco (con la Slesia), erano
senza dubbio territori tedeschi. Le mire nazionali della Germania potrebbero essere
considerate logiche, nel loro tentativo di ristabilire il territorio nazionale cosi com'era
prima del trattato di Versailles. Alla Francia e all'Inghilterra dunque, deve essere sembrato
politicamente ingenuo entrare in guerra per queste pretese.
Tuttavia e' anche vero, che il susseguirsi di tali azioni tedesche, ha indotto gli Alleati alla
determinazione di combattere. In tal senso e' indicativo che fino a che il resto della
Cecoslovacchia non fu occupato e ridotto ad un protettorato tedesco nel marzo 1939, le
nazioni alleate non dimostrarono la determinazione di farsi garanti dell’integrità
territoriale come sarebbe avvenuto per la Polonia.
Ciò che in effetti è stato più importante, furono i mezzi usati da Hitler, non i fini
perseguiti. In ogni caso, il dittatore tedesco ricorse alla forza militare, non come ultima
risorsa, ma come fatto immediato. Questa procedura di arrivare agli estremi limiti ogni
volta, a lungo andare ha convinto gli Alleati che la guerra era inevitabile e li ha preparati al
conflitto. Poi di nuovo, la Germania si mosse contro il resto della Cecoslovacchia
asservita, facendo vedere che Hitler non intendeva più limitarsi alle mire nazionali del suo
paese.
L'idea del desiderio di potere tedesco era ormai lampante e mise 1' ovest di fronte al
dilemma della indesiderabilità della guerra e contemporaneamente della sua necessità.
I Tedeschi erano timorosi della guerra all'epoca della Cecoslovacchia. I Capi Militari
erano contrari, il piano di invasione della Cecoslovacchia prevedeva che 25 divisioni
avrebbero dovuto essere inviate contro Praga con le loro armi moderne, lasciando 1'Ovest
con una forza molto inferiore. Il trattato di Monaco terminò con un trionfo di Hitler nel
suo scontro con i generali, e 1'anno successivo al West Wall fu data priorità di materiali e
sforzi, mantenendo una certa sicurezza lungo il Reno. Ma quando i panzer invasero la
Polonia, gli occidentali non si tirarono più indietro, come ormai Hitler si era abituato a
vedere.
LA GUERRA DELL’INDUSTRIA
Una domanda che ricorre quando si parla del 1939, e perche si arrivò alla guerra in
quell'anno. La Germania non era pronta, come disse a ragione il ministro degli armamenti.
Gli Inglesi producevano più aerei dei Tedeschi ( benchè le loro unita, come i Bomber
Command, erano ancora cosi lontani dalla costituzione che non poterono riguadagnare il
tempo perduto). I Francesi avevano più carri armati. Gli Americani erano disposti ad invii
di materiale bellico in Inghilterra e Francia ma non a Hitler. Mussolini fece tentativi
all'ultimo momento per ricordare ad Hitler il loro accordo, che la guerra non dovesse
essere iniziata prima del 1942 (gli Italiani consideravano che ci fossero 80% di possibilità
di vittoria nel 1942 a solo il 60% nel 1939), ma Hitler rifiuto di smuoversi dalla sua
decisione, di farla finita con la questione polacca.
Essendo partiti in svantaggio, i Tedeschi fecero i piu grandi sforzi per riguadagnare il
tempo perso. Ma i loro sforzi non servirono. L'organizzazione dell'economia fascista era
basata sul principio di una limitata competitività, introducendo quindi inefficienze che
avrebbero poi distrutto il Terzo Reich. Materiali erano sprecati. La situazione fu
complicate inoltre dai tentativi di Hitler di procurare cannoni e burro simultaneamente,
per cercare di avere più popolarità politica in Germania.
Nel 1940 si tiro indietro, dopo aver impartito ordini per la costruzione di 1000 carri armati
al mese. Per 1'intera guerra la produzione media di carri fu di 620 al mese, ma ciò fu
raggiunto soltanto quando la Germania ormai aveva chiaramente perso la guerra. In senso
stretto, se la Wehrmacht non ce 1'avesse fatta con le forze disponibili nel 1939, non
avrebbe potuto più vincere, e Hitler sembra che 1'avesse capito, data la sua insistenza
costante sul fatto che le condizioni per una guerra non sarebbero mai state più favorevoli
alla Germania.
IL PERIODO DEL SUCCESSO TEDESCO
Le vittorie tedesche furono raggiunte in gran parte nei primi tre anni di guerra. Dopo,
nonostante ottenessero ancora successi tattici, specialmente nelle battaglie difensive, i
Tedeschi ebbero poche speranze di vincere la guerra. Storicamente, la Seconda Guerra
Mondiale è stata conosciuta come 1' ultima guerra d'attrito, ed a chiaro che 1'enorme
preponderanza degli equipaggiamenti militari degli Alleati sommersero la Germania. I1
punto interessante tuttavia, quello che i fattori di una produzione piu numerosa sono
proprio quelli che non possono essere usati per spiegare il periodo di successo tedesco.
La Germania era inferiore come carri alla Francia e come aerei all'Inghilterra, ma la
Francia fu sommersa in sei settimane. La Germania era molto inferiore come flotte
all'Inghilterra, tuttavia fu capace di conquistare con un'invasione anfibia la Norvegia,
nonostante la maggior forza navale Inglese. Nel Nord Africa, 1'Africa Korps non ebbe
mai una superiorità quantitativa sull'Ottava Armata in nessuna categoria, ma Rommel
lancio con successo le sue offensive a sconfisse nella maggior parte delle volte gli Inglesi
fino ad El Alamein. Se i successi tedeschi non possono essere spiegati da fatti come
migliore tattica, organizzazione, morale, e abili generali, allora non c'e modo di spiegare
la guerra dal 1939 al 1942.
Si deve dunque concludere, che le vittorie della Wehrmacht possono essere attribuite a tre
elementi principali. Il primo fu la superiorità nello sviluppo delle tattiche operative nel
periodo immediatamente prima della guerra, combinata all'esperienza acquisita dalla
Wehrmacht in Austria e Cecoslovacchia, una cosa che nessuno degli Alleati possedeva.
Quindi, nelle prime battaglie, anche se combattute in svantaggio (come ad Arras nel
maggio 1940 contro gli Inglesi), le truppe tedesche furono capaci di reagire con tanta
rapidità, da cancellare il vantaggio numerico nemico di equipaggiamento. Un secondo
elemento del successo tedesco fu la superiorità, nel lavoro di staff, che rese possibile il
miglior uso delle loro risorse. Durante la guerra, ed anche dopo che 1'ascesa della
Germania fu bloccata, il lavoro di staff permise ai Tedeschi di cogliere di sorpresa i
nemici, come nel Bulge. Il terzo elemento delle gesta della Werhmacht, che è in parte
collegato al secondo, è la natura unitaria dell'alto comando, corrispondente ai desideri di
Hitler. In più, i generali tedeschi furono e rimasero maggiormente disposti a correre rischi
incredibili nelle operazioni degli Alleati, un fatto che dette loro vantaggi considerevoli. La
guarnigione del West Wall, durante 1'intera operazione Barbarossa; corse rischi tali da
essere considerati incomprensibili dagli Alleati.
In contrasto, 1'alto comando degli Alleati, specialmente degli Americani, fu
incredibilmente conservatore. Ogni operazione offensiva alleata, con la sola eccezione
dell'operazione Torch, fu caratterizzata da un'eccessiva scarsa fiducia nella concezione o
nell'esecuzione. Mountbatten, per esempio, fu mandato a Washington all'inizio del 1942,
quando si comincio a pensare a un'invasione della Francia, per convincere gli Americani
che le 28 divisioni tedesche che erano in quel paese, erano capaci di respingere ogni
invasione alleata. Quando si corsero dei rischi come ad Anzio-Nettuno, e le operazioni
intraprese fallirono di poco i loro obiettivi, 1'alto comando degli Alleati fu probabilmente
nel dubbio che l’ esito delle operazioni fossero il risultato di errori di concezione
strategica.
Anche 1'organizzazione delle unita combattenti, con il loro grande rapporto di unita di
supporto alle truppe combattenti mostro questa tendenza al conservatorismo (in verità
una divisione media americana poteva mettere in campo tante truppe combattenti per un
totale di 50.000 uomini, quante nel Vietnam piu tardi). Gli Americani criticarono senza
fine le armate francesi, ricostituite, che avevano un rapporto fra truppe di supporti ai
combattenti più alto dei Tedeschi, ma troppo basso per gli Americani.
Così gli Alleati attesero armi per la loro controffensiva nel continente, occupandosi di
operazioni nel Mediterraneo che erano di una utilità marginale. Quando 1'invasione fu
fatta, si potè capire che avevano aspettato troppo, 1'Atlantic Wall fu come un uovo rotto
da un martello da fabbro. In questo contesto, molte delle lamentele che Stalin rivolgeva
agli Anglo Americani per il ritardo nell'apertura del secondo fronte, erano validi.
Diversamente dai Tedeschi, gli Alleati non vollero mai correre del rischi nelle loro
operazioni, risparmiando sull'abilità dei loro uomini (eccetto forse nel Pacifico, ma questo
a un altro affare).
L'ALTO COMANDO
Dalle risme dei commenti stampati su Hitler il leader della guerra, ci sono alcuni appunti
da fare. I punti di forza di Hitler, furono il giudizio sagace degli uomini ed una intelligenza
tecnica mili tare. Egli era capace di scegliere eccellenti comandanti ed ufficiali dello staff,
e di riconoscere un buon piano di battaglia quando lo vedeva.
In tal modo, egli fu capace di approvare un piano di von Manstein per la Francia,
nonostante 1'opposizione del OKH. Analogamente, fu in grado di scoprire spesso le
mancanze dei suoi ufficiali, come quando scopri il fallimento del Ministro degli
Armamenti nell'eseguire il suo ordine di riequipaggiare i panzer PzKw III, con il lungo
cannone da 50 mm. Le grandi decisioni di Hitler, nei trattati del 1938, nelle invasione del
1939 1940, e nel rifiuto del 1941 di ritirarsi prima di Mosca, sono su quest'ordine di
idee.
Ma i meriti principali di Hitler, furono nella sagace capacità di comando più che
nell'abilità militare. Militarmente, e indipendentemente dalle critiche a lui mosse dai
generali tedeschi dopo la guerra, 1'abilita di Hitler puo essere discussa a vari livelli.
Strategicamente, mostro alcune fissazioni controproducenti. La prima, e in ultima la più
importante, fu quella sull'economia. Fu sorpreso a gridare che i suoi generali non capivano
1'economia. Spesso durante la guerra Hitler insiste su operazioni per catturare importanti
risorse di materiali grezzi. Da ultimo, nel periodo della difesa, insisteva continuamente
sul divergere insufficienti forze militari, per difendere varie risorse, dalle miniere di
nichel, ai pozzi di petrolio.
Mentre ciò da un lato era giusto, dall' altro Hitler falliva la connessione tra sorgenti di
materie prime e di processi industriali per trasformarle in materie militarmente utili.
Cosi egli insistette per difendere le miniere di nichel in Finlandia, per fare un esempio,
dove non c'erano lavoratori per estrarre il minerale. Le conseguenze furono che queste
operazioni distolsero forze militari a difendere posizione da cui la Germania non avrebbe
ricevuto alcun beneficio.
Prendiamo 1'Ucraina. Gia nel libro "Mein Kampf", Hitler aveva mostrato preoccupazione
per l'espansione russa in Ucraina, affermando che il dominio di quell'area avrebbe evitato
la resa per fame della Germania nel 1914 1918. Nel 1941 Hitler volle forzare una grande
campagna militare in Ucraina, perdendo la grande occasione di Mosca. L'anno successivo
di nuovo 1'Ucraina, Stalingrado e il Caucaso.
Nel 1943, proprio mentre i Tedeschi erano appena riusciti a riunire le forze dopo la
debacle dell'inverno, Hitler insistette per 1'offensiva di Kursk. Nel 1944, ancora volle
insistere, distaccando un'intera armata più altre forze rumene, per difendere la Crimea,
segnando cosi la sentenza di morte per queste truppe, proprio mentre le linee del fronte
erano deboli fino al punto critico. Insomma, la strategia di Hitler in Russia, mostrava una
chiara fissazione per 1'Ucraina. E' dunque vero che ciò servi a confondere le linee della
strategia terrestre tedesca in Russia.
Un altro calcolo sbagliato di Hitler fu quello anti Comintern, la lotta per la vita a la morte
su cui insistette fra Fascismo a Comunismo. Perché, quando Hitler si fosse impegnato in
una guerra contro Stalin, con la politica tedesca di espansione nei Balcani e nell'Europa
Sud Orientale incrociando 1'opposizione degli Anglo France, allora non ci sarebbe stato
nessun modo per la Germania di evitare una guerra su due fronti
Nel lontano 1924, di nuovo dal Mein Kampf, Hitler stesso aveva condannato i leader della
Germania del 1914-18 per la guerra sui due fronti, affermando che ciò aveva provocato la
disfatta. Nonostante Hitler avesse mascherato il problema russo nell'agosto 1939, con il
patto con Stalin, i suoi effetti sarebbero stati solo temporanei (tuttavia i Tedeschi persero
la faccia con 1'Italia facendo questo patto contro gli interessi anti Comintern), ed il
fallimento tedesco di convertire i Sovietici in veri e propri alleati, peso parecchio sul
risultato della guerra.
In aggiunta ai suoi errori strategici, Hitler fu colpevole di un secondo gruppo di errori di
organizzazione, che non sarebbero stati fatti, se fossero stati affidati ai talenti del suo
comando. Il più importante di questi fu la logica conseguenza, proprio dei metodi di
Hitler, anche se era stato un vantaggio nei primi anni della guerra. Questo potrebbe essere
chiamato il metodo Intuitivo. Col concetto di centralizzare sulla sua persona il controllo di
tutte le risorse della Germania, militari compresi, Hitler era in grado di determinare da se,
le operazione della Wehrmacht ai livelli più alti. Ciò fu raggiunto limitando i compiti
dell'alto comando delle armate, 1'OKH, ed affermando il proprio alto comando OKW, per
il controllo di tutti i teatri di guerra eccetto quello russo. Nei primi giorni, questo era stato
un vantaggio, perchè era difficile che trapelassero notizie sulle operazioni che dovevano
incominciare e in più, Hitler rendeva estremamente difficile agli Alleati anticipare le sue
mosse.
L'istituzione delle direttive del Fuhrer perse man mano il suo valore dopo il 1942. Le sue
debolezze furono due, entrambe mascherate durante il primo periodo delle vittorie
tedesche. Per prima cosa, dopo che la direttiva era stata emessa su uno specifico soggetto,
rimaneva valida fino a che 1'attenzione di Hitler non veniva riportata su quel soggetto. Cio
significa che 1'originale strategia intuitiva per un'area, rimaneva invariata qualunque cosa
succedesse. Nel corso della guerra, il sovrapporsi degli eventi sommerse il sistema di
comando dell'OKW. Secondariamente, il sistema delle direttive del Fuehrer, falli nel
provvedere un meccanismo per una continua revisione della strategia e per un sistematico
studio dei piani per il futuro. Tra le altre cose, ciò significava che non c'era nulla di scritto
sulla strategia comune con gli alleati Italiani, mentre gli Alleati miravano coscientemente
a integrare i loro sistemi di comando.
I1 sistema delle direttive decadde dopo che la Germania non ebbe piu iniziativa e non
poteva più dominare gli eventi. L'intero tenore delle direttive cambio nel 1942. Esse
diventarono documenti generali, che tentavano di stabilire sistemi di tattiche difensive,
piuttosto che dare ordini o priorità di obiettivi. Hitler infine, smise di dare numeri a questi
documenti. L'offensiva di Kursk del 1943, insieme a quella del Bulge nel 1944 e di
Budapest nel 1945 furono intraprese addirittura senza alcuna direttiva. I1 problema
fondamentale era che, 1'approccio intuitivo di Hitler, non gli lasciava alcun metodo per
capire come reagire quando si trovava nella parte di chi subisce in uno scenario dov'era il
nemico ad attaccare. Nel periodo della disfatta, Hitler rimase ad aspettare che 1'alleanza
AngloAmericana-Sovietica cadesse da sola, come risultato del conflitto di interesse fra i
suoi partecipanti. Egli tento, come nell'offensiva del Bulge, di affrettare questo processo
con mosse tedesche, ma alla fine non riuscì a capire perche non era avvenuta la rottura
dell' alleanza. Naturalmente Hitler non era cosi lontano dal vero, le differenze alleate
specialmente nel dopo guerra dell'Europa Orientale, minacciavano 1'alleanza in misura
crescente dalla fine del 1944 all'inizio del 1945, ma gli errori ormai commessi dalla
Germania significarono che ormai essa non era più presente, quando infine si ebbe la
divisione fra gli Alleati.
Ancora poi il Fuhrer fu colpevole di grossi errori di calcolo politici, nella condotta di
guerra. Si pensa comunemente, che il potenziale industriale della Germania fosse
inferiore a quello degli Alleati, ed in realtà una delle ragioni del conservatorismo
strategico alleato di cui si e letto più sopra, era appunto il pensiero che essi avrebbero
potuto vincere semplicemente standosene indietro fino ad avere accumulato abbastanza
forze, da distruggere la Wehrmacht. Cosi pure, la manodopera tedesca era inferiore a
quella degli AngloAmericanie e dei Sovietici da soli. Con queste premesse, il solo modo
per la Germania di vincere la seconda guerra mondiale, era quello di creare un ampio
fronte di cooperazione politica fra gli Europei e i Tedeschi contro le Potenze Maggiori.
Ma Hitler rifiutò la cooperazione con i vari nazionalismi, soprattutto con quello
dell'Ucraina, con conseguenze disastrose. Benche egli si adoperasse per creare quattro
divisioni Croate, due Slovacche, una Spagnola ed un assortimento di battaglioni Indiani,
Danesi, Olandesi a Francesi, non ci fu mai il tentativo di cooperare con i gruppi
nazionalisti, fino a che non si formò 1'Armata Vlasov, con i disertori Russi e questo nel
1945.
Un altro aspetto interessante fu il metodo politico di Hitler di infliggere punizioni militari
per pretesi affronti, fu contro produttivo e eliminò il desiderio dei nazionalisti stranieri di
cooperare con la Germania. Il bombardamento di Rotterdam, ed il trattamento della
Cecoslovacchia nel 1938 e della Romania nel 940, mostrarono chiaramente le intenzioni
tedesche di soggiogare i paesi minori.. Cosi accadde nell'operazione contro la Francia di
Vichy nel 1942, e in Italia 1'anno successivo, per non menzionare il colpo tedesco in
Ungheria nel 1944. Non va dimenticato inoltre, per finire la sequenza, 1'insistenza di
Hitler nell'offensiva del 1945 sul Lago Balaton a Budapest; fu 1'ultimo tentativo di
irrompere ancora nei Balcani, riprendersi parte del petrolio perduto, e punire i perfidi
alleati Ungheresi. Quindi, inutile domandarsi perch6 le 60 divisioni varie, prestate alla
Germania dagli Alleati minori, non ebbero mai un gran potenziale militare.
Hitler stesso fu anche responsabile di alcuni dei maggiori errori operazionali, che
privarono la Germania delle necessarie vittorie, anche supponendo che le strategie
adottate intuitivamente da lui fossero giuste. In primo luogo ci fu 1'ordine di fermare i
panzer a Dunkirk nel 1940, che non ha spiegazione militare se considerato a se, ma che
suona più infausto se visto con altre sue decisioni.(*)
In secondo luogo, la mancanza,di realismo nei piani di Hitler per mettere fuori
combattimento 1'Inghilterra, e 1'errore di assegnare forze inadeguate al Mediterraneo, per
ottenere que sto obiettivo nel 1940-1941 quand'era ancora possibile. Terzo, fù la sua
irrisolutezza prima di Mosca nel 1941, quando insistette nel dirigersi su Kiev e perse
tempo prezioso. Quarto, le sue ridicole idee sull'uso dei carri armati pesanti
nel1'operazione "Silver Fox", per la cattura di Arcangelo nel 1941. Quinto, la decisione di
attaccare nel 1941 il fronte sbagliato 1'Ucraina quando le sue armate erano ormai a
duecento miglia circa da Mosca. Sesto, il cattivo uso della Quarta Armata Panzer
nell'offensiva del 1942, spedita a sud in aiuto alle forze di von Kleist, dove non fu di alcun
aiuto e quindi di nuovo spedita a nord a Stalingrado, dove arrivo troppo tardi, un errore
che fa il paio con quello di Napoleone, con il primo Corpo di Ney a D'Erlon nell'azione di
Ligny- Quattre Bras della campagna di Waterloo.
Settimo, la mancanza di Hitler del concetto sulle reali possibilita delle forze sotto il suo
comando, ad esempio, la ridicola linea obiettivo Arcangelo-Vologda -Astrakan assegnata
all'offensiva in Russia nella direttiva Barbarossa. Ottavo ed ultimo, il rifiuto di Hitler di
combattere una razionale campagna difensiva dopo che la disfatta delle sue forze divenne
chiara nel 1942. Quest'ultimo errore e tipico della strategia intuitiva, ed e superfluo ogni
ulteriore commento.
SPRECO DI ARMATE
Con il ristabilimento di una certa stasi sul fronte russo dopo Stalingrado ed il miracolo di
Manstein, Hitler richiamo Guderian come ispettore generale delle truppe corazzate. Quest'
ultimo preparò dei piani per ricostruire la forza delle unità mobili della Wehrmacht, e a
tale fine richiese una strategia difensiva fino al momento indicato, che egli aveva previsto
nel 1944, quando le forte ricostituite avrebbero permesso di nuovo di intraprendere
offensive. Ma alla fine Hitler insiste per nuovi attacchi, e tutte le formazioni corazzate
appena ricostruite, furono assegnate alla grande offensiva di Kursk del 1943. I 1900 carri
furono in gran parte distruttie e le offensive russe che seguirono questa disfatta,
continuarono quasi senza interruzione, fino al gennaio 1945.
Nell'agosto 1944, i Russi avevano raggiunto la linea della Vistola e contemporaneamente
gli Alleati erano sbarcati in Normandia travolgendo le forze difensive li dislocate. Hitler
fece attaccare gli Americani con la forza del Panzer Group West, ed esse furono
circondate nella sacca di Falaise, perdendo equipaggiamenti e molte truppe. Il sue
concetto tattico, nessuna ritirata e costanti controffensive, insieme alla scontata idea di
una difesa in piazzeforti nell'est, significarono il costante abbandono di gruppi di truppe e
equipaggiamenti, in posizioni da cui non potevano più fuggire.
Inoltre gli Alleati e i Sovietici usavano spesso forze di seconda linea per tenere sotto
controllo queste formazioni Tedesche, l’uso di questa strategia portò a un tala riduzione di
organico che per fare un esempio nel settembre 1944, la Prima Armata, che difendeva un
fronte di 87 miglia prima di Metz, possedeva un totale di 112 cannoni, 116 anticarro
pesanti, a 52 carri armati: meno di un corpo d'armata.
L'87° Corpo, che teneva Aachen, invece aveva solo 33 cannoni, 20 anticarro a 21 carri
armati. In effetti, in quel mese la forza totale delle 30 divisioni di fanteria a delle 17 panzer
o motorizzate, impegnate sul Fronte Occidentale, ammontava soltanto a 1800 cannoni,
800 veicoli corazzati a 93.000 fanti.
I1 metodo dell'OKW e risultato essere uno dei più spietati, privando le unità in linea di
rimpiazzi, per poter costituire unita di riserva a piena forza. Benche questo metodo abbia
ridotto la capacità delle unit tedesche nel difendere i loro fronti, esso provvide a dare un
po' di respiro alla Germania, quando le forze Anglo-Americane e Sovietiche superarono le
possibilità dei loro sistemi di rifornimento, e furono forzati a fermarsi. I1 risultato fù che
nel tardo 1944, e per la prima volta dopo Kursk, i Tedeschi furono capaci di costituire un
forte potenziale offensivo di unità corazzate complete, 12 delle quali furono equipaggiate
entro il 20 novembre, ed altre 4 entro il 10 dicembre.
Alla fine però la maggior parte fu gettata nell'offensiva delle Ardenne, altri 5 divisioni
panzer e una formazione di para nell'offensiva di Colmar, e le altre unità disponibili in tre
offensive sul Fronte Orientale, due delle quali avevano Budapest come obiettivo.
Qualunque fosse la forza creata essa veniva decimata la divisione Panzer Lehr, per
esempio, che torno indietro dal West Wall nel 10 gennaio 1945 lo fece con 6 cannoni
d'assalto, 10 carri,e 400 uomini. In effetti, quando inizio 1'attacco sovietico a Berlino,
attraverso 1'Oder, 1'intero Fronte Orientale, con 103 divisioni di fanteria a 37 divisioni
panzer o meccanizzate, aveva qualcosa come 750 cannoni e 600 cannoni contraerea.
La più forte formazione panzer aveva solo 79 carri.
Cosi gli sforzi difensivi tedeschi furono sempre ostacolati dalle idee dell'alto comando di
Hitler, che lavorava tutto all'opposto dei comandanti in campo. Le poche decisioni prese
correttamente in tempo, furono impedite da problemi di comunicazione e coordinamento.
Hitler stesso gioco un ruolo ostruzionistico. Egli intervenne ripetutamente a livello tattico,
sia con le sue deliranti teorie di difesa, sia ostacolando i diversi piani di fortificazione,
spesso con risultati disastrosi. Ripetute offensive che volle in Ungheria nel 1945,
rivelarono la mancanza di quel concetto economico, di cui aveva accusato i suoi generali,
la concentrazione in Ungheria significo sottomettersi alla perdita della Slesia a delle
ultime basi industriali rimaste alla Germania. La perdita della produzione non lascio carri
o aerei da alimentare, anche se il petrolio di Budapest era stato ripreso, e nessun sistema di
trasporto era disponibile per portare quello che si poteva prendere nella capitale
ungherese.
Hitler, nei suoi grandi tentativi di rialzare il morale dei suoi generali verso la fine della
guerra, parlando delle sue mirabili armi che avrebbero cambiato il corso della guerra
stessa. Queste erano gli aerei a reazione, compresi gli He162 che avrebbero potuto essere
prodotti in massa, senza molti materiali strategici, e le bombe V che potevano portare la
guerra nel territorio del nemico.
C'erano poi gli U-Boats Walchers, che usavano un nuovo rivoluzionario sistema che
avrebbe permesso loro di muovere sott'acqua più velocemente di gran parte delle navi di
scorta alleate, in combinazione con nuovi rivoluzionari siluri, che potevano essere portati
su specifiche navi come le corazzate. Forse la cosa più importante fu che i Tedeschi erano
vicini alla realizzazione di super bombe, la cui conferma si era avuta da tre differenti
sorgenti informative, una di queste fu fatta esplodere sulle coste del Baltico, secondo la
testimonianza di un giornalista italiano. La "bomba" distrusse un'area avente un raggio di
tre miglia, bruciando tutti gli alberi fino al tronco, ma agi più come un'enorme incendiaria,
piuttosto che come un'atomica.
Una questione sul Terzo Reich e quale effetto avrebbero avuto queste armi sulla guerra, e
benche sia possibile discutere a lungo sulla questione, io ritengo che le super armi erano
giunte troppo tardi per la Germania.
In primo luogo, vennero in un momento in cui non c'era tempo possibile per costruirne
abbastanza. Secondo, nel 1944 i Tedeschi non avevano la manodopera specializzata ed
esperta per 1'uso effettivo di esse, il che e una circostanza ben sfortunata, considerando
che se non fosse stato per le decisioni di Hitler, gli aerei a reazione avrebbero potuto
essere usati già nel 1942. Terzo, finche le nuove armi avessero potuto portare grandi
distruzioni in Europa, non avrebbero potuto far riguadagnare alla Germania i territori
perduti. Far saltare in aria Londra, Antwerp o Varsavia, avrebbe fatto poca differenza
per la guerra con i Russi a meno di 100 miglia da Berlino e gli Alleati già sul Reno.
Ciò che serviva nel 1945, erano più armamenti convenzionali, che Hitler aveva gettato via
nelle controffensive del 1944-1945. 1l meglio che le nuove armi avrebbero potuto fare,
sarebbe stato un ritorno ad una certa sorta di stasi, come era esistita prima di Kursk, ma
anche questo sarebbe stato momentaneo. Dopo tutto, cosa sarebbe accaduto una volta che
gli Americani avessero lanciato bombe atomiche su Berlino, dato il controllo centralizzato
di Hitler sulla Wehrmacht?
ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA’ DA COMBATTIMENTO
Una delle cose più interessanti della Seconda Guerra Mondiale, è stata 1'abilità dei
Tedeschi di resistere cosi a lungo e di fare cosi tanto, nonostante tutti gli ostacoli
elaborati contro di loro. A parte la loro prima superiorità tattica, che anche gli A1leati
raggiunsero più tardi, la più in valutabile risorsa dei Tedeschi sembra essere stata la loro
abilità organizzativa. Quando i Tedeschi attaccaro no in Polonia, in Francia e in Russia, le
forze ne miche persero coesione, si sgretolarono e divennero inutili. Anche negli ultimi
giorni della campagna di Francia, per esempio, i Francesi erano ancora superiori alla
Wehrmacht per numero e qualità di carri armati. Il contrario invece, non accadde mai. Nel
periodo della superiorità alleata, le unità tedesche si spingevano assieme più volte, fino a
quando non crollavano dopo essere state attaccate in tutti i modi. I1 più chiaro esempio,è
ovviamente il Fronte Russo.
Dopo che Stalingrado era stata circondata, era rimasto un varco di alcune centinaia di
miglia attraverso il fronte Tedesco. Non c'erano forze tedesche organizzate, per impedire
alle truppe mobili sovietiche di correre verso ovest a loro piacimento. Tuttavia i Sovietici
furono fermati da un pugno di divisioni di forza ridotta, una sola a forza piena, e da un
numero di forze radunate alla meglio, raggruppate attorno a capaci comandanti che
insistevano nel combattimento. Queste unita furono vitali per le sorti della guerra,
erano raggruppamenti formati da resti di unita e scaglionate delle retrovie, spesso
raggiunsero la dimensione di una divisione o persino di corpi d'armata. E questo
permetteva al nocciolo duro delle divisioni di continuare a combattere.
Una comune pratica occidentale era che un'unità diventava inutilizzabile quando perdeva
il 40% degli effettivi. Ma le divisioni tedesche, con un effettivo di dodicimila uomini,
continuavano a combattere anche con duemila uomini o meno. Quando la Panzer Lehr si
ritirò dal West Wall dopo il Bulge, aveva solo 400 uomini, ma era ancora una divisione.
La pratica del comando tedesca si basava molto sull'abilità delle sue formazioni. Le
divisioni rimanevano in linea fino a che non erano state dissanguate, ma 1'intera divisione
veniva rimandata in Germania e ricostituita.
11 vantaggio era che i superstiti costituivano un nucleo che aveva partecipato a tutti gli
avvenimenti e permetteva alle reclute di essere partecipi delle tradizioni di una data
formazione e di essere tenuti insieme da un nerbo di veterani veramente a tutta prova.
Di conseguenza, le formazioni tedesche mantennero la loro coesione attraverso lunghi
anni di sconfitte e di scarso equipaggiamento, proprio fino al febbraio 1945, quando i
disertori infine salirono da un numero esiguo ad un vero e proprio torrente.
In contrasto, la pratica degli Alleati di introdurre gradatamente rimpiazzi alle unita in
linea, dava come risultato un completo ricambio del personale delle divisioni, un metodo
peggiore.
POTERE AEREO
I1 vero sviluppo che ha distinto la Seconda Guerra Mondiale, à stato quello dell'aviazione.
La Luftwaffe giocò un ruolo vitale nelle prime invasioni, per la capacità di paralizzare le
manovre nemiche. Più tardi, invertendo i fattori, i rinforzi tedeschi di panzer giunsero in
Normandia solo dopo aver subito gravi perdite dall'aviazione alleata. Il bombardamento
strategico fu importante durante la guerra, ma 1'effetto principale del potere aereo era
contro bersagli di categoria intermedia, in relazione alle operazioni terrestri. La
distruzione delle ferrovie francesi per esempio, fu importante nel ritardare 1'afflusso dei
rinforzi Tedeschi in Normandia.
A livello strettamente tattico, la Luftwaffe nei primi giorni, mostro la via che poi anche gli
A1leati seguirono. Con il crescere della forza aerea alleata e il diminuire dell'abilità
tedesca (anche perchè dovevano partecipare alla difesa della patria), il campo rimase in
mano agli Alleati. Ciò fu importante soprattutto per gli Inglesi nella battaglia di Caen, che
avrebbe resistito molto più a lungo senza 1'appoggio navale ed aereo, data la pesante
concentrazione di forze panzer sul fronte di Montgomery. Tuttavia, è difficile trovare casi
in cui 1'intervento tattico dell'aviazione sia stato decisivo per il combattimento terrestre.
Individualmente parlando, possiamo trovare parecchi casi di azioni di piccole unita, ma ci
sono poche occasioni in cui si possa dire chiaramente che 1'aviazione abbia portato una
differenza in azioni di divisioni o di formazioni più grandi.
Forse proprio per questo gli Alleati iniziarono a devolvere nuovi metodi per 1'uso
dell'aviazione, in appoggio alle unita terrestri. I1 nuovo metodo più importante, fu di usare
bombardieri pesanti per bombardare a tappeto i settori difensivi tedeschi, come
preparazione agli attacchi Alleati. Questo metodo d'uso dei bombardieri, è stato il diretto
precursore delle operazioni fatte in Vietnam dagli ARC LIGHT in supporto ai
bombardamenti dei B52.
Alcuni ufficiali, soprattutto Eisenhower, Bradley e Montgomery, si convinsero della
tremenda efficacia di quest'arma. Tuttavia, le occasioni in cui fu usata, a Montecassino, a
Caen, nella Penisola del Cotentin e nell'offensiva di Arnhem, furono quasi uniformemente
dei fallimenti come attacchi terrestri, d'altra parte, le squadre che percorrevano i luoghi
colpiti dai bombardieri, riscontravano che gli aerei avevano in effetti causato enormi
danni nelle difese tedesche. Ciò che si può dire con una certa sicurezza, e che le tecniche
di bombardamento erano troppo primitive per assicurare un successo terrestre.
Per esempio, a Caen i bombardieri distrussero le difese tedesche, ma le rovine che
causarono furono tali da impedire alle colonne corazzate inglesi le manovre sul terreno
colpito. Di conseguenza, nel tempo che i carri armati impiegavano per superare il terreno
sconvolto una .nuova linea difensiva tedesca, creata da quei gruppi sparsi di cui parlammo
prima, aveva già sbarrato loro la strada.
La maggiore caratteristica del potere aereo fu la grande flessibilità nel supportare le forze
di terra. I rifornimenti aerei allungarono le linee di rifornimento delle divisioni, come
scoprirono i Tedeschi in Russia a gli Alleati in Francia nel 1944, il fuoco aereo poteva
essere concentrato in punti molto distanti, e poi ricomparire improvvisamente
per aiutare le formazioni terrestri che, da sole, non apparivano sufficientemente forti per
un attacco. La sorpresa cosi ottenuta aveva molto potere nello sconcertare gli elementi di
comando nemici.
Cosi il potere aereo tattico ed intermedio giocò un ruolo vitale nel corso delle battaglie
combattute nel periodo del Terzo Reich. E nello stesso tempo, i bombardamenti strategici,
costringendo la Luftwaffe a ritirarsi in patria, assicurando che tutti i benefici di tale potere
aereo andassero agli Alleati a non ai Tedeschi. Per concludere i Tedeschi stessi a causa
delle decisione dei loro capi, nella gestione della produzione aerea giocarono, in un certo
qual modo a favore della vittoria Alleata nei cieli.
IL FRONTE RUSSO
A ben vedere, e impossibile non sottolineare I'importanza del Fronte Russo nella Seconda
Guerra Mondiale. Per dare un'idea della ferocia dei combattimenti, basta estrarre dal
totale i 21.000.000 di morti sofferti dai Russi. In effetti, il Fronte Russo fu responsabile in
gran parte della sconfitta finale della Germania. All'inizio la Russia sa1vo 1'Inghilterra
dall'invasione tedesca o quanto meno da un pesante assedio aereo-navale, nonostante gli
iniziali poco realistici piani tedeschi dell 'operazione Sea-Lion. Per i successivi quattro
anni la Russia consumò la maggior parte delle forze tedesche e distrusse la parte migliore
delle truppe d'elite della Wehrmacht.
Fu in Russia che si rivelarono per la prima volta le prime debolezze della Wehrmacht.
All’inizio infatti, erano state mascherate dal fiume continuo dei successi della Germania.
L'insufficienza della forza tedesca, 1'inadeguatezza di molti equipaggiamenti, la scarsa
abilità delle forze mobili nell'attraversare il paese, divennero chiare quando la Wehrmacht
si rivolse contro questo paese. Probabilmente queste pecche sarebbero rimaste nascoste
più a lungo, se la Germania avesse scelto obiettivi più realistici in Russia, ma l'OKW si
dimostro incapace di definire quali dovessero essere gli obiettivi tedeschi in questa
nazione orientale.
Un appunto valido riguardo la Russia e che, parlando in senso stretto, la Germania non fu
sconfitta dalla guerra su due fronti. La Russia infatti non fu invasa fino a che non venne
liquidato il Fronte Occidentale con la caduta della Francia. Dopo di che, la Wehrmacht
non fronteggiò nessunaa delle potenze maggiori se non come in Russia, e questo fino
all'inizio della campagna d'Italia più di due anni dopo, ma anche allora il Fronte Italiano fu
stabilizzato, affidandogli forze tedesche relativamente scarse.
Nel settembre 1943, il Fronte Occidentale e Mediterraneo insieme, avevano solo il 35%
delle divisioni tedesche disponibili. Questa percentuale sali al 39,50 nel gennaio 1944, ed
al 42% al tempo dell'invasione in Normandia. Ma molte di queste unità, erano formazioni
di seconda linea (classificandole, nei termini dell'ufficio mobilitazione della Wehrmacht,
giù fino alle formazioni della sesta ondata), e ciò rappresentò qualcosa di meno del totale
delle risorse tedesche, di quanto la loro percentuale potrebbe indicare.
I1 vero secondo fronte si ebbe con 1'invasione della Normandia. Fu allora che gli Alleati
occidentali distorsero dalla Russia considerevoli forze tedesche. L'assenza di formazioni
corazzate, in particolare il II° Corpo SS Panzer, che i Tedeschi tenevano di riserva dietro il
fronte, gioco un ruolo importante nel successo delle offensive sovietiche contro il Gruppo
di Armate Centro e Sud.
Ma il fatto importante e che fece girarla sorte contro i Tedeschi, avvenne venti mesi prima
a Stalingrado. La nuova tendenza fu confermata a Kursk, undici mesi prima. La Germania
era già in rotta prima che fosse aperto un secondo fronte, persino quello in Italia. Gli
Alleati occidentali aumentarono i problemi per i Tedeschi, e ridussero la durata della
guerra. Ma i Sovietici da soli avrebbero ugualmente vinto. Sebbene sia vero che i
Tedeschi persero 400.000 uomini in Francia, durante la seconda meta del 1944, essi ne
avevano persi più del doppio nella loro iniziale offensiva Barbarossa del 1941, che pure
era stato un grande successo, e le loro perdite erano continuate ad un tasso sempre maggio
re.
Cosi la Wehrmacht fini nelle steppe russe. La maggior parte delle responsabilità di questa
sconfitta, o per lo meno gli errori operazionali che portarono alla disfatta, devono essere
onestamente addebitate allo Staff Generale, dell'OKH, che preparò i piani per
1'operazione Barbarossa. I diari di Halder, per esempio, sono pieni di riferimenti alle forze
sovietiche che indicano fino a che punto egli sottovalutasse la loro abilita. I piani
del1'OKH sottovalutarono la forza delle unità sovietiche. In effetti, mentre i piani erano
ancora allo studio, le stime delle forze nemiche furono aumentate del 30%, ma a questa
valutazione non corrispose un analogo aumento delle forze tedesche destinate
all'offensiva.
I1 piano di guerra programmava che le forze tedesche potessero raggiungere i vasti, ed
indefiniti obiettivi fissati da Hitler, nel corso di una sola campagna, cosa che sarebbe stata
gia difficile, anche se i Tedeschi non avessero avuto alcuna resistenza sovietica contro cui
combattere.
Forse il peggior errore fu il fallimento tedesco di stendere adeguati piani logistici. Le
armate che entrarono in Russia, avevano riserve di rifornimenti per una sola settimana,
calcolandole al tasso dei manuali di guerra, che invece si dimostrarono ben al di sotto
dell'effettivo consumo. Si pensava che le divisioni fossero ben equipaggiate, per una
campagna di quindici settimane, ma questo fatto fu poi ignorato, quando furono prese
decisioni successive, che allungarono la durata della campagna.
All'inizio di luglio, i rifornimenti dovevano già essere portati nelle posizioni avanzate, con
lanci aerei. Nel gruppo di armate panzer di Guderian, che aveva la più alta priorità dei
rifornimenti, le divisioni si dovettero limitarono a dover difendere soltanto le principali
posizioni, per mancanza di munizioni. Nell'agosto del 1941, le formazioni panzer, che
avevano iniziato con 3.500 carri, erano già calate del 40-60%, ma fu solo allora che fu
garantito il primo ricambio di carri, appena 85 di cui solo 15 di classe PzKw IV che erano
in grado di resistere ai AFV sovietici.
Inevitabilmente la forza delle formazioni tedesche declino di colpo. Alla fine del 1941,
una divisione media era scesa ad un organico di un reggimento pre-invasione. A causa
della scarsa produzione, la Germania non fu più in grado di rimpiazzare le perdite. Alcuni
di questi problemi della Wehrmacht avrebbero potuto essere mitigati. Nella sola
campagna nel 1941, per esempio, i Tedeschi catturarono alcune migliaia di carri sovietici.
E non erano tutti di tipo superato, c'erano 1.475 carri sovietici del tipo KV e T34 nei
distretti militari di frontiera il 22 giugno 1941.
Ma i Tedeschi, cosi noti per la loro abilità organizzativa, non avevano sviluppato
un'organizzazione per classificare, riparare ed riusare equipaggiamenti militari catturati.
Commentando i combattimenti del 1944, Mellinthin ha annotato che il suo 48° Panzer
Corps, da solo catturò centinaia di cannoni anticarro, una categoria di cui la Wehrmacht
era veramente a corto, e che erano facilmente convertibili per 1'uso di munizioni tedesche.
Cosi pure, i Tedeschi trascurarono di fare uso delle intelligenti organizzazioni militari
sviluppate dai loro nemici. E' ancora Mellinthin che critica, in un esempio, il rifiuto della
Wehrmacht di creare divisioni anti-carro, che potevano controllare alcuni settori del
fronte. L'effetto di simili unita anticarro sovietiche, nell'offensiva di Kursk, da un'idea di
ciò che tali forze avrebbero potuto ottenere, data soprattutto la minore abilità tecnica delle
formazioni corazzate sovietiche nel 1943 44.
E ancora, guardando al successo sovietico nell'uso di divisioni di artiglieria nell'
aumentare il potere di fuoco di settori in cui si era programmato 1'offensiva, i Tedeschi
non vollero fare uso di unità equivalenti, ad eccezione del breve periodo nel 1943.
E' vero che essi formarono alcuni corpi d'armata di artiglieria nel 1944, ma questi .non
erano in nessun modo paragonabili alla loro controparte russa, essendo semplicemente
battaglioni con denominazioni esorbitanti.
L'Unione Sovietica non vinse perche la Wehrmacht falli il raggiungimento della vittoria.
Vinse per la sua abilità ed i suoi sforzi bellici, e, come si puù capire, indipendentemente
dal secondo fronte, e non per mezzo di esso. Nel 1941 i Sovietici bloccarono la vittoria
tedesca con forze militari antiquate. Essi programmarono la crescita della loro produzione
di armamenti, anche se i Tedeschi avevano catturato centri di produzione vitali, 1a
struttura organizzativa dei sovietici, permise durante la guerra di concentrare la
produzione soltanto in un limitato numero di tipi di armamento.
La Germania invece produsse ciò che spesso divenne una sconcertante mostra di armi e, di
conseguenza, ne produsse molte di meno. La produzione di carri armati sovietici nel 1944,
totalizzo 22.000 unità, praticamente la metà della produzione tedesca dell'intera guerra.
Nel 1942 i Sovietici raggiunsero la parità strategica con i Tedeschi, prima dunque del1'
apertura del secondo fronte. L'anno successivo, sempre quindi prima di un qualsiasi
secondo fronte, riuscirono a distruggere 1'intero potenziale offensivo tedesco a Kursk. E
prima dello sbarco in Normandia, essi avevano già ripreso gran parte della Russia
Europea.
Ci si può fare un'idea del contributo relativo degli Occidentali a dei Russi per la sconfitta
della Germania, da un esame del livello delle truppe nei differenti fronti nel dicembre
1944. In quel periodo, i Sovietici erano i soli fra gli Alleati ad avere forze degne di nota in
tutti e tre i teatri delle operazioni. Nell' Europa del Nord avevano 225 divisioni di fucilieri
a 28 corpi corazzati in Polonia ed altre 133 unita di fucilieri, più 7 corpi corazzati nel
Courland. In Francia e nei Paesi Bassi gli Alleati occidentali, compresi i Francesi e i
Polacchi ed altri piccoli contingenti, possedevano 64 divisioni di fanteria e 24 di
corazzate. Nel Mediterraneo, i Sovietici avevano 90 unità di fucilieri e 6 corpi corazzati,
contro 15 unità di fanteria e 9 corazzate degli Occidentali. In totale i Russi misero in
campo 448 divisioni di fucilieri e 48 corpi corazzati, contro le 79 formazioni di fanteria e
le 33 corazzate degli Occidentali. Sul campo le forze ammontarono a circa 1.500.000 di
Anglo-Franco-Americani, contro 4.800.000 Sovietici, escluse le unita specializzate.
Questo semplice elenco di note storiche, non può certo quantificare adeguatamente
1'intero panorama degli eventi che hanno costituito la Seconda Guerra Mondiale. Questo
articolo non si era prefissato tale scopo. Ma ho soltanto voluto discutere una serie di punti
di un certo interesse per me nel parlare della seconda guerra mondiale, sperando che sia di
interesse anche per il lettore. L'idea base e che queste note facciano parte di un discorso
più globale, che include anche le note del progettista, i consigli strategici e la simulazione
stessa del Terzo Reich. Posso solo sperare che il vostro godimento, nel ricreare la guerra
in Europa, sia grande quanto il mio nel progettare il gioco intero.
SUL CAMPO DI BATTAGLIA
La lezione classica della Prima Guerra Mondiale, fu che la potenza di fuoco non era
invincibile sul campo di battaglia. Un generale dopo 1'altro tentarono di risolvere il
problema di come condurre un'offensiva ammassando più e differenti tipi di cannoni a di
proiettili, o nuove tattiche di artiglieria. Ma la combinazione di tricee più mitragliatrici
insieme, col supporto dell'artiglieria avversaria e delle riserve, quasi sempre ebbe il
sopravvento. I1 periodo del 1914-1918 dimostrò che una difesa integrate e ben preparata,
aveva sempre una buona possibilità di fermare anche il miglior attacco. In particolare, la
fortificazione poteva aumentare sensibilmente le capacità difensive di una unita.
La fortificazione sembro essere la soluzione giusta per la difesa, perché riduceva la
capacità di un superiore attaccante e neutralizzava il fuoco nemico. Già erano stati fatti
tentativi per risolvere il problema dell'offensiva, anche prima del 1918. I Tedeschi nel
1916, avevano sperimentato su piccola scala la tattica delle infiltrazioni ed avevano
ripetuto questa formula con grande successo a Riga nel 1917 e sul fronte francese 1'anno
successivo. Le potenze occidentali fecero progressi simili con 1'uso dei carri armati nel
1917-1918. Con lo sviluppo dei corazzati e degli aerei, la vulnerabilità delle forze
attaccanti veniva ridotta durante il periodo critico dell'avvicinamento, per arrivare al
contatto col nemico. Nello stesso tempo, all' attaccante si dava la possibilità di colpire i
punti di appoggio nemico o i centri di comando durante 1'attacco, nello stesso modo in
cui le truppe infiltrate colpivano questi bersagli dopo avere scavalcato le posizioni di
prima linea. Questo voleva dire il generale inglese Fuller, quando parlava di guerre di
cervello nel suo Piano 1919.
Tuttavia i cambiamenti delle tattiche, non furono accettati subito dai vari altri comandi
militari, dopo il 1918. Mentre 1'aviazione incontro subito il favore, il carro armato si trovo
di fronte ad una strada in salita, per la resistenza delle armi di fanteria, cavalleria e
artiglieria. In Francia 1'arma delle truppe corazzate, non riuscì mai a vincere la teoria della
linea continua, nonostante gli sforzi di Estienne e di De Gaulle. Le unità meccanizzate, tra
parentesi davvero inefficienti, non furono create fino al 1934, e nessuna divisione
corazzata indipendente, prima del 1939. Gli Inglese fecero esperimenti con i mezzi
corazzati fra il 1927 a il 1931, stimolati da Fuller, Liddell Hart e Hobart, ma nessuna
formazione corazzata fu formata fino all'immediata vigilia della guerra.
I Sovietici formarono dei corpi meccanizzati nel 1932, ma non programmarono
equivalenti formazioni corazzate fino al 1939. Da parte loro, gli Americani non lo fecero
fino al 1940. La Germania invece, aveva già tre divisioni panzer nel 1935, e 16 formazioni
mobili di vario tipo, nel periodo dell'invasione della Polonia.
E' importante capire la linea tedesca nello sviluppo delle formazioni corazzate. Per prima
cosa, gli estimatori dei carri armati nel periodo pre-bellico in Germania, non erano più
numerosi che altrove. Gli ufficiali tedeschi tuttavia, operarono entro i confini della piccola
armata della Weimar Republic e la loro influenza fu proporzionalmente forte. Un secondo
fattore nella precoce organizzazione tedesca di unita corazzate, fu che esistevano già forze
motorizzate, quando inizio il riarmo in Germania, e le truppe motorizzate portarono la
loro adesione negli accordi come tutti gli altri. Terzo, Adolf Hitler, il leader tedesco dopo
il 1933, dovette molta della sua capacità a prendere e consolidare il potere in Germania, al
rifiuto delle forze armate di intervenire contro di lui, e di conseguenza le forze armate
furono ricompensate ostentatamente con nuovi equipaggiamenti dopo il 1935, a fra queste
c'erano i carri armati.
Quando la guerra comincio nel 1939, le divisioni panzer della Germania dilagarono in
Polonia, e poi nei Paesi Bassi (Olanda a Belgio) e in Francia. Il naturale bilanciamento fra
le armi delle divisioni corazzate, e la loro capacità adempiere alle loro operazioni e di
operare indipendentemente dietro 1e linee nemiche, rese i panzer cosi potenti.
Due elementi furono combinati per dare alle divisioni panzer questa capacita di
indipendenza: la motorizzazione delle unita di fanteria e di artiglieria che
accompagnavano i carri, e 1'estensione delle comunicazioni a livello tattico di singolo
carro. Cosi le formazioni panzer acquisirono una velocità di reazione, precedentemente
sconosciuta durante la guerra. I1 fattore principale, per puntualizzare, non fu nella potenza
o nel numero dei carri, ma nel modo in cui furono usati. Infatti, le forze panzer che
sconfissero gli Anglo Francesi cosi brillantemente nel 1940, erano loro inferiori come
numero e come qualità di carri.
La classica dottrina delle forze corazzate sviluppatasi in Germania nella seconda parte
degli anni trenta, e perfezionata in Polonia, fu quella "blitzkrieg" o "guerra lampo". La
blitzkrieg fu progettata per prendere 1'iniziativa nella battaglia, con vigorose offensive in
combinazione con il fattore sorpresa e mobilità. Dopo aver creato una breccia nella difesa,
le forze corazzate si spingevano nel varco e si allargavano nelle retrovie nemiche,
spargendo confusione, tagliando i rifornimenti al nemico, e costringendolo a uniformarsi
alle intenzioni tedesche.
Benche fosse vero che le formazioni corazzate, operando molto più avanti del grosso delle
truppe, non avrebbero potuto sopportare una potenza di fuoco del tipo di quella del
1914-1918, esse compensarono questo fatto con 1'utilizzo del bombardamento tattico
aereo, al posto dell'artiglieria e della manovra per scansare il nemico dalla sua posizione
piuttosto che attaccarlo. Nello stesso tempo, 1'integrità delle forze corazzate e delle
proprie linee di comunicazione, poteva essere salvaguardato dalla rapidità di movimento
delle formazioni stesse, dagli attacchi aerei di supporto alle spalle, e dalla confusione che
esse stesse causavano al nemico.
L'obiettivo finale delle forze corazzate, era dunque 1'accerchiamento di grandi forze
nemiche (letteralmente keil and kessel cioè "incunearsi ed intrappolare") che cosi
avrebbero dovuto arrendersi. C'erano due fasi critiche in un'operazione di mezzi corazzati:
creare la breccia iniziale, cioè lo sfondamento, e mantenere la spinta offensiva cosi
guadagnata.
La dottrina per la creazione di brecce, era basata su una combinazione di forza dei carri a
di infiltrazioni tattiche. Le unita attaccanti, dovevano colpire i punti più deboli dello
schieramento nemico, vincendone la resistenza. L'appoggio dei carri, rendeva possibile
alla fanteria di venire a contatto con la difesa nemica, senza essere inchiodata. L'appoggio
dell'artiglieria, isolava i difensori nemici, immobilizzava le loro riserve e neutralizzava il
loro fuoco di artiglieria. In più, si concentrarono masse enormi contro i punti scelti per lo
sfondamento (schwerpunkt); intere divisioni panzer attaccavano normalmente su un
fronte di circa 1.800 metri. Uno sfondamento si considerava riuscito, quando le
formazioni attaccanti raggiungevano le postazioni dell'artiglieria avversaria, e uno
sfondamento strategico consisteva in una serie di tali sfondamenti di divisioni, su un
fronte di 15-30 chilometri. L'effetto di tali metodi, su un fronte difensivo adeguatamente
isolato dagli attacchi aerei, quasi sempre assicurò il successo dello sfondamento iniziale,
anche dopo il 1943 quando le armate tedesche persero il loro primato.
La dottrina per lo sfruttamento dopo uno sfondamento, sottolineava le possibilità di
manovra delle forze corazzate, ed anche delle forze di fanteria. Per esempio, la divisione
standard tedesca di fanteria nel 1939-1945, era essenzialmente la stessa del 1918, con una
simile attitudine alla capacita di infiltrazione. Inoltre, soltanto gli sfondamenti riusciti
venivano rinforzati, per il problema della potenza di fuoco offensiva. In cambio della sua
capacita nel paralizzare il comando difensivo e le linee dei rifornimenti, 1'attaccante
doveva dare una certa quantità di fuoco alle punte avanzate delle unita infiltrate, dal
momento che la base della breccia rimaneva molto sottile, fino a che le unita in difesa non
cominciarono a disintegrarsi.
Di conseguenza, si trovò che il modo migliore per rinforzare uno sfondamento, era di
aggiungere nuove formazioni corazzate, attraverso la breccia iniziale, sperando che la
flessibilità non si dovesse poi pagare a scapito della potenza di fuoco.
Queste caratteristiche dell'attacco nella Seconda Guerra Mondiale, lo fecero diventare la
forma preferita di combattimento. Una forza in attacco aveva molte più chances di
cambiare il corso della battaglia. Da qui, la preferenza della Germania per una difesa
mobile, in cui si combinavano le caratteristiche delle normali operazioni d'attacco. Infatti,
negli ultimi cinque mesi di guerra, quando il potenziale bellico della Germania era stato in
gran parte già distrutto, i Tedeschi effettuarono non meno di sei maggiori offensive.
Gli attacchi nelle posizioni difensive della Normandia e Kursk, furono intese come il
preludio a grandi battaglie di accerchiamento, come Sedan Dunkirk, Kiev, Stalingrado e
Falaise, in cui le forze nemiche demoralizzate, venivano eliminate con la resa. Soltanto il
Italia, dove il terreno rendeva difficile o impossibile questo tipo di guerra mobile, il
combattimento si svolse alla vecchia maniera del 1914-1918. La Germania non mantenne
però il vantaggio iniziale dei metodi della blitzkrieg, perche i Russi avevano imparato
alla perfezione i principi tattici di base al tempo di Stalingrado, cosi come fecero gli Anglo
Americani nel 1943. E quando la bilancia strategica comincio a pendere irrevocabilmente,
in favore degli Alleati, la capacita della Germania di usare la blitzkrieg fu resa
impossibile.
Le favorevoli caratteristiche dell'offensiva come metodo di combattimento, furono
ulteriormente aumentate con lo sviluppo delle unita aviotrasportate, possibili per la prima
volta nella Seconda Guerra Mondiale, ed in questo campo gli Alleati furono molto più
all'avanguardia della Germania. Le unita aviotrasportate tedesche, furono inizialmente
favorite grazie al fattore sorpresa, e vennero usate vantaggiosamente in Norvegia e Belgio
nel 1940 e contro gli inglesi a Creta nel 1941. Ma nonostante la validità del fattore
sorpresa, i Tedeschi apparentemente non furono favorevoli alle formazioni
aviotrasportate o paracadutisti, tanto che Hitler nel 1942, disse al comandate dei para,
Student, che il giorno delle truppe paracadutiste era tramontato. Benche i Tedeschi
programmassero lanci di para contro 1'Inghilterra nel 1940, Gibilterra nel 1941 a Malta
nel 1942, non fu fatto alcun uso significativo di queste possibilità dopo 1'invasione di
Creta del 1941. Gli Alleati, d'altro canto, capirono il fatto che con le truppe aerotrasportate
diveniva possibile spiegare grandi formazioni, senza dover attaccare le difese nemiche
frontalmente, per tentare di raggiungere un terreno favorevole.
La possibilità di usare insieme unità corazzate a aerotrasportate, aumentò
considerevolmente la flessibilità dell'offensiva e diminuiva la capacità dei difensori di
reagire con efficienza. I lanci tedeschi in Olanda nel 1940, e quelli alleati a Wesel nel
1945 sottolinearono in modo particolare queste potenziali capacità. Naturalmente le
operazioni di truppe paracadutiste ponevano una serie di grossi problemi: mantenimento
della superiorità aerea, mancanza di armamento pesante per le truppe lanciate, gestione
del rifornimento rifornimento;le operazioni belliche non furono sempre un successo
(come Arnhem e Kanev) ma, come per i corazzati, le possibilità dei paracadutisti
divennero una caratteristica necessaria per un esercito moderno.
I1 potenziale offensivo fu similmente potenziato dallo sviluppo delle operazioni anfibie.
Gli sbarchi non erano delle novità per la guerra, ma lo fu 1'uso di equipaggiamenti e di
istruzioni specifiche per sbarchi in massa. La minaccia di un'invasione consenti agli
Anglo-Americani di minacciare le forze dell'Axie dopo che gli Inglesi erano già stati
ritirati dal continente. Più tardi, nel corso della guerra, quando furono costruiti grossi
quantitativi di merce da sbarco, gli Anglo-Americani furono capaci di eseguire sette
sbarchi maggiori (più due dei Sovietici). Da parte loro, le forze dell'Axie ne fecero tre e ne
programmarono altri due, contro 1'Inghilterra e Malta ma che non furono mai eseguite.
Sfortunatamente gli Alleati non usarono mai 1'accorgimento di aiutare gli attacchi
terrestri, con un fiancheggiamento di forze da sbarco, dopo la loro esperienza ad Anzio nel
1944, benche questo metodo avrebbe potuto essere particolarmente efficace nella
campagna in Francia nel 1944-45.
La natura dei metodi d'attacco nella guerra 1939-1945, e messa in rilievo da un'occhiata
alle contromosse difensive, che si svilupparono di conseguenza. La prima di esse, la
difesa mobile, fu preferita dagli ufficiali delle unità panzer. Con tale metodo, il difensore
con forze mobile, avrebbe manovrato in modo simile all'attaccante, dopo il suo
sfondamento, opponendo confusione alla confusione e combattendo una lunga serie di
piccoli scontri. Questo metodo fu usato con risultati soddisfacenti, da von Manstein dopo
Stalingrado, e da Rommel contro la linea d'attacco inglese.
Un secondo metodo difensivo,fu costituito dalle difese in profondità, che cercavano un
vantaggio nella controffensiva, costituendo una cintura difensiva cosi grande da impedire
agli attaccanti di inserirsi facilmente nel punto di sfondamento. Una linea di avamposti,
difesa debolmente, avrebbe determinato la linea di avamposto dell'attaccante ed
incanalato le formazioni attaccanti verso i punti più forti della linea principale di
resistenza. La quale avrebbe cosi potuto fermare 1'avanzata, con riserve mobili disponibili
per chiudere ogni falla. In tal modo furono decisamente sconfitti i Tedeschi a Kursk.
Una terza soluzione difensiva, era la posizione a riccio. Con questo metodo, una forza in
difesa doveva tenere la sua posizione permettendo al nemico di isolarla, ma minacciando
in cambio le linee di comunicazione nemiche, poichè le sue unità potevano abbandonare
la difesa a riccio, e premere alle spalle il nemico. I Tedeschi usarono la difesa a riccio per
trarne vantaggio nel 1941. Ma questo sistema esigeva la possibilità di assicurare i
rifornimenti alle proprie truppe isolate, e ciò implicava 1'uso degli aerei di trasporto ed
una attendibile superiorità nei cieli.
Cosi, benche questo metodo riuscisse a Bastogne, per gli Alleati e a Demyansk per i
Tedeschi, falli miseramente a Stalingrado appena un anno dopo Demyansk.
Forse i veri elementi caratteristici della Seconda Guerra Mondiale sul campo di battaglia,
furono i sistemi di comando e controllo. Le formazioni corazzate che si spingevano nelle
retrovie nemiche, avrebbero potuto fare ben poco, se il loro alto comando avesse perso il
controllo sulle loro operazioni. In più, le difficoltà di coordinamento delle varie
operazioni (e tipi di operazioni) nei vari teatri di guerra, cosi ampi e numerosi, richiesero
quartieri generali di alto livello con un controllo effettivo sulle unità operative.
Per concludere, anche i problemi della produzione bellica richiesero la programmazione
delle operazioni, con ampi intervalli fra la progettazione e 1'esecuzione. Il piano Alleato
per lo sbarco in Normandia nel 1944, per esempio, era in progettazione fin dal 1942.
Poiché il miglioramento delle tecniche di comunicazione, rese possibile per la prima volta
un sistema di comando e controllo di cosi alto livello, il periodo 1939-1945 vide il
perfezionamento sul campo di una consapevole articolazione di piani strategici. I1
Comando Supremo fu una realtà della Seconda Guerra Mondiale.
L'ECONOMIA DELLA GUERRA
La Seconda Guerra Mondiale cambiò il concetto di attrito, cosi com'era nato nel
1914-1918. Tale concetto passo dalla eliminazione di una forza militare nemica, ad una
più ampia concezione di eliminare tutte le risorse nemiche usate per la guerra. Questo
cambio fu necessario, perché la situazione della potenza bellica nel 1939-1945 era tale
che, senza le moderne macchine (cannoni, carri armati e aerei), le forze armate sarebbero
state bloccate come nella guerra precedente. Cosi 1'importanza relativa degli armamenti
per gli eserciti sali, facendo diventare vitali il livello della produzione e le migliorie
tecnologiche, rendendoli pero dei bersagli prioritari per il nemico.
Alla Germania, la guerra creò due problemi paralleli : accrescere la propria produzione di
armamenti, e ridurre contemporaneamente quella del nemico. Ma questa non divenne una
delle principali considerazioni fino alla caduta della Francia. Fu allora che, discutendo sul
modo di battere 1'Inghilterra, la Germania cominciò a capire 1'importanza di attacchi
diretti ed indiretti contro la produzione nemica. Inoltre, fu allora che, con la massiccia
espansione delle forze panzer, i Tedeschi capirono la necessità di aumentare la
produzione. Gli attacchi alla produzione inglese, si noto allora, avrebbero dovuto essere
compresi come basilari nell'operazione SeaLion, 1'invasione dell'Inghilterra. Questi
attacchi furono condotti da Uboat, navi ed aerei contro le navi inglesi, e con la
concentrazione di 2.600 aerei direttamente contro bersagli nelle Isole Britanniche.
Alla fine si dimostrò impossibile per la Germania, proseguire contemporaneamente su
queste due direttrici con il medesimo effetto. Gli attacchi combinati contro le. navi inglesi,
soffrirono della mancanza critica di Uboat a largo raggio, e dal fatto che i danni subiti
dalle navi pesanti in Norvegia, non erano stati ancora riparati. Come risultato, gli attacchi
in mare non funzionarono veramente fino all'inizio del 1941, nel momento in cui gli
attacchi aerei contro 1'Inghilterra, avevano già superato il punto di massima intensità. E'
vero che i Tedeschi affondarono 1.950.000 tonnellate di naviglio, nel solo primo quarto
del 1941 (pari a circa il 10% delle perdite inglesi in mare nell'intera guerra), e che si
raggiunse 1'apice nei primi mesi del 1942. Ma il momento critico si ebbe soltanto dopo
che gli Americani entrarono in guerra, e poco dopo i vari mercantili alleati furono
superiori agli affondamenti, dopo di che 1'attività alleata anti sommergibile comincio ad
affondare gli Uboats più velocemente di quanto la Germania potesse produrne. Cosi fu
impossibile per la Germania privare gli Inglesi, e più tardi gli Americani, delle materie
prime necessarie all'industria per una maggiore produzione.
Uno studio del 1965 sulla campagna degli U-boat, basata sull'ipotesi che vi fossero 100
Uboats in più all'inizio della guerra, e mantenendo invariato tutto il resto, arrivo alla
conclusione che i vari di navi alleate, non avrebbero potuto superare gli affondamenti,
fino all'inizio del 1945 e che i Tedeschi avrebbero potuto impedire 1'invasione in Francia,
fino all' estate del 1946. Da ciò si capisce 1'effetto dello scarso programma di costruzione
degli U boat, un'altra prova del rifiuto di Hitler a rivolgere risorse al di fuori dei suoi
schemi mentali. In teoria la gran parte della mancanza di sottomarini tedeschi, avrebbe
potuto essere colmata con 1'uso aggressivo di quelli italiani, che ne avevano 108.
Benchè fosse vero che i sottomarini italiani erano handicappati dal ristretto raggio di
azione, essi avrebbero però potuto avere un effetto sostanziale nella guerra per
1'Atlantico. Invece solo 12 sottomarini italiani condussero missioni nell'Atlantico.
Questo in parte per la concentrazione strategica della Marina Italiana nel Mediterraneo
centrale, ma fu anche un errore della mancanza di collaborazione Italo Tedesca nei piani
strategici. Il fallimento fu anche dovuto in parte alla capacita dell'Inghilterra di mantenere
il controllo dello Stretto di Gibilterra, il che avvenne anche per 1'insufficiente interesse di
Hitler al piano Felix, per 1'entrata della Spagna e la cattura di Gibilterra, un piano che fu
fatto decadere nel dicembre del 1940.
Nel frattempo, nel 1940 era iniziato 1'attacco diretto al1'Inghilterra. I Tedeschi
attaccarono per primo il naviglio sulle coste, poi le basi militari e le installazioni
produttive, e infine le città. Ognuno di questi metodi, aveva la possibilità di sconfiggere
1'Inghilterra, ma in ogni caso la Luftwaffe cambio tipo di bersaglio proprio quando gli
attacchi stavano producendo effetto. Per esempio, la produzione media mensile della RAF
di aerei monomotore, scese da 563 a 420 durante la battaglia d'Inghilterra, mentre la
produzione dei bimotori scese da 363 a 339. Cosi, nonostante lo scarso carico di bombe
degli aerei della Luftwaffe, 1'OKL ottenne concreti risultati nei confronti della
produzione inglese di aerei. Ma le informazioni tedesche, non erano buone abbastanza da
valutare 1'effetto dei raids, e 1'OKL, impaziente di ottenere risultati concreti, si rivolse
alla strategia dei bombardamenti delle città. Con i grandi raids di Londra, nell'ottobre del
1940, le perdite cominciarono a rendere meno plausibile 1'intera strategia aerea contro
1'Inghilterra, e il contemporaneo rinvio dell'operazione "SeaLion", elimino la ragione
d'essere dell'intera campagna aerea contro 1'Inghilterra.
Sarebbe stato più utile a questo punto, indirizzare tutti gli sviluppi futuri della Luftwaffe,
come a un'arma strategica. Nella battaglia d'Inghilterra, la Luftwaffe fu usata in un ruolo
nuovo, per cui non era stata preparata o equipaggiata, ed abbastanza prevedibilmente falli.
La Luftwaffe per come fu concepita aerealizzata negli anni '30, era una componente
essenziale della formula tedesca per la guerra terrestre.
Ogni cosa ( il ridotto raggio d'azione, il piccolo carico, la tecnica dei bombardamenti in
picchiata), era indirizzata verso uno scopo di supporto terrestre Queste caratteristiche,
non lavorarono soltanto contro gli effettivi bombardieri strategici della Luftwaffe,. ma il
comando OKL sotto gli Jeschonnek (fino al 1943), rifletteva completamente queste
dottrine pre-belliche che fu restio a cambiare. Inoltre, la preparazione degli equipaggi non
procurava sufficienti rimpiazzi per permettere campagne strategiche, fino a che 1'OKL
non considerò che in tali campagne tutte le perdite di aerei, significavano anche perdite
di equipaggio.
Sotto Korten, dopo il 1943, si sviluppo 1'interesse nel creare una forza da bombardamento
strategico, ma ciò avrebbe richiesto il ritiro delle necessarie unità tattiche dal fronte per
riprepararle e riequipaggiarle, e comunque le richieste aeree non vennero mai raggiunti
dalla produzione tedesca. Tuttavia, 1'OKL tento un'altra campagna strategica in Russia,
durante il mese precedente alla battaglia di Kursk. Nel 1944, la situazione degli equipaggi
fu molto migliorata e gli aerei He177 ed Ar 234, cominciarono ad uscire dalle linee di
montaggio, ma in quel momento la Luftwaffe non possedeva più le basi necessarie, e la
situazione del carburante era tale, che non poterono più essere considerate operazioni
offensive di massa.
Per tornare allo sforzo bellico degli Alleati, furono gli Inglesi 1'anello debole della catena.
In realtà, gli Inglesi cominciarono ad indirizzarsi verso un'economia di guerra dopo
Monaco, e cosi possederono la supremazia sulla Germania nel 1939. Nel 1940, per
esempio, gli Inglesi superarono la produzione tedesca di aerei (13.000 contro 10.200) ed
in veicoli non corazzati (10.300 contro 1.300) Nel 1941-1942, gli Inglesi furono superiori
anche nella produzione di carri armati. Ma tale produzione cadde dopo il 1942, cosi come
quella di AFV non corazzati nell'anno successivo. La produzione di aerei e di artiglieria si
stabilizzo in alto nel 1943. Nelle singole categorie, la produzione di aerei monomotore, fu
più alta nel primo quarto del 1943 (ad un livello medio mensile di 697 pezzi), ma calo, e fu
sorpassata dalla produzione tedesca nel mese successivo. La produzione tedesca di aerei a
di motori, superò gli Inglesi nell'autunno del 1942.
D'altra parte, la produzione americana di monomotori, non superò quella inglese fino
all'estate del 1943, mentre ciò avvenne per i bimotori nell'inverno del 1942 e per i
quadrimotori nella primavera del 1943. La produzione di aerei dell'Unione Sovietica
superò quella inglese nel 1943, e le fabbriche russe furono alquanto superiori, durante la
guerra, nella produzione di carri armati d'artiglieria. Infatti, a differenza di Russi e di
Americani che aumentarono costantemente la loro produzione, 1'Inghilterra fu forzata a
scegliere pochi settori e a mantenere in essi alti livelli di produzione a scapito degli altri.
I bassi livelli di produzione di mezzi corazzati e di artiglieria, da ultimo si rivelarono limiti
significativi sulla grandezza delle forze armate britanniche. In contrasto, la Germania non
completò la conversione ad un'economia di guerra fino al periodo di Speer nel 1943-1944.
Questo fu dovuto alla posizione politica di Hitler, che da principio volle mantenere in
patria la popolarità della guerra, senza obbligare la popolazione a accettare dei sacrifici.
Lo standard di vita tedesco continuò a salire fino al 1940-1941, per questo rifiuto di
passare dalla produzione di beni di consumo, a quella degli armamenti. La produzione di
acciaio, che era del 19,8 milioni di tonnellate nel 1938, era ancora soltanto di 21 milioni
nel 1940. Cosi, nel 1940, la Germania produsse soltanto 1.600 carri armati e 6.300
cannoni.
La produzione del 1941, 3.800 carri armati, fu sufficiente a rimpiazzare una sola volta
gli equipaggiamenti delle unita panzer, che invasero la Russia, benché la maggior parte di
tali formazioni avessero perso il 40- 60% dei loro carri, nelle prime otto settimane della
campagna. Nonostante ciò i Tedeschi furono ancora impegnati nella creazione di nuove
armate e formazioni panzer SS, che distorsero ancor di più la produzione di carri armati.
Per i primi anni di guerra, la produzione bellica tedesca fu mantenuta volontariamente a
bassi livelli. Un indice ideato per valutare la produzione di munizioni, che dava base 100
nel 1939, raggiunse 103 nel 1941, 131 nel 1942 e 191 nel 1943. Questo significa che
occorsero tre anni alla Germania, per raddoppiare la produzione di munizioni, rispetto al
periodo prebellico. Chiaramente non si poteva combattere facilmente una guerra a queste
condizioni. Già nel 1941, Guderian osservò che le sue divisioni motorizzate, che
avevano la più alta precedenza nei rifornimenti, furono obbligate a difendere soltanto le
posizioni più importanti per mancanza di munizioni. Lo stesso anno, Hitler ordino
all'industria bellica di raggiungere una produzione mensile di 1.000 carri armati, ma fu
dissuaso dal farlo, quando gli fu detto che tale aumento avrebbe richiesto molto più
lavoro, e sarebbe costata un miliardo di marchi.
Fu solo cosi nel 1943, che il totale della produzione di carri armati e di artiglieria pesante
su semovente, sorpasso le 1.000 unita mensili. Le perdite e i ritardi continui della
produzione (nel '44 per esempio, la produzione di 19.300 carri armati fu ancora del 30%
inferiore all'ordinativo) portarono nel corso della guerra alla riduzione delle forze
combattenti, rappresentate da formazioni di una certa dimensione. Le divisioni panzer
pre-belliche, create per 400 carri ciascuna, erano scese a 200 carri per divisione già
prima del 1939.
Nel 1940, le divisioni panzer, molte delle quali avevano tre o quattro battaglioni di carri,
furono standardizzate sull'ordine di due battaglioni di carri ciascuna, ed i battaglioni
risultanti furono combinati con undici nuovi battaglioni di carri armati, per raddoppiare il
numero di divisioni panzer nelle forze armate tedesche.
La forza totale di ogni divisione scese a 100¬150 carri. Nel 1942 le divisioni panzer,
avevano 80-130 carri e nel 1945 scesero addirittura a soltanto 50 veicoli. I carri armati
furono solo una delle facce del ritardo di produzione che coinvolse 1'intera macchina
bellica tedesca. Nel momento in cui la Germania fece suo il concetto di economia di
guerra, la mancanza di materiali aveva già generato una situazione in cui i Tedeschi non
potevano più rimpiazzare completamente le perdite, e più avanti cominciarono inoltre a
perdere le fonti di materio prime. Sul fronte Russo, nell'aprile del 1945, il più forte corpo
di armata panzer (solitamente di 9 12 divisioni), possedeva soltanto 79 carri armati.
I1 solo settore in cui il fallimento economico tedesco fu più evidente, era quello del
carburante. Esso non solo mandava avanti le industrie, ma anche le forze dell'esercito,
della marina e dell'aviazione. Nel 1939, la richiesta di carburante fu di 325.000 tonnellate
al mese, le ri serve erano di 1.600.000 tonnellate, e la produzione mensile in Germania fu
di 200.000 tonnellate. Fra il 1940 e il 1943, la Germania importo 9.000.000 di tonnellate
di petrolio dalla Romania e altre 900.000 tonnellate dalla Russia (prima della guerra), con
una produzione interna addizionale di circa 3.600.000 tonnellate, per un totale di
13.400.000 tonnellate. Le richieste erano raddoppiate o triplicate in questo periodo, ma
anche se fossero rimaste al livello del 1939, sarebbero ammontate a 15.600.000 tonnellate
alla fine del 1943. Perciò, si capisce che era impossibile per la Germania, di riuscire a
soddisfare le sue richieste di carburante.
L'unico modo per supplire alla mancanza di petrolio, era attraverso una produzione di
carburante sintetico. Ciò fu possibile, per un processo chimico inventato negli anni '30
dall'industria chimica IG Farben. Tuttavia, ancora una volta, la produzione non raggiunse
i livelli massimi fino al 1944, e nell'agosto di quell'anno, i pozzi petroliferi rumeni furono
catturati dai Sovietici.
Dopo 1'agosto del 1944, la Germania ebbe soltanto il carburante sintetico (una produzione
interna davvero scarsa), e le riserve per fronteggiare le richieste di carburante. A
settembre, le assegnazioni di carburante alla Luftwaffe, furono ridotte a 30.000 tonnellate
mensili, contro un fabbisogno di 180.000-200.000 tonnellate. Il raggranellare le centomila
tonnellate necessarie all'OKW, per lanciare la controffensiva delle Ardenne nel 1944,
causò la più grande crisi di carburante in Germania. Dopo il marzo 1943, la macchina
bellica tedesca dovette letteralmente fermasi.
L'offensiva dei bombardieri Anglo-Americana, dall’ inizio del 1943 fino al 1944 gioco la
sua parte nel fermare la Germania, nella sua produzione sintetica di benzina,. Ciò e da
ascrivere come uno dei maggiori successi dei bombardamenti strategici. Ma questa fu una
eccezione, perché nella realtà nessuna della parti in guerra nel 1939-1945, sviluppo un
buon piano per il bombardamento strategico.
La selezione Alleata dei bersagli in Germania, si concentro sulle ferrovie, sulla
produzione di aerei, sulle industrie di carburante e su quelle addette ai dei cuscinetti a
sfere. Ma il tentativo di attaccare contemporaneamente tutti questi bersagli, e il cambiare
troppo rapidamente tipo di bersaglio, sia come fece la Germania nella battaglia
d'Inghilterra, sia come fecero gli Alleati più tardi resero inefficaci gli effetti.
I1 punto principale e che gli Alleati sottovalutarono la flessibilità propria di una moderna
economia. La produzione tedesca aumentò nel 1944, 1'anno dei bombardamenti più
sistematici e pesanti, a addirittura nella primavera del 1944 cominciò a costruire più aerei
monomotori degli stessi Stati Uniti Cos! pure, benchè sia vero che la situazione del
carburante in Germania divento critica, questo non avvenne se non dopo che i Sovietici
ebbero catturato i pozzi petroliferi rumeni..
Cosi il ministro tedesco degli armamenti, Speer, disse nel 1944:
"Di fronte a una situazione cosi critica, non possiamo tentare più a lungo di portare a
termine i nostri programmi, ma solo di produrne delle parti. Una volta usati gli stocks
ancora rimastici, la produzione di armamenti terminerà. Nel sottolineare questa
conclusione, io sottovaluto, cosi come gli strateghi aerei nemici lo faranno senza dubbio, i
grandi stocks di materiali che erano stati accumulati nelle fabbriche".
Nello stesso tempo, i principali bersagli, come i cuscinetti a sfere di Schwinefurt, erano
proprio quelli che i Tedeschi difendevano più risolutamente. Una spedizione di
bombardieri non avrebbe potuto essere condotta al costo di Schwinefurt (il 20% di
bombardieri furono persi), come ebbe a sottolineare più tardi Martin Caidin :
"In parole povere, l’ incapacità dell'Ottavo Comando Bombardieri di continuare i suoi
attacchi sull'industria di cuscinetti (incapacità causata dalle perdite tanto disastrose, che
scesero sotto la possibilità materiali degli Stati Uniti di rimpiazzarle per tempo),
impedirono ai bombardieri e alle fortezze volanti di tornare su Schwinefurt per altri
quattro mesi.
E dopo quel periodo, 1'opportunità di dare il colpo di grazia, era ormai svanita; i Tedeschi
avevano subito tratto vantaggio dalle perdite inflitte al bombardieri americani".
Il giudizio definitivo sulla campagna di bombardamento strategico, e che esso raggiunse i
più alti risultati, soltanto dopo che 1'industria tedesca cominciò a vacillare per altre
ragioni, e la Germania non fu più in grado di mantenere uno sforzo difensivo simile a
quello che era stato opposto precedentemente ai bombardieri alleati.
Cosa dire degli sforzi bellici tedeschi? E' chiaro che c’e’ stato un errore di base nella
strategia economica di Hitler, che 1'accoppiò agli intendimenti politici. 1l processo
dell'espansione politica ed economica della Germania nell'Europa centrale nei Balcani, si
era protratto per almeno un decennio prima del 1939. Questo processo che era stato
portato avanti mise la Germania in contrasto con le altre potenze maggiori Europee, che
non avrebbero potuto star sedute a vedere la Germania consolidare il suo controllo sugli
stati minori. I Sovietici avevano grandi interessi in Jugoslavia e Bulgaria, I Francesi in
Polonia e Cecoslovacchia e gli Inglesi un interesse generale nel fermare Hitler (perlomeno
dopo Monaco). Ne la rapidità di armamento, ne le provocazioni create, furono il reale
approccio tedesco, poichè le potenze Europee erano inevitabilmente coinvolte
nell'espansione politica, economica e militare della Germania. La decisione di innescare
la guerra nel 1939, più tardi dette il risultato della perdita di iniziativa della Germania nel
1942. In ogni caso, e difficile immaginare come la Germania fosse in grado di sconfiggere
le tre maggiori potenze industriali (prima dell'intervento americano, che sarebbe stato
assicurato ad un certo livello dal successo tedesco).
JOHN PRADOS