17/11/2009 Muro di Berlino, Agostini (PD): "Abbattiamo tutte le barriere, costruiamo ponti di pace" La consigliera: "Sono soddisfatta per l'approvazione dell'atto in memoria del 9 novembre 1989" "Esprimo soddisfazione per l’atto approvato dal consiglio comunale ieri in merito a manifestazioni in memoria della caduta del muro di Berlino. Colgo l’occasione per sottolineare che nel mio intervento non vi era niente contro il mantenere vivo il ricordo della caduta del Muro di Berlino. Mi schiero però contro “artificiosi momenti del ricordo”, chiunque ne siano i promotori". Lo ha detto la consigliera del PD Susanna Agostini. "La data di quest’evento, il 9 novembre 1989, simbolo della conquista delle libertà, arriva a chiusura di un processo politico che vide dialogare le due superpotenze dell’Est e dell’Ovest che posero così fine alla pagina buia della Guerra Fredda. Momento politico che appartiene alla comune storia, di italiani e di europei. Promuoverò - ha specificato Agostini - all’interno della commissione pace e solidarietà internazionale approfondimenti sul tema. E’ mia volontà proseguire sulla strada indicata da Giorgio La Pira, per l’abbattimento di tutti i muri e per la costruzione di “ponti di pace”. (lb) Si allega l'intervento fatto ieri in consiglio dalla consigliera: "Ad occuparsi di cose europee si possono fare scoperte interessanti. Verificare il diverso significato che l’Italia attribuisce alla giornata del 9 novembre 1989, giorno dell’abbattimento del Muro di Berlino. Il 15 aprile 2005 il Parlamento Italiano ha votato la Legge 61: Istituzione del “Giorno della Libertà”. L’esito della votazione fu di 247 voti a favore, 206 contrari e 5 astenuti. Non certo una unanimità, quindi. In Germania non esiste una legge simile. In Germania la riunificazione tra Est e Ovest si festeggia il 3 ottobre. Quest’anno, nell’occasione, l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, Michael Steiner, è intervenuto ad una manifestazione a Napoli ed ha pronunciato queste parole: “Il 3 ottobre 1990 la Germania riconquistò in libera autodeterminazione la sua unità. Tra pochi giorni celebriamo il ventesimo anniversario della caduta del Muro a Berlino. Ma in verità il Muro di Berlino era già caduto. Non a Berlino, bensì già in Ungheria, in Polonia e il 30 settembre 1989 a Praga.” Quando in Parlamento nel 2005 l’opposizione votò contro, l’on. Elena Montecchi spiegò in aula il no dell’Unione: “L’Italia festeggia il giorno della Liberazione il 25 aprile e, insieme, abbiamo approvato in questi anni leggi condivise, come quelle in memoria delle vittime della Shoa e delle foibe perché cittadini italiani sono stati travolti da quegli orrori della storia. Ma abbiamo detto no a questa legge. Alla ricostruzione della storia per via politica.” A frugare nelle pagine della storia del nostro Paese, si scopre che il 9 novembre non è soltanto l’anniversario della caduta del Muro. Il 9 novembre 1926, la Camera dei Deputati si riunì per approvare alcuni “provvedimenti straordinari” per “la difesa dello Stato” con i quali, per esempio, furono dichiarati decaduti i deputati che erano saliti sull’Aventino. Fu sciolto il Partito Popolare di Don Sturzo e sospeso il quotidiano indipendente “La voce repubblicana”. La stessa notte era stato arrestato Antonio Gramsci. In Germania, invece, un altro 9 novembre è passato alla Storia. Era il 1938, fu chiamata la “ Notte dei Cristalli”, che segnò l’iniziò delle persecuzioni razziali. Uno spartiacque indelebile nella memoria collettiva. Quella data sarà l’inizio di quella follia che sarà la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento. Se è fondamentale conservare la memoria attraverso leggi condivise, ricordo quanto scrive lo storico Enzo Traverso a proposito di memorie di parte: “L’istituzione per legge di momenti commemorativi contribuisce ad alimentare il fenomeno delle memorie contrapposte, che mi sembra un pessimo esempio di uso politico della storia.”. Come lo storico, eletto nelle liste di FI, Piero Melograni, che a questo proposito parla di “artificiosi 1/2 momenti del ricordo.” Considero fondamentale il lavoro politico, quando è frutto di un impegno bipartisan. A Firenze e a Roma. In Parlamento in questi giorni sta andando in porto una legge condivisa che istituisce il 12 novembre, in concomitanza con la strage di Nassiria, “Giorno della memoria per tutti i caduti civili e militari”. Ricorrenza che quest’anno abbiamo celebrato, appena pochi giorni fa. Insieme, in piazza dell’Unità d’Italia. Lo spirito europeo è dunque diverso da quello della destra italiana. Affaccendata a simulare l’abbattimento di muri, pensando a quello di Berlino, ma al tempo stesso a costruirne di nuovi come le classi ponte per gli studenti stranieri o i respingimenti di Stato avversati anche dalla Corte Europea per il non rispetto dei diritti umani. L’impegno per l’Amministrazione Comunale a formare ed educare alla realtà della storia è condiviso. Vorremmo altresì che il Ministro Gelmini partecipasse ai seminari dei Ministri Europei, nei quali si trattano temi come “ Insegnare la memoria per vivere in un’Europa di libertà e preminenza del diritto”. Si allega l'Odg: Ordine del Giorno n. 776 approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 16 novembre 2009 “Manifestazioni e iniziative nelle scuole e in città per ricordare l'abbattimento del Muro di Berlino” IL CONSIGLIO COMUNALE • PREMESSO che il 9 Novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino, rappresentazione materiale di quella “Cortina di Ferro” che divideva in due blocchi la città di Berlino e l’Europa tutta; • PREMESSO che il Muro di Berlino era stato il simbolo principale di quella “Guerra Fredda” che per oltre 40 anni aveva separato l’Europa da sé stessa; • CONSIDERATO che il 9 Novembre 2009 ricorre il 20° Anniversario dell’abbattimento del Muro di Berlino, coronamento di tutte le manifestazioni popolari sorte in maniera spontanea nei paesi dell’Est Europa ed animate da migliaia di giovani decisi a sfidare i regimi comunisti per ottenere riforme in senso democratico; • RILEVATO che l’Art. 2 della Legge N°61 del 15/04/2005 prevede che vengano annualmente organizzate “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”; • CONSIDERATO che l’Amministrazione comunale ha inviato una lettera a tutte le scuole della città IMPEGNANO IL SINDACO 1. A proseguire nel realizzare eventi e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti” come previsto dall’Art. 2 della Legge N°61 del 15/04/2005; 2. Ad intitolare un giardino, una via o una piazza cittadina ai caduti per la libertà. Palazzo Vecchio 16 novembre 2009 © Comune di Firenze - Palazzo Vecchio, P.zza Signoria 50122 FIRENZE - P.IVA 01307110484 [email protected] 2/2