Buone amicizie quale base per una psiche sana Pagina 6

senso
N. 1, febbraio 2012, la rivista di Helsana
Buone amicizie quale base
per una psiche sana
Pagina 6
14 Farmacie
Ora anche interlocutrici in
caso di problemi di salute
18 Depressione
Helsana aiuta con una
nuova offerta
24 Prospettive piacevoli
Il CEO Daniel H. Schmutz sulle
riserve e lo sviluppo dei premi
Editoriale
Care lettrici, cari lettori,
«ognuno è artefice della propria
felicità» recita un proverbio che
viene attribuito al console romano
Appio Claudio Cieco. I proverbi sono
spesso indistinti. Possono addirittura sembrare cinici, a seconda
della situazione in cui ci si trova. Credo che una
persona con problemi psichici non sappia che farsene del proverbio citato in apertura.
Eppure anche in questo caso ha la sua validità: le
cause dell’affezione non risiedono nella persona
stessa che ha sicuramente bisogno dell’aiuto di
altri. Tuttavia si deve essere disposti a lasciarsi
aiutare. Questa è stata anche la mia esperienza:
in passato balbettavo tanto da vergognarmi di chiedere un biglietto allo sportello ferroviario. Allora le
biglietterie automatiche non esistevano ancora.
Oggi è raro che mi capiti di balbettare. Spero che le
persone che soffrono di affezioni psichiche trovino
la forza di lasciarsi aiutare e contribuiscano così
alla propria felicità.
Hugo Vuyk
senso – una pubblicazione di Helsana
Appare quattro volte l’anno,
rivista per gli assicurati
E-paper
www.senso.ch/it
Indirizzo
Casella postale, 8081 Zurigo,
fax: 043 340 02 10,
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Direzione della redazione
Hugo Vuyk
Redazione
Daniela Diener, Julia Franke,
Daniela Schori, Christian Schiller
Collaborazione redazionale
Juliane Lutz
Ideazione e design
Crafft Kommunikation AG, Zurigo
Stampa
Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur
Stampata su carta sbiancata senza cloro
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o se ricevete indesideratamente più esemplari
per famiglia, comunicatelo direttamente al nostro
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Foto die copertina
Jürg Waldmeier, streetcasting.ch
Tagliando Questo simbolo vi rimanda a
un tagliando al centro della rivista.
Indice
4
Oggi i bambini
non sono
più scatenati
rispetto al
passato
Consigli e curiosità
Focus
6
La solitudine rende depressi
28
Il baccano attorno al doping per la mente
31
La rubrica di Helsi
32
In breve
33
Walking
Salute
34
Persone
Lo psicoanalista Erdheim nel suo studio
10
«È stato orrendo»
12
Può colpire chiunque
Un rimedio con largo spettro d’azione
36
Intuito e puntiglio
39
Domande
40
Quanto costa...?
à
NOVIT
Helsana
senso 1 12
•
14
netCare: prima in farmacia
17
I modelli alternativi sempre più richiesti
18
Quando i bagni rilassanti diventano inutili
20
Il potere dell’attimo
21
Prime.Club: Sciare sulle montagne svizzere
22
Passo dopo passo verso il peso ideale
24
2013: buone prospettive
26
Aiuto per gli assicurati di Helsana
27
Quando la rendita non basta
3
Consigli e curiosità
Birra invece degli
antibiotici
Lente a contatto per l’udito
Spesso le persone con un difetto dell’udito non
vogliono palesare questa loro debolezza. Ora
hanno una scusa in meno: con «Lyric» la ditta
svizzera Phonak offre un apparecchio acustico
invisibile. Resta per quattro mesi nel meato acustico e può essere portato 24 ore su 24. Questa
innovazione è ottenibile solo su abbonamento e
costa circa 170 franchi per orecchio e mese.
L’inverno è passato e i podisti si allenano
di nuovo intensamente in vista delle gare.
Ma gli sforzi fisici pesanti possono indebolire temporaneamente il sistema immunitario e accrescere la predisposizione ai
raffreddori e all’influenza. Chi beve birra
senza alcol, ricca di polifenoli a effetto
antinfiammatorio, ha più probabilità di non
ammalarsi. Ciò è risultato da una ricerca del Centro di prevenzione e medicina
sportiva dell’Università tecnica di Monaco,
alla quale hanno partecipato 277 maratoneti. Una parte delle persone oggetto del
test ha dovuto bere da un litro a un litro e
mezzo di birra senza alcol al giorno nelle
tre settimane precedenti una maratona e
per due settimane dopo la stessa. Per loro
la quota di raffreddori o influenza è stata
nettamente inferiore di quella dei maratoneti che avevano bevuto una bevanda
senza polifenoli. A quanto pare il rischio
di raffreddore si era ridotto per i «bevitori»
di birra addirittura di un terzo.
www.phonak-lyric.com
La salute in una citazione
«Prevenire è meglio
che curare»
Sebastian Kneipp, 1821-1897, parroco tedesco e ideatore
dell’omonimo metodo naturale di cura
4
senso 1 12
•
Cucina sana per poco denaro
Pollini-News
Mangiare bene, sano e a buon
mercato? È possibile se in cucina
si usano soprattutto frutta, ortaggi e cereali e si preparano le pietanze secondo il libro «Mangia
sano e spendi poco» di Michela
Trevisan ed Elena Moro. Dai rösti alla torta di
pere, le due nutrizioniste italiane hanno redatto
100 ricette che fanno venire l’acquolina in bocca.
Per amore della salute e dell’ambiente consigliano di utilizzare unicamente prodotti biologici
locali. Per tutti coloro che sono attenti al budget:
per ogni ricetta è indicato il costo indicativo.
CHF 26.50, Terra Nuova Edizioni.
Ordinare comodamente
le calze per il cuore.
senso 1 12
•
Foto: iStockphoto, pgc
Con la primavera arrivano anche le
concentrazioni di pollini nell’aria.
Per tutti coloro che devono combattere
con il raffreddore da fieno l’applicazione Pollini-News di aha! Allergiezentrum
Schweiz dà un aiuto prezioso sotto
forma di rilevamenti regionali dei pollini,
dati meteo aggiornati e previsioni della
concentrazione dei pollini.
Gratuito.
Per iPhone e iPad.
In forma in estate
Presto riapriranno le piscine. È tempo
dunque di rimettersi in forma. Ventre,
sedere o fitness in generale: con l’applicazione «Fitness Free» si possono allenare
diverse zone del corpo in base a 700 esercizi videoassistiti e posizioni yoga.
Gratuito.
Per iPhone e iPad.
Calze per il cuore
La compressione alla gamba migliora la circolazione sanguigna fino al cuore, consente un’assunzione
maggiore di ossigeno nel sangue e riduce l’accumulo di acidi nei muscoli. La ditta svizzera Rohner,
specializzata nella produzione di calze, ha messo a
frutto la sua esperienza nella produzione di calze a
compressione e ha sviluppato una calza per lo sport
e una per tutti i giorni. Quest’ultima è utile anche
per i lunghi viaggi in aereo. Le calze a compressione
aiutano contro gambe pesanti e gonfie e possono
prevenire le affezioni delle vene come anche la
cellulite. Le calze sane sono nell’offerta di Ryffel
Running, un partner di Helsana.
App
Generici: app ora disponibile
Controllate in qualsiasi momento per
quali preparati originali sono disponibili
dei farmaci generici in Svizzera e quanto
si può risparmiare con questi. L’app
Pro-Generika, annunciata nella rivista
senso 3/11, ha richiesto più tempo del
previsto per lo sviluppo. Adesso è disponibile e può essere caricata gratuitamente
sullo smartphone.
Nere per tutti i giorni,
bianche per lo sport.
Gratuito.
Per iPhone e Android.
5
Focus
Mario Erdheim è a favore
dei contatti reali, che
non sono sostituibili dai
contatti su Facebook.
6
Foto: Jürg Waldmeier
senso 1 12
•
Fokus
Focus
La solitudine
rende depressi
Le depressioni e i disturbi d’ansia sono diventate
affezioni psichiche molto diffuse. Lo psicoanalista
Mario Erdheim spiega cosa ci fa ammalare.
Testo: Juliane Lutz
I
l signore di una certa età con i vivi occhi scuri ci accoglie nel suo studio zurighese, un locale molto grande con
con il divanetto di rigore e migliaia di
libri. Dal 1975 Mario Erdheim cura qui le
persone che soffrono di disturbi psichici.
Ma il settantunenne non si è fatto un
nome solo come psicoanalista. È anche
etnologo diplomato ed è considerato uno
dei più importanti rappresentanti attuali
dell’etnopsicoanalisi, che si occupa di
confrontare le evoluzioni individuali e
sociali tra le culture.
Erdheim è dunque uno che riflette per
professione sui motivi per i quali così
tante persone soffrono di disturbi d’ansia,
di turbe del sonno e di depressioni. Secondo una ricerca eseguita a livello europeo, il 38,2 per cento degli abitanti dei 27
stati dell’UE, dell’Islanda, della Norvegia
e della Svizzera soffre di disturbi psichici.
La frequenza è simile in tutte le fasce d’e-
tà e molto diffusa anche tra i bambini e
gli adolescenti.
Secondo stime dell’OMS, entro il 2020 la
depressione sarà la malattia più diffusa
dopo quelle del sistema cardiocircolatorio. Secondo la ricerca europea sulla salute psichica, fa già parte delle forme più
frequenti di disturbo psichico. In Svizzera ci sarebbero fino a 500 000 persone in
cura medica a causa della depressione.
Mario Erdheim, perché ci sono così tante
persone depresse?
Una causa è la solitudine nella società.
Non per caso che nei paesi del terzo mondo la depressione è meno diffusa. In quei
paesi la gente vive ancora in stretto vicinato nei loro villaggi e città. Questo dà
una forte sensazione di appartenenza.
Ognuno ne ha bisogno. Ma il villaggio
idilliaco, nel quale si restava per tutta la
vita e dove si conoscevano tutti, non è
La persona
Mario Erdheim è nato nel 1940 a Quito in Ecuador ed è venuto in Svizzera
quando era adolescente. Ha studiato etnologia, storia e psicologia a Vienna,
Basilea e Madrid. Ha seguito la formazione di psicoanalista a Zurigo, dove
ha lavorato dal 1969 al 1975 come insegnante di storia. Nel 1985 è poi stato
abilitato presso L’Università di Francoforte. Là, come pure a Salisburgo, a
Vienna e a Darmstadt ha avuto cattedre onorifiche. Pratica la psicoanalisi
a Zurigo.
senso 1 12
•
più la realtà di molte persone in Europa.
A questo si aggiunge il fatto che le famiglie sono sempre più piccole. Anche la
fede religiosa trasmette un senso di comunità, ma l’influenza delle chiese si riduce qui quasi quotidianamente. Ma che
l’essere umano abbia bisogno di un qualche genere di comunità si vede dal rifiorire dei movimenti islamici ed esoterici. E
anche la mobilità del giorno d’oggi non
facilita certo l’instaurazione di legami.
Ma oggi c’è Facebook. Consente di
trovare amici in ogni momento.
Facebook crea essenzialmente relazioni
virtuali. Chi in questo contesto dice di
avere cento amici è probabilmente una
persona solitaria, dato che le amicizie si
basano su contatti reali. Esse non poggiano sulla ricerca di un vantaggio, bensì
sulle affinità e, affinché fioriscano, devono essere curate. Questo è irrealizzabile
con centinaia di persone.
Anche se di regola le persone colpite non ne
parlano, secondo la grande ricerca a livello
europeo i disturbi d’ansia, con circa 62 milioni di persone colpite annualmente, sono in testa alla classifica delle affezioni psichiche,
prima delle turbe del sonno e delle depressioni.
Cosa genera l’ansia?
La vita non è diventata solo più complicata, bensì anche molto più ricca di beni
7
Focus
In Europa
soffrono
circa
165
milioni
DI PERSONE
di disturbi d’ansia,
di turbe del sonno e
di depressioni.
Il
66%
di tutti i
disturbi
PSICHICI
viene curato
in Europa in modo
inadeguato.
materiali. Di conseguenza le esigenze
sono elevate. I figli devono frequentare il
liceo e quindi l’università. I beni materiali sono oggetto di spreco e i viaggi in terre
lontane sono diventati una cosa ovvia.
Ma esclusi pochi privilegiati, la maggior
parte delle persone può permettersi questo benessere solo a malapena e pertanto
teme costantemente di perderlo. Mentre
per i miei genitori era ancora sicuro che
per me la vita sarebbe stata migliore, io
non ne sono tanto sicuro per quanto riguarda i miei figli e nipoti. E questa incertezza genera uno stato di ansia.
Quale ruolo ha in tutto questo l’attuale
situazione economica?
Le notizie continue dei media alimentano ovviamente questi timori. Di regola
sono i timori esistenziali di carattere economico e politico, come la disoccupazione o l’inforestieramento eccessivo, che
generano i disturbi d’ansia e gli attacchi
di panico. Ma spesso le persone colpite
non sono consapevoli delle cause del loro
affanno e batticuore. È molto sgradevole
dover fronteggiare timori contro i quali
non si può fare nulla. A confronto i sintomi fisici sono più facili da curare. Credendo in qualche loro mancanza, molti pazienti che soffrono d’ansia passano da un
medico a un altro. In parte si sottomettono a costosi trattamenti, che canalizzano
le loro ansie esistenziali, ma non le eliminano. Si potrebbe dire, parafrasando
Freud, che uno dei compiti della psicoterapia è quello di impedire il trasferimento al corpo delle paure generate da fattori
economici e politici.
Le ricerche dimostrano che le persone che soffrono di disturbi psichici non sono più un
gruppo marginale che può essere trascurato.
Se quasi il 40 per cento degli europei soffre di
8
disturbi psichici, «questo grava sulla società», come rileva Hans-Ulrich Wittchen. Il direttore dell’Istituto di psicologia clinica e psicoterapia dell’Università tecnica di Dresda
ha diretto la citata ricerca sulla salute psichica. E per lo psicoanalista è facile chiedersi se le
cause di tanti disturbi non siano in parte da
ricercare proprio nella società.
La quotidianità è troppo stressante, la
pressione sul lavoro e l’insicurezza delle
relazioni sono ormai troppo grandi?
Molti di questi disturbi sono reazioni allo
stress. Le giornate sono adesso completamente pianificate perché le persone devono trovare il tempo per la professione,
le relazioni e la famiglia. Inoltre il forte
aumento della mobilità rende spesso necessaria la condizione di fare il pendolare
o di lavorare all’estero. Questo andirivieni tra tutti i compiti e i luoghi rende nervose le persone e a lungo termine conduce alla sgradevole sensazione di non
avere mai quello che veramente si vuole.
Questo aumenta lo stress. Quello che accade nella società somiglia, a mio modo
di vedere, alle competizioni sportive ai
massimi livelli.
Perché?
Anche la società ci impone di andare
sempre più rapidamente, più in alto e più
lontano. A molti vengono richieste prestazioni nella quotidianità confrontabili
con quelle dello sport di punta. Per tale
motivo sono sempre di più le persone che
hanno bisogno di assistenza psicologica.
Come gli sportivi di punta, che sono spesso assistiti da psicologi per poter resistere
alla tensione straordinaria alla quale
sono esposti durante le gare.
Il sovraccarico ci fa ammalare?
Sì, ma uno dei motivi della grande fresenso 1 12
•
Focus
«I bambini dovrebbero
avere più spazio d’azione
per instaurare amicizie.»
Le amicizie vengono strette sin dall'infanzia.
quenza di disturbi psichici sta anche nel
fatto che siamo molto più sensibili delle
generazioni precedenti. Quando ero adolescente a nessun dentista sarebbe venuta l’idea di offrire iniezioni anestetizzanti. Oggi sono quasi uno standard anche
nei controlli dei denti.
Siamo diventati troppo deboli per la
durezza della vita?
No. Questa sensibilità è necessaria per
poter affrontare la vita d’ogni giorno. Nei
confronti delle persone di 50 anni fa i nostri sensi devono essere molto più ricettivi per poter elaborare tutte le informazioni. Dobbiamo anche filtrare costantemente
queste impressioni alle quali siamo esposti tutto il giorno. Questo è uno sforzo
mentale enorme. Anche questo spiega
perché oggi è più facile ammalarsi psichicamente che in passato, dove si lavorava
di più fisicamente.
Dopo 36 anni di attività come psicoanalista,
Mario Erdheim ritiene comunque che la causa principale di molte affezioni psichiche stia
nei disturbi relazionali. Per tale motivo consiglia a tutti di instaurare un paio di amicizie
solide, anche se non è una cosa facile. Nella
senso 1 12
•
Foto: Gettyimages
foga di raggiungere il successo e la realizzazione personale abbiamo spesso messo da
parte le relazioni. Ed effettivamente disimparato come si stringono amicizie disinteressate
e come comportarsi da amico. Ma le relazioni
non si possono ordinare online. C’è bisogno
della volontà di agire, del coraggio di affrontare il rischio di essere feriti perché non ogni
manifestazione di simpatia viene ricambiata.
Il singolo individuo può curare le
amicizie, ma come può la società
contrastare un’ulteriore diffusione dei
disturbi psichici?
Da sempre le scuole sono il luogo in cui si
impara a relazionarsi e dove si stringono
amicizie. Ma oggi l’aspetto più importante è quello di ottenere buoni voti. Invece
di allestire continuamente piani di studio, sarebbe più importante dare ai bambini più spazio d’azione per instaurare
amicizie. Ne varrebbe la pena sotto ogni
punto di vista e contrasterebbe l’insorgere di disturbi psichici.
parlano della questione per timore di
essere stigmatizzati. Cosa si può fare?
Sarebbe urgentemente necessaria una
campagna informativa per correggere
l’immagine di queste affezioni. Purtroppo i film continuano a consolidare l’immagine dell’ammalato psichico come
pazzo pericoloso. Forse sarebbe d’aiuto
anche se un numero maggiore di persone
parlasse apertamente dei propri disturbi
d’ansia e delle depressioni. Anche il movimento omosessuale aveva dapprincipio iniziato a manifestarsi alla chetichella aprendosi col tempo sempre di più.
Dalla ricerca europea è risultato che
soltanto un terzo delle persone con
affezioni psichiche viene curato in modo
adeguato. Probabilmente molti non
9
Focus
«È stato orrendo»
Tre persone colpite, un collega, un partner e un figlio parlano delle loro
esperienze con depressioni, disturbi d’ansia e turbe del sonno.
Depressioni
Disturbi d’ansia
Persona colpita
Collega
Persona colpita
André Zaalberg, 58
Roland Bart, 55
Alessia Werder, 29*
Sono soggetto alla depressione fin
dalla pubertà. Ci sono stati periodi in
cui perdevo ogni stimolo e volevo solo
dormire. Ne hanno fatto le spese il
lavoro e le relazioni. Per lungo tempo
ho pensato che fosse la mia personalità. Solo dopo aver visto un programma in televisione, nel 1996 mi sono
rivolto a uno psichiatra che ha rilevato
l’esistenza di una depressione. Da
allora ho vissuto alti e bassi con
solitudine, disoccupazione e degenze
ospedaliere. Nel 2004 ho scoperto
tramite un gruppo di autoaiuto di
Zugo l’associazione Equilibrium. Traggo un grande beneficio dagli incontri
con altre persone colpite. Non devo
spiegare molto, loro sanno come mi
sento. Oggi sono in parte impiegato
presso Equilibrium, fondo gruppi di
autoaiuto e aiuto le persone depresse
che vogliono tornare a galla. Questa
occupazione sensata è per me un
grande aiuto.
Ho conosciuto André sette anni fa in
un gruppo di autoaiuto di Zugo. Dato
che abbiamo più o meno la stessa età ed entrambi abbiamo avuto
l’esperienza del divorzio, abbiamo
fatto amicizia. Da quando lo conosco
ha vissuto momenti in parte molto difficili che lo hanno abbattuto
completamente. Se lo guardo oggi,
mi dà un’impressione di stabilità con
una mentalità positiva. Sicuramente
è d’aiuto il fatto che ha meno preoccupazioni di carattere esistenziale,
dato che ha il sostegno dell’AI. Ma per
lui è importante soprattutto l’attività
che svolge adesso con la creazione
di gruppi di autoaiuto, con i quali
può identificarsi. Vede nuovamente
prospettive per la sua vita e ho l’impressione che adesso ha un atteggiamento migliore nei confronti della
malattia che in passato.
Il primo attacco di panico si è manifestato dopo un volo aereo di lunga
durata. Mi è venuto il batticuore e credevo di soffocare. Mi hanno ricoverato
in ospedale con un sospetto di embolia polmonare. In seguito gli attacchi
si verificavano spesso ogni giorno,
ma i medici non trovavano nulla. A
un certo punto, su consiglio del mio
compagno di allora, sono andata da
uno psichiatra. Oltre alla terapia, mi
ha prescritto farmaci antidepressivi
che, seppure con interruzioni, assumo
ancora oggi in dosi minime. Per me
sono state importanti anche le sedute
di terapia respiratoria con le quali ho
imparato la tecnica di rilassamento, come l’ulteriore psicoterapia. Ho
imparato molto sulle possibili cause
degli attacchi. Molto ha a che fare con
l’ira, ma anche con il fatto che sono
stata una bambina paurosa. Grazie
all’aiuto specialistico e ai farmaci
adesso sto bene.
10
*
Nomi cambiati dalla redazione
Focus
Turbe del sonno
Partner
Persona colpita
Figlio
Sam Stiller, 34*
Ulla Järmann, 61
Urs Järmann, 33
Alessia e io stiamo insieme da un
anno e mezzo. In tutto questo tempo
non ha avuto attacchi di panico.
Questo è certamente un segno del
fatto che adesso sta bene per quanto
riguarda i disturbi d’ansia. Non avrei
mai pensato che qualcuno come
Alessia ne potesse soffrire. Dall’esterno sembra così forte. L’ho comunque
già vista di umore depresso. Questi
momenti si annunciano sempre in
modo lieve. Me ne accorgo perché
all’improvviso le vengono a mancare
l’energia e la gioia di vivere. Per me
i motivi di questo umore abbattuto
non sono sempre evidenti. Sembra
che arrivino senza ragione. In questi
frangenti tento di essere presente per
Alessia e la ascolto. A volte anch’io
non so cosa fare e lo dico apertamente. Da quando assume regolarmente
i suoi medicamenti trovo che sia
comunque più equilibrata.
Le turbe del sonno mi accompagnano
fin dal mio divorzio. Allora i problemi
mi tenevano sveglia e di giorno ero
ovviamente stanca e poco concentrata. È stato davvero orrendo. A un
certo punto il medico mi ha prescritto
un tranquillante. Ma quella non era la
soluzione giusta per me. Ho provato
le gocce di valeriana e lo jogging, ma
un miglioramento è venuto soltanto
con il training autogeno. Sono stati
i rituali serali a farmi recuperare un
ritmo di sonno regolare. Prima bevo
un tè rilassante, quindi faccio training
autogeno. Entrambi mi aiutano a
«calmarmi». Infine, già a letto, faccio
le parole crociate. Al più tardi alle
22.30 spengo la luce e mi alzo poi alle
5.45. Se non fossi riuscita da sola a risolvere i miei problemi di sonno, avrei
cercato assistenza professionale.
Nel periodo in cui mia madre aveva
quei disturbi estremi del sonno, la
percepivo come molto sensibile e
irritabile. Era anche rapidamente
esausta. Non era bello da vedere
per mio fratello e per me. Quando
poi ha iniziato a praticare il training
autogeno ha recuperato equilibrio ed
energia. Anche se oggi non le si può
telefonare troppo tardi perché va a
letto già alle 22.30, i suoi «rituali»
sembrano avere l’effetto voluto. Dorme a sufficienza ed è quindi di buon
umore. Ha molta pazienza, si prende
il tempo necessario per tutto e oggi
ha addirittura nuovamente la voglia di
fare jogging con i miei figli e con quelli
di mio fratello.
senso 1 12
•
Foto: Jürg Waldmeier
11
Focus
Può colpire chiunque
Un quarto abbondante della popolazione soffre almeno
una volta all’anno di disturbi psichici. Con maggior frequenza
si tratta di depressioni e disturbi d’ansia.
IL
6% N
degli
abitanti
in Svizzera soffre
di depressioni.
Le donne rappresentano circa il doppio
degli uomini.
2%
all’anno
è il numero
delle nuove affezioni.
Addirittura i bambini
possono soffrire
di depressione.
onostante la loro grande diffusione le affezioni psichiche
vengono sovente tabuizzate.
E si ritrova spesso anche il
pregiudizio secondo il quale basterebbe
una volontà forte per risolvere questi
problemi. Entrambe le concezioni sono
tanto errate quanto dannose e accrescono il disagio già grande delle persone
colpite, come pure del loro ambiente familiare e sociale.
La depressione: una vera malattia
La depressione è l’affezione psichica più
frequente in età adulta. Può colpire chiunque in qualsiasi momento, a prescindere
dallo stato sociale, dal sesso e dall’età. La
depressione non può essere equiparata
all’umore abbattuto e non ha nulla a che
vedere con la volontà debole. Si tratta di
un’affezione grave della sfera dei sentimenti. Nella depressione si manifesta uno
squilibrio dei neurotrasmettitori noradrenalina, serotonina e dopamina. Le cause
sono multifattoriali. La predisposizione
ereditaria può favorire la depressione.
L’affezione si manifesta con abbattimento, mancanza di interesse e carenza di stimoli. Altri sintomi sono disturbi del sonno, mancanza di appetito, difficoltà di
concentrazione, mancanza di autostima,
sensi di colpa e ansia. In caso di depressione si manifestano spesso anche disturbi fisici quali mal di testa o di stomaco,
difficoltà di digestione o mal di cuore.
Secondo la gravità possono insorgere
pensieri e azioni volti al suicidio. Tra le
persone di età inferiore ai 40 anni il suicidio in seguito a depressione è la seconda
causa di decesso in ordine di frequenza.
Antidepressivi e psicoterapia
La cura delle depressione si basa su una
concezione integrale, nella quale trovano
12
applicazione vari approcci psicoterapeutici e una terapia medicamentosa a base
di antidepressivi (NdR: offerta a pag. 19).
Per la depressione stagionale, di incidenza da leggera a media, si registrano buoni
esiti anche con la cromoterapia.
I farmaci antidepressivi si impiegano soprattutto nei casi di incidenza da media a
grave in combinazione con la psicoterapia. Nei casi di depressione leggera si possono ottenere buoni risultati con la sola
psicoterapia. Gli antidepressivi, anche
preparati vegetali a base di iperico, agiscono tutti tramite l’azione sui neurotrasmettitori noradrenalina, serotonina e
dopamina. L’effetto antidepressivo della
terapia medicamentosa si manifesta con
un ritardo da due a quattro settimane,
motivo per il quale si può decidere in merito alla sostituzione del medicamento
solo dopo quattro settimane.
Quando l’ansia fa ammalare
I disturbi d’ansia comprendono affezioni
psichiche per le quali ci sono in primo
luogo timori indefiniti oppure la paura
generata da aspetti o situazioni particolari. Si distingue tra i disturbi di panico, le
fobie e l’ansia generalizzata. Tutti questi
disturbi hanno in comune il timore esagerato delle persone colpite nei confronti
di cose o situazioni per le quali le persone
sane avrebbero solo un po’ di timore o
non ne avrebbero affatto. I sintomi principali sono batticuore, respiro affannoso,
senso di oppressione, sudorazione eccessiva, nausea, capogiri e tremolio.
Attacchi di panico a ciel sereno
I disturbi di panico sono contraddistinti
da attacchi ricorrenti e improvvisi, non
causati da circostanze esterne. L’attacco
di panico è a sua volta una sensazione di
ansia molto forte, di durata limitata. Può
senso 1 12
•
Focus
verificarsi in tutti i tipi di disturbi d’ansia. Un attacco di panico si manifesta improvvisamente e inaspettatamente e raggiunge il culmine in pochi minuti. Di
regola si affievolisce dopo 10-30 minuti,
ma può anche durare diverse ore.
Più che fobie degli animali
Per le fobie l’ansia è generata da soggetti o
situazioni chiaramente definiti, di regola
fondamentalmente non pericolosi.
L’agorafobia comprende le paure scatenate da luoghi o situazioni specifiche come
gli spazi stretti, i grandi assembramenti
di persone o i posti particolari. In situazioni di questo genere si manifesta innanzitutto la paura di non poter fuggire,
di non ricevere aiuto in tempo utile o di
venire a trovarsi in frangenti incresciosi.
Le persone in questione tentano di evitare simili luoghi o situazioni, ma questo
non corrisponde sempre all’andamento
della loro vita.
La fobia sociale è contraddistinta dalla
paura di trovarsi al centro dell’attenzione. Hanno il timore di fare brutte figure,
di essere osservati e della critica negativa.
La fobia sociale è il più frequente dei disturbi d’ansia.
Le fobie specifiche, come quelle nei confronti di animali, ad esempio ragni e topi,
oppure le fobie legate a situazioni, ad
esempio la paura dell’altitudine o dell’aereo, sono a loro volta molto diffuse. Essenzialmente necessitano di essere curate nei casi molto gravi.
Ansia diffusa per mesi
Il disturbo d’ansia diffuso è una paura
indefinita, di regola nei confronti degli
avvenimenti quotidiani. Dura diversi
mesi e spesso è accompagnato da disturbi
aggiuntivi di natura psichica o fisica. Le
cure dei disturbi d’ansia sono di regola
senso 1 12
•
Illustrazione: Crafft
costituite da una combinazione di psicoterapia (soprattutto terapia comportamentale e cognitiva) e di trattamento medicamentoso. Per i disturbi di panico il
metodo di prima scelta comprende la
sola psicoterapia.
La terapia medicamentosa da sola non è
consigliata per i disturbi d’ansia perché a
lungo termine è meno efficace della psicoterapia o della terapia combinata.
IL
50%
di tutti
i casi
di disturbi d’ansia
non viene diagnosticato. Solo una
piccola parte dei
casi viene curata.
IL
17%
delle
persone
sa med. ni
La dottS.sim
one Er
subisce disturbi
d’ansia prima o poi
nella vita. Può trattarsi di disturbi di
panico, di fobie e di
ansia generalizzata.
Dott.ssa med. Simone Erni-Müller,
medico specialista di medicina
generale e medicina sportiva, Studio
medico associato mediX, Zurigo.
www.medix-gruppenpraxis.ch
13
Helsana
netCare:
prima in farmacia
Il 2 aprile 200 farmacie in Svizzera diventeranno
farmacie netCare. I relativi farmacisti sono istruiti
in particolare per fungere da primo interlocutore
per individuare e curare piccoli problemi di salute.
Consulenza diretta
Il farmacista fornisce consigli
competenti e raccomanda
i medicamenti.
Senza appuntamento
Casi in cui in futuro può valere
la pena andare in farmacia.
Esempio pratico:
mal di gola il sabato
Liliana P. di dodici anni si sveglia con un
forte mal di gola. Vorrebbe restare a letto.
Proprio adesso che tutta la famiglia è in
procinto di partire per le vacanze!
Non poteva capitare più a sproposito perché per giunta è anche sabato. Gli studi
medici sono chiusi e il pronto soccorso è
troppo lontano. E se si tratta di qualcosa
di serio? Potranno poi partire? A questo
punto il papà di Liliana ha l’idea risolutrice: «Ma la farmacia all’angolo non offre
forse un nuovo servizio?»
Mezz’ora dopo Liliana e suo padre si trovano nella vicina farmacia netCare e
spiegano il loro problema alla farmacista.
Questa li accoglie nel locale di consulenza e ascolta con pazienza, quindi pone
14
senso 1 12
•
Helsana
Se necessario dal medico
Nei casi urgenti il paziente viene
indirizzato a uno studio medico
oppure a un ospedale.
Collegamento con il medico
Se è necessario il parere di un
medico si può stabilire un
collegamento video con Medgate.
qualche domanda: quando si sono manifestati i primi sintomi? Liliana ha la febbre? In precedenza suo padre le aveva
misurato la febbre rilevando che aveva
un po' di temperatura. Nel frattempo ha
anche il naso intasato.
La farmacista dà uno sguardo alla gola di
Liliana e dopo altre domande e risposte si
pronuncia: dovrebbe trattarsi di un’infiammazione banale della gola che scomparirà probabilmente da sola. Per combattere i dolori la farmacista consiglia
l’assunzione di pastiglie e una soluzione
per fare gargarismi. Se Liliana passa a letto il resto della giornata e si riguarda anche nei prossimi giorni, le vacanze non
dovrebbero essere compromesse. I genitori dovrebbero portarla nuovamente a
farla vedere o quanto meno telefonare
solo se il suo stato non dovesse migliorare nel corso della settimana seguente.
La situazione sarebbe stata differente se
le tonsille di Liliana fossero state gonfie e
se nella parte posteriore della faringe ci
fossero state placche. Ma anche in questo
caso la farmacia netCare avrebbe potuto
aiutare tramite il collegamento video con
senso 1 12
•
Illustrazione: Lina Müller
un medico. Questa possibilità è pratica
non solo di sabato, ma anche per tutti coloro che non hanno un medico curante o
hanno poco tempo.
Il Centro di telemedicina Medgate è già
noto agli assicurati di Helsana per via
della consulenza sanitaria telefonica gratuita. Attraverso il loro collegamento video le farmacie netCare fanno un ulteriore passo in più: entro 20 minuti si può
stabilire il contatto con un medico in un
locale separato. La trasmissione dell’immagine su uno schermo grande e il suono
sono tanto buoni da dare l’impressione
di essere veramente seduti davanti al
medico. Se il medico di Medgate prescrive un medicamento soggetto a ricetta, il
paziente lo può acquistare direttamente
presso la farmacia e farlo conteggiare tramite l’assicuratore.
Competenze fino ad
oggi sprecate
La storia di Liliana è inventata, ma potrebbe presto verificarsi: dal 2 aprile 200
farmacie in tutta la Svizzera costituiranno con netCare una nuova rete di approvvigionamento (sintesi alla pagina seguente). «Siamo dell’opinione che i
farmacisti ben si prestano ad essere un
possibile primo interlocutore», dice Oliver Reich, che è alla guida del progetto
presso Helsana. «Sprechiamo preziose
competenze, se lasciamo che farmacisti
diplomati continuino, come è oggi il
caso, a lavorare soprattutto come personale di vendita.» Nel progetto Reich vede
opportunità per tutti: «Agiamo in vista
della prevista penuria di medici di famiglia, i pazienti ricevono un aiuto semplice e senza dover prendere un appuntamento e il mestiere di farmacista diventa
più interessante e variato.»
Già da tempo i farmacisti vengono spesso
interpellati quando sussistono problemi
di salute e in qualità di specialisti diplomati sanno quale medicamento è idoneo
per quale disturbo della salute. Nell’ambito del progetto pilota che durerà due
anni, in collaborazione con Helsana e con
l’offerente di telemedicina Medgate, l’associazione dei farmacisti pharmaSuisse
15
Helsana
200 farmacie
partecipano a netCare.
Tutti gli indirizzi su
www.helsana.ch/netcare_it
amplierà questa capacità fino a farne
un’offerta professionale.
Il perfezionamento appositamente concepito e speciali diagrammi di flusso aiuteranno i farmacisti a porre le domande
decisive. Con questo smistamento le malattie serie passano all’attenzione del medico nel giusto momento. I diagrammi
sono stati elaborati in collaborazione con
Medgate secondo lo stato attuale delle conoscenze mediche. È nuovo anche il fatto
che i farmacisti netCare documentano la
loro consulenza e in questo modo imparano costantemente gli uni dagli altri.
Nella maggior parte delle farmacie partecipanti sono peraltro due i farmacisti che
hanno acquisito la formazione supplementare. Infatti nella consulenza netCare non possono farsi sostituire dalle assistenti di farmacia.
Gratuito per gli
assicurati di Helsana
Contrariamente alla raccomandazione
rapida e informale di un medicamento, il
consulto netCare è a pagamento, meno
che per gli assicurati di Helsana. Questi
risparmiano ogni volta perché durante la
fase pilota Helsana riceve la prestazione
gratuitamente. Coloro che hanno scelto
un modello alternativo d’assicurazione
dovrebbero comunque parlare prima con
il loro medico di famiglia o con lo studio
medico associato. I medicamenti consigliati dal farmacista netCare possono essere fatturati senza problemi tramite Helsana. A seconda delle circostanze i costi
sono assunti dall’assicurazione di base
16
oppure dalle relative assicurazioni integrative TOP, SANA oppure COMPLETA.
Riduzione dei costi
Scienziati in posizione neutra analizzeranno inoltre se l’offerta è ben accolta e se
incrementa l’efficienza. Oliver Reich:
«Vedremo se l’analisi che sarà eseguita
dopo la fase pilota di due anni indicherà
l’efficacia, l’appropriatezza e l’economicità della consulenza netCare, affinché la
stessa possa essere inclusa nel catalogo
delle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.»
In questo caso gli assicuratori malattia
potrebbero pagare la nuova prestazione
di smistamento nella farmacia come una
visita medica, ovviamente previa deduzione della franchigia e dell’aliquota percentuale. Mentre le farmacie sostengono
con efficienza l’approvvigionamento ambulatoriale di base, gli assicurati risparmiano sui costi, cosa che dovrebbe avere
effetti di contenimento dei premi.
Trovate gli indirizzi precisi delle farmacie partecipanti, come pure un filmato introduttivo sull’argomento, sul
sito www.helsana.ch/netcare_it. Inoltre
pharmaSuisse prevede di lanciare un’applicazione per smartphone per la ricerca
rapida della farmacia netCare più vicina.
Testo: Julia Franke
Intervista
Oliver Reich è il
responsabile del
progetto presso
Helsana.
Ma netCare non indebolisce il
ruolo del medico di famiglia?
No, netCare ha lo scopo di
sgravare i medici di famiglia,
non di sostituirli. Crediamo
che Netcare completa in modo
sensato l’approvvigionamento
ambulatoriale di base. Ma siccome credere da sé non basta,
vogliamo analizzare scientificamente e con precisione questa
nuova forma.
Ma posso affidarmi a un
farmacista per un consiglio
medico?
Sì. Grazie ai loro studi di farmacologia e al perfezionamento
netCare i farmacisti possono
curare molti aspetti direttamente. E come persone attive
in ambito sanitario hanno lo
stesso obbligo del segreto
professionale come i medici.
La videoconferenza è sicura?
Assolutamente. Le immagini
e il suono sono trasmessi in
una rete chiusa e quindi sono
al riparo da accessi indebiti.
Illustrazione: Lina Müller, foto: Helsana
senso 1 12
•
Helsana
I modelli alternativi
sempre più richiesti
Sono sempre di più i clienti che optano per un modello medico di famiglia
o di telemedicina. Di regola per risparmiare sui costi. Ma pagare un
premio inferiore non significa meno qualità. Come valutano i pazienti
i loro partner medici? Uno sguardo al sondaggio di due offerenti.
«Quanto siete soddisfatti di Centramed?» hanno chiesto i centri
della salute di Altdorf, Lucerna e Zugo ai loro pazienti: l’istituto
di ricerche di mercato Ampuls ha rilevato che il 96 per cento
è soddisfatto o molto soddisfatto. Le prestazioni convincono,
a partire dal servizio, nel quale si valutano gli orari d’apertura,
gli appuntamenti, le supplenze, l’assistenza e i tempi d’attesa.
I pazienti valutano positivamente anche i medici e i terapisti
rispettivamente nella misura del 94 e del 97 per cento. Per la
riuscita delle cure è positivo il 92 per cento dei responsi. Il 95
per cento dei pazienti raccomanderebbe Centramed ad altri.
«Le cifre confermano i riscontri nella quotidianità», dice Stefan
Schütz, direttore di Meconex, di cui fanno parte i centri della
salute Centramed. «Il sondaggio contribuisce comunque alla
misurazione della qualità dei nostri servizi.» Per Stefan Schütz
il rilevamento strutturato delle prestazioni di servizio e il loro
perfezionamento rientrano nelle basi del managed care, esattamente come lo scambio di esperienze nei circoli di qualità.
Modelli alternativi d’assicurazione in aumento
Chi opta presso Helsana per un prodotto di managed care come
BeneFit PLUS rientra nella tendenza. Secondo una statistica di
santésuisse, l’associazione mantello delle casse malati, sempre
più assicurati scelgono un modello alternativo d’assicurazione
e la tendenza è in aumento anche presso Helsana. Anche
Medgate, Centro svizzero di telemedicina, lo conferma. «Negli
ultimi tre anni la domanda di telemedicina è cresciuta in modo
notevole», dice Cédric Berset, portavoce di Medgate. Secondo i
periodici sondaggi, nella consulenza medica telefonica i clienti
apprezzano la disponibilità a prescindere dall’orario, dal giorno
e dal posto. Si esprime positivamente in merito alla qualità della
consulenza il 93 per cento dei pazienti. Fondamentalmente
raccomandano Medgate ad altri perché trovano semplice il
sistema e dopo il colloquio sono sicuri di agire nel modo giusto.
Oltre il 95 per cento afferma che resterà fedele a tale modello.
Sondaggio
Il
96%
deI PAZIENTI
è soddisfatto o molto soddisfatto
della prestazione di Centramed.
95%
Il
dei pazienti raccomanderebbe
Centramed ad altri.
93%
Il
degli interpellati ha un parere positivo
sulla qualità della consulenza.
94%
Il
degli interpellati valuta
positivamente la cura medica.
92%
Il
degli interpellati valuta positivamente
il successo della cura
Potete trovare informazioni sul prodotto BeneFit PLUS e sulle
reti di medici su www.helsana.ch/reti_di_medici.
Testo: Daniela Schori
senso 1 12
•
17
Helsana
Quando i bagni rilassanti
diventano inutili
Chi soffre di depressione può comunque contare su un aiuto: con nuove offerte
Helsana contribuisce a prevenire affezioni psichiche e ad alleviare quelle esistenti.
Alleanza contro la depressione
Dal 2011 Helsana è membro della «Alleanza contro la depressione», gestita
dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Si tratta di una rete che ha lo scopo di
sensibilizzare la popolazione e gli specialisti in merito all’argomento depressione.
Le alleanze cantonali sono indicate nell’opuscolo di Helsana «La depressione può
colpire chiunque» come pure su www.helsana.ch/depressione.
18
Foto: Gettyimages
senso 1 12
•
Helsana
D
a mesi la 53enne Anna Meier *
dorme male. La mattina fa fatica ad alzarsi, durante il giorno
si sente stanca, non vede l’ora
che venga sera per potersi coricare. Ma
già dopo due o tre ore si sveglia madida di
sudore. Al mattino, quando suona la sveglia, si sente spossata e contemporaneamente nervosa. Da quando questa madre
sola di due adolescenti si è assunta l’onere dell’assistenza a sua madre, gravemente malata, è vittima di una spirale psichica discendente. Già da molto tempo non
riesce più a gioire di nulla, vede tutto
nero, si sente esausta. I sali da bagno, che
una sua amica le ha dato contro il suo
umore depresso, da tempo non fanno più
effetto. Anna soffre di depressione.
Ma non è un caso isolato: in Svizzera una
persona su quattro è vittima almeno una
volta nella vita di una seria depressione.
La malattia colpisce in particolare le persone tra i 15 e i 34 anni e quelle tra i 45 e i
54 anni. Ma a prescindere dall’età, la depressione può colpire chiunque. Le cause
tipiche sono le situazioni di forte stress,
come il decesso di una persona cara, le
malattie croniche, la perdita del posto di
lavoro, le situazioni negative sopportate
per anni, le separazioni o gli eventi traumatici vissuti nell’infanzia. Inoltre, la depressione ha molti aspetti. Spesso si nasconde dietro a una malattia fisica, che si
rivela essere sintomo di una depressione
solo in seguito a esami più accurati.
Le affezioni psichiche aumentano in
modo vertiginoso. Se ne accorge anche
Helsana. Nel solo 2010 i costi per le affezioni psichiche registrati presso Helsana
sono stati di almeno 432 milioni di fran-
senso 1 12
•
chi. Per tale motivo Helsana s’impegna
adesso attivamente in relazione alla salute psichica. Con un opuscolo informativo, con offerte di corsi (vedere a destra e a
pagina 20) e con un modulo di autotest
sensibilizza la popolazione in relazione
allo stress e alla diagnosi tempestiva della depressione.
Buone probabilità di guarigione
Secondo la responsabile del progetto «Salute psichica», Kathrin Reinli, l’individuazione tempestiva dei sintomi della
depressione è particolarmente importante. «Molto spesso la depressione è un’affezione incompresa. Vogliamo sensibilizzare la popolazione in merito ai suoi
sintomi. Spesso una depressione ha origine da una situazione gravosa. Chi cerca
aiuto in tempo utile può limitarne gli effetti.» Ma può sperare in bene anche chi
ha già una depressione. «Oggi questa affezione si può curare molto bene», dice
Kathrin Reinli.
Le cure corrono su due binari: il trattamento medicamentoso e la psicoterapia.
Dal 2011 Helsana è membro della «Alleanza contro la depressione», la cui rete fa
capo all’Ufficio federale della sanità pubblica. In Svizzera ci sono vari cantoni che
hanno costituito un’alleanza di questo
tipo. In tal modo le persone colpite come
Anna Meier dispongono di una solida
rete che offre aiuto a chi si trova in situazioni difficili.
Offerta
«Periodo no» o
depressione?
Nell’opuscolo
di Helsana «La
depressione può
colpire chiunque» trovate informazioni sulla malattia, un autotest e vari indirizzi. Ordinate la
pubblicazione gratuita mediante il tagliando oppure online su
www.helsana.ch/depressione.
La depressione può
colpire chiunque
Fattori di rischio, autoesame e interlocutori in breve
303_4c_HEL-01079-it-1011-0001-15180.pdf 1
24.11.2011 10:17:11
Con successo contro lo stress
Il seminario di Motio propone
strategie e tecniche mentali,
con le quali si possono affrontare i problemi della quotidianità per ridurre il carico dello
stress. Apprendete il rilassamento muscolare progressivo
ed elaborate un profilo personale delle risorse e un piano
individuale della salute. Il
corso dura un giorno e costa
220 franchi. Le assicurazioni
integrative SANA e COMPLETA
assumono 165 franchi (mass.
200 franchi all’anno). Informazioni su questo e altri corsi
contro lo stress sono disponibili
su www.helsana.ch/stress_it.
Testo: Daniela Diener
* Nomi cambiati dalla redazione
Ordinare l’opuscolo o
iscriversi al seminario
19
Helsana
Il potere dell’attimo
Si sa già da molto tempo: nelle situazioni difficili dovremmo mantenere
la calma, tutto il resto fa male. Oltre al rilassamento, il programma di esercizi
«Mindfulness-Based Stress Reduction» genera anche effetti curativi.
«La vita è adesso». Il titolo del filmato
Youtube del professor Jon Kabat-Zinn
esprime bene su che cosa si fonda il programma di esercizi «Mindfulness-Based
Stress Reduction» (MBSR), in italiano
«Riduzione dello stress tramite la consapevolezza»: sul potere dell’attimo. Lo
scienziato americano ha dimostrato che
un atteggiamento consapevolmente attento nella vita modifica le nostre strutture cerebrali e rinforza il sistema immunitario. «Pensiamo costantemente al
passato o al futuro», spiega Kabat-Zinn.
Così non facciamo altro che rimuginare e
ci innervosiamo. Se invece in tempi di
stress ci concentriamo sull’attimo che
stiamo vivendo, interrompiamo il turbinio dei pensieri. In questo modo spingiamo un cuneo d’arresto tra l’attimo che
genera lo stress e la nostra reazione. Il risultato: acquisiamo il necessario distacco
e la calma per poter affrontare meglio le
nostre sfide.
Europa e negli USA che offrono questi
corsi già da oltre trenta anni. In particolare le persone con dolori e malattie, per le
quali Kabat-Zinn ha sviluppato il suo metodo, ottengono sollievo e una nuova
qualità di vita. Il programma di esercizi
MBSR è idoneo per problematiche psichiche leggere, come pure nei casi di ipertensione, dolori alla schiena, cancro o
sclerosi multipla. Ma anche chi si sente
semplicemente nervoso oppure oberato
può trovare una calma maggiore con questo metodo e prevenire così i disturbi dovuti allo stress.
Le istruzioni relative agli esercizi sono
chiare e concrete. Una volta imparati gli
esercizi, si possono integrare nella vita
quotidiana, sia in casa che sul lavoro.
Testo: Daniela Diener
Offerta
Novità: Helsana paga un
contributo per i corsi MBSR
Dal 1° gennaio 2012 Helsana
paga dalle assicurazioni integrative SANA e COMPLETA un
contributo (al mass. 200 franchi
per anno civile) per i corsi
MBSR, a condizione che gli
insegnanti di tali corsi abbiano
aderito all’Associazione MBSR
Svizzera. Il corso, che dura otto
settimane, si rivolge alle persone che con la consapevolezza
vogliono ottenere una migliore
gestione dello stress nella vita
quotidiana. Trovate maggiori
informazioni sui corsi MBSR su
www.helsana.ch/mbsr_it.
L’esercizio è un buon maestro
Per chi vuole apprendere l’atteggiamento
di consapevolezza ci sono i corsi MBSR.
Ci sono cliniche e centri della salute in
20
Foto: iStockphoto
senso 1 12
•
Helsana
Fino al
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Come beneficiare dell’offerta
Visitate il sito web del nostro club dei clienti www.helsana.ch/primeclub_it e
selezionate l’offerta che desiderate. Dopo la registrazione potete stampare il
vostro buono che dovrete poi prendere con voi alla funivia per poter acquistare
la carta a prezzo ridotto. Sul sito trovate anche tutte le altre offerte del club dei
clienti e potete abbonarvi alla newsletter per non perdere nessuna promozione.
senso 1 12
•
Foto: pgc
21
Helsana
Passo dopo passo verso
il peso ideale
Nella sua vita Daniela Forte di Wattwil ha già provato numerose diete,
senza successo. Fino a che ha trovato l’offerta «apondi» di Helsana.
Da allora i chili scompaiono quasi da soli.
Con «apondi» Daniela Forte
è riuscita a ridurre il suo peso
da 108 a 77 chili.
22
Illustrazione: Crafft, foto: Jürg Waldmeier
senso 1 12
•
Helsana
D
aniela Forte afferma che la vita
è diventata più leggera. E non è
un caso che dica «più leggera»
anziché «più facile»: la quarantunenne ha già perso 26 chili nei primi
sei mesi. Mentre in passato, prima di questa dieta, doveva acquistare vestiti solo
nei negozi specializzati in taglie molto
forti, adesso può cercare in ogni negozio
capi d’abbigliamento carini nelle normali taglie da confezione. Questa casalinga e
mamma diurna alta 1,59 metri ha ridotto
nel frattempo il suo peso corporeo da 108
a 77 chili. Il suo peso auspicato: 58 chilogrammi. «Con molta euforia ho indicato
nel portale Internet eBalance una riduzione di peso di 50 chilogrammi. Secondo
il programma dovrei farcela in un anno»,
ci spiega con ottimismo.
Nella primavera del 2011 Daniela Forte
ha optato a favore dell’offerta «apondi»
di Helsana. Questa offerta è stata sviluppata da Helsana in collaborazione con
l’associazione «Action d», che si impegna
nella prevenzione del diabete. «apondi»
aiuta le persone in sovrappeso con un
IMC a partire da 25 a ridurre il loro peso
corporeo e quindi a limitare il rischio di
ammalarsi un giorno di diabete di tipo 2.
In questa offerta sono disponibili tre varianti: si può scegliere tra il portale Internet eBalance oppure un coaching personale di cinque ore o una combinazione di
entrambi. Chi partecipa per sei mesi al
portale Internet eBalance, riceve ulteriori
sei mesi gratuiti. Daniela Forte ha deciso
a favore del programma su Internet.
Destreggiarsi con la pizza
«Un po’ di ciccia addosso» l’ha sempre
avuta. Ma dopo la nascita dei suoi due
figli la bilancia le segnava ogni anno un
chilogrammo in più. Ha visto il fallimento di varie diete. Tuttavia il programma
senso 1 12
•
eBalance su Internet l’ha convinta fin
dall’inizio. Nel diario elettronico iscrive
quello che mangia e l’attività fisica che
pratica. In caso di domande invia e-mail
agli esperti di eBalance e scambia idee
con altre persone nel forum. Trova che
tutto sia semplice e chiaro. Dimagrire
non le risulta difficile perché non deve
rinunciare a nessun cibo. Deve solo mangiarne di meno. Il fatto che i dolciumi siano permessi solo in porzioni minime non
la disturba. «Preferisco comunque le pietanze sostanziose.» Per tale motivo di tanto in tanto va con la famiglia a mangiare
una pizza. «Quindi lo si inserisce più o
meno nel programma, con assoluta precisione non funziona, bisogna destreggiarsi, ma rientra nei limiti.»
Complimenti simpatici
Con eBalance evita il cattivo umore delle
diete passate, si sente proprio bene. Questo viene anche dal fatto che nella sua
quotidianità non deve cambiare quasi
nulla. Per suo marito, per la figlia di 13
anni e per il figlio di 15 anni cucina le
stesse cose come per sé stessa. La sola differenza sta nel fatto che pesa la sua porzione. E quando per i ragazzi c’è pollo
fritto, lei bolle la sua parte. I ragazzi trovano simpatico il fatto che la mamma
perda peso. Ultimamente il ragazzo le ha
perfino detto che ha un aspetto molto più
felice che in passato. Lei stessa non ha
però notato il fatto di avere un’altra attitudine. «Avevo già prima la sensazione di
essere felice.»
Sempre con l’obiettivo in vista, Daniela
Forte è lieta dei traguardi intermedi.
«Quando peserò meno di 70 chili sarò felicissima», e incoraggia sé stessa: «Non
dovrebbe più durare tanto come finora.»
I miei consigli
1. Bere almeno 2 litri d’acqua al
giorno. Oltre al caffè e al tè
bevo ogni mattina, ogni pomeriggio
e ogni sera una bottiglia d’acqua
da 7,5 dl.
2. Praticare un’attività fisica
più intensa che d’abitudine da 2 a
3 volte la settimana. Faccio brevi
giri in bicicletta oppure cammino
a passo sostenuto. Più acquisto
forma è più riesco a fare.
3. In caso di inviti o pasti al ristorante «smaltire prima» le calorie:
pratico attività fisica prima affinché
il mio bilancio calorico sia corretto
alla fine della giornata.
Testo: Daniela Diener
23
Helsana
2013: buone prospettive
L’ultimo anno d’esercizio è stato buono per Helsana. E ne hanno beneficiato
anche i clienti. Grazie alla consistenza delle riserve il CEO Daniel H. Schmutz
prevede per il 2013 un’evoluzione moderata dei premi nell’ambito dell’assicurazione di base. Gli assicurati LCA possono contare su ulteriori riduzioni.
D
opo due anni difficili Helsana
fa segnare per il 2011 un utile
di 190 milioni. Da cosa deriva?
Importanti operatori del sistema sanitario hanno svolto bene i loro
compiti, tra questi anche Helsana. Grazie
agli interventi dello Stato, ad esempio in
merito ai prezzi dei medicamenti, e ai nostri sforzi nell’ambito delle prestazioni, i
costi sono aumentati al di sotto della media. Inoltre abbiamo ridotto notevolmente i nostri oneri d’esercizio. E infine anche i nostri investimenti di capitale
hanno fatto segnare un ottimo risultato,
nonostante il difficile anno borsistico.
Una cosa colpisce: una parte notevole
dell’utile deriva dal settore più contenuto delle assicurazioni integrative.
Ci siamo resi conto presto di questa evoluzione e siamo stati l’unico assicuratore
malattia a optare per il 2012 a favore di
una riduzione volontaria in tutte le assicurazioni integrative ospedaliere. Ben
950 000 clienti beneficiano di tale riduzione, che vogliamo mantenere anche
per il 2013. Forse sarà addirittura possibile una riduzione maggiore. Ne sapremo
di più in estate.
L’assicurazione di base non ha scopo di
lucro. Molti assicurati si chiederanno se
non hanno pagato premi troppo elevati?
Dall’assicurazione di base non si possono
ripartire utili. Pertanto il saldo positivo
va unicamente a vantaggio dei nostri
clienti, cosa che nel nostro caso avviene
tramite le riserve. Nei difficili anni precedenti queste si sono ridotte fortemente,
ma adesso le abbiamo ricostituite. Grazie
24
«La Svizzera ha uno dei
migliori sistemi sanitari, se
non il migliore in assoluto.»
a queste riserve in futuro potremo evitare
aumenti estremi dei premi. Per quelli del
2013 prevedo nuovamente un aumento
moderato nell’ordine di una percentuale
molto bassa. Questo premesso che la situazione dei costi non peggiori drasticamente in base a sviluppi oggi non ancora
noti. Ad esempio in seguito alle conseguenze del nuovo finanziamento ospedaliero o dei forfait per caso degli ospedali.
Oltre al risultato è aumentato nuovamente anche il numero degli assicurati.
Di questo mi rallegro in modo particolare. Siamo riusciti a ridurre della metà il
numero dei passaggi alla concorrenza.
Credo che i motivi si situano nei provvedimenti presi a favore della clientela,
come la migliore raggiungibilità telefonica oppure la maggiore celerità nel disbrigo delle pendenze. Abbiamo inoltre acquisito numerosi nuovi clienti grazie ai
premi interessanti e alle offerte.
In passato il gruppo Helsana acquisiva
clienti in base a una strategia aggressiva.
Si torna nuovamente a tale approccio?
No. Un’azienda sana deve avere una certa
crescita, ma non vogliamo tornare ai
tempi in cui acquisivamo quanti più
clienti possibile con prezzi dumping.
Una strategia simile nasconde rischi che
vogliamo evitare. Oggi offriamo prodotti
interessanti a prezzi ragionevoli e in questo modo siamo in grado di crescere in
modo durevole.
Dal 2011 una cooperativa d’acquisti
costituita da Helsana, Sanitas e CPT
acquista direttamente le prestazioni
dell’assicurazione di base. Il suo bilancio
dopo un anno?
La concorrenza incomincia a funzionare
bene. Non possiamo ad ogni modo giungere dall'oggi al domani ad una riduzione
dei costi pari al 10 per cento, dal punto
di vista economico questo non sarebbe
assolutamente possibile per gli ospedali.
Tuttavia vogliamo che con il tempo i raffronti qualitativi e dei costi tra gli ospedali generino i loro effetti.
Quale beneficio ne hanno i clienti?
Una maggiore trasparenza nell’ambito
dei costi delle prestazioni. Questo aiuta il
cliente a esercitare effettivamente la sua
libertà di scelta. Chi deve farsi operare a
un ginocchio e sa che in un ospedale si
senso 1 12
•
Helsana
Il CEO di Helsana Daniel H. Schmutz è particolarmente soddisfatto della fedeltà dei clienti nell’anno trascorso.
Per lui questo dimostra che i provvedimenti presi per migliorare il servizio alla clientela generano gli effetti voluti.
eseguono solo 2 operazioni del genere al
mese e in un altro invece se ne praticano
40 può decidere più facilmente in quale
ospedale farsi curare.
Si parla sempre più di un indebolimento
del vostro settore. È già in corso un altro
tentativo per statalizzare l’assicurazione
malattia. Come valuta il sistema attuale?
La Svizzera ha uno dei migliori sistemi
sanitari, se non il migliore in assoluto.
Non a caso, anche grazie ai numerosi assicuratori malattia privati che promuovono la responsabilità individuale degli
assicurati. A essere onesti, la discussione
in merito a provvedimenti radicali, come
può essere la statalizzazione dell’assicurazione malattia, dovrebbe iniziare chiasenso 1 12
•
Foto: Daniel Auf der Mauer
rendo quanto il sistema sia veramente
ammalato o sano.
E qual è la sua diagnosi?
La qualità del nostro approvvigionamento sanitario è estremamente alta e, in confronto agli altri paesi ricchi di questo
mondo, spendiamo per essa una parte
elevata, ma non indecente, del prodotto
interno lordo. Va detto che anche il nostro sistema non è perfetto. Ma le riforme
a piccoli passi come, ad esempio, la promozione dei sistemi di managed care
nell’assicurazione di base, sulla quale voteremo quest’anno, migliorano il sistema
sanitario più di quanto farebbe l’interdizione degli assicurati. Il passo successivo
alla cassa unica sarebbe la medicina sta-
tale. Questo rincarerebbe l’approvvigionamento sanitario e ne peggiorerebbe la
qualità. Di questo abbiamo esempi a sufficienza all’estero.
In conclusione: cosa possono aspettarsi
quest’anno i clienti da Helsana?
Un’evoluzione moderata dei premi e ulteriori progressi nel sevizio alla clientela.
Vogliamo offrire prestazioni di servizio
buone e utili e far partecipare di più i
clienti al loro sviluppo. Nessuno meglio
di loro sa di cosa hanno bisogno.
Intervista: Hugo Vuyk
25
Helsana
Aiuto per gli assicurati di Helsana
In Svizzera siamo assicurati molto bene in caso di malattia. Ma a volte
serve un aiuto in più. Ecco alcuni esempi in cui il Fondo d’assistenza della
Fondation Sana ha aiutato l’anno scorso gli assicurati di Helsana.
Oggi Flavio Burger* può di nuovo prendere in braccio suo figlio e ha iniziato una
nuova riformazione professionale dopo
aver dovuto interrompere l’ultimo tentativo. Ha 34 anni e prima faceva l’installatore di riscaldamenti, ma i dolori alla
schiena erano troppo forti.
cupata in quel momento, e questa operazione poteva essere di grande aiuto.» Era
dunque un caso per il Fondo d’assistenza;
uno veramente speciale, come aggiunge
Hirt: «È stato l’evento che più mi ha toccato l’anno scorso. Il nostro aiuto ha contribuito a ridare a questa famiglia una
speranza per il futuro.»
tura ospedaliera. Per un cliente che a
causa di una sindrome dell’intestino corto dipendeva temporaneamente dall’alimentazione artificiale, sono state pagate
le relative fatture per l'intero anno. Quattro dei quarantacinque casi esaminati dalla Commissione del fondo nel 2011 e per i
quali sono stati versati 80 000 franchi.
Poter di nuovo masticare come in passato
* Nome cambiato dalla redazione.
Metodo non ancora riconosciuto
Burger soffriva di una degenerazione dei
dischi intervertebrali, manifestatasi senza motivo esterno. L’assicurazione di base
avrebbe assunto la stabilizzazione operativa delle vertebre, ma questo metodo ha
uno svantaggio notevole: limita la mobilità. Adesso c’è un nuovo procedimento
chirurgico che non ha questo inconveniente. Il problema è che in Svizzera non
è ancora riconosciuto e quindi non può
essere pagato dall’assicurazione di base.
L’importo della fattura, pari a 15 000 franchi, andava oltre le possibilità economiche della famiglia Burger.
Una collaboratrice di Helsana si è rivolta
al Fondo d’assistenza per assicurati bisognosi della Fondation Sana, uno dei due
azionisti di Helsana. L’amministratore
Lorenz Hirt spiega il sostegno dato: «L’intera famiglia era in una situazione di
necessità, essendo anche la moglie disoc26
Tipico è il caso di una donna di 73 anni, la
cui dentatura necessitava di un risanamento totale. Il preventivo: 20 000 franchi; la Commissione del fondo ha autorizzato un contributo di 6900 franchi per
i provvedimenti medici necessari, che
Hirt giustifica come segue: «Con le cure
scelte questa signora può nuovamente
masticare come in passato.» Tutte le richieste vengono esaminate dalla Commissione del fondo, che si basa su regole
chiare e, secondo i casi, sul parere di specialisti. «Per molti trattamenti di medicina dentaria, ci affidiamo al parere di un
perito della Clinica di medicina dentaria
dell’Università di Berna», spiega Hirt.
Per un’altra assicurata di Helsana, che
aveva involontariamente disdetto l’assicurazione integrativa ospedaliera, il fondo ha contribuito al pagamento della fat-
Testo: Hugo Vuyk
Come fare?
La richiesta personale e motivata
dev’essere inoltrata per iscritto
alla Fondation Sana, con le copie
della polizza attuale dell’assicurazione malattia, quelle dell’ultima
tassazione e quelle dei certificati
medici. Le condizioni dettagliate
sono disponibili sul sito Internet
www.fondation-sana.ch oppure
direttamente presso la Fondation
Sana, Casella postale 1009, 3000
Berna 6; telefono 031 368 15 83;
e-mail [email protected].
Foto: iStockphoto
senso 1 12
•
Helsana
Quando la rendita non basta
Con le prestazioni complementari all’AVS e all’AI le persone in età AVS e gli
invalidi possono garantirsi un livello di vita dignitoso. Il diritto legale a
tali prestazioni sussiste se sono soddisfatte le relative premesse personali
ed economiche.
Le prestazioni complementari (PC) all’AVS o all’AI sono
accrediti mensili in denaro dell’assicurazione sociale. Vengono
assegnate quando le rendite con le altre entrate e la sostanza
della persona assicurata non sono sufficienti a coprire il
minimo esistenziale. Esse vengono corrisposte dai cantoni.
Esempio di calcolo:
beneficiario PC che vive
solo in casa
Calcolo delle prestazioni
Fabbisogno esistenziale generale
19 050.–
Canone di locazione lordo
11 760.–
Le prestazioni complementari annue corrispondono alla differenza tra le spese riconosciute ed i redditi computabili. Il
reddito da lavoro viene calcolato solo in parte come reddito
computabile.
Una parte della sostanza deve essere computata come reddito.
Il patrimonio già ceduto o i prestiti concessi vengono considerati nel calcolo delle prestazioni complementari.
Rimborso delle spese di malattia
Le spese dovute a malattia sono rimborsate separatamente
oltre alle prestazioni complementari. L’indennizzo concerne
l’aliquota percentuale e la franchigia dell’assicurazione
obbligatoria delle cure medico-sanitarie, le cure dentarie,
l’aiuto domiciliare, i costi di trasporto, le cure di convalescenza e altro ancora.
Spese riconosciute all’anno
Premi della cassa malati
*
Totale
CHF
3 300.–
34 110.–
Redditi computabili all’anno
Rendita AVS
Prestazione della cassa pensione
Ricavo da sostanza
Sostanza computabile
Totale
13 260.–
3 600.–
800.–
1 500.–
19 160.–
Prestazioni complementari (PC)
Spese
Buono a sapersi
meno entrate
Agli aventi diritto alle prestazioni complementari viene
rimborsato il premio dell’assicurazione obbligatoria delle
cure medico-sanitarie, ossia il relativo premio medio cantonale.
Gli aventi diritto alle prestazioni complementari sono anche
esonerati dal pagamento del canone radiotelevisivo.
È sufficiente inoltrare alla Billag la decisione di assegnazione
delle prestazioni complementari.
Chi desidera far valere il suo diritto alle prestazioni complementari, può annunciarsi all’ufficio AVS del suo comune di
domicilio. Le persone in età AVS possono inoltre avvalersi
della consulenza presso la Pro Senectute e i disabili presso
la Pro Infirmis. Sul sito www.pro-senectute.ch/eld si può
calcolare se e in quale misura sussiste il diritto alle prestazioni
complementari. Qui di fianco figura un esempio di calcolo.
PC annua
PC mensile
*
34 110.–
– 19 160.–
14 950.–
1 246.–
Importi variabili a seconda del cantone
Testo: Reto Tognina
senso 1 12
•
27
Helsana
Il baccano attorno al
doping per la mente
Da tempo la campagna di panico relativa a Ritalin attuata dai media rende
diffidente il medico specialista di Helsana René Kühne. Un giorno decide di
andare a fondo nella questione. La cronaca di una ricerca.
R
ené Kühne, medico specialista
presso Helsana, ambito Politica
sanitaria afferma che nell’uso
pratico Ritalin ha da tempo
dato buona prova di sé. Di per sé il medicamento sarebbe poco problematico. Esiste da cinquanta anni e adesso cade improvvisamente in discredito. «Mi chiedo
da cosa è nato tutto questo, da una zuffa a
scuola?» Kühne è una persona critica e
uno che ama la verità. Da tempo voleva
sapere con precisione da cosa deriva il
clamore relativo a Ritalin. Per tale motivo
tre anni fa ha iniziato una ricerca sull’argomento. «Mi irrita il fatto che la stampa
strombazzi un argomento solo perché si
vende bene in quel momento. E che i politici depongano mozioni in merito senza
che nessuno si sia mai chiesto a quanto
ammonta in effetti il consumo.»
La ricerca giusta al momento giusto
Anche la Direzione sanitaria del Canton
Zurigo ha voluto sapere tre anni fa quanto era elevato il consumo di Ritalin. Ha
quindi richiesto a Helsana se poteva fornire indicazioni in merito alle prescrizioni e ai costi nel Canton Zurigo. Perché
proprio Helsana? Kühne: «Probabilmente perché in Svizzera siamo il numero
uno tra gli assicuratori malattia e inoltre
abbiamo la nostra maggiore presenza di
mercato proprio nel Canton Zurigo».
Solo gli assicuratori malattia dispongono
dei dati completi sui costi e sulle prescrizioni dell’intera catena di trattamento.
«Pur non conoscendo le diagnosi possia28
«Non è ancora il caso di suonare le campane d’allarme.»
René Kühne, medico specialista, Helsana
mo supporre che con grande probabilità
Ritalin venga somministrato a bambini e
adolescenti in caso di sindrome da deficit
di attenzione e iperattività, in breve
ADHD, dato che non viene prescritto per
null’altro.» Per Kühne la richiesta della
Direzione sanitaria è giunta proprio nel
momento giusto, dato che aveva già iniziato la sua ricerca qualitativa su Ritalin.
Helsana era fondamentalmente interessata all’economicità. Ma la sua ricerca riguardava non tanto i costi, bensì gli
aspetti qualitativi. «Dal punto di vista
economico Ritalin è un granello di polvere nell’universo dei costi. Ma se una
persona viene curata nel modo giusto fin
dall’inizio, a lungo termine c’è anche il
risparmio sui costi.»
Quel che dura a lungo ...
La ricerca, alla quale Kühne e il suo collega Roland Rapold si sono dedicati oltre al
loro lavoro quotidiano, si è comunque
protratta nel tempo. Da una parte Kühne
ha dovuto attendere a lungo la valutazione delle cifre perché le analisi relative
alle questioni attuali di politica sanitaria
avevano la precedenza. «A volte ricevevo
indicazioni su qualcosa di cui non ricordavo più di averne fatto richiesta», ricorda
divertito. Ma non ha mai rinunciato, l’ha
presa con calma. Le valutazioni hanno
dovuto essere eseguite a tappe perché
Kühne voleva essere del tutto sicuro della
correttezza dei risultati. Come ex chirurgo è abituato a dare il cento per cento.
«Quando si opera una gamba rotta o
un’articolazione dell’anca non esiste il
buon esito al novanta per cento, ma solo
al cento per cento.» Spesso ha dovuto insistere nei confronti del suo superiore,
che avrebbe volentieri pubblicato prima
la ricerca. «Ma ho insistito affinché fosse
pubblicata solo con la sicurezza delle sue
indicazioni», dice Kühne. «Volevo evitare che già il giorno successivo arrivasse
una telefonata di contestazione.»
Per tutto il tempo Kühne ha letto le pubblicazioni rilevanti sull’argomento. Tuttavia: «Di ricerche serie ce n’è più o meno
una sola all’anno, perché sono molto onerose.» Ha interrogato anche medici, valutando le loro indicazioni con cautela,
anche perché lui stesso è un medico.
senso 1 12
•
Helsana
Il ragazzino ha forse bisogno di Ritalin? In ultima analisi è la società che risponde a questa domanda e non la medicina.
«Anche i medici cucinano solo con l’acqua», dice con spirito di autocritica.
Il Ticino sorprende
Ma cosa ha rilevato Kühne? «L’aumento
delle prescrizioni di Ritalin in Svizzera è
moderato», riassume, «a livello internazionale ci situiamo addirittura nella zona
bassa.» Dunque nulla di proporzionale al
relativo trambusto mediatico. Sicuramente bisogna tenere d’occhio l’evoluzione dal punto di vista medico, «ma non è
ancora il caso di suonare le campane d’allarme». E sicuramente si dovrebbe approfondire la questione per quanto riguarda
il Ticino, dove, secondo quanto accertato
da Kühne, si prescrive Ritalin in misura
cinque volte inferiore al resto della Svizzera. Dalle supposizioni del perché di
senso 1 12
•
Foto: Gettyimages, iStockphoto
Qual è l’età
dei consumatori di Ritalin?
La maggiore fascia di
consumatori è quella
compresa tra 9 e 15 anni
d’età. I ragazzi con una
frequenza tre volte
maggiore delle ragazze.
questa situazione sono nate interessanti
discussioni. «Improvvisamente si è sviluppata una dinamica», ricorda Kühne.
E non solo internamente.
Appena pubblicata la ricerca, sono fioccate le reazioni. Kühne accredita questo fatto unicamente all’argomento di attualità
nei media. «Ci sarebbe stato un grande
riscontro anche se la ricerca fosse stata
meno buona», commenta modestamente. Ritalin offre il fianco a molti attacchi e
da questo nasce la predilezione dei media. «La ricerca ha dato nuovamente il
pretesto per punzecchiare i medici, per
criticare la società e per avere da ridire sul
sistema scolastico.» Ma quello che ha apprezzato in modo speciale sono stati i riscontri da parte del mondo scientifico.
«Sia positivi che negativi: esprimevano
29
Helsana
ZONE
urbane /
rurali
Nelle regioni ad alto
tasso di popolazione
si prescrive più Ritalin
che in quelle meno
densamente popolate.
Per potersi sfogare senza disturbare, i bambini hanno bisogno di spazio a sufficienza.
sempre riconoscimento. Nessuno si è mai
chiesto quale fosse l'intento di Helsana in
relazione a questa ricerca, obiettando che
la medicina non è il suo compito e che farebbe meglio a limitarsi alla sua attività
di disbrigo delle prestazioni e incasso dei
premi. Proprio nessuno.»
Una questione di prospettiva
Il numero
più basso in
Ticino
Il Ticino fa segnare una
quota di prescrizioni
5 volte inferiore al resto
della Svizzera.
30
E quali sono le sue conclusioni? «A mio
avviso la diffusione dell’ADHD non è aumentata, il problema viene però recepito
con maggiore sensibilità». Che Ritalin sia
considerato utile o dannoso è, in fin dei
conti, una questione filosofica o sociale.
«Non credo che oggi ci siano più persone
con la predisposizione all’ADHD che in
passato. Se penso ai miei ricordi e a come
mi descrive mia madre quando ero bambino, oggi prescriverebbero Ritalin anche
a me. Sicuramente! Ma allora avevo il
mio spazio libero: davanti allo nostra
porta di casa a Berna c’era il bosco dove
potevo sfogarmi. Oppure combinavo
«marachelle» dalle parti della ferrovia.»
Oggi queste possibilità sono rare.
Kühne si è occupato di questioni relative
a Ritalin per tre anni. Non gli è mai venuta la tentazione di provarlo personalmente? «Sì, naturalmente l’ho provato una
volta», confessa sorridendo. E? «Ci si sente veramente in forma e si pensa: oggi
posso fare qualsiasi cosa!» Ma quando
l’effetto finisce tutto ritorna come prima.
In passato Ritalin era in voga tra gli studenti. Ma con il tempo si sono resi conto
che non imparavano meglio per il solo
fatto di poter studiare tutta la notte.
«Avevano più energia per studiare la materia, ma non per questo la stessa restava
in testa», racconta Kühne.
Aspetti interessanti della zona grigia
E adesso come intende procedere? La
ricerca finirà semplicemente in un cassetto? Kühne scuote energicamente la testa. «Quale prossimo passo vogliamo collegare i risultati con i dati clinici dei
medici perché Helsana conosce solo i dati
sul consumo di Ritalin, ma non sa nulla,
ad esempio, sui pazienti ADHD che
non vengono curati con Ritalin.»
Foto: Gettyimages, iStockphoto
senso 1 12
•
Helsana
La rubrica
di Helsi
Noci speziate
Oltre a Ritalin, il medico specialista è tentato ad effettuare ricerche anche su altri
medicamenti, soprattuto quelli della
zona grigia del lifestyle, del doping e del
wellness. Questi sarebbero idonei anche
considerando il loro chiaro collegamento
all’indicazione, ci spiega. In altre parole:
la loro prescrizione indica abbastanza
chiaramente la diagnosi. A Kühne non
dispiacerebbe sapere cosa c’è dietro il clamore che accompagna il Viagra. Anche in
questo caso una bomba mediatica?
Testo: Daniela Diener
La ricerca di Helsana su Ritalin
può essere consultata su
bit.ly/ritalin_helsana.
Salve gente! Credetemi, è stata un’estate movimentata! Da quando lavoro per Helsana, non c’è
un attimo di pace. Gli interventi nelle piscine sono
stati uno spasso, in fin dei conti passo molto
tempo in acqua. Ho potuto far vedere ai bambini
come comportarsi correttamente nel mio elemento. All’inizio mi è sembrato un po’ strano il corso
di cucina: perché speziare e mettere in forno le
noci? Quando le trovo sotto gli alberi le mangio al
naturale! Però potete credermi se vi dico che le
mandorle con la paprica e gli anacardi con il curry
erano veramente una leccornia. Se poi la cuoca
Marianne ci dice che sono molto più sani delle
patatine, impariamo anche qualcosa sull’alimentazione sana. Non mi credete se vi dico che in
cucina c’ero anche io? Allora guardate il video su
www.helsi.ch/it/. E una volta che siete sul mio
sito, potete anche scoprire quello che farò in
primavera oppure visitare anche la mia pagina in
Facebook www.facebook.com/helsi2011. Cucinando mi è venuta comunque la voglia di continuare. Vorrei assolutamente conoscere altri modi
di preparare la corteccia di salice, il meliloto e il
tarassaco. Forse farò un salto dallo «stregone»,
questo cuoco dell’Entlebuch che sembra prepari
la zuppa di fieno. Oppure chiedo a Christine Funke, che nella sua serie sulle piante officinali nella
rivista senso spiega ora anche come utilizzarle
in cucina.
A presto gente, il vostro Helsi.
senso 1 12
•
31
Helsana
In breve
www.helsana.ch
Il vostro sportello
24 ore su 24
Molte delle richieste relative
all’assicurazione malattia si
possono risolvere comodamente online 24 ore su 24,
ad esempio le modifiche
d’indirizzo o di conto, oppure
l’ordinazione di documenti.
Il modo più semplice è con il
formulario che trovate su
www.helsana.ch/contatto.
Nel migliore dei casi la
domanda trova già risposta
visitando il nostro sito su
www.helsana.ch/download,
dove trovate le condizioni
d’assicurazione, i formulari,
gli opuscoli e le liste.
Toxoplasmosi
Medicamenti
Raccomandazione ad amici
Rimborso solo in
caso di sospetto
Modifica per l’aliquota percentuale
Vale la pena
raccomandarci
Dal 1° luglio 2011 i costi di
laboratorio per l’accertamento di infezioni con toxoplasmosi durante la gravidanza
vengono assunti dall’assicurazione di base solo nei casi
di sospetto. Gruppi di esperti
in Svizzera e all’estero sono
giunti alla conclusione che
gli esami di routine finora
eseguiti (screening) non
hanno un’utilità effettiva.
Questo perché le affezioni
da toxoplasmosi nei neonati
in seguito a un’infezione
durante la gravidanza sono
estremamente rare e inoltre
la cura non è possibile.
Anche per i farmaci l’aliquota
percentuale ammonta di
regola al 10 per cento; solo per
i preparati originali con una
grande differenza di prezzo si
applicava un’aliquota del 20
per cento. Dalla metà del 2011
l’Ufficio federale della sanità
pubblica ha esteso l’aliquota
maggiorata anche ai farmaci
generici costosi e ai farmaci
co-marketing. Nella nostra
banca dati dei generici si
rilevano i medicamenti per i
quali vale l’aliquota maggiorata e quali sono le relative
varianti meno costose. Inoltre
i medicamenti con aliquota
maggiorata sono raccolti in
una lista sul nostro sito.
Siete soddisfatti di Helsana?
Allora raccomandateci ad
altri, ne vale la pena. Per ogni
nuovo cliente acquisito che
stipula un’assicurazione
presso Progrès, voi e la
persona raccomandata
ricevete un premio di vostra
scelta del valore di 50 franchi.
Il modo migliore è quello di
comunicarci la raccomandazione online tramite www.
helsana.ch/azionepiupiu,
dove trovate anche ulteriori
informazioni in merito. Se
preferite telefonare, chiamate
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lunedì a venerdì, dalle ore 8
alle ore 18).
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Numeri importanti
Servizio clienti
Per informazioni riguardanti la vostra
assicurazione malattia, ma anche se
l’indirizzo sul vostro esemplare di senso
è errato oppure se ricevete esemplari
in più non desiderati. Il numero telefonico del servizio clienti della vostra regione figura in alto a sinistra sulla vostra
polizza oppure sull’HelsanaCard.
32
Numero d’emergenza +41 43 340 16 11
In situazioni d’emergenza (soprattutto
all’estero), per questioni relative alla
protezione giuridica (Helsana-advocare,
Helsana-advocare PLUS) e per il sostegno psicologico immediato, 24 ore su
24, 7 giorni alla settimana.
Consulenza sanitaria telefonica
Avete un problema di salute improvviso e non sapete cosa fare? La nostra
consulenza sanitaria telefonica vi aiuta
in modo competente. Anche la notte
e il fine settimana. Basta telefonare
allo 0800 100 008 (gratuito per i clienti
Helsana).
senso 1 12
•
Helsana
Walking
Fitness dopo il letargo
Vitality Day
Un evento per le
scuole
Scuole attenzione: il «Vitality
Day» è una giornata piena di
divertimento, di spirito di
squadra e di idee sane,
un’alternativa alla giornata
sportiva convenzionale. Si
tratta di un evento adattato
ai livelli degli scolari e a tutte
le classi, per un’intera scuola
elementare o media. È stato
concepito da Helsana e
dall’Associazione mantello
degli insegnanti della
Svizzera orientale per il
lavoro manuale, l’economia
domestica e la creatività ed è
cofinanziato dalla Fondation
Sana. Le scuole interessate
possono farsi un’idea del
Vitality Day sul sito web
www.vitality-day.ch e ottenere
più informazioni tramite
un formulario di contatto.
Helsana sostiene le scuole
nello svolgimento di un
Vitality Day con un tool-box,
consulenza nell’attuazione
e premi per le prime tre
squadre di scolari classificate.
Dopo la pausa invernale molte persone stentano a riprendere un’attività
fisica. Perché farlo da soli? Iniziate in primavera con persone con gli
stessi intenti. L’inizio ufficiale della stagione delle corse sarà il 17 marzo
con il Kerzerslauf nel Seeland friburghese. L’evento attira sempre podisti dilettanti e di punta da tutto il mondo. Particolarmente allettante è il
percorso di 15 chilometri nella riserva naturale presso il lago artificiale
di Niederried. Che percorriate camminando o correndo il percorso di
5 chilometri oppure scegliate la variante più lunga, resta un mese
scarso per mettersi in forma prima del segnale di partenza. Il termine
d’iscrizione prolungato sul sito www.kerzerslauf.ch scade il 15 marzo.
Sconto del 50 per cento
per i clienti di Helsana
50 %
to
di scon
Il walking, il nordic walking e la corsa rientrano nella tradizione di
Helsana. L’accento è messo sull’esperienza a carattere sociale e sulla
gioia di muoversi. Per i principianti, ma anche per gli sportivi esperti, ci
sono gli Helsana Trails in oltre 100 ubicazioni in Svizzera, aperti 24 ore
su 24. Oppure condividete il fascino dello sport con amici e conoscenti
partecipando a una delle manifestazioni di walking o di corsa che si
svolgono dalla primavera all’autunno, per i nostri clienti a condizioni
speciali. Helsana assume il cinquanta per cento della quota di partecipazione, che si tratti del Kerzerslauf o del Walking Lugano il 25 marzo.
Nell’iscrizione online indicate assolutamente il vostro numero di
assicurato. L’offerta vale anche per le altre manifestazioni sostenute
da Helsana. L’agenda aggiornata si trova su www.helsana.ch/eventi.
Consigli per i pigri
Chi vuole fare troppo si affatica rapidamente e perde
la motivazione. Questo succede anche ai professionisti.
L’allenatore sportivo Urs Gerig sa come migliorare la
propria forma anche senza un programma faticoso.
«Il maggior potenziale per restare in forma con il minor
impiego di tempo sta nella vita di tutti i giorni». Come ciò sia possibile
ve lo svela l’esperto su www.helsana.ch/consigli-fitness.
Ordinate gratuitamente
i programmi degli eventi.
senso 1 12
•
Foto: iStockphoto, Helsana
33
Salute
Un rimedio con largo
spettro d’azione
La curcuma dà alla miscela di curry il colore giallo e il sapore aspro, che
ha effetti sia nell’ambito culinario che in quello curativo. La capacità di
risanare e rafforzare il tratto digestivo ha fatto salire la curcuma al terzo
posto nella ricerca scientifica sulle piante officinali.
L
a curcuma deriva dall’Asia. Secondo la tradizione ayurvedica
questa pianta officinale si impiega per pulire a fondo il tratto
gastro-intestinale. Un rimedio universale, dato che il buon funzionamento della
digestione è la base della salute. Questa
cognizione si ritrova in seguito anche in
erbari europei (Tabernaemontanus, 1613;
Loeber, 1748), che indicano l’uso della
curcuma nei casi di salute debole.
Il largo spettro d’azione della curcuma è
oggetto in tutto il mondo di molti articoli
specializzati e, per quanto riguarda i disturbi gastro-intestinali, ha un potenziale di mercato come l’iperico contro la depressione o il ginkgo contro la demenza.
Rimedio universale per la digestione
La curcuma favorisce la produzione di liquido biliare e la sua distribuzione tramite la cistifellea nell’intestino tenue, dove
provvede alla digestione dei grassi. Questo effetto «colagogo» aiuta l’evacuazione agendo contro la costipazione. Inoltre
lenisce le infiammazioni della mucosa
intestinale e abbassa i valori sanguigni.
La curcuma ha anche un effetto immunomodulatore e pulisce il tratto digestivo da parassiti, batteri e virus. Grazie
all’effetto antiossidante questa pianta
protegge inoltre le cellule epatiche dagli
effetti tossici dando al fegato la possibilità di svolgere a pieno la sua funzione
disintossicante.
La curcuma non è adatta per la preparazione semplice di un infuso perché i prin34
cipi attivi della pianta sono lipidici e
quindi non sono idrosolubili.
Botanica
La pianta della curcuma cresce fino a circa un metro e ricorda un piccolo cespo di
banane. Ha foglie come i gigli, che avvolgono il gambo. I fiori sono raccolti in spighe e sono di colore rosso acceso. L’arte
officinale conosce due tipi di curcuma,
equivalenti dal punto di vista terapeutico: la Curcuma longa, conosciuta come
zafferano delle Indie o tumerico, e la Curcuma xanthorrhiza, conosciuta anche
come zafferano di Giava. La Curcuma
longa ha un sapore amaro piccante, la
Curcuma xanthorrhiza solo leggermente
amaro. Dopo il raccolto la Curcuma longa viene scottata affinché non germogli;
la Curcuma xanthorrhiza non necessita
questo trattamento. Per questo motivo
la Curcuma longa ha un colore giallo
uniforme anche in sezione, mentre la
Curcuma xanthorhhiza presenta anelli
di colore arancione.
Applicazione
Contro l’intolleranza alimentare,
i disturbi cronici della digestione
e l’insufficienza epatica
Come rimedio
standardizzato
Assumere due dosi al
giorno sotto forma di capsule.
Se lo stomaco risulta troppo
irritato si deve ridurre la dose
per evitare eventuali nausee.
In questo caso lo stomaco è
ancora troppo debole e deve
essere condotto lentamente a
un sano rafforzamento.
Sotto forma
di polvere
Rimestare nel latte caldo
un cucchiaino da tè di curcuma
polverizzata (3 grammi) e bere
a sorsi la mattina a digiuno e la
sera prima di coricarsi. Assumere come cura durante sei settimane, si può prolungare fino
a tre mesi.
Christine Funke
Christine Funke è farmacista,
fitoterapista e spagirica.
Insegna inoltre fitoterapia presso
la Scuola superiore di drogheria
a Neuchâtel.
senso 1 12
•
Gesundheit
La curcuma appartiene alla
stessa famiglia dello zenzero,
ma ha una polpa di un giallo
intenso, il che si riconosce bene
allo stato essiccato.
Giallo e aspro
Aggiunta a salse e cereali la curcuma
conferisce loro un colore giallo e un sapore
un po’ aspro, ma non amaro.
Risso al limone e curcuma
1 tazza di riso, 1 spicchio di limone bio,
1 pizzico di sale, 1 cucchiaino di curcuma
come spezia in polvere, 2 tazze di acqua.
Scaldare un po’ di olio di girasole e soffriggervi un cucchiaino di curcuma, aggiungere
il riso e mescolare bene, quindi aggiungere
due tazze di acqua, un pizzico di sale e cuocere al punto giusto. Verso la fine del tempo di
cottura aggiungere il succo di limone e la
buccia di limone grattugiata. Lasciar riposare
cinque minuti prima di servire.
senso 1 12
•
Foto: Martina Meier
35
Persone
Intuito e puntiglio
Il collaboratore di Helsana Thorsten Veldenzer (42) ha bisogno di intuito. Egli
decodifica i codici con cui gli ospedali conteggiano le loro prestazioni e ne
controlla la correttezza. In tale contesto gli è d’aiuto la sua esperienza sanitaria.
Nel tempo libero
mi piace …
Il mio lavoro
presso Helsana:
Preferibilmente inizio a lavorare tra le sei
e le sette del mattino. A quell’ora sono del
tutto solo nel mio reparto e completamente indisturbato. Nel mio lavoro
la concentrazione è molto importante.
Come codificatore medico nel Service
center di Helsana a Zurigo mi occupo di
controllare se gli ospedali conteggiano
correttamente le loro prestazioni.
Da gennaio 2012 vige in Svizzera un nuovo sistema tariffario. Adesso non si conteggia più secondo i forfait giornalieri; in
caso di degenza ospedaliera i pazienti
vengono bensì assegnati a un raggruppamento di diagnosi in base a criteri come
diagnosi principali e diagnosi secondarie,
come pure cure della malattia. E questi
raggruppamenti di diagnosi, in breve detti DRG, vengono pagati in forma forfetaria. O in altre parole: per l’intera degenza
stazionaria si paga un determinato prezzo. In questo modo risulta più chiaro per
quale prestazione si paga e perché in un
caso un’appendicectomia può essere più
costosa che in un altro.
Con puntiglio e con amore del dettaglio
Gli ospedali ci comunicano i raggruppamenti omogenei di diagnosi sotto forma
di codici DRG e fatturano i relativi importi previsti. Il codice G23C indica, ad esempio, un’appendicectomia semplice con
una degenza da due a cinque giorni, che
in tutti gli ospedali viene adesso conteggiata con lo stesso valore del punto tarif36
fale. Si conteggia individualmente con
l’ospedale unicamente il singolo valore
del punto tariffale.
Il mio gruppo e io decodifichiamo questo
codice, vale a dire che lo leggiamo in base
alle diagnosi, ai trattamenti e al grado di
gravità e quindi controlliamo se corrisponde con i rapporti medici. Per questo
c’è bisogno di puntiglio e di amore per il
dettaglio. Ma ancora più importanti sono
le cognizioni mediche per poter interpretare correttamente i rapporti medici. Ho
lavorato durante 25 anni nell’assistenza
sanitaria e ho due diplomi successivi in
cure intense infermieristiche e assistenza
infermieristica all’anestesia. Dunque so
come si svolgono le cose nella sala operatoria e in un ospedale. Queste esperienze
mi aiutano a individuare possibili inesattezze dei codici nei confronti dei rapporti
medici. In generale la qualità della codificazione è comunque buona in Svizzera.
… lo sport. Sulla mountain bike
riesco a staccarmi molto bene dalla
quotidianità.
Ricerca puntigliosa delle inesattezze
Il mio lavoro si può paragonare un po’ a
quello di un investigatore. Cerco le inesattezze. Se una fattura munita di un codice non mi sembra convincente, richiedo il rapporto d’operazione e quello
d’uscita dall’ospedale. Se risulta che il codice DRG è corretto autorizzo il pagamento della fattura. In caso contrario
contatto il reparto di codificazione dell’ospedale. A volte ci sono altri documenti
che spiegano l’importo. Oppure sono
Nell'arrampicata trovo stimolanti
le sfide mentali.
Foto: Jürg Waldmeier, iStockphoto
senso 1 12
•
Helsana
… mangiare bene. Per le occasioni
particolari vado al Mesa a Zurigo.
Durante la settimana preferisco
la cucina asiatica semplice.
… l’arte. In particolare la
pittura. Coleziono opere
di Hartmut Ritzerfeld.
senso 1 12
•
37
Persone
Nell’interesse
dei clienti
Il codificatore DRG Thorsten
Veldenzer controlla le fatture degli ospedali e, in caso di
prestazioni fatturate erroneamente, le rettifica. Questo
va a favore degli assicurati in
quanto la loro partecipazione ai
costi della degenza ospedaliera
diminuisce. Poiché in questo
modo Thorsten Veldenzer aiuta
anche a evitare spese inutili,
contribuisce affinché i premi
di Helsana rimangano stabili a
lungo termine.
NOVITÀ
Da questa edizione,
nella rubrica «Persone» presentiamo collaboratori di Helsana,
raccontiamo in cosa
consiste il loro lavoro
e con delle foto otteniamo uno scorcio
della loro vita privata.
38
state conteggiate diagnosi errate in seguito a una svista.
Penso di essere un partner di trattativa leale proprio perché provengono dalla pratica. Prendiamo il forfait per caso stazionario I43B. Esso viene pagato per i
pazienti ai quali viene impiantata una
protesi dell’articolazione del ginocchio e
che per questo intervento sono degenti in
ospedale da tre a sedici giorni. Se il paziente resta in ospedale più a lungo si aggiunge al forfait un contributo fisso definito per ogni ulteriore giorno. Dai tempi
in cui lavoravo in ospedale so quanto sia
difficile organizzare l’uscita dall’ospedale, in particolare per i pazienti anziani.
Oppure che possono esserci sviluppi medici imprevedibili che rendono necessario prolungare la degenza del paziente. Ci
sono molte zone grigie e io tento di restare tollerante. Ma quando si tratta di irregolarità, ad esempio se viene inclusa nella codificazione una diagnosi secondaria
che non ha causato nessun onere, sono
irremovibile. Se ci sono effettivamente
discrepanze tentiamo, il mio gruppo e io
insieme ai codificatori e a volte ai direttori finanziari degli ospedali, di discutere i
casi e di trovare il consenso in merito. Di
regola funziona bene e ne consegue un
accrescimento della stima reciproca.
ri di lavoro presso Helsana mi consentono una conciliabilità tra carriera e
famiglia migliore di quella che potevo
avere in ospedale. Questo è importante
perché voglio vedere crescere mio figlio,
che adesso ha sette anni.
Quello che mi piace del mio lavoro è che
nella ricerca delle inesattezze mi stimola
continuamente. Se rilevo che ci sono fatture che a causa di un codice sbagliato
sono troppo elevate e le riduco, questo va
anche a vantaggio degli assicurati. A seconda di quanto è elevata la franchigia devono partecipare in maniera inferiore ai
costi della loro degenza ospedaliera. Inoltre: più un assicuratore malattia può evitare costi non giustificati, tanto meno dovrà a lungo termine aumentare i premi.
Nel mio tempo libero mi tengo lontano
dai numeri. Preferisco salire sulla
mountain bike e praticare l’arrampicata
sportiva. Oppure vado a veleggiare con la
mia compagna e mio figlio. La mia passione maggiore è però quella di collezionare opere d’arte. Ricordo ancora come
ero contento quando, a 18 anni, con il
mio primo salario ho comperato una litografia di Picasso. Dopo ho dovuto mangiare spaghetti per sei settimane, ma per
me ne valeva la pena.
Testo: Juliane Lutz
Vivere l’infanzia del figlio
Nell’assistenza infermieristica lavoravo
volentieri, ma con la crescente specializzazione ci si allontana sempre più dai letti dei pazienti. Dato che il finanziamento
del settore sanitario mi interessava molto, quando Helsana mi ha fatto un’offerta
interessante, ho colto l’occasione. Quattro anni fa ho iniziato a lavorare nelle Gestione specialistica, un reparto preposto
ai service center. Qui è stata quindi strutturata la codificazione. Inoltre i miei orasenso 1 12
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Domande
Casa di cura
Costi ospedalieri
Assicurazione di base
Assicurazioni integrative
Costi supplementari regolamentati
Chi paga quale
contributo
Secondo le regioni
di premioi
Propria partecipazione ai costi
Com’è adesso la questione
con il nuovo finanziamento
delle cure, quanto si deve
pagare di tasca propria in una
casa di cura?
Se i contributi dell’assicurazione malattia non coprono
completamente i costi della
casa di cura, le persone
degenti devono assumere al
massimo il 20 per cento di
tale contributo. Attualmente
si tratta di 21.60 franchi al
giorno, ossia 7884 franchi
all’anno. A questo si aggiungono la normale partecipazione ai costi, costituita da
franchigia e aliquota percentuale, come pure i costi di
vitto e alloggio o di pensione.
Il primo interlocutore in
merito ai costi è sempre la
relativa casa di cura.
A quanto ammonta la
partecipazione ai costi
ospedalieri? Anche gli
assicurati devono
partecipare?
I pazienti partecipano con
15 franchi ai costi di vitto e
alloggio in ospedale. Questa
regola ha le seguenti eccezioni: i bambini sono esentati
per principio dal pagamento
di questo contributo, come
pure i giovani fino alla fine
della formazione professionale, comunque solo fino ai
25 anni d’età. Sono esentate
anche le donne quando si
tratta di maternità e le
persone che vivono permanentemente in un istituto
quale ad esempio una casa
per anziani.
Il premio dell’assicurazione
di base è uguale in tutti i
cantoni?
I premi sono graduati
dall’assicuratore in base alle
differenze di costo dimostrate
a livello cantonale. In alcuni
cantoni esistono addirittura
da due a tre diverse regioni di
premio. L’Ufficio federale
della sanità pubblica definisce le regioni in modo uguale
per tutti gli assicuratori.
La franchigia e l’aliquota
percentuale relative all’assicurazione di base si pagano
anche sulle prestazioni delle
assicurazioni integrative?
No, le prestazioni delle assicurazioni integrative non sono
gravate dalla franchigia e
dall’aliquota percentuale
dell’assicurazione obbligatoria di base. È comunque
possibile che determinati
prodotti delle assicurazioni
integrative abbiano regole
proprie riguardanti aliquote
percentuali e franchigie.
Avete domande?
Michael Meier
Michael Meier, responsabile Centro di competenza Servizio alla
clientela Svizzera, e il suo team rispondono direttamente alle
domande dei clienti. A quelle che sono interessanti per vaste cerchie
di clienti, diamo risposta in questa rubrica. Il modo più semplice per
porci domande e su www.helsana.ch, sezione «Contatto». Coloro che
preferiscono telefonare trovano il numero telefonico del servizio
clienti sull’HelsanaCard oppure sulla polizza.
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Helsana
Quanto costa …?
Psicoterapia
160 franchi per seduta
Una seduta di psicoterapia in uno
studio medico svizzero costa in
media 160 franchi. Secondo le
statistiche di Helsana questi prezzi
oscillano tra 144 e 178 franchi; una
seduta dura, di regola, 50 minuti.
La durata totale della terapia e la
frequenza delle sedute dipendono
fortemente dall’affezione psichica
e dal metodo terapeutico.
Sigmund Freud
(1856 –1939)
psicoanalista e
neurologo austriaco
Foto: Gettyimages
Il contributo dall’assicurazione di base
Prestazioni dalle
assicurazioni integrative
Il divano: un simbolo
da Freud in poi
Dall’assicurazione di base i costi sono
assunti fino a 40 sedute di accertamento e terapia. In questo contesto la terapia deve essere eseguita da un medico
oppure da uno psicoterapista impiegato nello studio medico (psicoterapia
delegata). L’assunzione di altre sedute
oltre questo limite è possibile soltanto con l’accordo del medico di fiducia
dell’assicuratore malattia.
Dalle assicurazioni integrative TOP e
COMPLETA di Helsana si corrispondono
prestazioni anche per la psicoterapia
non medica: il 75 per cento dei costi fino
a un massimo di 3000 franchi, rispettivamente 4500 franchi, per anno civile. I
terapisti devono essere riconosciuti da
Helsana ed essere membri di una delle
tre associazioni professionali (FSP, ASP,
ASPA). Anche in questo caso le cure
devono essere prescritte da un medico.
Oggigiorno, durante una seduta di
psicoterapia, sono pochi i pazienti
che si distendono su un divano. Resta
comunque un simbolo, nel gergo popolare quasi un sinonimo di trattamento
dallo psicologo. Il divano deve la sua
notorietà a Sigmund Freud, l’iniziatore
della psicoanalisi. Il divano sul quale si
distendevano i suoi pazienti è esposto
oggi nel Museo Freud di Londra.
Helsana Assicurazioni SA, Casella postale, 8081 Zurigo
Tel. 043 340 11 11, fax 043 340 01 11, www.helsana.ch