Diagnosi precoce di malattie grazie a esami preventivi Indice 1. Perché esami preventivi? 3 2. Esami preventivi per l’individuazione di fattori di rischio o malattie del sistema cardiovascolare 2.1 Misurazione della pressione arteriosa 2.2 Misurazione del colesterolo 2.3 Misurazione della glicemia 2.4 Screening per aneurisma dell’aorta addominale 3 3 3 3 3 3. Esami preventivi per la diagnosi precoce di tumori maligni 5 3.1 Carcinoma del collo uterino (carcinoma della cervice uterina) 5 3.2 Cancro al seno (carcinoma mammario) 5–6 3.3 Cancro alla prostata 6 3.4 Cancro della pelle (melanoma): ispezione cutanea 6 3.5 Cancro all’intestino (carcinoma del colon): ricerca della presenza di sangue occulto nelle feci, colonscopia 8 4. Screening per glaucoma 8 5. Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 8 6. Vantaggi e svantaggi della diagnosi precoce 9 7. Chi può assistere nella decisione? 9 8. Panoramica degli esami consigliati in assenza di fattori di rischio 9. Panoramica degli esami consigliati in presenza di fattori di rischio 10 11–12 Controllo preventivo Le seguenti raccomandazioni per gli esami preventivi sono state riprese dalle linee guida di mediX sui check-up (allestite dai medici Uwe Beise e Felix Huber). mediX Svizzera è un’unione di reti di medici e medici individuali al passo coi tempi che collabora da molti anni con Helsana. 1. Perché esami preventivi? Gli esami preventivi servono all’individuazione di possibili malattie prima che si manifestino i relativi sintomi o disturbi, dunque quando il paziente appare ancora in buona salute. Nel gergo specialistico, gli esami medici preventivi vengono spesso chiamati «screening». 2. Esami preventivi per l’individuazione di fattori di rischio o malattie del sistema cardiovascolare 2.1 Misurazione della pressione arteriosa La pressione alta o ipertensione è uno dei fattori di rischio più importanti per quanto riguarda il sistema cardiocircolatorio. Una terapia efficace dell’ipertensione significa intervenire con misure preventive atte a ridurre nettamente le malattie del sistema cardiovascolare e il numero di decessi. 2.2 Misurazione del colesterolo Il colesterolo cronicamente elevato è un fattore di rischio per una malattia delle coronarie (cardiopatia coronarica), un infarto cardiaco (infarto del miocardio) o un ictus (apoplessia). A seconda del rischio individuale la terapia con farmaci per la riduzione del colesterolo (statini) può diminuire il numero di eventi cardiovascolari. A causa dell’elevata evidenza, agli uomini tra i 35 e 65 anni si raccomanda la misurazione del colesterolo e del valore HDL (colesterolo al quale viene attribuita una funzione di protezione) ogni cinque anni. Nelle donne l’evidenza dell’utilità dello screening e di un intervento preventivo è minore. Per le donne la raccomandazione di cui sopra vale per il gruppo d’età tra i 45 e i 65 anni (cfr. mediX GL Hyperlipidämie, 2011). 2.3 Misurazione della glicemia Il 3–4 per cento della popolazione svizzera soff re di diabete di tipo 2. La malattia ha una lunga fase asintomatica ed è per questo che spesso viene individuata solo tardi. Un comportamento attento al tasso glicemico è molto importante e può ritardare o addirittura evitare l’insorgere di disturbi circolatori dei piccoli vasi sanguigni con conseguenze tardive. L’utilità di una diagnosi precoce è dunque plausibile. A partire dai 45 anni d’età tutte le persone dovrebbero sottoporsi ogni tre anni a uno screening del diabete con misurazione del tasso glicemico a digiuno. Indicazioni: fino ad oggi l’utilità degli esami preventivi della glicemia non è stata dimostrata in studi clinici finali. In caso di ipertensione nota si consiglia una misurazione della glicemia. 2.4 Screening per aneurisma dell’aorta addominale Con aneurisma dell’aorta addominale si intende la dilatazione patologica dell’aorta addominale. Un aneurisma dell’aorta addominale è perlopiù asintomatico e dunque spesso non viene identificato. Sussiste il pericolo che la parete arteriosa si rompa nel punto della dilatazione causando un’emorragia interna. Il tasso di mortalità dei pazienti che subiscono un aneurisma dell’aorta addominale è più del 90 per cento. Un aneurisma dell’aorta addominale può essere diagnosticato in modo semplice, sicuro ed economico. Si consiglia dunque un esame unico nei pazienti a rischio a partire dai 65 anni d’età. A rischio sono i fumatori e gli ex fumatori, le persone con casi di aneurismi in famiglia (il 10–20 per cento di tutti i casi di aneurisma dell’aorta addominale), le persone con un’ipertensione non controllata o con una grave malattia vascolare (ad es. cardiopatia coronarica). 3 Diagnosi precoce Prima di decidere se effettuare un esame di diagnosi precoce, il paziente deve essere messo al corrente della rappresentatività dei risultati sia positivi che negativi del test, dei provvedimenti eventualmente necessari (ad es. biopsie), delle possibilità di trattamento e dei relativi rischi. 3. Esami preventivi per la diagnosi precoce di tumori maligni 3.1 Carcinoma del collo uterino (carcinoma della cervice uterina) I fattori di rischio per il carcinoma del collo uterino sono l’inizio precoce dei rapporti sessuali, il cambio frequente di partner sessuali e la scarsa igiene intima. Questi fattori aumentano la trasmissione del virus del papilloma umano (HPV), che è responsabile di gran parte dei carcinomi del collo uterino. Il rischio di contrarre l’HPV può essere ridotto con l’uso dei preservativi, ma ciò non garantisce comunque una protezione assoluta. Il cancro del collo uterino è il secondo tipo di tumore maligno più frequente nelle donne a livello mondiale. Pap test (o striscio) Lo striscio delle cellule del collo uterino si è affermato come esame per la diagnosi precoce del carcinoma squamocellulare della cervice uterina. Grazie allo screening e a un trattamento mirato in caso di referto positivo la frequenza di nuovi casi di questo tipo di cancro (il più frequente) viene ridotta del 20–60 per cento. Il Pap test viene consigliato come esame di routine a tutte le donne a partire dai primi rapporti sessuali. Il primo e il secondo striscio vengono effettuati a distanza di un anno, i successivi ogni tre anni fino a 65 anni d’età. 3.2 Cancro al seno (carcinoma mammario) Molti fattori di rischio per il cancro al seno, quali la frequenza di casi in famiglia, il mancinismo o l’esposizione a radiazioni, sono inevitabili. Diversa è invece la situazione per quanto riguarda i fattori legati allo stile di vita. Il rischio di tumore al seno aumenta con l’elevato consumo cronico di sigarette. Il consumo quotidiano di alcool per molti anni è altresì un fattore di rischio e l’incidenza di tumore al seno nelle donne in sovrappeso è di 2,5 volte maggiore rispetto alle donne con un peso normale. Autopalpazione del seno Gran parte dei tumori al seno sono scoperti dalle donne stesse attraverso l’autopalpazione. Solo uno di 12 tumori è maligno, ma è già troppo avanzato per una previsione favorevole sul decorso. L’autoesame del seno mediante autopalpazione sistematica secondo le apposite istruzioni viene consigliato spesso ma non contribuisce a una riduzione del tasso di mortalità. Lo stesso vale per la palpazione effettuata dal medico. Nonostante la dimostrabilità (evidenza) discutibile, una parte delle donne trae vantaggio dall’autoesame regolare, nella misura in cui acquisisce una maggiore consapevolezza del proprio corpo e assume attivamente responsabilità per la propria salute. In altre donne invece la raccomandazione dell’autoesame regolare del seno risveglia paure e preoccupazioni eccessive. Vaccinazione contro il cancro al collo dell’utero È consigliato alle ragazze e alle giovani donne prima del primo rapporto sessuale. Il vaccino si limita ai tipi 16 e 18, che presentano un rischio maggiore e sono responsabili per il 70 per cento dei carcinomi della cervice uterina. I tipi ad alto rischio possono causare stadi tumorali precoci e cancro. 5 Mammografia Palpazione (esplorazione rettale digitale o ERD) La mammografia continua ad essere oggetto di discussione, ma attualmente costituisce la migliore possibilità di individuare un tumore al seno in uno stadio precoce. Con una terapia adeguata il tasso di sopravvivenza quinquennale è più del 90 per cento. Le attuali conoscenze possono essere riassunte come segue: – per le donne tra i 40 e 49 anni d’età senza rischio elevato non vi è alcuna evidenza attestante l’utilità di una mammografia. – All’utilità della mammografia si contrappongono alcuni svantaggi, soprattutto l’elevato numero di referti falsi positivi che potrebbero essere in parte ridotti attraverso elevati standard qualitativi. Un referto positivo errato significa che la paziente esaminata è sana ma viene classificata erroneamente come malata. Le conseguenze sono biopsie ingiustificate, oneri psichici non necessari e talvolta anche trattamenti superflui. Non vi è alcuna evidenza che l’esplorazione rettale digitale prolunghi la vita. La palpazione da sola rileva solo una percentuale esigua dei carcinomi, i quali sono spesso in uno stadio avanzato. Pertanto l’ERD non si presta per una diagnosi precoce. Conclusione: non possono essere emesse raccomandazioni generali sulla mammografia. Importante è informarsi dal medico su vantaggi e svantaggi. Alle donne con un elevato rischio di cancro al seno si consiglia di sottoporsi regolarmente alla mammografia. 3.4 Cancro della pelle (melanoma): ispezione cutanea Le probabilità di guarigione in caso di cancro della pelle sono elevate se il tumore viene individuato in uno stadio precoce. Uno screening è sensato e può essere effettuato senza grandi oneri. Pertanto alle persone a rischio si consigliano controlli regolari ogni anno o ogni due anni. A rischio di melanoma sono le persone: – con pelle chiara e capelli rossi; – con lentiggini; – con tendenza a scottature solari; – con molti nei e/o nei atipici (nevi); – con frequenza di nei in famiglia; – con cancro precedente. Nell’ispezione si presta particolare attenzione ai nei, dai quali sorge il 40 per cento dei melanomi, ma anche a zone con macchie pigmentate. Regola dell’ABCDE 3.3 Cancro alla prostata Il fattore di rischio principale del cancro alla prostata è l’età. Inoltre, il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata aumenta con il numero di familiari diretti (padre o fratelli) con la stessa malattia. Esame del PSA Finora non vi è alcuna evidenza univoca circa l’utilità di uno screening esteso a tutta la popolazione. Conclusione: l’esame del sangue per la rilevazione del A: asimmetria (deviazioni dalla normale forma rotonda o ovale) B: bordi (bordi irregolari) C: colore (colorazione non uniforme) D: diametro (più di 5 mm) E: evoluzione (nuovo e apparso in breve tempo su una superficie altrimenti piatta) Se un neo o una macchia presenta due di queste cinque caratteristiche, si consiglia l’asportazione e la biopsia del tessuto. valore PSA può essere offerto quando un uomo esprime esplicitamente il desiderio di riconoscimento tempestivo e se è disposto a sottoporsi a ulteriori accertamenti (palpazione, ecografia, biopsia) nonché, se necessario, a una terapia. Alla luce dei dati disponibili, una raccomandazione estesa dell’esame del PSA non è indicata. Un’eccezione è data dagli uomini con un elevato rischio genetico. 6 3.5 Cancro all’intestino (carcinoma del colon): 4. Screening per glaucoma ricerca della presenza di sangue occulto nelle feci, Con glaucoma si intendono le malattie agli occhi accomunate dalla presenza di un danno cronico e progressivo delle fibre nervose della retina. Ciò porta ad alterazioni della testa del nervo ottico, limitazioni del campo visivo e nel peggiore dei casi alla cecità. Quando ci si accorge della malattia, i danni agli occhi sono spesso già troppo avanzati e irrevocabili. L’insorgere del glaucoma aumenta con l’età. Una pressione oculare elevata è presente nel 25–50 per cento dei pazienti ed è dunque solo uno dei diversi fattori di rischio. Attualmente non è possibile esprimere alcuna raccomandazione basata sull’evidenza dello screening per glaucoma per tutta la popolazione. Un esame oculistico è sensato solo dai 50 anni d’età o dai 40 nei pazienti a rischio. Sono considerate a rischio le persone con casi di glaucoma in famiglia, ipertensione di grado elevato, forte miopia, lunga terapia a base di steroidi e le persone di colore. colonscopia Il cancro all’intestino ha un lungo decorso clinico. Nel 90 per cento dei casi, si sviluppa da tumefazioni benigne della mucosa o del tessuto ghiandolare (adenomi), spesso sotto forma di polipi. Lo sviluppo pluriennale da tumore benigno a cancro off re buone possibilità di una diagnosi precoce e dunque di guarigione. La frequenza di questo tipo di carcinoma nella popolazione è un ulteriore argomento a favore dell’esecuzione di controlli di routine. Sono disponibili due metodi di screening: Esame del sangue occulto nelle feci (FOBT) Il cancro all’intestino causa molto spesso perdite di sangue, che possono essere rilevate nelle feci. Tuttavia un referto FOBT positivo (ossia presenza di sangue nelle feci) non è molto significativo poiché solo nel 10 per cento dei casi si tratta di carcinoma. Ciononostante dovrebbe essere effettuata sempre una colonscopia. Un test FOBT dall’esito negativo (ossia nessun sangue occulto nelle feci) non diminuisce la probabilità che vi sia un cancro all’intestino in uno stadio avanzato. Colonscopia Il metodo maggiormente usato nella profilassi del cancro all’intestino è la colonscopia poiché consente un’ispezione dell’intero intestino crasso. Se durante l’esame si constata la presenza di tumefazioni della mucosa (polipi), queste possono essere subito asportate. In questo modo si evita in maniera efficace l’insorgere di un tumore maligno. Conclusione: la colonscopia può essere offerta a uomini e donne a partire dai 50 anni d’età, poiché a partire da tale età il rischio di cancro all’intestino nella AIle persone a rischio il gruppo Helsana consiglia inoltre un esame di: 5. Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) La BPCO si verifica di norma quale conseguenza di un danno progressivo delle vie respiratorie in seguito all’inalazione di sostanze nocive, spesso contenute nei tabacchi. Pertanto non sorprende se nove pazienti su dieci sono fumatori o ex fumatori. Nel restante 10 per cento la BPCO va attribuita a influssi ereditari o ad altre irritazioni dei polmoni. La malattia non è curabile, ma se ne può rallentare il decorso attraverso provvedimenti adeguati. Fonte: http://www.legapolmonare.ch/it/malattie/bpco/ che-cose-la-bpco.html popolazione aumenta considerevolmente. In caso di referto inapparente, l’esame va ripetuto solo dopo Conclusione: un esame preventivo per la BPCO è sen- 10 anni. Per le persone con un rischio elevato valgono sato per i fumatori, in particolar modo in caso di sintomi altre raccomandazioni. Sono considerate persone a quali tosse e espettorato (catarro) al mattino. rischio, le persone con almeno un familiare di primo grado con cancro all’intestino o polipi prima dei 60 anni nonché le persone che soffrono di colite ulcerosa o morbo di Crohn. 8 6. Vantaggi e svantaggi della diagnosi precoce Vantaggi Svantaggi – La malattia viene rilevata in uno stadio precoce – L’esame stesso può rappresentare un onere psi- curabile: una guarigione è più frequente o possibile con meno sforzi. – Il trattamento allo stadio precoce pregiudica in misura più esigua la qualità della vita, poiché non comporta né un intervento radicale né una chemioterapia. – Spesso si evitano anche conseguenze tardive. – Il trattamento allo stadio precoce causa altresì meno costi. – Il paziente esaminato è tranquillizzato in caso di risultato inapparente. – Il medico conosce meglio il suo paziente e più tardi in situazioni incerte si possono consultare nuova- chico per il paziente. – Nel caso di risultati «falsi negativi», il paziente malato viene tranquillizzato erroneamente poiché nell’esame è sfuggito un valore della malattia. – Al contrario, nel caso di risultati «falsi positivi» il paziente si preoccupa senza motivo. La conseguenza sono esami successivi gravosi e cari. – Diagnosi «di troppo»: è possibile che vengano diagnosticati stadi precoci di una malattia che (seppure ben curabili) non avrebbero mai causato sintomi. La loro diagnosi precoce non apporta alcuna utilità, ma può pregiudicare la qualità della vita. – Se viene anticipato solo il momento della diagnosi mente i referti precedenti per una maggiore chia- senza che ciò aumenti l’aspettativa di vita, il ricono- rezza. scimento tempestivo può essere considerato uno – Se la persona esaminata fa parte di un gruppo a rischio, può essere informata in merito a possibili svantaggio. Questo è il caso quando la malattia ha già raggiunto uno stadio ormai incurabile. autoesami e a provvedimenti profilattici. Fonte dei vantaggi e degli svantaggi: Screening: http://de.wikipedia.org/wiki/Screening [Stato: 03.06.2013] 7. Chi può assistere nella decisione? Se avete domande sugli esami preventivi, chiedete consiglio al vostro medico di famiglia. Trovate link informativi anche sul sito di Helsana: helsana.ch/esami-preventivi 9 Esami consigliati in assenza di fattori di rischio Esame (per) Età Chi? Con quale frequenza? Misurazione della Da 20 anni Tutti, uomini e donne Ogni 3–5 anni – Uomini tra 35 e Uomini e donne senza FR Ogni 5 anni Da 45 anni Uomini e donne senza FR Ogni 3 anni Da 50 anni Uomini e donne senza FR Ogni 2–3 anni Nessuna raccomandazione generale Ogni 2 anni pressione Misurazione del colesterolo (colesterolo totale, HDL, LDL) 65 anni – Donne tra 45 e 65 anni – Tra 65 e 75 anni controverso, dopodiché non più necessario Screening del diabete (tasso glicemico a digiuno) Screening per il glaucoma (diversi esami dall’oculista) Cancro al seno Da 50 anni (mammografia) per donne senza FR (individuale, previo chiarimento su utilità e rischi) Cancro all’intestino Da 50 anni Uomini e donne; (test del sangue occulto test non specifico; da effettuare solo nelle feci = FOBT) se vi è disponibilità a una colonscopia Ogni 1–2 anni in caso di referto positivo Cancro all’intestino Da 50 anni Uomini e donne (colonscopia/ Ripetere dopo 10 anni (fino a 69 anni) sigmoidoscopia) Carcinoma del Da 20 anni Donne sessualmente attive 2° striscio 1 anno dopo, collo uterino poi ogni 3 anni, da 65 anni (Pap test o striscio) solo pazienti a rischio Carcinoma del Prima del 1° rapporto collo uterino sessuale Donne Necessità di ripetizione incerta (vaccinazione HPV) FR = fattore/i di rischio 10 Esami consigliati in presenza di fattori di rischio Esame (per) Chi? Età Con quale frequenza? Misurazione del colesterolo Persone con FR o malattia esistente Dalla diagnosi del (colesterolo totale, del sistema cardiovascolare FR o della malattia HDL, LDL) (FR cardiovascolari) cardiovascolare Screening del diabete Con FR: Dalla determinazione Individuale (tasso glicemico a digiuno) – ipertensione Dalla determinazione Individuale Da 65 anni Individuale Da 65 anni Unico Da 40 anni Ogni 2 anni Individuale – colesterolo alto – sovrappeso – BMI > 27kg/m2, – diabete di tipo 2 in famiglia – diabete durante la gravidanza – etnia tamil Screening per il glaucoma Con FR: (diversi esami dall’oculista) – glaucoma in famiglia (!) – pressione oculare elevata – forte miopia – terapia con steroidi di lunga durata – persone di colore Osteoporosi Donne con valori elevati sulla base del rischio (densitometria = di fratture adeguato all’età secondo FRAX misurazione della densità (modello di calcolo, usato dal medico) ossea) Aneurisma dell’aorta Uomini e donne con FR: (sonografia = ecografia) – fumatori (ex fumatori) – casi in famiglia – gravi malattie vascolari (ad es. cardiopatia coronarica) Cancro al seno In caso di rischio elevato (casi in famiglia, altri FR) (mammografia) (individuale) In caso di predisposizione genetica (BRCA1/BRCA2) Da 30 anni Annuale 11 Esami consigliati in presenza di fattori di rischio Esame (per) Chi? Età Con quale frequenza? Cancro all’intestino Pazienti a rischio: 10 anni prima Ripetizione dopo (colonscopia) – almeno un familiare di primo grado con della malattia del 5 anni cancro all’intestino o polipi, se la diagnosi familiare è stata pronunciata prima dei 60 anni – colite ulcerosa / morbo di Crohn Tumore della prostata Uomini con casi in famiglia: un familiare di primo Da 50 anni o 10 anni (esame del PSA) grado ammalatosi prima dei 65 anni, o più familiari prima del momento di primo grado ammalati (indip. dall’età) in cui è stata pronun- Individuale ciata la diagnosi nel familiare Dalle linee guide sui check-up Allestito da: Uwe Beise /Felix Huber In presenza di fattori di rischio Helsana consiglia anche Esame (per) Chi? Età Con quale frequenza? BPCO Persone con FR: Fumatori da 45 anni (spirometria = – fumatori d’età test della funzione – tosse frequente senza raffreddore polmonare) – tosse mattutina accompagnata da espettorato Individuale – frequente insufficienza respiratoria BPCO = broncopneumopatia cronica ostruttiva FR = fattore/i di rischio Per informazioni dettagliate sull’assunzione di prestazioni nell’ambito degli esami medici preventivi, rivolgetevi al vostro servizio clienti, numero di telefono 0844 80 81 82. 12 HEL-01298-it-0914-0002-28427 Gruppo Helsana Casella postale 8081 Zurigo www.helsana.ch Siamo a vostra completa disposizione. Il gruppo Helsana comprende Helsana Assicurazioni, Helsana Assicurazioni integrative, Helsana Infortuni, Avanex, Progrès e Sansan.