Museo del Giocattolo di Zagarolo IN COLLABORAZIONE CON: la rivista dei bambini e delle loro famiglie GIROT NDO ANNO 3 á N¡ 11 á MAGGIO 2014 á DISTRIB. GRATUITA CITTË DI PALESTRINA Perch amiamo la musica? La risposta in 6 motivi psicologici Dimagrire con la musica: unÕesperienza professionale I N Q U E S T O N U M E R O UN PROGETTO A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE PATROCINATO DA: Badara Seck e il Coro Afrique dei bambini di Roma Che musica in rete! Ascoltare e comporre musica con il web WWW.RIVISTAGIROTONDO.IT Comune di Zagarolo Citt diCave Edicola - Cartolibreria - Libri Scolastici Spariti e CD Musicali Fax - Mail - Fotocopie - Stampe da file Pagamento bollette - Visure camerali Ricariche Telefoniche Prenotazione Concerti e Teatri Via Prenestina Nuova 46a - 00036 Palestrina Tel. 06.95.27.16.70 - [email protected] a cura dott.ssa Cristiana Chiapparelli , l editoriale giornalista, direttore responsabile Girotondo “ Ma che musica maestro!” “La musica è una legge morale: essa dà un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza, e la vita a tutte le cose.” Platone Con la musica Girotondo vi accompagna a trascorrere una lunga, calda ed emozionante estate in famiglia, insieme ai vostri bambini! Speriamo che tutte le informazioni e gli approfondimenti che questi articoli offrono vi abbiano messo la “musica” nelle orecchie così da spingervi a utilizzare un sottofondo musicale nelle vostre attività quotidiane, perché rilassa, fa sorridere, fa ballare, ispira la fantasia, esorta alla meraviglia, accende il ricordo; perché la musica permette di entrare in relazione, di conoscerci meglio, di incontrarci! E musica fa rima con mamma... Maggio è il mese delle mamme, le nostre prime, grandi, numerose lettrici! Grazie a tutte le mamme, a tutte le cure che ci riservano, alla strada che ci indicano, alla musica che ci trasmettono! L'augurio di Girotondo a voi, a noi, mamme! Insieme agli auguri per tutte mamme, Girotondo si fa poi un augurio... Quello di non perderci di vista durante l'Estate… Se la rivista che state stringendo tra le mani potrete riaverla, nuova, a settembre prossimo, ricordate che Girotondo continua a tenervi compagnia su www.rivistagirotondo.it. E proprio grazie alla musica è nata una collaborazione preziosa tra Girotondo e Radio Radio Bimbo, trasmissione dedicata al mondo dei più piccoli che va in onda ogni domenica mattina dalle 10 alle 13 su Radio Radio 104.500. Su rivistagirotondo.it abbiamo creato una nuova area dedicata agli eventi divertenti da fare con la famiglia nel weekend, curata da Gioia De Angelis. Ogni domenica Girotondo seguirà un evento in particolare e grazie a Radio Radio ne parleremo con collegamento in diretta a Radio Radio Bimbo, con Alessio De Silvestro e Georgia Viero! La musica mi fa pensare anche ai cori dei tifosi negli stadi…una musica meno magica se pensiamo alle offese che si lanciano alcune accanite tifoserie del calcio... Allora cerchiamo di riflettere con il fumetto di Girotondino che Carlo Carota ha realizzato grazie alla storia di Federico… Scaricando sul vostro smartphone l'app QRReader e puntando sul codice sovrastante, vi collegate direttamente al sito internet di Girotondo: www.rivistagirotondo.it Registrazione presso il Tribunale di Tivoli n. 14 del 25.11.2011 Distribuzione gratuita nelle Scuole Primarie e dell’Infanzia di Cave, Palestrina, San Cesareo e Zagarolo Fondato da: Cristiana Chiapparelli e Silvia Schiano di Tunnariello de L’Isola che non C’è - L’asilo dei Bambini da 6 mesi a 6 anni - con la collaborazione di Ilaria Zamboni Direttore Responsabile: Cristiana Chiapparelli Responsabile Comitato Scientifico: Silvia Schiano di Tunnariello Hanno collaborato a questo numero: Carlo Carota, Marina Ciampoli, Francesca Cristofari, Valentina Degano, Valentina De Matteis, Antonio di Napoli, Franca Errani, Claudia Filidi, Isabella Filipponi, Lucia Fusco, Sara Innocenti, Roberta Ludovici, Marta Magliocchetti, Angela Maiorano, Gianluca Marchetti, Simona Marocchini, Mariangela Pinci. Immagine, comunicazione, sito internet e progetto grafico: Ilaria Zamboni Stampa: Arti Grafiche Agostini Srl, Via Decollatura, 64 - 00118 Morena (RM) Redazione: Associazione Culturale Girotondo, Via Prenestina Nuova, 30 - 00036 Palestrina (RM), tel. 328.482.35.74, [email protected]. Finito di stampare a MAGGIO 2014 Ogni collaborazione è a titolo gratuito. Tutti i materiali, le foto, i testi inviati alla redazione ai fini della pubblicazione non verranno restituiti, salvo diverso accordo, e tale invio fornisce automaticamente alla redazione la liberatoria, da parte del mittente, per l'uso delle immagini e del pensiero anche sul sito internet. La riproduzione anche parziale dei materiali e dei testi pubblicati è espressamente vietata. anno 3 • n°11 • Maggio ‘14 girotondo la rivista dei bambini e delle loro famiglie pag 28 in questo pag 15 numero , L isola delle offerte 19 Sviluppo 05 pag 17 06 07 Bambini e linguaggio “aiuto! Devo copiare dalla lavagna!” La difficoltà del bambini con DSA Migliora Mente Arti-terapie in Riabilitazione Salute 08 10 11 12 Mondo donna Endometriosi: non sottovalutiamo i sintomi per intervenire in tempo... Pillole di Pediatra Nati per (e con) la musica... Le testimonianze che confermano le teorie! Salute in Movimento L'importanza dell'attività motoria per i bambini: come scegliere lo sport più adatto e utile a tuo figlio Comportamento 14 di Natalio & Emanuele PINCI 16 Via Pedemontana, 50 Palestrina (RM) Tel/Fax 06.95.27.15.56 www.masapi.it [email protected] 18 24 L'intervento dello Psicologo Perchè amiamo la musica? La risposta sta in sei motivi psicologici... Dimagrire con la musica: un’esperienza professionale La relazione di aiuto Musica e movimento per il benessere psicofisico... come? Con il BodyMindDialogue Smoothie, frozen yogurt, ghiaccioli… tanta fantasia per una merenda salutare 25 Pianeta scuola 26 Bambini d'europa 28 L’officina dei bambini 29 Girotondino Tutto nasce dalla meraviglia… L'educazione musicale a scuola I Teatri per il popolo e la musica per l’integrazione delle etnie: Badara Seck e i bambini di Roma del Coro Afrique Cosa vorresti che facesse per te Girotondino? Scopri la nuova avventura del nostro super eroe a fumetti... Tempo Libero 32 Socialmente 33 Cuccioli and Co. La parola al Pedagogista Musica e bambini... un connubio perfetto: l’educazione musicale attraverso le storie Nutriamoci bene Scuola Al femminile Dalla pancia alla culla... la musica per crescere e imparare Tantissimi sconti in esclusiva per i lettori di Girotondo Alimentazione Neuropsichiatria e dintorni Ti parlo con la musica: la comunicazione e la musicoterapia Buoni sconto per voi Il “nostro” servizio di mediazione pensato per voi L’incantevole canto degli uccelli Diventare Genitori 34 Informatica al via! 35 Filo diretto con i genitori Che musica in rete! Ascoltare e comporre la vostra musica in rete Progetto didattico “Scuola InCanto”: quando la musica lirica incanta i bambini! sviluppo 05 pag a cura dott.ssa Lucia Fusco logopedista bambini e linguaggio Non verrebbero i conati di vomito a chiunque?? Sarebbe troppo complicato consegnare un foglio da tenere sul banco? E a cosa serve copiare alla lavagna e non da un foglio già stampato? Quale è la difficoltà del copiare alla lavagna per un bambino che ha disturbi specifici di apprendimento (DSA)? L'ingresso in prima elementare è un momento fondamentale !! “aiuto! Devo copiare dalla lavagna!” la difficoltà dei bambini con DSA Bisogna entrare nell'ottica che i bambini dislessici, quelli che manifestano molte delle caratteristiche del DSA, avranno grandissime difficoltà a copiare alla lavagna. Copiare alla lavagna è la prima cosa che si fa all'ingresso nella scuola elementare, ed è proprio allora che cominciano i primi rimproveri per la mancata attenzione, la mancata voglia e il mancato impegno impiegato nel lavoro svolto che appare scorretto, disordinato, sconclusionato. La questione è che per i bambini DSA è davvero molto, molto difficile riuscire a copiare alla lavagna… e se le insegnanti riescono a capire che c'è una difficoltà reale, e a segnalarla adeguatamente, siamo già a buon punto. Nessuno più degli insegnanti, già in prima elementare, può aiutarci a capire se una difficoltà c'è e se ci sono reali fattori di rischio per il DSA. Se un bambino ha già enorme difficoltà a identificare le letterine stando con la testa ferma e gli occhi fissi sul foglio (anche se noi ancora non lo sappiamo) è possibile, con ragionevolezza, che le identifichi con la testa in movimento che va su e giù? ... dovendo ogni volta ritrovare il rigo giusto alla lavagna... e il rigo giusto sul foglio... alzare la testa... identificare l'ultima parola scritta... assemblare le letterine... leggerle... abbassare la testa... identificare il rigo e verificare che l'ultima parola scritta sia corretta... scrivere ciò che ha letto e che in molti casi, dopo tutto questo fare, ha anche già dimenticato... quindi rialzare la testa... e riguardare… rileggere... re-identificare... e bla…bla…bla...bla... Si può tranquillamente incollare il foglio sul quaderno e fare poi il lavoro richiesto dall'insegnante... per i DSA l'allenamento alla scrittura, la reiterazione del compito, non serve... non è di aiuto... perché non vi è automatizzazione del meccanismo, cioè per loro scrivere non diventa automatico come per tutti gli altri bambini, soprattutto in ambito scolastico, quando i bambini devono portare a termine un lavoro che sarà giudicato dalla maestra e che avrà una valutazione!! Lontano dalla scuola potranno certamente scrivere ma liberi e sereni… senza timore di dover essere giudicati in base agli errori commessi. • a cura dott.ssa Mariangela Pinci neuropsichiatra infantile neuropsichiatria e dintorni La comunicazione, per esprimere idee, concetti, sentimenti propri di ogni individuo, può avvenire oltre che attraverso il canale visivo, corporeo e/o verbale anche per mezzo della musica. Ti parlo con la musica: la comunicazione & la musicoterapia La musica può determinare, in chi ascolta o produce i suoni, la produzione di uno specifico stato d'animo o del suo contrario, a seconda del genere musicale e in virtù di modelli culturali individuali e sociali, dell'età, dei vissuti personali, della struttura del proprio mondo affettivo, delle contingenze dell'umore, dello stato fisico e/o mentale, della presenza o meno di patologie, e infine del personale grado di recettività. La musicoterapia nasce con l'intenzione di saper interpretare questa complessa relazione per poter inviare all'ascoltatore dei messaggi specifici. La musicoterapia è una metodologia d'intervento che si avvale pertanto degli strumenti del linguaggio non verbale attraverso il canale corporosonoro-musicale. L'obiettivo è quello di far acquisire a chi vi partecipa nuove modalità di comunicazione con se stesso e con l'ambiente esterno e di indurre comportamenti che attraverso lo stimolo sonoro e l'improvvisazione, favoriscano l'intervento riabilitativo. Il dialogo che scaturisce in musicoterapia è diverso per ogni persona che vi partecipa; la musica diventa uno strumento per favorire la comunicazione che permette di riconoscere anche la propria emotività. via Prenestina Nuova, 307/A1 Palestrina tel. 06.953.57.44 06.95.27.07.70 fax 06.953.47.33 [email protected] La musica può essere utilizzata nelle situazioni caratterizzate da “stress” fisico, determinate ad esempio da eccessive prestazioni lavorative, o di “stress” psicologico, relative a particolari condizioni emotive. Inoltre può essere utilizzata in psicoterapia per favorire l'espressione emotiva e il recupero delle competenze sociali. La musicoterapia è indicata anche nel trattamento di molteplici patologie in età evolutiva: • Disturbi pervasivi dello sviluppo (autismo, Sindrome di Rett). • Paralisi cerebrali infantili quali esiti da lesione cerebrale, anche in presenza di epilessia, infezione congenita da citomegalovirus, da traumi da parto. • Balbuzie, dislalie, disfonie vocali, noduli cordali, tachilalia, ecc. • Sindrome genetiche varie quali S. di Down, S. di Angelman, S. di Wolf, S. di Cornelia De Lange, S. di Williams, S. dell'X fragile, ecc. • sviluppo 07 pag a cura dott.ssa Marta Magliocchetti tecnico della riabilitazione psichiatrica migliora mente Arti-terapie in riabilitazione Le arti visive, la danza, la musica, l'attività teatrale, il raccontare storie, il folklore, le maschere e i burattini si rivelano un approccio molto stimolante ed efficace sia per imparare a esprimersi in modo più creativo, migliorando la propria immagine di sé e autostima, sia per scopi educativi e riabilitativi più specifici con persone che presentino disabilità fisiche, ritardo mentale o altre difficoltà emotive, comportamentali e relazionali. Nelle esperienze con i bambini utilizzo sempre materiali creativi per attività il cui scopo è sviluppare la consapevolezza corporea, l'iniziativa e l'interazione. Lo sviluppo di una comunicazione positiva ed estesa dipende dalla capacità del bambino e dell'adulto di sintonizzarsi sulla “lunghezza d'onda” dell'altro. Attraverso le arti visive, la musica e il teatro ho osservato lo sperimentare del successo di bambini che hanno difficoltà emotivo-relazionali, cognitivi, comportamentali. Attraverso l'utilizzo di strumenti non verbali sono riusciti ad avere interesse, attenzione, iniziativa, autocontrollo. Fiorentini Scavi Srl In Educazione e Riabilitazione l'utilizzo delle Arti-terapie consente di entrare totalmente in contatto con soggetti difficili dal punto di vista relazionale e affettivo, di costruire un ponte di accettazione e sicurezza emozionale che consente lo sviluppo di livelli più maturi di apertura interpersonale e comunicativa.• Via Valle del Ponte n°5 00036 Palestrina Tel.06.957.34.33 Fax.06.953.11.56 [email protected] a cura dott.ssa Claudia Filidi ginecologo mondo donna Per questa nuova uscita di Girotondo ho pensato di scrivere su una patologia femminile di cui oramai si sente molto parlare, l'endometriosi e di quanto sia importante non sottovalutare i sintomi per intervenire in tempo. endometriosi: non sottovalutiamo per intervenire in temi Si tratta di una malattia che viene sempre più spesso diagnosticata o sospettata in base ai sintomi riferiti dalla paziente e che sta assumendo un ruolo sociale di notevole rilevanza, tanto da far nascere numerose associazioni di donne affette e di specialisti della materia, allo scopo di sensibilizzare il mondo scientifico e non al problema, anche attraverso eventi culturali apparentemente non collegati alla medicina, per esempio i concerti di musica classica come quello organizzato annualmente dal Policlinico “A. Gemelli”. Per endometriosi s'intende la presenza di tessuto endometriale in sedi differenti dalla cavità uterina. Tale endometrio ectopico subisce le stesse modificazioni cicliche dell'endometrio eutopico in relazione alle varie fasi del ciclo mestruale, per cui si tratta di una malattia caratteristica dell'età fertile della donna e regredisce solitamente in menopausa. Si parla di endometriosi interna o adenomiosi nel caso in cui il tessuto ectopico sia localizzato a livello del miometrio, e di endometriosi esterna, quando la localizzazione è extrauterina (legamenti utero-sacrali, ovaie, cavo del Douglas, peritoneo pelvico, salpingi, retto, sigma, vescica). Occasionalmente si possono riscontrare anche localizzazioni extrapelviche, come quella polmonare, diaframmatica, ombelicale, o in corrispondenza di cicatrici di pregressi interventi chirurgici. Sebbene siano state finora ipotizzate numerose teorie sulla sua patogenesi, i fattori eziologici alla base dello sviluppo e della progressione della patologia non sono attualmente conosciuti; si ritiene al momento che la malattia endometriosica debba essere considerata una sindrome multifattoriale, in cui intervengono fattori ormonali, genetici, immunologici e ambientali. salute 09 pag I segni e sintomi più comuni sono il dolore pelvico, la dismenorrea (dolore mestruale), la dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e l'infertilità. Il tipo e la severità dei sintomi dipendono dall'estensione della malattia, dalla sua localizzazione e dagli organi interessati. Caratteristica peculiare della sintomatologia clinica è il suo acutizzarsi in prossimità della mestruazione, in maniera ciclica. a a Rom e h c ! n m a ente InnerTea a l Finalm o u c la S InnerTeam percorsi di trasformazione Nonostante oggi si parli molto di endometriosi, la sua diagnosi non è sempre così immediata, tanto che esiste tuttora un ritardo diagnostico, inteso come lasso di tempo compreso tra la comparsa della sintomatologia dolorosa e la diagnosi definitiva, valutato intorno ai 9-11 anni. 11 anni di dolore in cui la donna vaga da uno specialistra all'altro, in cerca di una soluzione al suo calvario!! i sintomi ipo... In realtà la difficoltà diagnostica dipende anche dal fatto che la diagnosi di certezza è solo chirurgica, e più propriamente laparoscopica. Attraverso tale metodica è infatti possibile la visualizzazione diretta delle lesioni peritoneali, delle cisti endometriosiche, e della reazione aderenziale pelvica caratteristica dell'endometriosi profonda. Per questo attualmente l'orientamento è quello di sospettare sempre la presenza di endometriosi in presenza dei classici sintomi, e di iniziare immediatamente una terapia medica sintomatica, allo scopo di inibire o ritardare la progressione della malattia attraverso l'interruzione della produzione ciclica degli ormoni ovarici, da cui gli impianti endometriosici dipendono. I farmaci più comunemente utilizzati sono i contraccettivi orali somministrati in modo continuo, i progestinici, il danazolo e gli analoghi del GnRH; tali dispositivi agiscono inducendo uno stato di pseudogravidanza o di pseudomenopausa, ma il loro effetto è limitato al periodo di utilizzo con elevato tasso di recidiva alla sospensione della terapia. Il trattamento chirurgico va limitato alle pazienti con cisti endometriosiche superiori ai 4-5 cm, a donne sintomatiche in cui la terapia medica non controlla efficacemente la sintomatologia, a pazienti affette da sterilità. Non è stato facile concentrare in un articolo una patologia così complessa; spero di avervi trasmesso l'importanza di comprendere e non sottovalutare alcuni sintomi di una malattia che ha un notevole impatto socio-economico, tanto da promuovere numerore campagne di sensibilizzazione anche a livello internazionale. E soprattutto spero di non avervi annoiato!! Alla prossima... • Scuola di Counseling e Coaching Indirizzo Voice Dialogue Dialogo delle Voci - Metodo InnerTeam - www.innerteam.it Ritrova te stesso e il tuo benessere! Sarà un investimento prezioso per la tua vita... per info e iscrizioni: 339.241.44.87 - 347.974.39.87 [email protected] ascoltarsi e scoprire risorse interiori per fronteggiare difficoltà e crisi conoscersi e darsi un'opportunità di crescita personale molto utile trasformarsi e migliorare la propria professionalità o crearsene di nuove divertirsi e stare meglio nel proprio corpo in salute e benessere sperimentarsi e conoscersi meglio per cambiare modi di agire-reagire a cura dott.ssa Simona Marocchini ostetrica al femminile Per quanto riguarda gli stimoli provenienti dall'interno, la voce materna ne è un esempio ed è per il feto unica e inconfondibile, è un suono rassicurante e uno stimolo che ricorderà dopo la nascita; ma insieme alla voce della mamma, entra in contatto anche con altre voci, quali quelle del papà, dei nonni, dei fratellini, che riconosce come voci familiari. Ma non finisce qui. Diversi studi hanno dimostrato che il feto è in grado di ascoltare suoni esterni, come ad esempio la musica, e che il neonato è in grado di riconoscere le musiche maggiormente utilizzate in gravidanza: i neonati che avevano già ascoltato dentro la pancia particolari note dimostrano di riconoscerne il suono familiare, favorendo la messa in circolo delle endorfine, quindi tranquillizzandosi e La musica è uno degli elementi sempre presenti nella vita di una persona, rappresentando la colonna sonora dei nostri ricordi. Ed è così anche per il bambino in pancia; l'udito, infatti, è il senso predominante della vita prenatale. Tanti sono gli stimoli sonori che il feto è in grado di percepire, sia interni che esterni all'utero. dalla pancia alla culla... la musica per crescere e imparare addormentandosi. La musica in gravidanza stimola dunque la memoria del bambino e incide positivamente sullo sviluppo del suo carattere. Durante la gravidanza assistiamo a quello che gli studiosi chiamano “Effetto Mozart”, ovvero un effetto generato da musica rilassante, soprattutto quella classica, sul bambino in pancia, in quanto questo tipo di brani ha un ritmo tra i 60 e i 70 battiti al minuto, esattamente come la frequenza del cuore umano, il suono che il feto percepisce in ogni istante e con cui si addormenta, si sveglia, si muove, si riposa; il battito del cuore della mamma simboleggia per il bimbo tranquillità, sicurezza e amore. La musica classica consente quindi il parallelismo tra battito del cuore, brani musicali e senso di serenità. Cantare al bambino è ancora più efficace, in quanto lo stimolo mette insieme voce della mamma, note musicali e vibrazioni interne, tanto da generare una coccola che i bambini gradiscono molto! La mamma, durante l'ascolto, ha un ruolo fondamentale: l'ascolto di musica in gravidanza le consente di abbassare i livelli di stress e produrre una quantità maggiore di ormoni del benessere, le endorfine, che può passare al bimbo attraverso il liquido amniotico; è dunque importante dirigere le emozioni suscitate dal brano verso il bambino nel ventre, in modo da creare un legame diretto tra musica ed emozioni positive. Il sistema materno consente di sperimentare e sperimentarsi; il bambino in pancia partecipa a tutte le esperienze vissute dalla madre, vive con la madre e attraverso la madre, stabilisce con lei un legame profondo. Calma la mente, abbassa i livelli di stress, rilassa il bambino, stimola le sue attività cerebrali…chi l'avrebbe mai detto che l'ascolto di buona musica avesse tutte queste proprietà?! Dunque…buon ascolto !! • salute 11 pag a cura dott.ssa Marina Ciampoli ex-responsabile unità pediatrica-nido Ospedale di Palestrina pillole di pediatra Federica racconta che il suo piccolo aveva 4 mesi ed erano spesso soli in una città poco nota mentre i giorni e le notti le si confondevano. Alla gioia smisurata di una vita nuova accanto si mescolava la fatica, la paura, un rimbalzare ossessivo di pensieri legati ai bisogni primari: il latte, la popò, la nanna. Se la nostra vita fosse un film avrebbe senza dubbio una colonna sonora a sottolinearne i momenti più salienti, in realtà a ben pensarci la vita di ognuno di noi una colonna sonora ce l'ha già... nati per (e con) la musica... le testimonianze che confermano le teorie! Inizia con la ninna nanna di mamma, con le canzoncine dell'asilo prima e della scuola elementare poi, continua con la musica sfrenata dell'adolescenza e poi con le più romantiche canzoni d'amore per i primi batticuore che, "se tutto procede", si trasformano in marcia nuziale e poi, come una storia senza fine si torna alle ninne nanna questa volta cantate e non più ascoltate e così via. La musica dunque inseparabile colonna sonora della nostra vita e di quella dei nostri figli. Ora qualche testimonianza. Nel lontano luglio 1986 ero al settimo mese di gravidanza e portavo dentro di me, con l'affetto e la dedizione che una mamma dona alla propria futura creatura, un piccolo bisonte irrequieto che non riposava mai ma che si muoveva continuamente nel ristretto spazio rimasto con capriole che di notte diventavano salti mortali...una notte dalla disperazione pensai di poggiare sulla sommità della montagna che era la mia pancia quando ero a letto un mangianastri (forse i meno giovani sanno di cosa parlo), con una cassetta dei Beatles che adoravo, più che altro nella speranza di assopirmi io stessa... Miracolo, mentre let it be lasciava il posto a yesterday, la mia piccola grande saltatrice smetteva di rotolarsi e si assopiva con me... con questa soluzione ho portato a termine la mia gravidanza senza perdere la ragione. Devo anche testimoniare che a 14 anni mia figlia, mentre i suoi coetanei sbavavano dietro ai cantanti alla moda, ascoltava soprattutto per rilassarsi solo la musica di "uno strano quartetto antico, mamma forse tu lo conosci, si chiamano i Beatles e sono della tua età, non so perché ma li adoro..." Solo qualche anno dopo il mio esperimento empirico, la scienza ha decretato che il feto gradisce molto tutti i "rumori ritmati che ricordino il battito del cuore materno". Un vero abbrutimento delle facoltà della mente a cui la fatica dei primi mesi e gli ormoni impazziti costringono molte neomamme. Federica racconta di essere stata salvata da un volantino trovato per caso che l'ha condotta al suo primo vero incontro con la musica: una stanza vuota e luminosa, molte mamme sedute in cerchio per terra con il proprio bambino in braccio e al centro una ragazza che ha sorriso a tutte e con il diapason ha cercato la nota, poi ha intonato un canto strano, solo la sua voce e poi il silenzio, poi ancora musica e ancora silenzio. Federica aveva paura che il pianto della piccola bomba a orologeria che aveva in braccio rovinasse tutto. Incredibilmente tutti i bebè rimanevano immobili, concentrati, totalmente catturati dal suono di quella voce che cantava per loro. Federica ha testimoniato in prima persona quello che gli studi hanno confermato: melodie, armonie e ritmi consoni esplicano un effetto decisamente benefico sul neonato, lo tranquillizzano, migliorano le sue funzioni neurovegetative e la sua percezione spaziale, l'aiutano a entrare in armonia con l'ambiente e le persone che lo circondano. Provare per credere... e poi se da più grandicelli mostreranno interesse per uno strumento o per la musica in generale, ricordate che la musica deve essere un esperimento prima, una scelta poi libera e senza obblighi del bambino stesso. E comunque non vi illudete, non tutti diventeranno i..."nuovi Beatles"!! • a cura di Roberta Ludovici personal trainer salute in movimento Oggi i bambini non hanno più le possibilità che c'erano una volta di giocare insieme, e per questo praticare uno sport diventa un'occasione importante per fare un'esperienza di gruppo che ha molti effetti positivi. l’importanza dell’attività motoria per i bambini: come sceglii più adatto e utile a tui L'attenzione per l'attività motoria è diversa tra le varie etnie. In occidente i genitori danno un peso maggiore allo sviluppo cognitivo rispetto a quello motorio. Nei paesi, come l'Africa, dove è necessario stimolare fin da subito l'indipendenza dei bambini, c'è più attenzione per l'attività motoria. Dal punto di vista motorio l'attività sportiva consente lo sviluppo delle capacità motorie sia coordinative che condizionali, lo sviluppo muscoloscheletrico ed è un valido supporto nella prevenzione dell'obesità. Le capacità coordinative hanno il loro massimo sviluppo tra i 6 e gli 11/13 anni, prima che si attivi la pubertà. Sono regolate attraverso gli organi analizzatori del movimento che, localizzati nelle articolazioni, nei muscoli e nella cute, permettono di realizzare, grazie all'intervento del sistema nervoso centrale (SNC), movimenti efficaci ed economici. FORZA RESISTENZA RAPIDITA’ FLESSIBILITA’ CONDIZIONALI GENERALI: •apprendimento •adattamento e trasformazione •controllo motorio CAPACITA’ MOTORIE COORDINATIVE MOBILITA’ ARTICOLARE ESTENSIBILITA’ MUSCOLARE SPECIALI: combinazione motoria• equilibrio• orientamento• differenziazione• anticipazione• o scelta Altri aspetti fondamentali della motricità infantile sono le capacità condizionali. Quando parliamo di queste capacità intendiamo rapidità (di reazione, di movimenti singoli o di rapidità d'azione, massima frequenza), forza (forza rapida, capacità di salto, capacità di lancio), resistenza (di lunga durata = aerobica; di breve durata = legata alle espressioni di forza). Sia i lavori di forza sia quelli di resistenza non sono adatti per i bambini perchè comportano degli adattamenti fisiologici non ancora presenti, e vanno ad intaccare componenti psicologiche come la resistenza alla fatica e la capacità di fissare obiettivi a lungo termine che nei bambini non sono ancora strutturati. salute 13 pag Il bambino è invece adatto a lavori rapidi e poco duraturi. Lo sport, dal punto di vista psicologico, è fondamentale per lo sviluppo del carattere, l'incremeto dell'autostima e la fiducia in se stessi. Deve essere praticato con finalità ludiche, deve rappresentare per il bambino un momento piacevole di svago. L'attività motoria non può prescindere dal gioco che è l'elemento principale di coinvolgimento dei bambini e durante il gioco lavorano divertendosi, vengono stimolati alle competizioni che debbono essere adatte alla loro età, e con le regole imparano a gestire l' aggressività. Oggi nello sport è sempre più preponderante l'aspetto agonistico ma le motivazioni per cui i ragazzi continuano a praticarlo, non sono legate all'attività agonistica ma all'ambiente accogliente e familiare che trovano. Anche se non diventeranno campioni, è importante per tutti cimentarsi in una attività sportiva per conoscere i benefici dello sport e avere un valido supporto nella vita, nello studio e nell'apprendimento. Non tutti gli sport sono adatti a tutti, per scegliere quello giusto bisogna tenere conto di tanti fattori come l' età, la corporatura, l'indole, le preferenze personali del bambino e le sue attitudini. Un errore è orientare i bambini verso la disciplina sportiva preferita dai genitori e che rappresenta una possibiltà di riscatto per i genitori stessi. • iere lo sport io figlio La scelta dello sport si deve fare in funzione del carattere del bambino, con l'obiettivo di aiutarlo a superare le sue difficoltà: • Gli sport di squadra, o di contatto, sono adatti sia ai bambini che temono il giudizio degli altri, che hanno paura di sbagliare e non hanno fiducia in se stessi sia a chi ha un atteggiamento egocentrico e spavaldo. Inoltre nello sport di squadra si impara a vivere la vittoria o la sconfitta come una esperienza di gruppo e non un fatto personale. Più efficienza nel corpo, più energia per la mente. Roberta Ludovici Personal Trainer • Gli sport individuali sono raccomandati ai bambini iperattivi e irruenti dove la responsabilità del risultato non è condivisibile con gli altri e per questo occorre più disciplina, autocontrollo ed equilibrio psicofisico. Personal Training Allenamento a coppia Small groups www.robertaludovici.it [email protected] a cura dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice asilo “L’isola che non C’è” la parola al pedagogista La musica fa parte da sempre dell'esperienza del bambino, fin dalla sua vita intrauterina, può quindi sembrare facile parlare di musica con un bambino, in realtà a un'analisi più attenta risulta che... musica e bambini... un connubio perfetto:l’ musicale attraverso le ...per musica loro intendono le canzoni, cioè musiche che accompagnano, commentano, interagiscono con le immagini dei film, dei cartoni animati, dei video giochi; inoltre per i bambini la musica non è tanto una disciplina formalizzata da studiare, quanto un'esperienza da fare: contando, ballando, suonando, un'insieme variegato di esperienze che procurano piacere nel farle e che contribuiscono a creare un ricordo altrettanto piacevole. Parlare di musica con i bambini, pertanto, significa andare oltre il concetto di disciplina, diventa importante il come parlare della musica e il cosa scegliere come oggetto del nostro parlare, ecco arrivare in nostro aiuto il linguaggio della fantasia, del gioco, dell'esplorazione, della metafora; la forma del racconto emozionante che sa catturare, rapire, emozionare. E' questa una didattica che eclissa la disciplina a favore della relazione educativa, lo scambio, l'interazione tra i soggetti; questo è tutto quello che ha permesso il successo del progetto didattico “Scuola InCanto” in collaborazione con il Teatro Valle di Roma, adottato dalle insegnanti delle classi seconde della scuola “Karol Wojtyla”, descrittoci da Francesca Cristofari nel suo articolo, dove la storia ha permesso alla lirica di entrare in classe e di emozionare grandi e piccini. E per tutti quei bambini e genitori che non hanno potuto prendere parte al progetto, lascio qui di seguito una storia che potete raccontare ai vostri bambini, la TURANDOT di G. Puccini, la lettura può essere accompagnata dall'ascolto delle musiche originali dell'opera... (Il testo della Turandot è tratto da UPPA N.2 Marzo-Aprile 2002 Agagliani) Pechino. Palazzo Imperiale. C'era una volta Turandot, bellissima e crudele principessa. Non ha niente da fare, è figlia unica ed è orfana di una madre della quale sappiamo poco; sappiamo invece di una sua ava, la cui storia, benché avvenuta or son mill'anni e mille ancora opprime il sentimento: la soave Principessa Lo-u-Ling era stata rapita e poi barbaramente uccisa da un imprecisato re barbaro. Per questo Turandot odia tutti gli uomini e rifiuta ostinatamente di sposarsi, spargendo intorno a sé solo dolore, disprezzo per la vita e per i sentimenti. COMPORTAMENTO 15 pag La reggia vive del clima isterico della turbolente giovane che, per evitare di sposarsi, impone ai malcapitati pretendenti la risoluzione di enigmi sempre più complessi. I giovani, ovviamente nobili, che hanno tentato la prova hanno sempre fallito e sono stati fatti crudelmente uccidere dalla terribile signorina. Arriva il nostro eroe. il Principe Ignoto. Si presenta senza cavallo e visibilmente provato, ma capiamo subito che è lui: è principe, è bello, intelligente, e soprattutto è un tenore, come tutti gli eroi che si rispettino. Ha perso il suo impero, ha duramente combattuto, ha lungamente peregrinato. Ha anche un vecchio padre piuttosto malandato e una tenerissima ancella, Liù, che lo ama in silenzio, ma l'eroe non la degna di uno sguardo, e questo ci dispiace. Lui si innamora invece perdutamente e a prima vista della gelida Turandot e deciderà di affrontare quindi le famose prove, cosa già di per sé lodevole per un uomo, pur sapendo che, qualora fallisse, il costo da pagare sarà niente meno che la via. Lo sconosciuto vince, e la ribellione di Turandot è viscerale, irosa, farneticante: una volta perdente, la scorretta continuerà a negarsi gridando il suo altèro disprezzo per l'altro sesso. È un fiero colpo per tutti, persino per il padre; e si sa, in genere i padri sono i più restii a mollare le figlie. Il principe non si perde d'animo e ci sorprende proponendo a sua volta a lei un enigma da risolvere: Turandot dovrà, prima dell'alba, scoprire qual è il suo nome. Il nome delle cose e delle persone significano la possibilità di esistere, e quindi di dare realtà ai sentimenti. La principessa passa una notte d'inferno a cercare la risposta, imponendo con un editto che Nessun Dorma (da cui la famosa aria cantata dal principe) per aiutarla a risolvere l'enigma che la sciolga dall'impegno preso. Allo spuntare dell'alba, stremata da una notte insonne durante la quale non ha trovato la risposta, se la cavera' puntando sul sentimento: si dichiarera' soddisfatta che il nome del principe è “Amore”.• educazione storie Happy End* - tranne che per la tenera Liù *nota per i genitori: Liù muore e l'happy-end non è di Puccini ma di Franco Alfano, compositore incaricato da Arturo Toscanini di terminare l'opera lasciata incompleta dell'autore. abbigliamento 0 -16 anni Denny Rose girl - Artigli girl Barbie - Ducati - Baci e abbracci - Aston Martin - Ido Disney - Peppa Pig - Movimentdance - Piccola Doll Intimo, Pigiami e Calze CAVE - VIA SERGIO SESSI, 5 (DI FRONTE EX STAZIONE) TEL. 06.950.81.37 a cura dott.ssa Angela Maiorano , l intervento dello psicologo psicologo, psicoterapeuta La musica afferra le nostre emozioni immediatamente, in modi che poche altre forme d'arte sono in grado di gestire. Essa impegna le nostre menti in forma complessa infatti bastano poche battute di una canzone per portarci indietro di decenni, basta un brano del nostro gruppo preferito per cambiarci la giornata, perché la musica influenza l'umore. Nel 2010 Adam Lonsdale e Adrian North, due studiosi di psicologia della musica, hanno chiesto a 300 giovani le ragioni principali per cui amano ascoltare la musica. Da questo studio sono emersi 6 motivi principali per cui ci piacerebbe ascoltare la musica. 6. la musica fa conoscere gli altri e il mondo La musica racconta le storie di altre persone e ci fa accedere a nuove esperienze; ci può insegnare come gli altri pensano e ci manda continuamente messaggi da parti del mondo che molto probabilmente non riusciremo mai a vedere. Dott.ssa Angela Maiorano PSICOLOGO / PSICOTERAPEUTA Consulenza e sostegno psicologico individuale, familiare, di coppia SI RICEVE PER APPUNTAMENTO Roma via L. Mantegazza, 75 (vicino Ospedale San Camillo) San Cesareo (RM) via G. Amendola, 8 TELEFONO 328.971.86.48 Perchè amiamo la musica? La risposta sta in 6 motivi psicologici... 5. definisce l'identità personale Il tipo di musica che ascoltiamo esprime qualcosa di noi stessi; attraverso di essa possiamo costruire e proiettare un'immagine di noi stessi. 4. la musica crea rapporti interpersonali La musica è un punto di conversazione. Un aspetto importante della musica è il suo ruolo sociale, infatti noi spesso ascoltiamo musica con altre persone e parliamo di ciò che ascoltiamo con esse.. è una connessione con gli altri che si crea a “colpi di musica”. Inoltre non vi è alcun dubbio del forte legame tra musica e amore; usiamo l'una per ottenere l'altro. 3. gestione del cattivo umore Quando siamo di cattivo umore la musica ci dà una mano per affrontare questo momento. Quando siamo tristi siamo spinti, come in un momento di catarsi, ad ascoltare musica triste. In qualche modo è utile sentire che non siamo soli. Noi usiamo la musica per alleviare la tensione, esprimere i nostri sentimenti e fuggire la realtà della vita quotidiana. 2. diversivo La musica può alleviare la noia; è qualcosa da fare quando non sappiamo cosa fare ma dobbiamo stare attenti a non usarla come sottofondo mentre facciamo qualcosa di complicato perché abbassa le prestazioni (Cassidy & MacDonald, 2007). 1) gestione del buonumore Questa è la ragione più importante per cui la gente ascolta musica: rende una bella giornata ancora più bella. Ci diverte, ci rilassa e dà alle nostre emozioni il tono adeguato. La musica ci rende fiduciosi. In uno studio del 2011 condotto da Naomi Ziv e altri studiosi, ai partecipanti è stato lasciato creder di aver condotto male un compito. Coloro a cui è stata fatta ascoltare musica positiva subito dopo hanno avuto più speranza nel futuro rispetto a quelli che sono stati lasciati in silenzio.• comportamento 17 pag a cura dott.ssa Isabella Filipponi psico-pedagogista Una volta formulata la canzone, essa ha iniziato a far parte del vissuto quotidiano dei bimbi, soprattutto perché nata dalla loro fantasia. Successivamente la canzone è diventata un motivetto che ha coinvolto anche altre persone, Parlare di musica e associarla ai temi dell'alimentazione non è poi così sbagliato... dimagrire con la musica: un’esperienza professionale grandi e piccoli, di famiglia e non, trasmettendo un sano messaggio. La musica ha aiutato la famiglia a diffondere quel messaggio che le sole parole, i rimproveri o le dispense vuote non sono state in grado di fare. L'armonia è facile da percepire, così come le dissonanze o le Questa tesi è stata ricavata da un'esperienza condotta con una famiglia, stonature pertanto, in questo caso, il cui obiettivo era condurli a comprendere come il benessere psico - una buona melodia è arrivata, dove fisico dipendesse molto dalla sensazione positiva che il nostro organismo il resto non ha avuto successo!• ci rimanda e che spesso si riversa nell'ambiente circostante. Basta pensare al concetto di “armonia”, essa non è solo quella percepita con l'udito ma anche quella che ingloba a sé gli altri sensi, come la vista e il gusto: tutto diventa più “bello” se percepito come sensazione di benessere!! Da questo concetto base si è avviato un lavoro durato circa un anno, in cui i familiari si sono adoperati nel riconoscere che la musica poteva agevolare il loro duro lavoro nel condurre i propri figli a sostenere un'alimentazione adeguata, attraverso non solo una dieta corretta, ma una vera e propria “armonia familiare”. Abbiamo così adoperato la musica come mezzo di trasmissione di un messaggio particolarmente difficile, per chi come i bambini, si affoga nel cibo senza pensare troppo alle conseguenze. Le melodie le avevamo già come base, mancavano solo le parole su cui bisognava ragionare. Dr.ssa Isabella Filipponi CONSULENZE SOCIO-PSICO-PEDAGOGICA Consulenza pedagogica ai singoli, ai minori e loro familiari. Sostegno e riattivazione cognitiva per anziani affetti da demenze. Supporto scolastico. Tel: 392.74.26.451 - [email protected] Per consulenze gratuite pui trovarmi nello staff del sito www.pedagogistionline.it comportamento a cura dott.ssa Franca Errani counselor relazionale, direttrice scuola counseling “InnerTeam” e dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice “L’isola che non C’è” la relazione di aiuto Se dico musica, cosa ti viene in mente? Movimento, danza, allegria, relax… E se dico musica e bambini? Movimento senza esitazione, spiccato senso del ritmo senza che nessuno glielo abbia mai insegnato! Una domanda più difficile: quale è stata l'ultima volta che hai danzato o più semplicemente ti sei lasciato andare al suono di una musica? Ieri? Una settimana fa? 5 anni fa?.... Noi adulti a differenza dei bambini facciamo un po' fatica a muoverci accompagnati dalla musica, spesso ci si sente goffi e impacciati, si è convinti di non avere il senso del ritmo, o più semplicemente che non sta bene che un adulto, magari un professionista affermato, si metta a danzare!! Invece, il corpo e la musica ci offrono infinite risorse, non soltanto perché il movimento accompagnato dalla musica attiva le endorfine regalandoci un'immediata sensazione di benessere, ma perchè ci offre l'opportunità di esplorare parti della nostra personalità sconosciute, ci permette di “rivivere” e affrontare con consapevolezza situazioni problematiche, ci consente di riallineare mente e corpo; non ci dimentichiamo che il benessere psichico passa attraverso il benessere del nostro corpo, mens sana in corpore sano così dicevano i latini! Come è possibile tutto questo? Come possiamo riprendere consapevolezza del nostro corpo attraverso musica e movimento e tradurre tutto ciò in benessere psico-fisico? La risposta è nel BMD- BodyMindDialogue®, una delle metodologie messe a punto dalla dott.ssa Franca Errani, nella sua Scuola musica e movimento per il benessere psicofisico...come? con il BodyMindDialogue di counseling a indirizzo Voice Dialogue - Dialogo delle Voci “Innerteam”. Così la dott.ssa Errani ci spiega la sua innovativa metodologia: “Tutti siamo molto più predisposti alla danza e alla musica di quanto pensiamo; musica e danza non hanno a che fare con la nostra età, il nostro ceto sociale, i nostri titoli di studio, i nostri guadagni”. Musica e danza appartengono a tutte le specie. Il serpente ondeggia e sibila, gli uccelli saltellano sui rami e cinguettano, i delfini compiono figure straordinarie di corteggiamento ed emettono suoni che sono un vero e proprio linguaggio; a noi umani basta sentire un motivetto piacevole e ci viene voglia di canticchiarlo, e muovere il corpo al suo tempo. Ci tratteniamo perché siamo stati educati a fare così, a contenerci, a contrarci perché certe cose le fanno i bambini, i matti, oppure chi è stato dalla società delegato a portare queste energie: i cantanti, i musicisti, i danzatori... che spreco di meravigliose risorse! Così finisce che non stiamo tanto bene, allora andiamo dallo specialista, ci aspettiamo che sia il medico che ci dica cosa abbiamo e come uscirne. La creatività di usare corpo, musica, danza è una “via” per imparare a stare meglio usando la nostra consapevolezza”. Gli incontri di BMD-BodyMindDialogue® ti permetteranno di sperimentare gli aspetti interiori della tua personalità con l'attenzione rivolta alla dimensione corporea ed energetica. Il movimento libero e guidato, i tanti diversi stimoli musicali, gli esercizi di respirazione, la percezione corporea avranno un effetto immediato sul tuo benessere e sulla tua energia. Ti sentirai più vitale, attraverso esperienze profonde e divertenti al tempo stesso, e quasi senza accorgertene avrai ampliato la percezione di te stesso e del mondo che ti circonda. “La musica opera il miracolo di toccare in noi il nucleo segreto, i punti di radicamento di tutti i ricordi. Simili a Semi incantati i Suoni germogliano in noi” e ci regalano un nuovo benessere.• 10 sconto % abbigliamento 0 - 16 anni Junior Style sulle collezioni primavera - estate via Sergio Sessi, 5 (di fronte ex-stazione) Cave - tel. 06.950.81.37 COUPON VALIDO FINO AL 30 GIUGNO 2014 L’ISOLA DELLE OFFERTE GIROTONDO L’ISOLA DELLE OFFERTE GIRO ONDO L’ISOLA DELLE OFFERTE GIROTONDO L’ISOLA DELLE OFFERTE in esclusiva per i lettori di GIROTONDO presentando il coupon hai diritto a: in esclusiva per i lettori di GIROTONDO presentando il coupon hai diritto a: 10 sconto % azienda vinicola Cilia Vini sul prezzo di listino al pubblico via degli Olmi, 16 Palestrina - tel. 06.953.72.69 COUPON VALIDO FINO AL 20 SETTEMBRE 2014 GIROTONDO L’ISOLA DELLE OFFERTE GIROTONDO L’ISOLA DELLE OFFERTE GIROTONDO L’ISOLA le iscrizioni per il nuovo anno scolastico sono gia’ aperte! ti a al spett cen iam tro o a est nche ivo ! vieni a scoprire cosa offriamo al tuo bambino per aiutarlo a crescere nel modo migliore! 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Il gelato è presente tutti i pomeriggi soprattutto nelle calde giornate di luglio e agosto…e il peggio è che si tratta quasi sempre di prodotti industriali con scarsi valori nutrizionali; e durante il giorno abbiamo le bevande rinfrescanti, dai succhi alle varie qualità di bevande gassate come Cola o Aranciata... fortunatamente però esiste ancora un distinguo per fasce di età. Generalmente i genitori tendono a scegliere merende sane come yogurt, latte e biscotti o ancor meglio frutta fresca per i figli da zero a tre anni, questo perché si avvalgono ancora del consiglio nutrizionale del pediatra. Mentre per quelli più grandicelli si tende ad assecondare i gusti dei figli cadendo a volte nell'errore di introdurre per spuntino merende non sane come patatine in busta, pizza o panini farciti, troppo Smoothie, frozen yogurt, ghiaccioli... tanta fantasia per una merenda salutare "pesanti" a livello calorico. Ritornando al gelato in realtà può rappresentare la giusta via per una merenda sana ... attingendo però ad accorte varianti. Per prima cosa il gelato deve essere rigorosamente fresco, artigianale, se fatto in casa meglio, preferibilmente con poco latte e più acqua da frutta di stagione che fornisce non solo vitamine ma anche sali minerali. Sono ottime le macedonie, i ghiaccioli di frutta fatti da frullati di frutta fresca e acqua, e ancora gli Smoothie, ovvero frutta fresca omogenizzata con ghiaccio trito o frozen yogurt... una variante della famosa e passata "grattachecca".. Anche i succhi di frutta possono essere delle buone merende ma un'ottima variante sono le centrifughe e non solo con frutta convezionale ma anche con ortaggi ricchi di vitamina A ed E, pigmenti e flavonidi o ancora antiossidanti come il licopene contenuto nelle bucce del pomodoro, una centrifuga non solo salutare ma anche buona è quella di carote, mele e pera, per i bambini dai sei anni in su anche con una spolverata di cacao amaro zenzero e cannella... o ancora macedonia di fragole e banane senza zucchero e panna ovviamente! Di merende ideali e rinfrescanti ce ne sono diverse... basta avere quel minuto di tempo in più per prepararle e... tanta FANTASIA!• scuola 25 pag a cura dott.ssa Sara Innocenti insegnante scuola ispirazione steineriana “Arcobaleno” Roma pianeta scuola Nelle scuole che seguono la pedagogia steineriana ogni mattina la musica porta il suo benvenuto ai bambini che si apprestano a iniziare una nuova e produttiva giornata scolastica. tutto nasce dalla meraviglia... l’educazione musicale a scuola Dalle aule colorate e accoglienti si sentono provenire voci di bimbi che insieme ai loro insegnanti intonano le note più semplici per ringraziare la notte che ha concesso il sonno e il sole che ha annunciato il giorno. Il canto, generalmente accompagnato dal suono del flauto, è quindi lo strumento con cui gioiosamente i bambini mettono in moto le energie e le forze che utilizzeranno per la didattica e per tutto ciò che faranno durante le ore di studio, di arte e di gioco; esso occupa un grande spazio nell'ambito dell'educazione musicale, ossia di quel processo maieutico che dovrebbe condurre il fanciullo a scoprire i suoni che già ascolta nella sua interiorità e a sviluppare competenze nell'ambito dell'ascolto, della riproduzione e della rielaborazione. Tutte le feste dell'anno sono accompagnate dallo studio e dall'esercizio di canti specifici che possano sintetizzare in piccole strofe le loro caratteristiche essenziali: mediante la ripetizione, la scelta ritmica e la tonalità il bambino comprende e fa proprio il tratto tipico di quella festività, inoltre trova la modalità appropriata attraverso cui esprimere la sua natura animica essenzialmente devozionale e gioiosa. Durante il Natale, ad esempio, note allegre ed esultanti saranno alternate con canti più melodici che possano trasmettere la delicatezza e la particolarità dei giorni in cui si celebra la nascita di Gesù; l'arrivo della Primaverà viene festeggiato con ritmi esultanti, briosi, fortemente gioiosi proprio per accompagnare il senso della rinascita che circonda l'umanità in questo periodo dell'anno. Tutto ciò riguarda l'intero ciclo scolastico, dalla scuola dell'infanzia a quella superiore, viene strutturato in maniera diversa a seconda della fascia evolutiva dei bambini, ma mantiene una sorta di tonalità di fondo comune a tutte le età. Le ore dedicate all'educazione musicale sono molte perché in realtà la musica è parte integrante della giornata. Ogni argomento trattato può trasformarsi in un'allegra canzoncina che con il suo ritmo facilita la comprensione e la memorizzazione di un contenuto trasmesso non solo frontalmente ma anche con il gioco e la ritmicità: il canto delle sillabe in prima elementare mediante la scala pentatonica e l'uso dello xilofono o il canto delle gesta di un personaggio della storia sono tratti specifici della pedagogia steineriana. A ciò si accompagna lo studio di uno strumento musicale affinché il bambino possa imparare a produrre suoni che divengono melodie non solo attraverso la voce, ma anche mediante uno strumento che gli permetterà di scoprire ed esercitare particolari abilità. La musica porta in sé un senso di vita e profondità molto forte che l'interiorità recepisce ed elabora velocemente, essa accende e stimola l'attitudine alla meraviglia e allo stupore che ogni fanciullo possiede. Il grande filosofo Aristotele scriveva che “Tutto nasce dalla meraviglia”, per cui dare ai bambini la possibilità di essere educati anche musicalmente, significa offrirgli un aiuto per scoprire la bellezza che è in lui e in ogni cosa.• a cura di Cristiana Chiapparelli , bambini d europa Grande carisma, incredibili doti vocali, uomo di pace e di gran cuore, un maestro della musica e di vita. In due parole Badara Seck, griot senegalese di fama internazionale, discendente da una famiglia di griot, i depositari dell'arte e della parola dell'Africa. i Teatri per il popolo e la musica per l’integrazione delle etnie: e i bambini di Roma de Ha girato il mondo con la sua voce e le sue storie e poi ha cominciato a comporre lui stesso canzoni e musiche. Dal 1998 vive a Roma dove è stato referente della comunità senegalese con le autorità italiane. Ha lavorato con artisti italiani come Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia, Ennio Morricone, Mauro Pagani. Che cos'è la musica per un africano? La musica definisce l'identità di un popolo e la nostra musica è ricca delle tradizioni culturali del paese. Rappresenta quello che un africano vive. Lo spazio determina l'uomo e in Africa lo spazio è la natura. I bambini mutuano i suoni dalla natura, si identificano con la natura e da essa derivano i suoni della nostra musica. Una musica ricca di ritmi. I bambini nascono con il ritmo delle ninne nanne… In Africa ci sono villaggi in cui le ninne nanne hanno ritmi molto aggressivi. Con questi ritmi i bambini si addormentano e crescono e così formano la loro identità, il loro carattere, il loro essere. Quali sono le prime canzoni che imparano i bambini africani? Imparano canti che insegnano il rispetto verso i genitori, e i bambini africani ne hanno molto per i genitori, soprattutto per la mamma che ha donato loro il regalo più bello e più grande, il latte materno. Ricevere il latte materno per un bambino africano vale più di mille altri regali, è un gesto per il quale non esiste ringraziamento paragonabile. Oltre a cantare, quale è la sua missione? L’estetica professionale d’eccellenza ... un’oasi di benessere in cui il tempo sembrerà fermarsi www.beautyandlux.it Viale Pio XII, 19 - Palestrina (Rm) • Tel. 06.95.27.09.43 scuola 27 pag La mia missione è creare un ponte tra l'Africa e l'Italia, l'Italia deve usare le competenze degli immigrati, sono una risorsa! L'italiano è un popolo molto accogliente e l'Italia è contaminata da altre culture che ci devono arricchire. Le nuove generazione dovrebbero condividere non solo ciò che hanno in comune, per esempio la lingua e la cultura italiana, ma anche tutto ciò che viene da culture diverse che ormai fanno parte di noi, che ci sono ma non conosciamo. Perché il problema non è razziale ma è di conoscenza. Noi dobbiamo aprirci agli altri, sapendo che il futuro sono i bambini. L'Italia avrà un'altra mentalità se i bambini di oggi cresceranno sapendo che il popolo italiano è fatto anche di immigrati che amano questo paese. E la musica che c'entra con questa missione di integrazione? La musica è il primo linguaggio di un popolo. La musica ti permette di avvicinarti all'altro e per questo può essere usata come strumento d'integrazione tra l'Italia e l'Africa. E proprio grazie alla musica è nato a Roma il Coro Afrique formato da bambini africani. L'idea mi è venuta parlando con il direttore dell'Auditorium Parco della Musica di Roma per promuovere la musica africana in un evento organizzato poi l'8 dicembre, dove abbiamo fatto incontrare e cantare insieme bambini africani nati a Roma oppure adottati da famiglie romane e il coro di voci bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Badara Seck l Coro Afrique Come sono stati reclutati i piccoli cantanti? Abbiamo organizzato un giorno di casting. Si sono presentati 300 bambini tra i 6 e i 13 anni. E' stata un'esperienza unica. E' stato emozionante vedere bambini africani con genitori misti, uno bianco e uno nero, oppure genitori bianchi con figli neri, quindi bambini adottati! E' stato un esempio di vera integrazione! Quindi li avete selezionati? No. Non potevamo fare una selezione. Io sono un uomo di pace e i bambini non devono mettersi in competizione tra loro. Abbiamo lasciato che la selezione avvenisse in modo naturale. Ci sono voluti 9 mesi di lavoro per preparare i bambini al concerto dell'8 dicembre. Facevamo prove ogni domenica e i bambini che sono stati più presenti hanno fatto parte del coro. Quale è lo scopo del coro Afrique? Alcuni di questi bambini sono sudafricani ma non sanno che vuol dire esserlo perché hanno da sempre vissuto in Italia. Quindi questo coro vuole aiutare i bambini afro-italiani a conoscere la cultura africana attraverso il canto e il ballo africano. Il futuro del coro Afrique quale sarà? Vogliamo che i bambini crescano con il valore etico e morale del riconoscimento dell'altro, diverso da me ma che fa parte di me. Abbiamo fondato un'associazione dove i genitori sono responsabili; si sono tassati per pagare un'insegnante, chi non può permetterselo è aiutato dagli altri più fortunati e poi quello che si ricava dai concerti si usa per la formazione. Abbiamo dato la possibilità a tutti questi bambini africani di fare lezioni insieme ai bambini dell'Accademia di Santa Cecilia gratuitamente. Dietro un coro però c'è sempre una scuola e sto lavorando per aprire a settembre una scuola di musica africana a Roma. Altri progetti? Sono stato contatto per organizzare un evento con tutte le etnie che vivono a Roma, ogni etnia canterà il suo canto rappresentativo, ma poi tutti insieme canteremo l'inno nazionale italiano! Questo è un esempio di integrazione! Questo è un modo per avvicinare i cuori e quindi le culture! Da noi si dice che la cultura costa cara… Invece la cultura deve essere per il popolo, per avvicinare il popolo. Un teatro non può essere uno spazio per i ricchi che possono comprare biglietti costosi. Un teatro serve alla popolazione, a gente comune che nei momenti di difficoltà economica si strige intorno alla cultura, si avvicina e quindi si sostiene per la ripresa corale, insieme. Questa è politica culturale a servizio della politica economica.• Vuoi essere dei nostri? Il nostro progetto di “sostegno alla genitorialità” aspetta te! L’associazione culturale Girotondo senza fini di lucro è nata proprio per aiutare i genitori ad affrontare meglio il loro “ruolo genitoriale”, sostenendoli nel difficile compito dell'educazione dei propri figli. Informiamo e supportiamo le famiglie tramite il sito e la rivista che viene distribuita gratuitamente nelle scuole pubbliche del territorio. Diventa uno dei nostri sostenitori: con un piccolo contributo potrai pubblicizzare la tua attività sulla rivista -arrivando in mano a migliaia di famiglie- e ci aiuterai ad aiutare i bambini e i loro genitori. Sp a da zi a p Ti aspettiamo 29 arti eur re o! nella nostra grande famiglia! Per info e sostegno: 328.482.35.74 [email protected] www.rivistagirotondo.it a cura dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice asilo “L’isola che non C’è” officina dei bambini Questo è uno spazio-laboratorio tutto per voi! Carta, colori e tanta fantasia è tutto quel che occorre per creare insieme alle vostre maestre oppure con mamma e papà, tante fantastiche storie! l’officina dei bambini dà vita alla tua storia! e Girotondino che fa? Girotondino è il nostro super eroe, creato per voi dal bravissimo illustratore e fumettista Carlo Carota: Girotondino aspetta solo voi per dare vita a tante fantastiche avventure!! Ed ecco che in redazione è arrivata la storia di Federico, 11 anni di Zagarolo, intitolata: “Girotondino e la partita di pallone”. Carlo si è messo subito all'opera per disegnare la storia di Girotondino inventata dal nostro piccolo lettore e così oggi puoi leggere la terza puntata di Girotondino! E se hai perso le puntate precedenti, le trovi sul sito: rivistagirotondo.it Ma non è tutto... la prossima puntata, potresti crearla proprio tu! Quindi, comincia a far volare la tua fantasia, scatena la tua immaginazione e inizia a scrivere dove andrà in vacanza Girotondino e cosa farà grazie ai suoi super poteri!! Inventa la sua storia e la prima che arriverà in redazione verrà pubblicata a fumetti sul prossimo numero di Girotondo! Hai tempo fino al 20 Luglio 2014 per inviarci la tua storia. La redazione di Girotondo Invia il tuo lavoro in formato JPEG con risoluzione 300 dpi via e-mail a: [email protected] oppure spedisci tutto per posta a: Asilo Nido l'Isola che non c'è via della Colombella, 109 - Palestrina (RM). NB: per adattarsi al fumetto la trama della storia che arriva in redazione potrebbe subire lievi modifiche. questa storia e’ stata inventata da federico, 11 anni! c’e’ la partita roma-napoli e giorgino invita i suoi amici a vedere la partita della squadra del cuore... ciao benarrivati! ciao giorgino! abbiamo portato qualche bonta’ da mangiare bravi! i succhi di frutta li ho io! ... anche fido e’ contento, ma a lui interessa ben altro che la partita ... la partita inizia ... ecco ora vediamo le due squadre che scendono in campo ... che bello vedere la partita insieme! i tifosi del napoli fanno cori razzisti. tifosi romanisti e napoletani si menano... ... avanza gervinho, dribla due giocatori, tiro... fuori !!! noooo!!! che brutto... cosa possiamo fare? qui ci vogliono i miei superoteri... chissa’ se funzionano anche attraverso la tv? fido, aiutami anche tu! wow! ora i tifosi si abbracciano e fanno pace! incredibile... sembra una magia! evviva il bel calcio! il razzismo ci disonora! a cura dell’ufficio Servizi Sociali Palestrina in collaborazione con dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello socialmente Negli ultimi 50 anni la famiglia ha subito profonde trasformazioni! Basti pensare alla rivoluzione socio culturale del '68 , il movimento femminista, la crescita economica, la sempre maggiore presenza delle donne nel mondo del lavoro... ... un turbinio di novità alle quali l'istituto familiare ha saputo sopravvivere non senza “ammaccature”!!Proprio così, oggi, infatti esistono diverse tipologie di famiglie: famiglie di fatto (due persone che vivono sotto lo stesso tetto ma non necessariamente sposate); famiglie monogenitoriali (un genitore e un figlio); famiglie unipersonali (single, separati, divorziati); famiglie ricomposte (uno dei due partner proviene da un precedente matrimonio); famiglie diverse in risposta alle diverse esigenze socio-culturali. L'aumento delle separazioni e dei divorzi ha portato alla luce una problematica da dover affrontare con estrema delicatezza, cura e responsabilità: la gestione dei figli dopo il matrimonio; la risposta a questo nuovo bisogno è la mediazione familiare. La coppia in crisi raramente si rivolge a un mediatore per avere un sostegno, a volte necessario per elaborare il problema. In Italia più che in altri paesi il conflitto coniugale tende ad avere come unico interlocutore la figura del legale, che qualche volta può anche esasperare il conflitto tra i coniugi: chi ha ragione, chi ha torto, chi vince, chi perde. Quando una coppia si separa, in realtà non c'è né un vincitore nè un vinto, in un certo senso si perde tutti, • Protesi per amputati • Busti per scoliosi ed artrosi • Calzature ortopediche il “nostro” servizio di mediazione pensato per voi la mediazione familiare permette, con molto impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, di vincere tutti, in quanto aiuta i singoli membri della famiglia a trovare il modo di soddisfare i reciproci bisogni senza danneggiare l'altro e soprattutto con il fine ultimo del benessere dei figli. Presso l'ufficio dei servizi sociali di Palestrina è disponibile uno spazio di riflessione che vi permetterà di sapere cos'è il servizio di mediazione familiare e come tale potrà esservi utile per aiutarvi ad affrontare questa nuova fase di vita, con coraggio e delicatezza, sarete accolti in un ambiente rassicurate che vi garantirà il rispetto della vostra privacy e quella dei vostri bambini, sarete sostenuti nel trovare una nuova riorganizzazione al vostro mutato assetto familiare, la separazione psicologica, infatti, non si esaurisce con il divorzio: i problemi dei genitori e dei figli spesso continuano quando si chiudono le porte degli uffici legali. L'ufficio dei servizi sociali del comune di Palestrina vi accompagnerà a un eventuale percorso di mediazione familiare in collaborazione con il consultorio familiare di Palestrina, o altri enti convenzionati presenti sul nostro territorio o a Roma; affinché voi genitori elaboriate in prima persona un vostro programma di separazione soddisfacente per voi stessi e per i vostri figli, in cui possiate esercitare la comune responsabilità genitoriale. E' possibile usufruire del servizio previo appuntamento telefonico il martedì pomeriggio e il giovedì mattina. Uffici: via Largo Pio Fernandez 38, Palestrina. Assistenti sociali: Stefania De Rose: 06.95.30.22.70 Rosalina D'Alessandro: 06.95.30.22.22 • • Tutori e docce - Cinti erniari - Ventriere • Deambulatori - Bastoni - Carrozzelle • Incontinenza Convenzioni con le A.S.L. V I A P R E N E S T I N A A N T I C A , 1 6 4 / A - PA L E S T R I N A - T E L . 0 6 . 9 5 3 . 5 4 . 3 6 tempo libero 33 pag a cura dott. Gianluca Marchetti medico veterinario cuccioli and co. Il canto degli uccelli è comunicazione. Diversi animali anche molto distanti tra di loro possono così scambiarsi informazioni. l’incantevole “canto” degli uccelli Ogni specie ha per così dire una "voce" specifica che è quella che ce li fa riconoscere e ci fa dire: "questo è il canto di un cardellino!" oppure "questo è di un'anatra" anche senza vederli. La melodia è spesso molto gradita all'orecchio umano tanto ché da secoli alleviamo in cattività molte specie per le loro virtù canore. Di solito il canto, che può essere più o meno melodioso, è quello prodotto per richiamo sessuale o per motivazioni territoriali. Infatti l'individuo maschio di alcune specie raggiunge un punto in alto come un antenna, un cornicione, un filo elettrico o l'apice di un albero e comincia a cantare. In questa maniera il suo canto raggiunge distanze maggiori e consente ad esempio ad un pettirosso di evitare di introdursi pericolosamente nel territorio di un altro. Questo scongiura la possibilità di liti che sono sempre molto pericolose sia per l'aggressore che per l'aggredito; a volte infatti basta distrarsi o perdere qualche penna per cadere preda di un gatto. Di solito l'estensione del territorio di un uccello è l'area raggiunta dal suo canto. Cantando da un punto in alto più femmine possono sentire il canto e si avvicinano al maschio. Lo scricciolo con il suo canto attira in questa maniera la femmina vicino a diversi nidi che ha già preparato e glieli offre; se lei ne trova uno di suo gradimento vi entra e comincia così una storia d'amore. Inoltre gli uccelli possono emettere richiami o allarmi esattamente per motivazioni opposte. Tutti notano lo strano modo di cantare di un gallo che trova del cibo e che serve a richiamare le galline. E' altrettanto facile percepire i richiami ripetuti ed acuti dei piccoli di rondine che chiedono il cibo ai genitori da dentro un nido. Spesso però, anche se non ce ne accorgiamo, gli uccelli "dicono" ai loro compagni che c'è un pericolo in agguato e c'è di più: "dicono" loro se è già vicino o ancora lontano. Il merlo emette suoni acuti e ripetuti per comunicare a tutti che c'è un pericolo lontano ma se è ormai vicino emette suoni gravi e sommessi per ottenere lo stesso effetto di allarme ma senza essere individuato dal predatore. Famoso è inoltre l'episodio delle oche del campidoglio che sono state provvidenziali allarmi naturali. Molti suoni prodotti dagli uccelli sono innati ma a volte possono impararne anche di nuovi. L'esempio classico è quello della gracula religiosa o di molti pappagalli che possono imparare a riprodurre alla perfezione suoni che non farebbero normalmente parte della loro "lingua". Questo discorso però è valido anche per altre specie: se si prende un uovo da un verdone e lo si lascia covare ad un canarino il piccolo "parlerà" la lingua appresa dai genitori putativi ma con caratteristiche tipiche della sua specie di origine.• Fisiosar Dott.ssa Sara Braghese fisioterapista CHECK-UP POSTURALE GRATUITO RIEDUCAZIONE POSTURALE KINESITERAPIA TECAR TERAPIA LINFODRENAGGIO CON TECAR CONSULENZE ORTOPEDICHE MAGNETO TERAPIA Conosciuta ed apprezzata soprattutto in campo medico, sportivo e fisoterapico, Tecar consente di ottenere ottimi risultati in tempi rapidi anche in campo estetico. Via Prenestina Antica 28 • Palestrina (RM) Tel. 06.95.27.01.13 Cell. 338.153.20.77 a cura dott. Antonio Di Napoli ingegnere informatico informatica al via! Vi propongo un'ampia panoramica delle risorse impiegabili per favorire l'incontro con la musica e coltivarne il rapporto in modo ricco e profondo. Alcuni riferimenti sono adatti ai ragazzi più grandi o agli adulti: in ogni caso potete utilizzarli quando siete in compagnia dei più piccoli. Certamente un modo collaudato e divertente per avvicinare i bimbi alla musica è rappresentato dalle canzoncine. Trovo piuttosto completo e ben organizzato il canale YouTube “Coccole Sonore” (www.youtube.com/user/CoccoleSonore): cliccando in alto su Playlist troverete varie collezioni animate divise per categorie (es. ninne nanne, filastrocche…). Se i bambini stanno giocando o svolgendo i compiti perché non mettere un sottofondo sonoro che, a seconda dei casi, contribuisca al divertimento o a concentrarsi? I canali possono essere le web radio per bambini (es. www.radio magica.org, www.animewebradio.it, www.radiobimbo.it,...) oppure, più in generale, i motori di ricerca delle web radio (es. radiosearchengine.com, playme.com) e siti specializzati (es. musicovery.com, soundcloud.com, jamendo.com, grooveshark…): in maniera semplice e gratuita avete a disposizione, nel tempo di un click, una vasta collezione di brani che comprende il presente e il passato, generi che spaziano dal campo sperimentale alle tradizioni popolari, nonché suoni provenienti da tutto il mondo. L'esperienza ci insegna che esiste una relazione molto profonda tra la musica e l'emotività: trovo molto interessante, specie per i più grandi, il progetto d'ascolto presente su www.stereomood.com. Ricordate che scegliete voi l'umore e pertanto se siete giù, potete usarlo per tirarvi su: occhio a non sprofondare ulteriormente! Se la musica riesce a leggerci dentro, perché non insegnare ai bambini a leggere la musica? Se avete un PC con sistema operativo Windows, sul sito dell'Istituto Palatucci (www.istituto palatucci.it/free.html) sono disponibili una serie di giochi stimolanti e ben fatti per imparare il suono e il valore delle note oltre alla posizione sul pentagramma: cercate il programma “Impariamo la musica giocando” e scaricatelo, poi scompattate il file ed aprite “Si fa musica 2.0.exe”. Chissà che ascoltando musica e giocando un po' con le note non giunga la curiosità, emerga un talento o una passione verso gli strumenti musicali, il canto o L'informatica e Internet stanno rendendo maggiormente accessibile l'ascolto e la produzione di musica a sempre più persone di ogni luogo, età e ceto sociale. Che musica in rete! ascoltare e comporre la vostra musica in rete addirittura la composizione. Sul web sono presenti molti simulatori di strumenti musicali (es. www.virtualpiano.net), spesso disponibili anche come App per gli smartphones, oltre a programmi o siti che aiutano a riconoscerli (es. software “Musica Maestro” su vbscuola.it, sito www.semplicementemusica.it). La Direzione Didattica di Rivoli ha predisposto una pagina web (www. ddrivoli1.it/portomusica/musica.htm) che elenca una serie di risorse adatte per far giocare insieme bambini e adulti. Ad esempio cliccando sul link “Componi la tua musica” si dispone di un pentagramma di quattro battute sulle quali posizionare note e pause di differente durata. Qualora il ragazzo già evidenzi un talento per il mix di suoni, allora l'applicazione giusta può essere “Tony B Machine”. Non ponendo limiti alle potenzialità del rapporto con la musica, vi segnalo anche il sito www.notessimo.net: cliccate su Compose e si aprirà un pentagramma sul quale si possono collocare vari strumenti o anche voci, comporre il proprio brano e salvarlo. E se la composizione merita di essere pubblicata allora potete usare alcuni siti (es. soundcloud.com, jamendo.com, bandcamp.com…) che stanno contribuendo a una maggiore diffusione del linguaggio musicale come forma di espressione anche per chi ha pochi mezzi economici a disposizione. Finisco accennando a un'esperienza sorprendentemente ricca che mi è capitata recentemente: al pianoforte a coda posto in un supermercato si sono alternati, nel giro di quindici minuti, un bambino di due anni e mezzo, un signore di mezza età ed un nonno con un bimbo di circa un anno in braccio. Tra mille problemi, viviamo un periodo in cui è più facile riuscire a esprimersi anche attraverso la musica: l'informatica è un valido supporto per far conoscere ai bambini questo linguaggio così prezioso, ancor di più e meglio se abbiniamo a essa, senza forzature, il rapporto diretto con uno o più strumenti musicali oppure il canto. Nel presente e nel futuro: teniamo aperte le orecchie, ne sentiremo delle belle!• diventare genitori 35 pag a cura di Francesca Cristofari filo diretto con i genitori progetto didattico “Scuola InCanto”: quando la musica lirica incanta i bambini! Vi sembrerà strano ma è possibile imparare ad amare l'opera lirica anche da piccoli. Il progetto didattico “Scuola InCanto” in collaborazione con il Teatro Valle di Roma, adottato dalle insegnanti delle classi seconde della scuola “Karol Wojtyla” di Palestrina, è riuscito a entusiasmare i piccoli partecipanti. Docenti e studenti hanno scoperto e vissuto da protagonisti il fascino del melodramma. Il progetto consiste in seminari, incontri e laboratori sia per docenti che per studenti, per scoprire e conoscere vita, opere, curiosità, personaggi e trama del grande capolavoro “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. I bambini hanno imparato a cantare alcuni brani dell'opera che eseguiranno coralmente durante lo spettacolo finale del 10 maggio. In aiuto dei piccoli allievi, oltre le loro insegnanti, sono venuti direttamente a scuola gli esperti di didattica musicale e i cantanti lirici che si sono complimentati con gli alunni per l'impegno e l'entusiasmo mostrato. I bambini hanno compreso la trama dell'opera rossiniana leggendo con le loro insegnanti un libro a essa dedicato, ben ideato, a misura della loro età e ricco di immagini, fornito dall'Associazione Scuola InCanto. Durante l'intergruppo del lunedì hanno potuto materialmente realizzare una serie di accessori utili a completare i costumi che indosseranno nello spettacolo finale. Il progetto presentato in maniera accattivante ha permesso di avvicinare i bambini con gradualità e intelligenza a un mondo musicale che è loro lontano. L'opera è divenuta così un gioco teatrale. Durante lo spettacolo finale al Teatro Valle vestiti da popolani, domestici e soldati, i bambini avranno modo di comprendere anche i meccanismi produttivi dell'opera stessa. Un grazie di cuore alle insegnanti per aver adottato un così bel progetto, permettendo, non solo ai bambini, di vivere un'esperienza indimenticabile. • Ristorante Montoni dal 1971 Circondato da un parco e tanta tranquillità, dotato di tre sale sobriamente arredate e tutte climatizzate dove poter gustare un'accurata e raffinata cucina accompagnata da un’eccellente cantina D.O.C. Via Quadrelle, 142 - Palestrina (Rm) Tel. e Fax 06 953 43 66 20 sconto Beauty Card gratis per 2 trattamenti al mese a 40 euro! 15 e sconto % prodotti yon-ka % su tutti i servizi non inclusi nella Beauty Card