L’ISOLA DI ORTIGIA - Siracusa Ortigia è il nome dell'isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. Il suo nome deriva dal greco antico “ortyx” che significa quaglia. È il cuore della città, la prima ad essere abitata nell’antichità, grazie alla sua favorevole posizione geografica e per la presenza di acque e sorgenti. La sua estensione non supera il km². L'isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall'età del bronzo antico fosse abitata. Il successivo arrivo dei Greci non dovette essere violento poiché, come narra Tucidide, l'isola sembra essere stata abbandonata dai residenti che si ritirarono nell'entroterra. Già in epoca greca, Ortigia ha rivestito un ruolo di centro politico e amministrativo che ha mantenuto anche nelle epoche successive. Nell'isolotto aretuseo infatti vi aveva sede il palazzo del tiranno, quello di Dionigi prima e di Gerone II poi. Nel medioevo e sino ai primi dell'Ottocento, l'isola è stata contenuta all'interno di poderose mura che l'avevano resa una piazza d'armi, le mura furono abbattute in epoca ottocentesca. Nel corso dei secoli L’isola è stata impreziosita da chiese, monumenti e palazzi nobiliari che l’hanno resa un’attraente meta turistica. Dopo il progressivo abbandono del centro storico, avvenuto tra gli anni settanta e ottanta del novecento, ed il conseguente aumento di criminalità e degrado, l'isola è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana tra cui quello Urban. Grazie a incentivi sulle ristrutturazioni e sulle attività economiche, l'isola ha conosciuto un vistoso sviluppo completato grazie all'apertura di diverse strutture alberghiere e turistiche.