D. Lgs. 31/2001: ruolo dei parametri e valutazione del rischio

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D. Lgs. 31/2001: ruolo dei
parametri e valutazione del
rischio microbiologico
Lucia Bonadonna, Maurizio Semproni
Istituto Superiore di Sanità
[email protected]
Corso Acque destinate al consumo umano: l’applicazione del Decreto Legislativo 31/2001
Istituto Superiore di Sanità, 29-30 ottobre 2007
Acque
destinate
al
consumo
umano
Direttive Europee
Precedente DWd 80/778/CEE
> 62 parametri
Attuale DWd 98/83/CE
7 parametri microbiologici
46
chimici e fisici
2
per radioattività
Futura DWd 09/…/CE ?
Aspetti microbiologici
Campionamento
‰ ISO 19458: 2006
‰ siti di campionamento selezionati su criteri di
valutazione del rischio
‰ flusso/non flusso?
‰ aumento della frequenza di campionamento per
coliformi e E. coli
Aspetti microbiologici
Parametri esistenti
¾ Clostridium perfringens:
‰ limitato significato come indice
sanitario e di efficacia dei
trattamenti
‰ Clostridi solfito-riduttori più
utili - esistono metodi di
analisi
¾ Conta delle colonie a 22°C :
‰ utile lungo la filiera di trattamento e distribuzione
(non raccomandati riferimenti numerici assoluti)
Aspetti microbiologici
Nuovi parametri?
9 patogeni specifici
o potenziali indicatori :
biofilm ?
‰
‰
‰
‰
‰
‰ Mycobacteria
Helicobacter
Pseudomonas
cianobatteri
virus
batteriofagi
Aspetti microbiologici
Metodi di analisi
9 equivalenza per metodi alternativi - ISO 17994: approccio
complesso
9 metodi molecolari : strumenti indispensabili per
monitoraggio non di routine
‰
difficile standardizzazione anche perché
lo sviluppo di nuovi metodi è continuo
Aspetti microbiologici
Approccio basato sulla
Valutazione e Gestione
del rischio
9 deve guidare ogni strategia di
monitoraggio
Water Safety Plans (WSP)
criteri centrati su azioni preventive piuttosto che su
azioni di risposta agli effetti sulla salute
protezione della salute
maggiore problema
‰
monitoraggio della qualità dell’acqua fornisce
risposte in tempi lunghi
nel sistema ogni evento di contaminazione
può verificarsi ore o giorni prima che esso
sia individuato tramite il controllo dei
parametri microbici
Controllo dell’acqua potabile
Monitoraggio
Uso degli indicatori microbici
Bassa resistenza ai trattamenti
Limitata sopravvivenza nell’ambiente
Variabile distribuzione stagionale
Bassa correlazione con patogeni non
batterici
WSP
Approccio
Approccio preventivo
preventivo
Guidelines for Drinking Water Quality
Limiti per
virus e
protozoi
• Valutazione del rischio
• Gestione del rischio
domanda:
quanto è salubre
quest’acqua
?
• Valutazione del rischio
• Gestione del rischio
Criteri di applicazione
Water Safety Plans
strategie operative analoghe ai principi
dell’HACCP
WSP
Obiettivi primari
Minimizzazione della contaminazione
¾
Riduzione o rimozione della
contaminazione attraverso i processi di
trattamento
¾
Prevenzione della contaminazione
durante lo stoccaggio e la distribuzione
WSP
Valutazione
del
sistema
Monitoraggio
WHO - Guidelines for Drinking Water Quality
Gestione
area
area di
di approvvigionamento
approvvigionamento
qualità
qualità dell’acqua
dell’acqua
alla
alla sorgente
sorgente
+
processi
processi di
di
trattamento
trattamento
+
sistema
sistema di
di
distribuzione
distribuzione
base per assicurare
la salubrità dell’acqua
parametri microbiologici
• Tradizionale ruolo dei parametri indicatori nelle acque :
contaminazione fecale
rischio teorico
per la salute associato alla diffusione di
patogeni trasmessi per via fecale-orale
!
!
Oltre a Batteri (B), anche Virus (V) e Protozoi (P) causano
patologie di natura enterica
V e P hanno comportamenti diversi nell’ambiente e capacità
di resistenza maggiore rispetto a B
• Concetto di indicatore gradualmente modificato
Ormai il rilevamento dei patogeni non è
normalmente associato al concetto di
indicatore:
ogni patogeno rappresenta solo sé stesso e la
sua assenza non indica l’assenza di altri
patogeni
Attuale concetto di Indicatore differenzia :
‰organismo indice : qualsiasi organismo la cui
presenza segnala la possibile presenza di
organismi patogeni con simili caratteristiche
‰organismo indicatore : organismo la cui
presenza rappresenta una carenza delle
procedure di produzione del prodotto finito
(acqua)
…quindi si distinguono i termini
‰indice di contaminazione fecale di acque,
eventualmente da potabilizzare (superficiali o
sotterranee)
‰indicatore
di efficienza di rimozione,
trattamento o disinfezione
‰indicatore di ricrescita batterica nel
sistema di distribuzione dell’acqua
Limiti degli indicatori considerati in senso tradizionale
⇒ non idonei a segnalare la presenza di microrganismi a diffusione diversa da quella fecale-orale, che si trasmettono, per esempio, per inalazione (miceti, micobatteri, Legionella pneumophila)
⇒ non idonei a segnalare batteri presenti indipendentemente
da contaminazioni, sia perché hanno il loro habitat naturale
nelle acque (Legionella pneumophila, miceti, eterotrofi), sia
perché la loro presenza è legata a fattori diversi (condizioni di
trofia delle acque - Aeromonas).
⇒ non idonei a segnalare la presenza di microrganismi (batteri,
virus e parassiti) con caratteristiche di sopravvivenza maggiori
e con forme di diffusione (cisti, oocisti, spore, uova) resistenti
ai fattori ambientali e ai trattamenti dell’acqua
SIGNIFICATO DEI PARAMETRI MICROBIOLOGICI
(D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.)
Escherichia coli
indicatori di
fecalizzazione
Enterococchi
Pseudomonas aeruginosa
Conteggio colonie a 22°
Conteggio colonie a 37°
Coliformi a 37°
Clostridium perfringens
indici di
patogeni con
caratteristiche simili
indicatori
di
efficienza dei trattamenti
qualità all’imbottigliamento
capacità di ricrescita
indicatore di efficienza dei
trattamenti
(di forme di resistenza)
indicatori di fecalizzazione
Escherichia coli
Enterococchi
indici di patogeni con
caratteristiche simili
E. coli
Valore come indicatore / significato
ƒ
più valido indice di contaminazione fecale recente
ƒ
segnala fecalizzazione da parte di m.o. simili
ƒ
temperature dell’acqua e trofia presenti in rete
non supportano la sua crescita neanche in biofilm
Enterococchi
Valore come indicatore / significato
ƒ relativamente specifici per la contaminazione fecale anche
se alcune specie isolate dall’acqua presenti anche
in assenza di contaminazione fecale (suolo, piante)
ƒ tendono a sopravvivere + a lungo di E. coli
ƒ + resistenti a disidratazione e clorazione
ƒ indice di patogeni di origine enterica in acque grezze
ƒ rafforza i test di E. coli in acque trattate
coliformi
‰ specie di
origine fecale (+)
‰ specie di origine
acquatica o
tellurica (+++)
valore come indicatore
coliformi
‰ utile ma limitato indicatore di efficienza dei trattamenti,
per accertare integrità del sistema di distribuzione e
potenziale presenza di biofilm (migliore è il conteggio
delle colonie)
‰ indice non idoneo per segnalare la presenza di patogeni
enterici
‰ non idoneo come indicatore di disinfezione (+ rapida è la
misura del disinfettante residuo)
conteggio colonie
Valore come indicatore
migliore indicatore dei coliformi per definire l’integrità del
sistema e l’efficienza del trattamento: comprende batteri
con caratteristiche di sensibilità diverse
‰
‰
‰
‰
‰
indicatore di cambiamenti della qualità
aumento di ricrescita microbica
aumento dell’attività del biofilm
lunghi tempi di ritenzione o stagnazione
rottura dell’integrità del sistema
conteggio colonie
• uso del parametro per la verifica dell’integrità del
sistema e dell’efficienza dei trattamenti deve
considerare, più che il numero effettivo, l’aumento
del numero di colonie in corrispondenza di
specifici siti
nell’impianto e lungo la rete di
distribuzione
dato del controllo analitico + serie storica
conteggio colonie
¾ parametro di controllo di gestione degli impianti e
integrità del sistema
¾ non esistono evidenze che dimostrino che le conte
siano correlate ai rischi per la salute
(anche per limiti del metodo analitico)
Clostridium perfringens
valore come indicatore
è proposto come indice di presenza di virus e
protozoi (studi contrastanti)
‰
indice di efficienza dei trattamenti,
soprattutto di processi di filtrazione
‰
indicatore di contaminazione intermittente
o pregressa
Pseudomonas aeruginosa
microrganismo ambientale
‰ versatilità multifattoriale (degradatore)
‰ si moltiplica nell’ambiente
‰ patogeno opportunista per individui
immunodepressi
‰
‰
generalmente a concentrazioni troppo
basse per costituire un rischio per la salute
di soggetti sani
‰
tipico dei biofilm
Pseudomonas aeruginosa
Significato
in acque potabili in rete
9 conte non correlate a E. coli
9 alte concentrazioni – soprattutto in acqua confezionata e
addolcitori e apparecchi casalinghi di trattamento acqua –
possono alterare le caratteristiche organolettiche (sapore,
odore, torbidità)
9 problemi nel trattamento di disinfezione
9 presenza in biofilm a rubinetti, rompigetto, ecc.
in acque confezionate
9 carenze nella produzione e nell’imbottigliamento
9 esposizione a condizioni ambientali favorevoli (temperatura)
9 tempi prolungati di confezionamento
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