UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI AGRARIA Sezione di Microbiologia Le strutture esterne della cellula Procariotica “FLAGELLI e PILI” Pili e Fimbrie ü ü ü ü Non tutti i batteri le presentano Struttura non indispensabile alla vita del batterio Non sono coinvolte nel movimento Struttura simile a quella dei flagelli (3-10 nm; ∅ 4-35 nm) costituita da subunità di pilina disposte ad elica Funzioni: ü Sono appendici di adesione (superfici e tessuti) ü Possono essere coinvolti nella coniugazione batterica (pili sessuali; 10 nm; da 1 a 10 per cellula; subunità di pilina diverse) Pili Flagell Flagelli e pili in Proteus vulgaris Coniugazione batterica I PLASMIDI ELEMENTI GENETICI ACCESSORI Piccole molecole di DNA a doppia elica, circolare covalentemente chiuso che si replicano autonomamente. -Non tutte le cellule ne sono provviste; li possono perdere senza compromettere la vitalità della cellula; -Possono essere eliminati artificialmente (curing); -Possono vivere liberi nel citoplasma o intergrati nel cromosoma (episomi) -Possono portare geni che codificano per: resistenza ad antibiotici e a metalli pesanti (plasmidi R) degradazione di composti organici (plasmidi metabolici) trasferimento di DNA tra batteri (plasmidi coniugativi) plasmide MAPPA DI PLASMIDI plasmide La coniugazione batterica Coniugazione F+ x F- Coniugazione F+ x F- Coniugazione HFR x F- -Cellule ad alta frequenza di ricombinazione (Hfr) nelle quali il plasmide F è integrato nel cromosoma batterico (episoma). -L’interazione fra donatore e ricevente non è poi così forte e la quantità di DNA trasferito è direttamente proporzionale alla durata del contatto fra le cellule. -Se l’intero cromosoma del donatore viene trasferito al ricevente, esso diventa Hfr e quindi in grado di trasferire il suo DNA. Coniugazione F‘ x F- UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI AGRARIA DIPARTIMENTO DI SCIENZA DEGLI ALIMENTI Sezione di Microbiologia agraria, alimentare ed ambientale e di igiene Le strutture interne della cellula Procariotica “Il citoplasma Il nucleosoma” Cellula Procariotica Flagello Organelli DNA plasmidico Ribosomi Parete cellulare /altra membrana (se presente) Membrana citoplasmatica Capsula Pili Citoplasma Nucleoide Mesosoma IL CITOPLASMA Composto da una parte viscosa e molto fluida, il citosol, costituito di acqua (75-85% del peso totale della cellula). I principali costituenti del citoplasma delle cellule batteriche sono: Proteine, Acidi Nucleici, Carboidrati, Lipidi ed altre sostanze inorganiche dissociate in forma ionica (K+, Na+, Ca++ e Mg++). Le proteine rappresentano circa il 50 % del peso secco della cellula. tuttavia sono i principali costituenti del Il DNA (nucleoide) e l’RNA citoplasma Inoltre nel citoplasma si ritrovano: i ribosomi batterici, citoplasmatiche ed altri organelli le inclusioni Nucleoide Il nucleoide appare come una struttura dal contorno irregolare, priva di forma specifica e localizzata al centro o lungo l’asse maggiore della cellula. Nucleoide: DNA batterico Le funzioni del nucleo nei batteri sono svolte dal nucleiode o nucleoplasma, dove è presente generalmente una sola molecola di DNA: il cromosoma batterico. Il DNA è una doppia elica, circolare, covalente chiusa e fortemente avvolta (superavvolta), tenuta raggomitolata da proteine presenti nel nucleoide Il nucleoide è spesso attaccato ai mesosomi o alla membrana citoplasmatica per la separazione del DNA nelle cellule figlie durante la divisione cellulare Nucleoide o Nucleoplasma -In Escherichia coli (0,5 x 2 micron) il cromosoma è lungo 1,5 mm. -Contiene dai 3000 ai 6000 geni. -Il numero di coppie di basi che formano il cromosoma è variabile tra le varie specie microbiche: • 5,8 x 105 coppie di basi nucleiche (bp) in Mycoplasma • 9,5 x 105 bp in Borrelia • 4,5 x 106 bp in Escherichia coli • 3 x 105 e 9,1 x 105 bp in Rhodobacter spheroides: questa specie ha 2 cromosomi MEMBRANE INTERNE E INCLUSIONI CITOPLASMATICHE MESOSOMA -derivano da invaginazioni della membrana citoplasmatica; -possono essere in forma di vescicole, tubuli o lamelle; -spesso associati al nucleoide poiché implicati nella divisione cellulare (ripartizione del DNA nelle cellule figlie); - la loro funzione é quella di fornire una più ampia superficie alle intense attività metaboliche (microrganismi fotosintetici o in quelli fortemente aerobi come i nitrificanti). mesosoma in Bacillus subtilis INCLUSIONI CITOPLASMATICHE All’interno del citoplasma possono essere presenti granuli o inclusioni citoplasmatiche di diversa composizione generalmente costituiti da materiale di riserva. § GRANULI DI POLIFOSFATO; § GRANULI DI LIPIDI (POLIMERI DELL’ACIDO BETA-IDROSSIBUTIRRICO); § GRANULI DI POLISACCARIDI (GLICOGENO e AMIDO); § GRANULI DI ZOLFO (SOLFOBATTERI); § GRANULI DI FERRO (FERROBATTERI). Inclusioni citoplasmatiche: riserve di sostanze non azotate I granuli di amido e glicogeno con o senza membrana e svolgono una funzione di riserva di carbonio e energia. Granuli di glicogeno I granuli di polifosfato, anche chiamati granuli metacromatici o di volutina (Spirillum volutans), svolgono la funzione di riserva di fosfato. GRANULI DI POLI-BETA-IDROSSIBUTIRRATO (PHB) Sono strutture di deposito di componenti di natura lipidica. Sono riserva di carbonio ed energia. Sono presenti in 90 differenti generi batterici es. Bacillus, Pseudomonas, Azotobacter, Spirillum, Alcaligenes. Sono stati riscontrati nelle cellule in fase di sporulazione. Polimero biodegradabile dotato di termoplasticità, biocompatibilità, e possibilità di sintesi da fonti rinnovabili. Utilizzato per la produzione di bioplastiche Colorazione con nero Sudan Globuli di grasso nei lieviti oleaginosi Produzione di biocarburanti di seconda generazione Microrganismi per il bio-diesel Batteri cellulolitici Granuli di zolfo Thiomargarita 100-750 μm Thiothrix GRANULI DI ZOLFO svolgono la funzione di riserva di zolfo inorganico, riserva energetica per i solfobatteri. Sezione sottile di Thiothrix Beggiatoa Inclusioni citoplasmatiche: riserve di sostanze azotate Nei Cianobatteri... Granuli di cianoficina: accumulo di aminoacidi sottoforma di grossi polipeptidi di arginina e acido aspartico Sono presenti anche i vacuoli gassosi Inclusioni citoplasmatiche: vacuoli gassosi I vacuoli gassosi sono delle formazioni tubolari vuote, costituite da un’insieme di vescicole proteiche impermeabili all’acqua ma permeabili ai gas. Garantiscono il galleggiamento della cellula microbica, permettendole di disporsi nei livelli d’acqua dove la luce, il tenore d’ossigeno ed i nutrienti consentono il loro sviluppo. I batteri possono modificare la loro posizione in acqua per regolare l’intensità di luce, di O2 etc. di cui hanno bisogno semplicemente collassando e risintetizzando le vescicole gassose. Sono presenti in molti procarioti acquatici (cianobatteri, solfobatteri purpurei e verdi). Ancylobacter aquaticus Vacuolo gassoso Vescicole gassose Bottiglie contenenti cianobatteri dotati di vacuoli gassosi Vacuoli gassosi Vacuoli gassosi collassati integri Vacuoli gassosi Vacuoli gassosi collassati integri Inclusioni citoplasmatiche: clorosomi dei batteri verdi fotosintetici Sono presenti solfobatteri verdi (Clorobium) e batteri verdi non sulfurei (Cloroflexus), i quali contengono le batterioclorofille. Captano l’energia luminosa; 50 x 100 nm). Clorosomi Clorosomi Chlorobium sp. Chloroflexus aurantiacus Inclusioni citoplasmatiche: carbossisomi n n n Presenti nei cianobatteri, nei tiobacilli e nei nitrificanti. Sono corpi poliedrici di circa 100 nm (da 50 a 500 nm). Sono il luogo dove viene fissata la CO2 (Ciclo di Calvin) o si accumula l'enzima carbossilasi (ribulosio 1-5 difosfato carbossilasi). Thiobacillus neapolitanus Inclusioni citoplasmatiche: magnetosomi § § Sono formati da membrane di natura proteica ripiene di un composto ferroso. Sono presenti nei microaerofili o negli anaerobi obbligati. Cristalli di magnetite Magnetospirillum magnetotacticum I RIBOSOMI BATTERICI -Strutture comuni a tutte le cellule sia procariote che eucariote -Sono costituiti essenzialmente da RNA e proteine -Nei Procarioti è del genere 70S (∅ = ∼14-15 nm) -Il ribosoma è formato da due subunità (30S e 50S), la cui interazione è indispensabile per il processo della sintesi proteica Differenza tra i ribosomi batterici ed eucariotici Origine Ribosoma Subunità RNA N° proteine Procarioti 70S 30S* 16S 21 50S 5S e 23S 34 40S 18S 33 60S 5S, 5.8S e 28S 45 Eucarioti 80S * S = costante di sedimentazione Svedberg. S = coefficiente di sedimentazione o velocità di sedimentazione nel campo gravitazionale di un'ultracentrifuga. E’ funzione del peso molecolare, della forma e del volume. Ribosomi Batterici Ribosomi Eucariotici 70S 80S Peso molecolare 2.500.00 50S 60S 30S Peso molecolare 900.00 Peso molecolare 1.600.00 5S rDNA 120 bp* Peso molecolare 4.200.000 23S rDNA 2900 bp 34 proteine 16S rDNA 1540 bp 21 proteine 40S Peso molecolare 2.800.000 5S rDNA 120 bp Peso molecolare 1.400.00 28S rDNA 4700 bp 45 proteine *bp, coppie di nucleotidi 18S rDNA 1900 bp 5.8S rDNA 160 bp 33 proteine