cellulare, citoplasma, condrioma e nucleo) sono in essi contenute quantità spesso enormi di sostanze di riserva come amido, aleurone, emicellulose, grassi, le quali possono anche essere presenti contemporaneamente ed in proporzioni talora profondamente tra di loro disuguali, e che trattengono tutte, come anche i vari organiti cellulari, quantità differenti di acqua (MEYER 1920). Così l'endosperma delle cariossidi di Frumento secche all'aria contiene in media, secondo K Ö N I G , il 60% in peso di amido secco, il 5% di zuccheri, il 1 5 % di aleurone, il 3% di membrana cellulare e il 1 7 % di protoplasma. Ora l'amido secco all'aria contiene ancora (sempre secondo K Ö N I G ) 1 3 % d'acqua, l'aleurone 1 3 % , la membrana cellulare da 6 a 7%. Ancora più evidenti appaiono queste differenze se, anziché considerare dei tessuti secchi come son quelli dei semi, • si prendono in esame cellule imbevute d'acqua come son quelle di una quantità di parenchimi e nelle quali si riscontrano più o meno abbondanti e grossi vacuoli pieni di soluzioni acquose, ed il cui plasma contiene circa il 75% di acqua. Vediamo in tal modo che non tutta l'acqua presente in Una cellula è in essa mantenuta sotto la medesima forma nè, di conseguenza, ha lo stesso valore. Anche cioè a prescindere dalla loro quantità percentuale occorre considerare separatamente l'acqua che rigonfia i complessi colloidali protoplasmatici e l'acqua delle soluzioni molecolari costituenti i vacuoli ; l'acqua legata agli inclusi cristallini e l'acqua che, sotto forma di vapore, satura l'aria degli intercellulari ; l'acqua della membrana e l'acqua delle soluzioni circolanti negli elementi conduttori. L a quantità poi di ciascuna di queste diverse forme di acqua, legate alle varie parti della cellula, è tutt'altro che immutabile, ma varia anzi continuamente per lo più in rapporto alle necessità funzionali dell'organo vivente. Così l'acqua dei vacuoli aumenta, nei limiti del possibile, quando occorra si elevi il turgore cellulare ; quella delle membrane varia durante una quantità di movimenti igroscopici ; e la condensazione o l'idrolisi stesse di molti prodotti del metabolismo organico arricchiscono, o per converso impoveriscono, il citoplasma o lo stroma dei principali organiti cellulari di acqua. E variazioni molto evidenti del contenuto d'acqua ne troviamo ad es. nel corso della maturazione degli organi di riserva, durante la quale l'intero organo subisce una progressiva, sebbene non illimitata, disidratazione ; oppure durante la germinazione dei semi, durante la quale il rigonfiamento di tutti i colloidi cellulari e l'idrolisi e la dissoluzione delle sostanze di riserva richiamano dal suolo una quantità spesso enorme di acqua. T u t t i questi fatti costituiscono altrettanti esempi di come la quantità d'acqua presente in un organo sia spesso in relazione diretta con l'atti-