Salvare la sessualità dopo un tumore al collo dell`utero

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www.alessandragraziottin.it, Attività divulgativa - In edicola, Oggi 27/04/11
Salvare la sessualità dopo un tumore al collo dell'utero
Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
“Ho 43 anni. Purtroppo mi ero trascurata e quando sono andata a fare un pap-test mi hanno
scoperto un tumore invasivo del collo dell’utero dovuto ad un virus. Dopo l’intervento radicale
devo fare la radioterapia. Sono molto preoccupata per la mia vita sessuale: mi sento ancora
giovane e l‘idea che si chiuda tutto (su Internet ho letto cose tremende) mi terrorizza. L’oncologo
è più interessato al fatto che io viva (“Al sesso ci penserà dopo”), ma che vita è se non potrò più
far l’amore? Ho un nuovo compagno da due anni, sono innamorata e non posso pensare di
rinunciare a tutto. E’ l’amore che mi dà la voglia di lottare e ricominciare!”.
Lucilla S. (Roma)
Gentile Lucilla, concordo! L’amore ci dà la carica più forte per affrontare il dolore e le tante
difficoltà che un tumore comporta; e alla sessualità bisogna pensare subito e non “dopo”: perché
potrebbe essere troppo tardi, specie se è necessaria una radioterapia locale. «E’ ben curioso – mi
diceva una mia paziente, nella sua stessa situazione – i chirurghi oncologi rimuovono gli organi
della sessualità: utero, ovaie, un pezzo di vagina, ti fanno fare la radioterapia e non parlano mai
di come proteggere e salvare una vita sessuale già così lesa!».
Innanzitutto: se il tumore è dovuto ad un virus, si tratta del carcinoma squamoso della cervice,
causato da Papillomavirus (HPV) oncogeni. Questo tumore non controindica la terapia ormonale
sostitutiva, né locale, né sistemica. Se non esistono altre controindicazioni (tumore alla
mammella, epatiti, trombosi o tromboflebiti) è possibile iniziare subito una terapia con ormoni
bioidentici (estradiolo) per via transdermica, con gel o cerotto settimanale, e per via vaginale,
con due applicazioni alla settimana di estradiolo o estriolo. Questo terapia toglie o attenua
(quasi) tutti i sintomi menopausali e protegge (in parte) la vagina dai danni della radioterapia,
che altrimenti tende a causare una retrazione dei tessuti fino alla parziale o completa chiusura
della vagina se, appunto, non si interviene presto e bene.
Nella sfortuna di aver dovuto fare l’intervento di asportazione dell’utero (isterectomia), la buona
notizia è che la terapia con soli estrogeni non aumenta il rischio di tumori alla mammella, anzi lo
riduce, seppure in modo non significativo (meno 0,07% secondo lo studio americano Women’s
Health Initiative, WHI). Poiché l’asportazione delle ovaie priva la donna del 50% e più del
testosterone, ormone amico principe del desiderio e dell’orgasmo, è opportuno che il ginecologo
curante valuti l’opportunità di integrare la terapia estrogenica con una pomata galenica al
testosterone all’1 o 2% (da applicare in minima dose sui genitali esterni) o con cerotti al
testosterone. In parallelo, è bene applicare in vagina due volte la settimana le cannule
contenenti palmitoiletanolamide, una sostanza naturale che aiuta a ridurre la risposta
infiammatoria causata dalla radioterapia sui tessuti sani.
Per mantenere l’elasticità dei tessuti genitali, ma anche l’“abitabilità” vaginale, è bene ricorrere a
due altri aiuti semplici e preziosi: stretching del muscolo elevatore (che la donna può fare da
sola: bastano pochi minuti per insegnarglielo) e dilatatori vaginali da usare quotidianamente per
mantenere anche la lunghezza e la distensibilità della vagina.
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Salvare la sessualità dopo un tumore al collo dell'utero
Alimentazione sana, ricca di cibi freschi, movimento fisico quotidiano, zero alcolici e zero fumo,
protezione del sonno aiutano ulteriormente a potenziare le difese immunitarie e l’energia fisica e
mentale globale.
E’ saggio ristabilire le proprie priorità, imparando a proteggere e valorizzare sentimenti, valori e
ideali che rendono la vita degna di essere vissuta. Ancora più intensamente, dopo lo scacco e la
minaccia che un tumore comporta: assaporando l’opportunità e la sfida di scegliere una vita
migliore. Valorizzando affetti, amici e, se c’è, un amore di qualità: per tenere vivo e giovane il
corpo e il cuore e più intenso l’amore per la vita.
Prevenire e curare – Tumore al collo dell'utero da Papillomavirus: come evitarlo
- Usare sempre il profilattico, fin dall’inizio del rapporto, per evitare di essere contagiati da
Papillomavirus oncogeni, ossia che causano tumori maligni.
- Vaccinarsi contro il Papillomavirus: il vaccino quadrivalente (che protegge contro i ceppi 6,11,16
e 18) è efficace fino ai 45 anni di età!
- Fare regolarmente il pap-test, per la diagnosi precoce di lesioni pretumorali e tumorali al collo
dell’utero.
- Non fumare: il fumo impedisce la “clearance” del virus, ossia la capacità del sistema immunitario
di eliminare totalmente il Papillomavirus, mentre i cancerogeni contenuti nel fumo, assorbiti nel
sangue, potenziano l’azione tumorale dei virus stessi. Fumare è davvero autolesionista, anche sul
fronte dei tumori del collo dell’utero!
Papillomavirus e altre malattie sessualmente trasmesse - I video della Fondazione
Alessandra Graziottin
Papillomavirus
Papillomavirus (HPV): un nemico da cui difendersi - 1
Papillomavirus (HPV): "Perché proprio a me?" - 2
Papillomavirus (HPV): un nemico anche per l'uomo - 3
La vaccinazione contro il Papillomavirus: sicura ed efficace per tutti - 4
L'HPV non ha scampo: il vaccino quadrivalente è efficace anche nelle donne già malate - 5
Papillomavirus: i condilomi genitali - 6
Papillomavirus, fumo e alcol: un "cocktail" pericoloso per la salute femminile - 7
Papillomavirus: anatomia di un pap-test - 8
Altre malattie sessualmente trasmesse
Malattie sessualmente trasmesse - Prima parte - Come avviene la fecondazione: fattori di
vulnerabilità
Malattie sessualmente trasmesse - Seconda parte - L'amore non è un talismano
Malattie sessualmente trasmesse - Terza parte - Infezione da Chlamydia: conseguenze cliniche e
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prevenzione
Malattie sessualmente trasmesse - Quarta parte - Gonococco: un pericoloso batterio per la salute
di uomini e donne
Malattie sessualmente trasmesse - Quinta parte - L'Herpes virus: un nemico insidioso
Malattie sessualmente trasmesse - Sesta parte - Sifilide: una malattia che credevamo scomparsa
Malattie sessualmente trasmesse - Settima parte - HIV: un virus che continua ad uccidere
Malattie sessualmente trasmesse - Ottava parte - Il profilattico: un amico da portare sempre con sé
Tutti i video sono disponibili anche sul canale YouTube della Fondazione Alessandra
Graziottin all'indirizzo: http://www.youtube.com/user/fondazionegraziottin
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