QUADRICOTTERO OPEN SOURCE dell’Ing. MIRCO SEGATELLO Multirotore ad elevate prestazioni realizzabile con una base già pronta e una scheda basata su Arduino Mega, che può ricevere i comandi da un radiocomando per aeromodelli e supporta la telemetria tramite smartphone. Prima puntata. O ggigiorno si fa un gran parlare di droni, utilizzando questo termine nel modo in cui è stato assimilato dal grosso pubblico, un po’ come quarant’anni fa la sigla TIR venne associata ad autotreni e autoarticolati: per tanti, il drone è in realtà il multicottero, “incarnato” nella forma più comune che è il quadricottero. Un drone è genericamente un robot, ma le notizie dai più recenti scenari di guerra ci hanno abituati a chiamare così i 70 Maggio 2016 ~ Elettronica In Top Project velivoli capaci di volare senza pilota o di volo autonomo. Il termine drone è inglese e tradotto in italiano significa fuco, ovvero il maschio delle api, coniato per via della somiglianza dei primi velivoli droni con l’insetto. La relativa tecnologia è nata, come tante, per scopi militari, ma è diventata disponibile a tutti ed è finita per diventare un fatto commerciale, passando sotto il termine più generico di UAV(Unmanned Aerial Vehicle = velivoli senza pilota). Come tutti i fenomeni commerciali è scivolata nel consumer, con i “giocattoli” che hanno invaso gli store di tutto il mondo. Le applicazioni per impieghi civili sono oggigiorno molteplici: dalla videosorveglianza, alle riprese video in zone non accessibili all’uomo, sino all’analisi delle colture agricole per mezzo di speciali videocamere. Adesso è anche possibile fare rilevi in 3D di un intero territorio ed è diventato un utile strumento anche per la protezione civile. L’interesse verso questi velivoli e soprattutto i radiomodelli del genere, ci ha spinti a proporre non una recensione di un prodotto commerciale, ma un progetto vero e proprio di quadricottero, ossia un radiomodello dotato di quattro eliche disposte ai vertici di una croce, azionate ognuna da un motore elettrico, il tutto governato da un’elettronica di cui in queste pagine vi descriveremo lo schema elettrico e la costruzione. COME VOLA IL QUADRICOTTERO Nel corso dell’articolo faremo riferimento a termini specifici e a concetti propri del volo dei quadricotteri, quindi prima di analizzare l’hardware vi introduciamo ai principi basilari di tale affascinante tecnica. Partiamo dalla teoria degli elicotteri, dove c’è un rotore per l’elevazione e l’avanzamento; per bilanciare la spinta contro-rotante del rotore si usa un rotore di coda, il cui scopo è evitare che l’elicottero Elettronica In ~ Maggio 2016 71 Terminologia del volo PITCH: rappresenta il beccheggio, ovvero l’oscillazione sull’asse trasversale. ROLL: detto anche rollio, è il termine usato per definire la rotazione del modello sul proprio asse longitudinale. YAW: rotazione di coda, cioè la rotazione del modello sul proprio asse verticale. PASSO: indica l’inclinazione della pala dell’elica rispetto il piano di rotazione. CLASSE: indica la categoria a cui appartiene il quadricottero, identificata dalla distanza in diagonale tra due motori in millimetri. ESC: acronimo di electronic speed controller ovvero il driver di potenza per i motori brushless. BEC: acronimo di battery eliminator circuit indica che l’ESC è fornito di regolatore di tensione interna. PDB: acronimo di power distribution board ovvero lo stampato usato per portare l’alimentazione della batteria a tutti gli ESC. MODE2: modalità di utilizzo del telecomando con gas e yaw a sinistra ed il controllo pitch e roll sulla destra. MODE1: modalità di utilizzo del telecomando con gas e yaw a destra e pitch e roll sulla sinistra. BIND: indica l’associazione tra il telecomando ed il ricevitore in apparati radio RC. PID: indica la terna dei parametri proporzionale, integrativo e derivativo di un controllo. ruoti su se stesso. Esistono poi gli elicotteri militari a due rotori (il Chinook) in cui la spinta controrotante delle due pale si annulla a vicenda perché una gira in senso orario e una in senso antiorario. In questi esempi lo spostamento in verticale del velivolo avviene variando il passo dell’elica; quello sul piano orizzontale si ottiene inclinandolo nella direzione in cui si vuole che l’elicottero vada. Alcuni anni addietro andavano di moda alcuni elicotteri giocattolo che avevano due eliche principali coassiali e contro-rotanti, molto stabili proprio grazie al bilanciamento delle spinte di rotazione 72 Maggio 2016 ~ Elettronica In delle due pale. Il baricentro molto più in basso delle eliche permetteva un’intrinseca stabilità di volo, senza utilizzare complesse elettroniche. Poi sono arrivati i multirotori, i quali, grazie ad un sofisticato controllo elettronico, hanno ridotto enormemente la complessità meccanica degli elicotteri, ottenendo anche prestazioni migliori in fatto di volo. Con l’avvento di moduli inerziali (IMU) sempre più sofisticati (ma economici) è stata possibile anche a semplici hobbisti la realizzazione di quadricotteri, dando il via ad un fenomeno che ha portato all’invasione del mercato da parte di tanti prodotti da autocostruire o già pronti al volo. È stata proprio la proliferazione incontrollata a richiedere l’emenazione di una normativa che regolamenti l’utilizzo dei multirotori. Nel nostro quadricottero, due eliche ruotano in senso orario e due in senso antiorario, in modo da bilanciare il moto di controrotazione; i sensori a bordo della scheda di controllo forniranno informazioni sull’assetto di volo, permettendo di comandare la potenza di ogni singolo motore, in modo da farlo rimanere perfettamente stabile. Fornendo maggiore potenza ai motori di destra il quadricottero andrà a sinistra e viceversa spingendo maggiormente i motori di sinistra, il che permette di traslare il multirotore in qualsiasi direzione. Se forniamo maggiore potenza alle eliche che ruotano in senso orario e contemporaneamente togliamo potenza ai motori di quelli delle eliche che ruotano in senso antiorario, facciamo in modo che il quadricottero non vari di altezza ma ruoti su sè stesso. LA SCHEDA DI CONTROLLO Per gestire i motori del quadricottero abbiamo realizzato una scheda di controllo generica per multirotori (e modelli RC in generale) che abbiamo chiamato Fly Control Board e che supporta software di comando come MultiWii e MegaPirateNG. Le caratteristiche della nostra scheda sono: • microcontrollore ATMega 2560; • supporto per firmware MegaPirateNG e MultiWii; • fino a otto uscite per motori; • 8 ingressi per ricevitori RC standard e compatibile con ricevitori PPM; . e ch i ità M en s ile a ic on r tt e l E e d l ie w w it l a u r t t at lic pp a a, w .e le t t a fic n o à t at i sc o ,n i r o n ic a o n ec t a c i v t en g lo in t i . a c i on r t t le e ’ l e lo tr n I