Centrali termiche: per la conduzione ci vuole la “patente” Obbligo g del patentino p di abilitazione di 2° g grado per p la conduzione degli impianti termici sopra i 232 kW Ing Diego Danieli – Libero Professionista Venezia Ing. Marzo-Luglio 2013 Calorimetria Calore Il calore è una forma di energia che si trasferisce tra due corpi, p , o tra due p parti di uno stesso corpo, p , che si trovano in condizioni termiche diverse. Il livello di questa energia si chiama temperatura. Il calore è energia in transito: fluisce sempre p dai punti p a temperatura p maggiore gg a quelli a temperatura minore, finché non si raggiunge l'equilibrio termico. Riscaldamento di un pezzo di ghiaccio SCALA CELSIUS DELLA TEMPERATURA Per definire 0°C e 100°C si sfrutta la proprietà p p dell’invarianza della temperatura nei passaggi di stato Scala Fahrenheit Conversione °C/°F t=5/9 x ( f - 32) La quantità di calore assorbita è utilizzata per rompere i llegamii che h ttengono uniti iti lle molecole l l nello ll stato t t solido lid o liquido. vaporizzazione Se abbiamo un recipiente aperto contenente acqua, alcune particelle sulla superficie del liquido hanno energia cinetica sufficiente per lasciare il liquido e fuoriuscire dal recipiente recipiente. Le e molecole o eco e cche e rimangono a go o hanno a oe energia e g a media ed a minore, o e, e quindi il liquido si raffredda. Del calore viene assorbito dall’ambiente, e altre molecole lasciano il liquido. Con il tempo e, più rapidamente se aumenta la temperatura p si asciuga. g ambiente,, il recipiente Tensione di vapore Se si riscalda acqua in un recipiente chiuso alcune particelle sulla superficie del liquido hanno energia cinetica sufficiente per lasciare il liquido q e diventare g gas Esse non possono però lasciare il recipiente chiuso Alcune delle molecole del gas colpiscono la superficie e ritornano nel liquido. Dopo un certo tempo, il numero di molecole che lasciano il liquido nell’unità di tempo è uguale al numero di molecole che ritornano al liquido Si è instaurato un EQUILIBRIO DINAMICO Si osserva che ad ogni valore di temperatura si ha una certa pressione del vapore. Questa pressione si chiama tensione di vapore. Se si aumenta la temperatura da T1 a T2 la tensione di vapore aumenta per stabilizzarsi ad un nuovo valore p2 maggiore di p1. Maggiore è la temperatura T2 maggiore sarà la pressione p2 in quanto maggiore sarà il numero di particelle che passeranno in fase gas e premeranno sulle pareti per uscire.. Pressione di Vapore La pressione del gas in equilibrio con il liquido viene chiamata Pressione di Vapore o Tensione di vapore (specie se ci sono altri aeriformi presenti) Pressione di Vapore Se il recipiente è aperto, l’equilibrio non viene mai raggiunto, e il liquido evapora Se il recipiente è chiuso chiuso, la pressione del gas aumenta sino ad arrivare al valore di equilibrio Evaporazione: le molecole sfuggono dalla superficie Ebollizione: il gas si forma anche all’interno del liquidoPur essendo molti i vapori possibili (vapori di mercurio mercurio, di alcool alcool, di olio olio, di benzina ecc) ecc), quando si parla di vapore si intende vapore d’acqua Ebollizione. S l quando Solo d lla pressione i di vapore raggiunge la pressione esterna, le bolle di vapore riescono a vincere la pressione e formarsi all’interno del liquido. E’ possibile far bollire un liquido q aumentando la temperatura p o diminuendo la pressione Pentola a Pressione Denis Papin nel 1882 inventa la Pentola a P Pressione, i completa l t di valvola l l di sfogo. f In una normale pentola pentola, la temperatura dell’acqua dell acqua non supera mai i 100 °C. Nella pentola chiusa ermeticamente, l’acqua evapora aumentando la pressione di vapore. La temperatura dell’acqua raggiunge i 120 °C e 1 bar (2 ata). ata) Caloria (cal): La caloria o piccola caloria o grammocaloria è l’unità di misura della quantità di calore . La caloria è la quantità di calore che si deve fornire alla massa di un grammo di acqua distillata, alla pressione atmosferica, per innalzare la sua temperatura di 1°C. -chilocaloria o grande caloria : è la quantità di calore che si deve fornire alla massa di un chilogrammo di acqua distillata distillata, alla pressione atmosferica atmosferica, per innalzare la sua temperatura di 1°C (precisamente da 14,5 a 15,5°C); 15,5 C); 1 kcal = 4,186 kJ L'uso dell'unità di misura caloria è vietato da una Direttiva CEE, ma l'uso dei suoi multipli è tuttora diffuso a livello internazionale. La caloria è detta anche grammo-caloria (gramcalorie) e piccola caloria (smallcalorie). Il suo multiplo kilocaloria (kilocalorie), con simbolo kcal (e non Cal), equivale a 1.000 calorie ed è detta anche "grande caloria" (greatcalorie). Il nome caloria deriva dal passato, quando si credeva che il calore fosse un fluido invisibile chiamato "calorico". calorico . Potenza termica: conversione 1 kW =1000 W = 860 Kcal/h 1W = 1 J/sec = 0,86 kcal/h = 0,86 frig/h g = 3,4 BTU/h 1 kcal/h = 1 frig/h g = 1,163 W = 3,95 BTU 1 BTU/h=0,25 kcal/h=0,25 frig/h=0,293 g W CALORE SPECIFICO Il CALORE SPECIFICO è la quantità di calore necessario per alzare di un grado p g la temperatura p di un kg g di sostanza. il calore specifico dipende dalla pressione, dal volume , dalla temperatura. per l’acqua liquida si assume il valore costante di 1 kcal / kg °C = 4,186 kJ/kg°C I CALORI SPECIFICI SONO DUE PER I GAS Mentre per la materia in fase condensata Cp e Cv sono praticamente coincidenti,, p p per un aeriforme,, invece,, il calore specifico a pressione costante differisce da quello a volume costante per il lavoro di espansione. Il calore specifico dipende dalla natura chimica della sostanza considerata e dalla temperatura. Si può ritenere costante solo per piccole variazioni di temperatura e lontano dalle temperature di transizione di fase. Mentre per la materia in fase condensata Cp p e Cv sono p praticamente coincidenti,, p per un aeriforme,, invece, il calore specifico a pressione costante differisce da quello a volumecostante per il lavoro di espansioneIl calore specifico ifi d dell vapore può ò essere cp ( a pressione i costante) t t )o cv (a volume costante) CALORE SPECIFICO ACCIAO il calore specifico p dipende p dalla p pressione,, dal volume , dalla temperatura.per l’acciaio si assume il valore costante di 0,1 kcal/kg°C = 0,419 kJ/kg°C PERICOLO PER LE CALDAIE SENZA ACQUA. A PARITÀ DISCAMBIO TERMICO LA TEMPERATURA DELL’ACCIAIO NON BAGNATO DALL’ACQUA CRESCERÀ DIDIECI VOLTE SE LA TEMPERATURA DELL’ACQUA È 200°C L’ACCIAIO ARRIVA A 2000°C CONTENUTO TERMICO o energia g interna 10 kg g di acqua q a 80°C contengono g una q quantità di calore (rispetto alla temperatura di 0°C) data da: Q = cs x m x T T ≈ 1 x 10 x 80 = 800 kkcal/h l/h T = Q / (m x cs) Una miscela di 30 kg g di acqua q a 90°C e 40 kg g di acqua q a 50°C contengono una quantità di calore (rispetto alla temperatura di 0°C) data da: Q = cs x m ΔT1 + cs x m ΔT2 ≈ 1x30x(90-0) ( ) + 1x40x ((50-0)) = 2700 + 2000 kcal 4700 kcal Ed è ad una temperatura di Q = cs x m x T = 4700 kcal = 1 x ( 30+40) x ( t-0) t 0) Da cui si ricava 4700 = 70 t T = 4700 / 70 = 67,14 67 14 °C C Una miscela di 30 kg di acqua a 90°C e 40 kg di acqua a 50°C 50 C contengono una quantità di calore (rispetto alla temperatura di 0°C) data da: Q= cs x m x Δ T1 + cs x m x Δ T2 ≈ 4,19 x 30 x (90-0) + 4,19 x 40 x (50-0) ≈ ≈ 11313 + 8380 ≈ 19693 J E la temperatura vale 19893 = 4,19 x (30+40)x(t-0) t = 19863 / ( 4,19 x 70) = 67,14 °C CALORE ASSORBITO DAI FUMI 100 kg fumo a 219°C Calore specifico assunto cf = 0,254 kcal/kgx°C Q40°C = 0,254 x 100 x(219-40) = 4546,6 kcal CONTENUTO TERMICO VAPORE Nel calcolo del contenuto termico del vapor p d’acqua q occorre tenere conto che il calore latente di vaporizzazione è 530 kcal/kg Per convenzione tecnica si assume che per vaporizzare un kg di acqua occorrano 600 kcal/kg (si suppone di vaporizzare acqua a 30°C)