Violenze di genere. Storie e memorie nell`America Latina di

Edizioni Nuova Cultura
a cura di Maria Rosaria Stabili
Violenze di genere
Storie e memorie nell’America Latina
di fine Novecento
Collana Storie Americane
Isbn 9788861341586
€ 13.00
F.to 14X20
Per quanto la questione delle violenze di genere, degli stupri individuali e di massa abbia acquisito una grande rilevanza sul
terreno del diritto internazionale, dei diritti umani e degli studi di genere, registra ancora molti ostacoli a costituirsi oggetto
d’indagine tra gli storici. I saggi che compongono questo volume vogliono offrire una prima approssimazione al tema
analizzato nel quadro delle violazioni dei diritti umani che segnano, tra dittature militari, conflitti armati interni e transizioni
politiche, gli ultimi quarant’anni di storia dell’ America latina.
Per tipificare lo stupro e in generale la violenza sulle donne come un abuso passibile di azione penale, come lo definisce il
diritto internazionale o come un’ espressione dell’ oppressione maschile prodotto di retaggi culturali, come lo pensa la
critica femminista, o come l’offesa più mortale inferta al nemico, come la interpretano l’antropologia e la sociologia, il punto
di partenza è, inevitabilmente, la realizzazione storica della violenza, di come e quanto essa sia cambiata nel tempo e
secondo le geografie culturali.
Pur consapevoli delle difficoltà che presenta il fare storia di un tempo ancora molto presente, gli autori, convinti che il
contributo degli storici non possa essere concettuale ma empirico, privilegiano l’analisi delle violenze sessuali come profondamente radicate in specifiche circostanze e spazi temporali. Dopo aver operato una prima distinzione tra i paesi in cui si è
esercitata la pratica dello stupro di massa da quelli in cui gli abusi e la violenza contro le donne rientravano nel più esteso
ambito delle violazioni dei diritti umani e della tortura, hanno scelto di approfondire alcuni studi di caso. L’attenzione si è
focalizzata su Argentina, Uruguay, Cile, Guatemala, Perù e Colombia. Parlare infatti di America latina al singolare può risultare
certamente fuorviante poiché essa offre una molteplicità di realtà storiche e politiche difficilmente assimilabili. Tuttavia, pur
nella diversità delle situazioni analizzate, un possibile comune denominatore lo si rintraccia nelle dinamiche con cui le
donne rielaborano e ricostruiscono la memoria del trauma. Soprattutto lo si rintraccia nella costruzione di nuove strutture
di appartenenza che si basano, appunto, su ricordi condivisi. Il passato e i processi di costruzione di memorie di gruppo
alimentano infatti nuove identità collettive e costituiscono le risorse grazie alle quali le vittime vive degli orrori riescono a
costruire nuove progettualità individuali e collettive.
EDIZIONI NUOVA CULTURA
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