COS’È IL “ONE-MINUTE PAPER”
One-Minute Paper (OMP), altrimenti conosciuto come “Pagina da un
Minuto” o “Risposta da Mezza Pagina”, è un compito assegnato in aula
con il quale si richiede agli studenti una breve risposta scritta ad una
domanda. Se si utilizza questa tecnica alla fine di una lezione, le risposte,
in anonimato, daranno la possibilità di consolidare in classe le nuove
conoscenze e di valutare l’apprendimento/insegnamento (Stead,2005). In
questo caso, solitamente, si richiede agli studenti di rispondere a domande
del tipo:
1- Cos’è la cosa più importante che hai imparato oggi a lezione?
2- Quale domanda è rimasta irrisolta?
Come suggerisce il nome, si dà agli studenti un minuto o due per
completare l’esercizio. Dopo aver raccolto i foglietti, l’insegnante può
leggere le risposte in aula per dar luogo a discussioni in cui si condividono
le risposte migliori. Le risposte saranno anche materiale di
approfondimento per l’insegnante che per proprio conto le analizzerà per
valutare il proprio lavoro.
Si possono attuare innumerevoli modifiche a questo format di base. Tra le
altre cose, le domande possono essere fatte più specifiche per indirizzare a
particolari questioni sollevate durante la lezione.
L’OMP può essere completato in maniera collaborativa con la formazione
di gruppi di lavoro nei quali si discute la soluzione di un problema. In
questo caso il tempo a disposizione sarà più lungo ma non sufficiente a
trasformare l’esperienza in una ricerca di informazioni, ad esempio in rete.
In pratica, si deve fare attenzione a rilevare la conoscenza, dei singoli o dei
gruppi, in riferimento a quanto gli studenti hanno imparato nella lezione.
OMP può essere utilizzato anche all’inizio di una nuova lezione. In questo
caso, naturalmente, viene a mancare il potenziale valutativo dello
strumento ma se ne può apprezzare l’efficacia nella rilevazione delle
conoscenze pregresse degli studenti. Come descritto da Vygotsky e da altri
Autori (Schaffer, 2004) l’apprendimento, infatti, si basa sulla ricerca di
significato della realtà che circonda chi apprende. Si tratta quindi di un
processo in cui ha molto peso il ruolo di chi apprende (apprendimento
attivo) che costruisce la propria conoscenza a partire da conoscenze
pregresse e il confronto con gli altri (apprendimento cooperativo).
L’OMP è utile soprattutto nelle attività di insegnamento di tipo frontale, in
particolare quando il docente è davanti a gruppi numerosi dove può
risultare difficile o scoraggiante riuscire ad allestire lezioni interattive con
gli studenti.
Con l’OMP, inoltre, si dà agli studenti una possibilità di riflettere su quello
che hanno imparato e di formalizzare, facilmente e sinteticamente, i
concetti (ad esempio i concetti scientifici). L’opportunità facile e anonima
fornita dall’OMP viene, infatti, particolarmente apprezzata dagli studenti
che o per timidezza o avendo difficoltà con una lingua sconosciuta o con il
linguaggio accademico (ad esempio il linguaggio scientifico), sono restii a
fare domande o a dare delle risposte in pubblico.
Bibliografia
Schaffer, H. R., 2004, Child Psycology, :200-201, Blackwell Publisching,
Oxford.
Stead, D. R., 2005, A review of the one-minute paper, in: Active Learning
in Higher Education, Vol 6(2): 118–131. (L’intero articolo è reperibile in
rete)