Gli effetti della corrente elettrica - Sicuri verso il futuro Sicuri verso il

DIARIO DI BORDO
PROGETTO
SCUOLA
Docenti: Vittorio Fasiello;
Crisostomo Donadei;
Domenico Di Rocco;
Roberto Esperti; Anna
Maria Valvetri
Descrizione delle attività svolte
Data
23/02/2016
N. di alunni coinvolti:
37 (25 esterni e 12
interni)
CARICHE in MARCIA: GLI EFFETTI della CORRENTE ELETTRICA
PRESENTAZIONE:
Alcune particelle che costituiscono la materia possiedono delle particolari proprietà dette elettriche.
Mettendo in movimento ordinato tali particelle determineremo una corrente elettrica. Il nostro interesse
odierno è quello di osservare e studiare gli effetti della corrente elettrica.
PROCEDIMENTO
Costruiamo un circuito elettrico utilizzando una batteria o generatore, una lampadina e dei cavi elettrici.
Montiamo il circuito come indica lo schema in figura 1:
+
Fig. 1
G
–
Chiudendo il circuito mediante l’interruttore si osserva che la lampadina si accende perché nel circuito vi è
un movimento ordinato di cariche elettriche ovvero circola corrente elettrica.
Proviamo ora ad avvicinare un tratto di filo ad un ago magnetico. Disponiamo il filo sull’ago e parallelo ad
esso come in figura 2:
+
Fig. 2
G
–
Chiudiamo e apriamo l’interruttore. Cosa si osserva? Chi fa muovere un magnete? Un altro magnete!
Proviamolo usando una bacchetta magnetica. Tornando al circuito: Chi ha prodotto il campo magnetico?
Possiamo concludere che la corrente elettrica produce un EFFETTO MAGNETICO.
Ora sostituiamo un tratto di filo del circuito con uno particolarmente sottile come in figura 3:
+
Fig. 3
G
–
Aumentiamo lentamente l’intensità di corrente elettrica tenendo sotto osservazione il tratto di filo sottile.
Cosa si osserva? Che esso lentamente si surriscalda diventando incandescente. Risulta evidente essere un
effetto della corrente elettrica: possiamo concludere che la corrente elettrica produce un EFFETTO TERMICO.
Ora sostituiamo un tratto del circuito con un liquido usando un beker come in figura 4:
+
Fig. 4
G
–
Il liquido nel beker è acqua distillata. Chiudiamo il circuito e osserviamo che la lampadina non si accende!
Aggiungiamo dello zucchero nell’acqua distillata e riproviamo. Osserviamo che anche in questa situazione la
lampadina rimane spenta.
Aggiungiamo ora del sale o acido e riproviamo: la lampadina si accende, in quanto una soluzione con sale o
acido conduce corrente elettrica.
Osserviamo ora attentamente cosa succede nel liquido: si formano delle bollicine sulle piastrine di rame
inserite successivamente.. .Nella soluzione sta avvenendo una scissione della materia ovvero una separazione
degli elementi che costituiscono la soluzione.
In seguito si inserisce all’interno della soluzione liquida del solfato di rame: introducendo degli anelli di
ottone si nota che essi lentamente acquistano una doratura che prima era assente: possiamo concludere che
la corrente elettrica produce un EFFETTO CHIMICO.
Tempo impiegato (N. ore): 03
Strategie di insegnamento/apprendimento attivate
 Conversazione guidata
 Lezione interattiva
 Brain storming
 Cooperative learning
Strumenti utilizzati
Generatore
Lampadina
Portalampada
Cavi elettrici
Interruttore
Ago magnetico
Morsetti a coccodrillo
Beker
Lamine di rame
Filo sottile
Magnete
Acqua distillata
Zucchero, Sale
Solfato di rame
Ambienti (reali/virtuali) utilizzati:
 Laboratorio di meccatronica
 Laboratorio di fisica
Problemi o difficoltà incontrati e possibili soluzioni
 Iniziale timidezza nell’affrontare le attività programmate , superate con l’aiuto
e la collaborazione degli studenti tutor presenti
Punti di forza delle attività svolte
 Interesse verso tutte le attività organizzate
 Collegamento dei risultati delle esperienze di laboratorio con gli aspetti pratici
del proprio vissuto personale
 Acquisizione di nuovi elementi utili ad affrontare con maggiore coscienza le
tematiche della sicurezza
Punti di debolezza delle attività svolte
 Poca dimestichezza con l’uso di alcuni degli strumenti utilizzati;
 Conoscenza della terminologia specifica non sempre precisa
Riflessioni
Oggi all’interno dell’ITT Giorgi sono presenti alcuni graditi ospiti: un gruppo di
alunne e alunni di Terza Media dell’IC Sant’Elia-Commenda di Brindisi
(accompagnati dai docenti referenti o tutor, Proff. Tiziana Protopapa, Cosimi Sonia,
PollioMonia, Romano Paola, Gigante Francesco) che saranno interessati a
partecipare alle attività organizzate all’interno del nostro Istituto nell’ambito del
progetto in rete MEMORY SAFE -Sicuri verso il futuroDopo un momento di iniziale timidezza, gli allievi delle classi Terza A, B e C
raggiungono le postazioni appositamente attrezzate all’interno dei laboratori : qui essi
incontrano gli alunni del Giorgi del primo gruppo, che coadiuveranno i Proff.
Fasiello e Donadei nella conduzione delle esperienze di laboratorio. Primo scambio
di saluti e subito il ghiaccio è rotto.
E’ fondamentale iniziare l’attività con alcuni cenni preliminari sulle norme di
sicurezza che regolano la fruizione degli spazi di laboratorio e sulle norme di
prevenzione degli infortuni:
ad esempio si rammenta che il generatore di energia elettrica deve essere sempre
acceso per ultimo e a tensione minima. Se sottoposto ad un aumento improvviso
della tensione va in blocco!
Dopo la presentazione del materiale a disposizione per l’esperienza e la spiegazione
dei principali termini specialistici, si passa all’attività pratica descritta in precedenza.
E’ importante notare che l’esperienza porta gli alunni a considerare gli effetti pratici
dell’effetto magnetico anche nella realtà di tutti i giorni!
Tra le varie questioni di chiarimento:quale effetto ha sul nostro organismo di
adolescenti l’esposizione continua alle onde elettromagnetiche del nostro
smartphone?
A questo punto l’interesse è alle stelle…si passano ad analizzare le applicazioni
pratiche dell’effetto magnetico della corrente elettrica nella quotidianità e i nostri
alunni sono subissati di interventi riguardanti : le calamite giganti che trasportano
enormi pesi; le porte antincendio; la campanella scolastica;l’apertura a distanza di
una porta d’accesso tramite un pulsante del citofono.
Notevole attenzione è presente durante la conduzione del secondo esperimento,
soprattutto quando il filo metallico posto all’interno del circuito diventa
incandescente! In quali circostanze pratiche riconosciamo l’effetto termico della
corrente elettrica?Inizia la ridda delle ipotesi…Lo scaldabagno elettrico; il ferro da
stiro; la stufa elettrica; l’asciugacapelli; la lampadina ad incandescenza…più di un
alunno chiede perché il filamento interno non si bruci facilmente.Il tutor spiega quindi
l’importanza del vuoto d’aria e l’importanza che il filo si rompa come avviene ad
esempio all’interno dei fusibili.
A proposito di sicurezza: viene spiegata l’importanza di lasciare libere le bocche
di aerazione di questi elettrodomestici, oltre a non sovraccaricare eccessivamente le
doppie spine con elementi che consumano più del carico consigliato, per evitare
aumento di calore e pericoli di incendio!
Prima di andare via ( il tempo vola), c’è ancora l’opportunità di spiegare gli effetti
chimici della corrente elettrica: in quali esempi pratici riconosciamo i suoi esiti?Il
rivestimento del cerchietto di ottone per mezzo dell’elettrolisi è stato illuminante, per
cui la prima risposta è stata quella della verniciatura o del rivestimento elettrico. Le
ragazze sono più interessate al rivestimento con materiali preziosi di monili e anelli;
gli alunni di sesso maschile al funzionamento delle batterie dell’auto o al
procedimento con cui sono caricate le bombole di idrogeno o di ossigeno. Ma ormai la
“lezione “ è giunta al termine…
I genitori degli alunni reclamano i propri figli, mentre l’anello di ottone ricoperto di
rame, legato con un cordoncino, è diventato un utile portachiavi o bracciale che
ricorderà a tutti i presenti questa importante giornata. Alla prossima!!!