CAPITOLO TERZO Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.1 Introduzione I fattori che hanno portato alla progettazione del generatore sincrono a magneti permanenti, da accoppiare a turbine eoliche ad asse verticale, sono da ricercarsi nella necessità di soddisfare, dal punto di vista energetico, numerosissimi siti remoti e cascine isolate non raggiunti dalla rete di distribuzione di energia elettrica ed inoltre, favorire la penetrazione di questo prodotto anche in ambiti che non siano solo quelli rurali. Ovviamente affinché tali turbine possano soddisfare la richiesta di mercato è necessario che esse presentino delle caratteristiche tali da poterle rendere appetibili soprattutto all’utente comune. Si ritiene infatti che esse debbano essere facili da installare, semplici da manutenere ed estremamente efficienti affinché possano produrre sufficiente energia durante l’anno anche nei siti in cui la velocità media del vento è relativamente bassa. La turbina scelta per la progettazione del generatore sincrono oggetto del presente capitolo è del tipo ad asse verticale, modello GEOL 2, prodotta dall’azienda Newtak S.r.l. di Napoli (Italia) avente una potenza nominale di picco pari a 2 kW. In base alle caratteristiche tecniche di tale turbina si è proceduto al dimensionamento del generatore sincrono a MP avente una potenza nominale di 2 kW. Successivamente si sono effettuate delle simulazioni del generatore, oggetto dello studio, utilizzando il software FEMM, risolvendo il problema della deter- Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP minazione della configurazione del campo di induzione magnetica all’interno della macchina, cosa difficilmente determinabile con i tradizionali metodi analitici vista la complessità geometrica della macchina. Dai risultati ottenuti dalle simulazioni effettuate, è stato possibile analizzare la presenza o meno di effetti di saturazione in regioni del circuito magnetico della macchina. 3.2 Dimensionamento di massima del generatore da 2 kW Il generatore tipo, a magneti permanenti multipolare, per la potenza nominale di 2 kW ha delle dimensioni geometriche stabilite in funzione della coppia specifica k, parametro che risulta di fondamentale conoscenza per il dimensionamento della macchina elettrica. Definendo con p il numero di coppie polari, con c la coppia specifica per dato numero di poli e per data lunghezza di una macchina sincrona a magneti permanenti al NdFeB e con l la lunghezza assiale dello statore e del rotore, si è valutata la coppia specifica k della macchina presa come riferimento: ∙ (1) I suddetti dati sono stati estrapolati dal lavoro svolto in [13]. Nella fattispecie la coppia specifica c è pari a 3,29 Nm, le coppie polari sono 3 e la lunghezza assiale della macchina è di 59 mm. Pertanto la coppia specifica vale: , ∙, (2) Si è proceduto alla valutazione della coppia nominale, C, della macchina da progettare, definendo con P la potenza nominale della macchina e con n la velocità meccanica espressa in giri/1’. 32 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP ∙ [ ] ∙∙ (3) Considerando un generatore con potenza nominale di 2 kW e velocità meccanica pari a 180 giri/1’, parametro fornito dalle caratteristiche tecniche della turbina considerata, la macchina dovrà sviluppare una corrispondente coppia pari a: ∙ = ∙ ,![ ] (4) Dato che, per esigenze realizzative legate al tipo di avvolgimento statorico, il numero delle coppie polari deve essere un numero intero e dispari, si è proceduto, variando il valore della frequenza f all’interno di un range prossimo ai 50 Hz, alla determinazione della lunghezza assiale l che deve presentare il generatore da progettare. Ω f p [giri/1’] [Hz] 180 ~50 ≅ 16 180 60 20 180 63 21 180 70 23 Tabella 3.1 La tabella mostra il valore della frequenza e il numero di coppie polari per data velocità. In particolar modo, come evidenziato in tabella 3.1, per data velocità si è fissata la frequenza a 63 Hz a cui corrispondono 21 coppie polari, dunque la lunghezza assiale l del generatore vale: ) (*∙[ ] (5) Da cui si ottiene: , (,∙ + ,,+[ ] (6) È pertanto possibile, a questo punto, determinare le principali dimensioni del generatore elettrico, ma non prima di aver dato alcuni cenni sulla macchina elet33 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP trica di riferimento considerata per la progettazione del generatore eolico, oggetto di questa tesi. Si è ipotizzato di prendere come base per la progettazione il dimensionamento elettromagnetico di una macchina sincrona a MP sviluppato in [13]. Di seguito sono riportati alcune informazioni della macchina presa come riferimento dalla quale sono stati estratti i principali parametri per la progettazione del generatore elettrico. La macchina elettrica a magneti permanenti, presa in esame, è il risultato dell’ottimizzazione di una macchina del tipo BLQ 40 prodotta dalla ditta Magnetic s.p.a. di Vicenza (Italia). Essa è del tipo IPMS (Interior Permanent Magnet Synchronous) avente tre coppie polari montate secondo la geometria riportata in figura 3.1: Figura 3.1 Sezione trasversale della macchina IPMS ottimizzata. La figura 3.2, sottostante, riporta la sezione di un settore angolare della macchina IPMS con le definizioni delle diverse parti costituenti il rotore. 34 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Figura 3.2 Settore angolare della configurazione rotorica della macchina sincrona a MP di riferimento. Dalla figura 3.2 si evidenzia che il rotore presenta delle cavità contenenti i magneti permanenti disposti all’interno della struttura rotorica in modo tale da determinare una direzione di magnetizzazione sia radiale che tangenziale. Tra i magneti permanenti sono presenti dei vincoli in alluminio che hanno un duplice compito: quello di sostenere i magneti permanenti e quello di costituire delle barriere di flusso in modo da poter limitare, per quanto possibile, il flusso disperso. I parametri e valori nominali della macchina di riferimento sono elencati nella tabella 3.2. Parametri Valori nominali Velocità nominale 4000 [giri/1’]1 Corrente nominale (valore efficace) 3,6 [A] Tensione nominale di fase (valore efficace) 77 [V] Coppia nominale 1,8 [Nm] Numero di poli 6 Tab. 3.2 Parametri e valori nominali della macchina IPMS 1 Si è scelto di indicare la velocità di rotazione dell’IPMS in giri/1’ anziché in rad/s. 35 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP In figura 3.3 è riportato un settore angolare della macchina di riferimento: Figura 3.3 settore angolare della macchina elettrica presa come riferimento. Le caratteristiche geometriche, con riferimento alla figura 3.3 sono riportate nella tabella 3.3 seguente [13]: Identificazione delle grandezze Valori Diametro esterno dello statore Dos 81 [mm] Diametro interno dello statore Dis 49,6 [mm] Diametro esterno del pacco lamellare rotorico Dor 48,8 [mm] Diametro interno del pacco lamellare rotorico Dir 18,4573 [mm] Lunghezza assiale del rotore e dello statore 59 [mm] Spessore del traferro Wt 0,4 [mm] Profondità di cava Lc 9,2126 [mm] Larghezza della cava in mezzeria Wc 4,05 [mm] Diametro dei fori per le viti statoriche Dfs 2 [mm] Passo di cava τcava 5,67 [mm] Tabella 3.3 Caratteristiche geometriche della macchina IPMS. 36 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP La macchina di riferimento presenta un diametro esterno del rotore Dor di 48,8 mm e un traferro di 0,4 mm, come mostrato in tab. 3.2. Pertanto il relativo passo polare “τ” è: ∙0, ./ τ∙ +,,,,[ ] ∙ (7) Ipotizzando il passo polare della generatrice pari a quello della macchina di riferimento si ottiene una circonferenza media al traferro “Ct” determinata dall’espressione seguente: )1 2∙3∙2∙,∙24,[55] (8) Con l’espressione (8), conoscendo il passo di cava τcava pari a 5,67 mm, si è proceduto al calcolo del numero di cave statoriche della macchina : 63 )1 787 4, 2,≅ ,4 (9) Infine, si è ricavato il numero di cave per polo e per fase q, avendo indicato con p il numero di coppie polari e con m il numero di fasi che presenta l’avvolgimento considerato della macchina: : 9∙∙5∙∙ ,, (10) Il numero di cave per polo e per fase q risulta essere un numero frazionario, questo ha portato all’ipotesi realizzativa di un’avvolgimento statorico di tipo a doppio strato. Lo schema di avvolgimento riportato nella figura 3.4 si riferisce a tre coppie di poli. 37 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Figura 3.4 Sezione dell’avvolgimento statorico riferita a tre coppie polari. La figura 3.5 mostra il modello tridimensionale, realizzato con il software di modellazione 3D2, della macchina risultante dal dimensionamento elettromeccanico prima effettuato: Figura 3.5 Struttura tridimensionale del generatore sincrono progettato. 2 Il Software di modellazione 3D utilizzato è Google Sketchup Pro 6. 38 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.3 Strutture magnetiche e meccaniche del generatore Parti magnetiche e meccaniche costituenti lo statore. Il nucleo magnetico dello statore, come quello del rotore, è realizzato in ferro laminato formato da lamierini magnetici allo scopo di ridurre le perdite per isteresi, con uno spessore di 0,5 mm, e con un fattore di laminazione pari a 0,95; il piano di laminazione è perpendicolare all’asse della macchina. La permeabilità magnetica relativa del flusso nella zona lineare è pari a µr =14872 e la conducibilità elettrica vale σ =10,44 MS/m. Per contenere le perdite che si verificano nel ferro, in relazione alla frequenza di lavoro, i lamierini sono isolati con vernice su ambo i lati. Essi, in aggiunta, sono realizzati in ferro con piccole percentuali di silicio che riduce le perdite per isteresi magnetica e per correnti parassite [6]. Le cave, realizzate nella periferia interna dello statore, sono di forma trapezoidale semichiuse con denti rettangolari a fondo di forma semicircolare3, nelle quali è alloggiato l’avvolgimento statorico [14] [15]. La curva normale di magnetizzazione del materiale ferromagnetico, utilizzato per la realizzazione del nucleo statorico, è rappresentata nella figura 3.6. 3 Si preferisce realizzare un fondo semicircolare per determinare una maggiore facilità di sistemazione dei conduttori e per aumentare la resistenza necessaria delle strutture magnetiche. 39 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Figura 3.6 Curva normale di magnetizzazione del materiale costituente il nucleo statorico. Avvolgimento di statore. L’avvolgimento di statore, di tipo trifase a doppio strato e con passo raccorciato4, è costituito da tre sezioni di avvolgimento, una per ogni fase. Ogni sezione è costituita da più bobine di filo di rame isolato avente conducibilità elettrica σ =58 MS/m e permeabilità magnetica relativa µr≅1. La figura 3.7 mostra lo schema di massima di un settore angolare dello statore della generatrice in cui è alloggiato l’avvolgimento statorico. 4 Sotto certe condizioni l’accorciamento del passo contribuisce a migliorare la forma della f.e.m.. 40 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Figura 3.7 Schema di massima di una sezione trasversa di un settore angolare dello statore della macchina. Gli estremi delle tre fasi dell’avvolgimento vengono collegati fra loro a stella per impedire la circolazione di correnti omopolari, e ognuna delle 7 zone di avvolgimento sono connesse in parallelo tra loro per limitare la tensione a 252,8 V e ottenendo, di conseguenza, un’intensità di corrente di 25,2 A. Parti magnetiche e meccaniche costituenti il rotore. Si ipotizza di realizzare il nucleo magnetico del rotore con l’identico materiale con cui si suppone di realizzare lo statore, cioè in ferro laminato. All’intero della struttura rotorica trovano sede i magneti permanenti alle terre rare al NdFeB tipo HS-40AV della casa costruttrice HITACHI, le cui caratteristiche magnetiche sono riassunte nella tabella 3.4 [9]. Materiale Tipo Induzione residua Br [T] NdFeB HS-40AV 1,24÷1,32 Tabella 3.4 Caratteristiche magnetiche del NdFeB HS-40AV. 41 Campo coercitivo Hc [kA/m] Densità di energia magnetica (BH)max [kJ/m3] 923÷1035 286÷327 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Il rotore, strutturalmente, presenta una forma ad anello sorretto da una struttura di supporto, in alluminio con tre razze, al fine di limitare l’inerzia e il peso dell’intero rotore. Per evitare l’insorgere di sforzi dannosi e pericolosi sull’intera macchina, durante il montaggio, il supporto del rotore deve essere ben centrato rispetto all’asse di rotazione e dovrà essere realizzato in modo molto accurato, nonostante la bassa velocità di rotazione, evitando spigoli vivi poiché costituiscono un pericolo per la resistenza della struttura. Per quanto cura si ponga sulla costruzione del rotore ben raramente si ottiene l’equilibratura perfetta delle masse. È necessario, pertanto, praticare dei fori nel pacco lamellare allo scopo di alleggerire la parte squilibrata la quale è individuata tramite apposite macchine equilibratrici [8]. Infine l’albero della macchina, realizzato in acciaio non legato C45, è stato dimensionato in modo da presentare un diametro minimo per il quale non si verifichino rotture. Le caratteristiche fisiche e meccaniche dell’albero sono riportate nella tabella 3.4. Modulo di elasticità alla flessione E [N/mm2] 220000 Carico di rottura alla trazione σr [N/mm2] Peso specifico p.sp Coefficiente di dilatazione termica β [kg/dm3] [mm/m/°C] 680 7,87 0,0108 Calore specifico c.sp Temperatura di fusione Tfus [kcal/kg] [°C] 0,12 ≈1500 Tabella 3.5 Proprietà fisiche e meccaniche dell’acciaio non legato C45 impiegato per la costruzione dell’albero. Il collegamento tra il rotore e l’albero motore è effettuato per mezzo della struttura di supporto di cui si è parlato come visibile nell’immagine tridimensionale di figura 3.5 Al fine di dare una visione completa e approfondita della macchina appena dimensionata, si è ritenuto opportuno riassumere i parametri e valori nominali della macchina nella tabella 3.6: 42 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Identificazione delle grandezze Valori Diametro esterno dello statore Dos 373,38 [mm] Diametro interno dello statore Dis 341,98 [mm] Diametro esterno del pacco lamellare rotorico Dor 341,18 [mm] Diametro interno del pacco lamellare rotorico Dir 37 [mm] Lunghezza assiale del rotore e dello statore 265,92 [mm] Spessore del traferro Wt 0,4 [mm] Profondità di cava Lc 9,21 [mm] Larghezza della cava in mezzeria Wc 3,27 [mm] Diametro dei fori per le viti statoriche Dfs 2 [mm] Velocità nominale 180 [giri/1’]5 Corrente nominale 25,2 [A] Tensione nominale 252,8 [V] Coppia nominale 106,10 [Nm] Numero di poli 42 Tabella 3.6 Caratteristiche geometriche ed elettriche del generatore progettato. 5 Si è scelto di indicare la velocità di rotazione dell’IPMS in giri/1’ anziché in rad/s. 43 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.4 Il software di simulazione FEMM A causa della complessità della configurazione elettromagnetica e geometrica della generatrice non è possibile procedere allo studio quantitativo della macchina con metodi analitici tradizionali. Da qui l’esigenza di un approccio tramite il metodo agli elementi finiti che, suddividendo la struttura in un certo numero di elementi semplici (appunto elementi finiti), risolve il problema della determinazione della configurazione del campo di induzione magnetica all’interno della macchina. Si è utilizzato il software “FEMM 4.2” (Finite Element Method Magnetics), esso permette il calcolo per la determinazione dei campi elettrici e magnetici in bassa frequenza in due dimensioni. Inoltre, tale software, permette di effettuare uno studio nel dominio “assisimmetrico” (simmetria per rotazione intorno ad un’asse, simmetria cilindrica) o “planare” (direzione normale al piano, simmetria piana). Il software permette di conoscere lo stato magnetico anche in condizioni non lineari della macchina nonché di effettuare ottimizzazioni locali, impossibili da tenere in conto con modelli di tipo analitico. Ciò permette l’opportunità di poter ottimizzare la macchina quindi il livello prestazionale e individuarne le caratteristiche peculiari. La modellizzazione a mezzo analisi FEMM prevede 3 fasi: Prima fase, denominata “pre-processing”, essa consiste nel: - definire le caratteristiche del problema. In particolare si parla di analisi magnetostatica di tipo planare; - definire il modello geometrico della macchina, creato direttamente attraverso FEMM editor, con autoCAD importando il relativo file *.dxf oppure con un file *.lua di disegno; - definire i materiali costituenti il modello della macchina. Nello specifico occorre, oltre che scegliere i materiali, definire le loro caratte- 44 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP ristiche (conducibilità elettrica, permeabilità magnetica, ect.) e attribuire gli stessi alle diverse parti del modello in studio; - definire le condizioni al contorno, cioè associare alle linee di frontiera del modello le condizioni che il campo deve rispettare; - applicare le forzanti o i termini sorgenti. Seconda fase, denominata “solution”, essa consiste nel calcolare la soluzione del problema. In questa fase il programma esegue i calcoli, risolvendo un sistema algebrico di equazioni e fornendo una soluzione approssimata del potenziale vettoriale (o scalare) del campo induzione magnetica B (o H) nei nodi degli elementi finiti in cui è stato suddiviso il modello. La terza e ultima fase, denominata “post-processing”, consiste nell’analizzare, manipolare e visualizzare le soluzioni in termini di grandezze scalari e vettoriali. In particolare permette di visualizzare: - le mappe e i materiali delle diverse parti del modello; - le mappe del campo relativamente alla geometria del modello; - i valori degli integrali di superficie o di linea delle varie grandezze; - i grafici lungo linee definite dall’utente. 45 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.5 Le prove di simulazione del generatore 3.5.1 Prove di simulazione a vuoto Seguendo la procedura illustrata nel precedente paragrafo, si effettua la simulazione su piattaforma FEMM caricando in essa il modello geometrico di figura 3.8 e assegnando le varie tipologie di materiali (richiamate nel paragrafo 3.3) ad ogni parte della struttura in studio. Figura 3.8 Settore angolare della macchina in simulazione. Inoltre, si assegna la condizione al contorno di Dirichlet, la quale impone che il potenziale vettore A su un dominio circolare di raggio r0 sia nullo: detta condizione non permette al flusso magnetico di attraversare il contorno su cui è stata imposta la suddetta condizione [12]. Nello specifico, il dominio circolare è rappresentato dal contorno del circuito magnetico del settore angolare di figura 3.8 (con questa condizione si trascura sostanzialmente il flusso disperso alla macchina). Invece, si assegna, ai contorni magnetici che sezionano la macchina, la condizione 46 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP al contorno di tipo mixed: detta condizione è applicata a regioni con confini aperti, dando la possibilità di simulare uno spazio aperto, cioè senza bordi, anche se il calcolo avviene su uno spazio limitato. Infine, dopo aver ripartito la geometria assegnata in elementi finiti di forma triangolare (MESH), si è calcolata la soluzione del problema e questa è stata visualizzata graficamente in termini di linee del campo di induzione in una nuova finestra di lavoro. Ecco cosa si ottiene nel caso specifico con il pulsantestrumento Run Mesh Generator: Figura 3.9 Visualizzazione MESH delle regioni coperte dalla triangolazione. Per il modello del generatore simulato si possono visualizzare i diagrammi riportati nelle figure successive relative alla condizione di funzionamento a vuoto. 47 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Nello specifico si riportano: la rappresentazione della distribuzione delle linee di forza del campo di induzione magnetica B e dell’intensità di B (fig. 3.10). Figura 3.10 Distribuzione delle linee di forza dell’induzione magnetica B e dell’intensità di B di un settore angolare del generatore con macchina a vuoto. L’intensità dell’induzione magnetica B, nelle diverse regioni del modello, è identificata mediante una distribuzione variabile di colori. La legenda riporta i diversi colori presenti nel modello ai quali sono associati i relativi range di variabilità di B. 48 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP la rappresentazione dell’intensità del campo magnetico H (fig. 3.11). Figura 3.11 Intensità del campo magnetico H del generatore. L’andamento del modulo dell’induzione magnetica B al traferro (fig. 3.12). Figura 3.12 Andamento del modulo dell’induzione magnetica B al traferro del generatore a vuoto. 49 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP L’andamento della componente radiale dell’induzione magnetica B al traferro (fig. 3.13). Figura 3.13 Andamento della componente radiale dell’induzione magnetica di B al traferro del generatore funzionante a vuoto. L’andamento della componente tangenziale dell’induzione magnetica B al traferro (fig.3.14). Figura 3.14 Andamento della componente tangenziale di B al traferro del generatore funzionante a vuoto. 50 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.5.2 Prove di simulazione a carico Per il modello del generatore simulato si possono visualizzare anche i diagrammi relativi al funzionamento a carico. Nelle figure successive si riportano nello specifico: la rappresentazione della distribuzione delle linee di forza del campo di induzione magnetica B e dell’intensità di B (fig. 3.15). Figura 3.15 Distribuzione delle linee di forza dell’induzione magnetica B e dell’intensità di B di un settore angolare del generatore con macchina funzionante a carico. L’intensità dell’induzione magnetica B, nelle diverse regioni del modello, è identificata mediante una distribuzione variabile di colori. La legenda riporta i diversi colori presenti nel modello ai quali sono associati i relativi range di variabilità di B. 51 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP La rappresentazione della densità di corrente J nelle varie sezioni dell’avvolgimento (fig. 3.16). Figura 3.16 Densità di corrente J nelle cave di un settore angolare del generatore. L’andamento del modulo dell’induzione magnetica B al traferro (fig. 3.17). Figura 3.17 Andamento del modulo dell’induzione magnetica B al traferro del generatore. 52 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP L’andamento della componente radiale dell’induzione magnetica B al traferro (fig. 3.18). Figura 3.18 Andamento della componente radiale dell’induzione magnetica di B al traferro del generatore. L’andamento della componente tangenziale dell’induzione magnetica B al traferro (fig.3.19). Figura 3.19 Andamento della componente tangenziale di B al traferro del generatore funzionante a carico. 53 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP 3.6 Espressione della f.e.m. indotta Per determinare il valore efficace della f.e.m. indotta del generatore si considera la seguente espressione: E = 2,22 ∙ <= ∙ 2>∗ ∙ @ A ∙ BCDD ∙ EF ∙ GH (13) in cui: <= ∙ 2>∗ ∙ @ A è il numero di conduttori relativi ad una zona di avvolgimento; in particolare: o q= 1,5 è il numero di cave per polo e per fase; o p* = 3 è il numero di coppie polari dell’avvolgimento base riportato in figura 3.4; o Nm = 20 è il numero di spire di una matassa; BCDD = 1,6è il fattore di avvolgimento dell’avvolgimento preso in esame (di figura 3.4) riferito alla tensione fase-fase; EF flusso emanato da un polo, determinato per mezzo del software di simulazione FEMM 4.2; GH è la frequenza nominale. Note le grandezze che compongono l’espressione (13), si ottiene il risultato della f.e.m. indotta E: E = 2,22 ∙ I1,5 ∙ 2 ∙ 3 ∙ 20K ∙ 1,6 ∙ 6,256 ∙ 10L! ∙ 63 = 252,8 [V] (14) Molte delle armoniche indesiderate della f.e.m.i., provocate dalla non perfetta distribuzione spaziale dell’induzione magnetica (vedi figura 3.14), sono attenuate per il fatto che l’avvolgimento scelto è a cave frazionarie (q=1,5 numero di cave per polo e per fase), il quale per sua natura contiene un fattore di raccorciamento del passo diverso dall’unita (8/9) che determina una attenuazione, in particolare, della 5a e della 7a armonica della f.e.m.i.. Il raccorciamento del passo di avvolgi54 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP mento contribuisce, infatti, a migliorare la non perfetta forma sinusoidale della f.e.m. eliminando gli effetti determinati dalle componenti armoniche distorcenti presenti nello sviluppo in serie di Fourier dell’onda del campo di induzione al traferro. Nella figura 3.20 è riportato il risultato grafico dello spettro dell’avvolgimento utilizzato e determinato mediante l’uso di un software di calcolo realizzato in ambiente MATLAB, in cui ν è l’ordine dell’armonica considerata, p è il numero di coppie polari della macchina elettrica di riferimento ed è pari a tre, infine ν = p·ν’. Figura 3.20 Analisi spettrale della f.e.m. indotta effettuata con il software MATLAB. Lo spettro dell’avvolgimento, quindi, è riferito ad una lunghezza dell’onda fondamentale pari a tre passi polari . Ne segue che l’armonica fondamentale della forza elettromotrice da considerare nell’espressione (13) e nella (14) è quella di ordine ν = p·ν’ = 3·1 = 3. Dal diagramma dell’analisi spettrale sopra riportato, si evidenzia una ampiezza dell’onda fondamentale (3a) decisamente maggiore delle armoniche di ordine superiore il che garantisce, quindi, una forma d’onda della f.e.m. abbastanza “pulita”. 55 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Riassumendo, nella successiva tabella 3.7 sono riportati i parametri e valori nominali della macchina così dimensionata e progettata: Parametri Valori nominali Velocità nominale 180 [giri/1’]6 Corrente nominale (valore efficace) 25,2 [A] Tensione nominale 252,8 [V] Frequenza nominale 63 [Hz] Numero di poli 42 Tabella 3.7 Parametri e valori nominali del generatore progettato e dimensionato. 3.7 Analisi sul comportamento delle diverse zone del circuito magnetico del modello simulato Nella rappresentazione della distribuzione delle linee di forza del campo di induzione magnetica B e dell’intensità di B di figura 3.10, relativa al funzionamento a vuoto del generatore a MP, si evidenzia una distribuzione delle linee di forza di induzione magnetica B con valori variabili da 3,45.10-3 T a 1,96 T. L’induzione è praticamente nulla nelle cave statoriche, in cui alloggia l’avvolgimento, ma chiaramente molto intensa nei denti. In generale si ha un comportamento lineare del circuito magnetico del modello, l’induzione B presenta un valore di 1,96 T in corrispondenza di gruppi di 8 denti adiacenti per poi lasciarne uno “scarico” con valore di induzione magnetica praticamente nullo, il tutto ripetuto simmetricamente. Il materiale ferromagnetico scelto, costituente la parte magnetica dello statore, ha un comportamento pressoché lineare fino a 1,9 T circa, questo si evince dalla curva normale di magnetizzazione del materiale ferromagnetico. Nella seguente 6 Si è scelto di indicare la velocità di rotazione del generatore in giri/1’ anziché in rad/s. 56 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP figura 3.21 è evidenziato il tratto lineare della curva normale di magnetizzazione del materiale ferromagnetico nella zona in cui il campo intensità magnetica H è molto basso. Fig. 3.21 Tratto lineare della curva normale di magnetizzazione del materiale ferromagneti- co nella zona di basso campo H. Per quanto concerne la rappresentazione della distribuzione delle linee di forza del campo di induzione magnetica B e dell’intensità di B di figura 3.15, relativa al funzionamento a carico del generatore a MP, la situazione magnetica è abbastanza prossima a quella vista per il funzionamento a vuoto. In particolare, si evidenzia una distribuzione delle linee di forza di induzione magnetica B con valori variabili da 1,36.10-3 T nella zona in cui risiedono le cave, a 2,10 T nelle zone che interessano i denti. Tra gli aspetti positivi di questo modello spicca l’assenza di tubicini di flusso disperso dalla struttura del generatore. Le linee di induzione magnetica si richiudono attraversando un circuito magnetico costituito prevalentemente da ferro costituente il rotore e lo statore; in quest’ultima zona del circuito magnetico l’induzione magnetica B presenta mediamente valore di 1 T identificando una zona con comportamento lineare (zona non satura). 57 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP In base a queste ultime affermazioni si può dire che il flusso disperso è stato limitato, grazie ad un sapiente studio della struttura del generatore, sfruttando la versatilità del programma di calcolo agli elementi finiti. In particolare è stato garantito un concatenamento quasi ottimale del flusso emanato da ciascun magnete permanente costituente il rotore, determinando in ultima analisi la piena magnetizzazione della macchina. Il massimo valore dell’induzione B al traferro, determinato con il software di simulazione FEMM, si attesta intorno a 0,90 T. 58 Dott. Ing. A. Luce – Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP Sommario CAPITOLO TERZO ............................................................................................ 31 Progettazione e Simulazioni del generatore sincrono a MP .......................... 31 3.1 Introduzione ........................................................................................... 31 3.2 Dimensionamento di massima del generatore da 2 kW ............ 32 3.3 Strutture magnetiche e meccaniche del generatore .................... 39 3.4 Il software di simulazione FEMM .................................................. 44 3.5 Le prove di simulazione del generatore .......................................... 46 3.5.1 Prove di simulazione a vuoto .......................................................... 46 3.5.2 Prove di simulazione a carico ......................................................... 51 3.6 Espressione della f.e.m. indotta ........................................................ 54 3.7 Analisi sul comportamento delle diverse zone del circuito magnetico del modello simulato ......................................................................................... 56 59