Consorzio di Ricerca e Sviluppo per l’Ortofrutticoltura Piemontese – S. C. a r.l. C.so Nizza 21 – 12100 Cuneo Cardo “gobbo di Nizza Monferrato” ” Ambiente di coltivazione: La coltivazione del "cardo gobbo di Nizza Monferrato” si effettua, ancora oggi, in un significativo numero di aziende orticole dell’areale nicese e zone limitrofe. Particolari situazioni pedoclimatiche che si riscontrano nella zona collinare di Nizza Monferrato consentono di raggiungere interessanti risultati produttivi. La tipologia locale di cardo denominata “cardo gobbo di Nizza Monferrato” è particolarmente interessante, in particolare per le caratteristiche qualitative del prodotto. Le tecniche di forzatura delle piante determinano un forte imbianchimento delle coste del fogliame rendendolo particolarmente gradevole. Il prodotto nella fase di forzatura viene colpito, in particolare nelle foglie esterne, da patogeni fungini agenti di marciume; durante la fase di mondatura, che segue la fase di forzatura i cespi vengono sfogliati in modo netto con una forte e significativa contrazione dei calibri. Caratteristiche fenologiche Le osservazioni ed i valori biometrici riportati nella presente scheda sono stati rilevati su piante di cardo appartenenti a questa tipologia varietale selezionate dai produttori nicesi negli anni precedenti. L’attività di selezione è stata condotta all’interno di un’azienda agricola di Nizza Monferrato ( az. Cancellara) adottando tutte le tecniche agronomiche tipiche per l’areale. La selezione “Cardo gobbo di Nizza Monferrato” viene normalmente utilizzata per semine in pieno campo a partire da metà / fine marzo. Le semine vengono effettuate a file distanti tra loro 160 – 180 cm; lungo la fila si adottano sesti di piantagione di 20 – 25 cm. La coltura viene allevata durante l’estate senza particolari interventi di tipo agronomico fatto salvo una fresatura nell’interfila (eventualmente ripetuta in fase avanzata estiva) sia per arieggiare il suolo che per contenere lo sviluppo delle infestanti. In fase autunnale, con il sopraggiungere dei primi geli si procede alla “legatura delle piante” ad un’altezza di 60 – 70 cm; successivamente si procede all’apertura di un solco lungo la fila entro cui verranno adagiate le piante. Dopo l’apertura meccanica o manuale del solco si procede al taglio, per mezzo di una apposita vanga, del rizoma sotterraneo a pochi centimetri di profondità. La pianta viene poi adagiata nel solco e ricoperta con la terra, che viene sollevata per l’apertura del solco successivo. Le piante rimangono coperte per un periodo di tempo variabile in funzione delle temperature dell’aria; dopo un periodo di forzatura si procede alla raccolta delle parti vegetali avendo cura di mondare il cespo asportando tutte le foglie marcescenti presenti all’esterno. Il periodo di tempo trascorso in assenza di luce determinerà la perdita di fibrosità delle piante e contestualmente si evidenzierà una perdita delle tonalità amarognole dei tessuti vegetali. Da cespi di 1 – 2 Kg mediamente si ricavano parti eduli di 200 – 300 grammi. La produzione della semente viene effettuata direttamente dalle aziende; periodicamente (ogni 2 – 3 anni) vengono lasciate in campo alcune piante di cardo gobbo e durante la primavera successiva queste emetteranno gli scapi fiorali con produzione estiva di seme. Le raccolte sono scalari e iniziano a partire dalla prima decade di ottobre sino al sopraggiungere del gelo; abbassamenti repentini delle temperature possono determinare danni irreparabili alla pianta con perdita totale della produzione. Il prodotto, opportunamente confezionato, viene commercializzato sia localmente (vendita diretta) sia presso il C.A.T. di Torino e/o presso catene locali di distribuzione; questo prodotto è particolarmente apprezzato. Obiettivi e rilievi effettuati Gli obiettivi primari dell’attività di selezione che ha caratterizzato il lavoro sulla tipologia di “cardo Gobbo di Nizza Monferrato” erano: Valutare i cicli di coltivazione del “cardo Gobbo di Nizza Monferrato” nei tipici areali di produzione; Caratterizzare la locale tipologia del cardo in oggetto mediante la determinazione di parametri vegeto – produttivi; Verificare i livelli di variabilità genetica presenti all’interno delle popolazioni mediante analisi molecolari al fine di uniformare le popolazioni di piante; Migliorare gli aspetti produttivi e qualitativi della coltura offrendo nuove possibilità ed alternative agli operatori agricoli locali. Per il raggiungimento di questi obiettivi sono stati effettuati controlli all’interno delle popolazioni di cardo utilizzando, dapprima, linee provenienti da diverse aziende dell’areale nicese e, successivamente, concentrando l’attenzione su alcune progenie che manifestavano una discreta omogeneità delle bacche associata ad una buona produttività. La selezione finale è stata condotta presso l’az. Cancellara di Nizza Monferrato all’interno della quale erano state individuate le migliori linee di “cardo Gobbo di Nizza Monferrato” osservate. Caratterizzazione morfologica Nella scheda allegata si riportano i valori medi di campo relativamente ai rilievi effettuati nel biennio. Altezza media della pianta ( cm ) Numero germogli sullo stelo principale Numero medio di foglie sviluppate / pianta Diametro medio stelo principale (mm) Portamento delle foglie Presenza di spine su foglie e stelo Forma delle foglie Larghezza della foglia (mm) 122,60 Mediamente la pianta emette un solo stelo; in alcuni casi si possono evidenziare emissione di getti laterali. In fase primaverile di emissione delle infiorescenze le piante emettono numerosi steli ascellari. 18,90 20,93 Ricadenti le esterne; erette le centrali Sì, mediamente marcate e sporgenti sui lembi fogliari e lungo lo stelo Fortemente frastagliate ( vedi fotografie allegate) 348,50 Lunghezza della foglia (mm Colore della foglia Nervature delle foglie e dello stelo Compattezza della costa Spessore della costa (mm) Larghezza della costa (mm) Lunghezza della costa senza foglie Lunghezza della costa con foglie (mm) Tenerezza della costa 1011,27 Verde opaco Molto prominenti, spessore c.a 8 mm Elevata in fase di inizio forzatura (colore verde chiaro); medio scarsa in fase di post forzatura. 8,15 31,87 283,33 353,85 Dopo la forzatura rimane una piccola porzione basale della costa e del cuore della pianta particolarmente tenera. Caratterizzazione molecolare L’attività è stata condotta dal Di.Va.P.R.A. Genetica Agraria dell’Università di Torino in stretta collaborazione con il servizio tecnico del CReSO. Nel progetto sono state dapprima identificate diverse linee provenienti da tre aziende dell’areale (Cancellara; Spertino e Vaccaneo) ed aderenti al Consorzio di tutela e Valorizzazione locale caratterizzate a livello molecolare 30 piante mediante applicazione di 2 classi di complementari di marcatori: AFLP (Amplified Fragment Length Polymorphism) ed SSR (Simple Sequence Repeat). Questa prima fase ha consentito di definire il livello di differenziazione genetica nell’ambito di ciascun ecotipo. Le analisi molecolari, unitamente a quelle morfologico produttive condotte dal CReSO, hanno consentito di identificare le popolazioni più rappresentative ed uniformi e di individuare quella che maggiormente risponde all’ideotipo dell’ecotipo. Ulteriori analisi molecolari sono state effettuate nell’autunno 2008 sulle piante dell’azienda Cancellara di Nizza Monferrato all’interno della quale è stata accertata una minor variabilità genetica; le piante evidenziate nel dendogramma allegato sono state mantenute in campo e destinate alla produzione e di seme. Attualmente la pianta sta emettendo scapi fiorali; si procederà fine fioritura alla raccolta della semente e, successivamente, al trasferimento di un nucleo di seme da allegare alla presente relazione. L’analisi dei dati molecolari ha consentito di definire la necessità ed in che modo è opportuno procedere per ridurre la base genetica del materiale in coltivazione, ciò allo scopo di ottenere i requisiti di uniformità necessari per l’iscrizione al Registro delle Varietà da conservazione. Si riporta, in allegato, il dendogramma con l’esito finale delle analisi molecolari condotte dal Laboratorio del Di.Va,.P.R.A. Genetica Agraria nel 2008. pianta1 pianta33 pianta35 pianta2 pianta21 pianta3 pianta4 pianta22 pianta26 pianta32 pianta28 pianta12 pianta27 pianta5 pianta24 pianta29 pianta10 pianta18 pianta13 pianta30 pianta36 pianta23 pianta15 pianta25 pianta19 pianta20 pianta16 pianta11 pianta17 pianta7 pianta14 pianta6 pianta31 pianta9 pianta37 pianta34 pianta8 0.35 0.48 0.61 0.74 0.88 Coefficient Cuneo 29 maggio 2009 Dr Michele Baudino