PALAZZETTO BRU ZANE 2013-2014 Stagione concertistica 2013-2014 5 Festival Alkan, il pianoforte visionario 15 Concerti fuori festival 27Festival Félicien David, da Parigi al Cairo Altre attività 37 Concerti per le famiglie 39 Romantici in erba 40Conferenze 43 Appuntamenti a Padova, Treviso e Vicenza 44 Calendario Venezia 2013-2014 46 Informazioni pratiche Siamo particolarmente felici di inaugurare la quinta stagione veneziana del Palazzetto Bru Zane. Venezia è per noi la sede ideale di un progetto che esplora i tesori dimenticati del romanticismo francese e contemporaneamente si rivolge al mondo di oggi, custodendo come uno dei suoi valori fondanti l'incontro con altre realtà culturali, italiane e internazionali. Troverete in queste pagine un programma ricco di novità che, a partire da quest’anno, si svolgerà ininterrottamente da settembre a maggio. I festival di autunno e di primavera renderanno omaggio a due compositori: Charles-Valentin Alkan, pianista innovatore dell’Ottocento, di cui si festeggia il bicentenario della nascita nel 2013 e Félicien David, che ha lanciato in Francia la moda dell’orientalismo. Numerose prime esecuzioni moderne, tra cui l'opera Le Saphir di David, aggiungeranno tasselli mancanti alla geografia musicale dell'Ottocento francese. La nuova stagione ha l’ambizione di aprirsi ulteriormente al territorio grazie a concerti per le famiglie e per le scuole, incontri con gli artisti e guide all’ascolto. Per agevolare tutto il nostro pubblico, abbiamo deciso infine di proporre quest'anno formule di abbonamento più flessibili e convenienti riducendo anche il prezzo dei biglietti. Oltre Venezia, in Italia ma anche in Francia, Germania, Austria, Inghilterra, Belgio fino alla Cina, sono oltre 300 gli appuntamenti che saranno proposti al pubblico. Nel nostro sito bru-zane.com troverete tutti gli appuntamenti e le novità discografiche. Vi aspettiamo dunque per un anno all'insegna delle scoperte musicali! dal 28 settembre AL 23 ottobre 2013 festival Alkan, IL PIANOFORTE VISIONARIO In occasione del bicentenario della nascita del compositore, il Palazzetto Bru Zane presenta Charles-Valentin Alkan attraverso un festival di otto concerti. giovEDÌ 19 settembrE 2013 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL Conversazione-concerto sulle tracce di Alkan con Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane e Vincenzo Maltempo al pianoforte Finale con brindisi Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Destinata soprattutto alla tastiera, la produzione di Alkan fa sfoggio di un virtuosismo prodigioso e affronta numerosi generi: studi, preludi, pezzi di genere, impromptus, sonate, preghiere… Enfant prodige, a dodici anni egli pubblica già per i maggiori editori, a quindici compone e insegna solfeggio al Conservatorio di Parigi. Tra il 1830 e il 1840, presenta una trentina di lavori pianistici e cameristici coronati dalla magistrale Grande Sonate « Les Quatre âges ». I suoi capolavori più ambiziosi vedranno la luce sotto il Secondo Impero, quando egli si è praticamente ritirato dalle scene. La sua singolare fantasia affonda le radici nella tradizione imitativa francese del secolo precedente ed è influenzata dal classicismo viennese e da Bach, di cui il musicista è uno tra i più attivi riscopritori; anche l’ispirazione religiosa costituisce tuttavia una matrice essenziale della sua poetica. Amico di Liszt e di Chopin, Hugo e Sand, Alkan partecipa ai dibattiti estetici del proprio tempo, ma le sue apparizioni in concerto sono rare e certi periodi della sua esistenza solitaria sono documentati pochissimo. La sua misantropia si accentuerà ulteriormente dopo il 1848, anno in cui tenta senza successo di ottenere un incarico al Conservatorio come docente di pianoforte. Verso il 1873 Alkan riprende l’attività pubblica organizzando i Petits Concerts de musique classique. Pur dimostrando costantemente un vivo gusto per la musica a programma, egli privilegia l’evocazione alla descrizione narrativa, prediletta dai contemporanei, mediante titoli suggestivi: Le Temps qui n’est plus, Vivante, Increpatio, Pseudonaïveté… In questo senso, Alkan perpetua l’arte di Couperin e annuncia la scuola simbolista. Ribattezzato dai contemporanei il Berlioz del pianoforte, esplora volentieri nuove sperimentazioni, promuovendo sonorità pianistiche inedite, negli stessi anni in cui l’autore della Symphonie fantastique rivede le acquisizioni dell’orchestrazione moderna. 5 sabato 28 settembrE ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE pianoforte virtuosistico domenica 29 settembrE ore 17 scuola grande san giovanni evangelista LE QUATTRO ETà Charles-Valentin ALKAN Trois études de bravoure Variations sur Anna Bolena de Donizetti Variations quasi-fantaisie sur une barcarolle napolitaine Frédéric CHOPIN Souvenir de Paganini Franz LISZT Rigoletto, paraphrase de concert Miserere du Trovatore Richard Wagner / Franz Liszt Am stillen Herd aus "Die Meistersinger von Nürnberg", S.448 Charles-Valentin ALKAN Barcarolle Sonate de concert Grande Sonate « Les Quatre Âges » Giovanni Bellucci pianoforte [durata 1h circa] Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare le emozioni insieme a Giovanni Bellucci dopo il concerto Ingresso libero per gli spettatori 6 Il virtuosismo pianistico romantico definisce un aspetto fondamentale della produzione di Charles-Valentin Alkan. Una generazione artistica visceralmente sedotta da Paganini – oltre che avvantaggiata dai progressi continui nella fabbricazione del pianoforte – conquista infatti il pubblico parigino, a partire dal 1830, con esaltanti dimostrazioni di bravura. Se il genere dell’étude si addice perfettamente a questa tendenza, quello della variazione conosce probabilmente un successo maggiore. Per evidenziare al meglio il loro talento, Alkan, Thalberg, Chopin o Liszt s’ispirano dunque alle arie più note dei loro contemporanei (Bellini, Donizetti e Verdi, che fanno allora il successo del Théâtre-Italien di Parigi) rimodellandole a loro misura. Emmanuelle Bertrand violoncello Pascal Amoyel pianoforte [durata 1h 30' circa] Accanto alla produzione esplicitamente virtuosistica, Charles-Valentin Alkan ha composto pagine dalle ambizioni musicali e poetiche ben più raffinate, nelle quali possiamo ritrovare l’animo del Berlioz del pianoforte. Che si tratti dei cicli di pièces, come gli Chants (di cui Barcarolle è un estratto), o di opere di grande portata, come la Sonate de concert pour piano et violoncelle (1856) e soprattutto la Grande Sonate (1848), Alkan ci consegna la sua visione esistenziale, tra impeto e gravità. Nella sonata « Les Quatre Âges », ogni movimento corrisponde a un periodo della vita: il primo (20 anni) traduce la gioventù; il terzo (40 anni) evoca la quiete; e gli altri due (30 e 50 anni) si rifanno a due personaggi emblematicamente romantici: Faust e Prometeo. 7 giovEDÌ 3 ottobre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE il sogno mercoledì 9 ottobre ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE IL TEMPO CHE PIù NON è Charles-Valentin ALKAN Sonate de concert Louis-Féréol MAZAS « Le Songe » per viola e pianoforte Robert SCHUMANN Märchenbilder op. 113 Charles-Valentin ALKAN Grand Duo concertant per violino e pianoforte Barcarolle per pianoforte op. 65 Nocturne per pianoforte n. 1 Préludes per pianoforte César FRANCK Sonata per violino e pianoforte È di un’indole burbera e schiva, da un lato timida, e dall’altro troppo orgogliosa per fare concessioni al pubblico. Joseph d’Ortigue [durata 1h 15' circa] G. Laurenceau © Yvan Scahwandascht [durata 1h 15' circa] Geneviève Laurenceau violino David Bismuth pianoforte D. Bismuth © Jean-Philippe Raibaud Antoine Tamestit viola Frank Braley pianoforte A lungo relegata nell’orchestra, la viola conosce una nuova notorietà in Francia a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento. Hector Berlioz la rende solista in Harold en Italie (1834) e la generazione romantica si orienta verso le sonorità che lo strumento rende possibili. Per i violinisti come Jacques-Féréol Mazas, la viola permette ugualmente di approfondire la ricerca sul «canto» strumentale: tali parole accompagnano il tema de Le Songe, tratto da La Favorite di Donizetti, per invitare l’interprete a imitare il fraseggio della voce. Il successo di questo strumento dà luogo a numerose trascrizioni che ne arricchiscono il repertorio: è il caso della Sonate de concert di Alkan, originariamente scritta per violoncello. Tra nostalgia, lirismo e religiosità, il romanticismo di Alkan si esprime anche al di fuori delle opere da concerto e delle pièces dal virtuosismo diabolico. La prima composizione di musica da camera – il Grand Duo concertant per violino e pianoforte (1842) – e i Préludes (1847) testimoniano le preoccupazioni metafisiche dell’autore: l’una ci fa viaggiare all’inferno durante il secondo movimento; l’altra è un’alternanza di «preghiere» e pezzi di genere dai titoli malinconici («Il tempo che più non è», «La canzone della folle in riva al mare», «Sogno d’amore»…). L’influenza del caro amico Chopin è allora palpabile e sembra perfino esplicita nel Nocturne pour piano n. 1 (1844), composto in si maggiore, tonalità prediletta dal polacco per i suoi notturni. 8 9 sabato 12 ottobre ore 17 palazzetto bru zane GIOCHI INFANTILI Charles-Valentin ALKAN Trois Marches op. 40 Saltarelle op. 47bis Théodore GOUVY Sonate en ut mineur op. 49 Georges BIZET Jeux d'enfants op. 20 Luis e Victor Del Valle pianoforte a quattro mani Alkan scrisse le Trois Marches op. 40 per eseguirle con l’amico tedesco Ferdinand Hiller: il compositore, pacifista, auspicava probabilmente di volgere un genere musicale militare in omaggio a un’intesa artistica senza frontiere. Questa iniziativa si rivela una singolarità nella produzione del pianista, la cui misantropia induceva alla solitudine. Infatti, per pianoforte a quattro mani, Alkan non compose in seguito che per trascrivere opere preesistenti (in particolare Saltarelle, arrangiamento del finale della Sonata de concert, nel 1866). Di volta in volta queste opere saranno messe a confronto con la delicata Sonate in do minore op. 49 di Théodore Gouvy (1869) e con il ciclo Jeux d’enfants di Georges Bizet (1871), in cui si mescolano trottole e bolle di sapone, dal titolo di alcune pagine di questo ciclo. Luis e Victor Del Valle [durata 1h circa] martedì 15 ottobre ore 20 palazzetto bru zane SCHIZZI 10 Charles-Valentin ALKAN 48 Esquisses Justine Leroux pianoforte [durata 1h 30' circa] La mia carriera è appena agli inizi, un giorno potrò avere un nome. Charles-Valentin Alkan Le Esquisses o Quarante-huit motifs op. 63 (1861) si presentano sotto forma di quattro suites di dodici pezzi, che percorrono due volte l’insieme dei toni maggiori e minori. Nonostante il sottotitolo, un 49o pezzo – Laus Deo – conclude la 4a suite, nella tonalità originale di do maggiore. Molto immaginifici, i titoli scelti da Alkan per ogni Esquisses lasciano intravedere una larga gamma di atmosfere differenti che fanno riferimento di volta in volta a tecniche di esecuzione, generi musicali imitati, personaggi fantastici o altre reminiscenze. Apice di poesia postromantica, questo ciclo permette ad Alkan (seguendo un programma che sembra dettato dal Clavicembalo ben temperato di Bach) di rileggere la storia della musica, da Rameau a Mendelssohn, alla luce della sua sensibilità ed erudizione. 11 domenica 20 ottobre ore 17 scuola grande san giovanni evangelista scoprire il pianoforte a pedaliera mercoledì 23 ottobre ore 20 palazzetto bru zane da una modernità all'altra Alexandre Pierre François BOËLY Fantaisie et Fugue op. 18 n. 6 Charles GOUNOD Marche funèbre pour une marionnette Concerto per pianoforte a pedaliera e orchestra – Scherzo Charles-Valentin ALKAN Benedictus op. 54 Trois Études per pianoforte a pedaliera solo Prières op. 64 Cinq Préludes op. 66 George ONSLOW Trio con pianoforte op. 3 n. 3 Charles-Valentin ALKAN Trio con pianoforte Gabriel FAURÉ Trio con pianoforte in re minore op. 120 [durata 1h 15' circa] ore 16 Far suonare mani e piedi Presentazione di Roberto Prosseda sul pianoforte a pedaliera Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] 12 TRIO Arcadis Amandine Ley violino Nicolas Saint-Yves violoncello Anne-Claire Lantenois pianoforte [durata 1h 30' circa] Trio Arcadis Roberto Prosseda pianoforte a pedaliera Il pianoforte a pedaliera fu ideato dalla ditta érard nel 1853 come strumento di studio per gli organisti ed è diventato solo in seguito uno strumento da concerto. Prima che l'elettricità permettesse di utilizzare gli organi anche fuori dalle chiese il pianoforte a pedaliera permise di presentare il repertorio organistico anche in luoghi e a un pubblico diversi. Il pianoforte a pedaliera ha così conosciuto una certa popolarità nella Francia della seconda parte del XIX secolo. Avidi di novità tecniche, i grandi nomi della scena pianistica europea si sono impadroniti delle opportunità offerte da questo strumento e gli hanno dedicato dei lavori specifici. È il caso di Alkan che, con molte opere scritte tra il 1865 e il 1867, ne esplora tutte le potenzialità. Ancor più della sala da concerto, il salotto borghese accolse le ricerche musicali più avanzate del secolo romantico: non più costretti a sedurre la moltitudine, i compositori potevano qui trovare la via per una modernità adatta al gusto di un pubblico d’élite. Questo programma propone l’ascolto, attraverso il genere molto apprezzato del trio con pianoforte, di tre momenti della modernità francese: l’Impero con George Onslow (1808), la Monarchia di Luglio con Charles-Valentin Alkan (1841) e il periodo tra le due guerre con una delle ultime produzioni di Gabriel Fauré (1922). Mentre diramano la musica dalla loro patria, questi francesi dialogano con le produzioni più importanti composte oltre Reno e firmate da Beethoven, Schubert o Mendelssohn. 13 giovedì 7 novembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE alle fonti del romanticismo concerti fuori festival Dal 7 novembre 2013 al 22 marzo 2014 Hyacinthe JADIN Sonata op. 4 n. 3 Jean-Louis ADAM Sonata op. 6 n. 1 Wolfgang Amadeus MOZART Variazioni in fa maggiore su « Dieu d’amour » K 352 Jan Ladislav DUSSEK Sonata n. 13 op. 35 n. 3 Ludwig van BEETHOVEN Variazioni su un tema di Grétry Francesco Corti fortepiano [durata 1h 15' circa] ore 19 Presentazione del fortepiano di Francesco Corti Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Sul finire del XIX secolo, la sonorità del pianoforte non è ancora abbastanza potente da imporsi nei concerti pubblici, in compenso assume un ruolo crescente nei salotti musicali. Al Conservatorio di Parigi (fondato nel 1795), Jadin e Adam teorizzano l’insegnamento dello strumento, mentre il virtuoso boemo Dussek, dopo aver percorso l’Europa, si stabilisce nella Ville Lumière. A fianco di sonate che esplorano possibilità meccaniche sempre crescenti, le variazioni su arie liriche appaiono già, prefigurando le parafrasi diaboliche della generazione romantica. Sorta di orchestra in miniatura che permette d’importare le produzioni liriche alla moda nella sfera privata, dunque il pianoforte diventa eco del successo europeo delle opéras-comiques di Grétry, grazie alla mediazione di Mozart e Beethoven. 15 giovedì 28 novembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE violoncelli Jacques IBERT Quatre Chansons de Don Quixotte Henri DUPARC La Vague et la Cloche Le Manoir de Rosemonde L’Invitation au voyage Guy ROPARTZ Poèmes d’après l’Intermezzo Stephen McNEFF Trois Chansons de Laforgue Jacques OFFENBACH Duo op. 52 Quartetto per quattro violoncelli Max d’OLLONE Andante et Scherzo per tre violoncelli Fernand de LA TOMBELLE Suite per tre violoncelli A. Foster-Williams © P. Foster-Williams - S. Lepper © J.McSweeney giovedì 14 novembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE l'invitO AL VIAGGIO Andrew Foster-Williams baritono Simon Lepper pianoforte Héloïse Luzzati, Xavier Phillips, François Salque, Honorine Schaeffer violoncelli [durata 1h 15' circa] [durata 1h circa] Là, tout n'est qu'ordre et beauté, Luxe, calme et volupté. Charles Baudelaire «Tutto, laggiù, è ordine e bellezza, / lusso, calma e voluttà»: Baudelaire, ne L’invito al viaggio sogna un altrove perfetto che potrebbe condividere con l’amata, alla quale si rivolge. Come un accordo maggiore che emerge da un’opera composta in minore, l’esaltazione della felicità e la proiezione in un mondo migliore gettano una luce dolorosa sullo spleen del poeta. È agli inizi degli anni Settanta dell'Ottocento che il giovane Duparc s’impadronisce di questo testo per consegnarci un capolavoro d’introspezione. Con La Vague et la Cloche (1871) e Le Manoir de Rosemonde (1879), la creatività del compositore lo impone definitivamente come maestro della mélodie francese, aprendo una dinastia che va da Ropartz a McNeff, passando per Ibert e le Chansons de Don Quixotte composte nel 1932 per un film del regista austriaco Pabst, considerato tra i maestri del cinema realista. 16 Non ancora diventato, durante il Secondo Impero, il prolifico e celeberrimo compositore di opéras bouffes che conosciamo, Jacques Offenbach ha fatto i primi passi musicali sul violoncello, al Conservatorio di Parigi, nell’orchestra dell’OpéraComique e nei salotti della Monarchia di Luglio. Il Cours méthodique de duos op. 54 (1847) e il Quatuor de violoncelles (1849) risalgono alla fine di questa prima carriera del compositore tedesco che, per impressionare il pubblico e permettere ai dilettanti di accompagnarlo, nelle sue opere di musica da camera mette insieme virtuosismo e pedagogia. I compositori della generazione successiva, quali d’Ollone e La Tombelle, non mancano di esplorare le capacità svelate da Offenbach nei suoi ensemble per violoncelli, tra leggerezza e difficoltà. 17 Théodore GOUVY Quartetto per archi n. 6 Felix MENDELSSOHN Quartetto per archi op. 44 n. 1 André CAPLET Conte fantastique Claude DEBUSSY Danse sacrée et Danse profane Quartetto per archi Florent SCHMITT Andante et Scherzo Seifert Quartett Günter Seifert, Harald Krumpöck violini Michael Strasser viola Eckart Schwarz Schulz violoncello Quartetto dei Wiener Philharmoniker [durata 1h 15' circa] La tradizione del quartetto d’archi continua a divulgarsi con successo nella Francia del XIX secolo, in particolare grazie ai viaggi e ai lunghi soggiorni parigini degli artisti tedeschi. Genere imprescindibile della musica da camera, lo elaborano Mendelssohn poi Gouvy in seno ad un’estetica comune, elegante e fine, fatta di una costruzione formale chiara. Mendelssohn, tedesco viaggiatore appassionato di cultura francese, compone con il suo terzo quartetto (1838) un’opera piena di dolcezza tinta di malinconia. Una trentina di anni più tardi, il lorenese Gouvy perpetua questa stessa idea nel suo sesto quartetto, in sol maggiore, e dispiega con naturalezza il discorso nelle forme tradizionali. Lontano dagli eccessi romantici radicali, i due compositori si affidano a questo genere per reinventare il classicismo. 18 Elias String Quartet Sara Bitlloch, Donald Grant violini Martin Saving viola Marie Bitlloch violoncello Sandrine Chatron arpa [durata 1h 15' circa] Illustrazione di Aubrey Beardsley per La maschera della morte rossa (particolare), 1894–1895 giovedì 19 dicembre ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE magie sonore Riproduzione del 1856 di un quadro di Emile Ricard, amico di Théodore Gouvy (Collection Institut Gouvy) sabato 7 dicembre ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE sulle rive del reno La ricerca di nuovi colori e di nuove tessiture di suoni è una caratteristica della modernità francese che fiorisce all'inizio del XX secolo sotto la penna di Debussy, Schmitt o Caplet. Dal debutto degli anni Novanta dell'Ottocento, l’unico quartetto di Debussy testimonia un’emancipazione dalla tradizione con le sue innovazioni armoniche e l’originalità della scrittura strumentale. L’aggiunta dell’arpa al quartetto d’archi permette d’amplificare questa magia sonora: sperimentata in Danse sacrée et danse profane (1904), è ripresa nel 1908 da Schmitt nel suo Andante et Scherzo, poi da Caplet nel Conte fantastique ispirato a una novella fantastica di Edgar Allan Poe (La maschera della morte rossa). 19 giovedì 16 gennaio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE tra francia e germania sabato 25 gennaio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE il salotto romantico Ludwig van BEETHOVEN Quartetto per archi op. 131 Théodore DUBOIS Quartetto per archi n. 1 Camille SAINT-SAËNS Sonata per violoncello n. 1 Sonata per violoncello n. 2 Le Cygne [durata 1h 15' circa] Luigi Piovano violoncello Konstantin Lifschitz pianoforte [durata 1h circa] Il violoncello del XIX secolo è lo strumento dell’emozione. Molto presente nel catalogo di Camille Saint-Saëns, testimonia l’attaccamento del compositore all’espressività dello strumento, e le opere che gli dedica illustrano le sue evoluzioni estetiche in questo campo. La teatralità significativa ma trattenuta della prima sonata (1873) è associata a una costruzione in tre movimenti, caratteristica di un savoir-faire tradizionale. Il lirismo già indagato persegue la sua strada nella celebre composizione Le Cygne (1887), poi nella seconda sonata per violoncello e pianoforte (1905), dalle proporzioni allargate. Ma quali che siano le opere di riferimento, Saint-Saëns non transige mai su ciò che rappresenta, per la sua estetica, il fondamento di tutta la musica riuscita: il rigore della costruzione armonica. © Quartetto di Cremona Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare le emozioni insieme ai musicisti del Quartetto di Cremona dopo il concerto Ingresso libero per gli spettatori Camille Saint-Saëns (George Grantham Bain Collection) QUARTETTO DI CREMONA Cristiano Gualco, Paolo Andreoli violini Simone Gramaglia viola Giovanni Scaglione violoncello Genere ineluttabile a partire da Haydn, il quartetto per archi è per Beethoven il momento di una introspezione associata a un ritorno alle origini. Il superamento delle forme conosciute è una conseguenza diretta di questa riappropriazione, illustrata dai sette movimenti concatenati che formano l’opus 131, composto nel 1825-26 e cenno di una svolta verso l’ultimo Beethoven. La scelta del quartetto per Théodore Dubois è da considerare sotto lo stesso segno del suo antenato tedesco: ne compone solo due, negli ultimi quindici anni di vita. Il quartetto diventa dunque la sintesi di un’epoca stilistica per l’uno, della vita d'artista per l’altro. Oltrepassando i confini, non rappresenta più una nazione, ma rivela l’essenza di un compositore. 20 21 giovedì 6 febbraio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE arpa romantica sabato 15 febbraio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE nell'ora della modernità Jacques de LA PRESLE Le Jardin mouillé Jean ROGER-DUCASSE Barcarolle Gabriel PIERNÉ Impromptu-caprice Henriette RENIÉ Légende Marcel TOURNIER Sonatine op. 30 Marcel GRANDJANY Rhapsodie Carlos SALZEDO Ballade Georges BIZET / Emmanuel CEYSSON Fantaisie sur Carmen Maurice RAVEL Quartetto per archi Joseph ERMEND-BONNAL Quartetto per archi n. 1 L’arpa, per quanto integri ben presto nel secolo l’organico delle orchestre liriche, non s’impone come uno strumento da concerto durante la Terza Repubblica, nonostante l’impulso dato da Alphonse Hasselmans (professore al Conservatorio) e i suoi allievi (Tournier, Renié, Grandjany o ancora Salzédo). Se le opere per arpa sola appaiono nel catalogo di numerosi compositori (La Presle, Roger-Ducasse o Pierné per esempio), questo repertorio si arricchisce prioritariamente di opere originali, che questa generazione di virtuosi compone per se stessa. Come i pianisti di Parigi degli anni 1830, gli arpisti francesi della Belle Époque accompagnano gli sviluppi tecnici del loro strumento e ne fissano durevolmente i modi interpretativi. CARDUCCI QUARTET Matthew Denton, Michelle Fleming violini Eoin Schmidt-Martin viola Emma Denton violoncello [durata 1h circa] Emmanuel Ceysson arpa Emmanuel Ceysson © Jean-Christophe Husson [durata 1h circa] 22 Genere legato alla tradizione viennese sin dalla sua creazione con Haydn, il quartetto per archi è pure uno spazio in perpetuo rinnovamento a partire dai primi tempi della sua esistenza. Dieci anni dopo il quartetto di Debussy, che fece entrare il genere in un’estetica sentita come moderna all’alba del XX secolo, Ravel propone la sua versione del laboratorio sonoro. Fedele ai suoi principi di scrittura armonica trasgressivi, che gli valsero cinque volte l’esclusione dal prestigioso Prix de Rome, Ravel fa del suo quartetto un’opera moderna perché non-conforme alle attese dei suoi maestri. Influenzato dalla musica popolare, spagnola o extra-europea, egli divide con Ermend-Bonnal, organista e direttore del Conservatorio di Bayonne a partire dal 1920, il gusto per un esotismo musicale sinonimo di modernità. 23 sabato 22 marzo ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE trii con pianoforte In occasione della manifestazione Donne a Venezia organizzata dalla Città di Venezia Gabriel PIERNÉ Trio con pianoforte Fernand de LA TOMBELLE Trio con pianoforte Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani Ingresso libero prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] [durata 1h 15' circa] ore 18 La musica al femminile nella Francia della Belle époque Conferenza di Olga Visentini (dettaglio a pag. 42) Ingresso libero prenotazione obbligatoria (numero posti limitato) +39 041 52 11 005 [email protected] 24 A lungo nascoste, le compositrici romantiche si scoprono con felicità. Se l’apprendimento della musica fa parte integrante dell’educazione dell’epoca, bisogna aspettare la metà del secolo per vedere delle donne ammesse nelle classi del Conservatorio e riconosciute per il loro talento. Cécile Chaminade riceve l’educazione musicale attraverso corsi privati e vede il suo lavoro sostenuto dalla Société nationale de musique. Mélanie Bonis, allieva di Guiraud e di Franck, compone più di trecento pezzi. Il suo lavoro è accolto favorevolmente da Saint-Saëns e Pierné. Marie Jaëll, pianista e insegnante di fama, studia composizione con Saint-Saëns e Franck. Capofila di una generazione che si emancipa, le compositrici romantiche sono alla testa di un corpus successivo, variato nei generi e armonicamente ricco. TRIO WANDERER Jean-Marc Phillips Varjabédian violino Raphaël Pidoux violoncello Vincent Coq pianoforte Sobrio nei programmi da concerto fino alla fine del XIX secolo, il trio con pianoforte è legato all’essenza della musica da camera: l’esecuzione privata. La simbiosi del violino e del violoncello così come la luminosità del pianoforte ne fanno il luogo di un'intimità preziosa. I compositori francesi trovano nel trio il supporto sognato per la loro finezza melodica e ricerca di equilibrio tra archi e pianoforte. Il trio op. 35 di La Tombelle (1894) è un esempio di una visione brillante ed esaltata di questa forma. [durata 1h 15' circa] Trio Wanderer © Marco Borggreve Marie JAËLL Douze Valses Voix de printemps Cécile CHAMINADE Six Pièces romantiques op. 55 Mel BONIS Le Songe de Cléopâtre Marie Jaëll, coll. et photogr. Bibliothèque nationale et universitaire de Strasbourg venerdì 7 marzo ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE compositori al femminile 25 dal 5 aprile AL 17 maggio 2014 giovEDÌ 27 marzo 2014 ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL Presentazione con Alexandre Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane Ingresso libero festival Félicien David, da Parigi al Cairo Contemporaneo di Berlioz, l’autore de Le Désert (1844) ha lanciato in Francia la moda dell’orientalismo. Focus del Palazzetto Bru Zane su un colorista «modesto e umanista». prenotazione obbligatoria +39 041 52 11 005 [email protected] Félicien David fa parte di quei compositori rimasti celebri (se non altro agli occhi degli specialisti) per un’opera… che tuttavia non è mai stata rappresentata. David è l’uomo de Le Désert, «ode-sinfonia» che avrebbe lanciato la moda dell’orientalismo in musica, esattamente nel 1844, anno della sua trionfale prima al Théâtre-Italien di Parigi. L’opinione è riduttiva per una duplice ragione: innanzitutto perché non tiene conto di molte altre opere che sin dalla fine del Settecento avevano rinfocolato il gusto per il pittoresco del pubblico francese (da Les Indes galantes di Rameau a La Caravane du Caire di Grétry, fino a Les Bayadères di Catel). In secondo luogo perché David, lungi dal relegarsi al mero talento per il colore locale, ha lasciato altre opere di grande interesse musicale. Il compositore deve in particolare all’opéra-comique Lalla-Roukh (1862) un successo che egli stesso non credeva possibile. Questo lavoro dà inizio al rinnovamento dell’opera francese, che rinuncia ai fasti di Meyerbeer per aprirsi a un lirismo poetico e meditativo. Faust di Gounod e Les Pêcheurs de perles di Bizet sono partecipi di questo medesimo slancio creativo. Del resto, David distribuisce i propri ruoli a tenori acuti e a soprani leggeri, più adatti secondo lui a colorare le sottili sfumature della malinconia e della disperazione. La musica di David non ha costrizioni commerciali, anche perché in maggior parte è stata composta nei suoi ultimi anni di vita; l’autore vi può esprimere perciò liberamente il suo modo di sentire dalle strutture solidamente classiche, in cui la melodia avvince per le linee sinuose e sensuali. David s’interessò a tutti i generi parigini di moda negli anni Cinquanta: trio e quartetto, mélodie e musica pianistica, opéra-comique e grand opéra. 27 sabato 5 aprile ore 20 scuola grandE san giovanni evangelista opera da salotto domenica 6 aprile ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE panorama Félicien David Le Saphir (in forma di concerto) Opéra-comique in tre atti (trascrizione e adattamento per ensemble di nove strumentisti e sei cantanti) Félicien DAVID Trio con pianoforte n. 3 René LENORMAND Trio con pianoforte Hector BERLIOZ « Un Bal » de la Symphonie fantastique I SOLISTI DE LE CERCLE DE L’HARMONIE Julien Chauvin violino e direzione Gabrielle Philiponet Hermine Katia Velletaz Fiammetta Marie Lenormand Olivier Marie Kalinine La regina / Lucrezia Cyrille Dubois Gaston Julien Véronèse Parole TRIO CHAUSSON Philippe Talec violino Antoine Landowski violoncello Boris de Larochelambert pianoforte Composto da Félicien David per l'esecuzione durante le serate pubbliche di musica da camera organizzate con il cantante Louis Paulin, il Trio con pianoforte n. 3 in do minore fu eseguito nel marzo 1857 con il violinista Charles Dancla. Corrisponde in tal modo perfettamente all’estetica di questo tipo di concerto del Secondo Impero che, in linea con gli spettacoli di Pierre Baillot (1814-1840), conta di divulgare la musica da camera dei classici viennesi, proponendo dei corrispettivi contemporanei francesi. Per offrire un panorama più vasto possibile del repertorio del trio con pianoforte nel XIX secolo, quest’opera di David sarà accompagnata da una trascrizione del 2o movimento della Symphonie fantastique di Berlioz (1830) e dal Trio con pianoforte in sol minore op. 30 di René Lenormand (1893). [durata 1h 15' circa] [durata 2h 15' circa] Opéra-comique in tre atti ispirata alla commedia di Shakespeare Tutto è bene quel che finisce bene, Le Saphir è l’ultima opera lirica messa in scena da Félicien David (8 marzo 1865). Tra Francia e Italia, il libretto racconta come l’incantatrice Hermine riconquista il suo sposo, Gaston: costui era sfuggito al compimento del loro matrimonio forzato, organizzato da Margherita di Navarra. La qualità della scrittura corale e orchestrale invita oggi a riscoprire questa rarità, nonostante all’epoca il pubblico dell’Opéra-Comique si aspettasse l’esotismo cui il compositore orientalista lo aveva abituato e non una sua «discesa dal cammello». L’opera sarà presentata in una trascrizione per piccola orchestra di nove strumentisti. 28 Finale con brindisi per chiacchierare e prolungare le emozioni insieme ai musicisti del Trio Chausson Ingresso libero per gli spettatori 29 sabato 12 aprile ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE SOGNI A OCCHI APERTI giovedì 17 aprile ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE le QUATTRO STAGIONI Félicien DAVID Doux Souvenir (mélodie-valse) Prière Le Soir. Rêverie Mélodies orientales: « Le Soir » Les Brises d’Orient: « Vieux Caire » Allegretto agitato. Valse Franz LISZT Venezia e Napoli (Gondoliera) Claude DEBUSSY Estampes – Deux Arabesques Jules MASSENET / Camille SAINT-SAËNS Paraphrase de concert sur Thaïs Richard WAGNER / Franz LISZT Morte di Isotta Félicien DAVID Les Quatre Saisons (estratti) George ONSLOW Quintetto con contrabbasso Ancor prima che Sigmund Freud ponesse le basi della psicanalisi, l’esplorazione dell’inconscio sarebbe stata una delle grandi sfide musicali del XIX secolo. A partire dai virtuosi romantici, fino ai rappresentanti della modernità della Belle Époque, molti sono stati i musicisti che – attraverso una musica strumentale il cui linguaggio si voleva universale – hanno così cercato di condividere la propria percezione del mondo. Strumento privilegiato dell’espressione individuale, il pianoforte ha allora visto il suo repertorio arricchirsi di molteplici «ricordi» o «parafrasi». I compositori offrivano agli ascoltatori la loro rilettura di frammenti di opere, di temi musicali ascoltati nel corso di viaggi o semplicemente di ambienti sonori esotici (dall’Italia all’Asia, passando per il Medio Oriente). OPUS V Lee Jae-Won, Vanessa Szigeti violini Adrien Boisseau viola Eleonore Willi violoncello Davide Vittone contrabbasso [durata 1h 15' circa] ore 19 Guida all'ascolto del concerto con il contrabbassista Davide Vittone Jonas Vitaud pianoforte Jonasd Vitaud © Jilles-Marie Baldocchi [durata 1h circa] 30 Composti tra il 1842 e il 1844 – nello stesso periodo del suo Désert – i ventiquattro quintetti per archi che costituiscono il ciclo delle Quatre Saisons di Félicien David erano destinati all’esecuzione nelle serate settimanali di musica da camera organizzate dal violinista Jules Armingaud e dai suoi amici. Egli arricchiva così il numero delle opere francesi per quintetto con contrabbasso, formazione relativamente apprezzata all’epoca e per la quale George Onslow ha pubblicato quattro numeri d’opus tra il 1820 e il 1830. Ogni stagione è divisa in sei «serate», durante le quali il compositore lascia da parte l’orientalismo dei futuri successi o il carattere descrittivo dell’opera eponima di Vivaldi. Piena di freschezza, leggera o malinconica, ogni serata esalta le capacità melodiche dell’autore. 31 sabato 26 aprile ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE nei salotti del secondo impero giovedì 8 maggio ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE i quartetti dalla restaurazione al secondo impero Félicien DAVID Mélodies Franz SCHUBERT Lieder (versione francese) Félicien DAVID Quartetto n. 3 in re maggiore Antonin REICHA Ouverture générale pour les séances des quatuors Louis-Emmanuel Jadin Quartetto Olivia Doray soprano Philippe-Nicolas Martin baritono Jeff Cohen pianoforte QUATUOR MOSAÏQUES Erich Höbarth, Andrea Bischof violini Anita Mitterer viola Christophe Coin violoncello [durata 1h 15' circa] [durata 1h 15' circa] Se Félicien David si è ispirato a Haydn o Mozart per le sinfonie e a Mendelssohn per la musica da camera, Franz Schubert appare chiaramente come il suo maestro nel campo della melodia. Una selezione di mélodies di David e di lieder di Schubert – ascoltati nella versione francese, così come sono stati scoperti in Francia all'inizio del XIX secolo – sarà proposta in questo programma. Mentre le composizioni per voce e pianoforte progrediscono, in Francia, dalla romance alla mélodie française, le opere di David si situano all’incrocio dei cammini. Questa produzione, che ripercorre l’insieme della sua carriera (dal 1836 al 1866), rispetta sempre la forma strofica delle romances dell’Impero, pur seguendo il nuovo soffio melodico dato dalla scuola rossiniana. 32 Félicien David, dipinto attribuito a Léon Cogniet I cantanti del concerto sono i vincitori del Concorso internazionale di canto di Clermont-Ferrand 2013, partner del Palazzetto Bru Zane Prima tappa dell’ascolto integrale dei quartetti di Félicien David, il Quartetto n. 3 in re maggiore che – come gli altri tre del compositore – risale alla fine del Secondo Impero, sarà qui posto in prospettiva con un'opera precedente. L’Ouverture générale pour les séances de quatuors d’Antonin Reicha (1818) aveva vocazione, come indica il nome stesso, di essere interpretata nel contesto allora nuovo in Francia degli spettacoli pubblici di musica da camera. C’è di che spaventarsi quando si getta lo sguardo sulla quantità di musica che si fa oggi. Musica fredda, senza colore. Félicien David 33 domenica 11 maggio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE la nuit sabato 17 maggio ore 17 PALAZZETTO BRU ZANE riscoprire david Félicien DAVID Trio con pianoforte n. 1 La Nuit per viola e pianoforte Théodore DUBOIS Quartetto con pianoforte in la minore Félicien DAVID Quartetto n. 1 in fa minore Quartetto n. 2 in la maggiore Quartetto n. 4 in mi minore [durata 1h 15' circa] [durata 1h 15' circa] Trascrizione per viola di Henri Vieuxtemps, di un’aria di Félicien David contenuta ne Le Désert, La Nuit dimostra il fascino che la voce umana ha esercitato sui musicisti di strumento ad arco nel XIX secolo. Far «cantare» la viola. Trasmettere, senza l’appoggio delle parole, tutta l’espressione contenuta in questa dolce melodia. Ecco la sfida accolta dal virtuoso belga. Quest’opera scandirà un concerto costituito dal Trio con pianoforte n. 1 in mi bemolle maggiore (1857) di Félicien David e dal Quartetto con pianoforte in la minore di Théodore Dubois (1907). Questo quartetto, che conobbe un sincero successo, permise a Dubois di esprimere le sue qualità melodiche attraverso uno smisurato lirismo, temperato da uno scherzo umoristico e da una mirabile leggerezza. 34 Voglio pensare di essere romantico alla maniera di Beethoven e di Weber, ossia nuovo, originale, profondo come loro. Félicien David Quatuor Cambini-Paris © Michele Crosera QUATUOR GIARDINI David Violi pianoforte Pascal Monlong violino Caroline Donin viola Pauline Buet violoncello QUATUOR CAMBINI-PARIS Julien Chauvin, Karine Crocquenoy violini Pierre-Éric Nimylowycz viola Atsushi Sakaï violoncello Nel solco delle produzioni di Onslow per questo genere, i primi due quartetti composti da Félicien David alla fine della carriera (1868-1869) s’ispirano ai grandi modelli viennesi, ma permettono ugualmente al loro autore – allora libero da ogni costrizione commerciale – di esprimere la sua sensibilità. Contrariamente al «quartetto brillante» a lungo in voga in Francia, David esige dall’insieme degli interpreti una sollecitazione uguale in uno stile concertante che favorisca il dialogo strumentale. Mentre il quartetto n. 1 dimostra la padronanza del genere da parte del compositore, il n. 2 è probabilmente uno dei suoi capolavori. Al crepuscolo della vita, David si richiama all’esotismo de Le Désert in un’opera tanto sottile quanto elegante. I frammenti del 4o quartetto, lasciato incompiuto nel 1876, concluderanno il concerto. 35 concerti per le famiglie altre attività Per bambini e ragazzi e per le loro famiglie sono in programma quattro concerti la domenica pomeriggio. I concerti sono preceduti da un’ora di laboratori musicali, corali e creativi che permetteranno in modo interattivo di divertirsi con la musica. I concerti dureranno un'ora e vedranno la presenza di un mediatore per animare attraverso chiavi d'ascolto le esperienze musicali dei bambini. Un’occasione straordinaria per introdurre alla musica classica tutti i bambini dai 6 anni in su insieme alle loro famiglie. domenica 13 ottobre 2013 domenica 10 novembre 2013 ore 14.30 – 15.30 ore 14.30 – 15.30 atelier di preparazione a cura di Piero Maestri atelier di preparazione a cura di Remo Peronato ore 16 ore 16 Luis e Victor Del Valle pianoforte a quattro mani I Racconti di nonno Albéric Ensemble Musagète musiche di Bizet, Alkan musiche di Magnard fiabe di Andersen (La sirenetta e L’usignolo) e Grimm (L’ondina dello stagno) Prezzi adulti: 10 euro | bambini under 12: ingresso gratuito dai 12 anni in su: 5 euro Atelier di preparazione: ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria (numero di posti limitato) Info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005 36 37 romantici in erba Progetto didattico per le scuole domenica 16 marzo 2014 domenica 13 aprile 2014 ore 14.30 – 15.30 ore 14.30 – 15.30 atelier di preparazione a cura di Remo Peronato atelier di preparazione a cura di Piero Maestri ore 16 ore 16 Le Joli bateau Ensemble Musagète Jonas Vitaud pianoforte musiche di Onslow, Saint-Saëns, Dukas, Debussy 38 Il progetto didattico Romantici in erba, destinato alle scuole elementari del Veneto, mira a sensibilizzare i più piccoli alla musica classica. Incontri con i docenti e laboratori preparano all’ascolto dei concerti al Palazzetto Bru Zane, concepiti specificamente per bambini dai 6 ai 10 anni. Per ricevere ulteriori informazioni scrivere a [email protected] musiche di David, Liszt, Debussy 39 conferenze Tutte le conferenze sono a ingresso libero Info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005 Martedì 8 ottobre 2013 ore 18 Relatore Rosalba Agresta Frédéric Chopin, Franz Liszt e Charles-Valentin Alkan. Pianisti compositori nella Parigi dell’Ottocento In occasione del festival Alkan, il pianoforte visionario Negli anni della Monarchia di Luglio, Parigi è la capitale europea delle arti e, come scrive Liszt, «il centro intellettuale del mondo». Nota come «Pianopolis», la città diventa la Mecca del pianoforte e dei pianisti, musicisti dalle origini e dagli orientamenti più disparati alla ricerca della consacrazione di una carriera di interprete e di compositore. Qui, intorno agli anni Trenta, si ritrovano l’ungherese Liszt, il polacco Chopin e il francese Alkan all’inizio delle rispettive brillanti carriere solistiche. Pur condividendo stima, amicizia e quindi rivalità, le loro scelte di vita li condurranno verso strade distanti, che illustrano ciascuna un aspetto diverso del romanticismo musicale. Martedì 19 novembre 2013 ore 18 Relatore Giovanni Marro André-Ernest-Modeste Grétry tra melodramma italiano e francese In occasione del bicentenario di Grétry e delle rappresentazioni di La Caravane du Caire a Liegi e Versailles (20 e 22 ottobre 2013) Il melodramma francese, insieme alle altre forme di teatro, è sempre stato un terreno sul quale si sono consumati conflitti culturali, politici e sociali. Significato assoluto della parola, piacere vocale e strumentale non saranno mai in perfetto equilibrio. Oltralpe, le numerose querelles des bouffons testimoniano un tipo di teatro in musica istituzionale e uno in completa antitesi. Una vivacità culturale rivolta soprattutto alla ricerca di un carattere che lo distingua da quello predominante in tutta Europa, cioè l’opera italiana. Grétry rappresenta il connubio ideale di questi due elementi, tanto da essere definito il Pergolesi francese. 40 Martedì 10 dicembre 2013 ore 18 Relatori Massimo Favilla e Ruggero Rugolo Un episodio dimenticato della Venezia barocca: la cappella Zane a San Stin Nel 1706 il nobiluomo Marino Zane decideva di rinnovare l’antico sacello di famiglia dedicato al Transito di San Giuseppe nella chiesa di Santo Stefano Confessore (vulgo San Stin). Con i decreti napoleonici del 1807 e del 1810, relativi al riordino delle parrocchie veneziane, la chiesa di San Stin veniva chiusa e successivamente demolita. La cappella Zane subiva la medesima sorte. Facendo parlare le pietre sopravvissute alle ingiurie del tempo e degli uomini, unitamente alla ricerca d’archivio e all’analisi dei disegni conservati al Museo Correr, possiamo oggi ripercorrere le fasi ideative del piccolo edificio progettato dall’architetto Antonio Gaspari. martedì 21 gennaio 2014 ore 18 Relatore Michele dall’Ongaro C'eravamo tanto amati - musiche e musicisti dimenticati, dimenticabili, da ritrovare e da perdere Michele dall’Ongaro, compositore, musicologo e responsabile della programmazione musicale di Rai Radio3, propone una riflessione sul tema dei compositori e della posterità. Perché certi compositori, pur avendo avuto successo, sono spariti dalla circolazione e dai cartelloni delle sale da concerto? Le ragioni sono varie, dai problemi legati all’edizione delle partiture, al contesto storico o alle mode… In veste di compositore, Michele dall’Ongaro racconterà il suo punto di vista. martedì 11 febbraio 2014 ore 18 Relatore Emilio Sala Traduzione e transfert culturale: dalla Zauberflöte ai Mystères d'Isis. In occasione della rappresentazione di Les Mystères d'Isis a Parigi (Salle Pleyel 12 novembre 2013) L'idea di «opera» come testo definito una volta per tutte da un'unica istanza creatrice (l'autore) è un'idea che, certamente figlia del Romanticismo, viene oggi contestata da più parti. In questo quadro è interessante sottolineare che ancora in pieno Ottocento molte opere, come la Zauberflöte di Mozart, subivano profonde trasformazioni quando passavano da un contesto culturale a un altro (nel nostro caso: da Vienna a Parigi). Qual è l'interesse per noi, oggi, di questi «mostruosi» adattamenti? 41 Venerdì 7 marzo 2014 ore 18 Relatore Olga Visentini La musica al femminile nella Francia della Belle époque In occasione della manifestazione Donne a Venezia organizzata dalla Città di Venezia «Non avrei mai creduto che una donna fosse capace di scrivere cose simili». È il giudizio di Saint-Saëns dopo l’ascolto di un quartetto della compositrice Mel Bonis nel 1906. La frase sarebbe male accolta oggi: sottende una prevenzione sul «gentil sesso». Ma era ben strano davvero, a quell’epoca, che una donna fosse riuscita a mantenere la sua identità di compositrice. La stessa fatica avevano vissuto Cécile Chaminade e Marie Jaëll. Tutte ebbero come uditorio principale i salotti parigini della Belle Époque, in cui non contava la differenza di genere. Ciascuna percorse una strada diversa. E tutte furono premiate dal successo prima e dimenticate poi. «Musica da salotto», secondo il severo giudizio del XX secolo. Eppure non era soltanto musica d'intrattenimento. E, comunque, che ricchezza culturale in quei salotti! appuntamenti a padova, treviso e vicenza 6.10.2013 ore 16.30 Vicenza Palazzo Leoni Montanari 17.11.2013 ore 16.30 Vicenza Palazzo Leoni Montanari 1.12.2013 ore 16.30 Vicenza Palazzo Leoni Montanari GOUVY Sérénade in sol maggiore op. 82 VERDI / MUZIO Traviata, preludio atto III WAGNER Träume per violino e archi SCHUBERT Der Tod und das Mädchen Ensemble Musagète DAVID Les Quatre Saisons (estratti) MAESTRI Natura degli affetti per pianoforte Ritratto per voce femminile PIAZZOLLA Cuatro Estaciones Porteñas Ensemble Musagète MOZART Serenata in do minore K388 VERDI / MARASCA La forza del destino (ouverture) ONSLOW Settimino op. 79 Ensemble Musagète palazzomontanari.com 30.10.2013 ore 20.45 Treviso Teatro Comunale Martedì 8 aprile 2014 ore 18 Relatore Adriana Guarnieri L’esotismo nell’Ottocento In occasione del festival Félicien David, da Parigi al Cairo e delle rappresentazioni di Le Désert di Félicien David (Cité de la musique 6 maggio 2014) e Ali Babà di Charles Lecocq a Parigi (Opéra Comique 12-22 maggio 2014) La conferenza prenderà le mosse da un'illustrazione storica del fenomeno esotico, anche letterario, per passare successivamente a considerazioni su compositori francesi che nell'Ottocento si sono ispirati a soggetti esotici e sulla loro produzione. Nel corso di questa esposizione verranno presentate e commentate musiche David, Bizet, Saint-Saëns, Delibes e Massenet. 42 ALKAN Barcarolle en sol mineur « Aime-moi » HAMELIN Barcarolle MEDTNER Sonate in mi minore « Night Wind » DEBUSSY Images (libro 1) – L’Isle joyeuse Marc-André Hamelin pianoforte teatrispa.it palazzomontanari.com 21.11.2013 ore 21 Padova Auditorium Pollini 18.12.2013 ore 20.45 Monfalcone Teatro Comunale 20.12.2013 ore 20.15 Padova Auditorium Pollini ALKAN Concerto da camera n. 1 – Concerto da camera n. 2 Andante romantique Orchestra di Padova e del Veneto Roberto Fores Veses direzione Giovanni Belluci pianoforte CAPLET Conte fantastique DEBUSSY Danse sacrée et Danse profane Quartetto per archi SCHMITT Andante et Scherzo Elias String Quartet Sandrine Chatron arpa opvorchestra.it teatromonfalcone.it www.amicimusicapadova.org palazzomontanari.com 24.3.2014 ore 20.15 Padova AUDITORIUM POLLINI Gabriel PIERNÉ Trio con pianoforte LA TOMBELLE Trio con pianoforte Trio Wanderer www.amicimusicapadova.org 43 calendario venezia 2013 calendario venezia 2014 SETTEMBRE GENNAIO Giovedì 19 ore 18 Palazzetto Bru Zane Presentazione del festival Alkan, il pianoforte visionario Maltempo pianoforte p. 5 Giovedì 16 ore 20 Palazzetto Bru Zane Sabato 28 ore 20 Palazzetto Bru Zane Alkan, Chopin, Liszt, Wagner/Liszt Bellucci pianoforte p. 6 Bertrand violoncello Amoyel pianoforte p. 7 Martedì 21 ore 18 Conferenza C'eravamo tanto amati - musiche e musicisti Palazzetto Bru Zane dimenticati, dimenticabili, da ritrovare e da perdere. Sabato 25 ore 17 Saint-SaënsPiovano violoncello Palazzetto Bru Zane Lifschitz pianoforte Tamestit viola Braley pianoforte p. 8 Giovedì 6 ore 20 Palazzetto Bru Zane La Presle, Roger-Ducasse, Pierné,Ceysson arpa Renié, Tournier, Grandjany, Salzedo p. 22 p. 40 Martedì 11 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza Traduzione e transfert culturale dalla Zauberflöte ai Mystères d'Isis. p. 41 Sabato 15 ore 17 Palazzetto Bru Zane Ravel, Ermend-BonnalCarducci Quartet p. 23 Conferenza La musica al femminile nella Francia della Belle époque p. 42 Domenica 29 ore 17 Alkan Scuola G. S. Giovanni Evangelista Martedì 8 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza Frédéric Chopin, Franz Liszt e Charles-Valentin Alkan. Pianisti compositori nella Parigi dell’Ottocento. Mercoledì 9 ore 20 Alkan, Franck Palazzetto Bru Zane Laurenceau violino Bismuth pianoforte p. 9 Sabato 12 ore 17 Alkan, Gouvy, Bizet Palazzetto Bru Zane Luis e Victor Del Valle pianoforte a quattro mani p. 10 Domenica 13 ore 16 Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane Luis e Victor Del Valle pianoforte a quattro mani p. 37 Martedì 15 ore 20 Palazzetto Bru Zane AlkanLeroux pianoforte p. 11 Domenica 20 ore 17 Boëly, Gounod, Alkan Scuola G. S. Giovanni Evangelista Prosseda pianoforte a pedaliera p. 12 Mercoledì 23 ore 20 Palazzetto Bru Zane Trio Arcadis p. 13 Onslow, Alkan, Fauré NOVEMBRE Giovedì 7 ore 20 Palazzetto Bru Zane Jadin, Adam, Mozart,Corti fortepiano Dussek, Beethoven p. 15 Domenica 10 ore 16 Palazzetto Bru Zane Concerto per le famiglie Ensemble Musagète p. 37 Foster-Williams baritono Lepper pianoforte p. 16 Giovedì 14 ore 20 Ibert, Duparc, Ropartz, McNeff Palazzetto Bru Zane Martedì 19 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza André-Ernest-Modest Grétry tra melodramma italiano e francese. Giovedì 28 ore 20 Offenbach, d'Ollone, La Tombelle Palazzetto Bru Zane p. 40 p. 20 p. 41 p. 21 MARZO Venerdì 7 ore 18 Palazzetto Bru Zane Venerdì 7 ore 20 Jaëll, Chaminade, Bonis Palazzetto Bru Zane Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani p. 24 Domenica 16 ore 16Concerto per le famiglie Palazzetto Bru Zane Ensemble Musagète p. 38 Sabato 22 ore 17 Palazzetto Bru Zane Pierné, La Tombelle Trio Wanderer p. 25 Giovedì 27 ore 18 Palazzetto Bru Zane Presentazione del festival Félicien David, da Parigi al Cairo p. 27 Sabato 5 ore 20 Scuola G. S. Giovanni Evangelista David Le Cercle de l’Harmonie Le SaphirChauvin violino e direzione p. 28 Domenica 6 ore 17 Palazzetto Bru Zane David, Lenormand, Berlioz p. 29 APRILE p. 42 Sabato 12 ore 17 Palazzetto Bru Zane David, Liszt, Debussy, Vitaud pianoforte Massenet/Saint-Saëns, Wagner/Liszt p. 30 Domenica 13 ore 16 Palazzetto Bru Zane Concerto per le famiglie Vitaud pianoforte p. 40 David, Onslow Opus V p. 31 Doray soprano / Martin baritono / Cohen pianoforte p. 32 p. 17 Seifert Quartett p. 18 Giovedì 17 ore 20 Palazzetto Bru Zane Sabato 26 ore 17 David, Schubert Palazzetto Bru Zane Sabato 7 ore 17 Palazzetto Bru Zane Gouvy, Mendelssohn Martedì 10 ore 18 Palazzetto Bru Zane Conferenza Un episodio dimenticato della Venezia barocca la cappella Zane a San Stin. p. 41 Giovedì 19 ore 20 Caplet, Debussy, Schmitt Elias String Quartet Palazzetto Bru ZaneChatron arpa p. 19 Trio Chausson Martedì 8 ore 18 Conferenza L'esotismo nell'Ottocento Palazzetto Bru Zane Salque / Phillips / Luzzati / Schaeffer violoncelli DICEMBRE 44 Quartetto di Cremona FEBBRAIO OTTOBRE Giovedì 3 ore 20 Alkan, Mazas, Schumann Palazzetto Bru Zane Dubois, Beethoven MAGGIO Giovedì 8 ore 20 Palazzetto Bru Zane David, Reicha, Jadin Quatuor Mosaïques p. 33 Domenica 11 ore 17 Palazzetto Bru Zane David, Dubois Quatuor Giardini p. 34 Sabato 17 ore 17 Palazzetto Bru Zane David Quatuor Cambini-Paris p. 35 45 Scopri la formula più adatta a te! L' abbonamento dà la possibilità di beneficiare di una riduzione in base al numero di concerti selezionati liberamente tra tutti quelli della stagione: 25% di riduzione da 3 a 6 concerti 35% di riduzione da 7 a 10 concerti I vantaggi dell’abbonamento •20% di riduzione sull’acquisto di altri concerti della stagione non inclusi nell’abbonamento; •20% di riduzione sull’acquisto di un biglietto per un'altra persona; •10% di riduzione sull’acquisto di libri e CD; •priorità di prenotazione per gli eventi gratuiti; •possibilità di modificare gratuitamente la data prescelta nell’abbonamento; •prezzi ridotti presentando l’abbonamento presso i partner del Palazzetto Bru Zane. in collaborazione con 46 Palazzetto Bru Zane: +39 041 52 11 005 Call Center Vivaticket: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 19 e il sabato dalle ore 9 alle ore 14. Dall'Italia: 892 234 Dall'estero: +39 041 27 19 035 palazzetto bru zane Dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e in tutte le sedi dei concerti un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Per informazioni: [email protected] | +39 041 52 11 005 fax STAZIONE RAILWAY STATION P.TE ScALZI A NG LO Abbonamenti telefono RIVA DE BIASIO E LL cA *prezzo ridotto per studenti e minori di 28 anni bru-zane.com | vivaticket.it VAPORETTO DELL’ARTE SAN STAE FERROVIA cAMPO S. 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