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Agenzie anticrisi: A-Tono
Il triangolo eccellente
Nonostante un panorama di mercato non certo facile, A-Tono continuerà a crescere anche nel 2009
grazie al suo posizionamento basato sul ‘triangolo eccellente’ costituito da tecnologia, marketing e
creatività. Ne parliamo con Orazio Granato, Amministratore delegato di A-Tono.
di Gianni Martinelli
A-Tono è nata a Milano nel
giugno 2001 dallo spin-off di Goyada,
divisione dell’omonima multinazionale svedese. Con sede a Milano e due uffici operativi a Pisa e a Catania, segue
in maniera integrata consulenza, progettazione, sviluppo e gestione di soluzioni multicanale di marketing digitale per governare tutte le relazioni tra
le aziende e i propri target. A-Tono è
in grado di coniugare al meglio le competenze tecnologiche, di marketing e
di creatività, vale a dire i tre asset fondamentali da utilizzare per fornire ai
clienti delle soluzioni che sappiano sempre rispondere in maniera adeguata e
vincente alle loro esigenze e ai loro
obiettivi. Per saperne di più abbiamo
intervistato l’Amministratore delegato
di A-Tono, Orazio Granato.
MK: Quali sono le aspettative per il
2009? Prevedete di crescere oppure do■ Orazio Granato, Amministratore delegato
di A-Tono.
vrete fare i conti con la situazione di
crisi dilagante?
Orazio Granato: Ho una visione ottimistica del futuro e i dati di questo
primo trimestre 2009, anche se non
ancora concluso, sono decisamente
positivi per A-Tono. Continuiamo a
crescere e questo è sicuramente importante in un panorama di mercato
estremamente difficile. La crisi infatti è presente, non lo nego, e tutti noi
dobbiamo farci i conti. Mi sembra però che oggi, dietro questa parola, si
nascondano dei messaggi catastrofici
e pessimisti non troppo realistici. Come esempio porto quello del mercato automobilistico, che tutti sostengono sia al collasso dimenticando che
la crisi in questo settore ha ormai una
durata ventennale e non è solo di adesso. Nel settore digitale, che è quello
in cui noi operiamo, la crisi inoltre ci
sta anche dando una mano, perché
molti budget aziendali vengono spostati verso i nuovi media che sono sicuramente più economici rispetto a
quelli tradizionali. La crisi si trasforma quindi anche in opportunità, visto che le aziende oggi investono in
comunicazione con una logica sempre più razionale e mirata.
MK: Tecnologia, marketing e creativi-
tà: ci può parlare di questi tre asset fondamentali per A-Tono?
Orazio Granato: Lo scorso anno abbiamo ridefinito il nostro posizionamento sul mercato. Ci piace definirci come ‘azienda-agenzia’; in Italia,
nel settore della comunicazione, non
possiamo non definirci un’agenzia,
ma contemporaneamente siamo anche un’azienda che ha nel proprio dna
tutta una serie di importanti caratteristiche. Il nostro posizionamento si
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fonda su un triangolo eccellente che
ha ai suoi vertici la tecnologia, il marketing e la creatività. Il risultato dell’interazione coordinata dei tre asset
è la nuova comunicazione interattiva.
Queste tre colonne portanti di A-Tono ci differenziano da qualunque altro interlocutore presente sul mercato: ci sono aziende che si occupano di
tecnologia, altre di marketing, altre
ancora di creatività. Noi siamo in grado di offrire tutti questi tre tipi di
know-how. I grandi gruppi di comunicazione stanno cercando di acquisire questo collage di competenze attraverso fusioni e acquisizioni, noi invece le abbiamo già tutte in casa.
MK: In cosa consiste il modello delle tre
A di A-Tono?
Orazio Granato: Il modello delle tre
A (Anytime, Anywhere, Anyhow) si
riferisce alla peculiarità del mobile,
che può raggiungere il target sempre,
comunque e dovunque. È un modello di cui siamo stati assoluti pioneri.
E oggi posso affermare con sicurezza
che questo modello si può fare solo se
si ha un team che cavalca le tre competenze di cui parlavo prima.
MK: Quali sono le ultime novità che
hanno visto protagonista A-Tono?
Orazio Granato: A-Tono inizialmente era una società fortemente
orientata al mondo tecnologico. Lo
scorso anno abbiamo iniziato un processo di recruitment in quelle aree di
marketing e creatività nelle quali eravamo più carenti. A-Tono ha quindi
portato in casa tutta una serie di competenze funzionali allo sviluppo della nostra offerta sul mercato. Questo
aumento di personale ha determinato anche un cambio di uffici, visto che
Agenzie anticrisi: A-Tono
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■ A sinistra, Giuseppe Caspani,
Direttore generale, e a destra, Fulvio
Fiori, Creative director di A-Tono.
Sotto, lo stand di A-Tono alla fiera
3GSM World Congress di
Barcellona.
da gennaio 2009 abbiamo spostato
l’headquarter di Milano in Corso Buenos Aires 77.
MK: Altre recenti novità?
Orazio Granato: A inizio anno ab-
biamo anche concluso l’acquisizione
della società MoBedia che si occupava di mobile marketing, portandoci
in casa sia il management sia tutto lo
staff e il portfolio di attività. Stiamo
anche formalizzando l’acquisizione di
un’altra società nel settore del proximity e interactivity marketing, della
quale però non posso ancora fare il
nome per motivi di riservatezza. Concludendo, in questo ultimo anno siamo molto cresciuti come gruppo e come competenze. Oggi siamo una
struttura di circa 70 elementi dislo-
cati in tre sedi: oltre alla nostra sede
milanese, nella quale – come dicevo
– ci siamo recentemente trasferiti, ci
sono i nostri uffici storici di Catania
e di Pisa che si occupano di tecnologia. Forti dei risultati ottenuti nel
2008, siamo convinti di avere messo
in piedi una squadra in grado di affrontare al meglio tutte le sfide che ci
troveremo davanti nel prossimo futuro.
MK: Quanto è importante per voi la
formazione?
Orazio Granato: La formazione è parte intrinseca del nostro day by day ed
è un asset fondamentale per tutte e
tre le aree del triangolo eccellente. Per
quanto riguarda il settore tecnologico, partecipiamo come sponsor a eventi e convegni molto importanti e siamo impegnati quotidianamente sul
fronte dello sviluppo, che significa appunto anche formazione. Per quanto
riguarda invece l’area del marketing,
recentemente abbiamo partecipato al
3GSM World Congress di Barcello-
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na, dove abbiamo presentato il nuovo assetto aziendale e le nuove soluzioni che porteremo sul mercato. Purtroppo, mi dispiace sottolinearlo, siamo stati l’unica realtà italiana a partecipare all’evento e questo dimostra
quanto il nostro paese sia ancora indietro rispetto ai competitor europei.
MK: Per concludere, credete nelle nuove campagne di marketing unconventional oppure pensate che siano solo una
moda del momento?
Orazio Granato: Come ho già sottolineato anche in altre interviste, ritengo che il marketing sia una collection
di strumenti, di metodologie e di processi che vanno integrati in modo sinergico. Il settore unconventional è
una parte del marketing ma va decisamente evitato l’effetto moda. Ultimamente i social network sembrano
la panacea di tutti i problemi di comunicazione e di interattività. Si tratta di strumenti sicuramente capaci di
creare nel mondo digitale quelle relazioni che nel marketing tradizionale
erano così importanti, ma non si può
pensare che bastino per avere una buona campagna di comunicazione. Il digitale diventerà sempre di più un caposaldo nelle campagne di marketing
strategico ma dovrà comunque essere
integrato con altri strumenti e metodologie. Per un buon media mix occorre sfruttare al meglio le caratteristiche e le proprietà di tutti i media
utilizzati, sempre in funzione con le
esigenze delle aziende clienti. Il settore unconventional è solo un aspetto
di questo media mix: non può e non
deve essere l’unico.
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