Rapid sequence induction and intubation with rocuronium

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Rapid sequence induction and intubation with rocuronium–sugammadex compared with
succinylcholine: a randomized trial
M. K. Sørensen, C. Bretlau, M. R. Gätke, A. M. Sørensen, and L. S. Rasmussen
Br. J. Anaesth. (2012) 108(4): 682-689
doi:10.1093/bja/aer503
INTRODUZIONE
L’induzione a sequenza rapida (RSII) viene utilizzata ogni qual volta vi sia un aumentato rischio di
inalazione. Per lungo tempo il curaro di scelta per questo tipo di procedura è stata la succinilcolina
in quanto garantisce buone condizioni di intubazione con onset rapido. Questo farmaco tuttavia è
dotato di importanti effetti collaterali e non bisogna dimenticare che durante RSII si possono
presentare situazioni di difficoltà nella gestione delle vie aeree. Lo scopo di questo studio è stato
dunque quello di valutare il tempo necessario per il ripristino del respiro spontaneo dopo
induzione a sequenza rapida, ipotizzando che l’uso della combinazione rocuronio-sugammadex
potesse essere più vantaggioso rispetto all’uso della succinilcolina.
METODI
Nello studio sono stati arruolati pazienti di età compresa fra i 18 ed i 60 anni, da sottoporre ad
intervento chirurgico in anestesia generale in regime d’elezione. Il protocollo prevedeva
l’induzione con il seguente schema: alfentanil (10 µg Kg-1), propofol (2 mg Kg-1) e succinilcolina (1
mg Kg-1) o rocuronio (1 mg Kg-1) associato a sugammadex (16 mg Kg-1).
L'endpoint primario dello studio è stato il tempo intercorso fra il posizionamento del tubo
endotracheale e la ripresa della ventilazione spontanea (definita come una frequenza respiratoria
di oltre 8 atti/min con volume corrente di almeno 3 ml Kg-1 ed una SpO2>90%). I pazienti venivano
monitorizzati con TOF Watch SX. Obiettivi secondari dello studio sono stati la misura del tempo
intercorso fra la somministrazione del miorilassante e la comparsa del T 1 al TOF, la valutazione
delle condizioni di intubazione (ISD) e la comparsa di eventi avversi.
RISULTATI
Lo studio ha preso in esame 61 pazienti, di cui 55 sono stati valutati per l'endpoint primario. Il
tempo medio intercorso dall’intubazione tracheale al recupero della ventilazione spontanea è
risultato pari a 406 s nei pazienti a cui è stata somministrata la succinilcolina e a 216 s in quelli a
cui è stata somministrata la combinazione rocuronio-sugammadex (P=0.002). Il tempo medio
intercorso dall’intubazione tracheale alla comparsa di T1 pari a 90% è stato di 518 s con l’uso di
succinilcolina e 168 s con l’associazione rocuronio-sugammadex (P<0.0001). Le condizioni di
intubazione ed il tempo per l'intubazione non sono risultati statisticamente differenti.
CONCLUSIONI
Da questo studio emerge che l’uso di rocuronio nell’induzione a sequenza rapida, eventulamente
antagonizzato con la somministrazione di sugammadex (16 mg Kg-1) consente un più rapido
ripristino del respiro spontaneo rispetto all’uso della succinilcolina.
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