Terremoti
La deriva dei continenti
La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo
la quale i continenti si spostano l’uno rispetto l’altro.
Alfred Wegener
Alfred Wegener cercò di dimostrare
scientificamente come i vari continenti andasssero
alla deriva, riuniti in un unico blocco.
Prove fossili a sostegno della
teoria di Wegener
Wegener osservò che tra i continenti separati si trovavano
dei resti fossili di stessi organismi.
Solamente ipotizzando l’unione dei continenti si può
affermare che una volta essi erano uniti.
Prove geologiche a sostegno
della teoria di Wegener
Un’altra prova a conferma di tale teoria consiste
nel fatto che in continenti separati si trovano anche
rocce dello stesso tipo.
Prove climatiche a sostegno
della teoria di Wegener
Infine un’ altra prova a sostegno di tale teoria si basa sulla
convinzione che nelle ere passate la distribuzione delle fasce
climatiche fosse simile a quella attuale.
Prove a sostegno della teoria
di Wegener
Infine possiamo osservare che, come un puzzle, i continenti
si incastrano l’uno nell’altro.
Le correnti convettive
Le correnti convettive spingono, ininterrottamente,
le placche. Queste correnti si creano nel mantello.
I movimenti delle placche
Le zone di contatto tra una placca e l’altra si chiamano
margini. In base al movimento relativo di due placche,
esistono tre principali tipi di margini:
•
•
•
margini trasformi: dove
due placche scivolano
orizzontalmente l’una
rispetto all’altra.
margini divergenti:
dove due placche si
separano.
margini convergenti:
dove due placche si
scontrano.
Le faglie
La faglia è una frattura nella crosta terrestre profonda anche vari
chilometri, lungo la quale avvengono movimenti di due blocchi di
roccia.
Esistono principalmente tre tipi di faglia:
La faglia trascorrete si ha
quando due blocchi di
roccia scorrono l’uno contro
l’altro.
La faglia diretta si ha
quando due blocchi di
roccia si allontanano
perchè sono soggetti a una
forza di distensione.
La faglia inversa si ha
quando due blocchi di
roccia si avvicinano perchè
sono soggetti a una forza
dicompressione.
Ipocentro e epicentro
Il punto all’interno della terra in cui si origina un terremoto si chiama
ipocentro.
Il punto della superficie terrestre che si trova direttamente sopra
l’ipocentro si chiama epicentro.
Le onde sismiche
Le onde sismiche che si generano durante un terremoto si
dividono in: onde di volume e onde di superficie.
Le onde di volume a sua volta si dividono in: onde P
(sussultorie) e onde S (ondulatorie).
onde P
onde S
La misura dei terremoti
Per indicare la grandezza di un terremoto si
utilizzano due concetti diversi: l’intensità e la
magnitudo.
La scala Mercalli- CancaniSieberg
La più nota scala di intensità è la scala Mercalli-CancaniSieberg.
Questa scala è basata principalmente sugli effetti del
sisma, e fu proposta da Giuseppe Mercalli.
La magnitudo Richter
La più nota scala di magnitudo è la magnitudo Richter.
Ha una misura ogettiva della quantità di enegia
meccanica emessa durante un terremoto nel suo
ipocentro, e fu proposta da Charles Richter.
Creato da Benedetta Salvatori 3°A
a.s.2014-2015
Biblografia:“Invito alla natura Volume D”