TRASPORTO DI MEMBRANA Movimento di soluti dentro e fuori dalla cellula (attraverso la membrana cellulare o plasmalemma) per l’acquisizione di nutrienti. Movimento dei soluti all’interno della cellula tra i vari compartimenti (attraverso le varie membrane degli organelli) per lo svolgimento dei processi metabolici. Le membrane cellulari semipermeabili. sono membrane Il trasporto passivo è un fenomeno spontaneo che si compie con diminuzione di energia libera (∆ ∆G < 0). Il trasporto attivo si compie con un aumento di energia libera (∆ ∆G > 0) e quindi per verificarsi deve essere collegato a processi esoergonici che forniscono energia. Termodinamica del trasporto Soluto non carico. L’energia che si libera nel trasferimento di una mole di soluto dallo scomparto A allo scomparto B è data da: ∆G = RT ln [S]B/[S]A se SA>SB il ∆G è negativo ed il movimento del soluto da A verso B avviene spontaneamente senza consumo di energia. se SA<SB il ∆G è positivo e per trasferire il soluto da A verso B occorre compiere un lavoro con consumo di energia. Soluto carico. Il trasferimento del soluto da A a B determina, oltre ad una differenza di concentrazione, anche lo sviluppo di una differenza di carica attraverso la membrana. Poiché cariche simili si respingono, il lavoro per spostare il soluto da A verso B sarà anche funzione della differenza di carica elettrica attraverso la membrana (potenziale di membrana, ∆E). L’energia libera implicata nel movimento (legata alla differenza di carica) sarà data da: ∆G = nF ∆E L’energia libera legata al movimento dei soluti con carica è quindi determinata sia dal gradiente di concentrazione (potenziale chimico) che da quello elettrico (potenziale elettrico) ed è data dalla somma delle due energie (potenziale o gradiente elettrochimico): ∆G = RT ln [S]B/[S]A + nF ∆E Il movimento dei soluti nella cellula sarà quindi determinato dai versi e dall’entità dei due gradienti. TRASPORTO PASSIVO Qualsiasi membrana attraverso cui possono passare alcuni soluti mentre altri ne sono impediti viene detta membrana semipermeabile. La permeabilità dei soluti attraverso la membrana è legata al coefficiente di ripartizione tra i lipidi e l’acqua del soluto: > coefficiente > permeabilità Le membrane (doppi strati lipidici) sono in genere impermeabili alle molecole polari e neutre di elevate dimensioni e agli ioni. Gas come CO2 ed O2 permeano le membrane molto rapidamente. Acqua: trasporto tramite cambi di conformazione delle code idrofobiche degli acidi grassi, carriers (trasportatori di natura proteica), ma soprattutto canali selettivi di costituiti da proteine integrali di membrana (acquaporine). Tipi di trasporto passivo Permeazione Diffusione semplice (permeazione) E’ un processo spontaneo che avviene secondo un gradiente di concentrazione (da zone a più alta concentrazione a zone a più bassa concentrazione) mediante il quale un soluto tende a distribuirsi uniformemente nella soluzione. Diffusione semplice (canali) Proteine transmembrana che funzionano da canali o pori selettivi nella membrana. Velocità di trasporto circa 106 volte maggiore che nella diffusione facilitata. Presenza di “cancelli” che aprono e chiudono il canale in risposta a segnali esterni. Il trasporto attraverso i canali è sempre passivo ed è limitato principalmente agli ioni. Diffusione facilitata Presenza di proteine transmembrana specifiche il cui compito è quello di facilitare il trasporto frazionando l’energia di attivazione necessaria tramite una via alternativa di attraversamento. facilitano il I trasportatori (carriers) movimento solo ed esclusivamente nella direzione termodinamicamente favorevole e NON richiedono energia per la loro attività. Come gli enzimi, i carriers presentano: • incremento della velocità di trasporto; • selettività e specificità inibizione competitiva; di trasporto; • saturazione cinetica. Cinetica simile a quella descritta dalla relazione di Michaelis-Menten. KT (costante di trasporto) = concentrazione dello ione o della molecola quando la velocità di trasporto è la metà della velocità massima. Maggiore è la KT e minore è l’affinità del carrier per il soluto. Antagonismo = competizione degli ioni per lo stesso sito di trasporto (carrier). L’aumento della concentrazione di uno ione nella soluzione deprime l’assorbimento di altri. Sinergismo = la presenza di uno ione stimola l’assorbimento di un altro ione tramite azione induttiva sull’attività del trasportatore (attivazione) oppure accelerazione della velocità di combinazione tra ione e trasportatore. TRASPORTO ATTIVO Le piante accumulano molecole neutre e ioni contro un gradiente di concentrazione e/o di carica elettrica consumando quindi energia. Il trasporto attivo cosiddetto primario (endoergonico) è accoppiato direttamente ad una fonte di energia metabolica come l’idrolisi dell’ATP, e le proteine di membrana responsabili del trasporto attivo primario sono definite ‘pompe’. Nella membrana plasmatica e nel tonoplasto il principale ione trasportato elettrogenicamente attraverso la membrana è lo ione H+ (H+-ATPasi). Il gradiente protonico (gradiente elettrochimico) rappresenta l’energia libera accumulata in seguito al movimento degli H+ effettuato dalla pompa H+-ATPasi. Questa energia potenziale generata dalla traslocazione dei protoni è utilizzata per effettuare il trasporto di numerose altri soluti contro i loro gradienti elettrochimici nel trasporto attivo secondario (anch’esso endoergonico). trasporto attivo primario trasporto attivo secondario ∆G = RT ln [S]B/[S]A + nF ∆E Per ristabilire l’equilibrio di concentrazione e di carica, gli H+ devono rientrare nel compartimento di origine. Se il risultato del trasporto è un cambiamento nel numero di cariche si parla di trasporto elettrogenico. In caso contrario, di trasporto elettroneutro. Il potenziale di membrana ∆E (valore negativo, circa -200 mV) è generato principalmente dall’efflusso di ioni K+ ([K+]est < [K+]int) e dall’estrusione di H+ (attività delle pompe H+-ATPasi), oltre che dalla dissociazione di soluti cellulari. cariche nette negative dovute alla dissociazione di proteine e acidi organici canale del K+ H+-ATPasi