Vangelo di Marco Gesù Cristo Servo di Dio Torraccia 14.3.2013 Studio n. 7 Note a cura di Valerio Mungai Capitolo 4.a Le parabole in riva al lago Marco 4:1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. 2 Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: Le rive del grande lago o mare di Galilea fecero da sfondo agli insegnamenti del Signore; erano culti all’aperto anteliteram di grande effetto. Il pulpito del più grande di tutti i predicatori era una “barchetta” messa a disposizione dai suoi discepoli pescatori Marco 3:9 ; da quella barchetta Gesù “insegnò loro molte cose in parabole”. Nei pressi di Capernaum (1 Km) esiste tutt’oggi una piccola baia che molti ipotizzano come il luogo “presso il mare” descritto nel vangelo: la “baia del seminatore” La particolare forma a ferro di cavallo e la presenza di piccoli rilievi rendevano il posto simile a un anfiteatro naturale per 10.000 persone. Più di un terzo degli insegnamenti del Signore è in forma di parabole, che al di là della forma apparentemente elementare racchiudono i tesori della sapienza e i “misteri del Regno dei cieli” … Il termine “parabola” deriva dal greco “parabolè” – porre una cosa al fianco di un’altra – (come le antiche navi in battaglia) una comparazione, un mettere a confronto. La parabola è una storia che pone ciò che conosciamo vicino a ciò che ignoriamo al fine di lasciarci un ammaestramento. Per parabola in senso biblico intendiamo una “storia terrestre con un significato celeste”. Nei quattro evangeli possiamo contare 40 parabole del Signore contenute negli evangeli di Matteo, Marco e Luca (alcuni commentatori ne riportano 41, altri 35 altri fino a 58 estendendo il concetto di parabola anche alle “similitudini” - dal greco “paroimia” che alcuni traducono con “proverbio” o “parabola”). Ogni parabola ha un messaggio centrale unico, non possiamo estrarre un verso da una parabola per fargli dire quello che non dice. Ogni parabola possiede vari dettagli che hanno un significato spirituale collegati sempre col messaggio centrale. La parabola è una narrazione figurativa che non ha tutti i principi dottrinali dell'argomento, serve per mettere a fuoco una determinata verità, ma non tutta la verità su quell'argomento; è un'ombra, un tipo, dà un'idea generale. Non si può fondare una dottrina solo su una parabola. La parabola del seminatore 3 «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. 7 Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto.8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». 9 Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». Gesù stesso la presenta come chiave di lettura e modello per comprendere tutte le altre sue parabole. Marco 4:13 ; qualcuno infatti l’ha definita la “parabola delle parabole” , o la “stele di Rosetta” delle parabole. Scopo delle parabole 10 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole.11 Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché:12 "Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati"».13 Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole? Anche i discepoli si domandarono per quale motivo Gesù parlasse “in parabole” Matteo 13:10-11 1 Celare e rivelare Gesù parlava in parabole per la loro “insensibilità di cuore” . Solo ai veri discepoli era dato di conoscere “i segreti del Regno” e la spiegazione della parabola v.11 . (il termine “mistero” nella Bibbia rappresenta un segreto ora rivelato) Nei vangeli siano riportate solo due spiegazioni legate alle parabole di Gesù ma come il maestro “in privato” “Spiegava loro ogni cosa” anche noi, abbiamo un “insegnante privato” che ci suggerisce il senso e il significato delle parabole: Lo Spirito Santo il “Paracleto” Marco 4:34 Giovanni 14:26. Mediante l’insegnamento in parabole il Signore faceva una sorta di cernita del suo uditorio tra quanti desideravano comprendere la verità (cuori sensibili) e quanti erano dei semplici curiosi o superficiali ascoltatori. 2 L’adempimento delle profezie Il Messia che Israele attendeva avrebbe insegnato per mezzo di parabole Salmo 78:1-2, Isaia 6:9-10, Matteo 13:14-15 Spiegazione della parabola del seminatore: 14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro… 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». Gli elementi della parabola ll seminatore E’ la figura del Signore stesso che reca il “buon seme”. Matteo 13:37 E’ figura di quanti “seminano” la Parola di Dio” degli apostoli Ebrei 2:3 e di tutti i fedeli Il verbo uscire ci parla di azione. Gesù ha lasciato il cielo per seminare la Parola. L’ Evangelizzazione è legata all’azione. Chi non è disposto a “uscire” non potrà seminare. Ecclesiaste 11:4 Il seme “il seme è la parola di Dio” Luca 8:11. La Parola è avvicinata a un buon seme (frumento) seme incorruttibile 1 Pietro 1:23 – Giacomo 1:8 I quattro terreni Il messaggio centrale sono le diverse reazioni alla predicazione dell’evangelo. E’ riportata l’intera spiegazione della parabola del seminatore ed è impossibile trarne differenti insegnamenti. I terreni rappresentano il cuore dell’uomo dove viene seminato il buon seme della Parola di Dio. La tipologia del cuore/campo era già presente nelle pagine dell’AT : Geremia 4:3-4 , 1 Corinzi 3:9 La lampada sul candeliere 21 Poi diceva ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il vaso o sotto il letto?... Nella Scrittura la “luce” è l’inizio della creazione di Dio ed è una cosa “buona” (Genesi 1:3-4) La luce da un punto di vista tipologico è utilizzata frequentemente per rappresentare: La Parola di Dio Salmo 119:105, 2 Corinzi 4:4 I figli di Dio Efesini 5:8 Cristo Gesù Isaia 42:6, Giovanni 8:12, Giovanni 1:9 Dio Padre 1 Giovanni 1:5,- Salmo 27:4 La salvezza è paragonata a un passaggio dalle tenebre alla luce Ebrei 10:32 1 Pietro 2:9 - Efesini 5:14 Gli elementi della parabola La luce La lampada Il candeliere Sotto il vaso/moggio Sotto il letto Cristo, La “gloria di Dio”, l’Evangelo Giovanni 11:40 Credente Giovanni 5:35 Matteo 5:14 (o il portalampada) Testimonianza evidente il moggio era un recipiente, un secchio che veniva utilizzato come unità di misura per cereali e liquidi (circa 9 litri). Qualcuno vede in questo moggio tutte quelle attività quotidiane che possono assorbire un credente al punto di neutralizzare e rendere inutile la sua testimonianza Marco 4:21 Il letto ci parla di sonnolenza, pigrizia e rilassatezza spirituale. Proverbi 26:14. A «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche di più; :25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha». Il versetto 23 riporta una espressione biblica sull’importanza di ascoltare la Parola di Dio. Non è il semplice ascolto ma è l’ascolto della comprensione che ci porta a praticare quanto ascoltato. Giacomo 1:23-25 … l’ascolto ci dovrebbe portare a misurare (giudicare, scelte) e al dare (praticare) secondo la volontà di Dio. Da questo dipendono la nostra prosperità e la nostra povertà spirituale. Il seme che da sé germoglia e cresce 26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come… Questa piccola parabola è unica e riportata solo da Marco. “Regno dei cieli” e “Regno di Dio” sono sinonimi e rappresentano la stessa realtà Matteo 19:23-Luca 8:10 il Regno di cui parlava il Signore è tra di noi , è presente sulla faccia della terra, ma non manifesto nella sua potenza. Matteo 6:10-25:31 Oggi il “Regno dei cieli” è un regno nascosto nel quale siamo trasportati dalla grazia di Dio .Colossesi 1:13 Tutti possono divenire “figli del regno” e diventarne cittadini Filippesi 3:20 credendo nel suo Re. Fino al ritorno del Signore il “regno dei cieli” sulla terra è una realtà non omogenea a volte contraddittoria Gli elementi della parabola E’ facile ricollegare il racconto alle altre parabole del Regno, in particolare a quella del “seminatore” Un uomo Ogni discepolo di Cristo è chiamato a “seminare” Il seme La Parola di Dio seme incorruttibile La terra Il cuore degli uomini La notte e il giorno … Il tempo che passa La crescita spontanea L’opera di Dio La mietitura Profeticamente è la fine dei tempi ma è anche la raccolta di anime salvate La semina E’ la nostra parte, il nostro compito, il nostro privilegio…il seme da solo non produce, il suolo da solo non produce, seme e suolo insieme portano frutto: è assolutamente necessario seminare. Alcuni vorremmo che Dio facesse tutto Lui (il Signore manderà le anime…) altri parlano di predestinazione (per la qual cosa Dio sa quelli che sono salvati e non serve evangelizzare), ma noi siamo chiamati a collaborare con Dio nella “semina”. Seminare secondo le regole: Abbondantemente 2 Corinzi 9:6, Con zelo Ecclesiaste 11:6, Per lo Spirito Galati 6:8, Con sacrificio Salmo 126:5 Seminare la Parola di Dio è una attività spirituale , che deve essere svolta con preghiera e uno spirito di supplicazione, con sacrificio, con passione, con lacrime L’attesa vorremmo vedere subito il seme germogliare e crescere, è importante l'attesa senza voler affrettare noi i tempi guastando tutto; la nostra attività è importante, ma è importante anche sapere aspettare con pazienza Giacomo 5:7 Tra le tante cose che noi “ignoriamo” , non possiamo capire quello che la Parola di Dio può produrre quando è seminata bene . Come il piccolo seme è nascosto sotto la terra , la Parola di Dio è nascosta in tanti cuori nell’attesa di germogliare e portare frutto; a volte questa attesa è brevissima (Cornelio) altre volte occorrono anni e anni di paziente cura e attesa (il bambù cinese non cresce prima di 4 o 5 anni ma una volta spuntato la pianta può elevarsi 2 metri e mezzo in sole sei settimane e a volte 1 metro in sole 24 ore!) La crescita “Da se stessa” E’ l’opera di Dio… 1 Corinzi 3:6-7 L’agricoltore dopo aver seminato può andare a riposare e riprendere le altre attività mentre il miracolo della vita si riproduce in quel seme gettato in terra. La Parola di Dio, come il seme di grano ha vita in sé, la Parola di Dio è vivente, produce vita nel suolo che è disponibile ad accoglierla. 1 Pietro 1:23 La raccolta ogni credente è chiamato a lavorare nel campo del Signore (ogni credente è l'uomo della parabola), e deve fare la raccolta nel momento giusto, né prima, né dopo, con un metodo preciso . Deuteronomio 16:9 , 2 Corinzi 5:16.