Tutoraggio 4 - Istruzione e destini sociali

Istruzione e destini sociali
Barone, C., Schizzerotto, A. (2006)
“Sociologia dell’Istruzione”, Il Mulino, Bologna
Istruzione e destini sociali. Tre approcci
• Teoria del capitale umano: più una persona ha studiato, più è
produttiva. Stampo funzionalista, industrial-liberista: le
disuguaglianze dipendono da meritocrazia.
• Teoria della chiusura sociale: titoli di studio come mezzi per
controllare o monopolizzare l’accesso alle occupazioni
vantaggiose. Carattere discontinuo: non è un anno in più di
scuola che conta, ma il raggiungimento di un diploma.
• Teoria credenzialista: i titoli di studio sono usati dai datori di
lavoro come “segnali” per scegliere nella platea di candidati, e
garanzie di riduzione al minimo dei tempi di addestramento.
Sono beni posizionali, il loro valore di mercato dipende dalle
richieste dei datori di lavoro, dalla diffusione dei titoli nella
società, e dal grado di stratificazione del sistema scolastico.
Relazione positiva tra titolo di studio e livello professionale
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Istruzione, origini sociali e destini sociali
ISTRUZIONE
0,39
ORIGINE
SOCIALE
0,19
La posizione sociale
(= l’occupazione)
è influenzata due volte
dall’origine sociale:
• condizionamento
diretto;
0,55
• condizionamento
indiretto, attraverso
POSIZIONE
l’influenza che
OCCUPAZIONALE
l’origine sociale ha
sul livello di
istruzione.
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Istruzione, origini sociali e destini sociali
• L’effetto totale delle origini sociali sul
destino occupazionale è inferiore all’effetto
esercitato dalle credenziali educative.
le differenze di istruzione producono
sempre disuguaglianze di destino e sono –
almeno in parte – in grado di compensare
lo svantaggio di classe (concetto “debole”
di meritocrazia).
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Titolo di studio e mobilità intergenerazionale
In una società meritocratica, il legame tra
credenziali di istruzione e classi sociali di
arrivo dovrebbe essere lo stesso in tutte le
classi di provenienza.
• Diversamente, le origini sociali incidono non
solo sul titolo ottenuto e sulla classe di arrivo,
ma anche sul rendimento occupazionale dei
titoli di studio (vantaggio/svantaggio nel
trovare occupazioni di livello alto).
5
• Tab. 5.2
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Titolo di studio e mobilità intergenerazionale
→ vi è un’interazione tra provenienza sociale,
titolo di studio e classe di destinazione;
• l’intensità di tale associazione tende a ridursi
con l’innalzarsi del titolo di studio.
• le disparità sono meno pronunciate tra classi
vicine.
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Titolo di studio e mobilità intergenerazionale
→ i figli delle classi privilegiate godono di una
doppia protezione:
• hanno più probabilità di raggiungere titoli di
studio elevati;
• ma anche se falliscono, sono comunque tutelati
dalla loro classe di origine che “ipercompensa” la mancanza di pertinenti
credenziali scolastiche, agendo da
moltiplicatore dei vantaggi dei titoli di studio.
Viceversa per i figli delle classi inferiori la classe
riduce o al massimo lascia immutato il valore
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dei titoli.
Verso l’inflazione dei titoli di studio?
• L’influenza delle credenziali educative sui
destini occupazionali è stabile nel tempo?
– Stabile: titoli di studio sono le basi per la
costruzione di ceti sociali (tesi neo-weberiana)
– Cambia (cresce/decresce): titoli di studio
come strumenti di (pre-)selezione della forza
lavoro
9
• Tab. 5.3
• Tab. 5.4
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Verso l’inflazione dei titoli di studio?
• Tutti i sistemi scolastici sono stati allungati e vi accedono più
persone.
• Italia: tra i nati nel 1900-1948 e i nati nel 1949-1983 diminuiscono
(limitatamente) solo i rendimenti occupazionali dei diplomi.
• Risultati analoghi in Francia e Svezia.
Le credenziali scolastiche svolgono entrambe le funzioni:
• sono risorse di potere governate dai loro possessori;
• sono indicatori utilizzati dai datori di lavoro per
selezionare.
A parità di stato dell’economia molto dipende poi dai contenuti
professionalizzanti dei diversi curricula
I dati smentiscono la tesi delle società avanzate
come meritocrazie “pure” (istruzionemobilità11
sociale)
Titoli di studio e partecipazione al mdl
In tutti i paesi europei la probabilità di essere
presenti sul mdl aumenta con l’aumento del
grado di istruzione;
Ciò è vero soprattutto per le donne, perché:
– investimenti più elevati in capitale umano;
– più attrezzate culturalmente contro
discriminazioni;
– il reddito potenziale cui rinuncerebbero è più
elevato;
– il reddito più elevato permette loro di acquistare
servizi di cura.
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Titoli di studio e disoccupazione
Relazione inversa tra titoli di studio e tassi di
disoccupazione
Maggiore titolo di studio:
• minore incidenza disoccupazione;
• minore durata degli episodi di disoccupazione;
• minore rischio di lavorare in nero.
I laureati hanno più spesso contratti atipici, ma è
anche un fenomeno generazionale.
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Titoli di studio e scelta del coniuge
La scelta del coniuge è socialmente strutturata:
• ideale dell’amore romantico;
• ma le frequentazioni avvengono più spesso negli
ambienti cui si appartiene per famiglia, studio, lavoro;
• le scuole sono divenute il più importante mercato
matrimoniale.
La propensione a contrarre matrimoni (o legami di
fatto) omogami per livello di istruzione cresce
attraverso le generazioni.
Il tasso di omogamia è costantemente più elevato di
quello di eterogamia.
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