Distretto Culturale di Valle Camonica Progetto: Sui percorsi di Carlo Magno coordinatore: Giorgio Azzoni 1 Distretto Culturale di Valle Camonica Progetto: Sui percorsi di Carlo Magno AMBITO Come previsto dalla scheda tecnica di Progetto n.16 del Piano degli Interventi del Distretto Culturale, il progetto consiste nella realizzazione di un percorso turistico-culturale che, ripercorrendo l’itinerario della leggendaria spedizione di Carlo Magno in Valle Camonica, accompagnerà i visitatori nella storia, nelle tradizioni e nell’arte del territorio, intrecciando anche altre rilevanze storico-artistiche. FASI Un primo momento è dedicato alla ricerca e all’approfondimento storico-critico, per verificare e supportare in modo scientifico fonti, documenti, letture storiche e iconografiche con il contributo di esperti dei vari settori e poter costituire la base di riferimento al percorso stesso e determinare possibili ulteriori approfondimenti nell’ambito della comunicazione, dell’offerta turistica e della didattica laboratoriale. 1. E’ previsto l’approfondimento di alcuni temi relativi al tempo della narrazione, ovvero l’VIII secolo, ed al tempo dell’invenzione della leggenda, che risale al tardo medioevo. Quest’attività coinvolgerà ambiti diversi, tra cui storia, scrittura, architettura, intitolazioni, iconografia, tradizioni e toponomastica, con l’intenzione di ricostruire la storia, la leggenda e, soprattutto, le condizioni e le esigenze che hanno determinato l’invenzione e la diffusione della leggenda stessa. 2. Una seconda fase prevede la verifica delle condizioni di accessibilità e di utilizzo dei luoghi e la costituzione di un tavolo di lavoro con gli Enti e le Associazioni locali per la costruzione di un itinerario e un’offerta ricettiva comune. 3. Nelle ultime settimane di marzo, all’interno della manifestazione Crucifixus, è messa in scena in 5 luoghi la rappresentazione della Leggenda di Carlo Magno, in modo da portare a conoscenza del pubblico il racconto e preannunciare l’attivazione del percorso. 4. Mediante l’opera di un gruppo di giovani, selezionati, è prevista l’attivazione del contatto con le principali agenzie turistiche operanti sulla Valle Camonica il modo da inserire nei loro programmi di visita anche questa percorrenza e, nei vari luoghi, la strutturazione precisa degli itinerari con le condizioni di accessibilità, orari e servizi di visita, accoglienza, ecc. 5. Verrà attivata una forma di formazione delle guide, mediante la predisposizione di incontri formativi a cura degli studiosi coinvolti. 6. Parallelamente verranno raccolti e ordinati i materiali utili per la comunicazione (testi informativi semplici, fotografie, documenti filmati) e predisposta una sintesi degli stessi in tempo utile per la campagna di lancio. 7. Si prevede, mediante il coinvolgimento del settore comunicazione del Distretto, l’attivazione della comunicazione sui vari media. 8. L’avvio del percorso è previsto per il mese di luglio. 9. Ai primi di settembre si prevede la comunicazione presso gli Istituti scolastici, in tempo utile per inserire il percorso nella loro programmazione. In particolare sarà predisposto un percorso opportunamente pensato per i bambini della scuola primaria, strutturato come laboratorio didattico. 10. Nel mese di settembre, come ulteriore momento di comunicazione, è previsto lo svolgimento di un convegno di presentazione dei materiali di studio e la pubblicazione di un testo scientifico. 2 TEMI L’itinerario consente un approccio multidisciplinare e articolato. Possibili approfondimenti e livelli di lettura: • Il rapporto tra storia e leggenda (nella doppia collocazione temporale, della vicenda e della sua ricostruzione quattrocentesca) • Il rapporto tra leggenda e tradizioni locali (es. l’accensione dei fuochi di Glisente, Fermo e Cristina) • L’evoluzione della leggenda ed i suoi rapporti con esperienza (letterarie, iconografiche …) extralocali • I luoghi della leggenda • L’iconografia di Glisente e dei Santi cavalieri (Obizio, Defendente …) • Le leggende collegate alla persistenza di luoghi pagani • Il rapporto tra leggenda e toponomastica Alla ri-funzionalizzazione della leggenda in chiave antieretica ed antiebraica si può collegare la vicenda del Simonino. LUOGHI La leggenda cita i castelli dei signori longobardi locali, strutture realmente esistite e spesso ancora presenti: ne sono un esempio i castelli di Esine, di Berzo Inferiore, di Breno. La leggenda, inoltre, attribuisce a Carlo Magno la fondazione di una serie di chiese che, eccetto una, sono effettivamente esistenti o sono comunque esistite. Alla leggenda sono inoltre collegati architetture, dipinti, leggende, tradizioni. Quasi tutti i paesi di Valle Camonica, da Pian Camuno al Tonale risultano legati ad essa, sia direttamente che indirettamente. I paesi che, collegati in diverso modo alla leggenda, possono essere inseriti nello studio e nell’itinerario turistico sono: Grignaghe, Pian Camuno, Lovere, Gorzone, Erbanno, Borno, Lozio, Ossimo, Cividate, Esine, Berzo Inferiore, Bienno, Breno, Cerveno, Niardo, Capo di Ponte, Sellero, Edolo, Monno, Davena, Ponte di Legno Sono inoltre coinvolte nella leggenda le seguenti località: Mortirolo, Presolana, Tonale. L’elenco potrà variare ed arricchirsi in fase di studio. RUOLO DEL DISTRETTO Il Distretto Culturale ha il ruolo di promuovere, sostenere e coordinare l’iniziativa. Gli approfondimenti interdisciplinari daranno solidità e dignità scientifica all’operazione, permetteranno di presentarla adeguatamente sia al pubblico turistico che al pubblico più esigente, permetteranno di costruire occasioni fondate per le iniziative di promozione, lancio e valorizzazione del patrimonio storico artistico, con l’intento di offrire, sia agli abitanti della Valle sia ai turisti italiani che stranieri, una serie di itinerari tematici in luoghi suggestivi e densi di valore. Mediante il coinvolgimento di giovani preparati e selezionati e con la collaborazione di realtà locali organizzate, si prevede di attivare percorsi differenziati per tema, aree geografiche e linguaggi, in modo tale da poter offrire ad un pubblico ampio la possibilità di conoscere luoghi, opere d’arte e narrazioni in modo approfondito e piacevole In particolare le fasi di attivazione del percorso sul territorio saranno affidate ad un gruppo di giovani, che potranno essere le guide turistiche e i coordinatori delle visite culturali. 3 GRUPPO DI LAVORO Coordinatore del progetto: Giorgio Azzoni ( Responsabile dei Progetti artistici del Distretto Culturale) Comitato Scientifico: Gianfranco Bondioni, Federico Troletti, Virtus Zallot Gruppo di Ricerca: (da incaricare) Operatori : (giovani da individuare tramite bando o short list) Altri soggetti: Rappresentanti di Comuni e Enti (da individuare a cura degli stessi), Agenzie turistiche, Civici musei di Brescia Enti locali di aree confinanti (Brescia, Trentino, Valtellina, Bergamo) Il Comitato scientifico è stato nominato con delibera del Consiglio direttivo della C.Montana in data 09/09/2009 Il gruppo di ricerca è stato proposto dal Comitato scientifico, in ragione delle specifiche attività di studio e ricerca svolte, in base al curriculum (depositati), in relazione al valore delle pubblicazioni scientifiche e, nel caso dei giovani studiosi, in relazione all’attinenza al tema delle ricerche svolte o in corso di svolgimento. Gli operatori, giovani studenti, universitari e neolaureati, che verranno reclutati in base alle competenze ed alle attitudini specifiche per questo lavoro, avranno il compito di gestire tutte le fasi attuative del progetto: la costruzione degli itinerari, i contatti e le partnership da stabilire con gli Enti interessati e con le Agenzie turistiche, la definizione delle modalità e dei tempi di accesso ai luoghi visitabili, l’individuazione delle infrastrutture necessarie, la programmazione e la gestione delle attività di promozione, pubblicizzazione e lancio del percorso, sia in Valle Camonica che nelle città. I giovani protagonisti del progetto, avranno la possibilità di costruire le basi operative per la buona strutturazione degli itinerari turistici, che potranno vedere loro stessi come attori principali sia in forma associativa che cooperativistica. Questa motivazione dovrebbe essere una garanzia per il loro coinvolgimento attivo e creativo e per la qualità innovativa dell’operazione. ARGOMENTI DI STUDIO E RICERCA Gli argomenti individuati dal Comitato Scientifico, selezionati in modo da offrire un’analisi articolata e completa del tema, sono i seguenti: 1. IL CONTESTO STORICO Si intende per contesto storico sia quello del tempo della leggenda sia quello del tempo della stesura della leggenda. Pertanto: 1a. la Valle Camonica in età alto medievale (longobardo-carolingia) 1b. la Valle Camonica tra XV e XVI secolo, periodo al quale risale la strutturazione e redazione della leggenda. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata agli aspetti relativi alla cristianizzazione della Valle, alla persistenza del pagano, alle condizioni che determinano l’invenzione e strumentalizzazione della leggenda. 2. IL TESTO DELLA LEGGENDA Le diversi redazioni; i modelli letterari; relazione tra modelli, declinazioni e invenzioni locali. 3. INTITOLAZIONI ALTO MEDIEVALI IN VALLE Le intitolazioni a santi longobardi-carolingi; confronto tra leggenda e storia 4. ARCHITETTURA ALTOMEDIEVALE IN VALLE Chiese e luoghi citati nella leggenda: riscontri di effettiva fondazione altomedievale. Il rapporto tra leggenda e realtà. 5. ARTE E TESTIMONIANZE MATERIALI Si intende l’arte del tempo della leggenda e del tempo della sua redazione. Dunque: 4 5a. testimonianze materiali di epoca altomedievale: reperti (corredi funerari, sculture, ecc.) di età longobardo-franca (per esempio a Grignaghe) 5b. la pittura del XV e XVI secolo: la raffigurazione di eventi legati alla leggenda (le storie affrescate provenienti da Gorzone ora alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, le storie di San Glisente in San Lorenzo a Berzo Inferiore, l’affresco di Santo Stefano Carisolo); l’iconografia di Carlo Magno; l’iconografia dei santi cavalieri 6. TOPONOMASTICA L’origine altomedievale (longobardo-franca) del nome di alcuni luoghi della Valle; la toponomastica fantasiosa della leggenda di Padre Gregorio Brunelli 7. TRADIZIONI, RITI E LEGGENDE Glisente, Fermo e Cristina (i fuochi); leggende di ambientazione longobarda, ecc… 8. RELAZIONE CON TERRITORI VICINI ( Val di Sole-Trentino, Valtellina ) In particolare con il bergamasco ed il trentino, luoghi di avvio e di passaggio-conclusione del leggendario percorso di Carlo Magno, e con Brescia, per istituire una serie di relazioni sia relative all’epoca altomedievale sia all’epoca di stesura della leggenda. LA LEGGENDA DI CARLO MAGNO: Un itinerario-laboratorio didattico Un percorso specifico per la scuola primaria La proposta prevede di configurare, accanto ed entro questo itinerario turistico-culturale, un percorso specifico per la scuola primaria. Si ipotizza in particolare la realizzazione di un libro-fascicolo che, partendo dalla leggenda, offra un sintetico repertorio di testimonianze materiali ed immateriali relative al medioevo in Valle, consentendo ai bambini di ricostruire il contesto del racconto (periodo longobardofranco). Questo strumento potrà essere il veicolo per l’attivazione di laboratori didattici su alcuni tra i temi che stanno emergendo dalle ricerche di approfondimento, in modo tale da poter estendere i contenuti fondamentali anche ai bambini. Poiché la stesura della leggenda è collocata nel tardo medioevo (probabilmente nel XV secolo), e a tale periodo risalgono le testimonianze iconografiche ad essa collegate, si intende ricostruire brevemente anche tale contesto, per comprendere i motivi della trascrizione e diffusione del racconto. Ciò fornirà alcuni spunti di riflessione sulla strumentalizzazione della storia e sulla funzione della leggenda, di cui si vuole deprecare il messaggio di violenza, trasformandola in occasione di promozione di una cultura di tolleranza e di pace. Il fascicolo, illustrato, potrà pertanto essere strutturato nei seguenti capitoli: • Il tempo del racconto: la storia contesto della leggenda ed il rapporto tra leggenda e realtà • Il tempo del raccontare: la leggenda e il contesto della sua redazione • Il tempo della riflessione: ripensiamo la leggenda oggi Il fascicolo dovrebbe esser predisposto per giungere nel mese di settembre presso le scuole, in modo tale che le attività proposte possano essere inserite nella programmazione annuale. Inviato alle scuole primarie extra-locali (per esempio di Brescia) potrà promuovere la Valle Camonica come meta di turismo scolastico 5 SCHEMA DI LAVORO: ATTIVITA’ DI RICERCA STORICO-CRITICA N TEMA AUTORE INCARICATO MOTIVAZIONE INCARICO: ATTIVITA’ 1 Storia, La cristianizzazione della Valle Camonica in ambito altomedievale Roberto A Lorenzi La definizione dei caratteri fondamentali dell’età a cui si riferisce la leggenda, le dominazioni longobarda e franca, le vie e gli strumenti della cristianizzazione della Valle Camonica nel permanere di elementi arcaici e di origine pagana La Valle Camonica tra XV° e XVI° sec.: il contesto socioreligioso di redazione e diffusione della Leggenda Mauro Pennacchio 2 Testo leggenda: confronti e alcune proposte di interpretazione Gianfranco Bondioni 3 Intitolazioni delle edificazioni inerenti la leggenda Marco Rizzi Federico Troletti 4 Testimonianze architettoniche altomedievali in Valle C. Francesco Macario Storico. Le numerose pubblicazioni di Lorenzi sull’alto medioevo in Valle si segnalano per la precisione della documentazione e l’originale profondità dell’interpretazione. Il volume “Medio evo camuno” ha segnato una svolta negli studi di antropologia e di storia fin dalla sua prima apparizione nel 1979; su questo volume e sugli altri scritti di Lorenzi si sono via via formati gli storici più giovani. Docente di Filosofia e Storia. Si è occupato a lungo di storia della fine del Medioevo e della prima Età Moderna studiando a fondo documenti, anche inediti, dell’archivio di Stato di Brescia, di Milano e Venezia, archivio Diocesano di Brescia. Ha pubblicato studi inerenti le devozioni nel bresciano, la viabilità, le congregazioni religiose. La formazione di Bondioni accosta studi di filologia alla impostazione filosofica. Su tale base si fondano le disamine critiche di testi medievali e moderni di grandi poeti (da Dante a Leopardi a Montale), di autori recenti come Alfonso Vinci e Giovanni Finzi Contini, ma anche di testi popolari come preghiere dialettali o fiabe. Pubblica presso grandi case editrici e riviste nazionali e internazionali e i suoi testi sono usati in università italiane e straniere. Marco Rizzi: Dal 2000 è Professore associato di Letteratura Cristiana Antica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia; dopo aver coperto l'insegnamento di Agiografia presso la sede di Brescia, dall'a.a. 20052006 è docente di Letteratura Cristiana Antica presso la medesima sede. Ha pubblicato vari libri e saggi per vari convegni andando dalle tematiche della letteratura teologica e politica antica fino ad interpretazioni iconologiche in ambito agiografico. Ricercatore e studioso che ha al proprio attivo un vasto curriculum di ricerche, scavi, letture e analisi stratigrafiche degli alzati, schedature, corsi, mostre, pubblicazioni, convegni, collaborazioni universitarie, consulenze, riferite prevalentemente al patrimonio edilizio medievale delle province di Bergamo e Brescia. 5 Arte – Iconografia dei Santi militari e delle raffigurazioni legate alle Leggenda Virtus Zallot Docente di Storia dell’Arte al Liceo Golgi di Breno e di Storia dell’Arte Medievale presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Su temi iconografici ha svolto ricerche per Istituti culturali, l’IRRE Lombardia e per Enti pubblici. Ha pubblicato contributi critici sull’arte e sull’architettura di Valle Camonica, ha progettato e coordinato percorsi e laboratori didattici legati alla valorizzazione del patrimonio artistico locale. Ricerca d’archivio di Stato e Vescovile (possibilmente anche archivio di Stato di Venezia) ; indagine sulle fonti documentarie. Ricostruzione del contesto storico di diffusione della Leggenda. I testi della leggenda di Carlo Magno sono pubblicati (sia pure con scarsa precisione filologica, ma non si tratta di opere di “autore” ). Il lavoro consiste quindi in un esame dei testi con confronti, proposte di interpretazione linguistica che possa chiarirne origine e finalità,esame del riuso in testi a stampa (padre Gregorio Brunelli). Non è escluso che dalla ricerca in archivi possa emergere anche nuovi dati. Lavoro storico di confronto tra le intitolazioni di edifici presenti sul territorio (non solo quelle legate alla leggenda di Carlo Magno) con la letteratura agiografica per una mappatura ragionata. Il lavoro è svolto con competenze agiografiche e di letteratura cristiana (Rizzi) e indagini e raccolta dati sul bacino di studio (Troletti) La ricerca su Carlo Magno in Val Camonica potrà essere svolta partendo dalla verifica dei luoghi e degli edifici citati nella leggenda. Saranno considerati gli edifici esistenti cercando di valutarne sia le varie fasi costruttive, con un particolare riguardo alle fasi iniziali individuabili, alla storia dei manufatti nota attraverso le pubblicazioni che le notizie d’archivio. Sanno considerate le intitolazioni degli edifici religiosi e lo studio dei contesti territoriali in cui sono inseriti. Le ricerche potranno utilizzare sia le fonti edite che inedite (archivi o fondi vari) sia l’osservazione stratigrafica e materiale dei singoli manufatti. Mappatura e analisi dei santi in armi e dei Santi cavalieri raffigurati negli affreschi camuni tra la fine del XIV e l’inizio del XVI sec. Analisi degli affreschi provenienti da Gorzone e conservati ai Civici Musei di Brescia e delle storia di Glisente in S.Lorenzo a Berzo Inferiore. 6 Arte – Testimonianze e reperti altomedievali Alice Leoni Arte – L’iconografia di Carlo Magno Federico Troletti 6 Toponomastica Alberto Bianchi Riccio Vangelisti 7 Tradizioni e racconti collegati alla Leggenda di Carlo Magno Carlo Cominelli 8 Aree limitrofe: Val di Sole Luciano Imperadori Aree limitrofe: Valtellina Franco Monteforte Aggiornamento di ricerca presso gli archivi di Bolzano e Innsbruck Simone Signaroli 9 Archeologa, ha collaborato per vari scavi diretti dall’Ispettore della Soprintendenza Andrea Breda in Valcamonica e nel bresciano. Da anni si sta occupando degli insediamenti altomedioevali in Valcamonica. Un suo ultimo lavoro è la pubblicazione degli scavi della rocca di Cimbergo da lei condotti. E’ uno storico dell’arte formatosi alla scuola di specializzazione sotto la guida di Francesca Flores d’Arcais. Si è occupato di studi inerenti l’utilizzo delle immagini sacre legate alle devozioni e alla paraliturgia della Settimana Santa. Ha pubblicato vari saggi di storia dell’arte di ambito bresciano e di iconografia cristiana tra cui studi inediti per un primo corpus iconografico di alcuni santi. Riccio Vangelisti è una miniera di informazioni e documentazione su vari aspetti della Valle. Il lavoro sui catasti ottocenteschi di moltissimi comuni, svolto in collaborazione con l’arch. Bianchi, lo rende indispensabile per le ricerche toponomastiche, sia per le metodologie usate che per i contenuti rilevati. Alberto Bianchi, architetto, è specialista nell’ambito della ricerca storica e cartografica e nella progettazione e gestione di sistemi georeferenziati. I lavori editi e le comunicazioni a convegni e seminari sono sempre sostenuti da una ricchezza di ricerca sul campo (sia di fonti scritte o di immagini sia di fonti orali) che li rende di grande ricchezza e attendibilità. Alla ricchezza si deve aggiungere anche un notevole acume interpretativo che permette di cogliere significati riposti e spesso cancellati nella memoria dei testimoni. La competenza specifica, oltre che dai numerosi scritti, interventi e filmati, emerge soprattutto dall’ideazione e dalla promozione del “Progetto Carlo Magno” di cui Luciano Imperadori è stato uno degli ideatori e continua ad essere il principale animatore. Il completamento che può fornire per il “versante trentino” della leggenda pare assolutamente irrinunciabile per il progetto. La capacità di fondere storia e storia dell’arte fa sì che i lavori di Franco Monteforte si segnalino sempre per la precisione dell’interpretazione e per la ricchezza documentaria. La sua conoscenza della storia della Valtellina lo ha portato spesso a contatto con la realtà storica e artistica della Valle Camonica, a collaborazioni con studiosi camuni e alla partecipazione a ricerche in zona. E’ uno specialista di testi letterari e filologia medievale e umanistica, della ricerca d’archivio sulle fonti storiche e letterarie. Il Medioevo in Valle Camonica attraverso il dato archeologico. Analisi dei ritrovamenti nel corso del Novecento e degli scavi stratigrafici degli ultimi anni. Indagine dell’iconografia di Carlo Magno e dei santi Re in Valcamonica e nelle aree limitrofe a confronto con i santi cavalieri. Esame a campione della toponomastica che, per qualsiasi via, possa ricondurre alle dominazioni longobarda e franca nonché al periodo della “ricristianizzazione” della Valle nel periodo in cui la leggenda è stata diffusa. Analisi delle leggende legate ai santi cavalieri e di rituali arcaici (ancora vivi o ricordati oppure testimoniati da documenti antichi) il cui legame con i luoghi della leggenda di Carlo Magno può essere particolarmente importante per cogliere il senso sia della leggenda in sé sia dei rituali e dei racconti collegati. Il completamento che può fornire per il “versante trentino” della leggenda tenendo, conto soprattutto del periodo di diffusione delle medesima e del ruolo di difesa dell’ortodossia anche in funzione antiebraica, pare assolutamente irrinunciabile per il progetto. Il completamento che può fornire per il “versante valtellinese” della leggenda, tenendo conto soprattutto del periodo di diffusione delle medesima e del ruolo di difesa dell’ortodossia, pare assolutamente irrinunciabile per il progetto. Ricerca archivistica a Venezia su testi della leggenda di Carlo Magno e predisposizione di un testo di presentazione e commento. La quota di rimborso è onnicomprensiva di eventuali spese sostenute. Ogni incaricato dovrà fornire entro i primi di settembre(su file): • • • • Una sintesi scritta finale del lavoro effettuato, e una prima sintesi entro maggio 2010 Un breve Report delle fasi e modalità di lavoro Un testo saggistico con fotografie e/o documenti, bibliografia ecc, tutto pronto per una pubblicazione scientifica (come da lettera di incarico) La disponibilità ad effettuare due comunicazioni: all’interno di un Convegno (settembre/ottobre 2010) e ad un corso di formazione per gli operatori (maggio/giugno 2010) 7 PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ RIUNIONI DEL COMITATO SCIENTIFICO Per fornire le linee di indirizzo e costruire momenti di sintesi LAVORO DEL GRUPPO DI STUDIO ATTIVAZIONE DEL CONTATTO CON ENTI LOCALI E SOGGETTI INTERESSATI AL PERCORSO SPETTACOLI DI CRUCIFIXUS ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DELLE GUIDE CURA DEI MATERIALI PRODOTTI FORMULAZIONE DELLE SINTESI sui testi e i materiali iconografici STESURA FINALE dei materiali di carattere pubblicitario STAMPA DEPLIANTS CONTATTI CON LE AGENZIE TURISTICHE EVENTI DI LANCIO / COMUNICAZIONE ALLE SCUOLE AVVIO DEL PERCORSO CONVEGNO PUBBLICAZIONE scientifica DIAGRAMMA TEMPORALE Mese COMITATO SCIENTIFICO e momenti di sintesi STUDIO CONTATTO ENTI LOCALI CRUCIFIXUS FORMAZIONE GUIDE CURA DEI MATERIALI SINTESI STESURA FINALE STAMPA DEPLIANTS AGENZIE TURISTICHE LANCIO / COMUNICAZIONE AVVIO DEL PERCORSO CONVEGNO PUBBLICAZIONE scientifica DICEMBRE 2009 X X GENNAIO 2010 X X FEBBRAIO MARZO X APRILE X MAGGIO GIUGNO X LUGLIO X AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE X 8