12 Venerdì 3 Giugno 2011 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Lo sfruttamento minerario risveglia nella regione autonoma i sentimenti nazionalistici La Cina e la polveriera mongola Scontri e manifestazioni contro i signori del carbone DI È ANDREA BRENTA grande due volte la Francia. Nel 2009 è diventata la prima regione produttrice di carbone del paese. Ma lo sfruttamento minerario a oltranza ha risvegliato i sentimenti nazionalistici. Così nella Mongolia interna, regione autonoma della repubblica popolare cinese, da qualche settimana si moltiplicano le manifestazioni e gli scontri, talvolta mortali. Come quello, l’11 maggio scorso, tra alcuni impiegati cinesi di una compagnia mineraria e degli allevatori mongoli. Nei giorni successivi centinaia di manifestanti sono scesi in piazza muniti di bandiere in lingua mongola che inneggiavano alla difesa delle terre e dei diritti. Queste maLe due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi autisti dei camion, appartenenti all’etnia Han (il gruppo maggioritario in Cina), secondo le testimonianze avrebbero caricato Mergen, trascinando il suo corpo per centinaia di metri. In Mongolia si moltiplicano le proteste contro lo sfruttamento minerario da parte dei cinesi nifestazioni, passate sotto silenzio dai media cinesi, hanno portato per la prima volta alla luce le rivendicazioni etniche in una regione altamente «colonizzata»: i mongoli infatti non sono che 6 milioni su una popolazione totale di 24 milioni. Tutto è iniziato lo scorso 11 maggio. Mergen, 35 anni, fa Si ispirano a Venezia i nuovi gioielli di Paloma Picasso parte di un gruppo di allevatori mongoli che cercano di impedire a un convoglio di camion di attraversare i loro pascoli per raggiungere la miniera di carbone di Jilingol. Il confronto dura tutta la giornata, sotto gli occhi della polizia locale. Verso mezzanotte, dopo averlo insultato, gli © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata I nuovi Tgv EuroDuplex possono circolare in tutta Europa Terza generazione dell’Av ferroviaria in Francia L’ Si ispira a Venezia l’ultima collezione di gioielli disegnata da Paloma Picasso per Tiffany. Un luogo importante per la figlia del celebre pittore, «una città magica, dove si mischiano il reale e l’immaginario, l’Oriente e l’Occidente», dove «la luce gioca con l’acqua» e «i passi risuonano come da nessun’altra parte» al mondo. Nella nuova collezione, che sarà in vendita quest’estate nelle 500 boutique Tiffany, si ritrovano così il movimento dell’acqua della laguna, le strisce sui pali dipinti dei pontoni, la stella a otto punte dell’orologio di piazza San Marco, le forme barocche delle innumerevoli chiese della città, i portali in ferro riccamente ornati e le lanterne sospese alle volte dei palazzi veneziani. E poi i vuoti, che nella città lagunare «sono importanti quanto ciò che è costruito», spiega Paloma, che è tra l’altro un’amante dell’architettura. Quanto ai materiali, la figlia di Pablo gioca con oro, diamanti e smalto blu. Il racconto dell’incidente e le prime foto, diffuse su alcuni blog, hanno riscaldato gli animi. Ma il 15 maggio un altro incidente mortale ha avuto luogo. La vittima questa volta è un giovane cinese di etnia Han, che si era lamentato dei fasti- di causati da una miniera: la sua auto è stata stritolata da un bulldozer durante il confronto. L’indignazione non si limita solo ai mongoli. «L’ambiente è distrutto. Quelli delle miniere credono che tutto sia loro permesso. I risarcimenti sono insufficienti», spiegano alcuni studenti cinesi a Xilinhot, città di 150 mila abitanti nel Nord della regione. Malgrado l’immensità delle steppe, le miniere a cielo aperto inquinano. E la febbre energetica degli investitori venuti da Pechino alimenta le speculazioni immobiliari. Tra i mongoli il senso di ingiustizia è palpabile. Le comunità nomadi sono state costrette a diventare sedentarie. E in una regione a rapida urbanizzazione la loro marginalizzazione economica e culturale è ormai esacerbata. alta velocità ferroviaria in Francia è alla terza generazione. Alstom sta consegnando alla Scnf 55 EuroDuplex, ultima versione del Tgv. All’esterno nulla è cambiato e il numero dei posti (509, ripartiti su due livelli) è identico. Ma la terza generazione del Tgv Duplex (la prima fu inaugurata nel 1995) prende atto dell’apertura dell’universo ferroviario alla concorrenza. EuroDuplex infatti può adattarsi alle tensioni elettriche e ai sistemi di segnalazione delle reti ferroviarie francesi, tedesche, svizzere, lussemburghesi e spagnole. Secondo Guillaume Pépy, numero uno delle ferrovie francesi, questo treno «è l’arma di Il nuovo Tgv EuroDuplex può adattarsi alle tensioni elettriche e ai Scnf per assicurare la prosistemi di segnalazione delle reti ferroviarie francesi, tedesche, pria espansione in Europa», svizzere, lussemburghesi e spagnole dove il gruppo conta di difendere la quota di mercato in pensione quest’anno. Ma dovranno restare in del 50% sui collegamenti ad alta velocità. Ma servizio per almeno altri cinque anni. quello per l’EuroDuplex è anche l’ultimo dei La società, il cui sforzo totale per gli investigrandi ordini di Sncf, che dopo il 2015 non ha menti e il rinnovamento del materiale rotabile previsto alcuna commessa chiusa. si aggira intorno al miliardo di euro all’anno, di Tutto questo obbligherà a prolungare la ducui 500-600 milioni versati ad Alstom, cerca di rata di vita del materiale esistente. Per questo fare pressioni sul governo francese. Entro metà Sncf ha ritardato l’età della pensione dei priluglio infatti dovrà essere deciso il livello degli mi Tgv, i più anziani dei quali furono messi aumenti delle tariffe percepite da Rff. in circolazione nel settembre 1981. Più volte © Riproduzione riservata rinnovati, questi treni sarebbero dovuti andare