IL CANCRO DEL COLON

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SCHEDA
PER IL PAZIENTE
Al/Alla signore/a
L CANCRO DEL COLON
I
PER EVITARLO E’ BENE NON FUMARE E MANGIARE MOLTA FRUTTA E VERDURA.
UNO DEI PRIMI SEGNALI E’ LA PERDITA DI SANGUE NELLE FECI
E’ un tumore maligno che colpisce il grosso intestino o il retto, vale a dire l’ultimo tratto dove si raccolgono le feci
prima dell’ano.
QUAL E’ LA CAUSA?
Nella maggior parte dei casi non vi sono precedenti in famiglia. Il tumore insorge in genere dopo i 50 anni, probabilmente come conseguenza di fattori alimentari e ambientali non del tutto noti.Vi sono però alcune famiglie nelle quali
il tumore si presenta più di frequente, per effetto di fattori genetici.
In casi più rari la predisposizione si trasmette dai genitori ai figli proprio come un carattere ereditario e il cancro compare
anche in età più giovane.
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?
Ci sono alcune condizioni sia genetiche sia ambientali, elencate nella tabella 1, che aumentano il rischio di cancro al colon.
Attenzione però, questo non significa che in presenza di questi fattori sia matematica la comparsa del tumore; è importante
tuttavia tenerli presente sia per modificare abitudini di vita scorrette sia per sapere se può essere utile sottoporsi a controlli regolari, per scoprire l’eventuale presenza di polipi (viene chiamato così il tessuto che cresce a partire dalla parete interna
dell’intestino e protrude nel canale) o di tumori a uno stadio precoce, quando è ancora possibile eliminarli con facilità (vedi la
tabella 2).
COSA SI PUO’ FARE PER EVITARLO?
Familiarità a parte, vi sono alcuni accorgimenti da adottare
nello stile di vita che sembra possano ridurre il rischio di
cancro del colon. Alcuni di questi sono peraltro utili da seguire anche per evitare l’insorgenza di altre malattie.
Sul versante alimentare, è consigliabile seguire una dieta
ricca in fibre, vale a dire frutta, verdura e cereali integrali, e
povera in grassi in generale, con particolare attenzione a
quelli di origine animale (formaggi, carne).
Non bisogna fumare. Infine è utile tenere d’occhio la bilancia
per mantenere (o raggiungere) il proprio peso ideale ed evitare una vita sedentaria.
COME SI MANIFESTA?
Un sintomo della possibile presenza di un tumore del grosso
intestino, che può però essere causato anche da altre malattie, è la perdita di sangue con le feci. Possono poi comparire
altri disturbi, più vaghi e meno specifici, come perdita di peso,
stanchezza, dolori addominali, cambiamento della quantità e
delle caratteristiche delle feci, sensazione di svuotamento
non completo quando ci si scarica, stimolo a defecare senza
ottenere risultato. E’ bene quindi rivolgersi al medico per
capire l’origine dei disturbi.
QUALI ESAMI SI POSSONO FARE?
Se, pur in assenza di qualsiasi sintomo, si rientra in una categoria a rischio tale per cui il medico ritiene utile programmare controlli regolari, i principali esami di screening sono:
la ricerca di sangue occulto nelle feci e l’endoscopia. Questo
esame permette di vedere la parete intestinale dell’ultima
parte del grosso intestino, il retto e il sigma (rettosigmoidoscopia) o dell’intero colon (colonscopia) tramite un tubo
inserito attraverso l’ano. In questo modo è possibile ricercare la presenza di tumori o anche di semplici polipi, che possono così essere controllati o se necessario anche asportati
durante l’esame stesso.
Queste informazioni le sono fornite dal suo medico
Il rischio sale
▲ età superiore a 50 anni
▲ presenza di polipi, anche benigni, nel colon
▲ un parente di primo grado (genitore, fratello, sorella o figlio)
che ha avuto un tumore colorettale, a qualunque età
▲ presenza di tumori in altre sedi (mammella, ovaio, utero)
▲ un parente di primo grado (genitore, fratello, sorella o figlio)
che ha avuto un tumore in altra sede (mammella, ovaio, utero)
▲ presenza di malattie infiammatorie intestinali croniche
(come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn)
▲ dieta povera in fibre e ricca in grassi
▲ consumo prevalente di derivati animali
▲ fumo
▲ attività fisica scarsa
▲ obesità
tabella 1
Il rischio scende
▼ programmazione di esami di controllo in caso di familiarità
▼ scoperta precoce e rimozione di polipi del colon
▼ dieta ricca in fibre (frutta fresca, verdura e tutti i cereali
ad alto contenuto di fibre)
▼ dieta povera in grassi, che dovrebbero rappresentare meno
del 30 per cento del totale delle calorie introdotte
▼ quantità limitate di grassi di origine animale
(carne e latticini)
▼ mantenimento del peso ideale per sesso, altezza
e costituzione fisica
▼ abbondante attività fisica
tabella 2
e dalla rivista Occhio Clinico
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