Soia - Sipcam Italia

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1
SOIA 2016
SOIA 2016
INDICE
2
INTRODUZIONE
4
Perché coltivare la soia
4
Scegliere SIPCAM ITALIA come partner
5
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
6
Dove si coltiva la soia in Italia
8
Scelta del seme
10
Scelta della varietà
14
Conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina
22
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
24
Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXI
26
Diserbo di pre-emergenza: BISMARK
28
Diserbo di post-emergenza: SIRTAKI
30
Superamento degli stress: PHOMAG
32
Gestione dell’irrigazione
34
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
36
Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FL
38
Raccolta e mappatura delle produzioni
40
STRUMENTI E APPROFONDIMENTI
42
Tabella degli investimenti
43
Cenni di agronomia
44
Le avversità della soia
46
Schede dei prodotti
48
CONTATTI
50
Organizzazione Tecnico Commerciale
50
Come contattarci
52
3
SOIA 2016
INTRODUZIONE
Perché coltivare la soia
La soia, leguminosa azotofissatrice, a basso input ed estremamente flessibile, si inserisce
perfettamente nelle rotazioni e nelle diversificazioni colturali e può rivestire un ruolo
chiave per il risultato economico delle aziende agricole soddisfacendo le necessità di
sostenibilità agronomica ed ambientale. Per questi motivi e per contribuire a ridurre la
dipendenza dalle importazioni di proteine vegetali, l’Unione Europea sta favorendo questa
coltura anche attraverso le misure nella nuova PAC come il “greening” ed i “pagamenti
accoppiati”.
L’utilizzo integrato di tecnologie sempre più all’avanguardia permette di produrre soia
migliorando in maniera significativa l’efficienza di utilizzo di tutti i fattori di produzione.
Genetica, nutrizione e mezzi di difesa efficaci e sostenibili si sposano infatti con le più
moderne tecnologie di georeferenziazione e di analisi della produttività dei suoli, al fine di
assicurare sempre raccolti di massima soddisfazione per gli agricoltori.
Scegliere SIPCAM ITALIA come partner
Sipcam italia è in grado di mettere a disposizione del mercato una squadra di veri
specialisti della soia, affinati da anni di esperienza specifica sulla coltura, della quale
conoscono le molteplici necessità agronomiche e fitoiatriche.
Anche grazie a ciò, Sipcam italia è stata in grado di realizzare e curare gli aspetti tecnici di Soia
Italia, un’associazione interamente dedicata alla
valorizzazione della coltura attraverso la collaborazione con differenti stakeholder, dal campo alle filiere
di trasformazione.
Sipcam italia è infine in grado di fornire tutte le soluzioni tecniche necessarie all’ottenimento di produzioni eccellenti, ovvero genetica, mezzi di difesa e nutrizione.
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5
PIANIFICAZIONE
DELLA PRODUZIONE
Dove si coltiva la soia in Italia
Scelta del seme
Scelta della varietà
Conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina
6
7
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
Dove si coltiva la
soia in Italia
ZONE DI
MAGGIOR PRESENZA
DELLA SOIA
La soia è una coltura con una grande adattabilità ed è in grado di produrre in condizioni ambientali molto diverse, ma temperature elevate e stress idrici prolungati possono incidere notevolmente sulle produzioni, come indicato nel grafico seguente.
Fasi del ciclo
TEMPERATURA OTTIMALE
Sviluppo vegetativo
30oc
37oc
Da inizio fioritura a primo seme
26oc
30oc
Da primo seme a maturità dei semi
26oc
35oc
100
TASSO DI SVILUPPO RELATIVO (%)
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
TEMPERATURA (oC)
La fase compresa tra l’inizio della fioritura e la formazione del primo seme è la più sensibile allo stress termico: oltre i 37oC si dimezza il tasso di sviluppo relativo. Durante la
formazione dei semi analogo effetto hanno le temperature superiori ai 40oC.
8
9
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
scelta
del seme
Il seme
certificato di
SIPCAM ITALIA
è la garanzia di un
investimento sicuro
grazie al lavoro
accurato svolto
nella riproduzione,
raccolta, pulizia
e selezione.
Alta efficienza
e controllo completo
della lavorazione
Prima di
investire,
assicurati di
aver scelto
il seme giusto!
SEGUIAMO IL SEME DALLA NASCITA
Con il sistema avanzato di “micro-sizing”, simuliamo diverse
lavorazioni del seme per scegliere il processo di lavorazione più
adatto per ciascun lotto prodotto.
Più stress più sicurezza
Oltre ai normali test di germinabilità, effettuiamo lo “stress
test” in cui si valuta l’energia
germinativa della soia in condizioni di stress che corrispondono
alle peggiori condizioni di campo.
Questo ci permette di selezionare i lotti di prodotto che hanno
maggiore forza germinativa.
La riproduzione del seme avviene nelle aziende italiane scelte e seguite dagli uomini di
SIPCAM ITALIA.
STOCCAGGIO E
CONFEZIONAMENTO
Una volta superati tutti i controlli
stocchiamo il seme in magazzini
climatizzati in attesa della lavorazione e del confezionamento.
“La scelta dei terreni e del processo colturale è la base
per produrre un seme di elevata qualità” Emilio Ferrari
10
“Avere il pieno controllo di tutte la fasi di lavorazione del seme ci permette
di dare una maggiore garanzia di qualità del prodotto” Mariarosa Cazzulani
11
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
IL NOSTRO IMPEGNO
cciabilità
Tra
ec
12
zione OGM
fre
Valore
aggiunto
nei progetti
di filiera
L’uso di seme certificato consente di operare nella legalità
e n t at a
cum
o
d
La vendita, l’acquisto e lo
scambio di sementi
non certificate è illegale.
Sono escluse da tale obbligo
solo le sementi di alcune specie
agrarie minori e quelle delle
specie ortive
Uniformità
di investimenti
e di sviluppo
La compravendita, la coltivazione
e l’utilizzo non autorizzato di varietà
tutelate è passibile di azioni legali
à
Sanit del sem
e
a germinab
Alt
ilit
à
r
ica
tif
e
e
Rispetto e
mantenimento
delle
caratteristiche
Garanzia di SIPCAM ITALIA
alità fisica
u
q
CERTIFICAZIONE ENSE
ezza gene
Pur
tic
a
e
IL SEME CERTIFICATO DI SIPCAM ITALIA SI RICONOSCE DA:
Piante sane,
massima
efficienza
produttiva
13
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
scelta
della varietà
L’ESCLUSIVA TECNOLOGIA
OPTIMAX
PRIMA SEMINA
(da fine aprile)
Semine
anticipate,
anche in terreni
difficili o con
possibili ristagni
EM235T
Tutte le nostre varietà sono anche
OPTIMAX.
Con terreni
molto fertili
tendenzialmente
argillosi
In caso di semine
ritardate o
per raccolte anticipate
In tutte
le condizioni
MITSUKO Dekabig
SECONDA SEMINA
(dopo coltura
autunno vernina)
HIROKO
Il seme conciato con tecnologia
OPTIMAX, garantisce alti livelli produttivi. Il pool di microrganismi e molecole
attive lavorano in sinergia per ottimizzare il processo di nodulazione e permette un’efficiente fissazione biologica
dell’azoto da parte della pianta, con il
conseguente aumento del potenziale
produttivo.
EIKO
CON LE
VARIETA’ OPTIMAX
RAGGIUNGI IL
MASSIMO!
NIKKO
In successione
a orzo e frumento
(anche semina su sodo
e minima lavorazione)
Composizione
della
concia con
tecnologia
OPTIMAX
RIZOBI
Batteri della specie Bradyrhizobium japonicum che entrando in simbiosi con la
radice producono i noduli responsabili della fissazione biologica dell’azoto.
LCO
Lipo-chito-oligosaccaridi, sostanze che inducono il processo di nodulazione
PENICILLI
Funghi simbionti della specie Penicillium bilaii. Rendono disponibile il fosforo
presente nel terreno, fonte energetica fondamentale per l’azotofissazione
14
15
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
Mitsuko
EM235T
Elevata potenzialità produttiva
Ottima stabilità della pianta
Ottimo vigore di partenza
Ottimo potenziale produttivo
La grande sanità della pianta fino a
maturazione permette di raccogliere
una granella di ottima qualità anche in
stagioni avverse
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia media con pubescenza
chiara. Stelo robusto e sano fino alla maturazione, internodi corti con alto numero di baccelli per nodo. Defogliazione
rapida. Resistente alle più comuni razze
di Phytophthora.
Ottima stabilità e sanità di pianta
EPOCA DI SEMINA: 1 semina
a
GRUPPO DI MATURità: 1+
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
CONSIGLI
AGRONOMICI
Consigliata per semine anticipate
Consigliata anche in ambienti difficili,
in terreni argillosi e compatti ed in
rotazione con il riso
Adatta alle tecniche
di “Agricoltura Blu”
16
Buona resistenza agli allettamenti
Utilizzo di tutta la stagione utile per
sviluppare e completare il suo ciclo
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Stelo robusto con elevato numero di baccelli nei nodi apicali.
Ampia superficie fogliare (elevato LAI).
Rapida defogliazione. Resistente alle più
comuni razze di Phytophthora.
EPOCA DI SEMINA: 1a semina
GRUPPO DI MATURità: 1+
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
CONSIGLI
AGRONOMICI
Idonea alla semina in tutti
gli ambienti, in 1ª epoca
Indicata anche per la coltivazione
ad interfila larga (60 - 75 cm)
Adatta alle tecniche
di “Agricoltura Blu”
17
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
dEKABIG
HIROKO
Eccezionale stabilità di pianta
Alta potenzialità produttiva
Ampia adattabilità pedo-climatica
ed agronomica
Sanità della pianta
EPOCA DI SEMINA: 1a semina
Elevata potenzialità produttiva
GRUPPO DI MATURità: 1+
Ottima correlazione tra ciclo di
maturità e potenzialità produttiva
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Ottimo vigore di emergenza, stelo robusto e sano con buona
fertilità per nodo. Buona dimensione del
seme. Resistente alle più comuni razze di
Phytophthora. Ottima tolleranza alla Diaporthe caulivora (cancro dello stelo).
CONSIGLI
AGRONOMICI
Idonea alla semina in tutti gli ambienti
in 1a epoca
Consigliata per tutti i tipi di terreno
e le diverse gestioni agronomiche
EPOCA DI SEMINA: 1a semina,
1a ritardata
GRUPPO DI MATURità: 1
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Apparato radicale espanso.
Elevato numero di baccelli per nodo.
Seme di medie dimensioni. Resistente
alle più comuni razze di Phytophthora.
CONSIGLI
AGRONOMICI
Consigliata in tutte le aree di
coltivazione della soia
Indicata anche per coltivazioni ad
interfila larga (60 - 75 cm)
Indicata anche per coltivazioni
ad interfila larga (60 - 75 cm)
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
18
19
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
NIKKO
EIKO
Inallettabile
Ottima stabilità della pianta
Ottima defogliazione
Ottima defogliazione
Grande potenzialità produttiva
EPOCA DI SEMINA: 1a semina,
2a semina
Ottima potenzialità produttiva
correlata alla classe di maturità
EPOCA DI SEMINA: 1a semina,
2a semina
Ampia adattabilità pedo-climatica
ed agronomica
GRUPPO DI MATURità: 1-
Seme di medie dimensioni con alto
tenore proteico
GRUPPO DI MATURità: 1-
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia media con pubescenza
marrone/marrone chiaro. Stelo robusto.
Defogliazione rapida. Resistente alle più
comuni razze di Phytophthora.
CONSIGLI
AGRONOMICI
Consigliata in tutte le aree
di coltivazione della soia sia in
1a semina che in 2o raccolto
Indicata per aziende che intendono
raccogliere precocemente o nel caso
di semine ritardate
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
20
CARATTERISTICHE
Pianta di taglia media con pubescenza
marrone/marrone chiaro. Stelo robusto
e sano. Alto contenuto di proteine nel
seme. Resistente alle più comuni razze di
Phytophthora.
INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42
CONSIGLI
AGRONOMICI
Ideale per migliorare la produttività
del secondo raccolto
Ottima per raccolte precoci
o per chi effettua semine ritardate
Indicata per la coltivazione ad interfila
ristretta (28 - 30 cm)
Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu”
21
SOIA 2016
PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE
conoscenza del terreno
e preparazione del
letto di semina
come preparare il letto di semina?
La soia si adatta a varie intensità di preparazione del letto di semina, purchè sia garantita
una buona circolazione di aria nel terreno, determinante per una corretta attività azotofissatrice.
Tenendo in considerazione le caratteristiche pedologiche e l’andamento meteorologico,
la scelta del più appropriato metodo di semina è legato a:
qual è il terreno ideale per coltivare la soia?
A parità di altre condizioni, il potenziale produttivo della soia è determinato dalle caratteristiche del suolo in cui essa viene coltivata. In particolare, all’interno di uno stesso appezzamento, la struttura fisica (tessitura) del terreno costituisce una fonte determinante
della variabilità della resa.
Creazione E/O
mantenimento
della struttura
porosa
del suolo
Conservazione
della dotazione
idrica
nel suolo
Gestione
delle malerbe
SCELTE DI GESTIONE AGRONOMICA EFFETTUABILI DOPO LA
MAPPATURA DEL terreno
Scelta degli appezzamenti (o parte di essi) più idonei alla coltivazione
Approfondimenti analitici chimico-fisici con campionamenti del terreno
in aree a diversa tessitura
Adozione di tecniche di mitigazione di eventuali parametri limitanti la produzione
(es. utilizzo di tecniche conservative, apporto differenziato di ammendanti,
colture di copertura per migliorare il contenuto di sostanza organica)
Valutazione del fabbisogno irriguo “tarato” su aree con minor riserva idrica
22
SCELTA DEL METODO DI SEMINA
Sono disponibili strumenti per la rilevazione in continuo della tessitura tramite
misura della conducibilità elettrica (vedi foto sotto), che restituiscono mappe grafiche da
cui si possono operare scelte di gestione agronomica specifiche anche per la soia.
SU Terreno lavorato
La semina avviene su terreno lavorato a profondità variabile. Si effettua
nei casi in cui è necessario ricreare
la struttura porosa del suolo e per
una gestione mirata delle malerbe.
SU Strip till
La semina avviene su strisce lavorate con apposita attrezzatura che
smuove il terreno a media profondità (20-25 cm) per una larghezza
di 15-25 cm lasciando indisturbato
l’interfila. Permette di ridurre i costi di lavorazione e contribuisce ad
aumentare il contenuto di sostanza
organica del terreno.
Semina diretta
(su sodo o minima lavorazione)
La semina si effettua con seminatrici dedicate su terreno sodo o
dopo una minima preparazione superficiale. Permette di ridurre i costi di lavorazione e contribuisce ad
aumentare il contenuto di sostanza
organica del terreno.
23
PREPARAZIONE
DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXI
Diserbo di pre-emergenza: BISMARK
Diserbo di post-emergenza: SIRTAKI
Superamento degli stress: PHOMAG
Gestione dell’irrigazione
24
25
SOIA 2016
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
UMOSTART G MAXI è l’inoculo di rizobi formulato su base fertilizzante starter che
fornisce alla soia l’energia per insediarsi rapidamente e avere un’abbondante nodulazione. La base fertilizzante organo minerale favorisce un rapido e vigoroso sviluppo
delle radici, i rizobi specifici per la soia infettano le radici aumentando il potenziale di
azotofissazione e altri rizobi presenti nel formulato si sviluppano in prossimità delle radici
promuovendo lo sviluppo della piantina.
Promuove un rapido affrancamento
e sviluppo della coltura
26
Permette un rapido e
vigoroso sviluppo delle radici
EMERGENZA
RAPIDA ED
UNIFORME
Aumenta l’attività
di azotofissazione della pianta
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
Stadio V4
1a trifogliata
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
emergenza
Stadio VC
MODALITà D’IMPIEGO
15-20 Kg/ha
Applicato con microgranulatori
al momento della semina
Stadio VE
Semina
umostart® g maxi
Concimazione e
nodulazione
UMOSTART G MAXI
Vantaggi dell’utilizzo
di UMOSTART G MAXI
27
SOIA 2016
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
Diserbo di pre-emergenza
BISMARK
VANTAGGI DELLA STRATEGIA
BISMARK + SONG 70 WDG
Spettro d’azione completo CONTROLLA
TUTTE LE
INFESTANTI!
Controlla la flora di sostituzione
compreso Abutilon, Bidens e Acalifa
Controlla anche Amaranto resistente
BISMARK è il nuovo erbicida a base di clomazone e pendimetalin in formulazione di sospensione di microcapsule con tecnologia MICROPLUS® ideale per il controllo delle
infestanti della soia in pre-emergenza.
Non causa stress alla soia
Previene l’insorgenza di resistenze
grazie a tre diversi meccanismi d’azione
28
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
Stadio V4
1a trifogliata
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
emergenza
Stadio VC
MODALITà D’IMPIEGO
BISMARK - 2 - 2,5 L/ha
SONG 70 WDG - 0,15 - 0,25 kg/ha
Stadio VE
Semina
bismark®
+ song® 70 wdg
BISMARK in strategia con SONG 70 WDG controlla tutte le infestanti compresa la flora
di sostituzione e non causa stress alla soia.
29
SOIA 2016
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
Diserbo di
post-emergenza
SIRTAKI
VANTAGGI DELL’IMPIEGO DI
SIRTAKI IN POST-EMERGENZA
SIRTAKI è il nuovo erbicida a base di clomazone in formulazione di sospensione di microcapsule con tecnologia MICROPLUS® autorizzato e selettivo anche in post-emergenza della soia.
Non causa alcun stress alla soia
30
Nuovo meccanismo d’azione disponibile nel
post-emergenza gruppo HRAC F3
Controlla
le nascite scalari
di abutilon e
graminacee
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
Stadio V4
1a trifogliata
Stadio V2
prime foglie vere
cotiledoni
Stadio V1
sirtaki®
Stadio VC
emergenza
Stadio VE
Semina
MODALITà D’IMPIEGO
0,3 L/ha
In miscela con erbicidi
di post-emergenza
ad azione fogliare.
Controlla le nascite scalari di Abutilon
e graminacee
31
SOIA 2016
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
Superamento
degli stress
PHOMAG
Vantaggi dell’impiego
di PHOMAG
Rapido superamento dello stress da
diserbi poco selettivi
Stimola la fotosintesi e l’azotofissazione
Aiuta il recupero della pianta
dopo stress abiotici
PHOMAG è un concime fogliare a base di fosforo e magnesio che, aggiunto alla miscela
di erbicidi ad azione fogliare di post-emergenza accelera il recupero delle piante,
agendo sul ripristino dell’attività fotosintetica e dell’azotofissazione.
32
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
1a trifogliata
Stadio V4
phomag
Rapido assorbimento ed azione immediata
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
Stadio VC
emergenza
Stadio VE
Semina
MODALITà D’IMPIEGO
3-3,5 L/ha
Applicato con erbicidi
ad azione fogliare
ACCELERA LO
SVILUPPO DELLA
PIANTA
33
SOIA 2016
PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE
gestione
dell’irrigazione
I VANTAGGI DI IRRIGARE LA SOIA
Evitare stress idrici nella fasi di formazione e
sviluppo dei baccelli
LA SOIA
IRRIGATA
PRODUCE
DI PIU’
Ridurre al minimo le perdite di produttività
potenziale
La fissazione biologica dell’azoto dipende da una buona dotazione idrica del terreno e
cala in situazioni di stress radicale che precedono quello valutabile sulla chioma. Scegliere
il giusto momento irriguo ed il volume di adacquamento risulta determinante per produrre con efficienza evitando inutili sprechi.
34
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
Stadio V4
1a trifogliata
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
Stadio VC
emergenza
Stadio VE
Semina
I sistemi di monitoraggio dell’umidità del suolo (vedi foto sotto) permettono di valutare il
contenuto idrico del terreno in relazione alle soglie di stress per l’apparato radicale della
pianta e di intervenire prima che lo stress sia visibile nella parte aerea.
35
DIFESA
DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FL
Raccolta e mappatura delle produzioni
36
37
SOIA 2016
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
Insetti ed acari
SPARVIERO E MATACAR FL
PROTEZIONE
COMPLETA DA
ACARI E INSETTI
MATACAR FL è l’acaricida che previene i danni del ragnetto rosso sulla soia. In presenza
di nottue e cimici SPARVIERO costituisce la soluzione ideale.
38
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
3a trifogliata
Stadio V4
1a trifogliata
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
Stadio VC
emergenza
Perfetta copertura della superficie
trattata grazie alla tecnologia MICROPLUS
Stadio R5, R6
Rapido effetto abbattente
sviluppo baccelli
Raggiunge facilmente gli acari grazie
alla sua attività translaminare sulle foglie
Stadio R3, R4
Ampio spettro d’azione su
insetti dannosi per la soia
fioritura
Rapido effetto abbattente
che interrompe l’infestazione
Stadio R1, R2
Elevata efficacia contro
nottue defogliatrici e cimici
MATACAR FL - 20 ml/hl
Alla comparsa delle prime forme
mobili di acari
sparviero®
e matacar® fl
Elevata efficacia contro uova
e larve di acari
Stadio VE
Vantaggi dell’utilizzo
di SPARVIERO
Semina
Vantaggi dell’utilizzo
di MATACAR FL
MODALITà D’IMPIEGO
SPARVIERO - 15-25 ml/hl - 150 ml/ha
All’inizio dell’infestazione
di larve defogliatrici e/o cimici
39
SOIA 2016
DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA
raccolta e mappatura
delle produzioni
Vantaggi della mappatura
delle produzioni
Valutare le rese produttive
di ogni singolo appezzamento
Scegliere le zone più adatte alla coltivazione
La raccolta si effettua quando la coltura si presenta quasi completamente defogliata.
E’ consigliabile che l’ umidità dei semi non scenda al di sotto del 13%, un’umidità inferiore
potrebbe provocare perdite di produzione dovute all’apertura dei baccelli per effetto
della barra falciante. Nell’arco della giornata la trebbiatura dovrebbe essere eseguita evitando le prime ore del mattino che presentano maggiore umidità.
Adottare tecniche di gestione agronomica
idonee anche per le aree meno vocate
40
maturazione completa dei baccelli
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
Stadio R3, R4
fioritura
Stadio R1, R2
3a trifogliata
1a trifogliata
Stadio V4
EPOCA DI RACCOLTA
a coltura defogliata
con umidità dei baccelli tra 20 e 13 %
Stadio V2
prime foglie vere
Stadio V1
cotiledoni
Stadio VC
emergenza
Stadio VE
Semina
La raccolta può essere monitorata in continuo attraverso dispositivi installati sulla
mietitrebbia in grado di rilevare la produzione istantanea di granella e la relativa
umidità e possono fornire mappe di produzione utili nella pianificazione agronomica.
misura LA
PRODUZIONE
DELLA TUA SOIA
IN OGNI TERRENO
41
SOIA 2016
2
3
4
5
6
SOIA 2016
STRUMENTI E
APPROFONDIMENTI
45
50
70
75
-
-
71,4
66,6
-
55,5
44,4
37,0
-
50,0
40,0
33,3
47,5
35,7
28,5
23,8
44,4
33,3
26,6
22,2
NO
piante su
10 metri
di fila
Impianto
di semina
500,0
333,2
250,0
166,5
31,7
28,6
-
-
142,8
8
27,7
25,0
-
-
125,0
9
24,7
22,2
-
-
111,0
10
22,2
20,0
-
-
100,0
11
20,2
18,2
-
-
91,0
12
18,5
16,7
-
-
83,4
13
15
16
17
18
17,7
15,9
14,8
13,9
13,1
12,3
15,4
14,3
13,3
12,5
-
-
-
-
14,7
-
-
-
-
-
-
-
77,0
Distanza
sulla fila cm 4
Piante/ mq 56
Distanza
sulla fila cm 5
Piante/ mq 44
Distanza
sulla fila cm 6
Piante/ mq 37
Distanza
sulla fila cm 2,5
Piante/ mq 53
66,5
Distanza
sulla fila cm 3
Piante/ mq 44
58,8
55,5
19
-
-
-
52,5
20
-
-
-
50,0
6,17
4500
5,49
5000
4,94
5500
4,49
6000
4,12
6500
3,8
4000
4,85
4500
4,31
5000
3,88
5500
3,53
6000
3,23
6500
2,98
4000
4,08
4500
3,63
5000
3,26
5500
2,97
6000
2,72
6500
2,51
4000
5,84
4500
5,19
5000
4,67
5500
4,25
6000
3,89
6500
3,6
4000
4,85
4500
4,31
5000
3,88
5500
3,53
6000
3,23
6500
2,98
4000
4,19
4500
3,72
5000
3,35
5500
3,05
6000
2,79
6500
2,58
Semina a 75 cm
71,4
62,5
4000
Semina a 45 cm
200,0
7
14
42
Numero di semi per mq
distanza in cm
tra le file
Sacchi per ettaro
(da lb 50)
Distanza
in cm
sulla fila
Semi per Kg
(scritto sul sacco)
TABELLA DEGLI INVESTIMENTI
Distanza
sulla fila cm 3,5
Piante/ mq 38
43
SOIA 2016
strumenti e approfondimenti
44
Maturazione
del seme
In questo periodo la pianta accumula nei baccelli molta sostanza
secca, inizia il riempimento dei
semi nella parte basale e raggiunge il suo sviluppo massimo. L’azotofissazione dei noduli comincia a
decrescere. Le foglie cominciano
ad ingiallire perché trasferiscono
nei semi gran parte delle loro
sostanze. L’assorbimento degli
elementi nutritivi e tutti i movimenti delle sostanze di riserva
nei vari organi della pianta richiedono una grande quantità
di acqua. Evitare perciò qualsiasi
stress, in particolare la mancanza
d’acqua, praticando se possibile,
interventi irrigui. In questo periodo perdite traumatiche di parte
delle foglie provocano riduzioni fino al 60% della potenzialità
produttiva. Stress idrico, insetti,
eventi atmosferici che riducano
il numero delle foglie o la potenzialità delle stesse portano una
diminuzione del numero di baccelli per pianta o del numero di
semi nei baccelli e del loro peso
specifico. In queste fasi è importantissima l’attività di “scouting”
per verificare l’eventuale presenza di parassiti e patogeni e pianificare interventi, qualora le soglie
di danno lo consiglino. Utilizzare
SPARVIERO per il controllo
delle nottue defogliatrici e MATACAR FL per il controllo degli
acari (vedi pag. 38).
La pianta raggiunge la maturazione fisiologica: ha quasi completato l’accumulo di sostanza secca
nei semi e comincia a perdere
umidità e foglie. In questa fase
continuando la nostra attività di
“scouting” potremmo verificare
eventuali presenze di parassiti:
cimice verde Nezara viridula (vedi
pag. 46) insetto probabilmente
riscontrato o riscontrabile anche nelle fasi precedenti (R4…
R6). In questa fase, la seconda
generazione non provoca gravi
danni sulla produzione ma incide
o può incidere sulla qualità del
prodotto. La cimice con l’apparato pungente-succhiante, inietta
liquidi tossici che trasmettono un
sapore sgradevole ai semi. L’insetto è presente da fine maggio
fino a novembre (due generazioni) e può essere controllata con
SPARVIERO (vedi pag. 38). In
particolari situazioni di stress
potremmo verificare eccezionalmente la presenza di sindrome
del fusto verde (vedi pag. 47).
maturazione completa dei baccelli
Si consiglia di iniziare la raccolta
quando la coltura è quasi completamente defogliata, tenendo
d’occhio la perdita di umidità per
trebbiare a tempo debito: non
aspettare troppo perché un’umidità al di sotto del 13% potrebbe
provocare elevate perdite dovute
all’apertura dei baccelli per effetto della barra falciante, rottura
dei semi negli organi battitori
(impurità). Per ridurre al minimo
le perdite alla raccolta, regolare la velocità di avanzamento e
dei suoi organi in movimento.
Nell’arco della giornata la trebbiatura dovrebbe essere eseguita
durante le ore centrali, quando la
coltura è asciutta
Stadio R8
formazione e completamento del seme
Raccolta
Stadio R5, R6
sviluppo baccelli
fioritura
1a trifogliata
prime foglie vere
3a trifogliata
La pianta sviluppa una nuova foglia ogni 4-5 giorni fino alla fase
V5, e successivamente una ogni 3
giorni. Si registra un rapido accrescimento della pianta e un rapido
sviluppo dell’apparato radicale,
in particolare nei primi 15 cm di
terreno. Allo stadio V2 cominciano ad essere visibili i primi noduli
del Bradyrhizobium japonicum, ma
la loro capacità azotofissatrice
comincia ad esplicarsi più tardi,
nelle fasi V4 e V5. In queste fasi
è importante verificare l’azione
azotofissatrice dei noduli (incidendo gli stessi dovremmo verificarne un colore rosso intenso).
Intervenire con fertilizzanti azotati qualora la nodulazione fosse
assente o insufficiente. In questo
periodo all’ascella di ogni foglia
sono presenti gemme dormienti,
ognuna delle quali è in grado di
sostituirsi alla gemma apicale se
per un qualsiasi motivo esterno questa venisse a mancare. È
questa una caratteristica molto
importante nel caso di danni da
grandine, da animali (lepri) o da
interventi errati. Nel caso in cui
non sia stato effettuato il controllo delle infestanti in pre-emergenza, entro la fase V4 può essere
utilizzato SIRTAKI in aggiunta
ad erbicidi fogliari. SIRTAKI
oltre ad essere perfettamente
selettivo sulla coltura permette
di prolungare l’efficacia del diserbo (vedi pag. 30). In aggiunta
ai diserbanti utilizzati miscelare
PHOMAG che garantisce la funzione anti-stress (vedi pag. 32).
Stadio V2
Con l’espansione delle prime
foglie vere unifogliate, comincia l’autonomia di assimilazione.
Qualora in particolari situazioni,
terreni limosi, piogge battenti
avessero determinato la formazione di crosta, passaggi con
arieggiatori o rompi crosta riducono l’eccesso di umidità e favoriscono la circolazione dell’aria
nel terreno promuovendo una
pronta crescita e successivamente un miglior funzionamento del rizobio. In questa fase
UMOSTART G MAXI continua a rilasciare fosforo e microelementi nella soluzione circolante
favorendo la rapida espansione
dell’apparato radicale prima che
si instauri la competizione con
l’apparato fogliare; si ottiene così
la migliore conformazione della
pianta che sarà in grado di esprimere la massima potenzialità
produttiva. Nel caso in cui non sia
stato effettuato il controllo delle
infestanti in pre-emergenza, in
queste fasi può essere utilizzato
SIRTAKI in aggiunta ad erbicidi
fogliari. SIRTAKI oltre ad essere
perfettamente selettivo sulla coltura permette di prolungare l’efficacia del diserbo (vedi pag. 30)
cotiledoni
emergenza
Crescita
della pianta
Stadio V1
Il seme germogliato spinge i cotiledoni fuori dal terreno. Una
volta raggiunta la luce i cotiledoni
si aprono, espongono la gemma
apicale all’azione stimolante della luce e, con le loro sostanze di
riserva, soddisfano i fabbisogni
nutritivi delle giovani piante per
i primi 7-10 giorni. La perdita o
il danneggiamento di uno dei due
cotiledoni non influisce sullo sviluppo della piantina. La perdita
di entrambi i cotiledoni, pur non
compromettendo la validità della
pianta, riduce fino al 20% la capacità produttiva.
Cotiledoni
e prime foglie vere
Stadio VC
La soia ben si adatta alle lavorazioni ridotte, alle minime lavorazioni fino alla semina diretta. La
profondità di semina deve essere
compresa tra i 2,5-4 cm. Non
bisogna superare questo livello
perché con profondità eccessive
diminuisce la capacità del seme di
portare in superficie i due cotiledoni e di rompere l’eventuale
crosta. Inoltre il terreno si scalda più rapidamente in superficie,
favorendo la germinazione del
seme. L’utilizzo di UMOSTART
G MAXI in questa fase permette uno sviluppo radicale ed una
pronta emergenza quando normalmente le temperature sono
ancora basse (vedi pag. 26). Gli
investimenti debbono essere
quelli consigliati per la varietà o
le varietà scelte (vedi pag. 14).In
questa fase è importante eseguire il diserbo di pre-emergenza
con BISMARK e SONG 70
WDG che permette il controllo
completo della flora infestante e
consente fin da subito di ridurne
la competizione con la soia mantenendo la perfetta selettività sulla coltura (vedi pag. 28).
Stadio VE
emergenza
Semina
SEMINA
Stadio V4
Fasi fenologiche e pratiche colturali
Stadio R1, R2
Inizio della fioritura in uno dei
6-7 nodi basali, che prosegue poi
sia verso l’alto che verso il basso.
In questa fase la pianta possiede
circa il 50% del numero delle foglie finali ed è circa la metà del
suo sviluppo in altezza. Dal periodo R2 ha inizio un rapido accumulo di sostanze nutritive e di
riserva. Anche l’attività di azoto
fissazione dei noduli raggiunge il
massimo. Fenomeni di stress (eccesso di umidità, grandine, carenze nutrizionali, temperature elevate, sbalzi termici, allettamenti)
possono provocare elevati aborti
floreali che la pianta è in grado di
compensare con l’emissione di
nuovi fiori. Evitare, se possibile,
tutte le condizioni di stress alla
coltura, tenendo presente che un
aborto del 50% dei fiori è normale. In questo caso un intervento
irriguo favorirebbe l’eventuale
emissione di nuovi fiori.
Formazione
del seme
Stadio R3, R4
CENNI DI AGRONOMIA
Fioritura
45
SOIA 2016
strumenti e approfondimenti
LE AVVERSITà DELLA SOIA
Acari, insetti e malattie fungine
Ragnetto rosso (Tetranychus urticae) e giallo (Panonychus spp., Eotetranychus spp.)
Sono tra i più pericolosi fitofagi della soia. Questi acari polifagi attaccano generalmente la soia, ai margini
degli appezzamenti, in prossimità di capezzagne e fossi aziendali. Gli attacchi sono frequenti in estate (già
a partire da giugno), favoriti infatti da elevate temperature e da scarsa piovosità. I danni più evidenti si notano sulle foglie che mostrano dapprima piccole macchie decolorate che confluiscono, col protrarsi dell’
attacco, fino a necrotizzare. I ragnetti infestano la pagina inferiore della foglia e, certe volte, anche i baccelli. I danni si manifestano con intense depigmentazioni delle pagine fogliari, che causano disseccamenti
con cadute precoci. In pieno campo questo fitofago è in grado di compiere 8-12 generazioni ogni anno.
Cancro dello stelo (Diaporthe phaseolarum var. caulivora)
L’agente del cancro dello stelo è il fungo Diaporthe phaseolarum var. caulivora, la cui forma imperfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è ben identificabile per le lesioni cancerose, di
colore rossastro, localizzate in corrispondenza delle cicatrici del picciolo fogliare. Le lesioni
si localizzano normalmente alla base della pianta e non superano mai i primi 6-8 nodi. Il
periodo di maggiore suscettibilità: da V3 a R6. Le condizioni per lo sviluppo del fungo sono:
la presenza del fungo in coltivazioni precedenti, temperature di 20°-22°C, umidità elevata.
Tra le profilassi da adottare: seme sano certificato; avvicendamenti colturali ampi, varietà
tolleranti ed epoche di semina.
Avvizzimento dello stelo e dei baccelli
(Diaporthe phaseolarum var. sojae)
È questa una sindrome che si trova frequentemente su soia, soprattutto in una fase avanzata del
ciclo colturale (da R5 a R8), quando le piante iniziano la maturazione. L’agente del cancro
dell’avvizzimento dello stelo e dei baccelli è il fungo Diaporthe phaseolarum var. sojae, la
cui forma imperfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è spesso confusa con il cancro
dello stelo. In realtà, esistono elementi distintivi. Per prima cosa gli organi colpiti: mentre il
cancro dello stelo dà alterazioni solo sul fusto, qui vengono colpiti anche semi e baccelli. Le
condizioni per lo sviluppo e la profilassi sono del tutto simili a quella del cancro dello stelo,
ma in particolari situazioni di stress di carenze nutrizionali (soprattutto potassio) o carenze
idriche i danni sulla produzione possono essere consistenti.
Cimice Verde (Nezara viridula)
Marciume (Phytophthora megasperma var. sojae)
È una cimice polifaga in cui gli adulti sono tipiche cimici con forma pentagonale di colore verde chiaro; le neanidi sono nere punteggiate di bianco mentre le ninfe sono verdastre ma con una maculatura
arancio-giallognola con la zona dorsale bianca e nerastra. La cimice è dotata di apparato pungente-succhiante, con cui inietta, nei vegetali di cui intende nutrirsi, liquidi tossici. Il danno si manifesta sulle foglie,
sui baccelli e sui semi. Le punture si evidenziano con necrosi localizzate e disseccamenti. Le cimici
svernano come adulti e le neanidi compaiono a fine maggio e resistono poi fino a novembre. Compie 2
generazioni l’anno.
È una delle più gravi e distruttive malattie della soia ed è legata a condizioni di elevata e persistente umidità del terreno. Agente della malattia è la Phytophthora megasperma var. sojae, il
fungo richiede per crescere, riprodursi e diffondersi grandi volumi di acqua e temperature
tra i 25° e i 28°C. Se l’attacco è precoce, le piante avvizziscono e muoiono rapidamente;
più lento e non sempre letale è invece l’attacco su piante adulte. Le zoospore, raggiunte le
radici, penetrano nei tessuti radicali e successivamente sullo stelo, formando lesioni brunastre. Alla gravità della malattia concorrono spesso altri funghi, quelli del marciume radicale
(Pythium, Fusarium, Rhizoctonia). Per il controllo ci si affida alle varietà resistenti, la resistenza
però, non è carattere assoluto.
Nottue defogliatrici (Helicoverpa armigera)
Rizottoniosi (Rhizoctonia solani)
Le infestazioni delle coltivazioni di soia accertate nelle ultime annate sono riconducibili sostanzialmente
ai lepidotteri nottuidi Helicoverpa (=Heliothis) armigera e, in minore misura, a Pyrrhia umbra. Helicoverpa
armigera è un nottuide ampiamente diffuso in quasi tutto il mondo. È polifago ed è noto per arrecare
consistenti danni alle coltivazioni di mais e di cotone e, soprattutto nelle aree mediterranee, di pomodoro, carciofo, cucurbitacee. In Italia l’insetto è stato segnalato nelle regioni del nord solo negli ultimi anni.
È polifago, potendosi sviluppare a carico di diverse specie coltivate e spontanee. I danni sono causati
dalle larve che compiono erosioni su vari organi verdi delle piante. Si osservano ampie erosioni delle
lamine fogliari, ma anche corte e irregolari gallerie in fusti erbacei e baccelli. Su soia in particolare è in
grado di arrecare danni sui baccelli in fase di sviluppo. Alle nostre latitudini, l’insetto è in grado di compiere una o due generazioni all’anno, con svernamento nel terreno allo stadio di crisalide. I voli si registrano
in media tra maggio e luglio ed eventualmente anche a fine agosto-settembre.
Piralide Defogliatrice (Udea ferrugalis)
Lepidottero polifago, infesta piante spontanee, piante orticole (insalate, radicchi, sedano, cardo, ecc..)
e piante industriali quali soia e barbabietola. L’adulto è una piccola farfalla di colore giallo - bruno. Le
larve sono di colore verdognolo, con capo giallastro. Il danno si manifesta sulle foglie ed è determinato
dall’azione trofica delle larve che rodono la pagina inferiore scheletrizzandola. L’adulto compie più generazioni all’anno (quattro). In caso di presenza di una massiccia quantità di larve si eseguono trattamenti
impiegando formulati commerciali a base di piretroidi, esteri fosforici, purché registrati su soia.
Vanessa del cardo (Cynthia cardui)
Lepidottero diffuso globalmente. Le larve vivono abitualmente a spese delle carduacee coltivate e
spontanee, ma occasionalmente possono attaccare la soia. Le larve divorano gran parte del lembo fogliare rispettando solo le nervature più grosse. Solitamente si trovano nelle parti perimetrali degli appezzamenti, in prossimità degli incolti. Nei casi più gravi le piante vengono scheletrizzate.
La forma più comune di rizottoniosi è quella che si manifesta come cancro bruno-violaceo
della radice e dello stelo. Il patogeno responsabile della malattia è un microrganismo comune nel terreno, Rhizoctonia solani, il cui sviluppo è favorito da condizioni climatiche
caldo-umide. Sono più frequenti gli attacchi nel primo periodo vegetativo (da VE a V4), e
normalmente sono colpite chiazze di piante dove c’è ristagno idrico. Le misure di controllo
sono essenzialmente agronomiche: terreni ben drenati, apporti nutrizionali adeguati e seme
sano certificato.
Sclerotinia (Sclerotinia sclerotiorum)
La sclerotinia è provocata dal fungo Sclerotinia sclerotiorum, un microrganismo polifago, in grado di
attaccare oltre la soia, girasole, colza e numerose piante orticole. Il fungo vive nel terreno,
ove può conservarsi allo stato latente anche per diversi anni. I sintomi compaiono di norma
nello stadio compreso tra la piena fioritura e l’inizio della formazione dei baccelli. Il sintomo
più tipico di questa malattia è la presenza sulle parti di pianta colpite dal fungo di sclerozi
scuri, duri, ricoperti da un micelio bianco. Le lesioni marcescenti impediscono il trasporto
dell’acqua e delle sostanze nutritive alle foglie, con conseguente dissecamento. La sclerotinia colpisce con maggiore frequenza la soia coltivata in zone umide ed è favorita da abbassamenti termici. Le misure di difesa sono di tipo agronomico: ampie rotazioni, riduzione
degli stress, scelta di seme sano certificato, investimenti adeguati e controllo delle infestanti,
ricordando che Chenopodium spp. e Amaranthus spp. possono essere pianta ospite del fungo.
Altre malattie fungine
Peronospora (foto a fianco) - L’agente responsabile è Peronospora manshurica, il
periodo di maggiore sensibilità delle piante è in fase da V3 a R1. Pur essendo la malattia
oramai largamente diffusa, i danni che arreca non sono mai stati tali da giustificare una lotta
diretta; valgono le buone pratiche agronomiche sopracitate.
Alternariosi - Gli agenti patogeni sono miceti presenti ovunque in natura appartenenti al genere Alternaria. Le fasi di maggiore pericolo sono quelle che vanno da R5 a R8.
Trattandosi di una malattia a comparsa tardiva e poco dannosa alla produzione non sono
previsti specifici interventi di lotta.
Sindrome del Fusto Verde
I sintomi, espressione di una causa ancora da determinare, sono rilevabili nelle fasi prossime alla
maturazione; tuttavia possono essere notati già all’inizio dello sviluppo dei semi (stadio R5).
Nelle fasi finali del ciclo le foglie delle piante colpite, anziché andare in senescenza, ingiallire
e cadere, permangono verdi sul fusto. Le piante con sintomi sono distribuite tipicamente
a chiazze, più spesso nelle fasce periferiche e nelle colture molto infestate da malerbe,
condizioni queste compatibili con patogeni trasmessi dainsetti. Le modificazioni morfo-fisiologiche osservate sulle piante, oltre alla persistenza di foglie verdi alla maturazione, sono:
fusto verde sino alla maturazione ed ingrossato, aspetto bolloso delle lamine fogliari con
ispessimento dei tessuti, incremento del numero dei baccelli spesso contenenti un solo
seme, disforme distribuzione dei baccelli lungo il fusto con maggiore fertilità dei nodi apicali,
semi piccoli spesso di cattiva qualità e marcescenti.
46
47
SOIA 2016
strumenti e approfondimenti
SCHEDE Dei PRODOTTi
sirtaki
Composizione
CLOMAZONE 360 g/L
Formulazione
SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE
N° registrazione
16363 del 26-03-2015
Meccanismo d’azione
Codice HRAC F3
Confezioni
1 L (x10)
umostart g maxi
phomag
Composizione
Composizione
NP 7-35 su matrice organica contenente i rizobi
Bradyrhizobium japonicum,
Rhizobium meliloti e Rhizobium leguminosarum bv. viciae
Anidride fosforica (P2 O5) totale 30,3%
+ Ossido di Magnesio (Mg O) 7%
Formulazione
Formulazione
LIQUIDA
Microgranulare (ø 0,6 mm)
Densità
Densità
1,42 Kg/L
0,8 Kg/L
PH
PH
2 ± 0,5
5
Confezioni
Confezioni
5 L (x 4)
10 Kg
sparviero
bismark
Composizione
Composizione
CLOMAZONE 55 g/L
+ PENDIMETALIN 275 g/L
Lambda-cialotrina 100 g/L
Formulazione
Formulazione
Sospensione di microcapsule
SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE
N° registrazione
N° registrazione
13451 del 15-07-2011
16364 del 1-04-2015
Meccanismo d’azione
Meccanismo d’azione
Codice IRAC 3A
Codice HRAC F3 K1
Confezioni
Confezioni
1 L (x10)
1 L (x10); 5 L (x4); 10 L (x2)
matacar fl
song 70 WDG
48
Composizione
Composizione
Metribuzin 70%
Exitiazox 257 g/L
Formulazione
Formulazione
Microgranuli idrodispersibili
Pasta liquida
N° registrazione
N° registrazione
15499 del 31-07-2012
7700 del 02-02-1989
Meccanismo d’azione
Meccanismo d’azione
Codice HRAC C1
Codice IRAC 10A
Confezioni
Confezioni
0,250 Kg (x18); 0,500 Kg (x20)
0,2 L (x10)
49
SOIA 2016
CAPO AREA
GIORGIO BIANCHI
349.13.08.833
PV - AL - VC - NO - VB
DARIO DAVITE
346.33.04.236
LC - VA - CO - MI - MB
AGRIFLOWERS SAS
di MATTEO LOCATELLI
346.98.14.004
CR - LO - BS
GIANPIETRO PONZONI
335.58.51.553
AT - CN - TO - BI - AO
AGRISTORE S.R.L.
011.97.22.413
PC
DAVIDE VITALI
347.12.67.681
CAPO AREA
CARLO BOICELLI
335.64.17.995
MN
MARCO RONCONI
SAMUELE TIRELLI
GIORGIO GUERNIERI
335.74.57.690
335.74.55.119
335.74.87.726
BL – TV – VE est
Adriano Dall’Est
333.12.56.584
PN
ALBERTO BRAGHIN
348.44.21.617
PD - VE Ovest
Giovanni Pierobon
335.56.49.008
335.78.31.700
ro
SERGIO PIZZO
UD - GO
Lorenzo Piva
348.44.06.355
VR - VI
Alberto Marangon
davide danieli
348.37.13.012
393.95.22.378
cAPO AREA
CLAUDIO BERNARDONI 342.37.42.863
MO - BO - RE - PR
ALESSIO CORAZZA
347.31.67.222
FE - RA
AGRI-LEADER SAS
di STEFANO MANFRIN
335.76.27.491
LI - PI - PT - MS LU - GR
Massimiliano Farnesi
346.50.19.996
Organizzazione
tecnico
commerciale
50
51
SOIA 2016
CONTATTI SEDE
Via Sempione, 195 - 20016 Pero (Milano)
Tel. 02 353 78400
[email protected]
Customer Service
[email protected]
Sede Operativa e Stabilimento di Produzione Sementi
Via San Colombano, 81/A - 26900 Lodi
Tel. 03715971
Fax 0371438684
COME
CONTATTARCI
52
53
SOIA 2016
note
54
note
55
note
Il Gruppo Sipcam Oxon è titolare di tutti i marchi indicati
nel presente catalogo esclusi i seguenti:
ASGROW® ed i loghi ASGROW® sono marchi registrati di proprietà della
Monsanto Technology LLC ed utilizzati su licenza Monsanto
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