Accedi all’indice interattivo 1 SOIA 2016 SOIA 2016 INDICE 2 INTRODUZIONE 4 Perché coltivare la soia 4 Scegliere SIPCAM ITALIA come partner 5 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE 6 Dove si coltiva la soia in Italia 8 Scelta del seme 10 Scelta della varietà 14 Conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina 22 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE 24 Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXI 26 Diserbo di pre-emergenza: BISMARK 28 Diserbo di post-emergenza: SIRTAKI 30 Superamento degli stress: PHOMAG 32 Gestione dell’irrigazione 34 DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA 36 Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FL 38 Raccolta e mappatura delle produzioni 40 STRUMENTI E APPROFONDIMENTI 42 Tabella degli investimenti 43 Cenni di agronomia 44 Le avversità della soia 46 Schede dei prodotti 48 CONTATTI 50 Organizzazione Tecnico Commerciale 50 Come contattarci 52 3 SOIA 2016 INTRODUZIONE Perché coltivare la soia La soia, leguminosa azotofissatrice, a basso input ed estremamente flessibile, si inserisce perfettamente nelle rotazioni e nelle diversificazioni colturali e può rivestire un ruolo chiave per il risultato economico delle aziende agricole soddisfacendo le necessità di sostenibilità agronomica ed ambientale. Per questi motivi e per contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni di proteine vegetali, l’Unione Europea sta favorendo questa coltura anche attraverso le misure nella nuova PAC come il “greening” ed i “pagamenti accoppiati”. L’utilizzo integrato di tecnologie sempre più all’avanguardia permette di produrre soia migliorando in maniera significativa l’efficienza di utilizzo di tutti i fattori di produzione. Genetica, nutrizione e mezzi di difesa efficaci e sostenibili si sposano infatti con le più moderne tecnologie di georeferenziazione e di analisi della produttività dei suoli, al fine di assicurare sempre raccolti di massima soddisfazione per gli agricoltori. Scegliere SIPCAM ITALIA come partner Sipcam italia è in grado di mettere a disposizione del mercato una squadra di veri specialisti della soia, affinati da anni di esperienza specifica sulla coltura, della quale conoscono le molteplici necessità agronomiche e fitoiatriche. Anche grazie a ciò, Sipcam italia è stata in grado di realizzare e curare gli aspetti tecnici di Soia Italia, un’associazione interamente dedicata alla valorizzazione della coltura attraverso la collaborazione con differenti stakeholder, dal campo alle filiere di trasformazione. Sipcam italia è infine in grado di fornire tutte le soluzioni tecniche necessarie all’ottenimento di produzioni eccellenti, ovvero genetica, mezzi di difesa e nutrizione. GL TURA DA L RE CO I S PE C I A L IS T I D TO DI I RA OTTI ROD F I LI E LE BI NI TE N DA L IP LA SOS 4 LE A IE IZZ AZ R O VAL NI IO Z ROTA 5 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE Dove si coltiva la soia in Italia Scelta del seme Scelta della varietà Conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina 6 7 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE Dove si coltiva la soia in Italia ZONE DI MAGGIOR PRESENZA DELLA SOIA La soia è una coltura con una grande adattabilità ed è in grado di produrre in condizioni ambientali molto diverse, ma temperature elevate e stress idrici prolungati possono incidere notevolmente sulle produzioni, come indicato nel grafico seguente. Fasi del ciclo TEMPERATURA OTTIMALE Sviluppo vegetativo 30oc 37oc Da inizio fioritura a primo seme 26oc 30oc Da primo seme a maturità dei semi 26oc 35oc 100 TASSO DI SVILUPPO RELATIVO (%) 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 TEMPERATURA (oC) La fase compresa tra l’inizio della fioritura e la formazione del primo seme è la più sensibile allo stress termico: oltre i 37oC si dimezza il tasso di sviluppo relativo. Durante la formazione dei semi analogo effetto hanno le temperature superiori ai 40oC. 8 9 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE scelta del seme Il seme certificato di SIPCAM ITALIA è la garanzia di un investimento sicuro grazie al lavoro accurato svolto nella riproduzione, raccolta, pulizia e selezione. Alta efficienza e controllo completo della lavorazione Prima di investire, assicurati di aver scelto il seme giusto! SEGUIAMO IL SEME DALLA NASCITA Con il sistema avanzato di “micro-sizing”, simuliamo diverse lavorazioni del seme per scegliere il processo di lavorazione più adatto per ciascun lotto prodotto. Più stress più sicurezza Oltre ai normali test di germinabilità, effettuiamo lo “stress test” in cui si valuta l’energia germinativa della soia in condizioni di stress che corrispondono alle peggiori condizioni di campo. Questo ci permette di selezionare i lotti di prodotto che hanno maggiore forza germinativa. La riproduzione del seme avviene nelle aziende italiane scelte e seguite dagli uomini di SIPCAM ITALIA. STOCCAGGIO E CONFEZIONAMENTO Una volta superati tutti i controlli stocchiamo il seme in magazzini climatizzati in attesa della lavorazione e del confezionamento. “La scelta dei terreni e del processo colturale è la base per produrre un seme di elevata qualità” Emilio Ferrari 10 “Avere il pieno controllo di tutte la fasi di lavorazione del seme ci permette di dare una maggiore garanzia di qualità del prodotto” Mariarosa Cazzulani 11 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE IL NOSTRO IMPEGNO cciabilità Tra ec 12 zione OGM fre Valore aggiunto nei progetti di filiera L’uso di seme certificato consente di operare nella legalità e n t at a cum o d La vendita, l’acquisto e lo scambio di sementi non certificate è illegale. Sono escluse da tale obbligo solo le sementi di alcune specie agrarie minori e quelle delle specie ortive Uniformità di investimenti e di sviluppo La compravendita, la coltivazione e l’utilizzo non autorizzato di varietà tutelate è passibile di azioni legali à Sanit del sem e a germinab Alt ilit à r ica tif e e Rispetto e mantenimento delle caratteristiche Garanzia di SIPCAM ITALIA alità fisica u q CERTIFICAZIONE ENSE ezza gene Pur tic a e IL SEME CERTIFICATO DI SIPCAM ITALIA SI RICONOSCE DA: Piante sane, massima efficienza produttiva 13 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE scelta della varietà L’ESCLUSIVA TECNOLOGIA OPTIMAX PRIMA SEMINA (da fine aprile) Semine anticipate, anche in terreni difficili o con possibili ristagni EM235T Tutte le nostre varietà sono anche OPTIMAX. Con terreni molto fertili tendenzialmente argillosi In caso di semine ritardate o per raccolte anticipate In tutte le condizioni MITSUKO Dekabig SECONDA SEMINA (dopo coltura autunno vernina) HIROKO Il seme conciato con tecnologia OPTIMAX, garantisce alti livelli produttivi. Il pool di microrganismi e molecole attive lavorano in sinergia per ottimizzare il processo di nodulazione e permette un’efficiente fissazione biologica dell’azoto da parte della pianta, con il conseguente aumento del potenziale produttivo. EIKO CON LE VARIETA’ OPTIMAX RAGGIUNGI IL MASSIMO! NIKKO In successione a orzo e frumento (anche semina su sodo e minima lavorazione) Composizione della concia con tecnologia OPTIMAX RIZOBI Batteri della specie Bradyrhizobium japonicum che entrando in simbiosi con la radice producono i noduli responsabili della fissazione biologica dell’azoto. LCO Lipo-chito-oligosaccaridi, sostanze che inducono il processo di nodulazione PENICILLI Funghi simbionti della specie Penicillium bilaii. Rendono disponibile il fosforo presente nel terreno, fonte energetica fondamentale per l’azotofissazione 14 15 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE Mitsuko EM235T Elevata potenzialità produttiva Ottima stabilità della pianta Ottimo vigore di partenza Ottimo potenziale produttivo La grande sanità della pianta fino a maturazione permette di raccogliere una granella di ottima qualità anche in stagioni avverse CARATTERISTICHE Pianta di taglia media con pubescenza chiara. Stelo robusto e sano fino alla maturazione, internodi corti con alto numero di baccelli per nodo. Defogliazione rapida. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. Ottima stabilità e sanità di pianta EPOCA DI SEMINA: 1 semina a GRUPPO DI MATURità: 1+ INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40 CONSIGLI AGRONOMICI Consigliata per semine anticipate Consigliata anche in ambienti difficili, in terreni argillosi e compatti ed in rotazione con il riso Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu” 16 Buona resistenza agli allettamenti Utilizzo di tutta la stagione utile per sviluppare e completare il suo ciclo CARATTERISTICHE Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Stelo robusto con elevato numero di baccelli nei nodi apicali. Ampia superficie fogliare (elevato LAI). Rapida defogliazione. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. EPOCA DI SEMINA: 1a semina GRUPPO DI MATURità: 1+ INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40 CONSIGLI AGRONOMICI Idonea alla semina in tutti gli ambienti, in 1ª epoca Indicata anche per la coltivazione ad interfila larga (60 - 75 cm) Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu” 17 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE dEKABIG HIROKO Eccezionale stabilità di pianta Alta potenzialità produttiva Ampia adattabilità pedo-climatica ed agronomica Sanità della pianta EPOCA DI SEMINA: 1a semina Elevata potenzialità produttiva GRUPPO DI MATURità: 1+ Ottima correlazione tra ciclo di maturità e potenzialità produttiva INVESTIMENTO PIANTE/M2: 35 - 40 CARATTERISTICHE Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Ottimo vigore di emergenza, stelo robusto e sano con buona fertilità per nodo. Buona dimensione del seme. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. Ottima tolleranza alla Diaporthe caulivora (cancro dello stelo). CONSIGLI AGRONOMICI Idonea alla semina in tutti gli ambienti in 1a epoca Consigliata per tutti i tipi di terreno e le diverse gestioni agronomiche EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 1a ritardata GRUPPO DI MATURità: 1 INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42 CARATTERISTICHE Pianta di taglia medio alta con pubescenza bronzea. Apparato radicale espanso. Elevato numero di baccelli per nodo. Seme di medie dimensioni. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. CONSIGLI AGRONOMICI Consigliata in tutte le aree di coltivazione della soia Indicata anche per coltivazioni ad interfila larga (60 - 75 cm) Indicata anche per coltivazioni ad interfila larga (60 - 75 cm) Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu” 18 19 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE NIKKO EIKO Inallettabile Ottima stabilità della pianta Ottima defogliazione Ottima defogliazione Grande potenzialità produttiva EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 2a semina Ottima potenzialità produttiva correlata alla classe di maturità EPOCA DI SEMINA: 1a semina, 2a semina Ampia adattabilità pedo-climatica ed agronomica GRUPPO DI MATURità: 1- Seme di medie dimensioni con alto tenore proteico GRUPPO DI MATURità: 1- INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42 CARATTERISTICHE Pianta di taglia media con pubescenza marrone/marrone chiaro. Stelo robusto. Defogliazione rapida. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. CONSIGLI AGRONOMICI Consigliata in tutte le aree di coltivazione della soia sia in 1a semina che in 2o raccolto Indicata per aziende che intendono raccogliere precocemente o nel caso di semine ritardate Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu” 20 CARATTERISTICHE Pianta di taglia media con pubescenza marrone/marrone chiaro. Stelo robusto e sano. Alto contenuto di proteine nel seme. Resistente alle più comuni razze di Phytophthora. INVESTIMENTO PIANTE/M2: 40 - 42 CONSIGLI AGRONOMICI Ideale per migliorare la produttività del secondo raccolto Ottima per raccolte precoci o per chi effettua semine ritardate Indicata per la coltivazione ad interfila ristretta (28 - 30 cm) Adatta alle tecniche di “Agricoltura Blu” 21 SOIA 2016 PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE conoscenza del terreno e preparazione del letto di semina come preparare il letto di semina? La soia si adatta a varie intensità di preparazione del letto di semina, purchè sia garantita una buona circolazione di aria nel terreno, determinante per una corretta attività azotofissatrice. Tenendo in considerazione le caratteristiche pedologiche e l’andamento meteorologico, la scelta del più appropriato metodo di semina è legato a: qual è il terreno ideale per coltivare la soia? A parità di altre condizioni, il potenziale produttivo della soia è determinato dalle caratteristiche del suolo in cui essa viene coltivata. In particolare, all’interno di uno stesso appezzamento, la struttura fisica (tessitura) del terreno costituisce una fonte determinante della variabilità della resa. Creazione E/O mantenimento della struttura porosa del suolo Conservazione della dotazione idrica nel suolo Gestione delle malerbe SCELTE DI GESTIONE AGRONOMICA EFFETTUABILI DOPO LA MAPPATURA DEL terreno Scelta degli appezzamenti (o parte di essi) più idonei alla coltivazione Approfondimenti analitici chimico-fisici con campionamenti del terreno in aree a diversa tessitura Adozione di tecniche di mitigazione di eventuali parametri limitanti la produzione (es. utilizzo di tecniche conservative, apporto differenziato di ammendanti, colture di copertura per migliorare il contenuto di sostanza organica) Valutazione del fabbisogno irriguo “tarato” su aree con minor riserva idrica 22 SCELTA DEL METODO DI SEMINA Sono disponibili strumenti per la rilevazione in continuo della tessitura tramite misura della conducibilità elettrica (vedi foto sotto), che restituiscono mappe grafiche da cui si possono operare scelte di gestione agronomica specifiche anche per la soia. SU Terreno lavorato La semina avviene su terreno lavorato a profondità variabile. Si effettua nei casi in cui è necessario ricreare la struttura porosa del suolo e per una gestione mirata delle malerbe. SU Strip till La semina avviene su strisce lavorate con apposita attrezzatura che smuove il terreno a media profondità (20-25 cm) per una larghezza di 15-25 cm lasciando indisturbato l’interfila. Permette di ridurre i costi di lavorazione e contribuisce ad aumentare il contenuto di sostanza organica del terreno. Semina diretta (su sodo o minima lavorazione) La semina si effettua con seminatrici dedicate su terreno sodo o dopo una minima preparazione superficiale. Permette di ridurre i costi di lavorazione e contribuisce ad aumentare il contenuto di sostanza organica del terreno. 23 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE Concimazione e nodulazione: UMOSTART G MAXI Diserbo di pre-emergenza: BISMARK Diserbo di post-emergenza: SIRTAKI Superamento degli stress: PHOMAG Gestione dell’irrigazione 24 25 SOIA 2016 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE UMOSTART G MAXI è l’inoculo di rizobi formulato su base fertilizzante starter che fornisce alla soia l’energia per insediarsi rapidamente e avere un’abbondante nodulazione. La base fertilizzante organo minerale favorisce un rapido e vigoroso sviluppo delle radici, i rizobi specifici per la soia infettano le radici aumentando il potenziale di azotofissazione e altri rizobi presenti nel formulato si sviluppano in prossimità delle radici promuovendo lo sviluppo della piantina. Promuove un rapido affrancamento e sviluppo della coltura 26 Permette un rapido e vigoroso sviluppo delle radici EMERGENZA RAPIDA ED UNIFORME Aumenta l’attività di azotofissazione della pianta maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata Stadio V4 1a trifogliata Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni emergenza Stadio VC MODALITà D’IMPIEGO 15-20 Kg/ha Applicato con microgranulatori al momento della semina Stadio VE Semina umostart® g maxi Concimazione e nodulazione UMOSTART G MAXI Vantaggi dell’utilizzo di UMOSTART G MAXI 27 SOIA 2016 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE Diserbo di pre-emergenza BISMARK VANTAGGI DELLA STRATEGIA BISMARK + SONG 70 WDG Spettro d’azione completo CONTROLLA TUTTE LE INFESTANTI! Controlla la flora di sostituzione compreso Abutilon, Bidens e Acalifa Controlla anche Amaranto resistente BISMARK è il nuovo erbicida a base di clomazone e pendimetalin in formulazione di sospensione di microcapsule con tecnologia MICROPLUS® ideale per il controllo delle infestanti della soia in pre-emergenza. Non causa stress alla soia Previene l’insorgenza di resistenze grazie a tre diversi meccanismi d’azione 28 maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata Stadio V4 1a trifogliata Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni emergenza Stadio VC MODALITà D’IMPIEGO BISMARK - 2 - 2,5 L/ha SONG 70 WDG - 0,15 - 0,25 kg/ha Stadio VE Semina bismark® + song® 70 wdg BISMARK in strategia con SONG 70 WDG controlla tutte le infestanti compresa la flora di sostituzione e non causa stress alla soia. 29 SOIA 2016 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE Diserbo di post-emergenza SIRTAKI VANTAGGI DELL’IMPIEGO DI SIRTAKI IN POST-EMERGENZA SIRTAKI è il nuovo erbicida a base di clomazone in formulazione di sospensione di microcapsule con tecnologia MICROPLUS® autorizzato e selettivo anche in post-emergenza della soia. Non causa alcun stress alla soia 30 Nuovo meccanismo d’azione disponibile nel post-emergenza gruppo HRAC F3 Controlla le nascite scalari di abutilon e graminacee maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata Stadio V4 1a trifogliata Stadio V2 prime foglie vere cotiledoni Stadio V1 sirtaki® Stadio VC emergenza Stadio VE Semina MODALITà D’IMPIEGO 0,3 L/ha In miscela con erbicidi di post-emergenza ad azione fogliare. Controlla le nascite scalari di Abutilon e graminacee 31 SOIA 2016 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE Superamento degli stress PHOMAG Vantaggi dell’impiego di PHOMAG Rapido superamento dello stress da diserbi poco selettivi Stimola la fotosintesi e l’azotofissazione Aiuta il recupero della pianta dopo stress abiotici PHOMAG è un concime fogliare a base di fosforo e magnesio che, aggiunto alla miscela di erbicidi ad azione fogliare di post-emergenza accelera il recupero delle piante, agendo sul ripristino dell’attività fotosintetica e dell’azotofissazione. 32 maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata 1a trifogliata Stadio V4 phomag Rapido assorbimento ed azione immediata Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni Stadio VC emergenza Stadio VE Semina MODALITà D’IMPIEGO 3-3,5 L/ha Applicato con erbicidi ad azione fogliare ACCELERA LO SVILUPPO DELLA PIANTA 33 SOIA 2016 PREPARAZIONE DELLA PIANTA ALLA PRODUZIONE gestione dell’irrigazione I VANTAGGI DI IRRIGARE LA SOIA Evitare stress idrici nella fasi di formazione e sviluppo dei baccelli LA SOIA IRRIGATA PRODUCE DI PIU’ Ridurre al minimo le perdite di produttività potenziale La fissazione biologica dell’azoto dipende da una buona dotazione idrica del terreno e cala in situazioni di stress radicale che precedono quello valutabile sulla chioma. Scegliere il giusto momento irriguo ed il volume di adacquamento risulta determinante per produrre con efficienza evitando inutili sprechi. 34 maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata Stadio V4 1a trifogliata Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni Stadio VC emergenza Stadio VE Semina I sistemi di monitoraggio dell’umidità del suolo (vedi foto sotto) permettono di valutare il contenuto idrico del terreno in relazione alle soglie di stress per l’apparato radicale della pianta e di intervenire prima che lo stress sia visibile nella parte aerea. 35 DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA Insetti ed acari: SPARVIERO E MATACAR FL Raccolta e mappatura delle produzioni 36 37 SOIA 2016 DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA Insetti ed acari SPARVIERO E MATACAR FL PROTEZIONE COMPLETA DA ACARI E INSETTI MATACAR FL è l’acaricida che previene i danni del ragnetto rosso sulla soia. In presenza di nottue e cimici SPARVIERO costituisce la soluzione ideale. 38 maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme 3a trifogliata Stadio V4 1a trifogliata Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni Stadio VC emergenza Perfetta copertura della superficie trattata grazie alla tecnologia MICROPLUS Stadio R5, R6 Rapido effetto abbattente sviluppo baccelli Raggiunge facilmente gli acari grazie alla sua attività translaminare sulle foglie Stadio R3, R4 Ampio spettro d’azione su insetti dannosi per la soia fioritura Rapido effetto abbattente che interrompe l’infestazione Stadio R1, R2 Elevata efficacia contro nottue defogliatrici e cimici MATACAR FL - 20 ml/hl Alla comparsa delle prime forme mobili di acari sparviero® e matacar® fl Elevata efficacia contro uova e larve di acari Stadio VE Vantaggi dell’utilizzo di SPARVIERO Semina Vantaggi dell’utilizzo di MATACAR FL MODALITà D’IMPIEGO SPARVIERO - 15-25 ml/hl - 150 ml/ha All’inizio dell’infestazione di larve defogliatrici e/o cimici 39 SOIA 2016 DIFESA DELLA PRODUZIONE E RACCOLTA raccolta e mappatura delle produzioni Vantaggi della mappatura delle produzioni Valutare le rese produttive di ogni singolo appezzamento Scegliere le zone più adatte alla coltivazione La raccolta si effettua quando la coltura si presenta quasi completamente defogliata. E’ consigliabile che l’ umidità dei semi non scenda al di sotto del 13%, un’umidità inferiore potrebbe provocare perdite di produzione dovute all’apertura dei baccelli per effetto della barra falciante. Nell’arco della giornata la trebbiatura dovrebbe essere eseguita evitando le prime ore del mattino che presentano maggiore umidità. Adottare tecniche di gestione agronomica idonee anche per le aree meno vocate 40 maturazione completa dei baccelli Stadio R8 formazione e completamento del seme Stadio R5, R6 sviluppo baccelli Stadio R3, R4 fioritura Stadio R1, R2 3a trifogliata 1a trifogliata Stadio V4 EPOCA DI RACCOLTA a coltura defogliata con umidità dei baccelli tra 20 e 13 % Stadio V2 prime foglie vere Stadio V1 cotiledoni Stadio VC emergenza Stadio VE Semina La raccolta può essere monitorata in continuo attraverso dispositivi installati sulla mietitrebbia in grado di rilevare la produzione istantanea di granella e la relativa umidità e possono fornire mappe di produzione utili nella pianificazione agronomica. misura LA PRODUZIONE DELLA TUA SOIA IN OGNI TERRENO 41 SOIA 2016 2 3 4 5 6 SOIA 2016 STRUMENTI E APPROFONDIMENTI 45 50 70 75 - - 71,4 66,6 - 55,5 44,4 37,0 - 50,0 40,0 33,3 47,5 35,7 28,5 23,8 44,4 33,3 26,6 22,2 NO piante su 10 metri di fila Impianto di semina 500,0 333,2 250,0 166,5 31,7 28,6 - - 142,8 8 27,7 25,0 - - 125,0 9 24,7 22,2 - - 111,0 10 22,2 20,0 - - 100,0 11 20,2 18,2 - - 91,0 12 18,5 16,7 - - 83,4 13 15 16 17 18 17,7 15,9 14,8 13,9 13,1 12,3 15,4 14,3 13,3 12,5 - - - - 14,7 - - - - - - - 77,0 Distanza sulla fila cm 4 Piante/ mq 56 Distanza sulla fila cm 5 Piante/ mq 44 Distanza sulla fila cm 6 Piante/ mq 37 Distanza sulla fila cm 2,5 Piante/ mq 53 66,5 Distanza sulla fila cm 3 Piante/ mq 44 58,8 55,5 19 - - - 52,5 20 - - - 50,0 6,17 4500 5,49 5000 4,94 5500 4,49 6000 4,12 6500 3,8 4000 4,85 4500 4,31 5000 3,88 5500 3,53 6000 3,23 6500 2,98 4000 4,08 4500 3,63 5000 3,26 5500 2,97 6000 2,72 6500 2,51 4000 5,84 4500 5,19 5000 4,67 5500 4,25 6000 3,89 6500 3,6 4000 4,85 4500 4,31 5000 3,88 5500 3,53 6000 3,23 6500 2,98 4000 4,19 4500 3,72 5000 3,35 5500 3,05 6000 2,79 6500 2,58 Semina a 75 cm 71,4 62,5 4000 Semina a 45 cm 200,0 7 14 42 Numero di semi per mq distanza in cm tra le file Sacchi per ettaro (da lb 50) Distanza in cm sulla fila Semi per Kg (scritto sul sacco) TABELLA DEGLI INVESTIMENTI Distanza sulla fila cm 3,5 Piante/ mq 38 43 SOIA 2016 strumenti e approfondimenti 44 Maturazione del seme In questo periodo la pianta accumula nei baccelli molta sostanza secca, inizia il riempimento dei semi nella parte basale e raggiunge il suo sviluppo massimo. L’azotofissazione dei noduli comincia a decrescere. Le foglie cominciano ad ingiallire perché trasferiscono nei semi gran parte delle loro sostanze. L’assorbimento degli elementi nutritivi e tutti i movimenti delle sostanze di riserva nei vari organi della pianta richiedono una grande quantità di acqua. Evitare perciò qualsiasi stress, in particolare la mancanza d’acqua, praticando se possibile, interventi irrigui. In questo periodo perdite traumatiche di parte delle foglie provocano riduzioni fino al 60% della potenzialità produttiva. Stress idrico, insetti, eventi atmosferici che riducano il numero delle foglie o la potenzialità delle stesse portano una diminuzione del numero di baccelli per pianta o del numero di semi nei baccelli e del loro peso specifico. In queste fasi è importantissima l’attività di “scouting” per verificare l’eventuale presenza di parassiti e patogeni e pianificare interventi, qualora le soglie di danno lo consiglino. Utilizzare SPARVIERO per il controllo delle nottue defogliatrici e MATACAR FL per il controllo degli acari (vedi pag. 38). La pianta raggiunge la maturazione fisiologica: ha quasi completato l’accumulo di sostanza secca nei semi e comincia a perdere umidità e foglie. In questa fase continuando la nostra attività di “scouting” potremmo verificare eventuali presenze di parassiti: cimice verde Nezara viridula (vedi pag. 46) insetto probabilmente riscontrato o riscontrabile anche nelle fasi precedenti (R4… R6). In questa fase, la seconda generazione non provoca gravi danni sulla produzione ma incide o può incidere sulla qualità del prodotto. La cimice con l’apparato pungente-succhiante, inietta liquidi tossici che trasmettono un sapore sgradevole ai semi. L’insetto è presente da fine maggio fino a novembre (due generazioni) e può essere controllata con SPARVIERO (vedi pag. 38). In particolari situazioni di stress potremmo verificare eccezionalmente la presenza di sindrome del fusto verde (vedi pag. 47). maturazione completa dei baccelli Si consiglia di iniziare la raccolta quando la coltura è quasi completamente defogliata, tenendo d’occhio la perdita di umidità per trebbiare a tempo debito: non aspettare troppo perché un’umidità al di sotto del 13% potrebbe provocare elevate perdite dovute all’apertura dei baccelli per effetto della barra falciante, rottura dei semi negli organi battitori (impurità). Per ridurre al minimo le perdite alla raccolta, regolare la velocità di avanzamento e dei suoi organi in movimento. Nell’arco della giornata la trebbiatura dovrebbe essere eseguita durante le ore centrali, quando la coltura è asciutta Stadio R8 formazione e completamento del seme Raccolta Stadio R5, R6 sviluppo baccelli fioritura 1a trifogliata prime foglie vere 3a trifogliata La pianta sviluppa una nuova foglia ogni 4-5 giorni fino alla fase V5, e successivamente una ogni 3 giorni. Si registra un rapido accrescimento della pianta e un rapido sviluppo dell’apparato radicale, in particolare nei primi 15 cm di terreno. Allo stadio V2 cominciano ad essere visibili i primi noduli del Bradyrhizobium japonicum, ma la loro capacità azotofissatrice comincia ad esplicarsi più tardi, nelle fasi V4 e V5. In queste fasi è importante verificare l’azione azotofissatrice dei noduli (incidendo gli stessi dovremmo verificarne un colore rosso intenso). Intervenire con fertilizzanti azotati qualora la nodulazione fosse assente o insufficiente. In questo periodo all’ascella di ogni foglia sono presenti gemme dormienti, ognuna delle quali è in grado di sostituirsi alla gemma apicale se per un qualsiasi motivo esterno questa venisse a mancare. È questa una caratteristica molto importante nel caso di danni da grandine, da animali (lepri) o da interventi errati. Nel caso in cui non sia stato effettuato il controllo delle infestanti in pre-emergenza, entro la fase V4 può essere utilizzato SIRTAKI in aggiunta ad erbicidi fogliari. SIRTAKI oltre ad essere perfettamente selettivo sulla coltura permette di prolungare l’efficacia del diserbo (vedi pag. 30). In aggiunta ai diserbanti utilizzati miscelare PHOMAG che garantisce la funzione anti-stress (vedi pag. 32). Stadio V2 Con l’espansione delle prime foglie vere unifogliate, comincia l’autonomia di assimilazione. Qualora in particolari situazioni, terreni limosi, piogge battenti avessero determinato la formazione di crosta, passaggi con arieggiatori o rompi crosta riducono l’eccesso di umidità e favoriscono la circolazione dell’aria nel terreno promuovendo una pronta crescita e successivamente un miglior funzionamento del rizobio. In questa fase UMOSTART G MAXI continua a rilasciare fosforo e microelementi nella soluzione circolante favorendo la rapida espansione dell’apparato radicale prima che si instauri la competizione con l’apparato fogliare; si ottiene così la migliore conformazione della pianta che sarà in grado di esprimere la massima potenzialità produttiva. Nel caso in cui non sia stato effettuato il controllo delle infestanti in pre-emergenza, in queste fasi può essere utilizzato SIRTAKI in aggiunta ad erbicidi fogliari. SIRTAKI oltre ad essere perfettamente selettivo sulla coltura permette di prolungare l’efficacia del diserbo (vedi pag. 30) cotiledoni emergenza Crescita della pianta Stadio V1 Il seme germogliato spinge i cotiledoni fuori dal terreno. Una volta raggiunta la luce i cotiledoni si aprono, espongono la gemma apicale all’azione stimolante della luce e, con le loro sostanze di riserva, soddisfano i fabbisogni nutritivi delle giovani piante per i primi 7-10 giorni. La perdita o il danneggiamento di uno dei due cotiledoni non influisce sullo sviluppo della piantina. La perdita di entrambi i cotiledoni, pur non compromettendo la validità della pianta, riduce fino al 20% la capacità produttiva. Cotiledoni e prime foglie vere Stadio VC La soia ben si adatta alle lavorazioni ridotte, alle minime lavorazioni fino alla semina diretta. La profondità di semina deve essere compresa tra i 2,5-4 cm. Non bisogna superare questo livello perché con profondità eccessive diminuisce la capacità del seme di portare in superficie i due cotiledoni e di rompere l’eventuale crosta. Inoltre il terreno si scalda più rapidamente in superficie, favorendo la germinazione del seme. L’utilizzo di UMOSTART G MAXI in questa fase permette uno sviluppo radicale ed una pronta emergenza quando normalmente le temperature sono ancora basse (vedi pag. 26). Gli investimenti debbono essere quelli consigliati per la varietà o le varietà scelte (vedi pag. 14).In questa fase è importante eseguire il diserbo di pre-emergenza con BISMARK e SONG 70 WDG che permette il controllo completo della flora infestante e consente fin da subito di ridurne la competizione con la soia mantenendo la perfetta selettività sulla coltura (vedi pag. 28). Stadio VE emergenza Semina SEMINA Stadio V4 Fasi fenologiche e pratiche colturali Stadio R1, R2 Inizio della fioritura in uno dei 6-7 nodi basali, che prosegue poi sia verso l’alto che verso il basso. In questa fase la pianta possiede circa il 50% del numero delle foglie finali ed è circa la metà del suo sviluppo in altezza. Dal periodo R2 ha inizio un rapido accumulo di sostanze nutritive e di riserva. Anche l’attività di azoto fissazione dei noduli raggiunge il massimo. Fenomeni di stress (eccesso di umidità, grandine, carenze nutrizionali, temperature elevate, sbalzi termici, allettamenti) possono provocare elevati aborti floreali che la pianta è in grado di compensare con l’emissione di nuovi fiori. Evitare, se possibile, tutte le condizioni di stress alla coltura, tenendo presente che un aborto del 50% dei fiori è normale. In questo caso un intervento irriguo favorirebbe l’eventuale emissione di nuovi fiori. Formazione del seme Stadio R3, R4 CENNI DI AGRONOMIA Fioritura 45 SOIA 2016 strumenti e approfondimenti LE AVVERSITà DELLA SOIA Acari, insetti e malattie fungine Ragnetto rosso (Tetranychus urticae) e giallo (Panonychus spp., Eotetranychus spp.) Sono tra i più pericolosi fitofagi della soia. Questi acari polifagi attaccano generalmente la soia, ai margini degli appezzamenti, in prossimità di capezzagne e fossi aziendali. Gli attacchi sono frequenti in estate (già a partire da giugno), favoriti infatti da elevate temperature e da scarsa piovosità. I danni più evidenti si notano sulle foglie che mostrano dapprima piccole macchie decolorate che confluiscono, col protrarsi dell’ attacco, fino a necrotizzare. I ragnetti infestano la pagina inferiore della foglia e, certe volte, anche i baccelli. I danni si manifestano con intense depigmentazioni delle pagine fogliari, che causano disseccamenti con cadute precoci. In pieno campo questo fitofago è in grado di compiere 8-12 generazioni ogni anno. Cancro dello stelo (Diaporthe phaseolarum var. caulivora) L’agente del cancro dello stelo è il fungo Diaporthe phaseolarum var. caulivora, la cui forma imperfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è ben identificabile per le lesioni cancerose, di colore rossastro, localizzate in corrispondenza delle cicatrici del picciolo fogliare. Le lesioni si localizzano normalmente alla base della pianta e non superano mai i primi 6-8 nodi. Il periodo di maggiore suscettibilità: da V3 a R6. Le condizioni per lo sviluppo del fungo sono: la presenza del fungo in coltivazioni precedenti, temperature di 20°-22°C, umidità elevata. Tra le profilassi da adottare: seme sano certificato; avvicendamenti colturali ampi, varietà tolleranti ed epoche di semina. Avvizzimento dello stelo e dei baccelli (Diaporthe phaseolarum var. sojae) È questa una sindrome che si trova frequentemente su soia, soprattutto in una fase avanzata del ciclo colturale (da R5 a R8), quando le piante iniziano la maturazione. L’agente del cancro dell’avvizzimento dello stelo e dei baccelli è il fungo Diaporthe phaseolarum var. sojae, la cui forma imperfetta è Phomopsis sojae. La sintomatologia è spesso confusa con il cancro dello stelo. In realtà, esistono elementi distintivi. Per prima cosa gli organi colpiti: mentre il cancro dello stelo dà alterazioni solo sul fusto, qui vengono colpiti anche semi e baccelli. Le condizioni per lo sviluppo e la profilassi sono del tutto simili a quella del cancro dello stelo, ma in particolari situazioni di stress di carenze nutrizionali (soprattutto potassio) o carenze idriche i danni sulla produzione possono essere consistenti. Cimice Verde (Nezara viridula) Marciume (Phytophthora megasperma var. sojae) È una cimice polifaga in cui gli adulti sono tipiche cimici con forma pentagonale di colore verde chiaro; le neanidi sono nere punteggiate di bianco mentre le ninfe sono verdastre ma con una maculatura arancio-giallognola con la zona dorsale bianca e nerastra. La cimice è dotata di apparato pungente-succhiante, con cui inietta, nei vegetali di cui intende nutrirsi, liquidi tossici. Il danno si manifesta sulle foglie, sui baccelli e sui semi. Le punture si evidenziano con necrosi localizzate e disseccamenti. Le cimici svernano come adulti e le neanidi compaiono a fine maggio e resistono poi fino a novembre. Compie 2 generazioni l’anno. È una delle più gravi e distruttive malattie della soia ed è legata a condizioni di elevata e persistente umidità del terreno. Agente della malattia è la Phytophthora megasperma var. sojae, il fungo richiede per crescere, riprodursi e diffondersi grandi volumi di acqua e temperature tra i 25° e i 28°C. Se l’attacco è precoce, le piante avvizziscono e muoiono rapidamente; più lento e non sempre letale è invece l’attacco su piante adulte. Le zoospore, raggiunte le radici, penetrano nei tessuti radicali e successivamente sullo stelo, formando lesioni brunastre. Alla gravità della malattia concorrono spesso altri funghi, quelli del marciume radicale (Pythium, Fusarium, Rhizoctonia). Per il controllo ci si affida alle varietà resistenti, la resistenza però, non è carattere assoluto. Nottue defogliatrici (Helicoverpa armigera) Rizottoniosi (Rhizoctonia solani) Le infestazioni delle coltivazioni di soia accertate nelle ultime annate sono riconducibili sostanzialmente ai lepidotteri nottuidi Helicoverpa (=Heliothis) armigera e, in minore misura, a Pyrrhia umbra. Helicoverpa armigera è un nottuide ampiamente diffuso in quasi tutto il mondo. È polifago ed è noto per arrecare consistenti danni alle coltivazioni di mais e di cotone e, soprattutto nelle aree mediterranee, di pomodoro, carciofo, cucurbitacee. In Italia l’insetto è stato segnalato nelle regioni del nord solo negli ultimi anni. È polifago, potendosi sviluppare a carico di diverse specie coltivate e spontanee. I danni sono causati dalle larve che compiono erosioni su vari organi verdi delle piante. Si osservano ampie erosioni delle lamine fogliari, ma anche corte e irregolari gallerie in fusti erbacei e baccelli. Su soia in particolare è in grado di arrecare danni sui baccelli in fase di sviluppo. Alle nostre latitudini, l’insetto è in grado di compiere una o due generazioni all’anno, con svernamento nel terreno allo stadio di crisalide. I voli si registrano in media tra maggio e luglio ed eventualmente anche a fine agosto-settembre. Piralide Defogliatrice (Udea ferrugalis) Lepidottero polifago, infesta piante spontanee, piante orticole (insalate, radicchi, sedano, cardo, ecc..) e piante industriali quali soia e barbabietola. L’adulto è una piccola farfalla di colore giallo - bruno. Le larve sono di colore verdognolo, con capo giallastro. Il danno si manifesta sulle foglie ed è determinato dall’azione trofica delle larve che rodono la pagina inferiore scheletrizzandola. L’adulto compie più generazioni all’anno (quattro). In caso di presenza di una massiccia quantità di larve si eseguono trattamenti impiegando formulati commerciali a base di piretroidi, esteri fosforici, purché registrati su soia. Vanessa del cardo (Cynthia cardui) Lepidottero diffuso globalmente. Le larve vivono abitualmente a spese delle carduacee coltivate e spontanee, ma occasionalmente possono attaccare la soia. Le larve divorano gran parte del lembo fogliare rispettando solo le nervature più grosse. Solitamente si trovano nelle parti perimetrali degli appezzamenti, in prossimità degli incolti. Nei casi più gravi le piante vengono scheletrizzate. La forma più comune di rizottoniosi è quella che si manifesta come cancro bruno-violaceo della radice e dello stelo. Il patogeno responsabile della malattia è un microrganismo comune nel terreno, Rhizoctonia solani, il cui sviluppo è favorito da condizioni climatiche caldo-umide. Sono più frequenti gli attacchi nel primo periodo vegetativo (da VE a V4), e normalmente sono colpite chiazze di piante dove c’è ristagno idrico. Le misure di controllo sono essenzialmente agronomiche: terreni ben drenati, apporti nutrizionali adeguati e seme sano certificato. Sclerotinia (Sclerotinia sclerotiorum) La sclerotinia è provocata dal fungo Sclerotinia sclerotiorum, un microrganismo polifago, in grado di attaccare oltre la soia, girasole, colza e numerose piante orticole. Il fungo vive nel terreno, ove può conservarsi allo stato latente anche per diversi anni. I sintomi compaiono di norma nello stadio compreso tra la piena fioritura e l’inizio della formazione dei baccelli. Il sintomo più tipico di questa malattia è la presenza sulle parti di pianta colpite dal fungo di sclerozi scuri, duri, ricoperti da un micelio bianco. Le lesioni marcescenti impediscono il trasporto dell’acqua e delle sostanze nutritive alle foglie, con conseguente dissecamento. La sclerotinia colpisce con maggiore frequenza la soia coltivata in zone umide ed è favorita da abbassamenti termici. Le misure di difesa sono di tipo agronomico: ampie rotazioni, riduzione degli stress, scelta di seme sano certificato, investimenti adeguati e controllo delle infestanti, ricordando che Chenopodium spp. e Amaranthus spp. possono essere pianta ospite del fungo. Altre malattie fungine Peronospora (foto a fianco) - L’agente responsabile è Peronospora manshurica, il periodo di maggiore sensibilità delle piante è in fase da V3 a R1. Pur essendo la malattia oramai largamente diffusa, i danni che arreca non sono mai stati tali da giustificare una lotta diretta; valgono le buone pratiche agronomiche sopracitate. Alternariosi - Gli agenti patogeni sono miceti presenti ovunque in natura appartenenti al genere Alternaria. Le fasi di maggiore pericolo sono quelle che vanno da R5 a R8. Trattandosi di una malattia a comparsa tardiva e poco dannosa alla produzione non sono previsti specifici interventi di lotta. Sindrome del Fusto Verde I sintomi, espressione di una causa ancora da determinare, sono rilevabili nelle fasi prossime alla maturazione; tuttavia possono essere notati già all’inizio dello sviluppo dei semi (stadio R5). Nelle fasi finali del ciclo le foglie delle piante colpite, anziché andare in senescenza, ingiallire e cadere, permangono verdi sul fusto. Le piante con sintomi sono distribuite tipicamente a chiazze, più spesso nelle fasce periferiche e nelle colture molto infestate da malerbe, condizioni queste compatibili con patogeni trasmessi dainsetti. Le modificazioni morfo-fisiologiche osservate sulle piante, oltre alla persistenza di foglie verdi alla maturazione, sono: fusto verde sino alla maturazione ed ingrossato, aspetto bolloso delle lamine fogliari con ispessimento dei tessuti, incremento del numero dei baccelli spesso contenenti un solo seme, disforme distribuzione dei baccelli lungo il fusto con maggiore fertilità dei nodi apicali, semi piccoli spesso di cattiva qualità e marcescenti. 46 47 SOIA 2016 strumenti e approfondimenti SCHEDE Dei PRODOTTi sirtaki Composizione CLOMAZONE 360 g/L Formulazione SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE N° registrazione 16363 del 26-03-2015 Meccanismo d’azione Codice HRAC F3 Confezioni 1 L (x10) umostart g maxi phomag Composizione Composizione NP 7-35 su matrice organica contenente i rizobi Bradyrhizobium japonicum, Rhizobium meliloti e Rhizobium leguminosarum bv. viciae Anidride fosforica (P2 O5) totale 30,3% + Ossido di Magnesio (Mg O) 7% Formulazione Formulazione LIQUIDA Microgranulare (ø 0,6 mm) Densità Densità 1,42 Kg/L 0,8 Kg/L PH PH 2 ± 0,5 5 Confezioni Confezioni 5 L (x 4) 10 Kg sparviero bismark Composizione Composizione CLOMAZONE 55 g/L + PENDIMETALIN 275 g/L Lambda-cialotrina 100 g/L Formulazione Formulazione Sospensione di microcapsule SOSPENSIONE DI MICROCAPSULE N° registrazione N° registrazione 13451 del 15-07-2011 16364 del 1-04-2015 Meccanismo d’azione Meccanismo d’azione Codice IRAC 3A Codice HRAC F3 K1 Confezioni Confezioni 1 L (x10) 1 L (x10); 5 L (x4); 10 L (x2) matacar fl song 70 WDG 48 Composizione Composizione Metribuzin 70% Exitiazox 257 g/L Formulazione Formulazione Microgranuli idrodispersibili Pasta liquida N° registrazione N° registrazione 15499 del 31-07-2012 7700 del 02-02-1989 Meccanismo d’azione Meccanismo d’azione Codice HRAC C1 Codice IRAC 10A Confezioni Confezioni 0,250 Kg (x18); 0,500 Kg (x20) 0,2 L (x10) 49 SOIA 2016 CAPO AREA GIORGIO BIANCHI 349.13.08.833 PV - AL - VC - NO - VB DARIO DAVITE 346.33.04.236 LC - VA - CO - MI - MB AGRIFLOWERS SAS di MATTEO LOCATELLI 346.98.14.004 CR - LO - BS GIANPIETRO PONZONI 335.58.51.553 AT - CN - TO - BI - AO AGRISTORE S.R.L. 011.97.22.413 PC DAVIDE VITALI 347.12.67.681 CAPO AREA CARLO BOICELLI 335.64.17.995 MN MARCO RONCONI SAMUELE TIRELLI GIORGIO GUERNIERI 335.74.57.690 335.74.55.119 335.74.87.726 BL – TV – VE est Adriano Dall’Est 333.12.56.584 PN ALBERTO BRAGHIN 348.44.21.617 PD - VE Ovest Giovanni Pierobon 335.56.49.008 335.78.31.700 ro SERGIO PIZZO UD - GO Lorenzo Piva 348.44.06.355 VR - VI Alberto Marangon davide danieli 348.37.13.012 393.95.22.378 cAPO AREA CLAUDIO BERNARDONI 342.37.42.863 MO - BO - RE - PR ALESSIO CORAZZA 347.31.67.222 FE - RA AGRI-LEADER SAS di STEFANO MANFRIN 335.76.27.491 LI - PI - PT - MS LU - GR Massimiliano Farnesi 346.50.19.996 Organizzazione tecnico commerciale 50 51 SOIA 2016 CONTATTI SEDE Via Sempione, 195 - 20016 Pero (Milano) Tel. 02 353 78400 [email protected] Customer Service [email protected] Sede Operativa e Stabilimento di Produzione Sementi Via San Colombano, 81/A - 26900 Lodi Tel. 03715971 Fax 0371438684 COME CONTATTARCI 52 53 SOIA 2016 note 54 note 55 note Il Gruppo Sipcam Oxon è titolare di tutti i marchi indicati nel presente catalogo esclusi i seguenti: ASGROW® ed i loghi ASGROW® sono marchi registrati di proprietà della Monsanto Technology LLC ed utilizzati su licenza Monsanto INVIA a un amico VAI al sito