Progetto formativo - Società Italiana di Glottologia

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SCUOLA EUROPEA DI STUDI AVANZATI
Palazzo Cavalcanti, Via Toledo n. 348, Napoli
DOTTORATO DI RICERCA
IN
“LINGUISTICA E COMUNICAZIONE INTERCULTURALE.
RAPPORTI TRA ORIENTE E OCCIDENTE”
Progetto formativo
Il Dottorato considera come suo scopo primario l’intersezione tra gli strumenti
critici della linguistica e le prospettive teoriche ed operative della didattica e
dell’apprendimento delle lingue moderne (sia orientali sia occidentali) in una
costante attenzione al problema sempre più attuale della comunicazione
interculturale e nel quadro generale ed onnicomprensivo delle teorie del linguaggio
e della mente. In questa prospettiva un reticolo privilegiato sarà costituito
dall’incontro e dal confronto linguistico e culturale tra Oriente e Occidente visti
innanzi tutto nei loro rapporti antichi e moderni e indagati soprattutto nei loro
aspetti più attuali, quali – ad esempio – le acquisizioni di “lingue seconde” come
elementi indispensabili di mediazione tra realtà stanziali e fenomeni migratori o
come strumenti ineludibili nei casi di temporanea o duratura mobilità lavorativa (in
particolare quella altamente qualificata). Sempre in questa prospettiva va
affermata, nel quadro di politiche attente alla conservazione e alla promozione del
pluralismo linguistico e culturale, la necessità di resistere ai processi indiscriminati
di “globalizzazione” anche attraverso una conoscenza critica e approfondita
dell’“alterità” capace di convertirsi in una effettiva tutela delle lingue e delle
culture esposte al rischio dell’estinzione o a quello non meno grave
dell’emarginazione. In tal senso il Dottorato vuole anche proporsi come
“osservatorio” delle complesse e complessive modalità dell’interazione tra lingue e
culture diverse e contestare l’atteggiamento riduttivo (e “seduttivo”) che va sotto il
nome rassicurante di integrazione linguistica e culturale.
Un aspetto non secondario del progetto scientifico e del programma operativo è
costituito da un’attenzione specifica alle lingue europee (e, tra queste, in primo
luogo l’italiano) nelle loro proiezioni extra-europee (e qui si citano, a puro scopo
esemplificativo, i casi più vistosi e “storicizzati” delle aree anglofone e francofone
con diffusione intercontinentale); ma non si intende trascurare, sempre in questa
ottica plurilinguistica complessa, il più recente cammino inverso per cui lingue
orientali sono diventate o stanno diventando lingue parlate in Europa da comunità
sempre più numerose (basti pensare ai sinofoni, ai turcofoni e soprattutto agli
arabofoni e ai loro radicamenti occidentali, in questo caso soprattutto europei).
Il Dottorato (ricco per altro di un’esperienza pregressa che non si è mai
configurata nei termini riduttivi ed autoreferenziali di un “glottocentrismo” ad
oltranza, semmai si è confrontata non fuggevolmente con aspetti letterari e
comparati e con dimensioni filosofiche grazie agli apporti di competenze di
eccellenza in questi settori) punta pertanto -nel quadro della ricerca linguistica
contemporanea- da una parte ad essere attento agli universali linguistici sia nel
senso della linguistica formale che in quello della neurolinguistica, dall’altra a
porgere la massima attenzione alle specificità storico-culturali con tutte le loro
sfaccettature pragmatiche e cognitive, che fondano e condizionano la
comunicazione interculturale.
Il primo polo di ricerca si misura oggi con l'individuazione, sempre più accurata
(e complessa!) delle interrelazioni tipologiche, che devono suggerire anche
dimensioni importanti per il secondo polo, quello delle specificità storico/culturali
che hanno forgiato la diversità linguistica osservabile. In questa prospettiva, il
primo dei due poli si costruisce intorno agli studi linguistici di ambito cognitivo
generale e alla neurolinguistica, che rappresenta la nuova frontiera della filosofia
della mente, mentre il secondo polo si basa sugli studi della sedimentazione
storico-culturale che con i suoi risvolti di tipo antropologico e cognitivo particolare
sembra fare da necessario contrappeso all’altro nella storia delle lingue. Un punto
particolarissimo di incontro tra “universale” e “particolare”, tra facoltà generale del
linguaggio e istanza contingente di comunicazione è certamente dato
dall’irrinunciabile e sempre rinnovato momento di mediazione costituito dalla
prassi traduttiva. In questa prospettiva il Dottorato intende porsi come momento di
riflessione critica, anche in termini di storia del pensiero linguistico, e proporsi
come progetto di una serie di operazioni rivolte a porre solidi fondamenti
linguistici a tutte quelle iniziative (comprese le pratiche di educazione linguistica
collegabili in Italia e altrove al tema dell’interculturalità) che siano capaci di
incrementare e migliorare il dialogo, la conoscenza interculturale, la solidarietà e il
rispetto tra i popoli.
Curricula
La lingua: universali e particolari
Il percorso formativo prevede una considerazione di tutti gli aspetti che caratterizzano la
fenomenologia linguistica sia in termini di ‘principi’ generali e condivisi da tutte le lingue sia in
termini di ‘parametri’ specifici e peculiari di una singola lingua. In questo modo si potranno
apprezzare da una parte la condivisione cognitiva e le comuni basi neurolinguistiche, dall’altra
sarà possibile arrivare a caratterizzazioni storico-linguistiche altamente idiosincratiche.
Storia del pensiero linguistico
Nel quadro del percorso curriculare qui delineato si intende valorizzare al massimo aspetti e
problemi di storiografia della ricerca linguistica non solo in area occidentale, ma anche
nell’ambito delle grandi culture orientali. Allo stesso tempo sarà data adeguata attenzione alla
teoria e alla filosofia del linguaggio in quanto cornici epistemologiche irrinunciabili.
Storia linguistica e storia culturale
Il percorso formativo prevede un’indagine approfondita di alcune fasi salienti della storia
linguistica in costante connessione con fasi altrettanto salienti della storia culturale,
privilegiando in ogni caso i momenti di interferenza linguistica tra Oriente e Occidente e
mettendoli in stretta relazione con analoghi momenti di interazione culturale.
Geografia e antropologia delle lingue
Nel quadro del percorso curriculare qui delineato si intende rivolgere un’attenzione particolare
non solo alla distribuzione geografica delle comunità linguistiche ma anche ai fenomeni più
specifici di arealità linguistica, in quanto circoscritti a singoli fatti riconducibili ai vari livelli di
lingua. In questa prospettiva anche gli aspetti antropologici andranno pienamente considerati,
sulla base di dati linguistici desumibili dalle varie comunità di parlanti.
Letterature, testualità e traduzione
Il percorso formativo prevede una valutazione circostanziata dei fenomeni letterari con una
attenta considerazione dei generi testuali, dei fenomeni di intertestualità e degli aspetti di
comparabilità dei testi letterari sul piano decisamente contenutistico. Questo accostamento mira
a fornire strumenti di valutazione linguistica per il fenomeno della traduzione letteraria e per il
suo continuo riproporsi in varie lingue e in varie epoche.
Lingue, lessici speciali e traduzione
Nel quadro del percorso curriculare qui delineato si intende riflettere innanzitutto sul fatto della
diversità linguistica e, all’interno di questa, sui fenomeni di variazione e di specializzazione in
lingue settoriali con particolare attenzione ai loro specifici tesori lessicali. Questo accostamento
mira a fornire strumenti di valutazione linguistica per il fenomeno della traduzione specialistica
e per i suoi specifici obiettivi comunicativi.
Lessicologia comparata
Il percorso formativo prevede un esame dettagliato, anche su basi cognitive,
dell’organizzazione lessicale delle lingue con un’attenzione privilegiata al confronto contrastivo
tra lingue orientali e lingue occidentali. In questo modo si cercherà di caratterizzare, su basi
linguistiche e culturali, il patrimonio di conoscenze in quanto specifico di una lingua o in
quanto condiviso da più lingue, anche sulla base di prestiti e interferenze reciproche.
Lessicografia comparata
Nel quadro del percorso curriculare qui delineato si intende mettere a confronto dizionari
monolingui e bilingui (ed eventualmente plurilingui) con lo scopo principale di apprezzare di
volta in volta diversità o convergenze di metodologie descrittive del lessico. In questa ottica sarà
data attenzione non solo alla storia della lessicografia ma anche ai tesori lessicali informatici
attualmente reperibili anche in prospettiva interculturale
Educazione linguistica
Il percorso formativo prevede innanzitutto un costante aggiornamento sulle problematiche
dell’acquisizione spontanea o dell’apprendimento guidato delle lingue con una particolare
attenzione alle cosiddette ‘lingue seconde’. La presenza dell’italiano all’estero e la presenza di
lingue straniere in paesi diversi da quelli di origine costituiranno un punto di ossservazione
privilegiata nel quadro dei processi di internazionalizzazione linguistica.
Comunicazione interculturale
Nel quadro del percorso curriculare qui delineato si intende concentrare l’attenzione sui
problemi dell’interazione comunicativa in una società multiculturale, anche con lo scopo di
verificare comparativamente la quantità e la qualità dei problemi che sorgono in area
occidentale e in area orientale nel contatto tra lingue e culture diverse. Gli strumenti
dell’etnolinguistica e dell’antropologia culturale possono costituire criteri di valutazione
complessiva.
Collegio dei docenti
Coordinatore: Domenico Silvestri, Università di Napoli “L’Orientale”
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE”
Facoltà di Lettere e Filosofia
L-LIN/18 (Lingua e letteratura albanese: Italo Costante Fortino);
L-LIN/19 (Filologia finno-ugrica: Amedeo Di Francesco);
L-LIN/21 (Slavistica: Boris Uspenskij);
L-OR/09 (Lingue e letterature dell’Africa: Elena Bertoncini Zubkova);
L-OR/21 (Lingue della Cina e dell’Asia sud-orientale: Giorgio Casacchia);
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
L-FIL-LET/09 (Filologia e linguistica romanza: Salvatore Luongo);
L-FIL-LET/12 (Linguistica italiana: Rita Librandi);
L-LIN/01 (Glottologia e linguistica: Maurizio Gnerre, Cristina Vallini);
L-LIN/04 (Lingua e traduzione- lingua francese: Rosalba Guerini, Università di Napoli
L’Orientale);
L-LIN/05 (Letteratura spagnola: Augusto Guarino, Università di Napoli L’Orientale);
L-LIN/12 (Lingua e traduzione- Lingua inglese: Oriana Palusci, Università di Napoli
L’Orientale);
L-LIN/14 (Lingua e traduzione – lingua tedesca: Elda Morlicchio, Università di Napoli
“L’Orientale”);
Facoltà di Scienze Politiche
L-OR/12 (Lingua e letteratura araba: Francesca Corrao);
L-OR/22 (Lingue del Giappone e della Corea: Giorgio Amitrano);
Facoltà di Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo
L-OR/10 (Storia dei paesi islamici: Agostino Cilardo).
ALTRI ATENEI
L-LIN/01 (Glottologia e linguistica: Luciano Agostiniani, Università di Perugia;
Emanuele Banfi, Università di Milano Bicocca; Michela Cennamo, Università di Napoli
“Federico II”; Franco Crevatin, Università di Trieste; Annibale Elia, Università di
Salerno; Stefania Giannini, Università Stranieri di Perugia, Marco Mancini, Università
della Tuscia di Viterbo; Andrea Moro, Università “San Raffaele” di Milano; Diego Poli,
Università di Macerata; Paolo Ramat, IUSS di Pavia);
L-LIN/02 (Didattica delle lingue moderne: Bruna Di Sabato, Università di Napoli “Suor
Orsola Benincasa”);
L-LIN/09 (Letterature portoghese e brasiliana : Giulia Lanciani, Università di Roma 3);
L-LIN/17 (Lingua e letteratura romena: Bruno Mazzoni, Università di Pisa)
L-OR/04 (Anatolistica: Massimiliano Marazzi, Università di Napoli “Suor Orsola
Benincasa”);
M-DEA/01 (Antropologia culturale: Alessandro Duranti, University of California, Los
Angeles);
M-FIL/05 (Filosofia e teoria dei linguaggi: Stefano Gensini, Università di Roma “La
Sapienza”).
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