Integrazioni VIncA - Home Valutazione degli effetti Ambientali

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COMUNE DI CALCIANO
PROVINCIA DI MATERA
Progetto di taglio di una Fustaia di Pioppo
località Pianella
INTEGRAZIONI
AREA SIC-ZPS “VALLE BASENTO – GRASSANO SCALO - GROTTOLE”
COD. IT9220260
IL TECNICO
Dott. For. Antonio SATRIANO
Sommario
RELAZIONE INTEGRATIVA ......................................................................................................................... 3
RILIEVI DENDROMETRICI INTEGRATIVI .............................................................................................. 21
RELAZIONE INTEGRATIVA
Il sottoscritto Dott. For. Satriano Antonio, a seguito di colloquio in data 08/07/2015 presso
l’Ufficio Compatibilità Ambientale, vista l’ e-mail in data 09/07/2015 inviatami dall’Ufficio
Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata con la quale si chiede di integrare la relazione
di valutazione d’incidenza con una integrativa in cui sia previsto una riduzione della ripresa
legnosa già trasmessa all’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio per il tramite di un progetto di
taglio dal 35,74% al 20% oltre che una scheda relativa alle specie faunistiche elencate nel
formulario standard che si riproducono nel sito nella quale venga indicato l’ambiente di
riproduzione e il periodo di riproduzione; tutto ciò premesso con la presente si predispongono e si
allegano i nuovi calcoli dendro-auxometrici inerenti il prelievo legnoso e il numero di piante da
assegnare al taglio e contestualmente si predispone una tabella a carattere faunistico di tutte le
specie inserite nel formulario standard che si riproducono nel sito cod. IT9220260 indicandone
ambiente e periodo di riproduzione con annessa fonte bibliografica.
Fra gli uccelli migratori abituali elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE si
segnalano:
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di minaccia
Ambiente di riproduzione
La specie è legata alle zone umide quali canali, fiumi, laghi di pianura o
collina adatte per lo scavo del suo particolare nido. Frequenta anche
lagune costiere (Boitani et al. 2002).
Nidifica in ambienti aperti, aridi e assolati, con presenza di massi sparsi e
cespugli (Brichetti & Fracasso 2007). Nidifica soprattutto nelle
depressioni del suolo e nei boschi cedui costruendo nidi molto ampi e
composti esternamente da muschio, radici e foglie secche, ed internamente
da erba secca e radici
Nidifica in zone umide d'acqua dolce. E’ solitario. Il nido preferisce farlo
a terra nel folto dei canneti. A volte su alberi, piattaforma di canne
spezzate e steli
Nidifica in ambienti aperti erbosi e alberati, in cascinali o centri urbani
rurali, in vicinanza di aree umide dove si alimenta.
Nidifica in zone umide ricche di vegetazione palustre emergente,
soprattutto fragmiteti (Brichetti & Fracasso 2003). Il nido viene costruito
nei canneti o in altra simile vegetazione palustre e, a volte, tra erbe alte e
nei campi di cereali
Nidifica sugli stecchi, steli, erbe e foglie sul terreno tra la vegetazione
erbacea o cespugliosa e, a volte, nelle zone coltivate a cereali.
Specie legata ad ambienti xerici ricchi di cavità naturali o artificiali in cui
nidificare (Brichetti & Faracasso 2007), frequenta colture di cereali o
praterie steppose al di sotto dei 300 m s.l.m. (Boitani et al. 2002).
Periodo di
riproduzione
Alcedo
atthis
A229
Martin
pescatore
LC
Anthus
campestris
A255
Calandro
LC
Ardea
purpurea
A029
Airone rosso
LC
Ciconia
ciconia
A030
Cicogna
bianca
LC
Circus
aeroginosus
A081
Falco di
palude
VU
Circus
cyaneus
A082
Albanella
reale
NA
Coracias
garrulus
A231
Ghiandaia
marina
VU
Egretta
alba
A027
Airone
bianco
Dir. Uccelli CEE All I;
Lista Rossa: Non valutata
– di recente
Immigrazione
Nidifica nei canneti quando essi sono di buona estensione oppure su grossi
alberi quando in garzaia
Da fine Aprile a
Settembre
Egretta
garzetta
A028
Garzetta
LC
Nidifica in boschi igrofili ripari (come ontaneti o saliceti).
Da Aprile alla
prima decade di
luglio
Falco
naumanni
A095
Grillaio
LC
Milvus
migrans
A073
Nibbio
bruno
NT
Milvus milvus
A074
Nibbio reale
VU
Predilige ambienti steppici con rocce e ampi spazi aperti, collinari o
pianeggianti a praterie xeriche (Festuco-Brometalia, Brichetti & Fracasso
2003). Nidifica spesso nei centri storici dei centri urbani, ricchi di cavità e
anfratti.
Nidifica in boschi misti di latifoglie, nelle vicinanze di siti di
alimentazione come aree aperte terrestri o acquatiche, spesso discariche a
cielo aperto o allevamenti ittici e avicoli (Brichetti & Fracasso 2003).
Nidifica in boschi maturi di latifoglie o conifere con presenza di vasti
spazi aperti incolti o coltivati utilizzati per cacciare (Brichetti & Fracasso
2003).
Fonte
Da Gennaio a
Luglio
1,2
Da metà Maggio a
Luglio
3,4
Da Aprile a
Giugno
5,6
Da febbraio a
luglio
7,8
Da fine Marzo ad
inizio Maggio
9,10
Da fine Aprile a
Giugno
11,12
Da Maggio a
Luglio
13,14
15,16
17,18
Da Maggio a
Luglio
19,20
Da aprile a Giugno
21,22
Da Marzo a
Giugno
23,24
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di minaccia
Pandion
haliaetus
A094
Falco
pescatore
/
Caprimulgus
europaeus
A224
Succiacapre
LC
Lanius
collurio
A338
Averla
piccola
VU
Lanius
minor
A339
Averla
cenerina
VU
Ambiente di riproduzione
Nidifica sugli alberi, sulle coste rocciose o sabbiose (dirupi o isole),
utilizzando per anni consecutivi un rozzo, grosso, nido costituito da
stecchi, rami, sostanze vegetali che si accumulano anno per anno
Nidifica in ambienti xerici a copertura arborea e arbustiva disomogenea.
Le uova vengono deposte sul terreno in un luogo con bassa vegetazione
arborea e arbustiva
Specie ecotonale, tipica di ambienti aperti cespugliati o con alberi sparsi.
Le coppie nidificano spesso, all’interno di cespugli spinosi, dove
l’esemplare maschio inizia ad accantonare steli di erba secca che
costituiranno la base per la costruzione del nido. Il nido dell’averla piccola
ha la forma di una coppa fatta di steli intrecciati
Ambienti pianeggianti e collinari, aree agricole inframezzate da filari o
piccoli boschetti.
Fonti
(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Alcedo_atthis
(2) http://www.oasicannevie.com/schede/Martin-pescatore.pdf
(3) http://digilander.libero.it/verdecammina/calandro.htm
(4) http://www.ecosistema.it/ecosistema/fauna001.asp?ID=4649
(5) http://www.lagunaproject.it/scheda.aspx?nome=Ardea%20purpurea
(6) http://www.passeggiandoinbicicletta.it/bici/pedalando-in-veneto/ambiente/165-uccelli.html#AironeRosso
(7) https://it.wikipedia.org/wiki/Ciconia_ciconia
(8) http://www.oasideiquadris.it/uccelli/ciconia-ciconia/
(9) http://www.agraria.org/faunaselvatica/falcodipalude.htm
(10) http://www.oasicannevie.com/schede/Falco-di-palude.pdf
(11) http://www.cacciapassione.com/fauna-protetta-particolarmete/282-albanella-reale-albanella-reale-foto-e-habitat-albanella-reale.html
(12) http://www.federcaccia.org/fauna_particolarmente_protetta.php?ida=84
(13) http://www.istitutoveneto.org/venezia/divulgazione/pirelli/pirelli_2005_it/Banca_Dati_Ambientale/192.168.10.66/pirelli_new/divulgazione/valli/index0055.html
(14) http://www.pernatur.org/natura/dettagli.php?id_elemento=89
(15) http://www.retecologicabasilicata.it/ambiente/files/docs/DOCUMENT_FILE_108027.doc, schede specie faunistiche
(16) http://cms2.polesineinnovazione.it/parcodeltapo.org/images/documenti/Gli%20Aironi%20del%20delta%20del%20Po%20-%20iPad.pdf
(17) https://it.wikipedia.org/wiki/Egretta_garzetta
(18) http://www.oasicannevie.com/schede/Garzetta.pdf
(19) https://it.wikipedia.org/wiki/Falco_naumanni
(20) http://www.parmavisiteguidate.it/parmabw/bw/doc/roscelli2009.pdf, Biologia riproduttiva del grillaio Falco naumanni in provincia di Parma
(21) https://it.wikipedia.org/wiki/Milvus_migrans
(22) http://www.agraria.org/faunaselvatica/nibbiobruno.htm
(23) https://it.wikipedia.org/wiki/Milvus_milvus
(24) https://books.google.it/books?isbn=8841240059, Rapaci diurni e notturni, Gianni Ravazzi
(25) http://www.mille-animali.com/animali/uccelli/falco-pescatore.php
(26) http://www.scuolafaunistica.it/ANIMALI_(2).html#falco-pescatore
(27) http://www.ecosistema.it/ecosistema/fauna001.asp?ID=4584, Caprimulgus europaeus
Periodo di
riproduzione
Fonte
Da Aprile a
Giugno
25,26
Da Maggio a
Luglio
27
Da metà Maggio a
metà Agosto
28,30
Da metà Maggio a
metà Agosto
29,31
(28) http://www.ecosistema.it/ecosistema/fauna001.asp?ID=4794, Lanius collurio
(29) SELEZIONE DI HABITAT E RIPRODUZIONE DELL’AVERLA CENERINA, LANIUS MINOR, IN UN’AREA COSTIERA DEL LAZIO (MONTI DELLA TOLFA), GASPARE
GUERRIERI* & AMALIA CASTALDI*
(30) http://www.cibocanigatti.it/uccelli/uccelli-autoctoni/averla-piccola.asp
(31) http://www.flanet.org/sites/default/files/pubb/LibroAverla.pdf
Fra gli uccelli migratori abituali non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE si segnalano:
nome
scientifico
Aegithalos
caudatus
Anas
platyrhynchos
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
A324
Codibugnolo
A053
Germano reale
Rondone
comune
Airone
cenerino
Ambiente di riproduzione
Periodo di
riproduzione
Fonti
LC
Ambienti terrestri. Boschi di varia natura e aree agricole intervallate da
vegetazione naturale.
37
LC
Ambienti terrestri. Nidifica in zone umide costiere o interne di varia natura.
Tra fine Febbraio a
Maggio
Da fine Gennaio a Fine
Agosto
Fine marzo a fine
maggio
Apus apus
A226
LC
Ardea cinerea
A028
Athene noctua
A212
civetta
LC
Carduelis
cannabina
A366
Fanello
NT
Carduelis
carduelis
A364
Cardellino
NT
Carduelis
chloris
A363
Verdone
NT
Cettia cetti
A288
Usignolo di
fiume
LC
Charadrius
dubius
A136
Corriere
piccolo
NT
Picus viridis
A235
Picchio verde
LC
Cuculus
A212
Cuculo
LC
LC
Ambienti rocciosi costieri (cavità naturali delle rocce e degli alberi) e centri
urbani (cornicioni e/o grondaie)
Ambienti terrestri. Nidifica in colonie in boschi planiziali di alto fusto nelle
immediate vicinanze di aree umide o risaie.
Ambienti terrestri. Nidifica in centri urbani, aree rurali ricche di siti riproduttivi,
come fienili e cascinali, e in aree aperte aride.
Ambienti terrestri. Aree aperte con copertura erbacea discontinua, cespugli e
alberi sparsi. Arbusteti e aree agricole inframezzate da vegetazione naturale e
zone di transizione tra arbusteto e bosco.
Ambienti terrestri. Frequenta un'ampia varietà di ambienti, dalle aree agricole
eterogenee alle aree verdi urbane.
Ambienti terrestri. Frequenta aree seminaturali alberate (aree verdi urbane,
frutteti, uliveti), aree di transizione tra pascoli e cespuglieti e boschi di varia
natura.
Ambienti terrestri. Costruisce un nido, a coppa, di materiale vegetale palustre
nella parte più bassa di cespugli prospicienti agli specchi d'acqua. Nidifica in
zone umide.
Ambienti terrestri. Nidifica in ambienti aperti di varia natura, sia costieri che
nell'interno.
Ambienti terrestri. Frequenta un'ampia varietà di ambienti: boschi, terreni
coltivati, zone ad alberi sparsi, frutteti e parchi (Boitani et al. 2002). Nidifica nei
boschi aperti, nei parchi e nelle siepi. Costruisce il suo nido scavando un buco
nei tronchi (partecipano alla costruzione entrambi i sessi) e cova le uova per
15/20 giorni.
Ambienti terrestri. Frequenta un'ampia varietà di ambienti. Riproduzione
Da Maggio ad Agosto
Da Aprile a Maggio
Da metà Aprile a Fine
Agosto
38
93
32
34
35
Da Fine Aprile a Fine
Agosto
35
Da Maggio a Giugno
36
Da Aprile a Giugno
39
Da Aprile a Luglio
94
Da Aprile a Giugno
95
Da Aprile ad Agosto
40
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
canorus
Oriolus oriolus
A337
Rigogolo
LC
Otus scops
A214
Assiolo
LC
Upupa epops
A232
Upupa
LC
Buteo buteo
A087
Poiana
LC
Columba
palumbus
A208
Colombaccio
LC
Columba livia
A206
Piccione
selvatico
DD
Corvus corax
A350
Corvo
imperiale
LC
Corvus
monedula
A347
Taccola
LC
Corvus corone
A349
Cornacchia
nera
LC
Coturnix
coturnix
A113
Quaglia
DD
Delichon
urbicum
A253
Balestruccio
NT
Dendrocopos
major
A237
Picchio rosso
maggiore
LC
Erithacus
A269
Pettirosso
LC
Ambiente di riproduzione
parassitaria a danno di passeriformi.
Ambienti terrestri. Nidifica in frutteti, aree agricole miste a vegetazione
naturale, boschi misti.
Ambienti terrestri. Nidifica in ambienti boscosi aperti.
Ambienti terrestri. Nidifica in aree aperte collinari e pianeggianti, uliveti,
vigneti e margine dei boschi (Boitani et al. 2002).
Ambienti terrestri. Nidifica in complessi boscati di varia natura e composizione
dalle zone costiere alle laricete subalpine (Brichetti & Fracasso 2003).
Ambienti terrestri. La femmina prepara il nido in genere su alberi o pareti
rocciose, il maschio porta il materiale.
Ambienti terrestri. Le popolazioni selvatiche nidificano in colonie in zone
rocciose interne e soprattutto costiere.
Ambienti terrestri. Praterie pascoli e zone rocciose. Il nido viene collocato sulle
pareti rocciose, sugli scogli e sulle cime degli alberi più alti, comunque in luoghi
inaccessibili. Sovente i nidi più vecchi vengono restaurati e riutilizzati.
Ambienti terrestri. Aree urbane e rurali. Aree agricole. Oltre ai boschi d'alto
fusto, specialmente quelli in cui abbondano alberi cavi, frequenta parchi, rocce e
rupi scoscese, ma non è raro trovarla all'interno di abitazioni diroccate o stalle.
Ambienti terrestri. Specie di ambienti parzialmente alberati, la Cornacchia è
nettamente favorita dalle trasformazioni ambientali operate dall'uomo e ne segue
gli insediamenti sino a quote elevate. Evita le aree forestali, mentre un ridotto
numero di alberi in vaste estensioni di coltivi è sufficiente per la costruzione dei
nidi. Sono molto diffuse ovunque e grazie alla loro intelligenza ed alla loro
capacità nel trovare il cibo hanno un basso rischio di estinzione
Ambienti terrestri. Migratrice nidificante estiva in Italia, nidifica nei terreni
aperti con presenza sparsa di cespugli come pascoli, praterie naturali, coltivi
(Brichetti & Fracasso 2004).
Ambienti terrestri. Nidifica in ambienti antropizzati, rurali e urbani, ricchi di siti
idonei per la costruzione del nido e di spazi aperti per la ricerca del cibo
(Brichetti & Fracasso 2007). nidifica sulle facciate degli edifici e sulle pareti
rocciose.
Di norma, il nido di argilla è attaccato ai muri delle case e alle travi del tetto,
ben protetto dalle intemperie.
Ambienti terrestri. Frequenta un'ampia varietà di ambienti: boschi, terreni
coltivati, zone ad alberi sparsi, vigneti e anche parchi e giardini urbani (Boitani
et al. 2002). Scava un buco nell'albero dove costruisce il suo nido, di solito i
buchi vengono scavati negli alberi vecchi o già morti, da questo deriva il suo
inconfondibile picchiettio caratteristico anche di altre specie di picchi
Ambienti terrestri. Nidifica in ambienti boscati di varia natura e composizione. I
Periodo di
riproduzione
Da Maggio a Luglio
Da Maggio a Luglio
Da Aprile a metà
Giugno
Da Marzo a Maggio
Da Marzo ad Aprile
Da Marzo a Giugno
Fonti
96
42
43
44
45
46
Da Febbraio a Marzo
47,48
Dalla prima metà di
Aprile a fine Maggio
49
Da fine Febbraio a fine
Luglio
Dalla seconda decade
di Aprile alla seconda
decade di Settembre
Da Marzo a Luglio
50
51
52
Da Aprile a Maggio
53
Da fine Aprile ai primi
54,55
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
rubecula
Falco
tinnunculus
A096
Gheppio
LC
Fringilla
coelebs
A359
Fringuello
LC
Fulica atra
A125
Folaga
LC
A153
Beccaccino
NA
A342
Ghiandaia
LC
Gallinago
gallinago
Garrulus
glandarius
Hirundo rustica
A251
Rondine
NT
Lanius senator
A341
Averla
capirossa
EN
Luscinia
megarhynchos
A271
Usignolo
LC
Merops apiaster
A230
Gruccione
LC
Monticola
solitarius
A280
Motacilla alba
A262
Passero
solitario
Ballerina
bianca
Ambiente di riproduzione
Periodo di
riproduzione
boschi di conifere sono il suo habitat naturale, ma può adattarsi anche a zone
antropizzate quali giardini, siepi, parchi delle aree urbane e boschetti. Questo
accade di solito durante l’inverno, quando si fa più forte la necessità di trovare
cibo. Infatti, pur essendo piuttosto schivo, il Pettirosso può avvicinarsi
guardingo all’uomo, ad esempio quando, lavorando in giardino, smuove dalla
terra vermi e insetti, di cui la specie è ghiotta
Ambienti terrestri. Specie generalista ad ampie preferenze ambientali. Diffusa
dal livello del mare ai 2000 m, frequenta zone agricole a struttura complessa ma
anche centri urbani (Boitani et al. 2002).
Ambienti terrestri. Nidifica in un'ampia varietà di ambienti, dai boschi di varia
natura alle aree verdi urbane.
Ambienti terrestri. Nidifica in zone umide d'acqua dolce o salmastra. La folaga
nidifica su acque stagnanti o che scorrono lentamente, ricche di sostanze
nutritive, come laghi, stagni, fiumi lenti, ma anche su piccole superfici come
pozze e laghetti di giardini
Ambienti terrestri. Il suo ambiente di riproduzione è rappresentato dagli
acquitrini erbosi, risaie, rive paludose, praterie allagate, fiumi, stagni, laghi ecc.
di Maggio
Boschi di latifoglie e conifere. Predilige anche le zone di margine.
Nidifica in ambienti rurali ma anche in centri urbani., nello specifico nidifica 2
volte l'anno, costruisce con il fango, su scogliere o nelle caverne, o, se vicino a
insediamenti umani, sotto i cornicioni di tetti di case, fienili, stalle, un nido
concavo, foderato all'interno con materiali morbidi, erba, piume, etc
Specie ecotonale, tipica di ambienti mediterranei aperti, cespugliati o con alberi
sparsi. In Sicilia nidifica tipicamente nei mandorleti con presenza di arbusti
(possibilmente rosacee).
Nidifica ai margini di ambienti boscati di latifoglie di varia natura e
composizione. Solitamente costruisce il nido nelle buche del terreno o dei
tronchi rovesciati
Nidifica su pareti sabbiose o argillose di origine naturale o artificiale. Frequenta
aree agricole aperte nei settori collinari della Penisola. Nidifica solitamente
dentro gallerie scavate nelle rive argillose o sabbiose di qualche corso d'acqua
utilizzando esclusivamente il becco che spesso a causa dell'usura appare più
corto. Se un esemplare trova un luogo favorevole alla costruzione del nido, ne
sopraggiungono altri in modo da formare delle colonie
Dalla terza decade di
Gennaio a fine
Giugno*
Da Aprile a Maggio
Da Marzo a Maggio
Fonti
56
57
59
Da fine Marzo a fine
Aprile
Da fine Marzo a metà
Agosto
58
Dai primi di Aprile a
fine Agosto
61
Da Maggio a Giugno
62,63
Da metà Maggio a
metà Giugno
64,65
Da fine Aprile
all’inizio di Giugno
LC
Nidifica in ambienti rupestri mediterranei costieri o interni.
Da Marzo a Maggio
LC
Nidifica in un'ampia varietà di ambienti naturali o di origine antropica
costruendo nidi nelle cavità dei muri, delle rocce o dei caseggiati dove
Da aprile a luglio
60
66
67,68
69
nome
scientifico
Motacilla
cinerea
Oenanthe
hispanica
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
A261
Ballerina
gialla
LC
A278
Monachella
EN
Parus caeruleus
A329
Cinciarella
LC
Parus major
A330
Cinciallegra
LC
Passer
domesticus
A354
Passera
oltremontana
LC
Phalacrocorax
carbo
A017
Cormorano
LC
Pica pica
A343
Gazza
LC
Saxicola
torquatus
A276
Saltimpalo
VU
Serinus serinus
A361
Verzellino
LC
Sitta europaea
A332
Streptopelia
decaocto
A209
Picchio
muratore
Tortora dal
collare
LC
LC
Sylvia
atricapilla
A311
Capinera
LC
Sylvia
melanocephala
A305
Occhiocotto
LC
Tachybaptus
A004
Tufetto
LC
Ambiente di riproduzione
costruisce una coppetta di materiale vegetale.
Nidifica a stretto contatto con l'acqua in aree montane o collinari solitamente in
cavità fra le rocce oppure in buchi nei muri o sotto i ponti
Nidifica in ambienti aperti accidentati e xerici, anche in cave di marmo
(Brichetti & Fracasso 2008).
Specie ad ampia valenza ecologica, frequenta un'ampia varietà di ambienti dalle
aree agro-forestali alle aree verdi urbane.
Specie ad ampia valenza ecologica, frequenta un'ampia varietà di ambienti dalle
aree agro-forestali alle aree verdi urbane. La cinciallegra non è attratta dai
boschi di conifere e colonizza principalmente boschi misti non troppo chiusi ma
anche parchi cittadini e vari altri ambienti purché siano presenti cavità adatte
alla nidificazione.
La specie è legata ad ambienti antropizzati. Il maschio prepara più nidi, nei posti
più disparati ma sempre comodi: sotto le tegole, negli anfratti di edifici e
occasionalmente sugli alberi. La paglia è la componente principale dei suoi nidi,
che poi imbottisce con piume di altri uccelli
Nidifica in zone umide soprattutto in colonie sul terreno o sugli alberi, talvolta
associandosi agli
Ardeidi.
Periodo di
riproduzione
Da Marzo a Maggio
Da Maggio a Giugno
Da febbraio a Marzo
Fonti
70,71
72
73
Da Aprile a Maggio
74
Da seconda metà di
Aprile a tutto Luglio
75
Da Gennaio ad Aprile
76,77
Frequenta un'ampia varietà di ambienti. Più usualmente nidificano sugli alberi.
Dall’ultima decade di
febbraio all’ultima
decade di Luglio
78,79
Nidifica in ambienti aperti naturali o coltivati a prati o cereali.
Da Marzo ad Agosto
Nidifica in un'ampia varietà di ambienti, dalle aree agricole ai boschi, dalla
macchia mediterranea alle aree verdi urbane.
Nidifica in boschi di varia natura ma anche aree verdi urbane dove vi sia
disponibilità di alberi ricchi di cavità.
Da metà Marzo a fine
Luglio
Nidifica in centri urbani con parchi, giardini, viali alberati e un zone rurali.
Da Marzo a Settembre
Nidifica preferibilmente in ambienti boschivi o alberati. Il nido, di dimensioni
molto piccole, è costruito nei boschi, nei giardini, nei cimiteri, tra le piante e le
siepi più folte, ben celato dalle foglie e collocato quasi sempre alla biforcazione
dei rami in modo da poter contare su un appoggio sicuro e resistente
Ambienti di boscaglia e macchia mediterranea o aree agricole eterogenee;
predilige la macchia fitta, ma anche i cespugli isolati e gli arbusti e in generale
boschi, gariga, ulivi e tamerici
Nidifica in zone umide d'acqua dolce e durante il periodo riproduttivo si rifugia
Da Aprile a Luglio
Da Maggio a Luglio
80
81
82
83,84
85
Da Aprile a Luglio
86,87
Da Marzo a Luglio
88
nome
scientifico
ruficollis
Troglodytes
troglodytes
Turdus merula
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
A265
Scricciolo
LC
A283
Merlo
LC
Ambiente di riproduzione
nel fitto della vegetazione palustre
Nidifica in zone fresche e ombrose collinari e montane, preferibilmente nelle
vicinanze di corpi d'acqua (Brichetti & Fracasso 2007).
Nidifica in una vasta varietà di ambienti, naturali e artificiali soprattutto tra le
siepi, cespugli, sempreverdi, edera o su alberi a notevole altezza
Periodo di
riproduzione
Fonti
Da fine Aprile a
Giugno
Da fine febbraio a fine
Agosto
89,90
91,92
Fonti
(32) http://www.oasicannevie.com/schede/Airone-cenerino.pdf
(33) http://www.iucn.it/scheda.php?id=1050225304
(34) http://digilander.libero.it/verdecammina/civetta.htm
(35) http://www.hobbyuccelli.it/uccelli/schede-uccelli/cardellino.html
(36) http://digilander.libero.it/verdecammina/verdone.htm
(37) http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/CODIBUGNOLO
(38) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/4e09873b33d0f98dc058dfda36e8c339.pdf
(39) http://www.passeggiandoinbicicletta.it/bici/pedalando-in-veneto/ambiente/165-uccelli.html#usignoloFiume
(40) http://welcomebirds.com/uccelli-nidificatori-comuni/cuculo-cuculus-canorus/
(41) http://62.101.84.225/agrinet/fauna/pdf/186_RelFau08.pdf
(42) http://www.albanesi.it/ambiente/ornitologia/assiolo.htm
(43) http://www.regione.vda.it/gestione/riviweb/templates/aspx/informatore.aspx?pkArt=181, Upupa
(44) http://www.crfs-provgo.it/specie-del-mese/132-specie-del-mese-la-poiana.html
(45) http://www.agraria.org/faunaselvatica/colombaccio.htm
(46) http://www.sgd-group.com/wiki/piccione-domestico/
(47) http://digilander.libero.it/verdecammina/corvo_imperiale.htm
(48) http://www.enciclopedino.it/Uccelli/corvidae/corvus%20corax.asp
(49) http://www.enciclopedino.it/Uccelli/corvidae/corvus%20monedula.asp
(50) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/223f6bc1fd577b147db5a019da08b195.pdf
(51) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/c56b65875d3fa97c3b75d308426d7e3e.pdf
(52) http://www.cibocanigatti.it/uccelli/uccelli-autoctoni/balestruccio.asp
(53) http://www.sardegnaambiente.it/j/v/159?s=40094&v=2&c=1583&t=1, Picchio rosso maggiore
(54) http://digilander.libero.it/verdecammina/pettirosso.htm
(55) http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/PETTIROSSO
(56) http://www.ornitologiaveneziana.eu/biblio/nardo_2001.pdf: Angelo Nardo, TEMPI DELLA RIPRODUZIONE DEL GHEPPIO, FALCO TINNUNCULUS LINNAEUS, 1758 IN UN’AREA
DEL VENETO ORIENTALE
(57) http://win.liceoariosto.it/naturalia/Pagineinterne/zoologia/pagine/Vertebrati/Fringilla_coelebs.htm
(58) http://www.oasicannevie.com/schede/Beccaccino.pdf
(59) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/919b7e9e02797df80bfee674faee92ff.pdf
(60) http://www.bighunter.it/Portals/0/Allegati/Ghiandaia.pdf
(61) http://www.aiutiamolerondini.org/doc/Brochure.pdf, Conoscere e aiutare la rondine: la biologia, il comportamento, le minacce, il progetto di tutela a cura del Parco Pineta di Appiano Gentile e
Tradate, in collaborazione con Università degli Studi di Milano - Bicocca
(62) https://it.wikipedia.org/wiki/Lanius_senator
(63) http://www.albanesi.it/ambiente/ornitologia/averla.htm
(64) digilander.libero.it/verdecammina/usignolo.htm
(65) https://it.wikipedia.org/wiki/Luscinia_megarhynchos
(66) http://digilander.libero.it/verdecammina/gruccione.htm
(67) http://digilander.libero.it/verdecammina/passero_solitario.htm
(68) http://www.museofaunamistretta.it/schede/uccelli/73-145-passero-solitario.html
(69) http://www.passeggiandoinbicicletta.it/bici/pedalando-in-veneto/ambiente/165-uccelli.html#ballerina_b
(70) https://it.wikipedia.org/wiki/Motacilla_cinerea
(71) http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/funghi-flora-fauna/scheda/2908.html
(72) https://it.wikipedia.org/wiki/Oenanthe_hispanica
(73) http://www.hobbyuccelli.it/uccelli/schede-uccelli/cinciarella.html
(74) https://it.wikipedia.org/wiki/Parus_major
(75) http://lnx.ornieuropa.com/sezione%20fringillidi/art%20passeri%20italiani/ploceidi%20italiani.html
(76) http://www.agraria.org/faunaselvatica/cormorano.htm
(77) http://www.animalieanimali.it/enciclopedia/cormorano.pdf
(78) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/6df268c8f44eab9c80e2328617d66158.pdf, pica pica
(79) https://it.wikipedia.org/wiki/Pica_pica
(80) https://it.wikipedia.org/wiki/Saxicola_torquatus
(81) http://rnomontecammarata.promotour.org/fauna/schede/verzellino.html
(82) http://welcomebirds.com/uccelli-nidificatori-comuni/picchio-muratore/
(83) https://it.wikipedia.org/wiki/Streptopelia_decaocto
(84) http://www.caccia-ti.ch/tortora_dal_collare_orientale.htm
(85) http://www.hobbyuccelli.it/uccelli/schede-uccelli/capinera.html
(86) http://www.faunistiveneti.it/nidificanti_veneto_fenologie_definitivo2011.pdf, Sylvia melanocephala
(87) http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/OCCHIOCOTTO
(88) http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/funghi-flora-fauna/scheda/3094.html, Tachybaptus ruficollis
(89) https://it.wikipedia.org/wiki/Troglodytes_troglodytes
(90) http://www.oasicannevie.com/schede/Scricciolo.pdf
(91) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/f9d95eec0783035efc66b1263864aa8b.pdf
(92) http://digilander.libero.it/verdecammina/merlo.htm
(93) http://www.ornitologiaveneziana.eu/guida/rondon/rondon.html
(94) http://www.oasicannevie.com/schede/Corriere-piccolo.pdf
(95) http://www.cibocanigatti.it/uccelli/uccelli-autoctoni/picchio-verde.asp
(96) http://www.animaliinmontagna.it/rigogolo.html
Fra i mammiferi abituali elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE si segnalano popolazioni di Lutra lutra mentre tra gli anfibi e
rettili elencati nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE si segnalano popolazioni di Emys orbicularis e Testudo hermanni. Per quanto concerne i
pesci elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE si segnalano popolazioni di Barbus plebejus, mentre per gli invertebrati elencati
nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE non si segnalano popolazioni.
nome
scientifico
Lutra lutra
codice
1355
Nome
volgare
lontra
Livello di
minaccia
EN
Emys
orbicularis
1220
Testuggine
palustre
europea
EN
Testudo
hermanni
1217
Testuggine di
Hermann
EN
Barbus
plebejus
1137
Barbo italico
VU
Ambiente di riproduzione
Strettamente legata all' ambiente acquatico, la Lontra vive prevalentemente in
prossimità di fiumi, ruscelli e laghi di montagna fino a 1500 m s.l.m. Persiste anche
in bacini stagionalmente in secca. Utilizza sporadicamente le zone costiere quali
paludi, lagune, estuari e foci dei fiumi, canali di irrigazione e bacini artificiali (C.
Prigioni & L. Boitani in Boitani et al. 2003). Necessita di una buona alternanza di
acque più o meno profonde, a corso medio-lento. Gli ambienti frequentati debbono
essere caratterizzati da una buona disponibilità di risorse trofiche (soprattutto
pesce, ma anche crostacei e anfibi) e da abbondante vegetazione riparia o pareti
rocciose scoscese con presenza diffusa di massi e cavità (M. Spagnesi in Spagnesi
& Toso 1999).
Si trova prevalentemente in due tipologie di habitat umidi: stagni, pozze, paludi,
acquitrini; oppure canali anche artificiali, incluse piccole aree incolte tra le risaie.
Nell'Italia settentrionale è presente quasi esclusivamente in pianura mentre in
quella centrale e meridionale si trova anche in collina e montagna (S. Mazzotti &
M. Zuffi in Sindaco et al. 2006). È un animale molto longevo e la maturità sessuale
si registra a circa 7-11 anni.
Gli habitat ottimali sono la foresta costiera termofila caducifoglia e sempreverde e
la macchia su substrato roccioso o sabbioso. Presente anche dune cespugliate,
pascoli, prati aridi, oliveti abbandonati, agrumeti e orti (S. Mazzotti in Sindaco et
al. 2006).
Ambiente di acqua dolce. Ciprinide reofilo caratteristico del tratto medio e
superiore dei fiumi planiziali. Specie legata ad acque limpide, ossigenate, a
corrente vivace e fondo ghiaioso e sabbioso, tipiche della zona dei ciprinidi a
deposizione litofila, di cui il barbo è una delle specie caratterizzanti. L'habitat di
questa specie è talmente tipico da essere comunemente indicato come "zona del
barbo". La specie ha comunque una discreta flessibilità di adattamento. Nei fiumi
più grandi può spingersi notevolmente a monte.
Fonti
(97) Panzacchi M., Genovesi P., Loy A., 2009 - Piano d’Azione Nazionale per la Conservazione della Lontra (Lutra lutra). (Bozza). Min. Ambiente - ISPRA.
(98) https://it.wikipedia.org/wiki/Lutra_lutra
(99) http://www.parconaturaviva.it/fauna/Tartaruga%20palustre%20europea
(100) http://tartarugheeoltre.forumfree.it/?t=65440862
(101) http://www.ittiofauna.org/provinciarezzo/fauna_ittica/Schede/schedespecie/barboitalico.htm
(102) http://www.provincia.bz.it/foreste/pesca/1397.asp, Barbus plebejus
Periodo di
riproduzione
Da Febbraio marzo
oppure durante tutto il
periodo dell’anno
Fonte
97,98
Nascite nel periodo
ottobre-dicembre
Da Marzo ad Agosto
Da Marzo ad Ottobre
Dalla seconda metà di
Aprile ai primi giorni
di Luglio
99
100
101,102
Fra gli uccelli migratori abituali non elencati nell’Allegato II della Direttiva 2009/147/CE si segnalano:
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
Alauda arvensis
A247
Allodola
VU
Alburnus albidus
1120
Alborella
meridionale
VU
Anas crecca
A052
Alzavola
EN
Anthus pratensis
A257
Pispola
NA
Ciconia nigra
A030
Cicogna nera
VU
Circaetus
gallicus
A080
Biancone
VU
Circus cyaneus
A082
Albanella reale
NA
A373
Frosone
LC
Coccothraustes
coccothraustes
Dendrocopos
minor
A240
Picchio rosso
minore
Falco
pellegrino
LC
Falco peregrinus
A103
LC
Fringilla
montifringilla
A360
Peppola
NA
Galerida cristata
A244
Cappellaccia
LC
Ambiente di riproduzione
Preferisce praterie e aree coltivate aperte (Boitani et al. 2002). Nidifica
negli avvallamenti della vegetazione, nei prati o nei campi
Ambiente di acqua dolce. Specie diffusa in acque ferme o a corrente lenta
o moderata, in fiumi, torrenti e laghi dal livello del mare fino a quote
anche superiori ai 1.000 m. Le informazioni sulla biologia di Alburnus
albidus sono limitate. Popola il tratto medio e inferiore dei corsi d'acqua
dove risulta essere spesso la specie dominante, assieme al Cavedano e al
Barbo. E' presente anche in laghi e stagni, sia planiziali sia situati in zone
collinari e montane.
Ambiente terrestre. Nidifica in zone umide d'acqua dolce. In una
depressione del terreno ben nascosta tra la vegetazione in terreni incolti
non lontani dall’acqua, in radure di boschi umidi, argini e paludi, la
femmina costruisce il nido con materiale vegetale e piumino
Ambiente terrestre. Frequenta preferibilmente
ampie superfici aperte, con vegetazione
erbacea bassa e substrato relativamente umido
In Piemonte nidifica in zone boscate collinari confinanti con aree aperte
umide, in Basilicata nidifica su pareti rocciose presso corsi d'acqua
(Brichetti & Fracasso 2003).
Foreste xerotermiche intervallate da aree aperte a pascolo e gariga.
Leccete e sugherete in appennino e foreste di conifere termofile sulle
Alpi.
Nidifica su stecchi, steli, erbe e foglie sul terreno tra la vegetazione
erbacea o cespugliosa e, a volte, nelle zone coltivate a cereali.
Aree agricole e boschi di varia natura.
Occupa principalmente boschi di caducifoglie con abbondanza di alberi
morti o marcescenti (Boitani et al. 2002).
Specie tipicamente rupicola, nidifica in zone dove sono presenti pareti
rocciose, dalla costa alle zone montuose interne (canyon fluviali).
Uccello gregario ma nel periodo riproduttivo diviene fortemente
territoriale.
Il nido è costruito in alto negli alberi
La specie è legata alle basse quote (fino ai 1100 m s.l.m.) e agli ambienti
xerotermici occupati da coltivazioni e pascoli aridi (Boitani et al. 2002).
Periodo di
riproduzione
Da Marzo ad Agosto
Fonte
103
Da Marzo a Giugno
104,105
Da fine Marzo agli
inizi di Settembre
106,107
Da Marzo a
Settembre
108,109
Da Marzo ad Aprile
110,111
Da Aprile agli inizi di
Luglio
112
Da fine Aprile e
Giugno
Dagli inizi di Aprile a
Giugno
Da fine Aprile a
Maggio
Da Gennaio ad Aprile
Da inizio Maggio a
fine Luglio
Da Aprile a Giugno
113
114,115,116
117
118
119,120
121
Gallinula
chloropus
A123
Gallinella
d’acqua
LC
Grus grus
A127
Gru
RE
Lullula arborea
A246
Tottavilla
LC
A383
Strillozzo
LC
A017
Cormorano
LC
A273
Codirosso
spazzacamino
LC
Rutilus rubilio
1136
Rovella
NT
Scolopax
rusticola
A155
Beccaccia
DD
Streptopelia
turtur
A210
Tortora
selvatica
LC
Sturnus vulgaris
A351
Storno
LC
Turdus iliacus
A286
Tordo sassello
NA
Miliaria
(Emberiza)
calandra
Phalacrocorax
carbo
Phoenicurus
ochruros
Nidifica in zone umide d'acqua dolce. Il nido è realizzato con giunchi
secchi ed erbe su un ammasso vegetale galleggiante tra la fitta
vegetazione, oppure tra canneti e cespugli vicino all’acqua ed
occasionalmente sugli alberi
Il nido, una piattaforma di materiale vegetale, viene costruito sul terreno
al margine di laghi o paludi, preferibilmente in aree alberate e indisturbate
Frequenta pascoli inframezzati in vario grado da vegetazione arborea e
arbustiva, brughiere localizzate ai margini delle formazioni boschive
(Boitani et al. 2002). Nidifica nell'erba o in buche del terreno, soprattutto
sui monti, nelle praterie alpine ed ai margini dei boschi dove la
vegetazione è rada e confina con zone cespugliose o sabbiose
Aree agricole aperte intervallate da vegetazione naturale o incolti con
bassa vegetazione arbustiva.
Ambiente terrestre. Nidifica in zone umide. Nell'entroterra costruiscono il
loro nido, fatto di rametti, sugli alberi e a volte nei canneti.
Nidifica in ambienti aperti montani (praterie, brughiere, aree rupestri) con
presenza di pareti rocciose o massi sparsi.
Ambiente di acqua dolce. Specie ubiquitaria ad ampia valenza ecologica.
Si incontra in acque correnti, ferme o a lento corso, di preferenza su
substrati misti a roccia, pietrisco, sabbia e ghiaia, ma vive bene anche in
bacini con fondali prevalentemente fangosi e ricchi di vegetazione
sommersa. Frequente in piccoli corsi d'acqua, soggetti a notevoli
variazioni di portata stagionale, tipici dei paesi mediterranei. Nei periodi
di siccità i pesci sopravvivono confinati in piccole pozze perenni. La
deposizione avviene in acque poco profonde, con fondali ghiaiosi ricchi
d’idrofite
Nidifica in boschi montani freschi e umidi. La femmina prepara il suo
nido su di una lettiera di foglie secche, mai in un fitto cespuglio o in
mezzo al bosco, poiché ha bisogno sempre di spazi di fuga in volo
Nidifica in aree boscate aperte di varia natura. Il nido viene preparato sia
dal maschio che dalla femmina sugli alberi o su alti e folti cespugli in
mode grossolano, utilizzando stecchi, ramoscelli e radici intrecciati
Aree urbane e suburbane con aree agricole o pascoli contigui. Nidifica sia
in ambienti naturali, dove utilizza cavità nei tronchi o su rocce, sia in
ambienti urbani, tra le tegole o all'interno dei comignoli
Nidifica nelle aree boschive e cespugliate, prediligendo foreste di betulle e
ontani. Il nido viene costruito sia sugli alberi o nei cespugli, utilizzando
materiale vegetale impastato con fango, sia sul terreno ai piedi di un
albero o tra le radici di una pianta abbattuta
Dall’ultima decade di
Marzo all’ultima
decade di Agosto
122,123
Da marzo a
Settembre
124,125,126
Da Marzo ad Agosto
127,128
Da Maggio ad Agosto
129,130
Da Marzo agli inizi di
Giugno
131,132
Da Maggio a Giugno
133,134,135
Da Aprile a Giugno
136
Dalla prima decade di
Marzo alla seconda
decade di Agosto
137,138
Da Marzo a
Settembre
139,140,141
Da fine Maggio a
Giugno
142
Tra metà Maggio e
Luglio
143
Turdus
philomelos
A285
Tordo
bottaccio
LC
Turdus
viscivorus
A287
Tordella
LC
Vanellus
vanellus
A142
Pavoncella
LC
Nidifica in boschi montani o collinari di conifere pure o miste a latifoglie.
Il nido viene costruito su alberi o cespugli, utilizzando materiale vegetale
impastato con terra e fango
Nidifica in ambienti boscati aperti montani e collinari. Ama nidificare alla
biforcazione dei rami
Ambiente terrestre. Nidifica in ambienti erbosi aperti, preferibilmente
umidi o allagati.
Dalla prima decade di
marzo alla seconda
decade di Agosto
Da Aprile a Luglio
Dall’ultima decade di
Marzo all’ultima
decade di Luglio
Fonti
(103) http://www.passeggiandoinbicicletta.it/bici/pedalando-in-veneto/ambiente/165-uccelli.html#allodola
(104) https://it.wikipedia.org/wiki/Alburnus_albidus
(105) Quadro conoscitivo della situazione ittiofaunistica dei siti “Lago di Serranella e Colline di Guarenna” nel comprensorio dei Fiumi Aventino e Sangro, Alborella meridionale
(106) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/9d5b8c237043b4e90e3e76cea7e0300e.pdf, Alzavola
(107) http://www.oasicannevie.com/schede/Alzavola.pdf
(108) http://www.ornitologiaveneziana.eu/guida/pispola/pispola.html
(109) http://www.lifecolliberici.eu/file/799-LifeColliBerici-Uccelli_Parte03.pdf, pispola
(110) https://it.wikipedia.org/wiki/Ciconia_ciconia
(111) http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/CICOGNA-NERA
(112) http://canino.info/rubriche/uccelli_d_italia/biancone/index.htm
(113) http://www.federcaccia.org/fauna_particolarmente_protetta.php?ida=52
(114) www.veterinaricasalesulsile.com/?q...coccothraustes-coccothraustes
(115) http://www.carloalbertoconti.it/index.php?option=com_content&view=category&id=41&Itemid=110, Frosone
(116) http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/funghi-flora-fauna/scheda/2832.html, Frosone
(117) http://www.federcaccia.org/fauna_particolarmente_protetta.php?ida=105, picchio rosso minore
(118) http://www.birdcam.it/pubblicazioni/falco_pellegrino_librino.pdf
(119) http://www.ladoppietta.it/cacciapeppola.html
(120) http://www.cibocanigatti.it/uccelli/uccelli-autoctoni/peppola.asp
(121) https://it.wikipedia.org/wiki/Galerida_cristata
(122) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/ba21a6707fadf8c2fcaf49c7b8928441.pdf, Gallinella d’acqua
(123) http://www.oasicannevie.com/schede/Gallinella-dacqua.pdf
(124) http://www.ekoclubabano.org/wordpress/wp-content/uploads/2014/10/Gru.pdf
(125) http://www.animalinelmondo.com/animali/volatili/759/gru.html, gru
(126) http://www.scuolafaunistica.it/ANIMALI.html#gru
(127) http://digilander.libero.it/verdecammina/tottavilla.htm
(128) https://it.wikipedia.org/wiki/Lullula_arborea
(129) http://www.faunistiveneti.it/nidificanti_veneto_fenologie_definitivo2011.pdf, strillozzo
(130) http://www.ecosistema.it/sangherardo/1101.asp?ID=282, strillozzo
(131) http://www.oasicannevie.com/schede/Cormorano.pdf
(132) http://www.daverrazzano.it/Progetti/auras/html/sc_cormorano.htm
(133) http://digilander.libero.it/verdecammina/codirosso%20spazzacamino.htm
(134) http://www.cibocanigatti.it/uccelli/uccelli-autoctoni/codirosso.asp
(135) http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/CODIROSSO-SPAZZACAMINO
(136) http://www.ittiofauna.org/provinciarezzo/fauna_ittica/Schede/schedespecie/rovella.htm
(137) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/26d2d0b103f49491ae8022b3ce8a8bc2.pdf, beccaccia
144,145
146,147
148,149
(138) www.caffeditrice.com/la-nidificazione-della-beccaccia/
(139) https://it.wikipedia.org/wiki/Streptopelia_turtur
(140) http://www.agraria.org/avicoli/streptopelia-turtur.htm
(141) http://www.lamiaterradisiena.it/Caccia%20e%20animali/Uccelli/tortora.htm
(142) http://digilander.libero.it/verdecammina/storno.htm
(143) http://www.oasicannevie.com/schede/Tordo-sassello.pdf
(144) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/083a150dafc8929046a4dc6281272cdb.pdf, tordo bottaccio
(145) http://www.oasicannevie.com/schede/Tordo-bottaccio.pdf
(146) https://it.wikipedia.org/wiki/Turdus_viscivorus
(147) http://www.migratoria.it/forum/wiki_index/Tordela
(148) http://www.federcaccia.org/avifauna_files/a1264bd10c399b4bf7040b5813bcf959.pdf, pavoncella
(149) http://www.oasicannevie.com/schede/Pavoncella.pdf
Fra le altre importanti specie di fauna si segnalano:
nome
scientifico
codice
Nome
volgare
Livello di
minaccia
Bufo
balearicus
Rospo
smeraldino
italiano
LC
Bufo bufo
Rospo
comune
VU
Calopteryx
splendens
Splendente
comune
LC
Ambiente di riproduzione
Ambiente terrestre e acqua dolce. Specie termofila prevalentemente
planiziale e collinare ma distribuita fino a 1330 (Romano et al.
2003) m s.l.m. Possiede notevoli capacità di adattamento termico, è
specie legata a formazioni steppiche o para-steppiche termofile e
predilige regioni costiere e zone sabbiose. Durante la stagione
riproduttiva, utilizza anche zone a elevato grado di salinità, di
confluenza al mare di piccoli corsi d'acqua. Le uova sono deposte in
punti poco profondi di pozze (al massimo 60cm) o sulle rive di
ruscelli e fiumare a lento scorrimento, siti artificiali generalmente in
aree aperte.
Ambiente terrestre e acqua dolce. Specie adattabile presente in una
varietà di ambienti, tra cui boschi, cespuglieti, vegetazione
mediterranea, prati, parchi e giardini. Hanno bisogno di una discreta
quantità d'acqua, presente anche nei torrenti. Si solito si trova in
aree umide con vegetazione fitta ed evita ampie aree aperte. Si
riproduce in acque lentiche. È presente anche in habitat modificati
(Temple & Cox 2009).
Ambiente terrestre e acqua dolce. Vola da fine aprile a ottobre. Le
larve vivono esclusivamente in acque correnti di rogge, canali e
fiumi, ma non di torrenti freddi di montagna. Gli adulti si addensano
maggiormente presso le rive ricche di vegetazione acquatica. E'
comune anche nei cavi irrigui presenti in zone di agricoltura
intensiva.
Periodo di riproduzione
Dall’inizio di Marzo a Maggio
Dall’inizio di Marzo a Giugno
Da fine Maggio ad Ottobre
Fonte
150,151
152
153
Calopteryx
virgo
Splendente di
fonte
LC
Crocothemis
erythraea
Frecciarossa
LC
Erinaceus
europaeus
Riccio
europeo
LC
Hierophis
viridiflavus
Biacco
LC
Hyla
intermedia
Raganella
italiana
LC
Istrice
LC
Hystrix
cristata
1344
Ambiente terrestre e acqua dolce. Vola da maggio a ottobre. Le
larve vivono esclusivamente in acque correnti, con una netta
preferenza per quelle boschive di ridotte dimensioni, fresche o
fredde, ombrose e ben ossigenate.
Ambiente terrestre e acqua dolce. Gli adulti si rinvengono da aprile
a ottobre. Le larve si sviluppano in acque ferme, poco profonde e
calde, ma anche in lanche, stagni, torbiere, risaie e stagni retrodunali
salmastri. È ecologicamente molto tollerante e colonizza
rapidamente i nuovi invasi.
Il Riccio europeo frequenta sia ambienti aperti che aree ricche di
vegetazione. Preferisce i margini dei boschi decidui o misti, le zone
cespugliate e i boschi ricchi di sottobosco. È comune nelle aree
suburbane e rurali, localmente abbondante in orti e giardini urbani.
Sebbene preferisca le zone pianeggianti e collinari, la specie si può
osservare dal livello del mare fino ad oltre 2.000 m di altitudine (G.
Reggiani & M. G. Filippucci in Amori et al. 2008).
Ambiente terrestre. Si trova in ogni tipo di habitat naturale e seminaturale. Predilige ambienti aridi, aperti e con buona copertura
vegetazionale: cespuglieti, macchia, boschi aperti (decidui e misti),
aree coltivate, giardini rurali, strade, rovine (S. Vanni & M. A. L.
Zuffi in Corti et al. 2010).
Ambiente terrestre e di acqua dolce. Si riproducono nelle pozze
temporanee, laghi, canali, fiumi a corrente lenta a fine primavera.
Prediligono sostare sulla vegetazione erbacea, nei canneti, sulle
macchie arboree ed arbustive non troppo lontane dai biotopi
riproduttivi. Associata con boschi di fondovalle, si riproduce in
acque stagnanti (L. Lapini in Lanza et al. 2007). Capace di utilizzare
anche habitat modificati (L. Emanueli in Sindaco et al. 2006,
Temple & Cox 2009).
Ambiente terrestre. L'Istrice trova particolare diffusione negli
ecosistemi agro-forestali della regione mediterranea, dal piano
basale fino alla media collina. Tuttavia, la si può occasionalmente
ritrovare anche nelle grandi aree verdi situate all'interno delle città,
purché contigue a zone provviste di abbondante vegetazione.
Soprattutto le rive dei corsi d'acqua e le siepi costituiscono
importanti corridoi naturali e sono utilizzati come vie di espansione.
E' diffusa soprattutto nelle aree pianeggianti e collinari, mentre si fa
più rara al di sopra dei 900 m di quota (Amori et al. 2002), benché
sugli Appennini sia stata segnalata fino a 2000 m di quota (G.
Amori & D. Capizzi in Spagnesi & Toso 1999, D. Capizzi e L.
Santini in Amori et al. 2008).
Da fine Maggio ad Ottobre
154
Da Maggio ad Ottobre
155
Da Aprile ad Ottobre
156,157
Da Marzo a Settembre
158,159
Da Marzo ad Agosto
Da Marzo a Settembre
160,161
162
Lacerta
bilineata
Ramarro
occidentale
LC
Libellula
depressa
Libellula
panciapiatta
LC
Martes foina
Faina
LC
Mustela
nivalis
Donnola
LC
Natrix natrix
Natrice dal
collare
LC
Ambiente terrestre. La femmina del ramarro depone dalle cinque
alle venti uova alla volta, in una buca, di circa venti centimetri,
scavata nel terreno e coperta dalla vegetazione. Presente in fasce
ecotonali tra prato e bosco e tra prato e macchia, versanti aperti e
soleggiati con rocce e cespugli, aree coltivate e incolti marginali,
filari lungo i corsi d'acqua, sponde di raccolte d'acqua con una
buona copertura di vegetazione erbacea e arbustiva. E' possibile
osservare questa specie in boscaglie o all'interno di boschi luminosi
e ai margini delle strade, su rami bassi di arbusti e presso muretti o
ruderi. Può trovarsi anche in ambienti antropizzati (parchi urbani e
suburbani, giardini privati) (A. Venchi, A. R. Di Cerbo, R. Mabel
Schiavo in Corti et al. 2010).
Ambiente terrestre e di acqua dolce. Le larve si sviluppano in acque
stagnanti o debolmente correnti, preferendo i corpi d'acqua di
piccole dimensioni, poco profondi e assolati. Pozze, abbeveratoi e
piccoli stagni, anche frequentati da bestiame domestico, sembrano
essere fra gli ambienti preferiti La specie può tuttavia colonizzare
facilmente piccoli stagni di recente creazione ed anche laghetti
creati da attività di cava. Si rinviene dalla pianura sino a 1500 metri
di quota.
Ambiente terrestre. La Faina è presente in ambienti assai vari, dalla
pianura alla montagna, fino ad altitudini di 2.400 m s.l.m. Frequenta
zone forestali, cespugliati, ambienti rurali. Legata anche agli
ambienti antropizzati, si rinviene nei villaggi e nelle periferie dei
centri abitati. Evita le vaste aree aperte, ma vive anche in zone
intensamente coltivate purché siano presenti margini vegetati
(Rondinini & Boitani 2002). Tra i Carnivori è una delle specie
ecologicamente più adattabili e flessibili (P. Genovesi in Boitani et
al. 2003).
Ambiente terrestre. La Donnola popola una grande varietà di
ambienti, dalla pianura alla montagna, dove si spinge fin oltre i
2.000 m s.l.m. Frequenta terreni coltivati, zone cespugliate, sassaie,
boschi, canneti lungo le rive dei corsi d'acqua, zone dunose, praterie
aride, pascoli d'alta quota, ecc. Può spingersi anche all'interno degli
agglomerati urbani se riesce a trovare senza difficoltà cibo e luoghi
di rifugio (F.M. Angelici in Boitani et al. 2003).
Ambiente terrestre. Gli individui più grandi si allontanano
dall'acqua e frequentano boschi, prati, pascoli, zone rocciose e aree
antropizzate. È stata ritrovata anche in ambienti di acqua salmastra
(A. Gentilli & S. Scali in Sindaco et sl. 2006).
Tra la fine di Aprile e la metà di
Agosto
Da uno a tre o più anni durante i
quali l’animale va incontro alla
muta almeno dieci volte.
Gli adulti sfarfallano a partire
dalla fine di aprile e possono
volare fino a oltre la metà di
settembre, ma sono più
abbondanti in maggio e giugno
163,164
165,166
Da Giugno ad Agosto dell’anno
successivo
167,168,169
Da Marzo a Luglio
170,171
Da Aprile a Settembre
172,173
Pelophylax
sinkl
Hispanicus
Rana verde
italiana
Podarcis
siculus
Lucertola
campestre
LC
Potamon
fluviatile
Granchio di
fiume
/
Sus scrofa
Cinghiale
LC
Vulpes vulpes
Volpe
LC
1250
LC
Ambiente di acqua dolce. I maschi raggiungono le zone di frega, si
stabiliscono in acqua e lungo le sponde, e lanciano in coro richiami
d'accoppiamento per attirare le femmine. In queste aree si radunano
molte centinaia di esemplari, spesso assieme ad esemplari di P.
bergeri e P. kl. esculentus. L'amplesso è di tipo ascellare e si svolge
in acqua, solitamente durante le ore notturne. Ogni femmina emette
le uova in ammassi gelatinosi, contenenti da 500 a 4.000 uova.
Ambiente terrestre. Si trova in una vasta varietà di habitat anche
modificati, inclusi edifici. Frequenta habitat relativamente aperti,
che offrono possibilità di buona assolazione, e ambienti antropizzati
quali parchi urbani e aree coltivate (M. Biaggini, C. Corti, M.
Capula in Corti et al. 2010). La femmina depone 2-9 uova per volta
in piccole cavità nei tronchi o piccole buche nel terreno
Questo crostaceo predilige gli ambienti acquatici dei canali, torrenti
e risaie dove abita in tane appositamente scavate sugli argini. Data
la sua tolleranza a diversi ambienti climatici, il Granchio d’acqua
dolce può momentaneamente lasciare i corsi d’acqua e addentrarsi
sulla terraferma
Specie particolarmente adattabile: infatti, occupa aree intensamente
antropizzate dei primi rilievi collinari agli orizzonti schiettamente
montani. La sua distribuzione geografica sembra limitata solo dalla
presenza di inverni molto rigidi, caratterizzati da un elevato numero
di giorni con forte innevamento o da situazioni colturali estreme con
totale assenza di zone boscate, anche di limitata estensione,
indispensabili come zone di rifugio. L'optimum ecologico sembra
rappresentato dai boschi decidui dominati dal Genere Quercus
alternati a cespuglieti e prati-pascoli (L. Pedrotti & S. Toso in
Spagnesi & Toso 1999, M. Apollonio in Boitani et al. 2003).
L' enorme areale della Volpe testimonia l' alto grado di adattabilità
di questo carnivoro non specializzato. Anche in Italia la specie è
presente in una grande varietà di habitat: praterie alpine, foreste di
conifere, boschi misti e caducifogli, macchia mediterranea, pianure
e colline coltivate, valli fluviali e ambiente urbano (L. Boitani & P.
Ciucci in Boitani et al. 2003).
Fonti
(150) https://it.wikipedia.org/wiki/Bufotes_viridis
(151) http://www.naturamediterraneo.com/smeraldino/
(152) http://www.elicriso.it/it/animali_regno/bufo_bufo/
(153) http://poligosi.altervista.org/calopteryx-splendens.html
(154) http://www.linnea.it/odonata-libellule-damigelle/calopteryx-virgo.php
(155) http://poligosi.altervista.org/crocothemis-erythraea.html
Da fine Marzo a fine Giugno
Da Marzo a Giugno con
possibilità di riprodursi fino a
due volte all’anno (OttobreNovembre)
Da Giugno a Settembre
Da fine Ottobre ad Agosto
Da Gennaio ad Aprile
174
175,176
177,178
179
180
(156) https://it.wikipedia.org/wiki/Erinaceus_europaeus
(157) http://www.lamiaterradisiena.it/Caccia%20e%20animali/Mammiferi/riccio.htm
(158) http://www.cibocanigatti.it/rettili/serpenti/biacco.asp
(159) https://it.wikipedia.org/wiki/Hierophis_viridiflavus
(160) http://www.anfibi.org/hyla-intermedia.html
(161) https://it.wikipedia.org/wiki/Hyla_intermedia
(162) http://www.riservaduchessa.it/istrice/scheda.html
(163) http://silalandscapeteam.weebly.com/ramarro-occidentale-lacerta-bilineata.html
(164) http://www.cibocanigatti.it/rettili/lucertole/ramarro.asp
(165) http://www.ritrattoinnatura.com/libellula_insetti_.21.html#LIBELLULA.INSETTI
(166) https://it.wikipedia.org/wiki/Libellula
(167) http://digilander.libero.it/verdecammina/faina.htm
(168) http://www.lamiaterradisiena.it/Caccia%20e%20animali/Mammiferi/faina.htm
(169) http://www.caccia-ti.ch/faina.htm
(170) http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/la_donnola_mustela_nivalis1
(171) http://www.agraria.org/faunaselvatica/donnola.htm
(172) https://it.wikipedia.org/wiki/Natrix_natrix
(173) http://www.herpetosavona.it/rettili/squamati/serpenti/natrice-dal-collare.html
(174) http://www.ittiofauna.org/webmuseum/anfibi/anura/ranidae/pelophylax/p_kl_hispanicus/p_hispanicus.htm
(175) https://it.wikipedia.org/wiki/Podarcis_siculus
(176) http://www.pernatur.org/natura/dettagli.php?id_elemento=23, Podarcis sicula
(177) https://it.wikipedia.org/wiki/Potamon_fluviatile
(178) http://guide.supereva.it/zoologia/interventi/2010/06/il-granchio-di-fiume-potamon-fluviatile
(179) http://www.fulgionegroup.com/www.fulgionegroup.com/Biologia_riproduttiva.html, cinghiale
(180) http://www.caccia-ti.ch/volpe.htm
RILIEVI DENDROMETRICI INTEGRATIVI
Per quanto riguarda i rilievi dendrometrici rinvenienti dalle 3 aree di saggio materializzate,
essi sono stati semplificati rispetto alla ripresa dal 35,74 al 20% della massa legnosa. Pertanto
nell’allegato quadro si rimettono i dati dendrometrici per ciascuna delle 3 aree di saggio calibrati al
20% della massa legnosa da prelevare ed infine la tabella riassuntiva che va a mediare i dati delle
singole aree di saggio dando luogo alla ripresa richiesta.
Allegato: Nuovi rilievi dendrometrici
Il Tecnico
Dott. For. Satriano Antonio
PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO FUSTAIA A PREVALENZA DI PIOPPO CON ALTRE LATIFOGLIE
DECIDUE SUBORDINATE
TAGLIO DI DIRADAMENTO
Comune: Calciano
Località: Pianella
Area di saggio n° 1 mq. 2.000
Foglio 2 parte della Particella 107-303-208
SITUAZIONE PER ETTARO
N° di
Area
N° di
N° di
piante
N° di
Area
basimetric
Classe di
H
piante ad
Coeff. di
Volume
piante
a.d.s.
piante
basimetric a ad Ha
Volume totale ripresa
diametro compensata
ha da
riduzione
totale
a.d.s. simulazion ad ha
ad Ha simulazion
utilizzare
e
e
cm
m
n°
n°
n°/ha
n°/ha
mq
mq
%
mc
mc
0,00
10
10,15
0
0
0
0
0,0
0,0
0,75
0,0
11,80
0,00
15
1
0
5
0
0,1
0,0
0,73
0,9
12,20
0,00
20
1
0
5
0
0,2
0,0
0,73
1,8
13,90
0,00
25
3
0
15
0
0,7
0,0
0,72
7,0
15,50
0,00
30
4
0
20
0
1,4
0,0
0,71
15,4
16,45
0,00
35
5
0
25
0
2,4
0,0
0,71
27,9
17,14
0,00
40
6
0
30
0
3,8
0,0
0,70
45,8
18,54
0,00
45
4
0
20
0
3,2
0,0
0,70
41,5
19,10
0,00
50
6
0
30
0
5,9
0,0
0,70
78,6
19,55
16,34
55
2
1
10
5
2,4
1,2
0,70
32,7
20,45
19,87
60
4
1
20
5
5,7
1,4
0,69
80,9
21,00
24,74
65
2
1
10
5
3,3
1,7
0,69
48,0
21,80
28,63
70
1
1
5
5
1,9
1,9
0,69
28,6
39
4
195
20
89,57
Totali
31,0
6,2
408,98
SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 18.97.00
N° piante
da
utilizzare
Area basimetrica prima delle piante da utilizzare
Volume
ripresa
Volume
totale
Volume
totale
Volume ripresa
n°
379
mq
117,6
mc
1699,2
mc
7758,4
q.li
60516
q.li
13254
Altezza in m.
Curva ipsometrica fustaia
y = 6,2487ln(x) - 5,4287
R² = 0,974
24,00
22,00
20,00
18,00
16,00
14,00
12,00
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
0,00
15,75029
0
5
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75
Diametro ad 1,30 m.
PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO FUSTAIA A PREVALENZA DI PIOPPO CON ALTRE LATIFOGLIE
DECIDUE SUBORDINATE
TAGLIO DI DIRADAMENTO
Comune: Calciano
Località: Pianella
Area di saggio n° 2 mq. 2.000
Foglio 2 parte della Particella 107-303-208
SITUAZIONE PER ETTARO
N° di
Area
N° di
N° di
N° di
Area
piante
basimetric
Classe di
H
piante ad
Coeff. di
Volume
piante
piante
basimetric a ad Ha
Volume totale ripresa
a.d.s.
diametro compensata
ha da
riduzione
totale
a.d.s. simulazion ad ha
ad Ha simulazion
utilizzare
e
e
cm
m
n°
n°
n°/ha
n°/ha
mq
mq
%
mc
mc
0,00
10
10,05
1
0
5
0
0,0
0,0
0,75
0,0
11,23
0,00
15
0
0
0
0
0,0
0,0
0,74
0,0
11,92
0,00
20
1
0
5
0
0,2
0,0
0,73
1,7
12,55
0,00
25
1
0
5
0
0,2
0,0
0,73
1,8
14,50
0,00
30
2
0
10
0
0,7
0,0
0,71
7,2
15,85
0,00
35
2
0
10
0
1,0
0,0
0,71
11,2
16,64
0,00
40
7
0
35
0
4,4
0,0
0,71
51,6
17,34
0,00
45
6
0
30
0
4,8
0,0
0,70
58,5
18,46
0,00
50
6
0
30
0
5,9
0,0
0,70
76,2
18,25
0,00
55
1
0
5
0
1,2
0,0
0,70
15,3
19,75
19,24
60
1
1
5
5
1,4
1,4
0,70
19,2
20,56
24,25
65
3
1
15
5
5,0
1,7
0,69
71,3
21,21
27,90
70
2
1
10
5
3,8
1,9
0,69
55,8
33
3
165
15
71,40
Totali
28,6
5,0
370,00
SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 18.97.00
N° piante
da
utilizzare
n°
285
Area basimetrica prima delle piante da utilizzare
Volume
ripresa
Volume
totale
Volume
totale
Volume ripresa
mq
94,9
mc
1354,4
mc
7018,9
q.li
54748
q.li
10564
Altezza in m.
Curva ipsometrica fustaia
y = 6,2487ln(x) - 5,4287
R² = 0,974
24,00
22,00
20,00
18,00
16,00
14,00
12,00
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
0,00
15,75029
0
5
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75
Diametro ad 1,30 m.
PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO FUSTAIA A PREVALENZA DI PIOPPO CON ALTRE LATIFOGLIE
DECIDUE SUBORDINATE
TAGLIO DI DIRADAMENTO
Comune: Calciano
Località: Pianella
Area di saggio n° 3 mq. 2.000
Foglio 2 parte della Particella 107-303-208
SITUAZIONE PER ETTARO
N° di
Area
N° di
N° di
N° di
Area
piante
basimetric
Classe di
H
piante ad
Coeff. di
Volume
piante
piante
basimetric a ad Ha
Volume totale ripresa
a.d.s.
diametro compensata
ha da
riduzione
totale
a.d.s. simulazion ad ha
ad Ha simulazion
utilizzare
e
e
cm
m
n°
n°
n°/ha
n°/ha
mq
mq
%
mc
mc
0,00
10
9,08
0
0
0
0
0,0
0,0
0,76
0,0
10,60
0,00
15
0
0
0
0
0,0
0,0
0,74
0,0
11,56
2,54
20
6
2
30
10
0,9
0,3
0,73
7,6
12,67
4,59
25
4
2
20
10
1,0
0,5
0,72
9,2
13,78
3,96
30
3
1
15
5
1,1
0,4
0,72
10,9
14,85
10,58
35
10
2
50
10
4,8
1,0
0,71
50,8
15,77
6,70
40
4
1
20
5
2,5
0,6
0,71
27,9
16,38
9,25
45
2
1
10
5
1,6
0,8
0,71
18,5
17,35
12,19
50
4
1
20
5
3,9
1,0
0,70
47,5
18,25
0,00
55
1
0
5
0
1,2
0,0
0,70
15,3
19,27
0,00
60
1
0
5
0
1,4
0,0
0,70
18,8
19,92
0,00
65
1
0
5
0
1,7
0,0
0,70
23,5
20,24
0,00
70
1
0
5
0
1,9
0,0
0,69
26,7
37
10
185
50
49,81
Totali
22,0
4,6
256,82
SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 18.97.00
N° piante
da
utilizzare
n°
949
Area basimetrica prima delle piante da utilizzare
Volume
ripresa
Volume
totale
Volume
totale
Volume ripresa
mq
87,3
mc
944,9
mc
4871,9
q.li
38001
q.li
7370
Altezza in m.
Curva ipsometrica fustaia
y = 6,2487ln(x) - 5,4287
R² = 0,974
24,00
22,00
20,00
18,00
16,00
14,00
12,00
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
0,00
15,75029
0
5
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75
Diametro ad 1,30 m.
RIEPILOGO SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 18.97.00 (VALORI MEDI)
N° ADS
n°
1
2
3
Totale
N° piante
da
utilizzare
n°
379
285
949
538
Area basimetrica delle piante da utilizzare
Volume
ripresa
Volume
totale
Volume
totale
Volume
ripresa
% Prelievo
mq
117,6
94,9
87,3
99,9
mc
1699,2
1354,4
944,9
1332,8
mc
7758,4
7018,9
4871,9
6549,7
q.li
60516
54748
38001
51088
q.li
13254
10564
7370
10396
%
22
19
19
20
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